LINGUISTICA ITALIANA PIATTAFORMA PARTE 4
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Title of test: LINGUISTICA ITALIANA PIATTAFORMA PARTE 4 Description: Esercitazione personale Creation Date: 2025/04/07 Category: Others Number of questions: 100
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La storia della lingua italiana è strettamente collegata: alla geopolitica alla letteratura provenzale alla letteratura nazionale ai primi linguisti di professione, attivi nel Medioevo. I primi a interessarsi di linguistica in Italia furono: i letterati gli accademici i ricercatori i linguisti dell’Ottocento. Prima di Dante: la letteratura in volgare è solo in latino volgare la letteratura in volgare non esiste la letteratura in volgare esiste ma non si registrano momenti significativi di elevazione a lingua letteraria il volgare letterario è già pienamente formato. La definizione: Dux nostri eloquii volgari viene data: da Dante a Petrarca da Petrarca a Boccaccio da Petrarca a Dante da Boccaccio a Dante. Secondo Dante: italiano, Oc e OIL derivano dal latino le lingue romanze non esistono il latino classico deriva dalle parlate romanze il latino classico era parlato nelle province di Roma. La teoria della nascita delle diverse lingue dal mito biblico della Torre di Babele: non è sostenuta dai letterati italiani viene approvata come reale nel Cinquecento viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVIII secolo viene riconosciuta come vera da Dante e fino al XVI secolo. Nel corso del Quattrocento il De vulgari eloquentia : non viene preso in considerazione perché è in latino influenza tutti gli scrittori umanisti influenza solo il pensiero di Bruni non è ancora stato ritrovato e non se ne conosce l’esistenza. Nel corso del XV secolo l’italiano: viene visto come una degenerazione del latino che invece era perfetto viene visto come una lingua senza possibilità viene visto come lingua alla base del mito di Babele viene eletto solo negli scritti di Dante. La teoria secondo cui nell’antica Roma si parlava di latino (livello alto) e volgare italiano (livello basso) è detta: pseudobruniana pseudobembiana protobruniana parabruniana. Nel Quattrocento lo studioso che attribuì grande peso alle influenze barbariche nella nascita dell’italiano fu: Leonardo Bruni Biondo Flavio Pier delle Vigne Gian Giorgio Trissino. La teoria dell’etrusco fu ideata da: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Giambullari idea la sua teoria sulla lingua italiana nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Secondo Pier Francesco Giambullari: il latino deriva dall’etrusco il toscano deriva dall’etrusco l’etrusco deriva dal latino i barbari hanno contaminato la lingua latina classica. Castelvetro porta avanti le teorie di bruni nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Il primo a dare la definizione di Lingua Latina Vulgare fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Castelvetro riprende una teoria di: Bruni Dante Giambullari Biondo. Il primo a studiare la lingua sulle lapidi di epoca romana fu: Giambullari Castelvetro Dante Cittadini. Cittadini studia le lapidi romane nel secolo: XV XVI XVII XVIII. Il Trattato di Cittadini viene pubblicato nel: 1600 1601 1602 1603. Grazie agli studi di Cittadini: si comprende che l’italiano non è una degenerazione del latino si comprende che l’italiano è una degenerazione del latino si intuisce il grande apporto dei barbari nella nascita del volgare italiano si capisce che il latino volgare non esisteva. Il Giuramento di Strasburgo: rappresenta l’atto di nascita della lingua italiana viene scoperto da Muratori indica l’atto di nascita della lingua francese viene respinto da Muratori. Il Giuramento di Strasburgo è stipulato: tra i successori di Ludovico il Pio tra i successori di Carlo il Calvo tra i successori di Ludovico il Germanico tra i successori di Carlo Magno. Il Giuramento di Strasburgo: è precedente al Placito Capuano è successivo al Placito capuano è contemporaneo al Placito Capuano viene scoperto dagli studiosi dopo il Placito Capuano. Muratori cerca: il Giuramento di Strasburgo la lingua intermedia l’equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia non esiste l’equivalente italiano del Giuramento di Strasburgo per dimostrare che la lingua intermedia esiste. Muratori pensa che: le lingue germaniche non abbiano avuto alcun peso sulla formazione dell’italiano le lingue germaniche abbiano contribuito alla formazione dell’italiano le lingue germaniche antiche non esistono la lingua intermedia corrisponde alle lingue germaniche dei barbari. Muratori: dimostra l’esistenza del volgare italiano attraverso il Giuramento di Strasburgo dimostra l’esistenza del volgare italiano attraverso il Placito Capuano non viene a conoscenza della scoperta del Placito Capuano conosce il Placito Capuano ma ne sottovaluta l’importanza. Gli studi di Muratori risalgono al secolo: XV XVIII XVI XX. Raynouard: sostiene che la lingua intermedia sia l’italiano prima di Dante sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale non crede nell’esistenza della lingua intermedia sostiene che la lingua intermedia sia quella dei barabri corruttori del latino. Giuseppe Grassi: sostiene che i barbari corruttori del latino siano gli antenati degli austriaci che invadono il Lombardo-Veneto sostiene che la lingua intermedia sia il provenzale sostiene che la lingua intermedia sia l’italiano prima di Dante sostiene che la lingua intermedia sia il latino volgare medievale. La teoria del sostrato è ideata da: Schlegel Muratori Ascoli Raynouard. Donna de Paradiso è: un sonetto di Dante una Lauda di Boccaccio una Lauda di Jacopone un cantico francescano. Jacopone da Todi vive scrive nel secolo: XI XII XIII XIV. Jacopone da Todi scrive: prima di Dante dopo Boccaccio utilizzando Dante come modello linguistico a cavallo tra Sette e Ottocento . Il Cantico delle Creature è: un sonetto di Dante un cantico di Francesco d’Assisi una Lauda di Jacopone un sonetto di Francesco Petrarca. Il Cantico delle creature è stato composto nel: 1221 1222 1223 1224. Francesco d’Assisi muore nel: 1223 1224 1225 1226. Il Cantico delle Creature: prende a modello Dante precede sia Dante che Jacopone prende a modello Jacopone prende a modello Petrarca. La maggior fioritura della poesia amorosa nel Duecento si ha: in Toscana in Umbria in Lazio in Sicilia. Dante: legge le poesie dei siciliani in originale e le ammira legge le poesie dei siciliani in originale e non le ammira legge le poesie dei siciliani copiate dai toscani ma non lo sa legge le poesie dei siciliani copiati da toscani e lo sa. Le poesie della corte di Federico II che leggiamo oggi sono: originali diverse da come le leggeva Dante filtrate dai toscani perdute tutte, anche le copie toscane. Dante Alighieri: non crede alla teoria della Torre di Babele scrive il Convivio in latino non termina il Convivio scrive il De vulgari in volgare. Dante Alighieri: vuole elevare il volgare a lingua letteraria non crede nelle potenzialità del volgare scrive il Convivio in latino volgare scrive il De vulgari in volgare. Dante Alighieri: ipotizza l’italiano come derivato dal latino ipotizza il latino classico come derivato dall’italiano non distingue la lingua d’Oc da quella d’Oil termina il Convivio in latino. Il Convivio è scritto in: latino volgare un misto di latino e volgare provenzale. Stai fresco! Si tratta di un modo di dire derivato da: Purgatorio, VIII Paradiso, II De vulgari eloquentia Inferno, XXII. Il Bel Paese è un modo di dire che risale a: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli . L’epistola napoletana viene composta da: Dante Petrarca Boccaccio Machiavelli. L’importanza dell’epistola napoletana risiede nel fatto che: per la prima volta, un napoletano del popolo scriva una lettera al fratello viene scritta da un toscano in un dialetto elevato e aulico, letterario viene scritta da un letterato in un dialetto colloquiale e vicino al parlato viene scritta nel Cinquecento . L’epistola napoletana viene scritta intorno al: 1423 1122 1339 1234. Il fenomeno per cui Boccaccio, nell’epistola napoletana inserisce dittonghi anche nell’epistole che non lo richiedono si chiama: Metafonesi Napoletana Ipercorrezione Ipercorrettismo Metafonesi Centromeridionale. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: nel XV secolo è conosciuto solo in traduzione italiana nel XV secolo è sconosciuto nel XV secolo è di dubbia attribuzione nel XV secolo non è apprezzato. Il De Vulgari Eloquentia di Dante: viene scoperto da Trissino nel XV secolo viene scoperto da Trissino nel XVI secolo viene scoperto da Bembo nel XV secolo viene tradotto da Trissino nel XIV secolo. Nel Quattrocento: ci si preoccupa più del volgare che del latino il volgare è molto apprezzato come lingua letteraria il volgare viene screditato perché non può raggiungere i livelli del latino il volgare non esiste. Leon Battista Alberti: crede nelle potenzialità letterarie del volgare non crede nelle potenzialità letterarie del volgare non utilizza mai i latinismi quando scrive in volgare ammette anche volgarismi non elevati nella letteratura. La Grammatichetta vaticana: ha un enorme successo viene contestata da molti letterati non è diffusa, anche perché manoscritta ci è giunta in originale. Un codice apografo è: un originale una copia da una copia una copia da un originale una copia non autorizzata. Leon Battista Alberti: si dice favorevole al volgare di Dante ma non di Boccaccio rifiuta il volgare delle Tre Corone rifiuta il fiorentino contemporaneo rifiuta il toscano del Quattrocento. Il Certame Coronario risale al: 1444 1432 1441 1423. Il Certame Coronario: fu un successo per i giudici permise a Alberti di far valere le sue teorie fu fatto fallito dal pubblico fu fatto fallire dai giudici. La Raccolta Aragonese viene inviata da Lorenzo de’ Medici a Federico d’Aragona nel: 1444 1456 1466 1477. La collaborazione tra Bembo e Manuzio inizia nel: 1523 1525 1510 1501. La prima opera stampata da Bembo e Manuzio è: il Canzoniere di Petrarca la Commedia di Dante Gli Asolani di Bembo le Prose della volgar lingua di Bembo. Il titolo del Canzoniere stampato da Bembo e Manuzio è importante perché: richiama a Dante evita grafie latineggianti ammette grafie latineggianti fu aggiunto nel secolo successivo. Bembo pubblica gli Asolani nel: 1505 1525 1544 1512. Le Prose della Volgar lingua sono in: 6 libri 4 libri 3 libri 5 libri . All’interno delle Prose di Bembo la Teoria delle Tre Corone è sostenuta da: Giuliano de’ Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso. All’interno delle Prose di Bembo la Teoria che appoggia la prosa latina a scapito del volgare è sostenuta da: Giuliano de’ Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso. All’interno delle Prose di Bembo la Teoria che rappresenta l’Umanesimo Volgare è sostenuta da: Giuliano de’ Medici Ercole Strozzi Carlo Bembo Federico Fregoso. Le Prose della Volgar lingua sono pubblicate nel: 1501 1525 1534 1512. Quanto alla prosa volgare, Bembo predilige la lingua: del Boccaccio delle novelle del Boccaccio della Cornice di Petrarca di Dante nella Vita Nova. La Teoria Cortigiana appartiene a: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. Il Cortegiano viene pubblicato nel: 1525 1501 1538 1528. Nel Cinquecento: non vi sono influssi fiorentini alla Corte Papale non vi sono influssi fiorentini nella parlata romana il romanesco è vicino al moderno napoletano vi sono influssi fiorentini nella Corte Papale. La teoria italiana viene esposta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La Teoria Italiana si sviluppa nel secolo: XV XVII XVI XIV. Trissino dà alle stampe: Il De vulgari eloquentia tradotto in italiano Il Canzoniere insieme a Manuzio Il De Vuolgari eloquentia in latino La Commedia di dante. Il Castellano è stato scritto da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La Lettera a Vettori è stata scritta da: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. La teoria che vuole la lingua letteraria basata sul fiorentino contemporaneo nel Cinquecento appartiene a: Castiglione Bembo Machiavelli Trissino. Machiavelli: rifiuta il latinismi usa una lingua contenente latinismi appoggia la teoria di Bembo modella il suo stile su Boccaccio. Il primo Vocabolario dell’Accademia della Crusca viene dato alle stampe nel: 1701 1594 1612 1823. La stesura del primo Vocabolario dell’Accademia della Crusca inizia nel: 1621 1612 1590 1591. La lingua di quale autore italiano viene scartata dagli accademici della Crusca: Petrarca Tasso Manzoni Bembo. Rispetto a Bembo, gli accademici della Crusca: si distanziano nell’uso della lingua del Trecento concordano nell’uso della lingua del Trecento restano indifferenti alla lingua del Trecento rifiutano il modello petrarchesco. Il Caffè e Il Monitore Napoletano sono: giornali del XVIII secolo riviste del Novecento opere poetiche di Bembo raccolte delle poesie di Petrarca. Nel Settecento: tutti campi del sapere sono già in volgare l’italiano prende piede nella scienza ma il latino è ancora dominante si usa unicamente in latino nella scienza si usa solo l’italiano in letteratura e solo il latino nella scienza. I giornali del Settecento: sono appannaggio della sola aristocrazia sono aperti alle novità della cultura basso-plebea sono appannaggio del sottoproletariato urbano sono l’espressione della fiorente classe borghese. Nel Settecento la maggior parte delle scuole elementari: utilizza il latino per l’insegnamento utilizza l’italiano per l’insegnamento utilizza i dialetti locali per l’insegnamento appartiene solo ai chierici. L’Arcadia nasce nel: 1790 1612 1690 1821. L’istruzione superiore in Italia si apre alla lingua italiana, che soppianta il latino, nel: primo Ottocento secondo Seicento tardo Cinquecento secondo Settecento . Alessandro Manzoni di norma, in casa, parlava: fiorentino del ceto medio-alto latino francese e milanese toscano di koiné. Il Vocabolario della lingua italiana secondo l’uso di Firenze è stato compilato da: Giorgini e Broglio Manzoni Ascoli Carducci e Ascoli. Manzoni si reca personalmente a Firenze nel: 1840 1861 1823 1827. L’anno in cui si concentra il maggior numero di scritti linguistici di Manzoni è il: 1840 1861 1868 1827. Manzoni: appoggia la teoria bembiana delle Tre Corone appoggia la teoria del sostrato di Ascoli promuove il fiorentino parlato dai ceti medio-alti rifiuta il toscano contemporaneo. L’idea che bisognasse forzare la popolazione a parlare italiano (fiorentino) appartiene a: Ascoli i seguaci di Ascoli Manzoni i seguaci di Manzoni. Manzoni, rispetto al purismo si dice: contrario favorevole favorevole solo nel Lombardo-veneto contrario solo nelle ragioni dominate da stranieri. Graziadio Isaia Ascoli era: poeta letterato Giornalista glottologo. Ascoli, rispetto all’uso del fiorentino contemporaneo parlato dai ceti medio-alti è: favorevole contrario Neutrale cambia idea nel corso dei suoi studi. Secondo Ascoli: Bisognava forzare gli italiani a parlare italiano (toscano) bisognava diffondere la lingua italiana, inviando maestri toscani in tutta Italia la globalizzazione avrebbe portato da sé la lingua in tutta la nazione i seguaci di Manzoni avevano ragione a estremizzarne le idee. |
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