Linguistica Italiana 56 - 85
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Caratterizzano lo "stile giornalistico" ottocentesco. lo svecchiamento linguistico, lo stile ipotattico, le frasi nominali, tutti funzionali ad un approccio divulgativo. l'accettazione di inversioni nell'ordine dei costituenti della frase, la parziale accettazione di arcaismi, le frasi nominali, tutti funzionali ad un approccio divulgativo, ma preciso e chiaro. lo svecchiamento linguistico, lo stile paratattico, le frasi nominali, tutti funzionali ad un approccio divulgativo. l'accettazione di neologismi e francesismi, lo stile paratattico. La revisione che porta dall'edizione Ventisettana dei Promessi sposi alla Quarantana comporta sistematicamente la sostituzione. di forme arcaiche e letterarie con espressioni dell'uso vivo. di forme arcaiche e letterarie con cultismi. di forme genericamente toscane con espressioni tipicamente fiorentine. di forme del fiorentino popolare con espressioni del fiorentino dell'uso colto. Indicate la risposta errata. Alla nascita del nuovo giornalismo ottocentesco contribuirono. una nuova imprenditorialit‡ nel campo dell'editoria. la fine dell'interesse sei- e settecentesco per discipline erudite. la nascita di un pubblico pi˘ ampio e diversificato. la creazione di un mercato nazionale e non pi˘ cittadino conseguente all'unificazione politica. Sono espressione della nuova stampa periodica ottocentesca. la "Biblioteca italiana", il "Conciliatore", l'"Antologia". le "Novelle letterarie", l'"Antologia", la "Biblioteca italiana". la "Biblioteca italiana", le "Novelle letterarie", il "Journal des Savants". le "Novelle letterarie", il "Journal des Savants" e il "Conciliatore". In che senso cambia la fisionomia dei periodici fra Seicento e primo Ottocento?. Nel Seicento il periodico Ë la gazzetta, alla quale nel Settecento si affianca il periodico di cultura che conoscer‡ il massimo sviluppo nell'Ottocento. Nel Seicento il periodico Ë un mezzo di diffusione di notizie di cronaca politica (la gazzetta); nel Settecento Ë un mezzo, destinato ad un pubblico ristretto, per la diffusione di nozioni scientifiche; nel primo Ottocento nasce invece il periodico di cultura mentre non esiste ancora il giornale d'opinione. Nel Seicento e poi nel secolo successivo il periodico o Ë un mezzo di diffusione di notizie di cronaca politica (la gazzetta) o un mezzo, destinato ad un pubblico ristretto, per la diffusione di nozioni scientifiche; con il primo Ottocento nasce invece il periodico di cultura e il giornale d'opinione. Nel Seicento e poi nel secolo successivo il periodico Ë un importante strumento di informazione politica; nel primo Ottocento invece c'Ë un arretramento e una diminuzione del pubblico in seguito alla Restaurazione. Qual Ë la connessione che esiste fra storia della lingua e nascita di un giornalismo moderno nel XIX secolo?. Il lettori dei giornali sollecitano la creazione di una lingua fiorentina pura e indenne da forestierismi. I lettori dei giornali, in quanto particolarmente esigenti, rifiutano una lingua sciatta e pretendono una prosa alta sebbene con inserti del lessico moderno. I lettori dei giornali sollecitano la creazione di una lingua meno retoricamente impostata, caratterizzata da una sintassi meno artificiosa e da un lessico moderno. Il lettori, che nei giornali cercavano il passatempo, sollecitano la creazione di una lingua bassa e comica. Indicate l'affermazione errata. Nel Seicento il romanzo Ë un genere alto. Nel Seicento nasce il genere del romanzo. Nel Seicento il romanzo presenta tratti formali di generale trascuratezza. Il romanzo seicentesco ha caratteri fantastici e avventurosi. La fortuna dei romanzi di Walter Scott in Italia si manifesta. tramite le parodie che ne vennero scritte. tramite la fortuna del romanzo storico nel secondo Ottocento. tramite la fortuna dei loro personaggi a livello popolare. tramite le precoci traduzioni o le riscritture nel melodramma. PerchÈ esiste una connessione fra evoluzione della lingua italiana e la grande fortuna del romanzo nell'Ottocento?. PerchÈ il romanzo, la cui diffusione anche tramite i giornali aveva un pubblico medio, obbligava alla scelta di una lingua media, lontana dalla tradizione aulica e letteraria. PerchÈ il romanzo, introdotto nel Settecento dalla Francia, portÚ con sÈ anche il modello della lingua francese. PerchÈ il romanzo, essendo un genere lungo, metteva a dura prova l'inventivit‡ degli scrittori. PerchÈ il romanzo trattava di ambienti e personaggi popolari. La polemica relativa al romanzo e in particolare al romanzo storico. si intensifica nella seconda met‡ dell'Ottocento. si concentra subito dopo la prima edizione dei Promessi sposi. occupa tutto il secolo XIX. si esaurisce nella prima met‡ dell'Ottocento. Indicate la risposta errata. Il 1827 Ë una data cruciale per la storia del romanzo in Italia perchÈ esce la prima edizione dei Promessi sposi. Il 1827 Ë una data cruciale per la storia del romanzo in Italia perchÈ esce la Storia di Benevento di Domenico Guerrazzi. Il 1827 Ë una data cruciale per la storia del romanzo in Italia perchÈ escono le Ultime lettere di Jacopo Ortis. Il 1827 Ë una data cruciale per la storia del romanzo in Italia perchÈ esono il Castello di Yrezzo di Giovan Battsita Bazzoni, la Sibilla Odaleta di Carlo Varese e altri ancora. Indicate la risposta errata. Quale esempio indicativo di una rivalutazione del genere romanzo alla fine del Settecento si possono citare le Ultime lettere di Jacopo Ortis di Ugo Foscolo. Quale esempio indicativo di una rivalutazione del genere romanzo alla fine del Settecento si puÚ citare il Viaggio di Platone in Italia di Vincenzo Cuoco. Quale esempio indicativo di una rivalutazione del genere romanzo alla fine del Settecento si possono citare i romanzi di Pietro Chiari. Quale esempio indicativo di una rivalutazione del genere romanzo alla fine del Settecento si possono citare le Avventure di Saffo e le Notti romane di Alessandro Verri. Quale dei seguenti termini/costruzioni che compaiono nella letterina allo zio Salvatore Catalano Verga Ë da considerarsi un cultismo di origine libresca?. "della di Lei" in luogo di "della Sua". da canto mio. "spiegare" nel senso di 'avere chiara'. favorire. In quale dei seguenti tratti presenti nella letterina che Verga unidicenne scrive allo zio Salvatore di Mauro individuiamo la presenza della fonetica siciliana?. Nell'uscita in -i di mani (in dipendenza di un vocalismo atono siciliano a tre gradi di apertura). Nell'uscita in -i di cori per 'cose' (in dipendenza di un vocalismo atono siciliano a cinque gradi di apertura). Nell'uscita in -i di cori per 'cose' (in dipendenza di un vocalismo atono siciliano a tre gradi di apertura). Nell'uscita in -i di mani (in dipendenza di un vocalismo atono siciliano a cinque gradi di apertura). Quale dei seguenti termini che compaiono nella letterina del 1851 di Giovanni Verga Ë un francesismo?. "foglio" nel significato di 'lettera'. favorire. da canto mio. adempiere. Come puÚ essere definito l'errore nell'uso dei tempi "abbiamo ricevuto ... nel quale avemmo rilevato" che troviamo nella letterina del verga unidicenne?. l'uso del passato prossimo tenta, impropriamente, di esprimere l'anteriorit‡ rispetto al trapassato remoto. l'uso del trapassato remoto tenta, impropriamente, di esprimere l'anteriorit‡ rispetto al precedente passato prossimo. l'uso del trapassato remoto tenta, impropriamente, di esprimere la posteriorit‡ rispetto al precedente passato prossimo. l'uso del passato prossimo Ë un errore indotto dal dialetto siciliano. Quale dei seguenti termini che compaiono nella letterina del 1851 di Giovanni Verga Ë un toscanismo?. "pigliare" nella locuzione "pigliarsi premura". "foglio" nel significato di 'lettera'. "divertirsi" nel senso di 'allontanarsi dalle occupazioni principali'. "adempiere". Qual Ë il personaggio che meglio ci informa sulla formazione scolastica e culturale del giovane Verga?. Antonio Abate. Federico De Roberto. don Mario Yorrisi. Domenico Castorina. Tramite la letterina inviata nel 1851 allo zio Salvatore Verga Catalano possiamo desumere che le letture dello scolaro Giovanni Verga. sono particolarmente stimolanti e aperte verso le novit‡ che provengono dalla Francia. sono particolamente aggiornate. sono particolarmente stimolanti e aperte verso le novit‡ che provengono dall'Inghilterra. sono tradizionali ed invecchiate. Individuate fra le seguenti affermazioni la sola corretta. Giovanni Verga nasce nel 1840, lo stesso anno della seconda edizione dei Promessi sposi. Giovanni Verga nasce nel 1827, lo stesso anno della prima edizione dei Promessi sposi. Il Regno d'Italia viene proclamato nel 1870. Graziadio Isaia Ascoli pubblica il proemio all'´Archivio Glottologico Italianoª lo stesso anno della relazione manzoniana Dell'unit‡ della lingua e dei mezzi per diffonderla. Cosa offre a Giovanni Verga la scuola di Antonino Abate?. La conoscenza approfondita della letteratura trecentesca italiana, che viene additata come modello di lingua in senso puristico. La conoscenza diretta della produzione letteraria nazionale e internazionale contemporanea che viene letta in classe additata come modello. La conoscenza approfondita della letteratura italiana nelle sue varie declinazioni di genere, che viene recitata in classe e additata come modello di lingua. La conoscenza di una letteratura romanzesca alla moda e di una rimeria coeva non particolarmente impegnata; vengono additati come modelli i testi letti in classe dello stesso Abate o di autori romantici del primo Ottocento, affidando dunque l'insegnamento linguistico all'emulazione di modelli letterari non aggiornati o non impegnati. La lingua della lettera scritta da Giovannino Verga undicenne allo zio. Ë sostanzialmente eclettica, inconsapevolmente aperta a istanze differenti (arcaismi, francesismi, toscanismi). Ë improntata all'insegnamento puristico dell'Abate di cui Ë succube. Ë ispirata, secondo l'insegnamento dell'Abate, al fiorentino parlato dalle classi colte secondo i dettami manzoniani. Ë sostanzialmente eclettica, consapevolmente aperta a istanze differenti (arcaismi, francesismi, toscanismi). L'insegnamento dell'italiano in Sicilia nella met‡ dell'Ottocento. accostava in maniera contraddittoria e talvolta addirittura stridente le istanze puristiche alle posizioni del classicismo contemporaneo. rinnegava le scelte operate da Manzoni nella seconda edizione dei Promessi sposi per aderire a rigide posizioni puristiche. accostava in maniera contraddittoria e talvolta addirittura stridente le istanze puristiche alle aperture, di ascendenza manzoniana, nei confronti del fiorentino parlato contemporaneo. si ispirava in maniera cosciente alle scelte operate da Manzoni nella seconda edizione dei Promessi sposi. Il modello che Antonino Abate proponeva ai propri allievi tramite le sue opere personali. era quello di uno stile pieno di attardati rinvii al repertorio mitologico, linguisticamente oscuro e grammaticalmente poco corretto, per di pi˘ ricco di antitesi ed artifici. era una buona produzione linguistico-letteraria di matrice classicista. era una produzione buona dal punto di vista letterario, ma linguisticamente e grammaticalmente scorretta. era una produzione modesta dal punto di vista letterario, ma linguisticamente corretta. Antonino Abate illustrava i sinonimi e le loro differenze d'uso. adducendo riscontri precisi sui testi letterari del Yrecento. sulla base di evidenti ragionamenti grammaticali. adducendo riscontri sui testi letterari. sulla base di considerazioni impressionistiche. Alla scuola di Antonino Abate l'insegnamento propriamente linguistico. era articolato in una raffinata pluralit‡ di esercizi grammaticali. era orientato all'insegnamento della lingua parlata. era limitato all'esercizio sinonimico. era orientato in senso puristico. Quale dei seguenti sussidi linguistici non si trovano nella biblioteca di casa Verga?. Il Vocabolario degli Accademici della Crurca. il Saggio intorno ai rinonimi della lingua italiana di Giuseppe Grassi. Le Irtituzioni di rettorica e belle lettere di Ugo Blair. Il Dizionario dei rinonimi della lingua italiana di NiccolÚ Yommaseo. Qual Ë il contesto culturale della famiglia in cui nasce Giovanni Verga?. La famiglia aveva alle spalle un'importante tradizione culturale, ormai venuta meno nella prima met‡ dell'Ottocento. Significativamente aggiornato e aperto verso il continente e verso l'estero. Depresso. La famiglia puÚ vantare una tradizione di dignitoso impegno culturale, da valutarsi comunque alla luce della generale arretratezza e marginalit‡ siciliana della prima met‡ dell'Ottocento. Del pi˘ antico romanzo di Giovanni Verga, Amore è patria, Ë noto poco pi˘ del titolo. perchÈ l'autografo Ë andato perduto (solo Federico De Roberto aveva potuto leggerlo). perchÈ il nipote Giovanni Verga Patriarca non aveva voluto consegnare l'autografo di quel romanzo alla Biblioteca Universitaria di Catania, come aveva fatto per altri autografi. perchÈ rimasto inedito, l'autografo Ë stato detenuto impropriamente da Lina e Vito Perroni, fino al recente recupero (2012). perchÈ Verga ne aveva donato l'autografo agli amici Lina e Vito Perroni, chiedendo loro di non renderlo pubblico. Quali sono gli eventi contemporanei all'autore che si intersecano con la scrittura dei "Carbonari della montagna"?. Il trattato di Compoformio e la delusione per i risultati della prima guerra d'indipendenza. L'armistizio di Villafranca (1859) e la conseguente delusione per la mancata annessione della Lombardia al Regno di Sardegna; la spedizione dei Mille e i movimenti insurrezionali siciliani (che assunsero i caratteri di movimenti di brigantaggio) fomentati dai Borboni contro l'annessione siciliana. La spedizione dei Mille e i movimenti insurrezionali siciliani fomentati dai Garibaldini a favore dell'annessione siciliana. L'armistizio di Villafranca (1859) e la conseguente delusione per la mancata annessione del Veneto al Regno di Sardegna; la spedizione dei Mille e i movimenti insurrezionali siciliani (che assunsero i caratteri di movimenti di brigantaggio) fomentati dai Borboni contro l'annessione plebiscitaria siciliana. Di che tipo Ë il narratore dei Carbonari della montagna?. Il narratore di I grado Ë onnisciente e omodiegetico e conduce una narrazione opaca, ma nei capitoli del Memoriale di Corrado Ë eterodiegetico e conduce una narrazione opaca. Il narratore di I grado Ë onnisciente e eterodiegetico che conduce una narrazione opaca, ma nei capitoli del Memoriale di Corrado Ë omodiegetico e conduce una narrazione opaca. Il narratore di I grado Ë onnisciente e omodiegetico ma nei capitoli del Memoriale di Corrado Ë eterodiegetico e conduce una narrazione trasparente. Il narratore di I grado Ë onnisciente eterodiegetico e conduce una narrazione opaca, ma nei capitoli del Memoriale di Corrado Ë omodiegetico e conduce una narrazione trasparente. Quale delle seguenti caratteristiche linguistiche e stilistiche non Ë desumibile dai pochi frammenti noti del romanzo Amore e patria?. La sostanziale verosimiglianza di una lingua tendenzialmente italiana e moderna. L'enfasi retorica. Gli errori di forma. L'immaturit‡ narrativa. Qual Ë la data di pubblicazione dei Carbonari della montagna?. 1870. 18б5. 18б1-18б2. 18б9. L'analisi delle III persone sing. e pl. degli imperfetti dei verbi di II-IV coniugazione dimostra che Verga, all'altezza dei "Carbonari della montagna". utilizza solo le forme non dissimilate -eva(no), -iva(no). alterna in misura paritaria le forme dissimilate in -ea(no), -ia(no) e le forme non dissimilate -eva(no), -iva(no). utilizza la forma dissimilata "avea" come una forma fossile. utilizza di preferenza le forme dissimilate in -ea(no), -ia(no) rispetto alle forme non dissimilate -eva(no), -iva(no). Come si spiega la presenza in Verga della forma "intieramente"?. Come un fiorentinismo. Come un arcaismo. Come un mancato rispetto, erroneo, della regola del dittongo mobile. Con la conservazione del dittongo anche fuori d'accento data la coscienza della composizione dell'avverbio con -mente. Qual Ë l'origine delle forme forti della I pers. pl. del pass. remoto del tipo "ebbimo", "fecimo", "ripresimo" etc. Yali forme nascono per dissimilazione dalla forma della I pers. singolare, con l'aggiunta della desinenza -mo. Yali forme influenzano per analogia la forma della I pers. singolare, formata con l'eliminazione della desinenza -mo. Yali forme seguono la regolare evoluzione etimologica. Yali forme nascono per analogia, e sono costruite sulla base della forma della I pers. singolare con l'aggiunta della desinenza -mo. Alla met‡ del Settecento la "Grammatica" di Francesco Soave giudica la forma in -o della I persona dell'imperfetto. meno "regolare" dell'uscita in -a anche se consente di distinguere la I persona dalla III, e ricorda che Ë utilizzata dai migliori scrittori. pi˘ "regolare" dell'uscita in -a perchÈ consente di distinguere la I persona dalla III, e ricorda che Ë utilizzata dai migliori scrittori. meno "regolare" dell'uscita in -a anche se consente di distinguere la I persona dalla III, ma avverte che non Ë utilizzata dai migliori scrittori. pi˘ "regolare" dell'uscita in -a perchÈ consente di distinguere la I persona dalla III, ma avverte che non Ë utilizzata dai migliori scrittori. Verga, nei "Carbonari della montagna". non si adegua alla scelta manzoniana in fatto di riduzione del dittongo dopo elemento palatale, nÈ, tanto meno, al monottongamento recente proprio di Firenze, in tutte le sedi, che anche Manzoni aveva accolto occasionalmente con attenzione alle differenti connotazioni diastratiche. si adegua alle scelte manzoniane in fatto di riduzione del dittongo dopo elemento palatale, ma non al monottongamento recente proprio di Firenze, in tutte le sedi. non si adegua alla scelta manzoniana in fatto di riduzione del dittongo dopo elemento palatale ma accetta il monottongamento recente proprio di Firenze, in tutte le sedi. si adegua alla scelta manzoniana in fatto di riduzione del dittongo dopo elemento palatale e al monottongamento recente proprio di Firenze, in tutte le sedi. Da una ricerca sulle banche dati si desume che nell'Ottocento l'esito con conservazione del dittongo finale nel plurale dei nomi in -io. Ë pi˘ frequente rispetto all'assorbimento in un'unica vocale. Ë normale e si alterna in maniera paritaria con l'assorbimento in un'unica vocale. Ë talmente raro da essere considerato a questa altezza un'anomalia. Ë meno frequente rispetto all'assorbimento in un'unica vocale. Quali giudizi di carattere linguistico vengono espressi dai recensori dei "Carbonari della montagna". Scarsa eleganza, sgrammaticature, stile laconico. Lingua non pura, scarsa eleganza, stile gonfio, qualche sgrammaticatura. Presenza di arcaismi e fiorentinismi. Stile gonfio, correttezza grammaticale, lingua pura. Le forme dippiù, diggià che troviamo nella produzione, non solo giovanile, di Giovanni Verga devono essere interpretate. come forme colte e della poesia. come estensioni analogiche del raddoppiamento fonosintattico caratteristiche dell'italiano di Sicilia. come forme arcaiche. come tracce del dialetto siciliano. Sulla base del corpus ottocentesco interrogabile nella banca dati della Biblioteca italiana possiamo dire che la forma sagrifizii usata da Verga per es. nei Carbonari della montagna. Ë forma meno diffusa e di uso pi˘ colto, rispetto alla forma priva di sonorizzazione e di dittongo finale. Ë forma pi˘ diffusa e di uso meno colto per quanto riguarda la conservazione del dittongo finale. Ë forma pi˘ diffusa e di uso pi˘ consueto, rispetto alla forma priva di sonorizzazione e di dittongo finale. Ë forma meno diffusa e di uso pi˘ colto per quanto riguarda la sonorizzazione. Lo stile dei Carbonari della montagna mostra. una notevole e pervasiva presenza del modello manzoniano. una antagonistica contrapposizione con la prosa manzoniana. una netta prevalenza dello style coupÈ di ascendenza settecentesca (influenzato anche dallo stile dei proclami). una netta prevalenza dello style coupÈ di ascendenza settecentesca (influenzato anche dallo stile dei proclami) nel brano iniziale, ma nelle descrizioni Ë evidente la lezione manzoniana. Quale, fra le seguenti caratteristiche incontrate nei Carbonari della montagna Ë da considerarsi un sicilianismo?. complemento oggetto costruito con la preposizione "a" quando il compl- ogg. Ë + ANIMAYO. Alternanza dell'imperfetto e del presente. Inversione del soggetto. L'uso della preposizione "a" per introdurre le date (per es. "Al 1810"). Quale, fra le seguenti caratteristiche incontrate nei Carbonari della montagna Ë da considerarsi un meridionalismo?. Sostituzione dell'imperfetto al passato prossimo. L'inversione del soggetto. Forme analogiche (sui perfetti sigmatici) del tipo "svolse" ('svoltÚ'). La sostituzione dell'indicativo presente o del congiuntivo imperfetto al congiuntivo presente. La sintassi semplice e i periodi brevi che caratterizzano la prosa dei Carbonari della montagna. sono un segnale di poetica modernista. sono segno di esclusiva dipendenza di Verga dai modelli letterari francesi settecenteschi. sono un ripiego per la nota incapacit‡ del giovane Verga a gestire periodi ipotattici. sono imputabili allo stile spezzato di ascendenza settecentesca, alla brevit‡ e linearit‡ dello stile giornalistico e alla secchezza dei proclami. All'altezza dei Carbonari in quale modo Verga reagisce al sistema a due tempi (presente/passato remoto) del suo dialetto?. Creando un sistema a tre tempi introducendo l'imperfetto. Creando un sistema a tre tempi introducendo il passato prossimo. Censurando il passato remoto e sostituendolo impropriamente con l'imperfetto. Censurando il presente e sostituendolo impropriamente con l'imperfetto. "Sfogliazzare" e "sfogliare". sono attestati in italiano per la prima volta nel XVI secolo. sono francesismi nati nell'Ottocento. sono termini originariamente inglesi giunti in Italia tramite la Francia. sono attestati in italiano per la prima volta nel XV secolo. Indicate la corretta caratterizzazione della lingua verghiana all'altezza dei "Carbonari della montagna". Nella lingua dei "Carbonari della montagna" sono accostati, senza alcuna distinzione funzionale, forestierismi e arcaismi, forme moderne e colloquiali a forme culte. Nella lingua dei "Carbonari della montagna" i forestierismi sono pochi e si indulge invece ad una lingua arcaizzante, raramente inquinata da forme pi˘ moderne. Nella lingua dei "Carbonari della montagna" si indulge ad una lingua moderna, raramente inquinata da forme pi˘ arcaiche o culte. Nella lingua dei "Carbonari della montagna" sono accostati, con precisa distinzione funzionale, forestierismi e arcaismi, forme moderne e colloquiali a forme culte. La forma "aggiornare" nei "Carbonari della Montagna" ha. il significato moderno di 'rinviare'. il significato antico di 'far giorno'. il significato antico di 'rinviare'. il significato moderno di 'fissare una data'. Le forme utilizzate da Verga "conchiudere", "acchiudere". sono forme latineggianti, a differenza delle forme interamente volgari "concludere", "accludere" che si stabilizzeranno nella lingua italiana solo nella seconda met‡ dell'Ottocento. sono forme interamente volgari, a differenza delle forme latineggianti "concludere", "accludere" che si stabilizzeranno nella lingua italiana solo nell'Ottocento. sono forme latineggianti, a differenza delle forme interamente volgari "concludere", "accludere" che si stabilizzeranno nella lingua italiana solo nella seconda met‡ del secolo scorso. sono forme interamente volgari, a differenza delle forme latineggianti "concludere", "accludere" che si stabilizzeranno nella lingua italiana solo nella seconda met‡ del secolo scorso. In "Sulle lagune" troviamo. la specializzazione funzionale della forma letteraria "ve, vi" per la forma pronominale e della forma "ce, ci" per l'avverbio. l'indistinzione e l'alternanza fra la forma "ve, vi" e la forma letteraria "ce, ci". l'indistinzione e l'alternanza fra la forma letteraria "ve, vi" e la forma "ce, ci". la specializzazione funzionale della forma letteraria "ve, vi" per l'avverbio e della forma "ce, ci" per la forma pronominale. In Sulle lagune compare la forma barFarolo che Ë. probabilmente un venetismo, dovuto all'ambientazione del romanzo. un toscanismo. un sicilianismo. un termine panitaliano. Qual Ë la data di pubblicazione di Sulle lagune?. 18б9. 1870. 18бб. 18б2-18б3. Il romanzo Sulle lagune. presenta un narratore onnisciente che conduce una narrazione opaca. presenta un narratore omodiegetico che conduce una narrazione opaca. presenta un narratore onnisciente che conduce una narrazione trasparente. presenta un narratore eterodiegetico che conduce una narrazione trasparente. PerchÈ si puÚ affermare che "Sulle lagune" fu pensato da Verga per essere pubblicato come romanzo d'appendice?. PerchÈ fu effettivamente pubblicato sulla rivista "La Nuova Europa" nel 18б2. PerchÈ Ë suddiviso in capitoli. PerchÈ Ë organizzato in sezioni. PerchÈ alla ripartizione in capitoli (che Ë normale in Verga) si sovrappone la suddivisione in sezioni corrispondenti alle 'puntate' della pubblicazione in rivista. L'incertezza nelle scelte delle reggenze pronominali. si manifesta esclusivamente nei Carbonari. accomuna Sulle lagune al precedente I Carbonari. contraddistingue senza alcuna variazione cronologica tutta la produzione verghiana. contraddistingue senza alcuna variazione cronologica tutta la produzione verghiana. "Garzone". nel significato di 'giovane aiutante' Ë un francesismo recente. nel significato di 'cameriere' Ë un francesismo recente. Ë un francesismo antico ripreso da Verga dalla Crusca. Ë un francesismo antico che Verga recupera dai "Promessi sposi". L'insistito ricorso ai deittici e agli aggettivi possessivi in "Sulle lagune". denota gusto di variatio da parte dell'autore. denota un desiderio di chiarezza da parte dell'autore cosciente della propria imperizia a gestire il periodo. indica una prima aspirazione alla mimesi dell'oralit‡ da parte dell'autore. denota un uso sapiente degli strumenti linguistici. Nell'uso lessicale di Sulle lagune. si assiste ad un tendenziale attutimento delle tre componenti letteraria ed arcaica, fiorentina e francese a favore di una lingua lessicalmente pi˘ omogenea. si assiste alla ricercata contrapposizione delle tre componenti, letteraria ed arcaica, fiorentina e francese, della lingua verghiana. si assiste ad una tendenziale distinzione funzionale, a seconda dei diversi contesti narrativi, delle tre componenti della lingua verghiana, letteraria ed arcaica, fiorentina e francese. si assiste ad una incondita indistinzione delle tre componenti, letteraria ed arcaica, fiorentina e francese, della lingua verghiana. All'interno della sezione epistolare di Sulle lagune il ricorso ad una sintassi breve e spezzata accompagnata da frequenti puntini di sospensione. indica, a differenza dell'analoga sintassi dei Carbonari, un tentativo di mimesi emotiva. indica, come gi‡ verificatosi per l'analoga sintassi dei Carbonari, la volont‡ di adeguamento ad uno stile brillante di carattere giornalistico. indica, come gi‡ verificatosi per l'analoga sintassi dei Carbonari, un tentativo di mimesi emotiva. indica, a differenza dell'analoga sintassi dei Carbonari, la volont‡ di adeguamento ad uno stile giornalistico brillante. Quale delle seguenti caratteristiche linguistiche del giovane Verga troviamo ancora in Sulle lagune?. Incertezze nelle reggenze preposizionali. Periodi fortemente ipotattici. Assenza del passato prossimo. Fiorentinismi appresi dalla viva voce dei contemporanei. La struttura sintattica di "Sulle lagune". raramente si articola oltre il quarto grado di subordinazione. raramente scende sotto il terzo grado di subordinazione. raramente si articola oltre il primo grado di subordinazione. raramente usa la subordinazione. L'uso del condizionale in luogo del congiuntivo imperfetto. Ë un tratto del dialetto siciliano. Ë un uso toscano a cui Verga si adegua, gestendolo perÚ in maniera impropria. Ë da spiegare come ipercorrettismo, data l'assenza di condizionale nel dialetto siciliano. Ë un modulo sintattico d'importazione francese. Indicate l'affermazione errata. Con "Una peccatrice" assistiamo. all'adeguamento dal punto di vista lessicale ad un modello sempre pi˘ correttamente fiorentino. alla conquista da parte di Verga di una lingua pi˘ sciolta, comunque non ancora indenne da incertezze morfo-sintattiche. all'alternanza da parte di Verga di una struttura sintattica variegata che da periodi brevi e monofrasali sa estendersi fino periodi con plurisubordinate. alla conquista da parte di Verga di un lessico pi˘ articolato che gli consente anche esercizi di variatio. Quale fra le seguenti parole, utilizzate da Verga in "Una peccatrice", Ë da considerarsi un sicilianismo?. rozza 'cavalla'. mortorio. discolo. stradone. Secondo Francesco Branciforti le forme "ricevetti", "credetti" sono censurate da Verga. perchÈ sentite come troppo arcaiche. perchÈ riconosciute di formazione analogica. perchÈ sentite come troppo colloquiali. perchÈ percepite come cultismi. All'altezza di "Una peccatrice" Verga utilizza (ad esclusione di altri). il discorso indiretto e diretto legato. il discorso diretto e indiretto libero e legato. il discorso indiretto legato e il discorso diretto libero e legato. il discorso diretto libero e legato. Riguardo alla forma della prima persona dell'imperfetto, in Una peFFatriFe,. Verga alterna la forma analogica in -a alla forma etimologica in -o. all'altezza di Una peccatrice Verga ha adottato la forma etimologica come unica soluzione della sua lingua. Verga alterna la forma etimologica in -a alla forma analogica in -o. all'altezza di Una peccatrice Verga ha ormai adottato la soluzione fiorentina e manzoniana. L'uso del condizionale passato in luogo del trapassato congiuntivo in proposizioni ipotetiche o ottative (per es. mi promise di FomuniFarmeli…, dopo Fhe avrebbe Fonsultato"). Ë una forma di ipercorrettismo perchÈ il trapassato del congiuntivo Ë sentito come troppo formale. Ë una forma di ipercorrettismo perchÈ il trapassato del congiuntivo Ë sentito come troppo marcato in senso toscano. Ë una forma di ipercorrettismo perchÈ il trapassato del congiuntivo Ë sentito come arcaico. Ë una forma di ipercorrettismo perchÈ il trapassato del congiuntivo Ë sentito come dialettale. Luigi Russo notÚ in Una peFFatriFe l'uso di "Ella". connotandolo, nella funzione di soggetto, come una scelta di massima formalit‡, in funzione esclamativa come traduzione del siciliano idda. connotandolo come un arcaismo. connotandolo, nella funzione di soggetto, come traduzione del siciliano idda, come una scelta di massima formalit‡, in funzione esclamativa. connotandolo come un sicilianismo. La forma abbi del congiuntivo presente del verbo avere. Ë indicata come la sola forma corretta dalla "Grammatica" di Francesco Soave, perchÈ Ë ben documentata nella produzione letteraria. Ë censurata dalla "Grammatica" di Francesco Soave, ma Ë ben documentata nella produzione letteraria e non. Ë censurata dalla "Grammatica" di Francesco Soave, perchÈ non Ë documentata nella produzione scritta. Ë indicata come la sola forma corretta dalla "Grammatica" di Francesco Soave, nonostante compaia sporadicamente nella produzione letteraria. Dove fu scritto Frine?. a Milano, durante il primo soggiorno milanese nel 1872. a Firenze, durante il secondo soggiorno fiorentino di Verga, nel 18б9. a Catania, ma dopo il primo soggiorno milanese del 1872. a Catania, ma dopo il primo soggiorno fiorentino di Verga, nel 18б5. A quale delle seguenti evoluzioni del genere romanzo si assiste nel periodo catanese di Giovanni Verga?. Dal romanzo propriamente storico, collocato a notevole distanza nel tempo e nello spazio, progressivamente Verga confeziona romanzi intimi relativi a vicende vicine nello spazio e nel tempo. Verga alterna vicende intime e vicine nello spazio e nel tempo a vicende collocate in uno spazio e in un tempo remoti. Dopo un periodo iniziale di fedelt‡ all'imperante genere del romanzo storico, collocato a notevole distanza nello spazio e nel tempo, si rivolge momentaneamente a vicende intime contemporanee, per poi tornare, con maggiore sapienza letteraria e definitivamente al romanzo storico. Dal romanzo intimo contemporaneo Verga si rivolge sempre pi˘ al romanzo storico, collocato a notevole distanza nel tempo e nello spazio. La parola equipaggio. Ë un forestierismo. Ë un francesismo ottocentesco. Ë un francesismo entrato in Italia nel XVII secolo. Ë un francesismo entrato in Italia nel XVIII secolo. L'inizio di Frine si caratterizza come. letterariamente atteggiato, come mostrano la posizone prenominale degli aggettivi e la ricca serie di dittologie. spontaneo e colloquiale, particolarmente scorrevole. letterariamente atteggiato, come mostrano la posizone postnominale degli aggettivi e la ricca serie di dittologie. poco attento alla lingua contemporanea, come mostra la serie di arcaismi. Nei riguardi dei forestierismi si nota che. Verga Ë molto attento a rispettarne la grafia originaria. Verga spesso li riproduce con grafie fonetiche. Verga Ë molto attento a rispettarne la grafia originaria, ma non la pronuncia. Verga Ë molto attento a rispettarne la pronuncia originaria. La forma quistione,. non Ë utilizzata da Verga nella produzione giovanile, mentre viene adottata a partire dagli anni Ottanta. percepita come un latinismo, Ë utilizzata da Verga fino a tutti gli anni Ottanta, in seguito sostituita con quertione. percepita come fiorentina, Ë utilizzata da Verga fino a tutti gli anni Ottanta, in seguito sostituita con quertione. non Ë utilizzata da Verga nella produzione giovanile, mentre viene adottata a partire dagli anni Settanta. In Manzoni, nel passaggio dall'una all'altra delle redazioni del romanzo, si assiste. all'adozione sistematica di "immagine" nel "Fermo e Lucia" e poi nella Quarantana, mentre nella Ventisettana "imagine", pur minoritaria, alterna con "immagine". all'adozione sistematica di "immagine" nel "Fermo e Lucia" e nella Ventisettana, mentre nella Quarantana "imagine", pur minoritaria, alterna con "immagine". all'adozione sistematica di "imagine" nel "Fermo e Lucia" e nella Quarantana, mentre nella Ventisettana "imagine", maggioritaria, alterna con "immagine". all'adozione sistematica di "immagine" nel "Fermo e Lucia" e poi nella Quarantana, mentre nella Ventisettana "imagine" Ë maggioritaria rispetto a "immagine". La forma imagine. Ë dal punto di vista fonetico un latinismo, ma sebbene alla nostra percezione sia ormai una forma fortemente connotata in senso letterario e poetico, nell'Ottocento era di uso comune e non connotato. Ë dal punto di vista fonetico un latinismo, e per noi come nell'Ottocento Ë di uso letterario e poetico. Ë una forma fortemente connotata in senso letterario e poetico perchÈ utilizzata solo in prosa d'arte e in poesia. Ë dal punto di vista fonetico e lessicale un latinismo, e perciÚ Ë fortemente connotata in senso letterario e poetico. Una ricerca sulle banche dati informa che la forma imagine. Ë attestata nell'Ottocento solo in poesia. Ë attestata nell'Ottocento solo in prosa. Ë attestata nell'Ottocento in varie tipologie testuali in prosa (storiografia, epistolari, romanzo e novella etc.) oltre che in poesia. Ë attestata nell'Ottocento in poesia e in prosa solo nei generi pi˘ alti e formali. Indicate la risposta errata. All'altezza di Frine. Verga incrementa la presenza dell'uscita in -o della I persona dell'imperfetto. Verga sostituisce la desinenza di I pers. sing. -ei con -etti. Verga sostituisce le forme dei perfetti forti (tipo "rimasimo", "ebbimo") con le forme arizotoniche. Verga cancella il dittongo dopo elemento palatale. All'altezza di Frine Verga dimostra. di rispettare la regola del dittongo mobile. di non rispettare la regola del dittongo mobile. di non rispettare la regola del dittongo mobile solo in casi di specializzazione semantica. di rispettare la regola del dittongo mobile in maniera occasionale. Le forme niega e tuono (di voce) che compaiono in Frine. sono dei fiorentinismi. fanno parte della lingua d'uso ottocentesca. sono dei latinismi. sono degli arcaismi. Nell'uso delle consonanti scempie/intense. Verga si fa spesso guidare dall'orecchio. Verga si fa spesso guidare dalla pronuncia siciliana. Verga si fa spesso guidare dalla moda francesizzante. Verga si fa spesso guidare dall'etimo latino. Cangiare. Ë un antico francesismo fonetico che Verga usa occasionalmente. Ë un antico francesismo fonetico che Verga usa sistematicamente. Ë un latinismo fonetico che Verga usa occasionalmente. Ë un latinismo fonetico che Verga usa sistematicamente. Riguardo le preposizioni articolate. Verga utilizza di frequente le forme sintetiche (in particolare con "con", meno sistematicamente con "per"). Verga utilizza di frequente le forme sintetiche (in particolare con "per", meno sistematicamente con "con"). Verga utilizza raramente le forme sintetiche con "con" e "per". Verga utilizza di frequente le forme sintetiche con "con", mai le corrispondenti con "per". Durante il secondo soggiorno fiorentino chi fu il principale mentore di Giovanni Verga?. Luigi Capuana. Mario Rapisardi. Francesco Dall'Ongaro. Salvatore Farina. A quale periodo risale la scrittura di Storia di una Fapinera?. Al primo soggiorno fiorentino del 18б5. Al periodo milanese. Al secondo soggiorno fiorentino del 18б9. Al periodo catanese. In quale periodo si svolge la storia di Maria narrata in Storia di una Fapinera?. Durante il colera che colpÏ l'Italia nel 1870. Durante il colera che colpÏ la Sicilia nel 18б7. Durante il colera che colpÏ la Sicilia nel 1854-1855. Durante il colera che colpÏ l'Italia nel 18б5. La presenza o l'assenza di dati topici e cronici in capo alle lettere della protagonista Maria. accennano ad un 'editore' delle lettere da identificarsi con l'autore implicito. accennano ad una pubblicazione delle lettere senza alcun intervento editoriale. accennano ad un 'editore' delle lettere, la cui identit‡ rimane perÚ incerta. accennano ad un 'editore' delle lettere da identificarsi con la loro destinataria Marianna. Quando fu pubblicato Storia di una Fapinera?. Nel 1873, prima in rivista e poi in volume. Nel 18б9, a Firenze. Da Yreves nel 1871. Nel 1871, prima in rivista e poi in volume, infine ristampato da Yreves nel 1873. A chi si indirizzava Francesco Dall'Ongaro nella prefazione di Storia di una Fapinera?. All'autore. A Caterina Percoto. A Ludmilla Assing. A Emilio Yreves. Quali sono le condizioni storiche e sociali che contribuirono al successo di Storia di una Fapinera?. La fortuna di romanzi storici incentrati sulle monacazioni forzate. Il contemporaneo dibattito sulle monacazioni forzate, inasprito dalle soppressioni delle corporazioni religiose e dalla confisca dei loro beni. La pubblicit‡ che del romanzo fecero, ciascuno a suo modo, Emilio Yreves e Caterina Percoto. Lo spirito anticlericale di Verga e il suo impegno sociale contro le monacazioni forzate. Indicate la risposta errata. A quali livelli si dimostra l'incremento di toscanismi nella lingua verghiana all'altezza di Storia di una Fapinera?. Nella formazione della parole (incremento degli alterati). A livello morfosintattico (uso della forma impersonale in luogo della I persona plurale)). A livello fonetico. A livello lessicale. Dal punto di vista complessivo l'introduzione a Storia di una Fapinera. si struttura unitariamente sebbene vi si intersechino i temi della capinera, della giovane monaca e il commento dell'autore. si configura a struttura quadripartita: la prima parte riferita ai bambini che torturano la capinera, la seconda riferita alla 'figura' della capinera, la terza parte riferita alla giovane monaca, la quarta parte contenente il commento dell'autore implicito. si configura a struttura binaria: la prima parte (ulteriormente bipartita) riferita alla 'figura' della capinera, la seconda parte (anch'essa bipartita) riferita alla giovane monaca. si configura a struttura ternaria: la prima parte riferita alla 'figura' della capinera, la seconda parte riferita alla giovane monaca, la terza parte con il commento dell'autore implicito. La coesione fra le parti in cui si suddivide l'introduzione a Storia di una Fapinera Ë ottenuta mediante. i diminutivi. tramite le interiezioni. l'anafora. iterazioni letterali fra una parte e l'altra. Indicate l'affermazione errata. In Storia di una capinera si affiancano l'uno all'altro un lessico colto ed arcaico ed un lessico toscano. Con Storia di una capinera la componente colta e letteraria della lingua verghiana scompare una volta per tutte. Con Storia di una capinera la componente toscana della lingua verghiana Ë notevolmente incrementata. Storia di una capinera non rappresenta una frattura netta con la lingua verghiana precedente dal punto di vista fonetico. I pi˘ accusati forestierismi nella lingua di Verga. sono anglicismi pertinenti alla moda. sono anglicismi e francesismi di importazione letteraria. consistono in anglicismi attinenti al mondo della moda. consistono in francesismi attinenti al mondo della moda e all'abbigliamento femminile e maschile. Nelle modifiche linguistiche introdotte nel passaggio da Frine a Eva Verga muove. verso una lingua pi˘ pura. verso una maggiore appropriatezza e una lingua tendenzialmente asinonimica. verso una lingua pi˘ ricca di sinonimi. verso una lingua pi˘ letterariamente atteggiata. Qual era la posizione linguistica di Pietro Fanfani?. Pietro Fanfani si collocava su posizioni antimanzoniane, sostenendo che l'italiano gi‡ esisteva e che andava identificato nell'italiano scritto di ascendenza fiorentina e toscana. si collocava su posizioni moderatamente filomanzoniane, sostenendo che l'italiano andava identificato con il fiorentino, da innovarsi perÚ con l'immissione di parole straniere. Pietro Fanfani si collocava su posizioni filomanzoniane, sostenendo che l'italiano gi‡ esisteva e che andava identificato nell'uso toscano contemporaneo delle campagne. si collocava su posizioni moderatamente filomanzoniane, sostenendo che l'italiano andava identificato con il fiorentino anche degli strati pi˘ bassi della citt‡. I pi˘ accusati forestierismi nella lingua di Verga. sono presenti in Una peccatrice e risalgono al periodo catanese. sono presenti nella produzione verista. sono presenti in Eva e risalgono al periodo milanese. sono presenti in Frine e risalgono al primo soggiorno fiorentino. Indicate la risposta errata. Nel passaggio da Frine a Eva si assiste a. una riduzione della ricca aggettivazione. un incremento dei forestierismi alla moda. una riduzione dei dettagli descrittivi. un incremento di toscanismi. Cotesto. Ë un toscanismo che distingue ciÚ che Ë vicino all'emittente da ciÚ che Ë vicino al destinatario (quello) e da ciÚ che Ë distante da entrambi (questo). Ë un toscanismo che distingue ciÚ che Ë vicino al destinatario da ciÚ che Ë vicino all'emittente (questo) e da ciÚ che Ë distante da entrambi (quello). Ë un toscanismo che distingue ciÚ che Ë vicino al destinatario da ciÚ che Ë vicino all'emittente (quello) e da ciÚ che Ë distante da entrambi (questo). Ë un toscanismo che distingue ciÚ che Ë lontano sia dall'emittente sia dal destinatario da ciÚ che Ë vicino all'emittente (questo) e da ciÚ che Ë vicino al destinatario. A cosa si devono gli insistiti interventi di Verga sui sinonimi o parasinonimi seFondo, istante, momento nel passaggio da Frine a Eva?. Ad una costante incertezza fra sinonimi. Ad un tentativo di specializzazione che attribuisce a recondo il valore cronologico puntuale, a momento e irtante quello durativo. Ad un tentativo di specializzazione che attribuisce a momento il valore cronologico puntuale, a recondo e irtante quello durativo. Ad un tentativo di specializzazione che attribuisce a irtante il valore cronologico puntuale, a recondo e momento quello durativo. Indicate quali dei toscanismi indicati non viene inserito da Verga nel passaggio da Frine a Eva. uso dell'articolo davanti al nome proprio femminile. cotesto. mica. terrazzo. Per quale motivo Verga sostituisce viottolo con viottola nel passaggio da Frine a Eva?. PerchÈ viottola Ë fiorentino. PerchÈ percepisce viottolo come dialettale, coincidente nel maschile con il sic. violu. PerchÈ percepisce viottolo come demotico. PerchÈ viottola Ë panitaliano. La diffusione della designazione della narrazione breve tramite campi metaforici di ambito figurativo quali "bozzetto" e simili. viene datata alla fine dell'Ototcento. viene datata agli avanzati anni Novanta del XIX secolo. viene datata alla met‡ del secolo XIX. viene datata nel primo ventennio dopo l'Unificazione italiana. La novella Nedda. fu considerata una scoperta da Verga che si accorse subito delle potenzialit‡ di quell'esperimento. fu sempre considerata da Verga un episodio minore, ed egli tardÚ a comprendere le potenzialit‡ insite nella scoperta della narrazione breve. fu scritta nella convinzione artistica della superiorit‡ della novella rispetto al romanzo. fu sul momento sottovalutata, ma subito dopo Verga si rese conto della sua importanza di svolta nel proprio percorso artistico. La fortuna editoriale di Nedda. fu modesta (fu stampata solo una volta nel 1874). fu mediocre (alla prima edizione in rivista, ne fece seguito una in volume nello stesso anno). fu consistente, ma non immediata. fu straordinaria (alla prima pubblicazione in rivista ne seguirono almeno altre cinque entro il secolo XIX). In Nedda si assiste ancora all'uso occasionale. dell'uscita etimologica in -o della I persona dell'imperfetto. dell'uscita analogica in -o della I persona dell'imperfetto. dell'uscita analogica in -a della I persona dell'imperfetto. dell'uscita etimologica in -a della I persona dell'imperfetto. La novella Nedda. rappresenta un momento di vera e propria conversione narrativa e linguistica. rappresenta la scoperta da parte di Verga del mondo degli umili, ma la distanza dal mondo narrato si configura come paternalistica. rappresenta la scoperta da parte di Verga del mondo degli umili, e un primo saggio dell'impersonalit‡. rappresenta la scoperta dell'indiretto libero che in Nedda viene usato sistematicamente. Fanno parte della composita lingua di Nedda. fonetica di tradizione letteraria e morfosintassi del fiorentino parlato. lessico fiorentino, sintassi siciliana, morfologia letteraria. elementi del fiorentino parlato, sicilianismi e inserti in siciliano, elementi fonomorfologici e lessicali del toscano di tradizione letteraria. lessico siciliano e fonetica fiorentina. In "Gli occhi avea neri, grandi, nuotanti in un fluido azzurrino" "nuotanti" Ë. un participio passato con funzione verbale (sostituisce una relativa). un participio passato con funzione verbale (sostituisce una dichiarativa). un participio presente con funzione verbale (sostituisce una dichiarativa). un participio presente con funzione verbale (sostituisce una relativa). Indicate la risposta errata. La natura letteraria della lingua di Nedda si manifesta. nella presenza dell'enclisi a verbi di modo finito. nella presenza dell'enclisi a verbi di modo infinito. nella presenza di aggettivi participiali con funzione verbale. nella presenza di toscanismi di matrice libresca. Cosa Ë FonFio 'conciato'?. Un participio rizotonico. Un aggettivo participiale con funzione verbale. Un'apocope sillabica. Un participio arizotonico. Quale dei seguenti tratti presenti in Nedda Ë da ascrivere al fiorentino parlato?. L'apocope. L'uso di "O" come elemento introduttivo delle interrogative. L'uso del dittongo dopo elemento palatale. L'enclisi pronominale. In Nedda assistiamo alla prima comparsa inconsapevole ma non occasionale in Verga. dell'impersonalit‡. della regressione. della narrazione trasparente. dell'indiretto libero. In Nedda la lingua del narratore e la lingua dei personaggi. sono funzionalmente distinte. sono reciprocamente distinte l'una dall'altra dal punto di vista diacronico. sono distinte l'una dall'altra dal punto di vista diastratico. sono indistinte funzionalmente l'una dall'altra dal punto di vista diastratico, ma non da quello diafasico. A parlare per primo di Nedda come il luogo di una 'conversione' artistica di Verga. fu Luigi Russo, che lo additÚ come l'avvio della stagione veristica. fu Benedetto Croce, che lo additÚ come l'avvio della stagione veristica. fu Benedetto Croce, che ne riconobbe perÚ importanti 'difetti' di natura narratologica e formale. fu Luigi Russo, che ne riconobbe perÚ importanti 'difetti' di natura narratologica e formale. Quale delle novelle indicate non fa parte della raccolta di Vita dei Fampi?. Rorro Malpelo. La roba. Fantarticheria. Guerra di ranti. Come Ë composta la raccolta di Vita dei Fampi?. Vita dei campi nell'edizione del 1880 Ë composta da otto novelle; nell'edizione dell'anno successivo fu aggiunta anche Il come, il quando ed il perché. Vita dei campi nell'edizione del 1880 Ë composta da nove novelle; nell'edizione dell'anno successivo fu eliminata Il come, il quando ed il perché. Vita dei campi nell'edizione del 1880 Ë composta da otto novelle; nell'edizione dell'anno successivo fu eliminata Il come, il quando ed il perché. Vita dei campi nell'edizione del 1880 Ë composta da nove novelle; nell'edizione dell'anno successivo fu aggiunta anche Il come, il quando ed il perché. Qual Ë, dopo l'esperienza di Nedda, il primo tentativo verghiano di narrazione breve?. Rorro Malpelo (1878). Le novelle di Primavera ed altri racconti (187б). Il "bozzetto marinaresco" intitolato Padron 'Ntoni (1875). L'Amante di Gramigna (1875). Le apocopi presenti in PentolaFFia. e che riguardano per lo pi˘ aggettivi, vanno mentalmente integrate con le forme piene (non elise) degli infiniti davanti a parola che inizia per vocale. e che riguardano per lo pi˘ infiniti, vanno mentalmente ridotte eliminando dal computo le forme elise. e che riguardano per lo pi˘ aggettivi, vanno mentalmente ridotte eliminando dal computo le forme elise. e che riguardano per lo pi˘ infiniti, vanno mentalmente integrate con le forme piene (non elise) degli infiniti davanti a parola che inizia per vocale. La forma vegga (per 'veda') e simili. Ë in netto progressivo aumento nella produzione verghiana a partire da Eva, anche se in Pentolaccia essa Ë cancellata in una correzione d'autore a scopo evocativo. convive nella scrittura verghiana con la forma oggi invalsa, ma utilizzata con connotazione espressiva. Ë in netta progressiva diminuzione nella produzione verghiana a partire da Eva, anche se in Pentolaccia essa Ë reintegrata in una correzione d'autore a scopo evocativo. convive nella scrittura verghiana con la forma oggi invalsa, senza particolari connotazioni. All'altezza di PentolaFFia Verga utilizza come pronomi soggetto di III persona singolare. egli e (in misura sempre pi˘ crescente) lui. egli, ei, lui. egli (e in misura sempre pi˘ ridotta ei) e lui. egli e lui (quest'ultimo perÚ usato con parsimonia perchÈ sentito come diastraticamente basso). Indicate l'affermazione errata. Fra le correzioni linguistiche d'autore cui si assiste in PentolaFFia si annoverano. aumento delle apocopi. riduzione della risalita del clitico. riduzione dell'enclisi. aumento delle elisioni. Nel seguente brano di PentolaFFia gli elementi linguistici dell'oralit‡ sono. il che polivalente (chè gli avevano merro quel bel nomignolo). ora, a querto, e a quell'altro (segnali deittici); per la brutta cora che rapete (presupposizione). la ripetizione il fatto ruo, un brutto fatto in verità. tutti coloro, parlare, che dice, dirgli (segni di discorso). In PentolaFFia. l'impersonalit‡ assume i caratteri corali di un intero paese. l'impersonalit‡ assume caratteri propriamente grammaticali. l'impersonalit‡ assume i caratteri di un narratore popolare. l'impersonalit‡ assume caratteri fonetici. Nella seconda met‡ dell'Ottocento le forme dissimilate dell'imperfetto dei verbi di IV coniugazione in -Ïa (per es. "venÏa"). sono ancora vitali. sono maggioritarie rispetto alle forme in -iva. sono ancora vitali sebbene in lenta diminuzione. sono quasi del tutto scomparse. |