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Linguistica Italiana dalla L059 alla L064

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Linguistica Italiana dalla L059 alla L064

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Daypo 10 dalla L059 alla L064

Creation Date: 2023/11/05

Category: Others

Number of questions: 32

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01. Il Concilio di Trento. favorì la traduzione in volgare della Bibbia. vietò il possesso di Bibbie volgari. propugnò il principio del libero esame delle scritture. contribuì all'unificazione linguistica d'Italia.

02. La grammatica di Pierfrancesco Giambullari. prende come punto di riferimento il fiorentino trecentesco. prende come punto di riferimento il fiorentino vivo. prende come punto di riferimento la lingua letteraria. prende come punto di riferimento la lingua delle Tre Corone, privilegiando Dante.

03. Lionardo Salviati trasformò la teoria di Bembo. prendendo a modello la lingua di Dante. ampliando il canone anche ad autori minori del Trecento. prendendo in considerazione anche la lingua del Duecento. prendendo in considerazione anche il fiorentino vivo.

04. L'uso del volgare da parte di Galileo dipende, tra l'altro, dalla volontà. di dare valore letterario alle sue opere scientifiche. di staccarsi polemicamente dalla tradizione degli accademici di esprimersi in latino. di competere con gli altri scienziati europei che avevano abbandonato il latino. di rivolgersi ai membri dell'aristocrazia fiorentina.

05. La lingua delle opere volgari di Galileo. è di registro medio, ma non manca di eleganza. è fredda e impersonale. è caratterizzata da un tono severo e magniloquente. è agile, ma sciatta e trascurata.

06. A quale di questi autori si deve una delle più importanti raccolte di prediche medievali?. a Garzo. a Iacopone da Todi. a Bernardino da Siena. a Poliziano.

07. La prima grammatica dell'italiano, dopo quella di Leon Battista Alberti, si deve a. Pietro Bembo. Giovan Francesco Fortunio. Lionardo Salviati. Pier Francesco Giambullari.

01. Quale di queste affermazioni è falsa?. La poesia classicista barocca riafferma l'autorità del modello petrarchesco. La parola d'ordine della poesia barocca è la 'meraviglia'. Il più importante esponente del classicismo seicentesco è Giambattista Marino. Nella poesia barocca, un importante serbatoio di parole nuove è rappresentato dal lessico scientifico.

02. Il melodramma. vede la luce con l'Orfeo di Claudio Monteverdi. vede la luce con l'Aminta di Tasso. viene teorizzato all'interno della fiorentina Camerata dei Bardi. vede la luce con il Pastor fido di Battista Guarini.

03. I più importanti oppositori della Crusca nel Seicento furono. Paolo Beni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli. Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Carlo Maria Maggi.

04. La riforma del melodramma attuata dai letterati dell'Arcadia si ispirava, tra le altre cose, all'esigenza di. immettere nel testo teatrale temi comici ed eroici. trasformare il testo poetico in un testo teatrale (il cosiddetto libretto). ridare dignità letteraria e autonomia poetica all'accompagnamento musicale. ridare dignità letteraria e autonomia letteraria al testo poetico.

05. La prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca uscì nel. 1691. 1623. 1612. 1582.

01. Quale di questi elementi non fu caratteristico del periodo dell'Illuminismo. diffusione della cultura nei ceti medi. ridimensionamento del potere spirituale della Chiesa. fiducia nel progresso dell'umanità. polemica nei confronti dell'autorità.

02. Quale di queste idee non rientra tra quelle avanzate da Melchiorre Cesarotti nel Saggio sulla filosofia delle lingue?. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di arcaismi. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di termini regionali. l'idea di istituire un Consiglio Nazionale della lingua al posto della Crusca. l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano ricco di termini delle arti e delle scienze.

03. Nel Saggio sulla filosofia delle lingue di Melchiorre Cesarotti si afferma che. che la lingua media deve conciliare l'uso vivo e la lingua della tradizione. la lingua scritta deve conformarsi ai modelli letterari di un determinato secolo. la lingua par deve essere impiegata dai dotti per l'attività intellettuale. la lingua scritta deve rifarsi alla varietà parlata dal popolo, aspirando a un livello medio.

04. Per Giambattista Vico il linguaggio. è il puro prodotto di una convenzione sociale. è un veicolo di espressione e di conoscenza. è uno strumento di progresso e un veicolo di diffusione della cultura. è uno strumento sociale, che permette la comunicazione tra gli uomini.

05. Nella Rinunzia avanti notaio al Vocabolario della Crusca di Alessandro Verri si afferma. che ogni parlante ha il diritto di inventarsi la sua lingua personale. che nel Settecento la lingua italiana è giunta al suo massimo livello di perfezione. che per arricchire una lingua è necessario ricorrere a prestiti da altre lingue. che ogni lingua moderna necessita di una precisa codificazione grammaticale.

06. Nel Settecento, il francese venne considerato 'lingua della ragione'. perché era stato descritto in diverse 'grammatiche ragionate'. perché era la lingua degli illuministi. perché ammetteva ordini marcati diversi da quello diretto. perché ammetteva solo l'ordine diretto dei costituenti della frase.

01. La lingua delle commedie di Goldoni è caratterizzata. da una sintassi abbondantemente ipotattica. dalla presenza di latinismi, aulicismi e arcaismi. dalla presenza di venetismi, settentrionalismi e francesismi. da una sintassi semplificata, ispirata al modello arcadico.

02. Per la lingua delle sue commedie, Carlo Goldoni. riproduce la lingua della conversazione quotidiana dei suoi tempi. inventa una lingua di conversazione, attingendo prevalentemente da fonti scritte. riproduce la lingua della conversazione quotidiana in uso in Toscana ai suoi tempi. riproduce l'italiano di conversazione borghese e popolare dei suoi tempi.

03. Sul piano della lingua, l'Accademia dell'Arcadia propone. il ritorno al modello della poesia barocca. il ritorno al modello petrarchesco e boccacciano. il ritorno al classicismo barocco. il ritorno al modello petrarchesco.

04. Quale di questi procedimenti non è tra quelli che l'Arcadia recupera dal linguaggio lirico tradizionale?. l'uso di neologismi. l'uso dell'enclisi coi verbi di modo finito. l'uso di forme monottongate. il ricorso al troncamento.

01. Il Giorno di Giuseppe Parini. è un poema didascalico. è un dramma satirico. è un poema epico. è un romanzo satirico.

02. Nei versi dell'Iliade di Monti molte anzi tempo all'Orco / generose travolse alme d'eroi, quale dei seguenti procedimenti si riscontra?. verbo alla fine della frase. iperbato. latinismo. inversione (o anastrofe).

03. Ugo Foscolo. coniuga un linguaggio poetico tipicamente romantico con una sensibilità neoclassica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità illuministica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità romantica. coniuga un linguaggio poetico tipicamente illuministica con una sensibilità neoclassica.

04. Quale di questi procedimenti non è caratteristico della poesia neoclassica?. uso di riferimenti mitologici. uso di perifrasi dotte. uso di francesismi. uso di latinismi e grecismi.

05. Le scelte linguistiche di Vittorio Alfieri sono orientate. ad avvicinare la lingua delle sue tragedie all'uso vivo. a recuperare il modello petrarchesco. ad allontanare la lingua delle sue tragedie da quella dei contemporanei. a recuperare il modello arcadico.

01. Il ricorso agli arcaismi da parte di Leopardi dipende dalla sua volontà di. allontanare il linguaggio poetico dall'uso quotidiano. conferire alla lingua poetica la dignità letteraria delle lingue classiche. riportare il linguaggio poetico alla dignità dell'antica lingua letteraria. imitare la grande poesia della tradizione letteraria italiana del Trecento e del Cinquecento.

02. Vincenzo Monti. sostenne blandamente le idee puristiche di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma fu un fiero avversario di Antonio Cesari. aderì al Purismo, ma evidenziò diversi errori contenuti nel Vocabolario della Crusca. osteggiò fieramente le idee puristiche di Antonio Cesari.

03. Qual è la parafrasi corretta dei versi leopardiani e paventò la morte / chi la vita aborrìa. e temette la morte chi detestava la vita. e temette la morte chi aboliva la vita. e fu spaventato dalla morte chi era detestato dalla vita. e affrontò la morte chi detestava la vita.

04. La sintassi della Quiete dopo la tempesta di Leopardi è caratterizzata. dalla paratassi e dal polisindeto. dall'ipotassi e dall'asindeto. dalla paratassi e dall'asindeto. dall'ipotassi e dal polisindeto.

05. Nel sintagma sgombrasi del v. 6 della Quiete dopo la tempesta abbiamo un. arcaismo fonetico. arcaismo morfologico. arcaismo sintattico. arcaismo lessicale.

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