Italo Calvino si dedica incessantemente (libri, interventi radiofonici, ecc) all'analisi del poema di: Boiardo Tasso Ariosto Pulci. Il protagonista del Cavaliere inesistente è: Gurdulù Rambaldo Agilulfo Bradamante. Nel comporre il cavaliere inesistente Calvino: rende omaggio a Tasso e Ariosto
parodizza il poema epico cavalleresco
non cita mai Tasso né Ariosto
si rifà al Boiardo
. I nomi di tassiana memoria ripresi da calvino nel Cavaliere inesistente sono: Sofronia, Torrismondo, Bradamante
Torrismondo, Agilulfo, Gurdulù
Sofronia e Olindo
Rambaldo, Torrismondo, Sofronia
. In Tasso, Rambaldo è: un mago
un cavaliere pagano
un cavaliere cristiano
un cristiano che vive a Gerusalemme
. Nella tragedia tassiana Re Torrismondo, il perosnaggio femminile si chiama: Armida Sofronia Aminta Alvida. "Vediamo: per vendicare un generale, la procedura migliore è far fuori tre maggiori. Potremmo assegnartene tre facili, e sei a posto." Queste parole vengono da: l'episodio di Rambaldo in Calvino
l'episodio di Clorinda in Calvino
l'episodio di Bradamante in Tasso
l'episodio di Rambaldo in Tasso
. Il confronto linguistico-letterario tra Clorinda e Bradamante si rivela attraverso: la battaglia
l'armatura l'amore per un soldato
la vita disinibita
. Calvino parodizza l'armatura dei cavalieri tassiano: rendendola un oggetto animato con Agilulfo
non inserendola nel testo
rendendola frangibile ai colpi
rendnedola uguale per tutti i cavalieri
. Il corrispettivo letterario e linguistico dell'incontro tra Rambaldo e Bradamante è in: Tancredi e Clorinda
Erminia e Rambaldo
Erminia e Tancredi
Tancredi e Alvida
. Genette definisce peritesto editoriale: Tutta quella zona del peritesto che dipende dalla responsabilità diretta e principale (ma non esclusiva) dell'editore
Tutta quella zona del peritesto che dipende dalla responsabilità diretta ed esclusiva dell'editore e dell'autore
Tutta quella zona del peritesto che dipende dalla responsabilità diretta ed esclusiva dell'autore
Tutta quella zona del peritesto che dipende dalla responsabilità diretta ed esclusiva del comitato editoriale
. Del peritesto editoriale, per Genette, fanno parte: la copertina, il frontespizio e i loro annessi;
le immagini interne al testo e il colophon
la copertina e il testo delle citazioni
le note e i titoli dei capitoli
. L'uso del forntespizio nei romanzi cade nel secolo: XX XVIII XIX XVI. Il nome del libro è rappresentato dal: genere titolo editore immagine di copertina
. L'epigrafe sembra comparire nei libri, secondo Genette dal secolo: XX XVIII XIX XVII. L'epigrafe è allografa quando: è autografa
è anonima
appartiene allo stesso autore
appartiene ad un autore diverso da quelo del romanzo
. Nella prima metà dell'Ottocento, a giustificare il genere mosto del romanzo storico concorrevano: l'indice e il forntespizio
l'autore e l'editore
prefazioni e postfazioni
il frontespizio e le immagini
. Prefazioni e postfazioni sono: strumenti narrativi
espedienti letterari
strumenti metafisici
strumenti metanarrativi
. Le illustrazioni interne ai romanzi: sono frequenti nel XXI secolo
tendono a scomparire nel XX secolo
scompaiono nel XVII secolo
non esistono fino al Novecento
. Le illustrazioni interne ai romanzi vengono soppiantate da: immagini di copertina
frontespizi colophon epigrafi. Così, Don Alessandro (ma che avete mai combinato?), vi relegano nelle antologie del ginnasio inferiore, per uso dei giovinetti un po' tardi e dei loro pigri sbadigli. - Questa frase appartiene a: Carlo Emilio Gadda
Luigi Pirandello
Roberto Albertoni
Paolo Piffarerio
. Il primo "fumettista" dei Promessi sposi è stato: Paolo Piffarerio
Alessandro Manzoni
Roberto Albertoni
Carlo Emilio Gadda
. Le 400 tavole della Quarantana sono state preparate da: Paolo Piffarerio
Alessandro Manzoni
Roberto Albertoni
Francesco Gonin
. I romanzi corredati da illustrazioni: nell'Ottocento sono molto diffusi
si diffondono solo dopo la nascita del fumetto
non esistono prima del Novecento
non sono diffusi nel XIX secolo
. La primissima versione - imprecisa - a fumetti dei Promessi sposi risale al: 1975 1989 1966 1936. Nel fumetto Pappagone e i Promessi sposi l'inversione parodica nasce da: cambio di una parola
rovesciamento dei temi stilistici del romanzo
ignoranza del personaggio primcipale su una trama nota
rovesciamento linguistico della madre di Cecilia
. I Prosposi Messi di Alemanzo Sandroni viene: scritto e pubbblicato nel 1975
scritto nel 1973 e edito nel 1975
scritto da Paolo Piffarerio nel 1989
edito nel 1989
. I Promessi paperi: arriva in Disney dopo una serie di parodie fallimentari
non ottiene subito grande sucesso
arriva in Disney dopo una serie di parodie di grande successo
è successivo ai Promessi Topi
. Escludendo Disney, l'altro unico caso di fumetto d'autore sui Promessi sposi è: Alan Ford
Diabolik Jacovitti Ortolani. L'ironia della raccolta a fumetti di Giannelli: si gioca sul rovesciamento dei temi del romanzo di Manzoni
si gioca su uno scambio onomastico
si gioca sull'ignoranza del protagonista che non conosce la trama
rovescia il tema della madre di Cecilia
. La parodia si può considerare: una trasposizione metalinguistica
una trasposizione interstrutturale
una trasposizione intersemiotica
una rilettura precisa del testo
. Per la treccani "il travestimento burlesco di un'opera d'arte, a scopo satirico, umoristico o anche critico" è: la metalinguistica
la parodia
ogni forma di fumetto
la poesia ricalcata sulla prosa
. Per Umberto Eco, il lettore medio-colto è al livello: 1 2 3 4. Per Umberto Eco, il lettore che segue il plot narrativo è al livello: 1 2 3 4. Le riprese poetiche dei Promessi sposi: sono sempre parodie
non sono quasi mai parodie
non esistono in siciliano
esistono solo nei dialetti lombardi
. La madre di Cecilia, nelle parodie: non compare mai
compare con rovesciamento solo linguistico
compare smepre con rovesciamento tematico
compare solo nelle parodie in poesia
. La parodia di norma tocca: il livello di lettura 1 descritto da Eco
il livello di lettura 3 descritto da Eco
il livello di lettura 2 descritto da Eco
il livello di lettura 4 descritto da Eco
. Nel corso del XIX secolo. esistono già i fumetti sui Promessi sposi
esistono parodie manzoniane realizzate al cinema
esistono parodie manzoniane realizzate con le marionette
non vi sono parodie sul romanzo manzoniano
. I fratelli Colla: riprendono tutti i personaggi manzoniani e li rendono in fumetto
creano spettacoli di marionette basati sui Promessi sposi nel secondo dopoguerra
creano spettacoli di marionette basati sui Promessi sposi già nel seconod Ottocento
scrivono un poema in versi su Manzoni
. Secondo Bettetini, nelle parodie dei Promessi sposi: si affiancano due macrotesti, romanzo e parodia
il macrotesto romanzo soccombe alla parodia
il microtesto parodia soccombe al romanzo
il macrotesto parodia sottomette il microtesto romanzo
. Con la pandemia di covid-19: i tecnicismi medici sono diventati stretto dominio dei virologi
i tecnicismi medici sono diventati patrimonio della collettività scientifica
i tecnicismi medici sono diventati alla portata di tutti
non sono stati utilizzati tecnicismi medici sui giornali
. Con la pandemia di covid-19 parole come "guanti" o "ventilatore": hanno cambiato significato radicalmente
perdono il significato orginale e acquistano unicamente quello di tipoi medico
ampliano il significato a temini che prima non si usavano in ambito medico
registrano restrizioni a designazioni più specifiche
. Con la pandemia di covid-19 parole come "termoscanner" o "disinfettante": disegnano nuove abitudini di controllo igienico sanitario
perdono il significato orginale e acquistano unicamente quello di tipoi medico
ampliano il significato a temini che prima non si usavano in ambito medico
registrano restrizioni a designazioni più specifiche
. Con la pandemia di covid-19 parole manzoniane come "untore" e "lazzaretto": sostituiscono i termini tecnici
vengono evitate
si affiancano ai tecnicismi di tipo medico-scientifico
registrano restrizioni a designazioni più specifiche
. Tra gli anglicismi entrati nell'italiano della pandemia di covid-19: alcuni sono inutili
non vi sono entrate nelle testate giornalistiche
si registrano pochissime entrate
alcuni registrano restrizioni a designazioni più specifiche
. Tra gli anglicismi entrati nell'italiano della pandemia di covid-19: non vi sono sigle
abbondano le sigle
si registrano pochissime entrate
alcuni registrano restrizioni a designazioni più specifiche
. Le metafore giornalistiche legate alla pandemia sono principalmente di tipo: bellico storico legale medico. Con la pandemia di covid 19 alcuni termini gergali o dialettali: sono spariti
sono utilizzati in medicina
si affiancano ai tecnicismi di tipo medico-scientifico
si estendono all'interno territorio nazionale
. Tra le nuove parole legate alla pandemia di covid 19 NON compare: droplet sars lockdown
distanziamento sociale
. Il termime di origne inglese entrato con la pandemia di Covid19 che indica la distanza necessaria alle goccioline di saliva emesse dall'uomo per non infettare i propri simili è: droplet driplet dropflow droplow. Raffaele Pisani è: un critico letterario del XX secolo
un linguista del XVII secolo
un poeta del secondo Novecento
un prosatore del primo Ottocento
. La poetica di Raffaele Pisani è volta a: rivalutare il dialetto napoletano in poesia
parodiare la lingua italiana delle opere letterarie
diffondere il napoletano all'estero
utilizzare il dialetto per scopi comici
. Le illustrazioni dei Promessi sposi in poesia napoletana sono opera di: Francesco Gonin
Renato Frascione
Francesco Hayez
Renato Guttuso
. "Cuoncio Cuoncio" nell'incipit dei Promessi sposi di Pisani rende il manzoniano: calmo calmo
molto lento
bel bello
pian pianino
. Pisani può ridurre le descrizioni dei personaggi a pochi versi perché: Ha pochi lettori
Il testo di partenza è molto noto
Il napoletano si capisce meglio della lingua ottocentesca di Manzoni
Commette un errore di distrazione
. I canti dei Promessi sposi in poesia napoletana sono: 18 38 48 58. La metrica dei Promessi sposi in poesia napoletana è composta di: terzine dantesche in rima baciata
quartine di enedecasillabi in rima alternata
ottave in rima alternata e baciata
quartine di settenari in rima baciata
. Pisani cambia i nomi dei personaggi manzoniani per: Lucia, Tonio, renzo,Menico
Tonio, Menico, Azzeccagarbugli, Gertrude
Tonio, Menico e Agnese
Tonio, Lucia, Renzo e Menico
. L'espediente del manoscritto seicentesco come fonte dei Promessi sposi: c'è sia in Pisani che in Manzoni
manca in Pisani
manca in Manzoni
in Pisani si manifesta solo nella chiusa finale
. Raffaele Pisani: si limita a tradurre in napoletano il testo di manzoni
parodizza in napoletano il testo di Manzoni
assimila appieno la lezione manzoniana e la rende in versi
rende comico il tragico manzoniano e viceversa
. Federico De Roberto nasce nel: 1936 1902 1861 1894. I Viceré viene publicato nel: 1944 1956 1894 1855. La morte di De Roberto passa in secondo piano sui gironali nazionali perché: nello stesso giorno muore anche Giovanni Verga
il giorno prima è morta Matilde Serao
nello stesso giorno muore anche Manzoni
nello stesso giorno nasce il principe ereditario del Regno d'Italia
. La particolarità de L'Imperio, seguito de I Viceré è che: è in tre volumi
è incompiuto per la malattia nervosa di de Roberto
è incompiuto per la morte di De Roberto
è stato completato da Verga
. I Viceré è ambientato: durante il fascismo
nel medioevo
al tempo dellUnità d'Italia
durante le rivolte dei Fasci siciliani
. Una sicura ripresa manzoniana nei Viceré è: la madre di Cecilia
Il pane del perdono
La Notte degli imbrogli
Il latinorum
. Il Latinorum in De Roberto è esposto da: Consalvo Uzeda a Benedetto Giulente
Benedetto Giulente al contino Raimondo
Benedetto Giulente a Margherita Palmi
Benedetto Giulente a Matilde Palmi
. Il latnorum di Manzoni viene utilizzato per impedire un matrimonio, quello di De Roberto, invece per: trovare una scappatoia per un divorzio
evitare un matrimonio tra cugini
imbrogliare il contino Raimondo
denunciare un matrimonio finto del contino Raimondo
. All'interno dei Viceré: non compaiono calchi linguistici manzoniani
compaiono almeno sette calchi linguistici manzoniani
compare un solo calco linguistico manzoniano
compaiono calchi linguistici solo dalla Colonna Infame di Manzoni
. L'uso della parola Provvidenza in De Roberto: è legato alla religiosità dei personaggi
è amaramente satirico rispetto a Manzoni
è legato alla fede in Dio nei personaggi
è legato alla barca di Verga ne I Malavoglia
. "Il parere di Perpetua" come modo di dire passato in prverbio indica: un consiglio sbagliato che viene seguito alla lettera
un parere non richiesto
una parere impiccione
un consiglio giusto che non viene ascoltato
. Il personaggio manzoniano che con il nome proprio ha dato origine a un nome comune è: Abbondio Perpetua Agnese Renzo. Ferdinanda Uzeda nei Viceré viene chiamata: la zitella
la zitellaccia
la zitellona
l'avara. Nei Promessi sposi: l'età e l'aspetto fisico di Perpetua sono descritti in dettaglio
conosciamo bene la descrizione fisica di Ferdinanda a 30 e 60 anni
sappiamo che Perpetua ha superato i quarant'anni ma non da quanto tempo
non sappiamo come muore Perpetua
. Tra le caratteristiche comiche delle zitelle in letteratura troviamo: avidità e scaltrezza
scaltrezza e curiosità impicciona
curiosità e buoni consigli
utilizzo di frasi proverbiali
. Di Ferdinanda Uzeda nei Viceré: non abbiamo una descrizione fisica precisa
abbiamo la descrizione a trentotto e sessantadue anni
non sappiamo l'età
non conosciamo il carattere
. La principale differenza tra Ferdinanda Uzeda e Perpetua risiede nel: carattere curioso
nontà d'animo
età anagrafica
furbizia e scaltrezza
. Don Blasco, Il fratello di Ferdinanda Uzeda nei Viceré è: un prete
un assassino
un divorziato
uno scrittore
. Dal nobis quoque peccatoribus viene ricavato il nome di: Ferdinanda don Rodrigo
don Abbondio
Perpetua. A livello gergale, la "perpetua" rappresenta: la vita
la morte
la curiostà
l'anima. L'ìunica figura paterna ravvisabile nei Promessi sposi è: il padre di Lucia
il conte zio
Il principe padre di Gertrude
Il padre di Renzo
. Nel corso dei romanzi storici delo Novecento, padri e figlie: Si parlano di più
Riequilibrano rapporti affettivi anche se (o quando) per vari motivi non comunicano
nei romanzi analizzati provano vicendevole rancore
parlano a lungo e chiaramente tra loro
. Angelica e Calogero Sedara non parlano mai tra loro perché: non ne hanno bisogno, perché agiscono per un intento comune
si odiano
Calogero muore prima che Angelica impari a parlare
non si capiscono quando si parlano
. Fabrizio Salina, nei confronti di Concetta: prova risentimento
impone sempre la sua volontà senza pietà
prova pena nel decidere per lei
non le rivolge mai la parola direttamente perché hanno uno scopo comune
. Rispetto al testamento di Giacomo Uzeda nei Viceré , sua figlia Teresa: lo rispetta punto per punto
infrange le volontà donando parte dei beni alla zia Ferdinanda
rispetta la volontà del padre di conare tutto in beneficenza
infrange le ultime volontà del padre donando metà della somma al fratello Consalvo
. Il lascito testamentario per Giacomo Uzeda: è un modo per dimostrare a Teresa la sua stima attraverso la parola scritta più importante
è un modo per danneggiare la figliua Teresa, che non stima
è frutto di un accordo stretto oralmente tra padre e figlia durante un'operazione chirurgica
è in favore del maschio primogenito Consalvo
. In Noi Credevamo i due Lopresti, padre e figlia: parlano molto ma non si capiscono
non parlano molto ma avvertono una vicinanza sentimentale
parlano solo conto terzi perché hanno litigato
parlano sempre del primogenito maschio
. Domenico Lopresti: esterna chiaramente la propria gratitudine verso il figlio
non riesce a ringraziare a parole la figlia per la sua condiscendenza e premura
ringrazia la moglie per avere avuto due bravi figli
lascia un testamento orale alla figlia Teresa
. Le parole di comando, dall'alto verso il basso le troviamo nella coppia poadre-figlia composta da: Angelica e Calogero Sedara
Gertrude e il principe padre
Fabrizio e Concetta Salina
Teresa e Domenico Lopresti
. L'anello di congiunzione che concilia affetto e imposizione verso la figlia, nei romanzi analizzati sul tema poadri-figlie è: Domenico Lopresti
Fabrizio Salina
Il padre di Gertrude
Giacomo Uzeda
. Alessandro Augusto Monti della Corte scrive romanzi nel secolo: XVII XVIII XIX XX. Monti della Corte: partecipa alla lotta gioacobina durante la Rivoluzione napoletana
accompagna le zie del re Ferdinando verso Palermo
partecipa alla spedizione per la conquista di Fiume
partecipa alla Guerra d'Indipendenza del Lombardo-Veneto dall'Austria
. I Cavalieri della santa Fede di A. Monti è: un romanzo storico
un romanzo di formazione
un romanzo giallo
un romanzo picaresco
. I Cavalieri della santa fede è un romanzo del: 1943 1931 1929 1933. Il modello linguistico e letterario di Monti della Corte è: Alessandro Manzoni
Augusto Monti
Ugo Foscolo
Italo Calvino
. I Cavalieri della santa Fede di A. Monti : presenta immagine di copertina come da uso Novecentesco
presenta un'immagine in quarta di copertina
non contiene immagini
presenta immagini interne al testo come da uso ottocentesco
. Da Manzoni e De Roberto, probabilmente, Monti ricava: il parere di Perpetua
la scena del latinorum
il frontespizio e l'immagine di copertina
la trama del romanzo
. "Era grande, robusto, nella forza degli anni, di quella stoffa d'uomini che nei secoli eroici del Medio Evo e del Rinascimento la Chiesa ha spesso avuto sotto le sue bandiere" Questa descrizione appartiene a: Renzo nei Promessi sposi
Padre Cristoforo nei Promessi sposi
Padre Michelangiolo nei Cavalieri della Santa Fede
Raimondo Corbara nei Cavalieri della Santa Fede
. Il lupo del Gargano, nei Cavalieri della Fede deve il suo nome a: un fiume in Siclia
un valico in provincia di Foggia
un tipo di Lupo pugliese
un tratto di costa salentina
. L'uso di similitudini in Monti della Corte è: frequente assente
molto raro
ridondante. La prima raccolta di poesie di Pirandello è: mal giocondo
l'umorismo poesie raccolta. I giganti della montagna è: l'opera più importante di Capuana
l'ultim opera di Pirandello, terminata ma edita postuma
l'ultima opera di Pirandello, incompiuta
l'ultima opera incompiuta di Capuana, edita postuma
. I Vecchi e i giovani è ambientato negli anni: 1931-33
1910-12
1899-1900
1892-94
. I Vechci e i giovani vede l'ultima edizione nel: 1910 1931 1913 1922. La prima stesura de I vecchi e i giovani risale agli anni: 1906-1908
1931-33
1924-1929
1932-34
. Ne I vecchi e i giovani il rappresentante della borghesia in ascesa è: Dianella Costa
Roberto Auriti
Flaminio Salvo
ippolito Laurentano
. Ne I vecchi e i giovani Pirandello riprende: passi della Storia della colonna infame
alcuni sonetti di Foscolo
brani dei Promessi sposi
poesie leopardiane meno note al pubblico
. Negli Addi di Lucia Mondella e mauro Mortara in Pirandello e Manzoni: il pensiero è esclusivo dei personaggi
il pensiero è neutrale e non contiene pathos
il pensiero è veicolato dall'autore onnisciente
non vi sono punti di contatto
. La morte di una bambina vista da lando Laurentano ne I Vecchi e i giovani ricorda: Piazza e Mora nella Colonna Infame
Lucia rapita nei Promessi sposi
La giovane Monaca di Monza
La madre di Cecilia nei Promessi sposi
. Ne I vecchi e i giovani la frase "Questo matrimonio non si farà" viene pronunciata: da don Rodrigo
dai bravi
da Nicoletta
da Flaminio Salvo
. Elsa Morante: vive una situazione familiare serena fino alla morte del padre
non vive una stuazione familiare serena perché la madre muore quando lei è bambina
ha un'infanzia felice fino ai 18 anni
vive una travagliata situazione familiare e a 18 anni va via di casa
. Il matrimonio tra la Morante e Moravia: fallisce per le insicurezze di lei
dura fino alla morte di lui
non è un matrimonio d'amore sin dall'inizio
fallisce perché la madre di lei è contraria
. Nel corso della sua vita, Elsa Morante: scrive solo romanzi
scrive poesie e un unico romanzo
scrive molto su testate gironalistiche e poi inizia a occuparsi di narrativa
non scrive mai racconti
. La Storia viene pubblicato nel: 1974 1954 1964 1984. La protagonista della storia: rimanda alla stessa Morante e alla madre di lei
rimanda alla madrina della Morante
rimanda all'amante del padre della scrittrice
non ha collegamenti biografici con la Morante
. La Storia è un caso editoriale perché: viene accolto freddamente dal pubblico perché in edizione pregiata e ha un costo elevato
viene pubblicato direttamente in economica, ha successo di pubblico ma divide la critica per l'ambientazione neorealista troppo tarda
viene pubblicato direttamente in economica, ha successo di critica manon piace al pubblico per l'ambientazione neorealista troppo tarda
non piace al pubblico eprché è scritto in un linguaggio troppo complesso e aulico
. Tra le riprese manzoniane in Elsa Morante, La Storia NON compare: la madre di Cecilia
l'assalto ai forni
la notte degli imbrogli
la Storia della Colonna Infame
. Davide Segre: rimanda al Manzoni della madre di Cecilia
rimanda al Manzoni della Colonna Infame
rimanda al Manzoni della Notte degli imbrogli
rimanda al Manzoni della coversione dell'Innominato
. "è il potere che ha bisogno della Colonna Infame". Questa frase appartiene a: Davide Segre ne La Storia
Carlo Zanchi in Un diario del '43
Mendel in Se non ora, quando?
Primo Levi ne Il pugno di Renzo
. Nel ricalcare la scena dell'assalto ai forni di Manzoni in "La Storia": Elsa Morante condanna il furto e la rivolta
Elsa Morante, come Manzoni appoggia la rivolta e il furto
Elsa Morante, diversamente da Manzoni, appoggia la rivolta e il furto
Morante non dà giudizi di merito sul furto di Ida
. I romanzi-inchiesta del Novecento sono modellati principalmente su: I promessi sposi
La storia della Colonna Infame
Il 5 Maggio
L'Infinito. Nell'edizione dei Promessi sposi del 1827, la Storia della Colonna Infame: non c'è
viene reinserita dopo le correzioni
c'è ed è quella che leggiamo oggi
c'è ma è la prima stesura
. Nell'edizione dei Promessi sposi del 1840, la Storia della Colonna Infame: non c'è
viene reinserita dopo le correzioni
c'è ma non è quella che leggiamo oggi
viene cancellata per le scuole
. Nel romanzo La finzione di maria, maria viene condannata per: stregoneria eresia unzione incantesimi. Sebastiano Vassalli: voleva scrivere di Maria Jani ma scopre che lo ha già fatto Tomizza
voleva scrivere di Maria Jani ma scopre che lo ha già fatto Sciascia
voleva scrivere di Caterina Medici ma scopre che lo ha già fatto Sciascia
voleva scrivere di Caterina Medici ma scopre che lo ha già fatto Tomizza
. La strega e il capitano di Sciascia si può considerare: la seconda conclusione de I promessi sposi
la fine della Colonna Infame
un testo che contrasta il Manzoni dei promessi sposi
un testo in competizione con la colonna infame
. In Manzoni le citazioni originali dagli atti dei processi: sono in tondo
sono segnalate in corsivo
sono di colore diverso
mancano. Come Manzoni, uno di questi autori imposta graficamente le citazioni dagli atti dei processi in conrsivo. È: Sciascia Tomizza Vassalli Grossi. Prima di Manzoni: nessuno si era occupato della storia di Piazza e Mora
solo Ripamonti aveva raccontato di Piazza e Mora
diversi autori avevano raccontato la storia di Piazza e Mora ma giudicandoli colpevoli
diversi autori avevano raccontato la storia di Piazza e Mora per dichiararne l'innocenza assoluta
. Nei romanzi- inchiesta sui fatti storici il narratore: interviene di continuo per evitare che il lettore si faccia un'opinione personale sui fatti
non interviene mai direttamente per evitare che il lettore si faccia un'opinione personale sui fatti
interviene spesso per ragionare con il lettore e farlo giungere alle giuste conclusioni
non interviene per esigenze stilistiche
. I romanzi storici degli anni Duemila: si attengono sempre al vero storico
tendenzialmente si avvicinano più al giallo e al complattistico
non vengono mai rappresentati in tv o al cinema
non esistono più
. I romanzi storici degli anni Duemila: vengono spesso rappresentati in fiction, serie, film
non vedono mai serie tv dedicate
prediligono il vero storico al verosimile
non rimandano mai a Manzoni
. Negli anni Duemila i romanzi storici incentrati sul modello manzoniano: sono rari
sono la maggioranza
non esistono
esistono solo fuori dall'Italia
. La tendenza al complotttistico e al giallo dei romanzi storici del Duemila deriva da: tendenza del lettore a rifugiarsi in un passato idealizzato a fronte di tempi incerti
bisogno di venire rappresentati nei film e nelle serie tv
difficoltà di concentrazione dei lettori sui temi storici
bisogno di vendere all'industria televisiva
. In Romanzo Criminale: viene citata la Storia della Colonna Infame
viene citato I promessi sposi
viene citata una frase di don Abbondio
viene citato l'innominato direttamente
. La ripresa di manzoni più evidente in Romanzo Criminale è legata: a Renzo in osteria
al tema della giustizia fallace
alla cattiveria dell'innominato
alla violenza del Seicento
. Il titolo di Una storia romantica indica: che è solo un romanzo d'amore
che il romanzo è romantico in entrambi i sensi del temine (parla d'amore ed è ambientato nel romanticismo)
che l'autore è innamorato dei suoi personaggi
che il periodo storico è l'Ottocento romantico ma non compaiono storie d'amore
. L'onomastica di Scurati in Una storia romantica per i protagonisti Jacopo e Aspasia rimanda a: Leopardi e Manzoni
Leopardi e Foscolo
Manzoni e Foscolo
Ungaretti e Foscolo
. Manzoni personaggio compare in: Romanzo Criminale
La Chimera
Una storia romantica
I vecchi e i giovani
. Una storia romantica di Scurati contiene citazioni: di gran parte del panorama letterario dal Settecento al Novecento
solo da Manzoni
da Manzoni, Foscolo e Leopardi ma mai da autori del Novecento
solo da autori Neorealisti come Vittorini
. Rodari parla di un adattamento dei Promessi sposi a scuola in: grammatica della fantasia
favole al telefono
lL'aquila e il gallo
la volpe e l'uva
. Gianni Rodari in una scuola, ambienta la trama dei Promessi sposi: al tempo dell'Unità d'Italia
nel Seicento
durante la I Guerra Mondiale
durante la II Guerra Mondiale
. La particolarità della lingua di Capezzuoli in Gli anni del sole stanco è: l'utilizzo dei dialetti settentrionali e meridionali riportati il più fedelmente possibile
l'ultizzo di una lingua modellata su quella di Manzoni nei Promessi sposi
l'utilizzo della lingua inaugurata da Manzoni per la Colonna Infame
l'utilizzo di anglicismi particolarmente intenso
. A livello paratestuale, nello specifico in merito alle epigrafi, Gli anni del sole stanco ne ha: 0 1 2 3. L'unico calco specifico di origine manzoniana, citato dai Promessi sposi in Gli anni del sole stanco riguarda: La monaca di Monza
Lucia e Agnese
don Ferrante
donna Isabella
. Io, Partenope veien pubblicato nel: 2015 1996 1956 1985. Rispetto a Manzoni, Vassalli: non lo cita né nomina mai
lo cita solo in La Chimera
lo cita solo in Io, Partenope
lo cita spesso in quasi tutte le sue opere
. Io Partenope è narrato: in prima persona da suor Partenope
in prima persona dall'autore
in terza persona da Bernini
in prima persona da donna Isabella
. In Io Partenope il rimando manzoniano di donna Isabella è al personaggio di: Renzo don Abbondio
don Rodrigo
don Ferrante
. La copertina di Io, Partenope, romanzo di vassalli: mostra il gruppo scultoreo cui il romanzo è ispirato
ritrae una statua di Bernini
non ritrae la statua di Bernini che ispira il romanzo
ritrae la Pietà di michelangelo
. Gian Luigi Beccaria è: un linguista
un presentatore televisivo
uno studioso di filologia
un medievista
. Il libro "I mestieri di Primo Levi" è stato scritto da: Giuseppe Beccaria
Gian Luigi Beccaria
Claudio Marazzini
Giovanni Marazzini
. Il "terzo mestiere" di primo levi, per Beccaria è: il testimone
il chimico
lo scrittore
il linguista
. «Quello del linguaggio è un mio amore mancato. Avrei voluto essere un filologo e studiarlo sul serio, invece non è andata così e ho fatto un mestiere totalmente diverso» Questa frase appartiene a: Alessandro Manzoni
Gian Luigi Beccaria
Primo Levi
Giovanni Marazzini
. I testi "la linhua dei chimici I e II" sono stati scritti da: Alessandro Manzoni
Gian Luigi Beccaria
Primo Levi
Giovanni Marazzini
. Levi definisce le sue incursioni nel mondo della linguistica come: pesca in area vietata
incursioni militari al buio
caccia aperta nella Savana
bracconaggi in distretti di caccia riservata
. Molto interesse, negli studi linguistici di Levi ricopre: il giudaico-piemontese
il torinese stretto
lo yddish
l'ebraico antico
. Coisa sono "I kinìm" nel giudaico-piemontese analizzato da Levi: i pois
i vestiti di carnevale
i pidocchi
le pulci
. Il non fidarsi di parole vaghe e approssimative nasce in Levi: dal suo mestiere di chimico
dall'esperienza di Lager
dalla precisione dovuta all'attività di scalatore in montagna
dall'interesse per la cultura ebraica in Piemonte
. Levi paragona lo scrivere a: il lavoro di un artigiano
il lavoro di uno scalatore
la testimonianza del lager
la dialettologia applicata
. 'Ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata'. Questa affermazione appartiene a: Dante Virgilio Primo Levi
Betarice. Nelle sue opere Primo Levi: non cita mai Dante
cita unicamente Dante
cita solo l'Inferno dantesco
cita molti autori, spesso Dante
. L'articolo in cui Primo Levi parla della citazioni si intitola: Dante Citare!
Sic!
Quivi!
. Dante e Levi hanno in comune: il bisogno di essere creduti nelle loro testimonianze
la fede in Dio
la religione cristiana a sostegno del dolore inspiegabile
la lingua toscana acrica di arcaismi
. ''Giurato si saria ch'el dicesse 'Ave'/ Perché iv'era immaginata quella/Che ad aprir l'alto amor volse la chiave'' Questi versi danteschi vengono ripresi da Levi nel testo di Se non ora, quando
nel titolo di La chiave a stella
nel testo dell'articolo Sic!
nell'introduzione de L'altrui mestiere
. UN rimando di Levi al Pier della Vigne dantesco si trova in: Se non ora, quando
Nel titolo di La chiave a stella
Nel testo di La chiave a stella
Nell'introduzione de L'altrui mestiere
. In La chiave a stella: Faussone è un surrogato di Caronte
Faussone è un surrogato di Dante
Il protagonista narratore è un surrogato di Virgilio
Faussone è un surrogato di Virgilio
. La Tregua, di Levi, rimanda direttamente a: Paradiso Purgatorio
Inferno Vita Nova
. La Vita Nova è richiamata in Levi: nel testo di Se non ora, quando
nel titolo di La chiave a stella
nel testo di La chiave a stella
nell'introduzione de L'altrui mestiere
. Maometto nella nona bolgia è citato da Levi in: L'altrui mestiere
La chiave a stella
La ricerca delle radici
L'introduzione a Se questo è un uomo
. Se non ora, quando? Viene pubblicato nel: 1988 1992 1982 1977. La maggior parte del gruppo partigiano in Se non ora, quando? È composta da: cattolici ebrei italiani
ebrei sefarditi
ebrei askenaziti
. Arié, in Se non ora, quando? È diversa dagli altri perché: ebreo sefardita
cattolico ebreo askenazita
ateo. Primo Levi: è ebreo ma praticante cattolico
è ateo, ebreo e vissuto in contesto cristiano cattolico
è un ebreo sefardita
è cattolico ma studia l'ebraico
. Primo Levi: conosce a memoria Torah e Talmud
conosce a memoria il Nuovo Testamento e la Torah, deve imparare il resto
ammette di aver avuto bisogno di studiare la cultura ebraica per il romanzo Se non ora, quando?
ha dovuto leggere la Bibbia per scrivere Se non ora, quando?
. Il Pirké Avoth (Massime dei Padri) è: un testo che Levi non utilizza mai
un testo da cui Levi ricavail titolo per Se non ora, quando?
un capitolo del Nuovo Testamento
un libro sacro solo per i cattolici
. Mendel, in Se non ora,quando? è: rabbino prete frate oroglogiaio. Il nome di Mendel in Se non ora, quando? Significa: riparatore fedele consolatore narratore. Tra i personaggi di Se non ora, quando? Chi non ha un nome di tipo religioso/scritturale è: Mendel Pavel Line Piotr. Il ponte tra la cultura ebraica e quella cattolica in Se non ora, quando? È: Mendel Pavel Line Piotr. Se non ora, quando viene pubblicato nel 1982 e scritto nel: 1980 1977 1953 1981. In Se non ora, quando? Il figlio di Isidor e Rokhèle ha una valenza: Salvifica Cristologica Cristologica rovesciata
Letterale. In Matteo 1, 21 a chi è annunciato l'arrivo di un bambino: a Maria
a Gesù
a Giuseppe
a Giovanni
. Luca e Matteo, nei Vangeli, si riferiscono al nascituro come a un maschio. In se non ora, quando: Il bambino è sempre annunciato come un maschio già prima di nascere
Non si conosce il sesso del bambino e i partigiani ci scommettono
Line spera sia una femmina, Mendel un maschio
La madre pensa che sarà una femmina
. Nell'iconografia sacra Gesù bambino: è sempre vestito per pudore
è quasi sempre svestito perché se ne veda il sesso
è sempre vestito perché è sontato sia un maschio
è vestito con abiti femminili
. Gedale, in Se non ora, quando: Vuole una terra in cui il bambino possa crescere libero
è contrario alla nascita del bambino
è innamorato di Rokhèle
Pensa che Isidor sia troppo giovane per fare da padre al bambino
. Isidor e Rokhéle in Se non ora, quando: rappresentano Maria e Giuseppe
rappresentano un rovesciamento di Maria e Giuseppe
Sono i genitori del bambino che porta la salvezza
divorzierranno appena giunti a Milano
. Il matrimonio tra Isidor e Rokele in se non ora, quando è celebrato da: Piotr pavel Mendel Gedale. La luce che annuncia la nascita del bambino in Se non ora, quando è una ripresa dal vangelo di: Marco Matteo Luca Giovanni. L'episodio di Erode ripreso da levi in Se non ora, quando viene da: Vangelo di Marco
Vangelo di Matteo
Talmud Torah. La scrittura di Primo Levi deve molto: al suo lavoro di chimico
alla sua capacità di descrivere l'animo umano alla perfezione
alla vaghezza delle parole
agli studi di Letteratura che ha svolto all'università
. Attraverso la scrittura e gli studi sulla materia Levi vuole: raccontare storie di pura invenzione
spiegare anche l'inspiegabile di dare cioè ordine al caos del mondo
riprendere i modelli letterari dal trecento al novecento
unicamente mettersi al servizio della chimica, senza che nulla rientri nella sua letteratura
. Nella scoperta della tavola periodica di Mendeleev Levi vede: l'emozione poetica provata da mandeleev nel dare ordine al caos
la possibilità di nuove scoperte scientifiche
l'inutilità della letteratura contemporanea nei confronti dei modelli ottocenteschi
l'importanza dell'allitterazione nei testi
. Rispetto a Manzoni, Primo Levi: non apprezza le sue opere poetiche
non ama la prosa
è un lettore attento e lo cita più volte nelle sue opere
non apprezza la scelta delle parole nelle descrzioni dei paesaggi
. Levi e Manzoni, rispetto alla Storia: restano indifferenti
vi passeggiano con agio
non vogliono tramandare nulla ai posteri
sono consapevoli di avere un messaggio da trasmettere. Levi rimprovera a Manzoni: i gesti impossibili anatomicamente che vede nei Promessi sposi
la cattiva descrizione dei paesaggi
l'inserimento delle gride del Seicento nel romanzo
La scelta imprecisa delle parole
. Il saggio di Levi dedicato all'anatomia in Manzoni si intitola: La scelta di Renzo
L'anatomia di Manzoni
Il salto di Renzo
Il pugno di Renzo
. Il pugno di Renzo di Primo Levi è un saggi contenuto in: Il sistema periodico
L'altrui mestiere
La chiave a stella
I sommersi e i salvati
. Il modello del salto di Renzo sul carro dei monatti per Manzoni è La venere di Botticelli
L'urlo di Munch
Il David di Michelangelo
Il mercurio di Giambologna
. Levi contesta a Manzoni nel Pugno di Renzo: Il salto anomalo di Renzo sul carro dei monatti
La scena della madre di Cecilia
La posizione nei confronti della storia e del secolo XVII
La scelta di renzo all'osteria
. Rassegnazione, nel senso cristiano del termine vuol dire: accettare ciò che non si può umanamente modificare e attivarsi per cambiare ciò che si può
rimettersi totalmente a Dio in ogni ambito della vita senza mai attivarsi per cambiare le cose
evitare rivolte popolari e prese di posizioni politiche in favore di una visione di fratellanza
non trasmettere ai posteri le brutture del mondo e l'ingiustizia perché non c'è rimedio
. I lettori mazziniani dei promessi sposi: comprendono appieno il senso di rassegnazione totale che c'è nel romanzo
accusano Manzoni di incitare alla passività totale
sono d'accordo con Manzoni sulla cristiana rassegnazione
propendono per la rassegnazione storica che si troverà in Levi
. La principalke differenza tra rassegnazione cristiana e stoica risiede: nel rimettersi a Dio per ogni situazione nel cristianesimo senza modificare nulla
nel non distinguere cosa si può o non si può modificare nella vita
nel non incitare mai alla rivolta perché non c'è nulla da fare nel caso cristiano e favorire la rivolta in quello stoico
nella fede in Dio in un caso e nel Logos nell'altro per ciò che non si può cambiare
. Nei Promessi sposi Lucia: si rassegna in sesno cristiano rimettendosi a Dio ma combattendo come può per essere liberata
rifiuta continuamente il libero arbitrio e si rimette unicamente alla Divina provvidenza
lascia che sia Dio a liberarla dall'innominato grazie al voto di castità
tenta la fuga dal castello dell'innominato in nome della rassegnazione stoica
. Nei Promessi sposi fra Cristoforo: ferma Renzo dal fare qualsiasi cosa contro don Rodrigo, anche parlargli
ferma Lucia dall'idea di fuga dal castello dell'innominato
ferma renzo da un'azione suicida tentando di cambiare ragionevolmente ciò che può cambiare in Rodrigo
non aiuta Lucia perché crede sia compito della Divina provvidenza intervenire sul suo problema con don Rodrigo
. Nei Promessi sposi Lucia: prega l'innominato di libararla sette volte
non incide in alcun modo sulla scelte dell'innominato
non accetta l'aiuto del padre Cristoforo perché si rimette unicamente all Divina provvidenza
pensa che Dio le risolverà il problema del rapimento unicamente con il voto di castità
. Renzo, nei Promessi sposi: capisce il senso di rassegnazione cristiana nel corso del romanzo
non capisce mai il senso di rassegnazione che fra Cristoforo gli vuole insegnare
si rimette alla Divina Provvidenza per ogni decisione
non è mai consapevole dell'importanza del Libero Arbitrio
. In Primo Levi il senso di rassegnazione: si lega alla matrice stoica
si lega alla matrice cristiano-cattolica che affonda le radici nella cultura ebraica
manca del tutto in Lager
manca del tutto fuori dal Lager
. La dottrina stoica: rifiuta la rassegnazione
esprime un concetto di rassegnazione basato sulla possibilità di rivolta popolare contro il Logos
esprime un concetto di rassegnazione simile a quello di matrice cristiana
non contempla il concetto di rassegnazione
. Primo Levi non evade da Auschwitz perché: accetta con stoica rassegnazione ciò che non può cambiare
rifuta il Logos di matrice storica
si rimette alla provvidenza divina per la propria salvezza
rifuta la rassegnazione in ogni sua forma
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