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Linguistica Italiana dalla L017 alla L019

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Linguistica Italiana dalla L017 alla L019

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Daypo 4 da L017 alla L019

Creation Date: 2023/10/24

Category: Others

Number of questions: 37

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01. L'accento, in italiano,. ha valore fonetico, ma non rilevanza fonematica. ha solo valore intonativo. è una variante allofonica. ha valore fonetico e rilevanza fonematica.

02. In italiano, se il fonema che forma la coda di una sillaba è uguale a quello che costituisce l'attacco della sillaba seguente. la coda può essere occupata solo da /n r l/. la coda può essere occupata da qualunque tipo di consonante. la coda può essere occupata solo da sonoranti. la coda può essere occupata solo da liquide o approssimanti.

03. Segmenti dotati di carattere distitintivo sono detti. foni. grafemi. consonanti. fonemi.

04. Le parole rocca e roccia. non costituiscono una coppia minima. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'affricata palatale sorda intensa (rocca) / una occlusiva velare sorda intensa (roccia). costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di un'occlusiva velare sorda intensa (rocca) / un'affricata palatale sorda intensa (roccia). non costituiscono una coppia minima perché la vocale tonica di rocca è /ɔ/, di roccia è /o/.

05. I suoni /ɛ/ e /ɔ/ in italiano. non sono fonemi e infatti compaiono solo in posizione tonica. sono fonemi che compaiono solo in posizione tonica. non sono fonemi e infatti compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona. sono fonemi che compaiono sia in posizione tonica sia in posizione atona.

06. In italiano, [n], [ŋ], [ɱ] sono. tre allofoni del fonema /ŋ/. tre fonemi distinti. tre fonemi dell'allofono /ɱ/. tre allofoni del fonema /n/.

07. In italiano, pero e cero. non formano una coppia minima: /p/ e /ʧ/ sono dunque due allofoni. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due grafemi distinti. formano una coppia minima: /p/ e / ʧ / sono dunque due fonemi distinti. formano una coppia minima: /p/ e /c/ sono dunque due fonemi distinti.

08. Quale di queste affermazioni è falsa?. In italiano la /n/ preconsonantica non ha rilievo fonematico. In italiano la lunghezza della vocale ha valore fonematico. In italiano l'accento ha valore fonematico. In italiano la distinzione fra consonante intensa e consonante scempia ha valore fonematico.

09. Le parole sciocco e ciocco. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una affricata palatale (sciocco)/una fricativa palatale (ciocco) in prima posizione. non costituiscono una coppia minima. non costituiscono una coppia minima perché nel primo caso la i dell'ortografia tradizionale non è diacritica. costituiscono una coppia minima perché si differenziano solo per l'alternanza di una fricativa palatale (sciocco)/un'affricata palatale (ciocco) in prima posizione.

10. Qual è la differenza fra fonetica e fonematica (o fonologia)?. La fonetica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonematica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva. La fonematica studia le modalità con cui i suoni di una lingua vengono articolati, la fonetica individua quali suoni della lingua hanno capacità distintiva. La fonetica, che studia l'articolazione dei suoni, è una parte della fonematica. Sono sinonimi.

11. Indicate quale delle seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola latte. latta. batte. matte. botte.

12. Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola torta. tolta. corta. torte. tonta.

13. Individuate quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola sonno. tonno. segno. sogno. senno.

14. Individuale quale fra le seguenti parole non costituisce una coppia minima con carta. carte. certa. corta. sarta.

15. Se la coda di una sillaba è costituita da un fono diverso da quello di attacco della sillaba seguente. esso può essere soltanto una vibrante o laterale, una nasale, una semivocale. esso può essere soltanto una fricativa. esso può essere un fono qualunque. esso può essere soltanto un'occlusiva.

16. Indicare quale delle seguenti parole non costituisce una coppia minima con la parola mare. dare. more. mele. male.

17. Nella parola campione. sono fonemi /k/, /a/, /m/, /p/, /i/, /o/, /e/, ma è un allofono /n/. sono presenti solo allofoni. sono fonemi /k/, /a/, /p/, /j/, /o/, /n/, /e/, ma è un allofono /m/. sono presenti solo fonemi.

01. Il passaggio mangiare bene > mangiar bene è un caso di. sincope. elisione. aferesi. apocope.

02. Il raddoppiamento fonosintattico prevede che. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in vocale. la vocale iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante. la consonante iniziale di una parola raddoppi dopo alcune parole uscenti in consonante.

03. Il passaggio /con ˈvoi/ > [coɱ ˈvoi] è un caso di. assimilazione progressiva. dissimilazione progressiva. dissimilazione regressiva. assimilazione regressiva.

04. Il raddoppiamento fonosintattico è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. coalescenza (o fusione). indebolimento (o lenizione).

05. La metafonesi è un caso di. assimilazione anticipatoria (o regressiva). assimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione anticipatoria (o regressiva).

06. In che cosa si differenzia l'elisione dall'apocope?. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante solo quando la consonante finale è una sonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta delle vocali e e o (raramente i) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per vocale. L'apocope è la caduta delle vocali e e o (raramente i, in antico anche a) finali di parola davanti a parola che inizia per consonante; l'elisione è la caduta di un elemento vocalico finale di parola davanti a parola che inizia per vocale.

07. Nelle sequenze qual è e un albero. abbiamo lo stesso fenomeno, l'elisione. abbiamo nel primo caso un’elisione se ci si riferisce ad un femminile, nel secondo un'apocope. abbiamo nel primo caso un'apocope se ci si riferisce ad un maschile, nel secondo un'apocope. abbiamo lo stesso fenomeno, l'apocope.

08. L'inserzione di [i] nel sintagma per iscritto è un caso di. aferesi. elisione. prostesi. epentesi.

09. La forma toscana antica portòe ('portò') si spiega come un caso di. prostesi. epentesi. aferesi. epitesi.

10. La forma 'sto ("questo") è un caso di. aferesi. epentesi. prostesi. epitesi.

11. Quale dei seguenti fenomeni fonetici è attribuibile al fenomeno generale dell'indebolimento?. anafonesi. raddoppiamento fonosintattico. sonorizzazione delle consonanti occlusive sorde intervocaliche. metafonesi.

12. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La cancellazione è l'eliminazione di uno o più segmenti vocalici o consonantici. L'inserzione è l'aggiunta di una vocale o di una consonante. La lenizione è l'aumento del grado di forza articolatoria di un segmento vocalico o consonantico. La metatesi è l'alterazione dell'ordine originario di due segmenti.

13. Il fenomeno della gorgia toscana è un fenomeno di. rafforzamento. metatesi. indebolimento (o lenizione). coalescenza (o fusione).

01. In che cosa consiste la risillabificazione?. è l'abitudine degli insegnanti elementari di pronunciare sillaba per sillaba per facilitare l'apprendimento dei bambini. è la creazione di nuove sillabe, in fonosintassi, nel punto di contatto fra le parole. è la regola ortografica che individua i criteri per dividere in sillabe un testo scritto. consiste in un'accurata divisione in sillabe.

02. Davanti a sci si usa l'articolo lo perché. sci comincia con un nesso di due consonanti. sci comincia con s 'impura'. sci comincia con /s/. sci comincia con una consonante intensa.

03. Davanti a gnomo si usa l'articolo forte perché. gnomo comincia con /ɲ/. gnomo comincia con un suono raro in italiano in posizione iniziale. gnomo comincia con un nesso di due consonanti. gnomo comincia con una consonante intensa.

04. Nella pronuncia standard dell'italiano quali sono i fonemi sempre intensi?. /ʧ/ /ʤ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /ʦ/ /ʣ/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/. /s/ /z/ /ɲ/ /n/ /ʃ/. /c/ g/ /ɲ/ /ʃ/ /λ/.

05. Il raddoppiamento fonosintattico regolare è innescato. dai monosillabi atoni e dalle parole tronche. da tutte le parole tronche. da alcuni monosillabi atoni e da alcune parole tronche. da undici monosilabi atoni e da tutte le parole tronche.

06. La regola ortografica italiana che impone la divisione in sillabe del tipo re-sta. non è giustificata a livello articolatorio perché la s costituisce la coda della sillaba precedente res- come dimostra il fatto che davanti a parole maschili che iniziano per s +cons. si usa l'articolo lo (non il) che consente la risillabificazione (los-ta-tu-to). è giustificata a livello articolatorio perché la s è l'attacco della sillaba -sta come dimostra il fatto che alcune parole iniziano per sta (statuto per es.). non è giustificata a livello articolatorio perché la sillabazione della s davanti a consonante è libera e alcune lingue sillabano diversamente. è giustificata a livello articolatorio in italiano ma non in altre lingue.

07. In italiano, la lunghezza vocalica. è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico.

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