Lingue e letteratura latina
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Title of test:![]() Lingue e letteratura latina Description: Lingue e letteratura latina Creation Date: 2024/06/13 Category: Others Number of questions: 120
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Cos’è la lingua di sostrato?. a. Una lingua alla quale si è sostituita una lingua diversa, in seguito a conquista o predominio culturalepolitico. b. Lingua popolare. c. Quella lingua che, a seguito di conquista o predominio culturale-politico, non è stata sostituita da lingua diversa. d. Lingua degli antichi. Cosa indica il termine Romània?. a. Lo spazio geografico dove si parlano lingue derivate dal latino. b. Uno stato europeo. c. Una lingua indoeruopea. d. Si riferisce al latino volgare. Cosa si intende con “prestito”?: a. Un neologismo. b. Una parola presa da un’altra lingua. c. Una parola di origine greca. d. Nessuna delle precedenti. Il latino preletterario è riconducibile: a. Al periodo anteriore al III sec. a.C. b. Il periodo avanti Cristo. c. Non è collocabile. d. Al XV sec. L’ellenizzazione è un fenomeno che risale: a. All’età tarda. b. All’età classica. c. All’età arcaica. d. All’età preletteraria. Le varie fasi della storia della lingua letteraria sono: a. Latino medievale e latino classico. b. Latino delle origini e latino medievale. c. Latino preletterario e latino medievale. d. Latino preletterario, arcaico, latino classico, imperiale, tardo, cristiano e volgare. Le lingue romanze derivano: a. Dal latino. b. Dal greco. c. Da lingue medievali. d. Nessuna delle precedenti. Chi ha scritto gli Annales?. a. Plauto. b. Ennio. c. Catone. d. Plinio. Ennio nelle sue tragedie vuole suscitare nel pubblico: a. Emozioni intense e, a questo scopo, ricorre a un linguaggio magniloquente e assai elaborato. b. Emozioni intense e, a questo scopo, ricorre a un linguaggio semplice e poco costruito, ma di effetto. c. Il senso del macabro. d. L’adesione alle virtù tradizionali. Chi ha scritto Euhemĕrus?. a. Catone. b. Ennio. c. Cicerone. d. Nevio. Degli Annales: a. Ci son pervenuti solo frammenti. b. Ci è pervenuta l’intera opera. c. Ci è pervenuto un solo libro per intero. d. Ci son pervenuti due libri, per intero. Il canone della lingua poetica latina viene a definirsi: a. Nell’età di Augusto. b. Nell’età arcaica. c. Nell’età imperiale. d. Nell’epoca delle origini. Con il termine “classicismo” si intende: a. L’ispirazione ad alcuni modelli sentiti come massima espressione della latinità. b. L’ispirazione a modelli antichi. c. L’ispirazione a modelli sobri e semplici. d. Nessuna delle precedenti. Quante sono le tragedie di Seneca di cui abbiamo conoscenza?. a. Sei. b. Sette. c. Otto. d. Nove. Nel latino di ogni fase possiamo trovare diversi strati o livelli stilistici. Quanti?. a. Tre. b. Quattro. c. Cinque. d. Sei. Quali sono gli strati della lingua?. a. Lingua letteraria, lingua tecnica e lingua d’uso. b. Lingua volgare, lingua letteraria e lingua d’uso. c. Lingua d’uso e lingua volgare. d. Lingua letteraria, lingue tecniche, lingua d’uso e lingua volgare. La lingua letteraria è: a. La lingua degli indotti. b. La lingua della conversazione e della corrispondenza. c. La lingua delle varie attività. d. La lingua stilizzata che si distingue e sua volta i lingua della prosa e lingua della poetica. Lingue tecniche: a. Sono lingue delle varie attività. b. Sono lingue della conversazione e della corrispondenza. c. Sono le lingue stilizzate che si distinguono a loro volta in lingue della prosa e lingue della poetica. d. Le lingue degli indotti. La lingua d’uso è: a. La lingua degli indotti. b. La lingua della conversazione e della corrispondenza (che spesso ricorre a termini tecnici). c. La lingua delle varie attività. d. La lingua stilizzata che si distingue e sua volta i lingua della prosa e lingua della poetica. La lingua volgare è: a. La lingua degli indotti, di cui abbiamo testimonianze filtrate attraverso la lingua scritta, in iscrizioni, presso grammatici che ci documentano errori popolari. b. La lingua delle varie attività. c. La lingua stilizzata che si distingue e sua volta i lingua della prosa e lingua della poetica. d. La lingua della conversazione e della corrispondenza. Chi affermava che la lingua latina si modificava quotidianamente a seconda delle singole regioni e dei momenti?. a. Ennio. b. Seneca. c. Girolamo. d. Cicerone. Di chi è il De recta Latini Graecique sermonis pronuntiatione dialogus?. a. Martin Lutero. b. Ennio. c. Girolamo. d. Erasmo da Rotterdam. La pronuncia del latino ha subito molteplici variazioni, riconducibili a diversi condizionamenti: a. Vero. b. Falso. c. Non è possibile asserirlo. d. Nessuna delle precedenti. Quando si sviluppò la lingua poetica cristiana?. a. III sec. b. IV sec. c. V se. d. VI sec. Nella lingua il Cristianesimo: a. Non ha portato una rivoluzione anche lontanamente paragonabile a quella portata a livello culturale. b. Ha portato una rivoluzione paragonabile a quella portata a livello culturale. c. Non ha portato alcuna rivoluzione. d. Nessuna delle precedenti. Il codex era: a. Un rituale religioso. b. Un nuovo tipo di libro diffusosi dopo il Cristianesimo. c. Un rotolo di papiro. d. Un tipo di stampa. Tertulliano ci offre un esempio di: a. Latino cristiano. b. Latino moderno. c. Latino basso. d. Greco cristiano. Cosa racconta la Peregrinatio Aetheriae?. a. Una battaglia tra atei. b. Un viaggio in Europa. c. Un viaggio in Terrasanta. d. Una giornata ad Atene. Quale evento porta al delinearsi dei primi confini linguistici?. a. La scoperta dell’America. b. Un viaggio a Gerusalemme. c. La divisione dell’Impero da parte di Diocleziano. d. Non vi furono mai confini linguistici. Dal puto di vista della storia della lingua (latina) quale data può essere accostata alla morte di questa?. a. 476 d.C. b. 300 d.C. c. XI sec. d. 400 d.C. L’arrivo di quale popolo segna la fine della latinità in Africa?. a. Spagnoli. b. Inglesi. c. Arabi. d. Italiani. La cultura ecclesiastica: a. È in contatto con l’espressività e le forme del parlato. b. Non ha nulla a che vedere con le forme del parlato. c. È piena di artefici retorici. d. Non è mai esistita una cultura ecclesiastica. Il latino sopravvive al crollo dell’Impero romano, ma cosa cambia?. a. Cambia il fatto che si tratta di una lingua non più parlata come lingua nativa d’uso, una lingua appresa, insegnata e usata come lingua tecnica. b. Cambia il fatto che finalmente è parlata come lingua nativa d’uso. c. Cambia il fatto che non è più usata come lingua tecnica. d. Cambia il fatto che non è più una lingua insegnata. Con rinascita del XII sec. si intende: a. Un periodo di fioritura culturale, sociale ed economica. b. Il periodo dell’affermazione del Rinascimento. c. Un periodo di stagnazione culturale, sociale ed economica. d. Non si è mai parlato di rinascita del XII sec. Chi fu uno stretto collaboratore di Carlo Magno?. a. Isidoro di Siviglia. b. Alcuino di York. c. Boezio. d. Cassiodoro. Petrarca nel Secretum prese ispirazione da: a. Agostino e Boezio. b. Girolamo e Seneca. c. Girolamo e Boezio. d. Girolamo. Come potremmo definire la Chiesa in epoca medievale?. a. Quasi esclusiva detentrice della cultura. b. Un luogo chiuso alla cultura. c. Per niente autorevole. d. Non detentrice della letteratura pagana. Boezio e Cassiodoro possono essere definiti entrambi: a. Esponenti della cultura pagana. b. Autori di poesie. c. Esponenti della Controriforma. d. Esponenti di una cultura cristiana. Perché si pone il problema di un Boezio pagano?. a. Perché fu il primo esponente della filosofia pagana. b. Perché scrisse opere esclusivamente pagane. c. Perché in una sua opera fa pochi riferimenti alle Sacre scritture e fornisce risposte basate sulla logica. d. Non è mai stato posto tale problema. Quale opera pone l’accento su un Boezio pagano. a. De consolatione. b. Opuscola sacra. c. De syllogismo cathegorico. d. Non è mai stato posto tale problema. Come può essere definita la lingua di Boezio?. a. Volgare. b. Popolare. c. Classicheggiante. d. Moderna. Più che sulla lingua parlata, il latino letterario si fonda: a. Sullo studio dei testi sacri. b. Sulle opere dei grandi autori greci. c. Sulle opere di filosofia. d. Sulle opere di storia. Quali scritti nascono sulla base della visione apocalittica, dal gusto per il magico e dal sentimento religioso?. a. Le Visiones. b. Gli Aenigmata. c. Gli Opuscola sacra. d. Il Secretum. Cosa sono le passiones?. a. Narrazione della vita e del martirio dei primi cristiani. b. Racconti mitologici. c. Raccolta di poesie in lingua latina. d. Riti religiosi. Cosa sono gli Aenigmata?. a. Riti religiosi. b. Viaggi di fede. c. Raccolte di indovinelli. d. Libri sui Santi. Girolamo fu, in un certo senso, accusato di paganesimo: a. Vero. b. Falso. c. Non si hanno fonti al riguardo. d. No, fu semplicemente etichettato come autore che utilizzava uno stile proprio degli autori pagani. Che cos’è il Centone?. a. Un esercizio scolastico. b. L’opera di un anonimo. c. Un libro che tratta delle buone abitudini di uno scolaro. d. Un dipinto. Venanzio Fortunato è ricordato per: a. Gli inni sacri. b. Una raccolta epistolare. c. Un testo di filosofia. d. Un testo di storia. Di chi è la Historia francorum?. a. Gregorio di Tours. b. Venanzio Fortunato. c. Girolamo. d. Ennio. Le Institutiones di Cassiodoro sono importanti perché al loro interno troviamo: a. Racconti di età cristiana. b. Un manuale per lo studio delle lettere sacre e profane. c. Lettere cristiane. d. L’opera non ci è pervenuta. Che cos’è la “Vulgata”?. a. La traduzione della Bibbia, ad opera di anonimi, nei primi secoli del Cristianesimo. b. Un sonetto. c. Una preghiera in latino. d. Un’opera della tradizione popolare. Secondo Agostino la letteratura pagana: a. Non verrà mai superata da altri autori. b. È stata superata dagli autori cristiani. c. È l’unica letteratura di cui si può fare a meno. d. Non merita di esistere. Chi è Prudenzio?. a. Un filosofo. b. Uno storico. c. Un poeta e un funzionario imperiale. d. Il protagonista di un’opera di filosofia. Chi fu il primo poeta cristiano?. a. Prudenzio. b. Commodiano. c. Agostino. d. Girolamo. Chi continua le storie di Tacito?. a. Girolamo. b. Agostino. c. Prudenzio. d. Ammiano Marcellino. Le opere di Seneca: a. Non sono tutte facilmente databili. b. Hanno tutte, fortunatamente, una datazione. c. Sono state scritte quasi tutte nello stesso periodo. d. Sono state scritte quasi tutte nell’ultima parte della sua vita. Nel De clementia, Seneca sostiene che: a. La clemenza è tanto più ammirevole, quanto maggiore è il potere di chi la manifesta. b. La clemenza non è dote di personaggi potenti. c. Non ha a che fare col potere. d. Nessuna delle precedenti. Quale, tra questi, è tra gli scritti filosofici più importanti di Seneca?. a. Quaestiones naturales. b. Troades. c. Oedipus. d. Agamemnon. Che cos’è l’Appendix Virgiliana?. a. Un certo numero di componimenti poetici attribuiti a Virgilio. b . Un poema scritto da Virgilio. c. Un’appendice dei termini più utilizzati nei poemi virgiliani. d. Un trattato di storia. Quanti canti compongono l’Eneide?. a. 12. b. 14. c. 16. d. 18. Quanti libri compongono le Georgiche?. a. Quattro. b. Sei. c. Otto. d. Dieci. La prima opera pubblicata da Virgilio fu: a. Bucoliche. b. Georgiche. c. Eneide. d. L’airone. A chi sono dedicate le Georgiche?. a. A Mecenate. b. Ad Augusto. c. All’amico Vario. d. All’amico Tucca. Quale, tra queste, non è un’opera di Seneca?. a. Thyestes. b. Medea. c. Hercules furens. d. Bella Germaniae. L’innografia latina: a. Rappresenta una produzione minore. b. È il titolo di un’opera di Agostino. c. È un genere di composizione letteraria. d. Non rappresenta una produzione minore. Come fu lo stile degli scrittori cristiani?. a. Umile. b. Elevato. c. Letterario. d. Di volta in volta diverso. Lattanzio fu definito: a. Cicerone pagano. b. Cicerone cristiano. c. Seneca pagano. d. Seneca cristiano. Quando sorge la letteratura cristiana antica?. a. In un momento di evoluzione della letteratura pagana. b. In un momento di decadenza della letteratura pagana. c. Non ci sono certezze che possano farci capire quando. d. Alla decadenza della letteratura pagana greca. Il tema della Provvidenza negli scrittori cristiani: a. È di derivazione stoica. b. Si contrappone alla visione pagana degli epicurei. c. Non si contrappone alla visione pagana degli epicurei. d. È al pari dell’epicureismo. Com’è definito Tertulliano, da Girolamo, in relazione al suo stile?. a. Campione di moralità. b. Campione della cristianità. c. Campione di fedeltà. d. Campione di fede. Quale fu la prima lingua degli scrittori cristiani?. a. Il greco. b. Il latino. c. L’arabo. d. L’indiano. Asinus aureus è: a. Un romanzo che ci è arrivato integralmente. b. Un’opera che ci è arrivata per metà. c. Un’opera di cui non si conosce l’autore. d. Un’opera sulla religione. Chi ha scritto L’asino d’oro?. a. Apuleio. b. Plinio il Vecchio. c. Plauto. d. Tacito. Come si chiama il protagonista dell’asino d’oro?. a. Clodio. b. Apuleio. c. Lucio. d. Luciano. Quale divinità scioglie l’incantesimo cui è vittima il protagonista dell’asino d’oro?. a. Iside. b. Venere. c. Atene. d. Giunone. La magia ha un ruolo importate nelle Metamorfosi: a. Vero. b. Falso. c. Ha un ruolo marginale. d. Non è contemplata. Nelle Metamorfosi la magia: a. Ha un ruolo marginale. b. Ha un ruolo fondamentale. c. Non ha a che fare con l’opera. d. Nessuna delle precedenti. Dov’è inserita la favola di Amore e Psiche?. a. Nelle Metamorfosi. b. Nel Liber Catulliano. c. Nel De divinatione. d. Nell’asino d’oro. Di chi è il De viris illustribus?. a. Apuleio. b. Girolamo. c. Svetonio. d. Seneca. Chi erano i “poetae novelli”?. a. Poeti vissuti nel II sec. d.C. b. Poeti vissuti nel II sec. a.C. c. Poeti vissuti nel III sec. d.C. d. Poeti vissuti nel III sec. a.C. Di chi parla il X libro delle Epistolae di Plinio?. a. Dei cristiani. b. Dei pagani. c. Dei letterati. d. Della magia. Agricola e Germania sono: a. Monografie di Tacito. b. Monografie di Plinio. c. Monografie di Svetonio. d. Monografie di Turtulliano. Il libro I delle Metamorfosi parla: a. Del caos originario e della creazione dell’uomo e del mondo. b. Di Pèrseo. c. Dell’età degli Argonauti. d. Delle storie di Minosse. Quali, tra queste, sono monografie di Tacito?. a. Germania e Metamorfosi. b. Germania e Annales. c. Metamorfosi e Annales. d. Germania e Agricola. Gli storici moderni ritengono Tacito attendibile: a. Vero. b. Falso. c. Solo in parte. d. Se ne discute ancora. Giovenale ritiene che: a. La poesia non può condizionare i comportamenti degli uomini. b. La poesia deve assolutamente influire sui comportamenti degli uomini. c. Scopo della poesia sia il diletto. d. Scopo della poesia sia l’esaltazione del potere. Com’è il tono di Giovenale nelle Satire?. a. Indignato. b. Divertito. c. Serio. d. Indifferente. Per Quintiliano il ruolo dell’oratore è: a. Quello del vir bonis dicendi. b. Quello dell’uomo politico. c. Quello del principe. d. Quello dell’uomo povero. Sotto l’influenza di chi, Plinio il Vecchio, si appassionò alla filosofia e alla retorica?. a. Seneca. b. Suo nipote. c. Lucrezio. d. Cicerone. Il luogo di nascita di Plinio il Vecchio: a. È Como. b. È discusso tra Como e Verona. c. È Verona. d. È Roma. Qual è la fonte principale di Plinio il Vecchio?. a. Il fratello. b. Il figlio. c. Il nipote. d. Seneca. Cosa si apprezza di ciò che ci è pervenuto di Plinio?. a. La quantità di informazioni trasmessa. b. L’attendibilità. c. La scrittura. d. Il tono. Cosa sono le Declamationes?. a. Esercitazioni scritte e preparatorie per i futuri oratori. b. Le prime opere di Seneca. c. Regole comportamentali che gli oratori dovevano seguire. d. Poesie. Che cos’è il Satyricon?. a. Un testo di filosofia. b. Un romanzo. c. Una raccolta di epistole. d. Una tragedia. Chi ha scritto il Satyricon?. a. Boezio. b. Seneca. c. Petronio. d. Plinio. Il genere di Marziale fu: a. Drammatico. b. Epico. c. Comico. d. Lirico. In quale occasione Seneca scrive il De clementia?. a. Di ritorno a Roma, dopo l’esilio. b. In occasione del suo esilio. c. In occasione dell’ascesa al potere di Nerone. d. Prima di morire. Quante sono le epistole dedicate a Lucilo?. a. 89. b. 50. c. 100. d. 124. Chi scrive le Epistolae a Lucilio?. a. Seneca. b. Cicerone. c. Tacito. d. Plinio. Quale, tra quelli proposti, è oggetto di interesse primario di Seneca?. a. La fede. b. L’uomo. c. La natura. d. La figura dell’oratore. Perché in epoca imperiale ha tanto spazio l’erudizione?. a. Perché la libertà espressiva non trova più spazio. b. Perché si fa spazio una certa libertà di espressione. c. Perché mette da parte un sistema scolastico. d. Nessuna delle precedenti. Gli storici imperiali hanno parlato maggiormente di: a. Latino classico. b. Testi greci. c. L’ascesa di Roma. d. Seneca. La rappresentazione più compiuta dell’età primitiva come età dell’oro è data: a. Da Lucrezio nel De rerum natura. b. Da Ovidio nelle Metamorfosi. c. Da Ovidio negli Amores. d. Da Virgilio nell’Eneide. Ovidio connota la storia dell’umanità: a. Come un inarrestabile degrado. b. Come il punto più alto nella storia del mondo. c. Come un continuo progresso. d. Nessuna delle precedenti. Le eroine mitologiche di Ovidio sono: a. Prive di umanità. b. Aderiscono alla tradizione mitologica. c. Umanizzate. d. Creature che non hanno punti in comune con gli esseri umani. Qual è il tema fondamentale della poesia elegiaca?. a. La natura. b. L’uomo. c. L’amore. d. L’amicizia. Chi ha scritto le Bucoliche?. a. Ovidio. b. Virgilio. c. Lucrezio. d. Plinio. Chi è il modello di Virgilio nelle Bucoliche?. a. Ennio. b. Seneca. c. Teocrito. d. Tacito. Cos’era il circolo di Mecenate?. a. Un ritrovo di politici. b. Il ritrovo di guerrieri. c. Un ambiente letterario e culturale. d. Un’opera di Virgilio. Quali temi sono dominanti in letteratura nell’età augustea?. a. Politici e civili. b. Amore e fedeltà. c. Culturali. d. Leggeri e spensierati. Le Philippicae sono: a. Discorsi pronunciati da Cicerone. b. Discorsi pronunciati da Catullo. c. Discorsi pronunciati da Ovidio. d. Discorsi pronunciati da Apuleio. Quale fu la prima causa sostenuta da Cicerone?. a. Pro Quinctio. b. Pro Sexto Roscio Amerino. c. Verrinae. d. Catilinarie. Il De oratore è un’opera nella quale Cicerone immagina: a. Un dialogo tra alcuni personaggi. b. Un viaggio in solitaria. c. Un viaggio nella storia. d. Di tornare indietro nel tempo. Cicerone si dedicò alle opere filosofiche: a. Da giovanissimo. b. Mentre scriveva le opere di retorica. c. Negli ultimi anni della sua vita. d. Non si ha certezza del periodo di composizione. Nel libro II del De oratore si parla di: a. Elocutio. b. Inventio, dispositio e memoria. c. Memoria. d. Inventio e dispositio. Sallustio si dedicò alla storiografia: a. Quando le circostanze gli impedirono di partecipare alla vita politica. b. Nel pieno della sua frenetica vita politica. c. Da giovanissimo. d. Sallustio non si occupò mai di storiografia. Sallustio può essere definito: a. Il più grande storico greco. b. Il più grande oratore latino. c. Il più grande storico latino. d. Il più grande poeta della cultura ellenica. Dallo schema del De Catilinae coniuratione, l’excursus centrale divide l’opera: a. In due parti. b. In tre parti. c. In quattro parti. d. In cinque parti. Il personaggio Catilina può essere definito: a. Cattivo. b. Buono. c. Furbo. d. Innocente. Varrone fu: a. Un erudito. b. Un oratore. c. Un religioso. d. Un politico. |