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Linguistica Italiana

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Linguistica Italiana

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6 CFU - Columbus Academy

Creation Date: 2024/02/05

Category: Others

Number of questions: 120

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Che l’italiano sia la lingua ufficiale d’Italia: è detto espressamente dalla Costituzione. è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano e nella legge 1999/482. è detto nello Statuto autonomico della Provincia di Bolzano. è detto sia nella Costituzione che nella legge 1999/482.

La variazione diafasica: indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall'appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa in relazione allo spazio.

La 'Slavia veneta' è: una regione della ex-Iugoslavia in cui si parla veneto. una regione di lingua slovena in Friuli (provincia di Udine). una regione di lingua slovena in Veneto. una regione della Slovenia dove si parla veneto.

La legge n° 482 del 15 dicembre 1999, riconosce come lingue di minoranze: albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. i dialetti italiani. sardo, francoprovenzale, friulano, ladino, catalano, francese. albanese, greco, sloveno, croato, tedesco, francese.

Una «varietà» di lingua è individuata: dalla presenza di specifici tratti linguistici correlati con fattori extralinguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici. dalla presenza di specifici tratti linguistici correlati con l'area geografica e la classe sociale del parlante. dalla presenza di una grande variabilità di tratti linguistici al suo interno.

Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei I promessi sposi, adottò: la lingua coeva della classe colta della città di Milano. Il fiorentino del Trecento, sul modello Bembo. il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello di Macchiavelli. la lingua coeva della classe colta della città di Firenze.

La maggiore regressione della dialettofonia si ebbe: subito dopo l'Unità d'Italia 1945. nel secondo dopo guerra (anni Cinquanta e Sessanta del Novecento). durante il regime fascista. subito dopo l'Unità d'Italia, nel 1861.

La lingua proposta dal Vocabolario degli Accademici della Crusca (1612) corrisponde: al fiorentino del Seicento. al fiorentino del Trecento. al fiorentino del Quattrocento. al fiorentino del Cinquecento.

La base dell'italiano moderno è: nel fiorentino del secolo XVII. nel fiorentino del secolo XIV. nel fiorentino moderno. nel fiorentino del Cinquecento.

Dal XVI secolo in poi, il termine 'dialetto' assunse un valore: nettamente migliorativo. nettamente peggiorativo. discriminatorio e riferito alle fasce di parlanti analfabeti. sostanzialmente uguale a quello dei secoli precedenti.

Le componenti in cui l'italiano regionale si mostra maggiormente debitore nei confronti del dialetto sono: la fonologia e il lessico. la fonetica e la sintassi. la fonetica e la fonologia. la fonologia e la sintassi.

Per quale motivo - dal '500 al '900 - alcuni autori scelsero di scrivere in dialetto?. per ragioni di prestigio. per ragioni espressive. perché era l'unica lingua a loro disposizione. per poter meglio comunicare alle masse analfabete.

Nella seconda metà del Novecento, la pratica de dialetto: è regredita soprattutto nel Nord-Ovest. è regredita soprattutto nelle zone più arretrate. è regredita soprattutto nell'Italia nord-orientale. rimane forte nel Nord-Ovest e nel Meridione.

La tesi proposta da Pietro Bembo prevede l'adozione: di una lingua modellata sul greco e sul latino. del fiorentino del Trecento. del fiorentino del secolo XVI. della lingua in uso presso la corte papale.

Come si chiama il ramo della linguistica che si occupa specificatamente della variazione interna della lingua, in relazione alla categoria sociale del parlante?. linguistica diastratica. sociolinguistica. psicolinguistica. dialettologia.

All'interno di una comunità linguistica si nota in genere la presenza: di una varietà alta, maggiormente stigmatizzata, di una varietà bassa, meno stigmatizzata. di una varietà alta, di una varietà bassa, di una varietà media. di una varietà alta, maggiormente dotata di prestigio, e di una varietà bassa, meno prestigiosa. di una varietà alta, di una varietà bassa e di una serie ben definita di varietà intermedie.

Nella prospettiva sociolinguistica, i principali fattori di differenziazione sociale sono: il reddito, la professione, il grado di istruzione. il reddito e la classe di età. il reddito e la professione. il reddito, la professione e il sesso.

In Italia, è possibile individuare: tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali. tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, centro-meridionali, meridionali estremi. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, gallo-italici, toscani, centro-meridionali. quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali, insulari.

Quale tra i seguenti caratteri non è condiviso da tutti i dialetti italiani settentrionali?. l'indebolimento delle consonanti occlusive. la presenza di vocali anteriori arrotondate. la perdita dell'opposizione consonantica. la presenza di una doppia serie di pronomi soggetto.

All'interno del repertorio linguistico italiano, la varietà diastraticamente più bassa generalmente è: l'italiano popolare. l'italiano giovanile. il dialetto. l'italiano regionale.

Il linguaggio giovanile è una varietà di tipo: sia diastratico sia diacronico. diafasico. diastratico. sia diastratico sia diafasico.

Il linguaggio «colto»: è l'italiano usato dai parlanti di livello socioculturale medio. coincide sostanzialmente con la norma cosiddetta «standard». è la lingua parlata dalle persone mediamente istruite. è caratterizzata dalla presenza di tratti sociolinguistici marcati.

Quale di questi tratti linguistici non può essere considerato un tratto distintivo dell'italiano popolare?. uso di «lui» con funzione di soggetto. errori di ortografia. uso di malaproprismi. periodo ipotetico con il doppio condizionale.

Quale di questi tratti linguistici può essere considerato un tratto distintivo dell'italiano popolare?. uso del «che» polivalente. utilizzazione corretta dei segni paragrafematici nello scritto. lessico ricercato. sintassi complessa e corretta delle concordanze.

La variazione diafasica: diversamente dalla variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. come la variazione diastratica, non è legata univocamente al parlate. come la variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. diversamente dalla variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante.

Quale di questi tratti non è caratteristico del registro formale?. uso del lei come pronome allocutivo. ipotassi. ricorso ad arcaismi. alta velocità di elocuzione.

I tratti che determinano la differenziazione tra i sottocodici sono prevalentemente: lessicali e semantici. lessicali e sintattici. morfologici e sintattici. lessicali e morfologici.

Nella variazione diamesica, con l'etichetta di «parlato-scritto» si indica: la lingua dei testi che trascrivono e ricalcano più o meno fedelmente il parlato. la lingua che si realizza nell'oralità a partire dai testi scritti. la lingua che si realizza in parte nell'oralità e in parte nella comunicazione scritta. la lingua che si realizza prevalentemente nell'oralità, ma contiene inserti di comunicazione scritta.

Lo scopo delle grammatiche di oggi è quello: di descrivere la norma standard. di descrivere e di spiegare la competenza nativa del parlante. di indicare ciò che è conforme all'uso e ciò che non lo è. di indicare ciò che è conforme alla norma e ciò che non lo è.

Nel fare grammatica, cosa significa 'descrivere la competenza nativa del parlante'?. indicare ciò che è «grammaticale» e ciò che non lo è. descrivere foneticamente la lingua spontanea di un parlante. definire la qualità linguistica di un parlante. stendere una lista delle capacità spontanee di un parlante prima della scuola.

La corrispondenza biunivoca tra foni e grafemi si ha: né nel sistema grafemico italiano, né nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). sia nel sistema grafemico italiano sia nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). nell'Alfabeto Fonetico Internazionale (IPA). nel sistema grafemico italiano.

Le consonanti sonore sono: foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, ma non l'attivazione della vibrazione laringea. foni che risultano dall'attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore. foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe e anche l'attivazione della vibrazione laringea. foni prodotti senza vibrazione faringea e senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore.

Le consonanti possono essere classificate: solo per luogo di articolazione. né per luogo né per modo di articolazione. solo per modo di articolazione. sia per luogo sia per modo di articolazione.

Le consonanti /p b/ sono: occlusive labiodentali. occlusive bilabiali sonore. occlusive bilabiali. occlusive bilabiali sorde.

Come si chiama la minima unità grafica di un sistema alfabetico?. fonema. grafema. fono. morfema.

Segmenti dotati di carattere distintivo sono detti: fonemi. consonanti. foni. grafemi.

La sillaba tonica priva di coda, come può essere altrimenti definita?. onset. aperta o libera. chiusa o impedita. sillaba senza attacco.

La fonetica si occupa: del significato. del significante. sia del significato sia del significante. né del significato né del significante.

In una coppia minima (es. «cero» e «pero»), le due parole si differenziano da un: fono. lessema. fonema. morfema.

La metafonesi è un caso di: assimilazione perseverativa (o progressiva). assimilazione perseverativa (o regressiva). assimilazione anticipatoria (o regressiva). dissimilazione anticipatoria (o regressiva).

Il fenomeno della «gorgia toscana» è un fenomeno di: coalescenza (o fusione). rafforzamento. indebolimento (o lenizione). metatesi.

Quali tra questi sono fenomeni di cancellazione?. epitesi, epentesi e prostesi. aferesi e apocope. apocope e sincope. aferesi, apocope e sincope.

L'inserzione di [i] nel sintagma «per iscritto» è un caso di: epentesi. prostesi. aferesi. epitesi.

Un morfema a cui corrispondono diverse realizzazioni in differenti contesti sintagmatici viene detto: fonema. allotropo. allomorfo. allofono.

Davanti a «sci» si usa l'articolo «lo» perché: «sci» comincia con un nesso di due consonanti. «sci» comincia con una consonante doppia. «sci» comincia con /s/. «sci» comincia con «s impura».

Nella parola «frattempo»: c'è stato prima l'univerbazione e poi il raddoppiamento fonosintattico. c'è stato prima il raddoppiamento fonosintattico e poi l'univerbazione. c'è stata prima l'assimilazione e poi l'univerbazione. c'è stata prima l'univerbazione e poi l'assimilazione.

Nelle forme «un altro» e «un'altra»: abbiamo due fenomeni diversi: nel primo caso l'elisione, nel secondo l'apocope. abbiamo lo stesso fenomeno: l'elisione. abbiamo due fonemi diversi, nel primo caso l'apocope, nel secondo l'elisione. abbiamo lo stesso fenomeno: l'apocope.

Il raddoppiamento fonosintattico 'regolare' è innescato: solo dai polisillabi. da 11 monosillabi atoni e 4 bisillabi piani. solo dai monosillabi. da tutte le parole tronche (monosillabile e polisillabiche) uscenti in vocale.

Nel caso della parola «caposquadra», che tipo di processo morfologico si verifica?. composizione. flessione. derivazione. prefissazione.

Le parole complesse si suddividono in: derivazionali e flessive. lessicali e grammaticali. derivate e composte. temi e radici.

Il morfema si definisce come: la più piccola unità linguistica dotata di significato. la più piccola unità lessicale dotata di significato. la più piccola unità linguistica non dotata di significato. la più piccola unità linguistica.

Le categorie lessicali sono: nomi, aggettivi e verbi. nomi, aggettivi, verbi e preposizioni. nomi, articoli, aggettivi e verbi. nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi.

Si chiama «conversione» la formazione di parole derivate, ottenuta: mediante composizione. mediante l'aggiunta sia di prefissi che di suffissi. senza aggiunta di suffisso derivazionale. mediante l'aggiunta di prefissi flessivi.

Il suffisso «oso»: si aggiunge a Nomi e forma Aggettivi. si aggiunge ad Aggettivi e forma Nomi. si aggiunge a Nomi e forma Verbi. si aggiunge a Verbi e forma Aggettivi.

In Italiano, i prefissi: esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi. non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi. esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali. sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi.

Come può essere definito il verbo «impastare». derivato. parasintetico. composto. alterato.

In quale di queste parole giustapposte il rapporto tra le due unità è di subordinazione?. verde chiaro. studente lavoratore. diritto e dovere. parcheggio clienti.

In genere, nei plurali dei composati endocentrici (banconota, capostazione, ecc.): la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione. a testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione. non c'è flessione. la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione.

In quale di queste parole giustapposte il rapporto tra le due unità è di coordinazione?. aperitivo cena. donna cannone. discorso fiume. verde bottiglia.

La parola «democrazia» è una parola. derivata per suffissazione. derivata per parasintesi. derivata per prefissazione. composta con temi lessicali.

«Addolcire» è: una parola derivata per suffissazione. una parola derivata da parasintesi. una parola derivata per prefissazione. una parole derivata per conversione.

La parola «prosciugamenti» è formata da: cinque morfemi: pro-sciug-a-ment-i. due morfemi: prosciuga-menti. tre morfemi: prosciuga-ment-i. quattro morfemi: prosciug-a-ment-i.

Nei ruoli tematici, l'attante coinvolto dall'evento verbale che non controlla l'azione si chiama: OGGETTO o TEMA. AGENTE. ESPERIENTE. TERMINE o FINE.

Nella frase «Il meccanico darà le chiavi a Luca»: il V è modificato da uno Specificatore (Soggetto) e ha due Complemeti: Oggetto diretto e Oggetto indiretto. il V è modificato da uno Specificatore (Oggetto diretto) e ha due complementi: Soggetto e Oggetto diretto. il V ha tre Complementi: Soggetto, Oggetto diretto e Oggetto indiretto. il V è modificato da tre Specificatori: Soggetto, Oggetto diretto e Oggetto indiretto.

Possono essere testa di un sintagma: sia le categorie lessicali sia quelle funzionali: nomi, aggettivi, verbi, preposizioni, avverbi, articoli, pronomi e congiunzioni. solo le categorie funzionali: articoli, pronomi e congiunzioni. tutte le parole con significato lessicale. solo le categorie lessicali: nomi, aggettivi, verbi, preposizioni e avverbi.

I test per decidere se una sequenza di parole costituisce un sintagma sono: tre: spostamento, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: pronominalizzazione, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, compattezza sematica. quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità.

Una frase composta solo del Verbo e dei suoi argomenti è detta: minima. semplice. argomentale. nucleare.

Il tema della presentazione: è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche dall'Oggetto diretto. è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito dall'Oggetto indiretto. è spesso sostituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche dall'Oggetto indiretto e diretto. è sempre costituito dal Soggetto.

Il Soggetto: è un argomento del Verbo che non fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento del Verbo che fa parte del Sintagma Verbale. non è un argomento del verbo e dunque non fa parte del Sintagma Verbale. è un argomento interno della frase semplice.

Le frasi predicative: sono strutturate in tema e rema. consistono del solo rema. sono strutturate in rema e tema. consistono nel solo tema.

Quale delle seguenti affermazioni non è corretta: il ruolo di ESPERIENTE è più saliente di quello di Luogo. il ruolo di AGENTE è più saliente di quello di ESPERIENTE. il ruolo di OGGETTO è più saliente di quello di ESPERIENTE. il ruolo di OGGETTO è più saliente di quello di LUOGO.

Quale delle seguenti proprietà sintattiche non è caratteristica del Soggetto?. si accorda con il Verbo. rimane non espresso con le forme non finite del Verbo. se c'è un pronome, ha il caso Nominativo. ha sempre il ruolo di AGENTE.

Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto indiretto?. può essere pronominalizzato da un clitico dativo. è un SP introdotto dalla preposizione «a». ha in genere il ruolo tematico di OGGETTO. può comparire nella frase come elemento extranucleare.

Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto diretto?. si accorda con il verbo in genere e numero. ha il caso accusativo nella serie di pronomi clitici. diventa soggetto nella costruzione passiva. non ha mai il ruolo semantico di AGENTE.

Nella frase «La sorella di mio cognato regala una bambola nuova a Valeria», il SN Soggetto è: La sorella di mio cognato. sorella di mio cognato. sorella. La sorella.

Nella frase «La settimana scorsa il ragazzo col berretto ha rotto un vetro con una pallonata», quale dei seguenti sintagmi è nucleare?. col berretto rosso. con una pallonata. un vetro. la settimana scorsa.

Nella frase «L’ha ribadito il professore stesso», il tema: è tutta la frase «L’ha ribadito il professore stesso». è assente, perché si tratta di una frase eventivo-preservativa. è «L’ha ribadito». è «L(o)».

Nella frase «Il responsabile è Enrico»: «Il responsabile» è lo SPECIFICATORE, «Enrico» è lo SPECIFICANDO. «Il responsabile» è il Complemento predicativo, «Enrico» è il Soggetto. «Il responsabile» è lo SPECIFICANDO, «Enrico» è lo SPECIFICATORE. «Il responsabile» è il Soggetto, «Enrico» è il Complemento predicativo.

Si osservino le seguenti frasi e si indichi quale non contiene un verbo inaccusativo: Andrea guadagna molti soldi (→ Andrea ne guadagna molti). È stata venduta una cassa di bottiglie (→ Ne è stata venduta una cassa). Sono arrivati molti turisti (→ Ne sono arrivati molti). Si sono pentiti tre terroristi (→ Se ne sono pentiti tre).

Il Soggetto dei verbi inaccusativi: presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V intransitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto indiretto dei V transitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto diretto dei V transitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V transitivi.

Si indichi l’affermazione corretta: Le frasi con il V «essere» si suddividono in tre tipi: copulative, predicative e di localizzazione. Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: copulative e predicative. Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: predicative e di localizzazione. Le frasi con il V «essere» si suddividono in due tipi: copulative e di localizzazione.

Quale delle seguenti frasi è una frase copulativa presentativa?. L'uomo con il basco è mio fratello. Il responsabile è Enrico. I tuoi amici sono giù da basso. Giù da basso ci sono i tuoi amici.

Nella frase «Paolo è intelligente» che tipo di aggettivo si trova?. un aggettivo bivalente. nessun tipo di aggettivo. un aggettivo monovalente. un aggettivo trivalente.

Gli ausiliari del passivo sono: essere, andare, venire, parere. essere, andare, venire. essere, avere, andare. essere, avere, venire.

Quale di questi modi non può essere usato per esprimere un Soggetto indefinito?. II persona plurale. I persona plurale. II persona singolare. III persona plurale.

In quale delle seguenti frasi abbiamo un verbo bivalente che richiede un SP e un SN?. A Matteo dispiace del tuo comportamento. Mario collabora con Denis a un progetto. Lucia ha detto molte cose a Paolo. A Luisa piace la musica.

In quale delle seguenti frasi si trova un «ci» locativo (o esistenziale-locativo)?. Fuori dal cancello ci sono i tuoi amici. Ci vogliono nervi saldi. Mi dispiace, la mamma non c'è. C'è Giovanni al telefono.

In quale delle seguenti frasi si trova un «si» passivo?. In Trentino si producono molte mele. I dettagli? Quelli li si controlla più tardi. Ci si vede dopo. Si è andati a vedere un film.

In quale delle seguenti frasi si trova un «si» impersonale?. Si lava spesso. Si è portato a casa il lavoro. Lo si dice spesso. Si sono scambiati gli auguri.

Quale di queste frasi non contiene un verbo inaccusativo?. Il ceppo è bruciato in pochi minuti. Luca partirà domani. Ho passeggiato a lungo, ieri sera. Mi pento di ciò.

Quale delle seguenti frasi è una frase copulativa specificativa?. Il signore coi baffi è lo zio di Mario. L'amministratore è il signor Ferrari. Giovanni è il direttore della filiale. Il padre è giù in garage.

Quale dei seguenti verbi presenta un participio passato irregolare?. credere. finire. chiudere. temere.

Quali delle seguenti forme non è rizotonica?. credono. credi. credo. credete.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. L'articolo indefinito si può suddividere in due tipi: specifico e non specifico. L'uso dell'Articolo partitivo è limitato ai nomi massa. L'articolo partitivo è formato dalla Preposizione articolata «di+Articolo definito plurale». L'uso dell'Articolo indefinito è limitato ai Nomi contabili e numerabili.

In quale di queste frasi il futuro ha valore epistemico?. Ne parleremo al tuo ritorno. Non è ancora arrivato? Sarà ancora in viaggio. Stasera tornerò tardi. Giovanni parlerà domani.

Quale dei seguenti plurali indica una pluralità di elementi considerati separatamente?. dita. fondamenti. ginocchia. ossi.

Quali dei seguenti nomi è un nome massa?. stormo. gruppo. flotta. farina.

In quali categorie si possono suddividere i determinanti?. articoli, dimostrativi, interrogativi ed esclamativi. dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi. articoli, dimostrativi, quantificatori. articoli, dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo imperfettivo progressivo?. Quel giorno andai a lavoro. I mongoli combattevano a cavallo. Quel giorno andavo a lavoro, quando mi tamponarono. Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano.

Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all'aspetto perfettivo aoristico?. Maria si è allenata duramente dall'inizio dell'anno. Giovanni si tuffò in piscina. Giovanni si è tuffato in piscina da alcuni minuti. Nadia è andata a trovare sua madre due volte lunedì.

In quale delle seguenti frasi l'articolo definitivo viene usato con riferimento anaforico?. Le gazze fanno dei nidi molto grandi. Ho visto una bici bellissima. La bici è rossa e molto leggera. Il sole sorge alle 6.30. Mi fanno male i piedi.

La frase in cui tutti i costituenti sono dei sintagmi prende il nome di: frase complessa. frase matrice. frase semplice. frase nucleare.

Nella frase «Ci si sta bene» abbiamo la sequenza di due clitici: il primo locativo, il secondo impersonale. il primo riflessivo, il secondo accusativo. il primo locativo, il secondo riflessivo. il primo riflessivo, il secondo accusativo.

Quale di questi verbi riflessivi appartiene alle categorie degli «inaccusativi pronominali»?. pulirsi. accorgersi. lavarsi. corregersi.

Nella frase «La mamma ha chiesto a Maria di pettinarsi i capelli», il riflessivo si riferisce. all'Oggetto diretto della frase principale (o matrice). all'Oggetto diretto della proposizione dipendente. al Soggetto della frase principale (o matrice). al Soggetto non espresso della proposizione dipendente.

Quale tra le seguenti espressioni è «contestualmente» deittica?. allora. io. domani. subito.

Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Gli indefiniti si possono dividere in due classi: intrinseci e non intrinseci. Gli indefiniti intrinseci possono essere usati solo al plurale. I dimostrativi sono elementi deittici. I quantificatori si dividono in due classi: numerali e indefiniti.

Il passaggio «mangiare bene» → «mangiar bene» è un caso di: apocope. aferesi. sincope. elisione.

Il raddoppiamento fonosintattico «regolare» è innescato: da tutte le parole tronche (monosillabile e polisillabiche) uscenti in vocale. da alcuni monosillabi atoni. da tutti i monosillabi atoni. da alcune parole tronche.

In quale delle seguenti frasi il verbo a ristrutturazione forma con l’infinito che regge un complesso verbale?. Voglio assolutamente comprarlo. Non devi trattarla male. Lo voglio assolutamente comprare. Intendo assolutamente comprarlo.

Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a sinistra?. Ne ho comprata molta, di pasta. Marco, gli ho dato il libro. La spesa, di solito la fa mio marito. È a Marco che ho dato il libro.

Quale dei seguenti elementi rientrano nella deissi personale?. amiamo. questo. ieri. qui.

Dei seguenti costrutti, quale non è usato nell'italiano dell'uso medio con valore impersonale?. l'uso del verbo alla III plurale. l'uso del verbo alla II singolare. l'uso indefinito di «uno» con funzione pronominale. l'uso dell'indefinito «qualcuno» con funzione pronominale.

Nell'italiano standard, l'uso delle frasi marcate è: è presente solo nello scritto e non nel parlato. solo dell'uso meridionale. abbondante. è del tutto assente.

Quale dei seguenti calchi è un calco strutturale?. bambola. pacchetto. realizzare. banconota.

A quale categoria appartiene il calco «non c'è di che»?. calchi di derivazione. calchi sintagmatici. calchi fraseologici. calchi di composizione.

Quale di questi prestiti è adattato sia fonologicamente che morfologicamente?. brindisi. guerra. siccità. smog.

Nell’italiano standard, il fenomeno del raddoppiamento fonosintattico: è del tutto assente. è comune. è limitato a poche forme nel fiorentino e in Toscana. è presente solo al Nord Italia.

Quale delle seguenti frasi complesse contiene una frase interrogativa indiretta?. Voglio che tu mi dica la verità. L'ho costretto a dirmi la verità. È evidente che non dici la verità. Non so se sia partito.

Quale dei seguenti periodi ipotetici è controfattuale?. Se hai fame, c'è un bar dietro l'angolo. Se Marco fosse venuto entro le nove, lo avrei accompagnato al treno. Se Marco venisse entro le nove, lo accompagnerei al treno. Se Marco viene entro le nove, lo accompagno al treno.

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