MASTER IL BULLISMO Analisi psico-fenomenologica
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Title of test:![]() MASTER IL BULLISMO Analisi psico-fenomenologica Description: lez 001-047 |




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Che cos'è il bullismo ?. disciplina che studia le problematiche educative. un processo educativo. Il bullismo è un fenomeno complesso. una teoria. Bullismo relazionale. è la forma di bullismo: più semplice da individuare. Nessuna delle altre risposte è corretta. più studiata. meno studiata e più difficile da individuare. Il secondo tipo di intervento che l'insegnante può adottare è quello di stimolare il lavoro: integrativo. cooperativo. comunicativo. affettivo. Il bullo gregario o passivo è un sostenitore e perpetratore: del bullo dominante. del bullo complesso. del bullo passivo. del bullo secondario. La vittima passiva o sottomessa è solitamente. una persona sicura di sé. una persona estroversa. una persona timida. una persona vivace. La vittima passiva è caratterizzata da un pattern. ansioso e reattivo. Nessuna delle altre risposte è corretta. ansioso. reattivo. Gli spettatori sono chiunque. sia testimone di atti di bullismo. sia bullizzato. sia ascoltato. Nessuna delle altre risposte è corretta. Nelle comunità virtuali, il cyberbullismo può essere anche: di sostenitori. di gruppo. Nessuna delle altre risposte è corretta. di aggregazione. I cyberbulli agiscono in modi aggressivi e violenti che perché: vogliono sentirsi osservati. vogliono visibilità. vogliono apparire. vogliono prevaricare. Il cyberbullo non agisce tanto per esercitare violenza su qualcuno: per sopprimere la propria insicurezza. ma per sentirsi un leader. per catalizzare tutto il possibile su sé stesso. per sentirsi più forte. Uno dei casi più famosi di cyberbullismo è probabilmente quello: di Megan Taylor Meier. della ragazza di Pordenone. degli adolescenti in generale. Nessuna delle altre risposte è corretta. Secondo le informazioni fornite alla stampa da lei e dei suoi conoscenti, Megan Meier aveva come hobby: la danza. il nuoto e il rap. la musica. lo sport. Ciascuna istituzione educativa, in rete anche con altre scuole, è chiamata a: realizzare le azioni tecniche. realizzare le azioni preventive e le misure tecniche necessarie e organizzative. realizzare misure restrittive. realizzare le azioni preventive. I bambini più collaborativi sono: Nessuna delle altre risposte è corretta. meno autoritari degli altri. più autoritari degli altri. più aggressivi. La cattiva collaborazione dei bulli dipenderebbe dalla loro mancanza e da un atteggiamento generalizzato: rabbia verso gli altri. autorità verso gli altri. di ostilità verso gli altri. aggressività verso gli altri. Durante tutta la fase di intervento, gli operatori amico hanno parlato con: lo psicologo. il dirigente scolastico. le forze dell'ordine. insegnante supervisore. Il secondo aspetto del bullismo di inclusione ricade: sulla vittima. sugli spettatori. sul leader. sui provocatori. L'origine della teoria dell'identità sociale può essere fatta risalire: dopo gli anni '60. agli inizi degli anni '60. alla metà degli anni '60. alla fine degli anni '60. Freud ipotizza che ogni azione dell'essere umano sia governata dal principio: dell'inconscio. del piacere. dell'istinto. del preconscio. Per comprendere i significati del tripartito freudiano, è necessario ricordare che l'Es: corrisponde al preconscio. corrisponde al tronco encefalico. corrisponde ai motoneuroni. corrisponde all'inconscio. Il Super-Io è il risultato finale di processi complessi e di interiorizzare nei confronti: dei coetanei. dei fratelli. dei docenti. dei genitori. Il bambino con comportamento antisociale ha un super-Io: parziale. assente. quasi assente. presente. L'identificazione della debolezza del Super-io nelle persone con comportamenti antisociali potrebbe risultare: banale. positiva. negativa. totale. Di solito i genitori, e principalmente la madre, mancano: nella soddisfazione e frustrazione del bambino. nella serenità del bambino. nell'autostima del bambino. nella rassicurazione del bambino. Il lavoro analitico ha dato poi il sorprendente risultato che tali azioni venivano compiute soprattutto perché: imposte. discussione. deviate. proibite. Si può parlare di soddisfazione indiretta quando un genitore non è in grado: di soddisfare i propri istinti personali. di soddisfare i propri istinti caratteriali. di soddisfare i propri istinti antisociali. di soddisfare i propri istinti psicologici. La Johnson distingue due casi: il primo è quello del genitore che in passato ha: avuto lo stesso comportamento del figlio. ha subito un trauma. non ha ricevuto amore. ha subito atti di bullismo. Rabbia e permissività si diffonderanno: tra i coniugi. nei figli. nella società. in casa. La seconda forma del piacere, sempre secondo la Johnson riguarda: la soddisfazione degli impulsi. la sola impulsività. la poca soddisfazione degli impulsi. Nessuna delle altre risposte è corretta. Il bambino adottato è inconsciamente: considerato. manipolato. gestito. amato. Studi accurati hanno dimostrato come ogni bambino debba mettere in pratica una particolare esigenza: della madre. del fratello maggiore. di uno o di entrambi i genitori. del padre. Il concetto centrale della Johonson è di una lacuna: nel mondo. nell'atteggiamento. nel Super-Io. nell'approccio. Tra i comportamenti involontari che spingono il bambino a deviare, c'è proprio: il timore di arrabbiarsi. il timore di sentirsi in colpa. il timore di sbagliare. il timore di incolpare. Il bullismo, non può essere considerato solo alla stregua: della famiglia. delle istituzioni scolastiche. della società. delle forze dell'ordine. I bambini e degli adolescenti bulli sono lo specchio: della famiglia. della società. di una gioventù a sé. delle istituzioni. |