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Title of test:
Linguistica

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LINGUISTICA ITALIANA APPLICATA AI CONTESTI SCOLASTICI E ALLE ABILITA' DI

Author:
AVATAR

Creation Date:
19/10/2023

Category:
Others

Number of questions: 148
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La ‘Slavia veneta' è: una regione della Slovenia dove si parla veneto una regione di lingua slovena in Friuli (provincia di Udine) una regione di lingua slovena in Veneto una regione della ex-Iugoslavia in cui si parlava veneto.
La base dell'italiano moderno è: nel fiorentino del Cinquecento nel fiorentino del secolo XIV nel fiorentino del secolo XVII nel fiorentino moderno.
Dal XVI secolo in poi, il termine ‘dialetto' assunse un valore: sostanzialmente uguale a quello dei secoli precedenti discriminatorio e riferito solo alle fasce di parlanti analfabeti nettamente migliorativo nettamente peggiorativo.
Nel Principato di Monaco – indipendentemente dalla lingua nazionale – che lingua parla la maggioranza della popolazione autoctona? il monegasco (varietà ligure occidentale) l'italiano il piemontese il francese.
In Italia, è possibile individuare: tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, centro-meridionali, meridionali estremi quattro aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali, insulari tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, gallo-italici, toscani, centro-meridionali tre aree dialettali principali: dialetti italiani settentrionali, toscani, centro-meridionali.
Nella prospettiva sociolinguistica, i principali fattori di differenziazione sociale sono: il reddito e la professione il reddito, la professione, il grado di istruzione il reddito, la professione e il sesso il reddito e la classe di età.
Una «varietà di lingua»: è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico usato in particolari contesti comunicativi è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico all'interno del repertorio linguistico di una comunità è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali o situazionali è un insieme di tratti sociali o situazionali di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali linguistici.
L'italiano «colto»: è la lingua parlata dalle persone mediamente istruite è l'italiano usato dai parlanti di livello socioculturale medio coincide sostanzialmente con la norma cosiddetta «standard» è caratterizzato dalla presenza di tratti sociolinguisticamente marcati.
Secondo Giovanni Nencioni, quali due varietà si collocherebbero agli estremi dell'asse diamesico? parlato-parlato e parlato recitato scritto-scritto e parlato-parlato scritto-parlato e parlato-parlato scritto-scritto e parlato-recitato.
Lo scopo delle grammatiche di oggi è quello: di indicare ciò che è conforme alla norma e ciò che non lo è di indicare ciò che è conforme all'uso e ciò che non lo è di descrivere e di spiegare la competenza nativa del parlante di descrivere la norma standard.
La consonanti sonore sono: foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, ma non l'attivazione della vibrazione laringea foni che risultano dall'attivazione della vibrazione laringea, senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore foni prodotti senza vibrazione faringea e senza che nel tratto fonatorio superiore si produca nessun'altra fonte di rumore foni che prevedono l'attivazione di una fonte di rumore nel tratto fonatorio al di sopra della laringe, e anche l'attivazione della vibrazione laringea.
Come di chiama la minima unità grafica di un sistema alfabetico? fonema fono morfema grafema.
Segmenti dotati di carattere distitintivo sono detti: grafemi foni consonanti fonemi.
In italiano, la lunghezza vocalica: è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico non è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico non è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico.
La metafonesi è un caso di: dissimilazione perseverativa (o progressiva) dissimilazione anticipatoria (o regressiva) assimilazione perseverativa (o progressiva) assimilazione anticipatoria (o regressiva).
L'inserzione di [i] nel sintagma «per iscritto» è un caso di: epentesi epitesi aferesi prostesi.
Un morfema a cui corrispondono diverse realizzazioni in differenti contesti sintagmatici viene detto: allofono allomorfo allotropo fonema.
Nelle forme «un altro» e «un'altra»: abbiamo due fenomeni diversi, nel primo caso l'apocope, nel secondo l'elisione abbiamo lo stesso fenomeno, l'apocope abbiamo lo stesso fenomeno, l'elisione abbiamo due fenomeni diversi: nel primo caso l'elisione, nel secondo l'apocope.
Nella parola «frattempo»: c'è stato prima l'univerbazione e poi il il raddoppiamento fonosintattico c'è stata prima l'assimilazione e poi l'univerbazione c'è stato prima il raddoppiamento fonosintattico e poi l'univerbazione c'è stata prima l'univerbazione e poi l'assimilazione.
Il morfema si definisce come: la più piccola unità lessicale dotata di significato la più piccola unità linguistica non dotata di significato la più piccola unità linguistica dotata di significato la più piccola unità linguistica.
La derivazione è il processo morfologico che: prevede la formazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di un affisso a un morfema lessicale aggiunge alla parola di base informazioni relative alle categorie flessive produce parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti prevede la formazione di una parola nuova tramite l'aggiunta di un suffisso a un morfema lessicale.
Le parole complesse si suddividono in: derivate e composte derivazionali e flessive lessicali e grammaticali temi e radici.
Nella parola «canino», i morfemi «can-» e «-in-» hanno: entrambi significato grammaticale entrambi significato lessicale il primo significato lessicale e il secondo significato grammaticale il primo significato grammaticale e il secondo significato lessicale.
Il suffisso «-oso»: si aggiunge a Nomi e forma Aggettivi si aggiunge ad Aggettivi e forma Nomi si aggiunge a Verbi e forma Aggettivi si aggiunge a Nomi e forma Verbi.
Si chiama «conversione» la formazione di parole derivate, ottenuta: senza aggiunta di suffisso derivazionale mediante composizione mediante l'aggiunta sia di prefissi che di suffissi mediante l'aggiunta di prefissi flessivi.
«Camposanto» e «senzatetto» sono rispettivamente: il primo, un composto con la testa a sinistra, il secondo un composto con la testa a destra due composti, entrambi con la testa a destra due composti, entrambi con la testa a sinistra il primo, un composto con la testa a destra, il secondo un composto con la testa a sinistra.
In genere, nei plurali dei composti endocentrici (banconota, capostazione, ecc.) non c'è flessione la testa si flette al plurale, solo se si trova in seconda posizione la testa si flette al plurale, sia che si trovi in prima posizione sia che si trovi in seconda posizione la testa si flette al plurale, solo se si trova in prima posizione.
In quale di queste parole giustapposte il rapporto tra le due unità è di subordinazione? parcheggio clienti verde chiaro studente lavoratore diritto dovere.
La parola «prosciugamenti» è formata: da due morfemi: prosciuga-menti da quattro morfemi: prosciug-a-ment-i da tre morfemi: prosciuga-ment-i da cinque morfemi: pro-sciug-a-ment-i.
«Addolcire» è: una parola derivata per parasintesi una parola derivata per prefissazione una parola derivata per suffissazione una parola derivata per conversione.
I test per decidere se una sequenza di parole costituisce un sintagma sono: quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, compattezza semantica quattro: pronominalizzazione, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità quattro: spostamento, sostituibilità, enunciabilità in isolamento, coordinabilità tre: spostamento, enunciabilità in isolamento, coordinabilità.
Nella frase «Il meccanico darà le chiavi a Paolo»: il V è modificato da uno Specificatore (Oggetto diretto) e ha due Complementi: Soggetto e Oggetto indiretto il V ha tre Complementi: Soggetto, Oggetto diretto e Oggetto indiretto il V è modificato da tre Specificatori: Soggetto, Oggetto diretto e Oggetto indiretto il V è modificato da uno Specificatore (Soggetto) e ha due Complementi: Oggetto diretto e Oggetto indiretto.
Le frasi predicative: sono strutturate in rema e tema consistono nel solo tema consistono nel solo rema sono strutturate in tema e in rema.
Il tema della presentazione: è sempre costituito dal Soggetto è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto diretto è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto è spesso costituito dal Soggetto, ma può essere costituito anche da Oggetto indiretto e diretto.
Quale delle seguenti proprietà sintattiche non è caratteristica del Soggetto? se è un pronome, ha il caso Nominativo ha sempre il ruolo di AGENTE si accorda col Verbo rimane non espresso con le forme non finite del Verbo.
Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell'Oggetto indiretto? può comparire nella frase come elemento extranucleare può essere pronominalizzato con un clitico dativo è un SP introdotto dalla preposizione «a» ha in genere il ruolo tematico di OGGETTO.
Nelle frasi «Marco ha subito un sopruso» e «Molte cose preoccupano Anna», i sintagmi con funzione di Oggetto diretto sono: un sopruso, Anna Marco, Molte cose Marco, Anna un sopruso, Molte cose.
Nella frase «L'ha ribadito il professore stesso», il tema: è assente, perché si tratta di una frase eventivo-presentativa è «L(o)» è tutta la frase «L'ha ribadito il professore stesso» è «L'ha ribadito».
Si osservino le seguenti frasi e si indichi quale non contiene un verbo inaccusativo: Andrea guadagna molti soldi (. Andrea ne guadagna molti È stata venduta una cassa di bottiglie (→ Ne è stata venduta una cassa) Sono arrivati molti turisti (→ Ne sono arrivati molti) Si sono pentiti tre terroristi (→ Se ne sono pentiti tre).
Gli ausiliari del passivo sono: essere, avere, andare essere, andare, venire essere, avere, venire essere, andare, venire, parere.
Nella frase «Paolo è intelligente» che tipo di aggettivo si trova? nessun tipo di aggettivo un aggettivo bivalente un aggettivo monovalente un aggettivo trivalente.
In quali delle seguenti frasi si trova un «ci» locativo (o esistenziale-locativo)? Ci vogliono nervi saldi C'è Giovanni al telefono Fuori dal cancello ci sono i tuoi amici Mi dispiace, la mamma non c'è.
In quali di queste frasi si trova un «si» passivo? I dettagli? Quelli li si controlla dopo Si è andati a vedere un film Ci si vede dopo In Trentino si producono molte mele.
Quale delle seguenti frasi è una frase copulativa specificativa? L'amministratore è il signor Ferrari Il papà è giù in garage Il signore coi baffi è lo zio di Mario Giovanni è il direttore della filiale.
Quale delle seguenti forme non è rizotonica? credi credono credete credo.
Quale dei seguenti verbi presenta un participio passato irregolare? chiudere finire credere temere.
Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all'aspetto perfettivo aoristico? Giovanni si tuffò in piscina Nadia è andata a trovare sua madre due volte da lunedì Maria si è allenata duramente dall'inizio dell'anno Giovanni si è tuffato in piscina da alcuni minuti.
In quale di queste frasi il futuro ha valore epistemico? Ne parleremo al tuo ritorno Stasera tornerò tardi Non è ancora arrivato. Sarà ancora in viaggio Giovanni parlerà domani.
Quale delle seguenti coppie di verbi presenta allomorfia tematica? temei : temetti visto : veduto morirà : morrà suole : soliamo.
Quale dei verbi in corsivo delle seguenti frasi esprime un aspetto imperfettivo progressivo? Gli antichi sovrani si circondavano di poeti e di artisti Mentre si radeva, Paolo udì un rumore provenire dalla strada Durante il concerto, il pubblico rumoreggiava Quando lavorava in Belgio, Marco rientrava in Italia solo a Natale.
Quale dei seguenti nomi è un nome massa? farina stormo flotta gruppo.
Quale dei seguenti plurali indica una pluralità di elementi considerati separatamente? fondamenti dita ginocchia ossi.
In quali categorie si possono suddividere i determinanti? articoli, dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi dimostrativi, quantificatori, interrogativi ed esclamativi articoli, dimostrativi, interrogativi ed esclamativi articoli, dimostrativi, quantificatori.
In quale delle seguenti frasi l'articolo definito viene usato con riferimento anaforico? Mi fanno male i piedi Il sole sorge alle 6.30 Ho visto una bici bellissima. La bici è rossa e molto leggera Le gazze fanno dei nidi molto grandi.
In italiano, quale di questi aggettivi può esprimere il comparativo sia in modo analitico che sintetico? celebre facile misero piccolo.
Quale delle seguenti frasi contiene un «avverbio verbale»? Domani passo a trovarti Paolo ha voluto fare di testa sua, perciò ho deciso di farmi da parte Giovanni mangia lentamente Probabilmente, Pietro a quest'ora sarà già arrivato.
La preposizione monosillabiche sono: non sono monosillabi tutti i monosillabi monosillabi con accento monosillabi atoni.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? Le preposizioni polisillabiche constano di due o più sillabe e sono portatrici di accento Il complemento della preposizione è costituito in genere da un Sintagma Nominale Le preposizioni monosillabiche sono costituite da una sola sillaba e sono prive di accento Le preposizioni polisillabiche possono unirsi all'articolo definito, formando le preposizioni articolate.
Quale dei seguenti sintagmi contiene un aggettivo attributivo con valore restrittivo (o denotativo)? La decisione rapida La decisione governativa L'amore paterno Il grande amore.
Quale delle seguenti frasi contiene un articolo definito con valore di indefinito specifico? Cerco un berretto di lana blu. Era qui sopra e ora non c'è Non ho mai incontrato una persona che non ti stimi Cerco un qualsiasi berretto di lana blu Cerco un berretto di lana blu. Domani farò un giro in centro.
In quale di queste frasi il referente del pronome viene individuato mediante un rinvio cataforico? Guarda! È lui il ragazzo di cui ti parlavo! Mi hanno colpito le sue parole È arrivata Maria, ma non sono riuscito a parlarle Non lo sopporto proprio, tuo fratello!.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? I clitici accusativi corrispondono a sintagmi nominali con la funzione di Oggetto diretto Il clitico accusativo presenta tre forme: il maschile «lo», il femminile «la», il plurale «loro» I clitici accusativi possono corrispondere a proposizioni oggettive Il clitico «lo» può sostituire un complemento predicativo.
Nella frase «Mi ci ha accompagnato» abbiamo la sequenza di due clitici: il primo dativo, il secondo accusativo il primo accusativo, il secondo locativo il primo dativo, il secondo locativo il primo accusativo, il secondo dativo.
Nella frase «Filippo decise di interrompere il lavoro. *Lui era troppo stanco per continuare», l'uso del pronome «lui» è sbagliato perché «lui» non può essere usato in isolamento perché «lui» non può avere funzione di Nominativo perché il referente «lui» è stato introdotto nella frase precedente e non è inatteso perché «lui» non può essere usato in posizione pre-verbale.
Quale di queste frase contiene un Complemento predicativo dell'Oggetto? Piero sembra una brava persona Piero sembra bravo Silvia crede Tobia innocente Piero è ingegnere.
In quale delle seguenti frasi complesse, il controllore della proposizione infinitiva è il Soggetto della frase matrice? Paolo ha invitato Marta a uscire con lui Mi occorre del tempo per terminare il lavoro A Paolo piace molto uscire con Marta Paolo pensa di uscire con Marta.
Quale delle seguenti frasi complesse contiene una proposizione extranucleare consecutiva? Qualunque cosa tu dica, non mi interessa Paolo è stato richiamato perché è arrivato tardi Ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato Andando al lavoro, mi sono fermato a comprare il pane.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? I costituenti dislocati a sinistra introducono il tema della comunicazione Nel caso della dislocazione dell'Oggetto indiretto, la ripresa del clitico è obbligatoria Nella costruzione del tema sospeso, la ripresa del clitico è obbligatoria Nella dislocazione a destra, gli elementi dislocati possono essere considerati dei «ripensamenti».
Quale delle seguenti frasi presenta la costruzione della dislocazione a sinistra? È a Marco che ho dato il libro La spesa, di solito la fa mio marito Ne ho comprata molta, di pasta Marco, gli ho dato il libro.
Quale tra le seguenti espressioni è «contestualmente» deittica? io allora domani subito.
Quale dei seguenti tratti non è caratteristico dell'italiano dell'uso medio? Scomparsa dei deittici «codesto, costì, costà» Declino delle forme aferetiche «‘sto, ‘sta» Declino della regola del «dittongo mobile» Uso di «questo, quello» con referenza generica.
Nell'italiano standard, l'uso di frasi marcate: è presente solo nello scritto e non nel parlato è del tutto assente è solo dell'uso meridionale è abbondante.
Quale dei seguenti calchi è un calco strutturale? banconota realizzare pacchetto bambola.
A quale categoria appertiene il calco «non c'è di che»? calchi di composizione calchi di derivazione calchi fraseologici calchi sintagmatici.
Graziadio Isaia Ascoli riteneva: che le lingue romanze derivassero dalle lingue di sostrato che il fonema /y/ derivasse dal sostrato etrusco che i dialetti italiani settentrionali derivassero da varietà celtiche che il fonema /y/ derivasse dal sostrato celtico.
Il latino volgare era: la lingua scurrile usata dalle classi popolari nell'antica Roma il registro più basso del latino, usato da tutte le classi sociali nella comunicazione quotidiana il dialetto usato nell'interazione quotidiana dalle classi inferiori nell'antica Roma il registro più basso del latino, usato solo dalle classi popolari.
Nella storia dell'italiano si distinguono abitualmente: due fasi: italiano antico e italiano moderno due fasi: italiano antico e italiano postunitario tre fasi: fiorentino antico, italiano moderno, italiano contemporaneo tre fasi: fiorentino antico, fiorentino medio, italiano moderno.
Di quante vocali toniche si compone il sistema fiorentino? otto tre sette cinque.
L'anafonesi è un fenomeno fonetico: che interessa le vocali toniche latine / ĭ ĕ ŭ ŏ/ solo in alcuni contesti che interessa le vocali toniche latine / ĭ ĕ ŭ ŏ/ in ogni contesto che interessa le vocali toniche latine / i e u o/ solo in alcuni contesti che interessa le vocali toniche latine / ĭ ē ŭ ō/ in ogni contesto.
In fiorentino, il vocalismo atono da quante vocali è composto? sette otto tre cinque.
In siciliano, il vocalismo atono da quante vocali è composto? sette cinque tre otto.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? In latino classico e in fiorentino la lunghezza consonantica ha valore distintivo In latino classico la lunghezza vocalica ha valore distintivo In latino classico e in fiorentino la lunghezza vocalica ha valore distintivo In fiorentino la lunghezza vocalica ha valore allofonico.
Il raddoppiamento fonosintattico «regolare» è innescato: da tutti i monosillabi atoni da alcune parole tronche da tutte le parole tronche da alcuni monosillabi atoni.
Il fenomeno della gorgia toscana prevede: la spirantizzazione delle occlusive in contesto non-intervocalico la spirantizzazione delle fricative in contesto intervocalico la spirantizzazione delle occlusive in contesto intervocalico la spirantizzazione delle fricative in contesto non-intervocalico.
Nel passaggio dal latino «FACĬO» all'italiano «faccio» dobbiamo ipotizzare: due passaggi fonetici un solo passaggio fonetico tre passaggi fonetici quattro passaggi fonetici.
L'evoluzione «ARMARIUM > armadio», quale tipo di fenomeno consonantico implica? dissimilazione epentesi metatesi assimilazione.
L'italiano «specchio» è: la regolare evoluzione del latino «SPĔCŬLU(M)» un cultismo un'eccezione alla legge fonetica del dittongamento un caso di raddoppiamento fonosintattico.
Quali di queste forme si deve al livellamento analogico? cuoce muore moriamo cuociamo.
La forma italiana «usignolo»: è dovuta al processo analogico del quarto proporzionale è dovuta a un processo analogico di rianalisi è la regolare continuazione della forma latina «*LUSCINĬŎLU(M)» è dovuta a un processo analogico di livellamento.
Secondo l'ipotesi «morfologica», il morfema plurale «-e» del femminile (per es. «capre»): è la regolare continuazione dell'accusativo plurale della I declinazione latina è la regolare continuazione del nominativo plurale della I declinazione latina è di origine analogica non è spiegabile.
I pronomi liberi «lui» e «loro»: sia in fiorentino antico, sia in italiano moderno spesso hanno funzione di soggetto in fiorentino antico raramente avevano funzione di soggetto in italiano moderno raramente hanno funzione di soggetto in italiano moderno hanno soltanto funzione di soggetto.
Nella formazione dei composti, l'italiano: presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, come il latino presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, come il latino presenta l'ordine MODIFICATORE-TESTA, diversamente dal latino presenta l'ordine TESTA-MODIFICATORE, diversamente dal latino.
Il passaggio di un verbo da una coniugazione all'altra è detto: cataplasmo metatesi metaplasmo metalessi.
Il congiuntivo imperfetto italiano: deriva dal congiuntivo imperfetto latino deriva dall'indicativo piuccheperfetto latino deriva dal congiuntivo piuccheperfetto latino deriva dal congiuntivo presente latino.
Il futuro e il condizionale italiano sono diventati forme sintetiche a causa: di composizione e derivazione di un processo di rianalisi e grammaticalizzazione di livellamento analogico di coalescenza.
In italiano si ha la proclisi: con tutti i modi non-finiti del verbo con tutti i modi finiti del verbo tranne che coll'imperativo con tutti i modi finiti del verbo con tutti i modi non-finiti del verbo tranne che coll'infinito, che ammette anche l'enclisi.
Il cambiamento semantico si attua attraverso tre passaggi: associazione, neoformazione, lessicalizzazione associazione, innovazione, lessicalizzazione associazione, innovazione, neoformazione associazione, innovazione, polisemia.
Quale delle seguenti affermazioni è falsa? l'articolo definito «lo» deriva dalla seconda sillaba del dimostrativo latino «ĬLLUM» la forma più arcaica dell'articolo in fiorentino è «lo» l'articolo definito «il» deriva dalla prima sillaba del dimostrativo latino «ILLUM» la /i/ di «il» deriva da un fenomeno di prostesi.
La forma «isperate» nel verso dantesco «non isperate mai veder lo cielo» è un caso di: epentesi di /i/ epitesi di /i/ aferesi di /i/ prostesi di /i/.
L'Indovinello veronese: è il primo documento del volgare veronese è un testo che presenta una patina volgare solo a un livello superficiale è il primo documento del volgare italiano è un testo latino risalente all'VIII secolo.
Il Graffito della Catacomba di Commodilla: si trova a Viterbo e risale all'VIII secolo d.C. si trova a Viterbo e risale al IX secolo d.C. si trova a Roma e risale all'VIII secolo d.C. sii trova a Roma e risale al IX secolo d.C.
I poeti della scuola siciliana scrissero: in un volgare genericamente meridionale in un siciliano illustre, privo di tratti dialettali locali in una lingua recante una patina grafico-linguistica già toscanizzata nel siciliano di Palermo, la sede della corte di Federico II.
Il vero protagonista della svolta stilnovistica fu: Guido Cavalcanti Dante Alighieri Guido Guinizzelli Bonagiunta Orbicciani da Lucca.
L'obiettivo che Dante persegue nel «De vulgari eloquentia» è quello: di tratteggiare la storia della poesia volgare, dai provenzali ai suoi giorni di creare una lingua adatta al discorso filosofico di creare un'«arte poetica» del volgare di rivendicare la dignità del volgare nell'uso colto.
Nel verso petrarchesco «vo mesurando a passi tardi e lenti», nel sintagma «tardi e lenti» che procedimento retorico troviamo? dittologia sinonimica polisindeto consonanza anafora.
La forma «aura» del primo verso del sonetto petrarchesco «Erano i capei d'oro a l'aura sparsi» è un: provenzalismo sicilianismo latinismo francesismo.
La lingua del «Decameron» si presenta: maggiormente polimorfica di quella della coeva poesia meno polimorfica di quella della coeva poesia, ma solo nelle ballate che concludono le giornate altrettanto polimorfica di quella della coeva poesia meno polimorfica di quella della coeva poesia.
La grammatica di Leon Battista Alberti è: una grammatica del fiorentino contemporaneo una grammatica del fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio una grammatica della lingua degli scrittori più autorevoli della tradizione una grammatica del fiorentino Trecentesco.
Tra le opere di Poliziano ricordiamo: Le «Stanze per la giostra» e la «Favola di Orfeo» Le «Stanze per la giostra» e il «Commento alla Commedia» La «Favola di Orfeo» e i «Canti carnascialeschi» Le «Stanze per la giostra» e i «Canti carnascialeschi».
Per evitare le forma dialettali, le «lingue di koiné» elaborate nelle cancellerie del Quattrocento fanno in genere ricorso: ad arcaismi a latinismi a toscanismi a neologismi.
L'imporsi del modello petrarchesco alla fine del Quattrocento è dimostrato: dall'«Arcadia» e dalle «Rime» di Sannazaro, e dagli «Amorum libri» di Boiardo dall'«Arcadia» e dalle «Rime» di Sannazaro, e dalle «Stanze per la giostra» di Poliziano dagli «Amorum libri» e dall'«Orlando innamorato» di Boiardo dall'«Arcadia» e dalle «Rime» di Sannazaro, e dall'«Orlando innamorato» di Boiardo.
Quali sono le date delle tre edizioni dell'«Orlando furioso» di Ludovico Ariosto? 1516, 1521, 1532 1516, 1521, 1525 1516, 1525, 1532 1521, 1525, 1532.
La teoria linguistica di Bembo: teneva conto anche – seppur cautamente – del fiorentino vivo era ispirata ai principi del classicismo cinquecentesco si fondava sull'idea dell'indipendenza della lingua dalla letteratura venne espressa organicamente nelle «Prose della volgar lingua», pubblicate nel 1515.
L'uso del dialetto nella commedia del Cinquecento: prosegue la tradizione dei volgari medievali deriva solo dall'esigenza di dar voce alle istanze degli umili e dei diseredati prosegue la tradizione delle lingue di koiné deriva da un rifiuto del classicismo bembiano.
La lingua della «Mandragola» di Machiavelli: fonde latinismi di origine cancelleresca con parole comuni e quotidiane è un limpido esempio di fiorentino vivo è un efficace compromesso tra lingua letteraria e lingua viva è modellata fondamentalmente sul fiorentino letterario del Trecento.
Lionardo Salviati trasformò la teoria di Bembo: prendendo in considerazione anche la lingua del Duecento prendendo in considerazione anche la lingua di Dante ampliando il canone anche ad autori minori del Trecento prendendo in considerazione anche il fiorentino vivo.
La prima grammatica dell'italiano, dopo quella di Leon Battista Alberti, si deve a: Pietro Bembo Giovan Francesco Fortunio Pierfrancesco Giambullari Lionardo Salviati.
L'uso del volgare da parte di Galileo dipende, tra l'altro, dalla volontà: di staccarsi polemicamente dalla tradizione degli accademici di esprimersi in latino di competere con gli altri scienziati europei che avevano abbandonato il latino di dare valore letterario alle sue opere scientifiche di rivolgersi ai membri dell'aristocrazia fiorentina.
Il Concilio di Trento: vietò il possesso di Bibbie volgari propugnò il principio del libero esame delle scritture contribuì all'unificazione linguistica d'Italia favorì la traduzione in volgare della Bibbia.
I più importanti oppositori della Crusca nel Seicento furono: Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Daniello Bartoli Paolo Beni, Daniello Bartoli, Carlo Maria Maggi Paolo Beni, Alessandro Tassoni, Carlo Maria Maggi.
Il melodramma: vede la luce con il «Pastor fido» di Battista Guarini viene teorizzato all'interno della fiorentina Camerata dei Bardi vede la luce con l'«Aminta» di Tasso vede la luce con l'«Orfeo» di Claudio Monteverdi.
Quale di queste idee non rientra tra quelle avanzate da Melchiorre Cesarotti nel «Saggio sulla filosofia delle lingue»? l'idea di istituire un «Consiglio nazionale» della lingua al posto della Crusca l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di arcaismi l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano privo di termini regionali l'idea di redigere un Nuovo vocabolario italiano ricco di termini delle arti e delle scienze.
La sintassi della «Scienza nuova» di Giambattista Vico è: abbondantemente ipotattica, perché ispirata al modello boccacciano lineare e limpida, come quella dei suoi contemporanei lineare e limpida, diversamente da quella dei suoi contemporanei abbondantemente ipotattica, sebbene non ispirata al modello boccacciano.
Sul piano della lingua, l'Accademia dell'Arcadia propone: il ritorno al modello petrarchesco il ritorno al classicismo barocco il ritorno al modello petrarchesco e boccacciano il ritorno al modello della poesia barocca.
La lingua delle commedie di Goldoni è caratterizzata: dalla presenza di latinismi, aulicismi e arcaismi dalla presenza di venetismi, settentrionalismi e francesismi da una sintassi abbondantemente ipotattica da una sintassi semplificata, ispirata al modello arcadico.
Le scelte linguistiche di Vittorio Alfieri sono orientate a: allontanare la lingua delle sue tragedie da quella dei contemporanei recuperare il modello petrarchesco recuperare il modello arcadico avvicinare la lingua delle sue tragedie all'uso vivo.
Quale di questi procedimenti non appare caratteristico della poesia neoclassica? uso di perifrasi dotte uso di riferimenti mitologici uso di latinismi e grecismi uso di francesismi.
Ugo Foscolo: coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità illuministica coniuga un linguaggio poetico tipicamente illuministica con una sensibilità neoclassica coniuga un linguaggio poetico tipicamente romantico con una sensibilità neoclassica coniuga un linguaggio poetico tipicamente neoclassico con una sensibilità romantica.
Il ricorso agli arcaismi da parte di Leopardi dipende dalla sua volontà di: riportare il linguaggio poetico alla dignità dell'antica lingua letteraria imitare la grande poesia della tradizione letteraria italiana del Trecento e del Cinquecento allontanare il linguaggio poetico dall'uso quotidiano conferire alla lingua poetica la dignità letteraria delle lingue classiche.
La sintassi della «Quiete dopo la tempesta» di Leopardi è caratterizzata: dalla paratassi e dall'asindeto dall'ipotassi e dal polisindeto dall'ipotassi e dall'asindeto dalla paratassi e dal polisindeto.
Quale di queste idee non rispecchia le idee di Manzoni espresse nella relazione «Dell'unità della lingua e dei mezzi di diffonderla»? l'unificazione linguistica doveva procedere «sostituendo» a ciascun dialetto la lingua fiorentina ai parlanti e agli scriventi non toscani doveva essere proposto come modello Il fiorentino «dell'uso colto» la diffusione del fiorentino vivo doveva avvenire tramite l'invio di insegnanti elementari toscan l'unificazione linguistica non poteva essere raggiunta proponendo agli italiani una lingua già esistente e omogene.
La lingua del «Fermo e Lucia» è caratterizzata: da un fondo di lombardo e da vari elementi toscani e francesi da un fondo di toscano letterario e da vari elementi lombardi e francesi da un fondo di italiano parlato e da vari elementi lombardi e francesi da un fondo di fiorentino contemporaneo e da vari elementi lombardi e francesi.
La revisione che porta dalla Ventisettana alla Quarantana comporta sistematicamente la sostituzione: di forme genericamente toscane con espressioni tipicamente fiorentine di forme arcaiche e letterarie con cultismi di forme arcaiche e letterarie con espressioni dell'uso vivo di forme del fiorentino popolare con espressioni del fiorentino dell'uso colto.
Il «Dizionario della lingua italiana» di Tommaseo-Bellini: ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, come il Giorgini-Broglio ha come modello il fiorentino vivo, come il Giorgini-Broglio ha come modello il fiorentino vivo, diversamente dal Giorgini-Broglio, ha come modello sia il toscano parlato che la lingua letteraria, diversamente dal Giorgini-Broglio.
Secondo Graziadio Isaia Ascoli, l'unificazione linguistica: doveva essere raggiunta attraverso il sistema scolastico dipendeva da fattori extralinguistici doveva essere raggiunta attraverso la diffusione della lingua letteraria di base fiorentina doveva essere raggiunta attraverso un intervento pilotato dalle istituzioni.
I testi veristi di Giovanni Verga si incardinano su due procedimenti fondamentali: l'impegno politico e la scientificità della letteratura la scientificità della letteratura e la regressione del narratore l'impersonalità e la regressione del narratore l'impegno politico e l'impersonalità.
La lingua del romanzo «I Malavoglia»: è un italiano di tipo fiorentino, caratterizzato da vari tratti tipici del parlato è un siciliano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato è un italiano caratterizzato da vari tratti tipici del parlato è un italiano ricco di termini dialettali siciliani, e caratterizzato da vari tratti tipici del parlato.
Quale di questi procedimenti è tra quelli impiegati da Verga per produrre l'impressione di una «oralità popolare»? il ricorso a sicilianismi morfologici e fonetici la dislocazione e destra e a sinistra il discorso indiretto libero il ricorso a sicilianismi lessicali.
Quale procedimento sintattico appare dominante nella lirica pascoliana «L'assiuolo»? anastrofe enclisi pronominale asindeto iperbato.
Il progetto linguistico di D'Annunzio è quello: di avvicinare la lingua poetica a quella parlata, recuperando forme dalla lingua quotidiana di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando al linguaggio lirico di tradizione petrarchesca di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, recuperando forme medievali e classiche direttamente dalle fonti di allontanare la lingua della poesia da quella quotidiana, ritornando alla lingua letteraria tradizionale.
La forma «pèrsica» che si incontra nella lirica dannunziana «Nella belletta» è un: allofono di «pèsca» allomorfo di «pèsca» allotropo di «pèsca» una variante dialettale di «pèsca».
La lirica dannunziana «Nella belletta» presenta già nel titolo una citazione di un testo di: Orazio Virigilio Petrarca Dante.
Quale di queste misure di politica linguistica fu intrapresa dal regime fascista? la difesa delle minoranze linguistiche il sostegno dell'attività lessicografica della Crusca il rifiuto delle parole straniere la promozione e la valorizzazione dei dialetti.
Quale di questi eventi non ebbe effetti significativi sulla diffusione dell'italiano nella prima metà del Novecento? l'innalzamento dell'obbligo scolastico il regime fascista la Grande guerra (1915-1918) la mobilitazione delle masse popolari.
Don Lorenzo Milani contestava: gli errori concettuali compiuti dagli insegnanti nella correzione degli elaborati il modello linguistico proposto dalla scuola, anacronistico e letterario la mancanza di specifiche conoscenze tecniche da parte degli insegnanti il ruolo avuto dalla classe dominante nell'annosa questione della lingua.
Quale di queste caratteristiche è tipica dell'«italiano aziendale»? precisione e univocità dei termini uso di lessico prevalentemente denotativo uso di lessico tecnico-scientifico uso di tecnicismi collaterali.
Quale di queste affermazioni è falsa? un elemento che distingue la lingua di Montale da quella dei contemporanei è la sua evidente letterarietà in Saba, aulicismi e lingua quotidiana convivono armonicamente in un tono medio il linguaggio poetico dei futuristi appare caratterizzato dal «cozzo dell'aulico col prosaico» Ungaretti persegue l'isolamento della parola al fine di recuperarne la «purezza originaria».
Quale autore sfruttò al massimo le potenzialità della lingua in senso espressionista? Carlo Emilio Gadda Italo Calvino Italo Svevo Umberto Saba.
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