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MARKETING DELLA MODA

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MARKETING DELLA MODA

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ECAMPUS - Docente Pasquetti Maurizio

Creation Date: 2024/11/03

Category: Others

Number of questions: 239

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Come può essere definita la funzione marketing in ottica di market-driven management?. Processo manageriale atto a soddisfare bisogni ed esigenze mediante la creazione di valore per il cliente. L'insieme delle operazioni messe in atto da una azienda per debellare la concorrenza. Processo atto a soddisfare dei bisogni e delle esigenze mediante lo scambio di beni e/o servizi. L'insieme delle operazioni messe in atto da una azienda per assicurarsi la preferenza del cliente al fine di garantire all'impresa introiti maggiori.

02. Quali sono i 6 concetti del marketing?. Produzione - prodotto - vendita - marketing - cliente - marketing sociale. Produzione - prodotto - vendita - comunicazione - cliente - marketing sociale. Produzione - prodotto - vendita - marketing - comunicazione - marketing sociale. Produzione - prodotto - vendita - marketing - cliente - mercato.

03. Quali sono le leve di marketing operativo (4P)?. Prodotto, prezzo, promozione, posizionamento. Prezzo, segmentazione, posizionamento, pubblicità. Prodotto, prezzo, comunicazione, promozione. Prodotto, prezzo, comunicazione, distribuzione.

04. Individuare gli strumenti del marketing operativo o tattico. Produzione - prezzo - vendita - marketing sociale - cliente. Prodotto - distribuzione - prezzo - comunicazione - programma di marketing. Prodotto - distribuzione - prezzo - comunicazione - cliente. Prodotto - comunicazione - vendita - prezzo - programmazione.

05. Quale tra queste è una causa del marketing operativo?. La necessità di nuove forme di distribuzione. Soddisfare i bisogni del cliente in modo da mantenere la fedeltà. Migliorare la comunicazione dell'impresa. Migliorare la promozione dei prodotti/servizi.

06. Quali di queste è l'ipotesi di marketing in situazione di orientameto al cliente?. marketing passivo. Marketing evolutivo. marketing strategico. marketing operativo.

07. Qual è la sequenza delle fasi dell'evoluzione della filosofia di marketing associata al business d'impresa?. Orientamento al prodotto -- Orientamento al cliente - Orientamento alla vendita- Orientamento al mercato. Orientamento al prodotto- Orientamento alla vendita - Orientamento al mercato - Orientamento al cliente. Orientamento al prodotto - Orientamento alla produzione - Orientamento al cliente - Orientamento al mercato. Orientamento al prodotto - Orientamento alla vendita - Orientamento al cliente - Orientamento al mercato.

08. Nella situazione di orientamento alla produzione e al prodotto. Qual è una delle cause del marketing passivo?. nessuna delle precedenti risposte. La domanda è superiore all'offerta. La domanda è inferiore all'offerta. La domanda è uguale all'offerta.

09. Il market-driven management è una evoluzione della filosofia aziendale quale risultato di tre cambiamenti in corso nell'ambiente macro-marketing. Emergere nuovi valori- Concorrenza elevata - Potere della distribuzione. Saturazione mercato- Concorrenza elevata - Potere della distribuzione. Saturazione mercati- Globalizzazione - Sviluppo tecnologie dell'informazione. Globalizzazione - Sviluppo tecnologie dell'informazione - Emergere di nuovi valori.

01. Con rethinking marketing si intende un processo che: Ha posto al centro dell'attenzione non più il mercato di massa come in passato, ma il cliente. Di rivoluzione delle tecniche di marketing concluso negli anni '60 con l'arrivo dei nuovi media. Punta a controllare e criticare le tecniche, le tradizioni e le conseguenze del marketing tradizionale per migliorare la commercializzazione dei beni nella società contemporanea. Sviluppa una strategia di marketing identificando il mercato di riferimento, il prezzo e la promozione, la pianificazione dei media.

02. Quali sono le tre dimensioni del mercato su cui può operare il marketing laterale?. Luogo, tempo, situazione. Bisogno, target, occasione. Bisogno, target, potenziale. Nessuna delle altre risposte è corretta.

03. Quali sono i livelli principali di un prodotto su cui può operare il marketing laterale?. Prodotto o servizio tangibile, confezione, attributi di marca, utilizzo o acquisto. Prodotto o servizio tangibile, confezione, attributi di marca, utilizzo o acquisto. Attributi di marca, opinione collettiva, confezione, utilizzo o acquisto. Nessuna delle altre risposte è corretta.

04. Quali sono gli ambiti di applicazione del marketing secondo Kotler?. Beni materiali, servizi, eventi, supposizioni, persone, luoghi, proprietà, organizzazioni, informazione, idee. Beni materiali, servizi, eventi, esperienze, persone, luoghi, proprietà, organizzazioni, informazione, idee. Nessuna delle altre risposte è corretta. Beni materiali, servizi, eventi, esperienze, promozioni, luoghi, proprietà, organizzazioni, informazione, idee.

05. A cosa punta il critical marketing?. Nessuna delle altre risposte è corretta. A controllare e criticare le tecniche, le tradizioni e le conseguenze del marketing tradizionale per migliorare la commercializzazione dei beni nella società contemporanea. A sviluppare una strategia di marketing identificando il mercato di riferimento, il prezzo e la promozione, la pianificazione dei media. A porre al centro dell'attenzione non più il mercato di massa come in passato, ma il cliente.

06. Secondo Schein quali sono le 4 condizioni che un'impresa deve avere per affrontare il cambiamento?. Bassi costi di produzione, basso numero di dipendenti, integrazione e impegno per raggiungere gli obiettivi, clima interno collaborativo. Bassi costi di produzione, flessibilità e creatività interna, integrazione e impegno per raggiungere gli obiettivi, clima interno collaborativo. Abilità di assimilare e diffondere le informazioni, flessibilità e creatività interna, integrazione e impegno per raggiungere gli obiettivi, clima interno collaborativo. Abilità di assimilare e diffondere le informazioni, basso numero di personame, integrazione e impegno per raggiungere gli obiettivi, clima interno collaborativo.

01. Da un punto di vista operativo, quali sono le differenze tra marketing verticale e marketing laterale?. Il marketing laterale procede mediante creazione mentre quello verticale in maniera sequenziale. Non c'è nessuna differenza, entrambi procedono in maniera sequenziale mediante selezione. nessuna delle precedenti risposte. Il marketing verticale procede mediante creazione mentre quello laterale in maniera sequenziale.

02. Qual è l'obiettivo del critical marketing secondo Tadajewski e Brownlie ?. nessuna delle precedenti risposte. Sostituire completamente le tecniche del marketing tradizionale basate su logiche di vendita e che non migliorano la qualità della vita. Controllare e criticare le tecniche e le conseguenze del marketing tradizionale per migliorare la commercializzazione dei beni nella società contemporanea. Rilevare i limiti e le carenze del marketing tradizionale per innalzare il livello di vita materiale e la qualità della vita in tutto il mondo.

03. Quali sono le principali forze sociali che hanno determinato un cambiamento radicale del mercato?. La disintermediazione, la deregolamentazione, il cambiamento tecnologico, la globalizzazione, la privatizzazione, le maggiori pretese da parte del cliente, la personalizzazione, l'aumento di concorrenza, la convergenza dei settori e la trasformazione della vendita al dettaglio. La globalizzazione è l'unica vera forza sociale che ha determinato il cambiamento. Internet. L'"ipercompetizione" e le maggiori pretese da parte del cliente.

04. Cosa si intende per marketing laterale e su cosa si fonda?. Il marketing laterale è un è un concetto "ombrello", sotto il quale si racchiude la "critica", in ogni sua accezione. È un processo operativo che si fonda sulla sequenzialità dei processi segmentazione-definizione del mercato obiettivo-posizionamento e che quindi crea il vantaggio competitivo previa definizione del mercato. Il marketing laterale genera idee per ampliare un mercato predeterminato e contribuisce ad aumentare la penetrazione al massimo livello nel mercato di riferimento. È un processo strategico che si fonda sulla conoscenza della concorrenza. È un processo operativo che si fonda sul riconoscimento dei bisogni quale punto di partenza della creazione di valore da parte dell'impresa e che punta a definire una nuova categoria o un nuovo mercato: si trasforma il prodotto in modo tale da soddisfare nuovi bisogni e nuove persone, o anche per rispondere a situazioni non considerate in precedenza.

05. Quali sono, secondo Shein, le condizioni che un'azienda deve applicare per affrontare efficacemente il cambiamento del mercato?. Il coinvolgimento di dipendenti, fornitori e distributori in un lavoro di squadra per fornire la migliore offerta di valore ai clienti-obiettivo e la valutazione della soddisfazione del cliente in riferimento ai vari settori dell'azienda. Raccogliere informazioni veritiere e comunicare in funzione dei bisogni del cliente. Esclusivamente l'allargamento della propria visione rispetto alle esigenze e agli stili di vita della clientela. L'abilità di assimilare e diffondere le informazioni in maniera valida e attendibile la flessibilità e la creatività interna in modo da attuare i cambiamenti richiesti dalle informazioni ottenute ; l'integrazione e l'impegno a raggiungere con successo gli obiettivi dell'organizzazione; Un clima interno collaborativo.

06. Secondo la tesi "Dalla transazione alla relazione"del societing di Fabris: Il marketing deve interessarsi anche delle conseguenze sociali dei prodotti che mette in circolo e quindi le imprese sono obbligate a passare da una logica della transazione a quella della relazione. nessuna delle precedenti risposte. Il consumatore acquisisce un potere e una forza contrattuale sconosciuta in passato che impone alle imprese il passaggio da una logica della transazione a quella della relazione. La nuova epoca all'insegna della complessità, dell'incertezza e del dubbio sistematico impone alle imprese il passaggio da una logica della transazione a quella della relazione.

07. Quanti e quali sono gli ambiti di applicazione del marketing secondo Kotler?. Sono 5: beni materiali, servizi, eventi, luoghi e organizzazioni. Sono 10: beni materiali, servizi, eventi, esperienze, persone, luoghi, proprietà, organizzazioni, informazione e idee. Sono 2: beni materiali e servizi. Sono 3: beni materiali, eventi, luoghi.

08. Il polisensualismo fa parte del: Marketing multiculturale. Marketing etico. Marketing sequenziale. Marketing estetico.

09. Nel marketing esperenziale del societing. Dai bisogni si passa ai desideri per poi arrivare ad essere protagonisti di una vera e propria esperienza. I desideri sono i driver al consumo in cui prevale lo scambio sociale. Prevalgono il valore d'uso e le performances del prodotto. Dai bisogni si passa ai i una vera e propria esperienza.

10. Nel societing, il marketing etico: Non esiste, il concetto di marketing non può essere affiancato a quello di eticità. E' uno strumento tattico slegato dalla cultura aziendale. E' uno strumento strategico che coinvolge l'impresa nella sua globalità. nessuna delle precedenti risposte.

01. Quando la correlazione costi variabili-costi totali è elevata ma anche minore la possibilità di economia di scala?. Quando si opera in un mercato con elevata concorrenza. Quando si ha una struttura di costi rigida. Quando si opera in un mercato oligopolio. Quando si ha una struttura dei costi flessibili.

02. I fattori socio-culturali sono componenti di quale ambiente?. Marketing laterale. Micro marketing. Marketing funzionale. Macro marketing.

03. Quali caratteristiche hanno le variabili che costituiscono l'ambiente funzionale?. Le variabili che non hanno alcuna influenza sull'impresa. Le variabili interne all'impresa ma non influenzano in alcun modo le scelte aziendali. Nessuna delle precedenti risposte. Le variabili che agiscono direttamente sull'impresa e sulle quali il marketing è in grado di esercitare alcune forme di controllo.

01. Come può essere definita la globalizzazione?. Fenomeno di crescita progressiva delle relazioni a livello mondiale che facilità l'aggressione verso altri Paesi. Fenomeno che ha abbattuto le barriere all'ingresso in nuovi mercati mondiali permettendo lo scambio in maniere più semplice ed economica. Fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in diversi ambiti, il cui effetto principale è una decisa convergenza economica e culturale tra i Paesi del mondo. Nessuna delle altre risposte è corretta.

02. Quali sono i fattori della globalizzazione?. Fattori di mercato – fattori governativi – fattori competitivi – fattori legislativi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Fattori di mercato – fattori di costo – fattori governativi – fattori competitivi. Fattori di mercato – fattori legislativi – fattori competitivi – fattori ambientali.

03. Quale tra questi è uno svantaggio della globalizzazione?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Portafoglio di marca più vulnerabile. Maggiore competizione internazionale. Aumento dei costi della tecnologia.

04. Cosa si intende per sistema moda?. Un insieme di interrelazioni tra produzione dei materiali di base, styling, confezione, comunicazione, vendita. Un insieme di interrelazioni tra i vari Stati per la corretta esecuzione delle politiche distributive. Nessuna delle altre risposte è corretta. Un insieme di interrelazione tra gli stilisti di uno stesso paese.

01. Cos'è la domanda derivata?. Domanda che proviene da un’organizzazione ma che è di pertinenza di un’altra organizzazione. Domanda che deriva da consumatori. Domanda che proviene da un’organizzazione che utilizza i prodotti acquistati per soddisfare a sua volta un’altra domanda. Nessuna delle altre risposte è corretta.

02. Secondo il modello di Maslow di analisi dei bisogni, i bisogni sociali... Vengono soddisfatti per primi. Vengono soddisfatti dopo quelli di stima. Vengono soddistatti dopo quelli fisiologici. Nessuna delle altre risposte è corretta.

03. Quali sono i tre punti che riassumono la tesi di Rochefort riguardante le società ricche?. I consumatori benestanti si accorgono sempre meno di eventuali miglioramenti nelle loro condizioni di vita. Il benessere e il confort inducono a far dimenticare cosa comportino eccessive pretese, quali più tempo libero e contemporaneamente più soldi, maggior protezione sociale e salari più alti. La perdita della concezione del tempo e quindi della pazienza: i consumatori di oggi vogliono tutto e subito. Nessuna delle altre risposte. I consumatori benestanti tendono a non riconoscere la propria soddisfazione. Il benessere e il confort inducono a far dimenticare cosa comportino eccessive pretese, quali più tempo libero e contemporaneamente più soldi, maggior protezione sociale e salari più alti. La perdita della concezione del tempo e quindi della pazienza: i consumatori di oggi vogliono tutto e subito. I consumatori benestanti tendono a desiderare solo potere, denaro e riconoscimento sociale.

04. Cosa prevede la Teoria Stimolo Risposta?. Stimolo e risposta sono strettamente correlati sono in alcuni individuiu. Uno stimolo eccessivo provoca tensione, ansietà, nervosismo, inquietudine. Un lavoro troppo monotono o semplice può diventare faticoso. Lo scarto rispetto al livello normale, provoca noia. Quindi la motivazione implica da una parte un comportamento di riduzione delle tensioni tale da evitare un livello di risveglio troppo elevato, e dall’altro, di riduzione della noia. L'uomo ha sempre bisogno di una forte tensione e forti motivazioni per raggiungere i massimi livelli di soddisfazione. Lo stimolo e la risposta sono direttamente proporzionali. All'aumentare dello stimolo aumenta il livello di risveglio.

05. Come può essere definito il bisogno?. Il bisogno è uno stato di carenza che spinge l'organismo a rapportarsi con il suo ambiente al fine di colmarlo. Necessità di acquisto di un bene e/o servizio per il soddisfacimento di uno stato di carenza. Stato di insoddisfazione della persona. Nessuna delle altre risposte è corretta.

06. Quali tra questi non sono due categorie che gli studiosi ricomprendono come bisogni di marketing?. Bisogni relativi e bisogni assoluti. Nessuna delle altre risposte è corretta. Bisogni espressi e bisogni latenti. Bisogni ridondanti e bisogni unici.

07. Tra le determinanti del benessere individuali, il piacere?. E' un elemento statico. E' un elemento che non viene tenuto in considerazione. Nessuna delle altre risposte è corretta. E' un elemento dinamico.

08. Quale è l’ordine gerarchico dei bisogni secondo Maslow?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Fisiologici – di sicurezza – sociali – di stima – di autorealizzazione. Fisiologici – di sicurezza – sociali – di stima – di autorità. Fisiologici -di sicurezza – di stima - sociali – di autorealizzazione.

09. Chi parla del concetto di valori strumentali e valori terminali?. Sheth, Norman & Gross. Rockeach. Murray. Nessuna delle altre risposte è corretta.

10. Secondo quale teoria al crescere dell’intensità dello stimolo all’inizio si genera soddisfazione e poi dopo il punto soglia si genera fastidio?. Wundt. Murray. Maslow. Nessuna delle altre risposte è corretta.

11. Una delle dimensioni dei bisogni secondo Murray è: Bisogni manifesti o latenti. Bisogni fisiologici o sociali. Bisogni veri o falsi. Nessuna delle altre risposte è corretta.

12. Quali sono le determinanti del benessere individuale?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Ricerca di stima, ricerca del comfort, ricerca di stimolazione. Ricerca del piacere, ricerca del comfort, ricerca di stima. Ricerca di comfort, ricerca del piacere, ricerca di stimolazione.

01. Quali sono le possibili tipologie di informazioni a disposizione di un potenziale acquirente?. Fonti di informazione dominate dai produttori e digitali. Fonti di informazione dominate dai produttori,personali e neutre. Fonti di informazione dominate dai produttori e personali. Fonti di informazione dominate dai produttori, neutre e digitali.

02. Quale tra questi non è uno stadio del processo di acquisto?. nessuna delle precedenti risposte. Comportamento affettivo. Valutazione delle alternative. Comportamento del dopo acquisto.

03. Quali sono i tre livelli di risposta nel processo di acquisto?. Affettivo, descrittivo, comportamentale. Cognitivo, selettivo, distorsivo. Cognitivo, affettivo, comportamentale. Cognitivo, distorsivo comportamentale.

04. Come può essere definito il comportamento d'acquisto del cliente?. L'insieme delle decisioni con cui l'impresa riesce a convincere il consumatore ad acquistare. Il comportamento d'acquisto è l'insieme delle motivazioni che spingono il consumatore all'acquisto di un prodotto e/o servizio per il soddisfacimento di un bisogno. Il processo con cui il consumatore decide di acquistare un prodotto e/o un servizio offerto da un'impresa. Il comportamento d'acquisto è l'insieme delle motivazioni che spingono il consumatore all'acquisto di un prodotto e/o servizio offerto da un'impresa.

01. Ogni prodotto può essere visto come un paniere di attributi. Quali sono?. Servizio o beneficio di base, servizi supplementari necessari e servizi supplementari aggiunti. Servizio di base, servizi supplementari aggiunti e associazioni mentali. Servizio o beneficio di base, servizi supplementari necessari, servizi supplementari aggiunti e associazioni mentali. Nessuna delle altre risposte.

01. Quale tra questi non è uno stadio del processo di acquisto?. Valutazione delle alternative. Ritenzione selettiva. Comportamento del dopo acquisto. Nessuna delle altre risposte è corretta.

02. Cosa sono motivazione, atteggiamento, personalità e apprendimento?. Influenze socioculturali. Influenze sociologiche. Nessuna delle altre risposte è corretta. Influenze psicologiche.

03. Quali sono le fonti di informazioni?. Personali – dei produttori – neutre. Personali – pubbliche – neutre. Personali – dei produttori – empiriche. Nessuna delle altre risposte è corretta.

04. Qual è la funzione del Data warehouse nel CRM Analitico?. il Data Warehouse è una sezione del CRM operativo. Il Data Warehouse è necessario per l’attività di reporting, analisi e decisione di relazione con i clienti, nasce dall’integrazione del database con i sistemi amministrativi tradizionali o più evoluti tipo ERP (Enterprise Resource Planning). Con strumenti tipo il data mining è possibile estrapolare dati significatici. L’importante mole di informazioni viene incrociata mediante vari sistemi quali le regole associative, il clustering, gli alberi delle decisioni. Data Warehouse permette la produzione e analisi in tempo reale di dati necessari agli addetti ai lavori che altrimenti possono accedervi solo in modalità self service piuttosto lenta. il Data Warehouse permette di raccogliere una grande quantità di dati, che non possono essere rielaborati.

05. Il CRM deve essere considerato come un approccio integrato tra: Nessuna delle altre risposte. - STRUMENTI DI MARKETING (marketing relazionale, One to One, Customer Value Management) - SISTEMI INFORMATIVI (soluzioni software e hardware, tecnologie di contatto con i clienti) - ORGANIZZAZIONE ( processi, skills, formazione). - STRUMENTI DI MARKETING (marketing relazionale, One to One, Customer Value Management) - SISTEMI INFORMATIVI (soluzioni software e hardware, tecnologie di contatto con i clienti) - Rete vendita (venditori, agenti, ..). - STRUMENTI DI MARKETING (marketing relazionale, One to One, Customer Value Management) - SISTEMI INFORMATIVI (soluzioni software e hardware, tecnologie di contatto con i clienti).

06. Come può essere definito il comportamento d'acquisto del cliente?. Il processo con cui il consumatore decide di acquistare un prodotto e/o un servizio offerto da un'impresa. Il comportamento d'acquisto è l'insieme delle motivazioni che spingono il consumatore all'acquisto di un prodotto e/o servizio offerto da un'impresa. Il comportamento d'acquisto è l'insieme delle motivazioni che spingono il consumatore all'acquisto di un prodotto e/o servizio per il soddisfacimento di un bisogno. Nessuna delle altre risposte è corretta.

07. Quali sono i tre livelli di risposta nel processo di acquisto?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Cognitivo, selettivo, distorsivo. Affettivo, descrittivo, comportamentale. Cognitivo, affettivo, comportamentale.

08. Quali tra questi non è un fattore personale?. Famiglia. Nessuna delle altre risposte è corretta. Stile di vita. Occupazione.

09. Cos'è la cultura?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Uno dei fattori del processo di acquisto alla pari con gli altri. Un fattore che spinge il cliente ad affrontare un processo di acquisto. La determinante fondamentale dei bisogni percepiti da una persona.

10. Le 4P nel processo di acquisto sono: Stimoli. Nessuna delle altre risposte è corretta. Livelli di risposta. Influenze.

11. Secondo la teoria di Freud: Le scelte sono fatte sulla base di attenzione selettiva. Nessuna delle altre risposte è corretta. L'individuazione delle motivazioni inconsce si avvale di tecniche proiettive. Le motivazioni sono slegate dalle motivazioni inconsce.

12. Cos'è la percezione?. Il processo attraverso cui un individuo seleziona, organizza ed interpreta stimoli e informazioni per ottenere una visione del mondo dotata di senso. Il processo che si suddivide in: cognitivo, affettivo, comportamentale. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il processo attraverso cui un individuo sceglie i prodotti da acquistare.

01. Quali sono i metodi del sistema di business intelligence?. Causale - utilizzo della forza vendita - acquisto di dati forniti da servizi - associativi. Utilizzo della forza vendita - creazione di centri informativi - acquisto di dati forniti da servizi associativi. Causale - utilizzo della forza vendita - creazione di centri informativi. Casuale - utilizzo della forza vendita - creazione di centri informativi - acquisto di dati forniti da servizi associativi.

02. Verificare la validità interna ed esterna delle informazioni raccolte è una funzione: Dai managers aziendali. Della contabilità interna. Del sistema di business intelligence. Delle ricerche di mercato.

03. Le ricerche di marketing sono un supporto: Alla comprensione - all'acquisto - al controllo. Agli investimenti. Alla comprensione - alla decisione - al controllo. Alla comprensione - alla decisione - alle vendite.

04. Quale sistema si occupa dell'elaborazione dei dati e del trasferimento delle informazioni al management come supporto per la comprensione, la decisione e il controllo?. Il sistema di contabilità interna. Il sistema analitico di mercato. Il sistema di business intelligence. Le ricerche di mercato.

05. Le ricerche di mercato possono essere di tipo. Esplorativo. Relazionale. Informativo. Confermativo.

06. Il sistema di contabilità interna è chiamata anche come l'insieme dei: Dati secondari interni. Dati primari e secondari interni. Dati primari interni. nessuna delle precedenti risposte.

07. I focus group fanno parte: Della ricerca descrittiva. Della ricerca operativa. Della ricerca di analisi. Della ricerca esplorativa.

08. Quale tra questi è un tipo di studio di ricerca descrittiva?. Sperimentazione controllata. Ricerca telefonica. Sondaggio. Focus group.

09. Qual è la sequenza logica delle ricerche di mercato?. Esplorativa -causale -descrittiva. Causale -esplorativa --descrittiva. nessuna delle precedenti risposte. Esplorativa -descrittiva - causale.

10. Quale di questi sistemi è integrato con il sistema informativo di marketing?. Sistema di analisi delle HR. Sistema di monitoraggio della produzione. Sistema di contabilità interna. nessuna delle precedenti risposte.

01. Quali fra questi sono requisiti per una segmentazione efficace. Accessibilità, eterogeneità, replicabilità. Accessibilità, eterogeneità, controllabilità. Dimensione sufficiente, misurabilità, attivabilità. Risposta differenziata, attivabilità, replicabilità.

02. Secondo Abell (1980), quali sono le dimensioni del mercato di riferimento?. Bisogni o funzioni, gruppi di clienti e nuovi mercati. Bisogni o funzioni, gruppi di clienti e tecnologia. Nuovi prodotti, gruppi di clienti e tecnologia. Nuovi prodotti, gruppi di clienti e bisogni.

03. Quale tra queste affermazioni è corretta?. La segmentazione consente di razionalizzare le scelte di posizionamento. Attraverso la segmentazione si cerca di soddisfare i bisogni dei clienti. Attraverso la segmentazione l'impresa decide le attività di comunicazione. La segmentazione è la fase conseguente al posizionamento strategico.

04. Qual è l'attività di un'impresa che permette di definire il suo campo di attività e guida lo sviluppo della sua strategia. macro e micro segmentazione insieme. La macro - segmentazione. La valutazione della concorrenza nel proprio settore di attività. La micro - segmentazione.

05. Qual è una caratteristica della segmentazione comportamentale?. E' un metodo di segmentazione più dettagliata. Serve per dividere il mercato considerando una variabile aggiuntiva. E' un metodo di segmentazione più rilevnate. E' un metodo di segmentazione descrittivo e ex-post.

06. Che cosa si intende per "micro-segmentazione"?. Scomposizione del mercato di riferimento sulla base di funzioni, clienti e tecnologie. Scomposizione del mercato di riferimento in prodotti-mercati. nessuna delle precedenti risposte. Scomposizione dei prodotti-mercati e analisi della diversità dei bisogni all'interno dei prodotti-mercati identificati in gruppi di clienti omogenei.

07. Abell definisce una macrosegmentazone del mercato di riferimento sulla base di tre dimensioni. Quali sono?. Clienti - tecnologie - funzioni. Tecnologie - funzioni - aspettative. Clienti -funzioni- aspettative. Tecnologie - funzioni - percezioni.

08. Quale tipologia di microsegmentazione vede il modello del prodotto come un paniere di attributi?. Segmentazione in base ai vantaggi perseguiti. Segmentazione economica. Segmentazione socio culturale. Segmentazione comportamentale.

09. Qual è la funzione della micro segmentazione?. Si propone di individuare gruppi di clienti che cercano nel prodotto lo stesso paniere di attributi. Si propone di individuare gruppi di clienti che cercano nel prodotto attributi diversi per incrementare la differenziazione del prodotto. Nessuna delle altre risposte. Si propone di individuare mercati caratterizzati dalla presenza di prodotti con lo stesso paniere di attributi.

10. Qual è la corretta definizione di "prodotto -mercato"?. Mercato che viene definito da un particolare bisogno ma include diversi business. Gruppo specifico di clienti che cerca una determinata funzione o un assortimento di funzioni basate su una singola tecnologia. Mercato definito dall'esecuzione di determinate funzioni in un gruppo di clienti determinati. Mercato che viene definito da una particolare tecnologia ma include diversi business, cioè molte funzioni o assortimenti di funzioni e numerosi gruppi di clienti.

11. Quali sono in successione le fasi della segmentazione strategica?. Analisi dell'ambiente - definizione del mercato obiettivo - analisi di segmentazione -programma marketing. Analisi dell'ambiente- analisi della concorrenza -analisi di segmentazione- programma di marketing. Analisi di segmentazione- individuazione del mercato obiettivo -posizionamento sul mercato - programma di marketing. Analisi dell'ambiente- posizionamento sul mercato -analisi di segmentazione- programma di marketing.

12. I bisogni dei consumatori sono?. Simili ma non identici. Identici. Completamente diversi. Di diversa aspettativa.

13. Cosa significa segmentare il mercato. Segmentare il mercato significa identificare sottogruppi di consumatori che fra loro differiscono per ciò che si attendono dall'offerta o per le loro reazioni nei confronti dell'attività di marketing dell'impresa. Segmentare il mercato significa dividere i consumatori in gruppi tra loro omogenei ma con bisogni differenti. Segmentare il mercato significa identificare sottogruppi di consumatori che fra loro differiscono per ciò che si attendono dall'offerta. Segmentare il mercato significa dividere i consumatori in gruppi tra loro omogenei che hanno attese diverse nei confronti dell'azienda.

01. Come si chiama un negozio indipendente di proprietà che propone l’intero mondo della marca di grandi dimensioni, situato in posizioni strategiche delle città, con novità e servizi e prodotti esclusivi?. Shop in shop. Nessuna delle altre risposte è corretta. Flagship store. Factory outlet.

02. La fase di turbolenza dove si colloca all'interno del ciclo di vita del prodotto?. Tra crescita e maturità. Tra maturità e declino. Tra l'introduzione e la crescita. Nessuna delle altre risposte è corretta.

03. Cosa rappresenta la quota della domanda detenuta dalla marca o dall'impresa in una determinata categoria di prodotto e in un determinato segmento o prodotto-mercato?. La domanda relativa all'impresa. La domanda primaria. Nessuna delle altre risposte è corretta. La domanda primaria espandibile.

04. Come può essere definito il mercato potenziale assoluto?. Come il limite massimo della dimensione del mercato, nell'ipotesi fittizia di una copertura ottimale del mercato di riferimento. Nessuna delle altre risposte è corretta. Come il limite verso il quale tende la domanda primaria per una pressione di marketing totale del settore tendente all’infinito, in un dato contesto e in un determinato periodo di tempo. Come il volume delle vendite realizzate presso un dato gruppo di clienti, in un luogo e in un periodo specifici.

05. Cosa sono i credence quality goods?. Beni o servizi la cui qualità è valutabile solo dopo l'utilizzo. Nessuna delle altre risposte è corretta. Beni o servizi la cui qualità è difficilmente valutabile anche dopo l’utilizzo. Beni o servizi la cui qualità è valutabile prima dell’acquisto.

06. Quali sono i fattori che si valutano per misurare l'attrattività di un mercato target?. Situazione ambientale, dimensione, politiche legislative. Ciclo di vita, previsioni delle vendite, varietà della domanda. Dimensione, ciclo di vita, profitto potenziale. Nessuna delle altre risposte è corretta.

07. Qual è l’obiettivo strategico della fase di introduzione del CVP?. Creare fedeltà alla marca. Generare flussi finanziari positivi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Creare domanda primaria il più rapidamente possibile.

08. Quale tra queste è una causa della fase di declino?. Il prodotto ha avuto una fase di introduzione errata. Gusti e abitudini di consumo. Le linee strategiche seguite dall'impresa erano errate. Nessuna delle altre risposte è corretta.

09. Chi è che fa politiche di approvvigionamento, coordina le necessità di acquisto, evita vuoti di magazzino, valuta gli incrementi e le flessioni del mercato moda?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Buyer. Grossista. Merchandiser.

10. Nella teoria del CVP quando si generano, nella norma, flussi di cassa positivi?. Nella fase di introduzione. Nessuna delle altre risposte è corretta. Nella fase di crescita. Nella fase di maturità.

11. Qual è il prodotto moda che ha un ciclo di vita lungo?. nessuna delle precedenti risposte. si tratta di un prodotto che non ha stagioni e non necessita di rigenerazioni o rilanci. Sono capi che con il passare degli anni non vanno mai fuori moda. Un prodotto moda standard ha durata pari a due stagioni. Nella prima è in trend, nella seconda è popolare e si presta ad essere superato. un prodotto che ritorna, dopo un certo periodo, di nuovo attuale. Sono gli stessi stilisti a riproporlo con qualche adattamento tipo il colore, il tessuto, la fibra. Sono prodotti che vengono praticamente riciclati.

01. Quali sono i fattori da verificare per analizzare la concorrenza diretta secondo Porter?. La concentrazione, la diversità strutturale, la differenziazione dell’offerta, la capacità produttiva, struttura di costo, le quote di mercato. La concentrazione, la differenziazione dell’offerta, la capacità produttiva, struttura di costo. La concentrazione, la diversità strutturale, la capacità produttiva, struttura di costo, le quote di mercato. La concentrazione, la diversità strutturale, la differenziazione dell’offerta, la capacità produttiva, struttura di costo.

02. Indicare quali sono le forze di PORTER. Concorrenti diretti, Fornitori, Clienti, Produttori di beni sostitutivi. Concorrenti diretti, Fornitori, Clienti, Produttori di beni sostitutivi, Concorrenti indiretti. Concorrenti diretti, Fornitori, Clienti, Potenziali entranti, Produttori di beni sostitutivi. Concorrenti diretti, Fornitori, Clienti, Potenziali entranti.

03. Quali tipologie di vantaggi competitivi individua Porter?. Vantaggio di qualità, di costo e di informazione. Vantaggio di qualità, di conoscenza del mercato e di competenze chiave. Vantaggio di qualità, di costo e di sistema informatico. Vantaggio di qualità, di costo e di competenze chiave.

04. Quali sono, secondo Porter, i fattori da valutare per analizzare i clienti?. Dimensioni degli acquisti, possibilità di integrazione verticale, frequenza degli acquisti. Dimensioni degli acquisti, concentrazione della clientela, possibilità di integrazione verticale, frequenza degli acquisti. Dimensioni degli acquisti, concentrazione della clientela, frequenza degli acquisti. Dimensioni degli acquisti, concentrazione della clientela, possibilità di integrazione verticale.

05. Secondo Porter, quali sono le variabili da valutare per analizzare i fornitori?. % di acquisti presso un unico fornitore, esistenza di prodotti sostitutivi, costi di cambiamento del fornitore, possibilità di integrazione verticale. % di acquisti presso un unico fornitore, esistenza di prodotti sostitutivi, quote di mercato, possibilità di integrazione verticale, dimensione del mercato. Esistenza di prodotti sostitutivi, quote di mercato, possibilità di integrazione verticale, dimensione del mercato. % di acquisti presso un unico fornitore, esistenza di prodotti sostitutivi, costi di cambiamento del fornitore, possibilità di integrazione verticale, dimensione del mercato.

06. Quali fattori considera Porter nella matrice di identificazione della concorrenza?. Nessuna delle altre risposte. Somiglianza dei prodotti e somiglianza della piattaforma tecnologica. Somiglianza dei bisogni target e somiglianza della piattaforma tecnologica. Somiglianza dei bisogni target e somiglianza dei prodotti.

01. Nella matrice di identificazione della concorrenza i produttori di beni sostitutivi hanno queste caratteristiche: Stessi bisogni soddisfatti al cliente ma diverse tecnologie utilizzate. Stessa tecnologia utilizzata ma diversi bisogni soddisfatti al cliente. Nessuna delle altre risposte è corretta. Stessi bisogni soddisfatti al cliente e stessa tecnologia utilizzata.

02. Cos'è il vantaggio competitivo di qualità?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il valore attributo dall’azienda ad un prodotto secondo il grado di soddisfazione ottenuto dai clienti. Il valore attribuito dal consumatore ad un prodotto che permette all’impresa di fissare un prezzo più alto. Il valore attribuito dall'azienda ad un prodotto sulla base delle tecnologie utilizzate.

03. I vantaggi competitivi normalmente si distinguono in: Nessuna delle altre risposte è corretta. Vantaggio esterno e vantaggio interno. Vantaggio esterno e vantaggio di qualità percepita. Vantaggio di costo e vantaggio di diversificazione.

04. In una situazione di concorrenza monopolistica, la strategia da usare per generare un vantaggio competitivo esterno è quella: Nessuna delle altre risposte è corretta. Della capacità produttiva. Del prezzo. Della differenziazione.

05. Cos'è una competenza chiave secondo Prahalad?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Una capacità di competere in mercati altamente concorrenziali. Una forza che l’azienda ha per accedere a vantaggi finanziari. Una capacità o tecnologia particolare che crea un valore unico per il cliente.

06. Quali sono i due indicatori della matrice della identificazione della concorrenza?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Somiglianza dei vantaggi competitivi e somiglianza dei componenti dell’offerta. Somiglianza del posizionamento e somiglianza dei beni prodotti. Somiglianza in termini di bisogni soddisfatti ai clienti e somiglianza della tecnologia utilizzata.

07. Le situazioni di oligopolio s'incontrano soprattutto nei prodotti-mercato che attraversano la fase (del ciclo di vita) di: Lancio. Declino. Nessuna delle altre risposte è corretta. Maturità.

08. Quali sono le 5 forze competitive di Porter?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Concorrenti del settore – potenziali entranti – clienti – fornitori – prodotti sostitutivi. Concorrenti del settore – barriere all'entrata – clienti – fornitori – potenziali entranti. Concorrenti del settore – potenziali entranti – prodotti complementari – fornitori - clienti.

09. Secondo la legge di esperienza: Il costo unitario del valore aggiunto di un prodotto standard misurato in unità monetarie costanti diminuisce di una percentuale fissa ogni volta che la produzione totale raddoppia. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il costo unitario di un prodotto standard misurato in unità monetarie costanti diminuisce di una percentuale fissa ogni volta che la produzione totale raddoppia. Il costo unitario del valore aggiunto di un prodotto standard misurato in unità monetarie costanti diminuisce del 50% ogni volta che la produzione totale raddoppia.

10. Come può essere definito il vantaggio competitivo?. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il concetto secondo cui un'impresa un'impresa consegue un tasso di profitto più elevato della media dei concorrenti che operano nello stesso mercato. Il concetto secondo cui un'impresa consegue un tasso di profitto più elevato rispetto ai concorrenti di tutti i mercati. Il concetto secondo cui un'impresa è in grado di sfruttare delle competenze distintive che le permette di raggiungere un elevato livello di qualità rispetto i propri concorrenti.

11. Quali sono gli obiettivi prioritari della concorrenza imperfetta. Scegliere un comportamento competitivo; tener d'occhio la quota di mercato e la quota della pressione totale di marketing; Sfuggire dall'interdipendenza concorrenziale con la differenziazione o con la segmentazione. Sfruttare la domanda preferenziale con un forte (potente) marketing strategico; l'elemento di differenziazione non ha importanza. Scegliere un comportamento competitivo; tenere sotto controllo il valore e durata dell'elemento di differenziazione; rinnovare l'elemento di differenziazione. Sfruttare la domanda preferenziale con un forte (potente) marketing operativo; tenere sotto controllo il valore e durata dell'elemento di differenziazione; rinnovare l'elemento di differenziazione.

12. Quali sono le caratteristiche di una concorrenza perfetta?. Numero ridotto di concorrenti o presenza di alcune imprese dominanti; i prodotti sono specialties. L'interdipendenza concorrenziale limita la libertà d'azione dell'impresa. Numero ridotto di concorrenti o presenza di alcune imprese dominanti; i prodotti sono commodities; i beni presentano caratteristiche distintive. L'interdipendenza concorrenziale limita la libertà d'azione dell'impresa. Numero basso di venditori e di acquirenti; prodotti indifferenziati, perfettamentesostituibili(commodities); assenza completa di potere di controllo sul mercato; i prezzi sono determinati dal gioco della domanda e dell'offerta. Numero elevato di venditori e di acquirenti; prodotti indifferenziati, perfettamentesostituibili(commodities); assenza completa di potere di controllo sul mercato; i prezzi sono determinati dal gioco della domanda e dell'offerta.

01. Cos è la strategia mista?. E' una strategia di copertura del mercato attraverso la quale l'impresa diversifica le sue attività in termini di funzioni e/o di gruppi di clienti. nessuna delle precedenti risposte. E' una strategia di copertura del mercato attraverso la quale l'impresa concentra gli sforzi in un segmento di nicchia. E' una strategia di copertura del mercato attraverso la quale l'impresa l'impresa aggredisce tutto il mercato in periodi differenti.

02. In riferimento alla copertura totale del mercato, quando un'impresa decide di adottare una strategia di marketing indifferenziato?. Quando l'impresa decide di diversificare le proprie attività in riferimento al numero di segmenti identificabili e potenzialmente redditizi e in base alle proprie risorse. Quando decide di rivolgersi al mercato come a un tuttuno ignorando le diversità presenti all'interno del segmento. nessuna delle precedenti risposte. Quando decide di rivolgersi al mercato come a un insieme ma con programmi su misura per ciascun segmento.

03. A cosa porta una politica di ipersegmentazione?. Alla creazione di prodotti base ma con opzioni adattabili alle esigenze dei gruppi di clienti che danno maggior valore ai prodotti stessi. Alla creazione di prodotti base e con poche opzioni ma ad un prezzo molto più ridotto. Alla difficoltà di comprendre la reale situazione di mercato. Alla creazione di prodotti personalizzati di elevato costo, realizzati per soddisfare i bisogni individuali.

04. Quali sono i tre tipi di differenziazione efficaci per posizionare una marca nei riguardi dei concorrenti?. Differenziazione del prodotto, differenziazione del prezzo e differenziazione dell'immagine. Differenziazione dell'immagine, differenziazione della distribuzione e differenziazione del prodotto. Differenziazione del prodotto, differenziazione dell'immagine e differenziazione della comunicazione. Differenziazione del prodotto, differenziazione dell'immagine e differenziazione della comunicazione.

05. Definizione di posizionamento strategico secondo Lambin. Il posizionamento è la decisione dell'impresa relativa alla scelta dei benefici della marca che possono farle guadagnare un posto distintivo nel mercato. Il posizionamento riguarda il modo in cui un prodotto trova collocazione nella mente del potenziale consumatore. Il posizionamento nasce assieme al prodotto, sia esso un bene, un servizio un'impresa, un'istituzione o anche un individuo e proprio per questo è un intervento sul prodotto. Il posizionamento riguarda i mercati che si intende conquistare.

06. Il time to market, ossia il tempo che trascorre tra l'idea di sviluppo e la commercializzazione di un prodotto è: Una strategia di posizionamento. Il tempo che trascorre tra l'ideazione di un prodotto e la sua promozione sul mercato. Uno dei fattori critici del posizionamento. Una delle cause di fallimento del posizionamento.

07. Cosa è una mappa di posizionamento?. Lo strumento per definire i vantaggi competitivi dei competitors. La rappresentazione dei propri punti di forza e di debolezza. La strada da seguire per una giusta differenziazione di prodotto. Lo strumento principale per l'analisi e la rappresentazione grafica del posizionamento competitivo.

08. L'Apprendimento, l'Affettività, la Routine e l'Edonismo sono: nessuna delle precedenti risposte. Quattro variabili che influiscono sul comportamento d'acquisto del consumatore. Quattro percorsi diversi di una strategia di riposizionamento. Quattro percorsi diversi del processo di risposta del cliente al posizionamento d'impresa.

09. Nella catena del valore di Porter, le possibili fonti di differenziazione per le attività primarie riguardano: Gli acquisti, la produzione, le risorse umane, il marketing e le vendite, l'infrastruttura. Gli acquisti, la produzione, l'immagazzinaggio e la distribuzione, il marketing e le vendite, l'assistenza ai clienti. Le risorse umane, la R&S, l'infrastruttura. Le risorse umane, la R&S, l'infrastruttura e la logistica.

10. Quali sono i tre livelli di risposta del cliente potenziale nei confronti dell'informazione percepita?. La risposta psicologico-cognitiva, la risposta sociologica e la risposta affettiva. La risposta comportamentale, la risposta sociologica e la risposta affettiva. La risposta cognitiva, la risposta sociologica e la risposta emotiva. La risposta cognitiva, la risposta affettiva e la risposta comportamentale.

01. I prodotti che nella matrice BCG vengono defniti "Cash Cows" si trovano nel quadrante: alta crescita/alta quota di mercato. bassa crescita/bassa quota di mercato. alta crescita/bassa quota di mercato. bassa crescita/alta quota di mercato.

02. Quali indicatori mette a confronto l'analisi di portafoglio di prodotto?. Il prezzo e la quota di mercato relativa. L'attrattività del mercato e il prezzo. L'attrattività del mercato e il numero dei concorrenti. L'attrattività del mercato e la quota di mercato relativa.

03. Qual è la strategia da mettere in atto nel caso ci trovassimo di fronte a prodotti definiti "Dogs" nella matrice BCG?. disinvestire, o comunque mantenere un atteggiamento di basso profilo. investire mezzi finanziari per il loro sostegno. investire ingenti mezzi finanziari per aumentare la loro quota di mercato. raccogliere i mezzi finanziari per favorire un'operazione di diversificazione.

01. I fattori interni, analizzati nell'analisi SWOT sono: punti di debolezza/opportunità. minacce/punti di forza. punti di forza/punti di debolezza. minacce/opportunità.

01. Nella matrice multicriteri la variabile Attrattività è composta da quali dei seguenti raggruppamenti di variabili?. Vantaggio di differenziazione - accesso al mercato. Vantaggio di differenziazione - intensità concorrenziale - accesso al mercato. Forze di mercato - intensità concorrenziale - accesso al mercato. Forze di mercato - intensità concorrenziale - vantaggio di marketing.

02. La matrice di Ansoff è: Uno strumento che fornisce indicazioni per valutare innovazioni market pull e technology push. Uno strumento che fornisce indicazioni sulle strategie economiche e finanziarie. Uno strumento che fornisce indicazioni sulle strategie di sviluppo attuabili. Uno strumento che fornisce indicazioni sulle strategie competitive attuabili.

03. Quali tra i seguenti sono limiti della BCG?. Non considera per niente l'effetto esperienza. Si basa esclusivamente sulla nozione di vantaggio competitivo interno. Non tiene in considerazione il modello del ciclo di vita del prodotto. nessuna delle precedenti risposte.

04. Nella matrice BCG l'Attrattività da quale di queste variabili viene individuata?. Tasso di concentrazione delle aziende. Tasso di crescita del mercato. Indice di sviluppo economico. Indice di penetrazione del mercato.

05. La matrice di Ansoff è relativa allo: Sviluppo diversificato. Sviluppo conoscitivo. Sviluppo intensivo. Sviluppo integrato.

06. L' analisi SWOT è: E' un metodo che prendendo in esame quattro variabili della concorrenza (forze e debolezze interne -quota di mercato relativa- opportunità e minacce esterne- tasso di crescita del mercato di riferimento). E' un metodo che, basandosi sulla quota di mercato relativa e il tasso di crescita del mercato di riferimento, da indicazioni sull'evoluzione di un'attività e permette all'impresa di determinare la propria posizione futura. E' un metodo che prendendo in esame quattro variabili (forze e debolezze interne -quota di mercato relativa- opportunità e minacce esterne- tasso di crescita del mercato di riferimento) permette di determinare strategie competitive per l'impresa. Un metodo che, prendendo in esame opportunità e minacce di mercati diversi e misurando attentamente forze e debolezze interne, permette di elaborare strategie alternative per l'impresa.

07. Strategia del follower è: Strategia competitiva in cui un'impresa che non domina un prodotto-mercato, sceglie di attaccare l'impresa leader cercando di prendere il suo posto. La strategia consiste di solito nell'attaccare l'impresa leader sul piano del prezzo. Una strategia competitiva tipica del mercato perfetto, disponendo di una quota di mercato elevata. Classica strategia di concentrazione in cui l'impresa si specializza in una nicchia che possiede un potenziale di crescita, che è poco attraente per la concorrenza o che corrisponde alle competenze distintive dell'impresa stessa. Una strategia competitiva tipica dei mercati oligopolistici con scarse possibilità di differenziazione in cui l'impresa, disponendo di una quota di mercato ridotta, persegue un obiettivo di coesistenza pacifica , adottando un atteggiamento conforme a quello del leader riconosciuto dal mercato.

08. Nella matrice BCG quale quadrante genera normalmente più cassa?. Question mark. Cash Cow. Dogs. Star.

09. La Strategia di crescita integrata è: Una strategia in cui l'obiettivo di crescita si sviluppa nell'ambito di opportunità esterne al proprio campo di attività abituale in quanto la filiera industriale della quale l'impresa fa parte non presenta più alcuna opportunità di crescita o di redditività. Una strategia in cui l'obiettivo di crescita si sviluppa nell'ambito della filiera industriale a cui si appartiene in quanto l'impresa è in grado di migliorare la propria redditività controllando diverse attività d'importanza strategica. nessuna delle precedenti risposte. Una strategia in cui l'obiettivo di crescita si sviluppa nell'ambito del mercato di riferimento in quanto l'impresa non ha ancora sfruttato completamente le opportunità offerte dai prodotti di cui dispone nei suoi mercati naturali di riferimento.

10. Quale tra le seguenti è una strategia competitiva di base secondo Porter?. Diversificazione. Integrazione. Specializzazione. Globalizzazione.

11. La strategia di penetrazione: nessuna delle precedenti. si propone di aumentare le vendite di perfezionamento dei prodotti. consiste nel cercare di incrementare o mantenere le vendite dei prodotti attuali nei mercati esistenti. si propone di aumentare le vendite introducendoi prodotti dell'impresa su mercati nuovi o futuri.

01. Quali sono le fasi del lancio di un nuovo prodotto?. Generazione di idee di nuovi prodotti, selezione delle idee, sviluppo del concetto del nuovo prodotto, analisi dei costi e piano di marketing. Generazione di idee di nuovi prodotti, selezione delle idee, sviluppo del concetto del nuovo prodotto, analisi del business e analisi dei costi. Generazione di idee di nuovi prodotti, selezione delle idee, sviluppo del concetto del nuovo prodotto e analisi del business. Generazione di idee di nuovi prodotti, selezione delle idee, sviluppo del concetto del nuovo prodotto, analisi del business e piano di marketing.

02. La promessa, l'impegno dell'impresa a far si che il prodotto risolva il problema si definisce: Consumer Insight. Benefit. Reason Why. Key Elements.

01. In quali categorie i consumatori si dividono di fronte ad una innovazione?. Innovatori, pionieri, ritardatari. Innovatori, pionieri, maggioranza anticipatrice, maggioranza ritardataria, ritardatari. Innovatori, pionieri, maggioranza anticipatrice, maggioranza ritardataria,. Innovatori, pionieri, maggioranza ritardataria, ritardatari.

02. Quali sono i fattori che influenzano la diffusione dell'innovazione?. Vantaggio relativo, complessità, compatibilità con abitudini di vita, comunicabilità e verificabilità. Vantaggio relativo, complessità, compatibilità con abitudini di vita, prezzo e verificabilità. Vantaggio relativo, complessità, comunicabilità e verificabilità. Vantaggio relativo, complessità, compatibilità con abitudini di vita, comunicabilità e funzionabilità.

01. Quale strategia consente all'impresa di coprire lo stesso mercato con marche diverse o di rivolgersi a segmenti specifici con la marca adatta?. Strategia della famiglia di marche. Strategia della marca aziendale. Strategia follower. Strategia della marca garantita.

02. Che cosa intende AMA per "marca"?. È un nome, un termine, un simbolo, un disegno o uno di questi elementi che ha l'obiettivo di identificare beni e servizi di un o gruppo di venditori, differenziandoli da quelli dei concorrenti. nessuna delle precedenti risposte. È un nome che ha l'obiettivo di identificare beni e servizi di un gruppo di venditori, differenziandoli da quelli dei concorrenti. È un simbolo, un disegno o una combinazione di questi elementi che ha l'obiettivo di identificare beni e servizi di un venditore o gruppo di venditori, differenziandoli da quelli dei concorrenti.

03. Le caratteristiche di una marca devono essere : quantitative. astratte. soggettive. oggettive.

04. Indicare la sequenza della Brand Equity secondo Feldwick. Punti di forza della marca - Attributi della marca - Valore della marca. Attributi della marca - Punti di forza della marca - Valore della marca. nessuna delle precedenti risposte. Attributi della marca - Valore della marca - Punti di forza della marca.

05. L'insieme delle rappresentazioni mentali cognitive e affettive che una persona fa di una marca o di una impresa é. Valore della marca. Aspettative della marca. immagine di marca. Identità di marca.

06. Qual è la componente cognitiva della marca. Nome, simboli, colori, lettering, ecc. L'insieme dei significati e delle emozioni stabilmente associati alla marca.. La componente che consente al consumatore-acquirente di identificare e distinguere i prodotti di un'impresa da quelli dei concorrenti. Valore economico e valore di mercato.

07. Quali tra questi sono concetti chiave della marca ?. Posizionamento della marca, Identità di marca, Estensione della marca. Posizionamento della marca, Attributi di marca,Patrimonio di marca. Identità di marca,Immagine di marca, Patrimonio di marca. Posizionamento della marca, Attributi di marca.

08. Estensione della marca significa. Trasferire il nome di una marca che ha avuto successo a mercati diversi. Utilizzare la stessa marca in paesi diversi. Usare il nome di una marca già ben posizionata all'interno di un segmento per penetrare un altro segmento dello stesso mercato. Usare il nome di una marca per ricomprendere tutti prodotti dello stesso produttore.

09. Qual è una funzione della marca nel mercato B2C, per il produttore?. facilitazione. praticità. protezione. riconoscibilità.

01. Quali sono i concetti chiave nella gestione della marca?. Brand equity: definizioni e composizione. Definizione di posizionamento, identità, immagine e valore della marca. Brand equity come risultante di brand awareness, brand image e brand loyalty. nessuna delle precedenti risposte.

02. l valore monetario (attuale e/o potenziale) degli effetti che brand awareness, brand image e brand loyalty producono sulla risposta dei consumatori verso le politiche di marketing dell'impresa, viene definito: Brand identity. nessuna delle precedenti. Brand knowledge. Brand equity.

03. Utilizzando il diagramma di Kano è possibile distinguere tre tipologie di attributi della marca. Gli attributi identificativi, quelli di performance e quelli eccitanti/delizianti. gli attributi di base, quelli di performance e quelli eccitanti/delizianti. gli attributi di base, quelli di riconoscimento e quelli eccitanti/delizianti. gli attributi di base, quelli informativi e quelli eccitanti/delizianti.

01. In un canale di distribuzione quanti tipi di flussi possono identificarsi?. 3. 4. 5. 2.

02. Quali sono i tre canali di distribuzione classici: diretto,indiretto,derivato. diretto e indiretto. breve,medio,indiretto. diretto,breve ,lungo.

03. Nella struttura convenzionale di distribuzione tutti i livelli si comportano: In modo completamente autonomo. in maniera indipendente per generare profitto alla propria struttura. Come partner e coordinano le attività in maniera da realizzare economie di gestione, rafforzare l'impatto e la negoziazione. In maniera coordinata per generare profitto alla propria struttura.

04. "L'esistenza della marca permette di creare una relazione con i clienti, che vorranno riacquistarla". Quale funzione della marca può essere così descritta?. funzione di fedeltà. funzione di capitalizzazione. funzione di comunicazione. nessuna delle precedenti.

05. Quale tra i seguenti obiettivi si può prefiggere la scelta di un canale?. Monitoraggio del mercato di riferimento. Contenimento degli investimenti e dei rischi entro i limiti sopportabili. Raccolta informazioni dal mercato. Posizionamento del prodotto.

06. Cosa si intende per vendita intensiva ?. l'azienda cerca di collocare i propri prodotti presso tutti i possibili punti vendita. l'azienda effettua in via preventiva e secondo appropriati criteri una selezione dei rivenditori. Aumentare le quantità di vendita a discapito dell'utile. si concretizza nella scelta di un unico intermediario per una specifica area geografica.

07. Quale dei seguenti non è un flusso della distribuzione?. dei titoli di proprietà. dei pagamenti. di produzione. dei finanziamenti.

08. Quale di questi aspetti viene considerato nell'analisi del canale distributivo?. flussi finanziari. flussi fisici. flussi di informazioni. funzioni assolte dal canale.

09. Il margine di distribuzione (D) è : nessuna delle precedenti risposte. Il prezzo di acquisto più il prezzo di vendita. uguale al prezzo di vendita (P) meno il costo di acquisto (C) e si esprime nella formula: D = P-C. uguale al costo d' acquisto (C ) meno il prezzo di vendita e si esprime nella formula: D= C - P.

10. Una strategia di comunicazione push consiste nel : Concentra gli sforzi di comunicazione sul consumatore finale, tagliando fuori gli intermediari. Se questa strategia si rivela di successo, il produttore avrà il potere d'influenzare i partecipanti al canale distributivo e di indurli a prendere in carico la marca, al fine di raggiungere volumi significativi di vendita. concentrare in via prioritaria gli sforzi di comunicazione e promozione su grossisti e dettaglianti, in modo da stimolarli a collaborare con l'azienda. Concentra gli sforzi su grossisti e dettaglianti e il produttore avrà il potere d' influenzare i partecipanti al canale distributivo e indurli a prendere in carico la marca, al fine di raggiungere volumi significativi di vendita. Concentra gli sforzi sui consumatori per aumentare il proprio utile.

11. Quali sono i sistemi di franchising: Quelli che uniscono un produttore e il consumatore. Quelli che uniscono un produttore e un dettagliante e quelli tra un produttore e un grossista. Quelli che uniscono un produttore e un dettagliante, quelli tra un produttore e un grossista, quelli tra un grossista e un dettagliant, quelli fra una società di servizi e un distributore. Quelli tra un grossista e un dettagliante e quelli fra una società di servizi e un distributore.

12. Il franchising è: Una forma di distribuzione selettiva. nessuna delle precedenti risposte. Una forma di distristribuzione intensiva. una forma di distribuzione esclusiva.

13. In un sistema di distribuzione intensiva qual' è il compito di un'impresa?. l'impresa cerca il maggior numero possibile di punti vendita per il proprio prodotto e tende a moltiplicare i centri di stoccaggio per assicurare la massima copertura dell'area di vendita e la massima esposizione per la marca. L'impresa cerca il maggior numero possibile di punti vendita per il proprio prodotto per assicurare la massima copertura dell'area di vendita e la massima esposizione per la marca. Effettuare una valutazione economica corretta. l'impresa concentra le vendite del proprio prodotto a pochi punti vendita esclusivi per selezionare i centri di stoccaggio.

14. Le strategie possibili di copertura del mercato sono : distribuzione intensiva, selettiva, esclusiva, economicamente vantaggiosa. Selettiva, esclusiva ,indipendente ,intensiva. Selettiva,esclusiva. distribuzione intensiva, selettiva, esclusiva.

15. I sistemi verticali di marketing sono: Le strutture verticali coordinate. Le strutture convenzionali. nessuna delle precedenti risposte. Le strutture verticali convenzionali e le strutture verticali coordinate.

16. Quali sono i fattori che determinano le strutture dei canali distributivi: Variabili legate all' impresa. Variabili legate al mercato e al prodotto. variabili legate all'impresa,al prodotto e al mercato. L'area geografica in cui si intende vendere.

17. Nei canali diretti ci sono intermediari?. Vi sono uno o più intermediari che partecipano e avvicinano il prodotto all'acquirente. E' possibile utilizzare intermediari o venderte direttamente all'utente finale. no,non ci sono. Il produttore vende direttamente all'utente finale. Nessuna delle risposte è corretta.

18. Le funzioni dei Cybermediary sono: aggregazione domanda, fiducia, semplificazione, sovrapposizione. Fiducia, semplificazione, sovrapposizione. Pubblicità,semplificazione,sovrapposizione,aggregazione. aggregazione domanda, fiducia, semplificazione.

19. Quali sono le grandi categorie di intermediari che un azienda può includere nelle liste di distribuzione dei suoi prodotti: Società di servizi commerciali. i grossisti, i dettaglianti, gli agenti e le società di servizi commerciali. Gli agenti e le società di servizi commerciali. i grossisti, i dettaglianti, gli agenti, le società di servizi commerciali e internet.

20. Quali sono le forme di efficienza che permettono agli intermediari di espletare le funzioni di distribuzione a costi inferiori rispetto a quanto potrebbe fare il cliente o il produttore?. Dell'efficienza dei contatti ,economie di scala;disparità di funzioni. dell'efficienza dei contatti ,economie di scala;disparità di funzioni, miglior assortimento offerto; miglior servizio offerto. Dell'efficienza dei contatti ,economie di scala;disparità di funzioni, riduzione del numero dei prodotti. Dell'efficienza dei contatti ,economie di scala;disparità di funzioni, miglior assortimento offerto.

21. Le funzioni dei canali distributivi sono. Trasporto,assortimento,promozione. Trasporto , frazionamento, stoccaggio, promozione. Trasporto, Frazionamento, Stoccaggio, Assortimento, Contatto, Informazione, Promozione. Produzione,stoccaggio,assortimento,trasporto,informazione,promozione.

22. Come può essere definito un canale di distribuzione?. Una struttura formata da partner e consumatori finali. Canali che non assolvono le funzioni necessarie a facilitare gli scambi commerciali. Attività di società che trasferiscono il prodotto da un posto ad un altro. Un canale di distribuzione può essere definito come una struttura formata da partner interdipendenti che mettono beni e servizi a disposizione dei consumatori o delle imprese industriali utenti. Questi partner sono i produttori, gli intermediari e i consumatori finali.

23. Quale mezzo permette di trasferire i prodotti luoghi di produzione ai luoghi di consumo?. Distributori. Trasporto,stoccaggio. Partner indipendenti. trasporto, stoccaggio, handling.

24. Che cosa serve al consumatore finale?. Bisogni e servizi a disposizione in ogni momento. Bisogni e servizi al minor prezzo possibile. Bisogni e servizi a disposizione in ogni momento. Un mercato di riferimento.

25. L'attività di distribuzione commerciale consiste. Nel spedire il prodotto al consumatore nel minor tempo possibile e al minor costo. Nel trasferire i beni dai luoghi di produzione a quelli di consumo, nel conservarli nel tempo in modo da immetterli nel mercato in ragione delle graduali richieste degli acquirenti e nel porli a disposizione di questi ultimi secondo le modalità di assortimento, di pagamento e di consegna ad essi gradite" (Sciarelli, 1969, p. 3). Nel produrre,conservare e trasferire i beni dalle varie sedi di produzione a quelli di consumo, nel conservarli nel tempo in modo da immetterli nel mercato e porli a disposizione degli acquirenti. Nel produrre e vendere i beni nei luoghi di produzione attravErso canali di distribuzione diretta.

26. La visibilità globale della marca può essere definita come: la possibilità, per il grande pubblico, di acquistare o meno la marca. la possibilità, per il grande pubblico, di conoscere la marca di un bene industriale, sia attraverso la visione della marca stessa sia attraverso azioni di comunicazione. nessuna delle precedenti. la possibilità, per il grande pubblico, di trovare la marca in tutto il mondo.

01. Cosa si intende con il termine packing?. Rappresenta l'imballo del prodotto. garantisce una produzione costante ed equilibrata ed è l' imballo del prodotto. Modalità di consegna del prodotto al consumatore. garantisce una produzione costante ed equilibrata ammortizzando i cosiddetti periodi morti.

02. Nella scelta del giusto sistema distributivo quali sono le variabili considerate?. azienda in base alle strategie, Copertura geografica, Mercato e relativo segmento, Copertura geografica,Prestazioni collaterali di marketing, Circuito distributivo, Servizio. azienda in base alle strategie, tipologia di prodotto e relativo ciclo di vita, Copertura geografica, Mercato e relativo segmento, Copertura geografica,Prestazioni collaterali di marketing, Circuito distributivo, Servizio, Costi della distribuzione. Azienda in base alle strategie, tipologia di prodotto e relativo ciclo di vita:, Copertura geografica, Mercato e relativo segmento, Copertura geografica,Prestazioni collaterali di marketing, Circuito distributivo,costi di produzione. Copertura geografica, Mercato e relativo segmento, Copertura geografica,Prestazioni collaterali di marketing, Circuito distributivo, Servizio, Costi della distribuzione.

03. Quali sono i criteri da applicare nella scelta del giusto sistema distributivo?. motivazionale e selettivo. criterio di motivazione ,criterio economico,criterio motivazionale. criterio selettivo,criterio di motivazione ,criterio economico,criterio motivazionale. criterio selettivo,criterio di motivazione e criterio economico.

04. Cosa offre un' impresa affiliante?. il recupero dei mezzi finanziari necessari e sufficienti per avviare, secondo gli schemi standard, tutta l'iniziativa a cui ha deciso di dare atto;. Il know how commerciale e la comunicazione. Il know how di una formula commerciale,I servizi con l'insieme dei mezzi, delle metodologie, delle tecniche preventivamente e positivamente sperimentati, necessari ad assicurare l'affermazione dell'iniziativa sul mercato nelle migliori condizioni di redditività,un marchio, un nome commerciale, un'insegna che sono già largamente affermati o in via di affermazione nel mercato. il recupero dei mezzi finanziari necessari e sufficienti per avviare, secondo gli schemi standard, tutta l'iniziativa a cui ha deciso di dare atto;. Il know how di una formula commerciale,I servizi con l'insieme dei mezzi, delle metodologie, delle tecniche preventivamente e positivamente sperimentati, necessari ad assicurare l'affermazione dell'iniziativa sul mercato nelle migliori condizioni di redditività.

05. Cosa si intende per "Distribuzione indiretta?". caso in cui una azienda affida la distribuzione al franchising. vendita dei loro prodotti attraverso catene di negozi di loro proprietà e con il loro marchio (Max Mara, Ferrè, Armani, Versace). vendita in cui i consumatori ricercano l'ispirazione, gratificazione, piacere, assistenza, servizio e in cambio danno Store loyalty. caso in cui una azienda affida la distribuzione e la vendita dei suoi prodotti sul mercato ad organizzazioni commerciali esterne. L'azienda ricorre ad intermediari quando il suo volume di affari è tale da non permettere la distribuzione diretta.

06. l 'agente di vendita è: un dipendente dell' azienda che ha la sua retribuzione legata alle provvigioni. non è un dipendente dell'azienda. E' una figura che ha il compito di sollevare l'azienda dal lavoro di distribuzione e vendita, rappresentandola e trattando gli affari con i clienti abituali e potenziali. un dipendente dell' azienda, una figura che ha il compito di sollevare l'azienda dal lavoro di distribuzione e vendita, rappresentandola e trattando gli affari con i clienti abituali e potenziali. non è un dipendente dell'azienda. E' una figura che ha il compito di sollevare l'azienda dal lavoro di distribuzione e vendita, rappresentandola e trattando gli affari con i clienti abituali e potenziali. E'sempre un depositario in quanto detiene un deposito per le consegne .

07. Quali sono le motivazioni che portano ad una alleanza distributiva?. Riduzione dei costi di distribuzione. trovano riscontro nella concorrenza,nel mercato e nei rischi di investimento. trovano riscontro in tre elementi fondamentali: la tecnologia, il mercato e la concorrenza. trovano riscontro nella tecnologia e nel mercato.

08. Quali sono le possibili politiche distributive in ambito moda?. nessuna delle precedenti risposte. alleanze distributive,diretta,indiretta,mista,intensiva,selettiva. alleanze distributive,diretta,indiretta,mista,intensiva,selettiva,esclusiva,mercato globale. Contatto diretto con il cliente e migliore conoscenza dello stesso, del trade e dei consumatori;alleanze distributive,diretta,indiretta,mista,selettiva.

01. Qual è la definizione di "margine di distribuzione"?. La differenza tra il prezzo pagato dal consumatore finale e il costo unitario (o prezzo) pagato al produttore al proprio fornitore. La differenza tra il prezzo pagato dal consumatore finale e il costo unitario (o prezzo) pagato al produttore dal primo acquirente. nessuna delle precedenti risposte. La differenza tra il prezzo di acquisto delle materie prime e il costo unitario (o prezzo) pagato al produttore dal primo acquirente.

02. Quali sono le tipologie di strutture verticali coordinate, dette sistemi verticali di marketing?. Sistemi integrati, sistemi associati. Sistemi contrattuali, sistemi controllati, sistemi associati. Sistemi integrati, sistemi associati, sistemi contrattuali. Sistemi integrati , sistemi contrattuali e sistemi controllati.

03. Qual è la definizione di "shopping goods"?. Sono i prodotti che in genere il consumatore acquista con il minimo sforzo possibile. Sono prodotti per i quali si percepisce un elevato livello di rischio e per i quali i consumatori investono tempo e impegno per fare confronti in termini di qualità, prezzo stile, etc. Sono prodotti con caratteristiche esclusive, al cui acquisto il consumatore è pronto a dedicare molti sforzi come i prodotti di lusso. Sono prodotti con un ottimo rapporto qualità / prezzo.

04. Con l'adozione di una politica push. Il consumatore richiede il prodotto di cui ha bisogno. L'azienda predispone le condizioni affinché siano gli intermediari a suggerire il prodotto al consumatore finale. L'azienda punta essenzialmente sul convincimento del consumatore finale, in modo che sia quest'ultimo a richiedere espressamente il prodotto al dettagliante. L'azienda effettua in via preventiva e secondo appropriati criteri una selezione dei rivenditori.

05. Cosa s'intende per "hard discount"?. diverse strategie di internazionalizzazione rapida che diversi dettaglianti stanno adottando. l’alta concentrazione dei dettaglianti nei mercati di largo consumo. dettaglianti che praticano prezzi molto bassi su marche proprie ed escludono dagli scaffali le marche dei fornitori. dettaglianti che praticano prezzi molto bassi sulle marche proprie e prezzi molto elevati sulle marche dei fornitori.

06. Il franchising è una strategia di copertura del mercato?. Selettiva. Intensiva. Mista. Esclusiva.

01. Cosa si intende per prezzo di break-even?. il prezzo corrispondente ai costi diretti variabili. nessuna delle precedenti. il prezzo corrispondente al punto di pareggio. il prezzo che si calcola aggiungendo un ricarico standard.

02. In caso di oligopolio indifferenziato: la manovrabilità del prezzo dipende dal rischio di nuove entrate. nessuna delle precedenti. la libertà sul prezzo dipende dal rischio di nuove entrate. la manovrabilità del prezzo dipende dalle reazioni dei concorrenti.

03. Nel caso acquistassimo un pacchetto “volo + hotel” di fronte a quale strategia di prezzo ci troveremmo?. nessuna delle precedenti. allineamento dei prezzi. premium pricing. bait pricing.

01. Cosa deve fare una buona politica di costing?. Eliminare i costi fissi. diminuire tutti i costi fissi. gestire al meglio la problematica dei costi. aumentare la fedeltà del cliente verso il prodotto.

02. Il prezzo base è composto da: costi di produzione, costi fissi, costi variabili e costi di vendita e distribuzione. costi di produzione e costi fissi. costi fissi e costi di vendita e distribuzione. costi fissi e costi di vendita e distribuzione e costi variabili.

03. Il Break Even Point indica: Il punto di pareggio tra i costi variabili e i ricavi. Il punto di pareggio tra i costi medi e i ricavi medi. Il punto di pareggio tra i costi fissi e i ricavi. Il punto di pareggio tra i costi totali e i ricavi.

04. Quando viene garantito un profitto unitario pari al margine di contribuzione?. dopo il punto di pareggio. prima del punto di pareggio. nel punto di pareggio. Quando viene stabilito un mark-up superiore ai costi variabili.

05. Quali sono gli obiettivi delle strategie di prezzo?. profitto, volume domanda. profitto e concorrenza. profitto, volume, concorrenza. concorrenza, costi, domanda.

06. Cosa rappresenta il prezzo per il cliente?. l'insieme dei sacrifici monetari sostenuti dal cliente. Il valore assunto dall'insieme dei vantaggi offerti dal prodotto o servizio nonchè l'insieme di sacrifici sostenuti. l'ammontare di moneta necessaria per acquistare una quantità data di beni e servizi. Il valore di produzione del bene acquistato.

07. Il prezzo basato sui costi rappresenta: il risultato dell'analisi interna quale soglia minima. il prezzo ottimale al quale decidere la quantità di produzione. Prezzo e costo del prodotto coincidono. il risultato dell'analisi interna ed esterna.

08. Qual è la definizione di "yeld management"?. Manovra tattica dei prezzi finalizzata alla massimizzazione dei rendimenti e allo sfruttamento massimo della capacità produttiva. Gestione dei prezzi di un paniere di prodotto per raggiungere un prezzo medio accettato dal consumatore. Manovra tattica che fissa il prezzo ad un prezzo molto alto in quanto il prodotto ha elevata qualità e grande prestigio verso il mercato. Manovra tattica in cui il prezzo viene fissato ad un livello di pochissimo inferiore alla cifra intera con l'effetto per il consumatore di collocare il prezzo nella fascia della prima cifra.

09. In quale contesto competitivo normalmente si utilizza la strategia di leadership di prezzo?. Concorrenza monopolistica. Mercato perfetto. Oligopolio. Monopolio.

10. Il prezzo bundle indica?. Un prezzo elevato di un prodotto per aumentare il margine. Un pacchetto promozionale che fissa prezzi sempre più bassi per l'acquisto di più prodotti. Più prodotti insieme con unico prezzo. Un prezzo più basso per raggiungere una quota di mercato maggiore.

01. Cosa prevede il programma di una comunicazione efficace?. Obiettivi, definizione del budget, scelta dei canali e verifica dell'efficacia. Definizione del budget, esecuzione del messaggio, scelta dei canali e verifica dell'efficacia. Obiettivi, definizione del budget, esecuzione del messaggio, scelta dei canali e verifica dell'efficacia. Obiettivi, definizione del budget, esecuzione del messaggio e scelta dei canali.

02. Quali di questi non può essere considerato un effetto delle promozioni sui consumatori?. effetti di prova. effetti di posticipazione. effetti di anticipazione. effetti di rimanenza.

03. Quali sono le tipologia di comunicazione?. Pubblicità, vendita personale, Direct marketing e promozione delle vendite. Pubblicità, vendita personale, Direct marketing, promozione delle vendite e pubbliche relazioni. Pubblicità, Direct marketing, promozione delle vendite e pubbliche relazioni. Pubblicità, vendita personale, promozione delle vendite e pubbliche relazioni.

04. Quale di questi non è uno strumento delle pubbliche relazioni?. eventi. notizie. vendita con premi e omaggi. lobbying e responsabilità sociale.

01. Quali tra questi sono effetti comunicativi della pubblicità?. nessuna delle precedenti risposte. Il premium price. L'aumento dei i volumi di vendita. Lo sviluppo della marca primaria.

02. Quali tra le seguenti aree fanno parte della comunicazione d'impresa?. Comunicazione di produzione. comunicazione commerciale. comunicazione interna. comunicazione di prodotto.

03. Quali sono le forme di comunicazione pubblicitaria?. internet. promozionale, di immagine, descrittiva. promozionale, interattiva, relazionale. di immagine, interattiva, promozionale.

04. I due strumenti più importanti della comunicazione di marketing sono: La comunicazione impersonale e la comunicazione personale. La comunicazione impersonale e la pubblicità. La comunicazione diretta e indiretta. La comunicazione di servizio e la promozione.

05. Quali sono i ruoli e le mansioni del venditore?. trasmissione delle informazioni - attività di servizio. attività di vendita - attività di servizio. attività di vendita - attività di servizio - trasmissione delle informazioni. Attività di vendita e di staccaggio.

06. Vendere significa: soddisfare le esigenze di un cliente. analizzare una situazione in cui vi è un interesse verso il prodotto o servizio. Determinare il prezzo di un prodotto e venderlo in un numero elevato di pezzi. convincere qualcuno - il cliente - che il prodotto o servizio proposto risponde meglio ai suoi bisogni.

07. Giochi e concorsi sono: Tecniche di sponsorizzazione. Tecniche pubblicitarie. Tecniche di vendita. Tecniche promozionali.

08. Quali di questi sono effetti delle promozioni sui consumatori?. Effetti di incremento prezzo. Effetti di depressione e di cannibalizzazione. Effetto di sovrastoccaggio. Effetto di shelf rotation.

09. La banalizzazione dell'immagine di marca: Può essere un effetto negativo delle promozioni. Può essere un effetto negativo del prezzo. Può aumentare le vendite. Può essere un effetto negativo della pubblicità online.

10. Quale di queste affermazioni è corretta: Le pubbliche relazioni sono fonndamentali per qualunque attività di marketing. Le pubbliche relazioni sono una forma di comunicazione soft che cerca di avere un impatto principalmente sull'atteggiamento. Le pubbliche relazioni hanno l'obiettivo di ottenere supporto morale dal pubblico in generale. Le pubbliche relazioni non funzionano per le attività di marketing.

01. Quali sono i fattori che determinano il numero dei venditori?. dalla dimensione del territorio e la complessità del prodotto. Dal budget disponibile dell'azieda. Dal numero di prodotti dell'azienda. Il numero di clienti serviti,la frequenza delle visite previste, il tempo calcolato per ciascuna visita e il tempo necessario per chiudere la trattativa.

02. Quali sono le tre fasi che prevede il processo di vendita?. Analisi del mercaco, stoccaggio del prodotto e attuazione piano di vendita. Formulazione del piano di vendita, attuazione e valutazione del piano di vendita. Analisi del mercaco, attuazione piano di vendita e azioni di miglioramento. Analisi del mercaco, attuazione piano di vendita e controllo.

03. la formulazione del piano di vendita prevede: Determinazione degli obiettivi, organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori. Determinazione degli obiettivi, organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori e training dei venditori. Determinazione degli obiettivi, organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori, assunzione e selezione forza vendita. Organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori, assunzione e selezione forza vendita.

04. l'attuazione del piano di vendita prevede: Determinazione degli obiettivi, organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori, assunzione e selezione forza vendita. Determinazione degli obiettivi, organizzazione della forza vendita, definizione numero dei venditori. Assunzione e selezione della forza vendita, formazione, motivazione e retribuzione. Assunzione e selezione della forza vendita, formazione, motivazione.

05. Quali sono i canali di vendita?. Venditore diretto, agente, rivenditore e e-commerce. Venditore diretto, agente, rivenditore, vendita telefonica. Venditore diretto, agente, rivenditore, vendita telefonica e e-commerce. Agente, rivenditore, vendita telefonica e e-commerce.

06. Qual è lo scopo del catalogo stagionale?. nessuna delle precedenti. presentare l’azienda. presentare il team aziendale. aggiornare il cliente ripetutamente.

07. Quale di queste non è una tecnica promozionale?. tecnica di prezzo. tecnica di prodotto. tecnica di stimolo. tecnica informativa.

08. Un sito che si propone di presentare l’impresa con la sua storia, le sue attività, i suoi prodotti o servizi viene chiamato: sito di vendita. sito di presenza. sito di promozione. sito di promozione sito di informazione.

01. Qual è l'obiettivo del piano di marketing?. esprimere in modo chiaro e sintetico le scelte strategiche effettuate dall'impresa per assicurarsi lo sviluppo a lungo termine. Verifiacre le attività di marketing della concorrenza. Eseguire delle simulazioni di futuri scenari. Anlaizzare il mercato e la concorrenza.

02. Quali sono gli elementi fondamentali che la mission d'impresa deve contenere?. Storia d'impresa, la definizione del campo di attività, gli obiettivi prioritari e i vincoli di cui occorre tenere conto per il conseguimento degli obiettivi, le opzioni strategiche. La definizione del campo di attività, gli obiettivi prioritari e i vincoli di cui occorre tenere conto per il conseguimento degli obiettivi, le opzioni strategiche. La definizione del campo di attività, gli obiettivi prioritari e i vincoli di cui occorre tenere conto per il conseguimento degli obiettivi, le opzioni strategiche. Azioni marketing, punti di forza e di debolezza, scenario della concorrenza.

01. Cosa si intende per User Generated Content?. una collezione di documenti ipertestuali. gli utenti diventano i primi creatori di contenuti della rete mediante web publishing. nessuna delle precedenti. un sistema che permette di scaricare in modo automatico documenti, files o audiovideo.

01. Cosa s’intende per Brand Image?. marca che detiene la più alta quota di mercato o di un segmento particolare. il logo che contraddistingue un determinato brand. nessuna delle precedenti. l’immagine che un prodotto assume nella mente del consumatore e non consumatore.

01. Qual è la funzione del Trade?. Identifica il prodotto. E' il packaging del prodotto. Promuovere il prodotto ai consumatori. Portare i prodotti al consumatore.

Per analizzare la domanda di mercato nel settore moda quali livelli si devono studiare?. Trade, concorrenza e consumi. Trade e consumi. Concorrenza e qualità del prodotto. Trade, concorrenza e qualità del prodotto.

03. Quali sono i fattori che determinano il livello di vendita?. I fattori esterni, legati al contesto macro-marketing, e fattori controllabili, rappresentati dagli sforzi totali di marketing realizzati dalle imprese concorrenti nel mercato. Nessuna delle altre risposte. Il livello di tecnologia, la presenza di barriere d'entrata e di uscita dal mercato e il potenziale. Il livello di tecnologia, la presenza di barriere d'entrata e di uscita dal mercato, il potenziale profitto e gli sforzi totali di marketing realizzati dalle imprese concorrenti nel mercato.

04. Cosa si intende per "domanda relativa" nell'analisi di attrattività del mercato?. rappresenta la quota della domanda primaria detenuta dalla marca o dall’impresa in una determinata categoria di prodotto e in un determinato segmento o prodotto-mercato. rappresenta la domanda potenziale di un solo prodotto. nessuna delle altre risposte. rappresenta il volume delle vendite realizzate presso un dato gruppo di clienti, in un luogo e in un periodo specifici, e in un determinato contesto economico e di macro-marketing.

05. Cosa si intende per "domanda primaria" quando si valuta l'attrattività del mercato?. Rappresenta il volume delle vendite realizzate presso un dato gruppo di clienti, in un luogo e in un periodo specifici, e in un determinato contesto economico e di macro-marketing. Nessuna delle altre risposte. Rappresenta la quota della domanda relativa detenuta dalla marca o dall’impresa in una determinata categoria di prodotto e in un determinato segmento o prodotto-mercato. Rappresenta la quota di clienti acquisiti ma ancora da fidelizzare.

06. Quali sono le dimensioni da analizzare per valutare l'attrattività del mercato?. Domanda potenziale di mercato, il Ciclo di vita (come la domanda potenziale si evolve nel tempo), il Profitto potenziale di ogni segmento e la concorrenza. Domanda potenziale di mercato, il Ciclo di vita (come la domanda potenziale si evolve nel tempo), il Profitto potenziale di ogni segmento e le barriere in entrata al mercato. Domanda potenziale di mercato, il Ciclo di vita (come la domanda potenziale si evolve nel tempo) e il Profitto potenziale di ogni segmento. La concorrenza, la domanda potenziale di mercato e le barriere in entrata al mercato.

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