lingusti difficili
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Title of test:![]() lingusti difficili Description: lingusti dufficili |




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La variazione diafasica: indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, in relazione allo spazio. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa attraverso il tempo. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa, dalla funzione del messaggio e dal contesto. indica la variazione della lingua condizionata dalla situazione comunicativa e dall’appartenenza dei parlanti a diversi strati sociali. Alessandro Manzoni, nella versione definitiva dei I promessi sposi adottò: la lingua coeva della classe colta della città di Firenze. la lingua coeva della classe colta della città di Milano. il fiorentino vivo del secolo XVI, sul modello di Machiavelli. il fiorentino del Trecento, sul modello di Bembo. Quale tra i seguenti caratteri non è condiviso da tutti i dialetti italiani settentrionali?. la perdita dell’opposizione di lunghezza consonantica. la presenza di una doppia serie di pronomi soggetto. l’indebolimento delle consonanti occlusive. la presenza di vocali anteriori arrorondate. Una «varietà di lingua»: è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali o situazionali. è un insieme di tratti sociali o situazionali di un sistema linguistico che co-occorre con un certo insieme di tratti sociali linguistici. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico all'interno del repertorio linguistico di una comunità. è un insieme di tratti linguistici di un sistema linguistico usato in particolari contesti comunicativi. La variazione diafasica: diversamente dalla variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante. come la variazione diastratica, è legata univocamente al parlante. diversamente dalla variazione diastratica, è legata univocamente al parlant. come la variazione diastratica, non è legata univocamente al parlante. Secondo Francesco Sabatini, l’italiano dell’uso medio è: la varietà di italiano usata dalla classe media. la varietà di italiano che si colloca diastraticamente tra l’italiano colto e quello popolare. una varietà della lingua nazionale ricettiva nei confronti delle varietà regionali. una varietà di italiano in parte diversa dallo standard, usata nell’orale ma anche nello scritto. In italiano, la lunghezza vocalica: non è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico. è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. è predicibile dal contesto, dunque ha valore allofonico. non è predicibile dal contesto, dunque ha valore fonologico. La metafonesi è un caso di: assimilazione perseverativa (o progressiva). dissimilazione perseverativa (o progressiva). assimilazione anticipatoria (o regressiva). dissimilazione anticipatoria (o regressiva). L’alternanza radicale tra «siedo» e «sediamo» è un caso di: arizotonia. monottongamento. rizotonia. allomorfia. La derivazione è il processo morfologico che: prevede la formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un suffisso a un morfema lessicale. produce parole nuove a partire da due parole autonome preesistenti. aggiunge alla parola di base informazioni relative alle categorie flessive. prevede la formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso a un morfema lessicale. In italiano: come in greco e in latino, esistono dei veri e propri infissi. come in greco e in latino, non esistono infissi veri e propri. diversamente che in greco e in latino, non esistono infissi veri e propri. diversamente che in greco e in latino, esistono dei veri e propri infissi. In italiano, i prefissi: sono usati sia nei processi derivazionali che in quelli flessivi. esprimono solo valori flessivi e non sono usati nei processi derivazionali. non sono usati né nei processi derivazionali né in quelli flessivi. esprimono solo valori derivazionali e non sono usati nei processi flessivi. Si chiama «conversione» la formazione di parole derivate, ottenuta: senza aggiunta di suffisso derivazionale. mediante l’aggiunta sia di prefissi che di suffissi. mediante composizione. mediante l’aggiunta di prefissi flessivi. 1. In italiano: come in greco e in latino, esistono dei veri e propri infissi. come in greco e in latino, non esistono infissi veri e propri. diversamente che in greco e in latino, non esistono infissi veri e propri. diversamente che in greco e in latino, esistono dei veri e propri infissi. Si chiama «conversione» la formazione di parole derivate, ottenuta: senza aggiunta di suffisso derivazionale. mediante l’aggiunta sia di prefissi che di suffissi. mediante composizione. mediante l’aggiunta di prefissi flessivi. Quale delle seguenti proprietà sintattiche non è caratteristica del Soggetto?. rimane non espresso con le forme non finite del Verbo. si accorda col Verbo. ha sempre il ruolo di AGENTE. se è un pronome, ha il caso Nominativo. 2. Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto indiretto?. può essere pronominalizzato con un clitico dativo. può comparire nella frase come elemento extranucleare. è un SP introdotto dalla preposizione «a». ha in genere il ruolo tematico di OGGETTO. Quale delle seguenti proprietà sintattiche e semantiche non è caratteristica dell’Oggetto diretto?. si accorda con il verbo in genere e numero. non ha mai il ruolo semantico di AGENTE. diventa soggetto nella costruzione passiva. ha il caso accusativo nella serie dei pronomi clitici. . Il Soggetto dei verbi inaccusativi: presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto indiretto dei V transitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle dell’Oggetto diretto dei V transitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V transitivi. presenta delle proprietà comuni a quelle del Soggetto dei V intransitivi. . In quale delle seguenti frasi abbiamo un verbo bivalente che richiede un SP e un SN?. Lucia ha detto molte cose a Lello. A Luisa piace la musica. Mario collabora con Denis a un progetto. A Matteo dispiace del tuo comportamento. Quale tra le seguenti affermazioni è falsa?. la costruzione passiva è una costruzione inaccusativa. il complemento d’agente non è un elemento nucleare. la costruzione passiva può essere usata per porre l’AGENTE in posizione di rema. nella costruzione passiva il Soggetto di un Verbo transitivo diventa l’Oggetto diretto della frase. In quale delle seguenti frasi si trova un «si» impersonale?. Si sono scambiati gli auguri. Lo si dice spesso. Si lava spesso. Si è portato a casa il lavoro. Quale di queste frasi non contiene un verbo inaccusativo?. Ho passeggiato a lungo, ieri sera. Mi pento di ciò. Paolo partirà domani. Il ceppo è bruciato in pochi minuti. Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all’aspetto perfettivo aoristico?. Maria si è allenata duramente dall’inizio dell’anno. Giovanni si è tuffato in piscina da alcuni minuti. Nadia è andata a trovare sua madre due volte da lunedì. Giovanni si tuffò in piscina. . Quale delle seguenti frasi contiene un verbo all’aspetto imperfettivo progressivo?. Durante la lezione, Maria e Paola chiacchieravano. I mongoli combattevano a cavallo. Quel giorno andai al lavoro. Quel giorno andavo al lavoro, quando mi tamponarono. In quale di queste frasi il futuro ha valore epistemico?. Non è ancora arrivato. Sarà ancora in viaggio. Stasera tornerò tardi. Ne parleremo al tuo ritorno. Giovanni parlerà domani. In quale delle seguenti frasi il tempo verbale del verbo sottolineato non ha valore deittico?. Domani Luigi partirà per le vacanze. Sono passato ieri alle cinque, ma era già uscito. In questo momento Paolo dorme sul divano. Nel 2010 vinsi un importante trofeo di tennis. . Si indichi in quale delle seguenti frasi, i tempi dei verbi in corsivo sono usati deitticamente: Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. Tra poco cominceremo a prepararci per uscire. I tuoi saranno arrivati a quest’ora. La stampa a caratteri mobili fu inventata nel 1455 e si diffonderà rapidamente nel secolo successivo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. i Nomi, come i Verbi, possono selezionare degli argomenti. il sintagma nominale (= SN) ha come testa un nome (= N). i complementi del Nome sono sempre extranucleari. la categoria funzionale dei DETERMINANTI può fungere da Specificatore del Nome. 4. In quale dei seguenti Sintagmi Nominali troviamo un genitivo oggettivo?. Il rifiuto dell’invito da parte di Andrea. La telefonata di Luca a Maria. Il desiderio materno. La partenza di Mario per l’India. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. I dimostrativi sono elementi deittici. Gli indefiniti si possono dividere in due classi: intrinseci e non intriseci. Gli indefiniti intrinseci possono essere usati solo al plurale. I quantificatori si dividono in sue sottoclassi: numerali e indefiniti. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Gli Aggettivi prenominali hanno funzine descrittiva o appositiva. Gli Aggettivi di relazione istituiscono una relazione tra il referente indicato dal SN e un altro referente. Gli Aggettivi di Relazione non possono essere modificati da Avverbi. Gli avverbi di quantità e grado non possono essere usati come Specificatori degli Aggettivi. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il ricorso alla forma articolata è facoltativo con le preposizioni «tra», «fra». Le preposizioni monosillabiche non possono occorrere senza il complemento. Il ricorso alla forma articolata è facoltativo con la preposizione «con». La formazione della P articolata è obbligatoria con le preposizioni «di, a, da, in, su». Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il pronome libero «egli» condivide alcune proprietà con i pronomi clitici. in genere il pronome libero viene impiegato quando indica un referente inatteso. nei pronomi liberi, si distingue tra forme al Nominativo, al Dativo e all’Accusativo. i pronomi liberi occupano le stesse posizioni sintattiche dei Sintagmi Nominal. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il clitico dativo corrisponde a un Sintagma Preposizionale con funzione di Oggetto indiretto. Tutti i Sintagmi Preposizionali [a + SN] possono essere resi con i clitici dativi. I Sintagmi Preposizionali [a + SN] selezionati da verbi come «pensare» possono essere pronominalizzati col clitico locativo «ci/vi». I pronomi clitici dativi corrispondono a dei Sintagmi Preposizionali del tipo [a + SN]. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Il clitico genitivo-partitivo «ne» presenta un valore equivalente a quello di un pronome personale. «Ne» può pronominalizzare Sintagmi Preposizionali con valore di genitivo. Il comportamento sintattico dell’avverbio di luogo «ci/vi» è analogo a quello di un pronome personale clitico. «Ne» può pronominalizzare Sintagmi Preposizionali con valore di dativo. Nella frase «Mi ci ha accompagnato» abbiamo la sequenza di due clitici: il primo dativo, il secondo accusativo. il primo accusativo, il secondo dativo. il primo accusativo, il secondo locativo. il primo dativo, il secondo locativo. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. i pronomi riflessivi sono uguali ai corrispondenti pronomi personali. i pronomi riflessivi liberi hanno solo funzione di caso Obliquo. i pronomi riflessivi presentano una doppia serie di forme: libere e una clitiche. i clitici riflessivi hanno valore accusativo o dativo. In quale di queste frasi il pronome in corsivo è usato deitticamente?. Non la posso proprio accettare, questa situazione. A Mario non piace la cioccolata. Non gli piace nemmeno il gelato. Guarda dritto dall’altra parte della strada: sono loro i miei vicini di casa. Non penso che mi biasimerai, se dico questo. Quale di queste affermazioni è falsa?. L’intera struttura frasale che contiene tra i suoi costituenti una proposizione è detta «frase complessa». Ogni singola frase che contiene una proposizione è detta «matrice». Una frase matrice che non è subordinata a un’altra frase è detta frase «semplice». Una frase che svolge all’interno di un’altra frase il ruolo che svolgerebbe un sintagma è detta «proposizione». 2. In quale delle seguenti frasi complesse, il controllore della proposizione infinitiva è il Soggetto della frase matrice?. Paolo pensa di uscire con Marta. A Paolo piace molto uscire con Marta. Mi occorre del tempo per terminare il lavoro. Paolo ha invitato Marta a uscire con lui. Quale delle seguenti frasi complesse contiene una proposizione con un congiuntivo volitivo?. Mi rallegra che tu stia bene. Preferisco che tu esca. Suppongo che a quest’ora sia già arrivato. Credo che tu abbia ragione. Quale delle seguenti frasi complesse contiene una proposizione extranucleare temporale?. Andando al lavoro, mi sono fermato a comprare il pane. Ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato. Paolo è stato richiamato perché è arrivato tardi. Qualunque cosa tu dica, non mi interessa. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. Nel caso della dislocazione dell’Oggetto indiretto, la ripresa del clitico è obbligatoria. Nella costruzione del tema sospeso, la ripresa del clitico è obbligatoria. Nella dislocazione a destra, gli elementi dislocati possono essere considerati dei «ripensamenti». I costituenti dislocati a sinistra introducono il tema della comunicazione. Quale delle seguenti frasi complesse contiene una proposizione nucleare oggettiva?. Aspira a raggiungere una posizione di rilievo. Non è conveniente comprare casa adesso. Detesto che tu dica queste cose. Non mi piace che tu ti comporti così. 1. Quale di queste affermazione è falsa?. I dimostrativi «questo» e «quello» richiedono un’interpretazione deittica soltanto spaziale. Il toscano possiede anche degli avverbi di luogo orientati sull’ascoltatore. Il toscano il sistema dei dimostrativi è ternario. Il italiano il sistema dei dimostrativi è binario. Quale di queste affermazioni è falsa?. Nell’italiano dell’uso medio il raddoppiamento fonosintattico è limitato ad alcune aree del centro Italia (specialmente Firenze e la Toscana). Nell’italiano dell’uso medio si tende alla neutralizzazione dell’opposizione tra le vocali medio basse e medio-alte. Nell’italiano dell’uso medio si tende alla neutralizzazione dell’opposizione tra /s/ e /z/ in contesto intervocalico. Nell’italiano dell’uso medio è molto abbondante il ricorso alle varianti eufoniche del tipo «ed» o «ad». 1. Dei seguenti costrutti, quale non è usato nell’italiano dell’uso medio con valore impersonale?. l’uso del verbo alla III plurale. l’uso dell’indefinito «qualcuno» con funzione pronominale. l’uso del verbo alla II singolare. l’uso dell’indefinito «uno» con funzione pronominale. A quale categoria appertiene il calco «non c’è di che»?. calchi di composizione. calchi sintagmatici. calchi fraseologici. calchi di derivazione. A quale categoria appartiene il calco «guerra fredda»?. calchi di derivazione. calchi di composizione. calchi sintagmatici. calchi fraseologici. A che tipo di prestito corrisponde la parola «brindisi»?. prestiti adattati morfologicamente. prestiti adattati fonologicamente. prestiti non adattati. non è un prestito. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. il prestito è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel duplice aspetto del significato e del significante. il cambiamento semantico è la creazione di una parola nuova attraverso i processi morfologici della lingua. il calco linguistico è la riproduzione di un elemento linguistico alloglotto nel solo aspetto del significato. Il lessico contemporaneo conta un numero piuttosto elevato di parole prefissate. Il sistema fonologico del latino prevedeva: una doppia serie di vocali e consonanti lunghe e brevi. una serie di vocali e consonanti brevi. una serie di vocali brevi, e una serie di consonanti lunghe e brevi. una serie di vocali lunghe e brevi, e una serie di consonanti brevi. Con il termine di «volgari» medievali si indica: la lingua letteraria che si imporrà nel Cinquecento. le lingue parlate dal «vulgus» al tempo dell’Impero romano. le lingue parlate dal popolo nel Medioevo, distinte dal latino. le varietà di latino impiegate nella comunicazione quotidiana nell’antica Roma. 1. Di quante vocali toniche si compone il sistema fiorentino?. sette. tre. cinque. otto. In fiorentino, il fenomeno del dittongamento spontaneo prevede che: le vocali medio-basse dittongano solo in sillaba aperta e tonica. le vocali medio-basse dittongano solo in sillaba tonica. le vocali medio-alte dittongano solo in sillaba aperta e tonica. le vocali medio-alte dittongano solo in sillaba aperta. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La metatesi è l’alterazione dell’ordine originario di due segmenti. l’inserzione è l’aggiunta di una vocale o di una consonante. La lenizione è l’aumento del grado di forza articolatoria di un segmento vocalico o consonantico. La cancellazione è l’eliminazione di uno o più segmenti vocalici o consonantici. L’anafonesi è un fenomeno fonetico: che interessa le vocali toniche latine / ĭ ē ŭ ō/ solo in alcuni contesti. che interessa le vocali toniche latine / ĭ ĕ ŭ ŏ/ in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / ĭ ē ŭ ō/ in ogni contesto. che interessa le vocali toniche latine / ĭ ĕ ŭ ŏ/ solo in alcuni contesti. In fiorentino, le vocali toniche in iato tendono a:abbassarsi per dissimilazione. innalzarsi per assimilazione. innalzarsi per dissimilazione. abbassarsi per dissimilazione. dileguare per dissimilazione. La forma toscana antica «portòe» si spiega come un caso di: epitesi. epentesi. aferesi. prostesi. In siciliano, il vocalismo atono da quante vocali è composto?. tre. otto. cinque. sette. L’esito «lat. AD-RIPĀRE > it. arrivare» è un caso: di assimilazione anticipatoria. di dissimilazione anticipatoria. di assimilazione perseverativa. di dissimilazione perseverativa. Il fenomeno della gorgia toscana prevede: la spirantizzazione delle occlusive in contesto intervocalico. la spirantizzazione delle occlusive in contesto non-intervocalico. la spirantizzazione delle fricative in contesto non-intervocalico. la spirantizzazione delle fricative in contesto intervocalico. . Nelle varietà toscane, le occlusive sorde in posizione intervocalica: non si sonorizzano mai. si sonorizzano sistematicamente e spesso dileguano. si sonorizzano in alcune forme. si sonorizzano sistematicamente. 2. Nel passaggio «FACĬO > faccio» e «TACĔO > taccio», il nesso /kj/ del latino volgare diventa: un’affricata prepalatale sorda. una fricativa prepalatale sonora. una fricativa prepalatale sorda. un’affricata prepalatale sonora. L’evoluzione «ARMARIUM > armadio», quale tipo di fenomeno consonantico implica?. metatesi. epentesi. assimilazione. dissimilazione. 3. L’italiano «specchio» è: la regolare evoluzione del latino «SPĔCŬLU(M)». un’eccezione alla legge fonetica del dittongamento. un caso di raddoppiamento fonosintattico. un cultismo. Nell’italiano antico «tempora»: il morfema del plurale è «-ora», diversamente che in latino. il morfema del plurale è «-a», come in latino. il morfema del plurale è «-ora», come in latino. il morfema del plurale è «-a», diversamente che in latino. Quale di queste affermazioni è falsa?. Nella grammaticalizzazione una parola lessicale diventa un morfema grammaticale. Lo sviluppo del suffisso avverbiale «-mente» è un caso di grammaticalizzazione. La grammaticalizzazione è una conseguenza della rianalisi (o risegmentazione). La grammaticalizzazione consiste nella soppressione degli allomorfi. I pronomi liberi «lui» e «loro»: in italiano moderno hanno soltanto funzione di soggetto. in fiorentino antico raramente avevano funzione di soggetto. in italiano moderno raramente hanno funzione di soggetto. sia in fiorentino antico, sia in italiano moderno spesso hanno funzione di soggetto. 4. Il presente indicativo «vedo»: è la regolare continuazione del latino «vĭdo». è analogico su quella della IV coniugazione. è la regolare continuazione del latino «vĭdeo». è analogico su quelle della I e della III coniugazione. Quale di queste modalità di costruire il perfetto si continua solo sporadicamente in italiano?. aggiunta di «-s-» tra la radice e la desinenza. raddoppiamento della sillaba radicale. cambiamento della vocale radicale. aggiunta di «-u-» tra la radice e la desinenza. Il perfetto indicativo latino: esprimeva un aspetto verbale sia aoristico sia compiuto. esprimeva un aspetto verbale compiuto. esprimeva un aspetto verbale aoristico o compiuto a seconda dei contesti. esprimeva un aspetto verbale aoristico. Quale di queste affermazioni è falsa?. il latino esprimeva il passivo soltanto attraverso forme sintetiche. già nel latino volgare erano scomparsi i verbi deponenti. il condizionale italiano era in origine un costrutto verbale analistico. l’italiano esprime il passivo soltanto attraverso forme analitiche. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. La preposizione italiana «da» deriva dalla fusione delle preposizioni latine «DE» e «AB». In latino c'erano preposizioni che potevano reggere due casi diversi. La preposizione latina «AD» introduceva l’Oggetto indiretto. Il latino esprimeva alcune funzioni sintattiche sia attraverso i casi, sia attraverso le preposizioni. . Il cambiamento semantico dal lat. «COXA» ‘anca’ all’it. «coscia» deriva: da un’associazione per contiguità tra i significanti (le parole). da un’associazione per contiguità tra i referenti. da un’associazione per similarità tra i significanti (le parole. da un’associazione per similarità tra i referenti. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. il lessico ereditario è stato trasmesso per via orale. i cultismi sono stati introdotti nella lingua dai dotti. i cultismi si sono evoluti secondo le leggi fonetiche. i cultismi non fanno parte del lessico ereditario. Le scelte linguistiche operate da Manzoni nella prima edizione dei "Promessi sposi" sono determinate dalla volontà di. avvicinarsi il più possibile alla lingua dell'uso medio. avvicinarsi il più possibile alluso del toscano contemporaneo. avvicinarsi il più possibile alla lingua parlate. avvicinarsi il più possibilealla lingua letteraria di base toscana. Quale delle seguenti affermazioni è falsa?. "Ne" può pronominalizzare Sintagmi preposizionali con valore di Dativo. Il comportamento sintattico dell'avverbio di luogo "ci" "vi" è analogo a quello di un pronome personale clitico. "Ne" può pronominalizzare Sintagmi preposizionali con valore di genitivo. Il clitico genitivo- partitivo "ne" presenta un volore equivalente a quello di un pronome personale. In Italiano. Diversamente che in greco ed in Latino esistono dei veri e propri infissi. Come in greco e latino non esistono infissi veri e propri. Come in greco e latino, esistono infissi veri e propri. Diversamente che in greco ed in Latino non esistono dei veri e propri infissi. Nel Latino volgare l'articolo definito. aveva valore endoforico (o testuale) e poteva designare una classe di elementi. aveva valore soltanto esooforico (o estralinguistico). aveva valore sia endoforico (o testuale) che esoforico (o extralinguistico). aveva soltanto valore endoforico (o testuale). La lingua del "Fermo e Lucia" è caratterizzata: da un fondo di Italiano parlato e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di toscano letterario e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di lombardo e da vari elementi lombardi e francesi. da un fondo di fiorentino contemporaneo e da vari elementi lombardi e francesi. Le scelte linguistiche operate da Manzoni nella Prima edizione dei Promessi Sposi sono determinate dalla volontà di: avvicinarsi il più possibile alla lingua letteraria di base toscana. avvicinarsi il più possibile alla lingua parlata. avvicinarsi il più possibile all'uso toscano contemporaneo. avvicinarsi il più possibile alla lingua dell'uso medio. Nel sintagma 'sgomabrasi' del v.6 della'qiuete dopo la tempesta' abbiamo un: arcaismo morfologico. arcaismo lessicale. arcaismo sintattico. arcaismo fonetico. Nell'italiano standard il fenomeno del raddoppiamento fonosintattico: è comune. è presente al nord italia. è del tutto assente. è limitato a poche forme del fiorentino ed in toscana. Si indichi in quale delle seguenti frasi i verbi scritti in corsivo sonno usati deitticamente. Petrarca nasce ad Arezzo nel 1304. Tra poco cominceremo a prepararci per uscire. La stampa a caratteri mobili fu inventata del 1455 e si diffonderà rapidamente nel secolo successivo. I tuoi saranno arrivati a quest'ora. |