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Master psicologia scolastica modulo 2

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Master psicologia scolastica modulo 2

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Master psicologia scolastica modulo 2

Creation Date: 2025/04/27

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Oggetto di studio della pedagogia è. solo la formazione dell'uomo. solo la formazione dell'uomo. la formazione e l'educazione dell'uomo. l'educazione del bambino.

Il termine Paideia. è il sistema formativo vigente nell'antica Grecia. era la scuola presente in Grecia. denota l'arte di formare, con riferimento al sistema educativo ateniese. era una materia insegnata dal pedagogo.

Il compito della pedagogia è. tutte esatte. studiare il rapporto educativo ed i suoi metodi. studiare il rapporto educativo tra alunni e insegnanti. elaborare nuove teorie da attuare in classe.

Il "decennio dei disabili" viene emanato da. comitato nazionale. Montessori. Nazioni Unite. Unione Europea.

La pedagogia speciale si occupa. dei soggetti in situazione di handicap e di fragilità. di persone con disabilità fisiche. di soggetti con minoranze visive. esclusivamente dei soggetti con disturbi mentali.

La nascita della pedagogia si deve. a famosi medici: Itard, Decroly e Montessori. a importanti maestri che insegnavano nelle scuole statali. allo studio di figure importanti nel campo della psicologia. Freud.

La pedagogia speciale. non è innovativa. è una scienza operativa. si limita ad elaborare delle teorie. si occupa dell'infanzia.

Il 2003. sono chiusi gli istituti per i non vedenti. nascono nuove scuole per i disabili. nasce la pedagogia speciale. è nominato "anno europeo delle persone disabili.

Da anni, ormai, ai disabili sono riconosciuti e applicati i diritti di pari opportunità. VERO. nell'ultimo secolo. FALSO. da sempre.

Fine '800 viene istituito l'obbligo scolastico. in America. In tutta Europa, eccetto Francia e Italia. in Tutti i Paesi europei. solo in Italia.

La "Casa dei Bambini" viene aperta nel. fine 800. Dopo la prima Guetta Mondiale. 1912. 1907.

Maria Montessori apre la prima scuola sperimentale, nominata: scuola magistrale ortofrenica. Scuola dell'ermitage. Laboratorio di Chicago. Casa dei Bambini.

. nel 1600-1700. i malati e i pazzi sono chiusi nelle scuole speciali. i pazzi vengono internati nelle carceri. lo Stato inizia ad occuparsi delle persone con difficoltà. viene istituita la prima casa di cura per i disabili.

i Memories. opera di Itard nella quale è descritto il metodo utilizzato per educare Victor. E' un'opera di Maria Montessori nella quale descrive il suo metodo. è un trattato, nel quale si parla del metodo educativo dei disabili. è l'opera scritta da Seguin, dove descrive il metodo di Itard.

Maria Montessori dà importanza all'educazione, che inizia dai: sensi. gesti dell'educatore. dai pensieri dell'allievo. dagli aspetti cognitivi.

La parola didattica deriva dal latino "didàsko, che vuol dire insegnare. FALSO. riguarda la materia di insegnamento specifica di ogni docente. VERO. vuol dire educare.

Oggetto di studio della didattica è. il metodo di valutazione. la formazione professionale dei docenti. la pratica dell’insegnamento, pertanto la creazione di un progetto mirato, razionale e strutturato di un progetto educativo. le teorie psicologiche che si occupano delle persone con deficit.

la didattica è una scienza autonoma. VERO. FALSO. dipende dalla situazione da risolvere. collabora esclusivamente con la pedagogia.

Cosa si intende per didattica generale?. coinvolge tutti i docenti ed è rivolta a tutti gli alunni, e si basa su un percorso di personalizzazione e di individualizzazione tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive. è un’idea organizzativa che fondandosi su delle basi salde, tende a modificarsi, delineandosi in didattiche particolari, per fronteggiare le innumerevoli sfide educative derivanti strutture sociali e culturali. è un’idea organizzativa che fondandosi su delle basi salde, tende a modificarsi, delineandosi in didattiche particolari, per fronteggiare le innumerevoli sfide educative derivanti strutture sociali e culturali. è un’idea teorica che fondandosi su delle basi salde, non può modificarsi, delineandosi in didattiche particolari, per fronteggiare le innumerevoli sfide educative derivanti strutture sociali e culturali.

una didattica speciale è caratterizzata da quante dimensioni fondamentali?. 4. dipende dalla classe in cui si lavora. dipende dalle capacità dell'insegnante. infinite.

La didattica generale è una idea organizzativa che possiede quali capacità?. in assoluto, la capacità di modificarsi. sia la capacità di modificarsi sia quella di mantenere ben salde le strutture fondanti. la capacità di mantenere ben salde le strutture fondanti. la capacità di restare ferma alle teorie iniziali.

In quanto scienza, la didattica ha. l'oggetto di studio. nessuno dei tre elementi. solo il campo di indagine. un oggetto, un campo e un metodo.

Didàsko, termine che deriva dal greco e significa. arte dell'apprendimento. didattica. indica la capacità di ogni soggetto di personalizzare il suo apprendimento. pedagogia.

con progettualità individualizzata e aperta alla vita adulta si intende. creare un progetto che aiuti la famiglia ad inserire il proprio figlio con deficit nella vita sociale. delineare un percorso personalizzato uguale per tutti gli alunni con la stessa disabilità. Dopo aver conosciuto attentamente i punti di forza e di debolezze del singolo alunno, si cerca di definire un percorso personalizzato di obiettivi mirati su misura per lui. La capacità degli operatori sociali di seguire il ragazzo per tutto il percorso della sua vita.

la Didattica Inclusiva. coinvolge tutti i docenti ed è rivolta a tutti gli alunni, e si basa su un percorso di personalizzazione e di individualizzazione tramite metodologie attive, partecipative, costruttive e affettive. detta le regole, i metodi e gli strumenti da usare nel percorso personalizzato. è utile per elaborare percorsi di inclusione in classe. include nel percorso di apprendimento anche i genitori.

La Didattica. "è quella parte della pedagogia che si occupa degli aspetti tecnici e strumentali dell’esperienza educativa.". si occupa di applicare le teorie pedagogiche. Tutte false. Tutte vere.

le metodologie attive sono: dei metodi da applicare all'interno della classe. strategie che cercano di mantenere attiva l'attività fisica dei soggetti. strategie didattiche che non considerano l’alunno al centro del proprio processo di apprendimento, partendo dalle sue iniziative, capacità e abilità. Strategie didattiche che siano in grado di mettere l’alunno al centro del proprio processo di apprendimento, partendo dalle sue iniziative, capacità e abilità.

la collaborazione tra compagni. è da escludere, perché non sono in grado di aiutare l'alunno in difficoltà. i compagni sono una risorsa indispensabile. La collaborazione tra compagni, deve mirare all’aiuto reciproco, alla cooperazione contro competizione e individualismo; all’amicizia e non all’indifferenza, al dialogo, al rispetto. non è un aspetto da considerare in didattica, né all'interno della classe. può portare all'insorgenza di rivalità all'interno della stessa classe.

Quando si parla di didattica, si fa riferimento a quale tipo di insegnamento?. a un tipo di insegnamento rivolto alle persone in difficoltà. all'insegnamento che avviene all'interno delle istituzioni scolastiche. all'insegnamento svolto esclusivamente dall'insegnante di sostegno. strettamente legato all’ambiente scolastico, ma anche quando si insegnano lezioni utili per la vita sociale, quando si lavora nell’educazione socio-affettiva, quando si insegna a collaborare; ed è per questo che può essere fatta da tutti, ma soprattutto per tutti gli alunni.

Quale legge ha dato avvio al processo di integrazione scolastica per i disabili?. la legge 118/71. la legge 517/77. La legge n. 521 del 1992. la legge n.72 del 1982.

La legge 118 del 30 marzo 1971. "tale legge, sia pure in teoria, segna la fine della separazione scolastica tra alunni normali e alunni portatori di handicap, dando l'avvio al processo della loro integrazionealunni normali e alunni portatori di handicap, dando l’avvio al processo della loro integrazione". abolisce le scuole speciali. definisce le finalità del processo di integrazione. tale legge, segna l'inizio della separazione scolastica tra alunni normali e alunni portatori di handicap.

La sentenza della Corte Costituzionale 215/87. distingue tra handicap grave e gravissimo e limita l'iscrizione agli alunni con handicap gravissimo. integra la legge 118/71. si pone come la vera innovazione nella tutela dei diritti degli allievi con handicap. si rivolge solo ad alunni con handicap fisico.

Handicap e disabilità sono sinonimi. dipende dal disturbo. FALSO. si, possono alternarsi e sostituirsi. VERO.

Il termine "Menomazione". E' la conseguenza della disabilità. indica l'assenza di un organo. qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione fisiologica, anatomica oppure psicologica. riguarda l'incapacità del soggetto di svolgere dei compiti.

Il docente specializzato, è l'insegnante che si occupa: ha il compito di redigere il Piano Educativo Individualizzato. il docente dell’allievo disabile o con minori competenze. non è il docente dell’allievo disabile o con minori competenze. si sostituisce all'alunno in difficoltà, per completare i compiti.

la legge 104/92, definisce "persona handicappata. "colui che presenta una minorazione fisica e psichica stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”. "colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione". colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà nelle.

La legge 118/71. "è stata emanata in favore degli invalidi e dei mutilati civili, tra i quali sono da comprendere gli irregolari psichici e gli insufficienti mentali". "è stata emanata solo in favore degli invalidi che comprendono gli insufficienti mentali". "esclude gli invalidi e i mutilati civili, tra i quali sono da comprendere gli irregolari psichici e gli insufficienti mentali" insufficienti mentali". riguarda solo i portatori di handicap fisici.

L’handicap indica. lo svantaggio fisico vissuto da una persona a seguito di una disabilità o menomazione. lo svantaggio sociale vissuto da una persona a seguito di una disabilità o menomazione. qualsiasi perdita o anormalità di una struttura o di una funzione fisiologica, anatomica oppure psicologica. rappresenta la conseguenza pratica della menomazione e, quindi, indica lo svantaggio personale che la persona disabile vive espresso in ciò che è in grado di fare o meno.

La Legge 104/92 è innovativa anche per un altro motivo. Quale?. "è innovativa anche per quanto riguarda le modalità di valutazione finale distinguendo tra scuola dell’obbligo e scuola superiore.". è innovativa per quanto riguarda le figure docenti che si occupano dell'alunno con disabilità. è innovativa per quanto riguarda le modalità di insegnamento tra scuola dell’obbligo. è innovativa per quanto riguarda le modalità di insegnamento tra scuola dell’obbligo e scuola superiore.

le innovazioni riguardanti l'integrazione scolastica, sono state subito accolte e attuate. FALSO. hanno incontrato diverse difficoltà e sono state modificate nel corso del tempo. Non esistono innovazioni in questo campo. VERO.

Gli anni ’70 sono gli anni della grande “democratizzazione” della società e della scuola, cioè: ci sono lotte civili per richiedere nuovi diritti di istruzione. nel maggio del 1974 sono emanati i Decreti Delegati sul nuovo stato giuridico dei docenti e sugli organi collegiali della scuola. gli insegnanti lottano per aumentare il loro stipendio. lo Stato inizia ad occuparsi delle Istituzioni Scolastiche.

La scuola è. una comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. Una comunità educante, che accoglie solo gli alunni in grado di costruire delle condizioni relazioni soddisfacent. una comunità educativa, che accoglie solo gli alunni che sono in grado di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo. Un'istituzione che si occupa di impartire le nozioni utili nella vita.

L'integrazione scolastica degli alunni con disabilità. " ha rappresentato negli ultimi decenni una forma di innovazione che ha attraversato tutti gli ordini e gradi di scuola e che pone al centro della stessa l’alunno come assoluto protagonista". ha rappresentato negli ultimi decenni una forma di innovazione che ha attraversato tutti gli ordini e gradi di scuola e che pone al centro della stessa l’insegnante come assoluto protagonista". è un percorso di innovazione che riguarda gli studi universitari. è una forma di innovazione che riguarda solo la scuola primaria, ponendo attenzione all'alunno.

L'acronimo DSA indica. Disturbi scolastici. Disturbi Scolastici dell'Apprendimento. Disturbi Specifici dell'Apprendimento. Disturbi Specifici dell'Attenzione.

Le difficoltà di apprendimento in età evolutiva sono suddivisibili in: si distinguono a secondo di ogni ordine e grado. non esiste nessuna suddivisone. gravi difficoltà e difficoltà moderate. "disturbi specifici dell'apprendimento (DSA) e disturbi non specifici di apprendimento (DNSA).".

un soggetto con dislessia. possiede normali capacità intellettive. ha una malattia genetica. ha difficoltà nei calcoli matematici. ha difficoltà di memorizzazione.

i DSA comprendono: dislessia, discalculia, e disgrafia. dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia. dislessia, discalculia e iperattività. dislessia e discalculia.

i DSA sono causati da: sono causati da un ritardo nell'apprendimento scolastico. Essi sono causati da specifiche disfunzioni psicologiche. Essi sono causati da specifiche disfunzioni neuropsicologiche, isolate o combinate. Essi sono causati da specifiche disfunzioni fisiologiche isolate o combinate.

Nel DSM IV i DSA sono inquadrati. sono inseriti nei Disturbi del Comportamento. sono inseriti all'interno dei disturbi dello Sviluppo Psicologico. Rientrano nell'Asse I come Disturbi della comprensione della lettura. nell'Asse I come Disturbi della Lettura, dell'Espressione Scritta e del Calcolo.

i DSA presentano una sintomatologia. assai grave sin dall'infanzia. i sintomi compaiono in età matura. lieve, difficilmente rilevabile. primaria e secondaria.

la Disortografia. Rientra nel gruppo dei Disturbi Aspecifici dell'apprendimento. È il disturbo nella scrittura, dovuta al mancato riconoscimento della corrispondenza tra suono e lettera; si presenta con numerosi errori ortografici, errori nella punteggiatura o nella grammatica. È il disturbo nella scrittura e nella lettura, dovuta al mancato riconoscimento della corrispondenza tra suono e lettera; si presenta con numerosi errori ortografici, errori nella punteggiatura o nella grammatica. È il disturbo nella lettura, dovuta al mancato riconoscimento della corrispondenza tra suono e lettera; si presenta con numerosi errori di pronuncia.

la sintomatologia secondaria dei DSA è rappresentata da: rappresentata da errori di tipo specifico/primario e qualitativo nel leggere, nello scrivere e nelle abilità matematiche. disturbi motori, visuo-motori, coordinativi, spazio-temporali, della memoria d’ordine. disturbi motori, coordinativi, e specifici nella lettura. disturbi di coordinazione e della memoria.

Il bambino compie frequentemente, nella lettura e nella scrittura, errori caratteristici come: lettura veloce. Lettura lenta ed esitante; soppressione di lettere; Insufficiente comprensione del testo. lettura adeguata all'età e alla classe. comprensione corretta e facile memorizzazione di quanto letto.

i sintomi possono: vanno peggiorando nel tempo. migliorano con la maturazione e l'apprendimento. possono cambiare nel tempo possono diminuire, aumentare ed essere più frequenti. possono cambiare nel tempo e nelle diverse situazioni: possono diminuire, aumentare, essere più frequenti, nascondersi in altre condotte.

la sintomatologia primaria dei DSA è: disturbi motori, visuo-motori, coordinativi, spazio-temporali, della memoria d’ordine. disturbi motori, coordinativi, e specifici nella lettura. errori di tipo specifico e qualitativo nel leggere e nello scrivere. rappresentata da errori di tipo specifico/primario e qualitativo nel leggere, nello scrivere e nelle abilità matematiche.

I primi indicatori di rischio sono rappresentati da. incapacità di comunicare, e difficoltà motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare. difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare. difficoltà nelle competenze comunicativo-linguistiche, motorio-prassiche e visuo-spaziali in età scolare. difficoltà nelle capacità di calcolo, nelle attività motorio-prassiche e visuo-spaziali in età prescolare.

le difficoltà del disturbo possono essere riscontrate. solo dopo che il ragazzo inizia la scuola secondaria. sin dai primi anni di vita. nella primissima età e quindi nella scuola dell’infanzia e del primo anno della scuola primaria e possono continuare a persistere. è difficile rilevare la presenza di questo disturbo.

la Disgrafia. Si riferisce all'incapacità di comporre testi scritti spesso illeggibili e la difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno. Si riferisce alla realizzazione grafica poco chiara della scrittura, spesso illeggibile e la difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno. Si riferisce alla difficoltà di compiere calcoli matematici, e alla difficoltà a padroneggiare gli strumenti del disegno. è l'incapacità di scrivere dovuta allo scarso apprendimento precedente.

Esistono normative diverse riguardo il diritto di apprendere tra DSA e BES. VERO. si, perché hanno bisogni specifici. FALSO. dipende dal disturbo.

qual è la differenza tra alunno con disabilità e alunno con DSA?. Nessuna. la presenza dell'insegnante di sostegno per gli alunni con DSA. la presenza dell'insegnante di sostegno per gli alunni con disabilità. Gli alunni con disabilità hanno diritto a due insegnanti di sostegno.

Il P.D.P. è previsto anche in casi di BES. Si. se lo richiede il medico. se gli insegnanti voglionio. NO.

A.D.H.D. è l’acronimo di. dall'inglese Disturbo dell'Handicap Definito. dall'inglese Disturbi Specifici dell'apprendimento. Dall 'inglese Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività. nessuna delle precedenti.

Quando diventano evidenti le problematiche dell'attenzione nei bambini affetti da ADHD?. durante attività ripetitive o noiose. durante lo studio. durante tutte le attività quotidiane. solo quando deve essere seduto per molto tempo.

Cosa si intende per iperattività nei soggetti affetti da ADHD?. nessuna delle precedenti. eccessiva attività cognitiva. un eccessivo livello di attività motoria o vocale. un eccessivo livello di attività cognitiva.

cosa si intende con l'acronimo BES. nessuna delle precedenti. Bambini Super educati. Bisogni educativi Speciali. Educazione Speciale per i bambini.

Ci sono situazioni, in cui pur non essendo presente diagnosi medica, la persona presenta difficoltà derivanti da. da eventuali svantaggi: familiari, e socioeconomici. da eventuali svantaggi: fisici e psichici. da eventuali svantaggi: fisici, fisiologici, biologici, sociali, familiari, economici. sono tutte vere.

L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia. con il processo di integrazione. con la legge 512. dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2000. dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012.

la Legge 53/2003 sancisce: il principio della personalizzazione dell’insegnamento, per gli alunni con BES. La presenza dell'insegnante di sostegno per gli alunni con BES. L'organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. Sono tutte esatte.

L'autismo è: Un disturbo dell'apprendimento. Un grave disturbo psicopatologico della comunicazione e del comportamento. Una malattia congenita. Una malattia psichiatrica.

Il termine Autismo deriva dal: dal francese Autisme. dal greco ”AUTUS ”, cioè “sé stesso”. dall'inglese Autism. ha origini italiane.

Questo tipo di disturbo è classificato dall’American Psychiatric Association con il nome di. "DISTURBI COMPORTAMENTALI". "DISTURBO DELLA FANCIULLEZZA". "Disturbo Disintegrativo della fanciullezza". ”DISTURBI PERVASIVI DELLO SVILUPPO”.

Quando inizia a manifestarsi la sindrome?. solo verso l'età adolescenziale. La sindrome si sviluppa gradualmente durante i primi anni di vita, raggiungendo il culmine verso i 3-4 anni. durante l'età adulta, quando dimostra difficoltà sociali. Dopo l'inizio della scuola primaria.

le caratteristiche dello sviluppo motorio sono: Sono tutte esatte. si sviluppa il riflesso del sorriso, ma è apatico nei confronti dell’ambiente; non tende le braccia verso l’adulto per farsi prendere in braccio e non adegua la sua posizione a quella della madre. si sviluppa il riflesso del sorriso, e tende le braccia verso l’adulto per farsi prendere in braccio. non compare il riflesso del sorriso, ma trova consolazione tra le braccia della madre.

L'autismo è: è un disturbo psichico. è una disfunzione neurovegetativa. E’ un disturbo che colpisce il normale sviluppo delle abilità sociali, comunicative e cognitive degli individui. E’ un disturbo che limita lo sviluppo delle abilità sociali, e cognitive.

l'Educazione Inclusiva comporta: la trasformazione della scuola per adeguarsi ai diversi bisogni, di tutti. educare gli alunni ad accettare l'"Altro". la trasformazione dell'alunno per essere accettato a scuola. Sono tutte esatte.

Lo scopo dell'Educazione inclusiva è: sono tutte errate. l'adattamento della scuola alle esigenze di apprendimento del bambino, e non solo l'adattamento dei bambini a scuola. l'adattamento dei bambini a scuola. l'adattamento degli insegnanti ai bisogni familiari.

Per diminuire le difficoltà a scuola, gli insegnanti devono: punire chi non rispetta le regole. proseguire il programma scolastico, anche se non tutti raggiungono gli obiettivi. Modifica il lavoro e l'organizzazione delle attività in classe. mettere voti bassi a chi non raggiunge gli obiettivi di apprendimento.

Il Cooperative Learning può essere definito come: una metodologia proposta dal Movimento delle Avanguardie educative. un lavoro di gruppo. metodologia didattica che sviluppa l’apprendimento dell'intera classe, facendo raggiungere a tutti lo stesso livello di apprendimento. metodologia didattica che sviluppa l’apprendimento del singolo attraverso una cooperazione attiva tra i compagni di classe".

la peer learning è definita: apprendimento cooperativo. apprendimento in gruppo. apprendimento tramite lim. un apprendimento tra pari.

le tecnologie didattiche implicano l'uso di: del web. esclusivamente l'uso del computer. strumenti tecnologici integrativi. uso di tablet o lim.

usando la Flipped Classroom, gli insegnanti: predispongono il materiale didattico su un sito. l'insegnante ha un ruolo autoritario. il materiale è predisposto dopo la lezione in classe. è prevista la lezione frontale e poi una sintesi da parte dell'alunno.

Flipped Classroom. è formata da basi rigide e ben definite. è un gioco da fare in classe. è una nuova metodologia didattica. prevede un apprendimento collaborativo.

la Peer education. La sua applicazione nella didattica in aula offre la possibilità di strutturare percorsi di apprendimento agili, innovativi e multiplatform, in linea con una prospettiva di lifelong learning. implica la somministrazione del contenuto in unità brevi e finite, è adattabile a tutti gli ambiti dell’apprendimento. costituisce una sorta di laboratorio sociale, in cui sviluppare dinamiche, sperimentare attività, progettare, condividere, migliorando l’autostima e le abilità relazionali e comunicative. costituisce una sorta di laboratorio sociale, in cui sviluppare dinamiche relazionali e progettare attività per l'intera classe.

L’unità con EAS è articolata in 3 fasi: preparatoria, operatoria e valutativa. preparatoria, operatoria e ristrutturativa. preparatoria, di svolgimento e finale. iniziale, centrale e conclusiva.

la programmazione individualizzata deve necessariamente tenere conto della programmazione della classe?. si, per permettere un’adeguata integrazione del disabile. si, per permettere un’adeguata integrazione degli allievi. per individuare il soggetto a cui è rivolto il programma. per facilitare il compito dell'insegnante.

la Diagnosi funzionale serve a descrivere: analiticamente lo stato psico–fisico dell’alunno in situazione di handicap. analiticamente la compromissione psichica dell'alunno con handicap. analiticamente la compromissione dello stato psico–fisico dell’alunno in situazione di handicap. analiticamente la compromissione dello stato dell’alunno in situazione di handicap.

Il Profilo Dinamico Funzionale è frutto del lavoro di chi?. di un'equipe. dell'insegnante di sostegno. dell'insegnante di sostegno. del gruppo docenti.

La stesura del Profilo Dinamico Funzionale è finalizzata alla stesura di cosa?". tutte esatte. tutte errate. per la valutazione finale. è utile per la programmazione didattica di ogni alunno.

Chi redige il P.E.I.?. l'insegnante di sostegno. il dirigente scolastico. gli insegnanti. coloro che in modi e contesti diversi operano per quel determinato soggetto in situazione di handicap.

La stesura del Profilo Dinamico Funzionale è finalizzata alla stesura di cosa?". tutte errate. del Piano Formativo Collettivo. del Piano Educativo Individualizzato. del documento di valutazione.

"Quando si può definire un P.E.I.?. quando l'alunno inizia ad avere difficoltà. Dopo un periodo iniziale di osservazione sistematica dell'alunno. "Dopo un periodo iniziale di osservazione sistematica dell'alunno in situazione di handicap". Dopo aver letto accuratamente, da parte dell'equipe multidisciplinare, la documentazione dell'alunno.

Cosa si intende con il termine “comunicare"?. utilizzare il canale verbale per farsi capire. parlare, scrivere e gesticolare verso un ricevente. parlare correttamente in modo da facilitare la comprensione. mettere in comune.

Quali processi si ritrovano tra gli elementi costitutivi della comunicazione?. feedback e interpretazione. codifica e decodifica. assimilazione e omologazione. ascolto attivo e feedback.

In cosa consiste la “comunicazione pedagogica”?. la comunicazione che si concretizza nei contesti formativi. impostare l'azione comunicativa basandosi sui principali assunti pedagogici. ignorare le diversità e incoraggiare l'omologazione. concentrarsi sulle affinità e valorizzare le differenze, per creare “ponti”, collegamenti tra le variegate alterità, e guidare il soggetto nel suo percorso di “poter essere”.

In riferimento alla Piramide di Maslow, quali sono i bisogni che lo psicologo statunitense colloca al III livello?. Bisogni fisiologici. Bisogni di stima. Bisogni di autorealizzazione. Bisogni di appartenenza e amore.

Tra le molteplici funzioni della comunicazione, quale scopo risulta essere il più importante?. scopo strumentale. scopo di controllo. scopo di contatto sociale. scopo di alleviamento.

Cosa si intende per “efficacia della comunicazione”?. Riuscire ad esporre il proprio pensiero in maniera chiara e fluida. Riuscire a persuadere il proprio interlocutore circa la correttezza delle proprie posizioni. Raggiungere gli scopi che ci si è prefissati. Avere il controllo sulle azioni altrui.

A quale degli elementi costituitivi della comunicazione si riferisce “l'intenzionalità”?. Ricevente. Emittente. Codice. Canale.

Cosa si intende per “mappa del mondo”?. rispecchia precisamente ogni realtà esterna. racchiude tutte le idee che nel corso della vita ogni essere umano costruisce circa la realtà interiore ed esteriore. permette di indirizzare la propria attenzione in uno scambio comunicativo. è un modo di orientarsi geograficamente nel mondo.

A quale elemento costitutivo della comunicazione si riferisce la seguente definizione di Umberto Eco “una serie di regole che attribuiscono significato ai segni”?. referente. decodifica. codice. canale.

Chi, nell'ambito della decodifica, afferma: “Poco importa chi sia il primo ad agire, chi avvia il processo di interattivo, come non è essenziale la natura stessa e il contenuto della comunicazione. Ciò che conta è che l'azione venga interpretata in modo corretto e riceva una risposta appropriata”?. P. Boscolo. C. Galimberti. B. Bettelheim. A. Maslow.

“Il contesto è la matrice dei significati”, a chi si deve tale conclusione?. U. Eco. P.Watzlawick. G. Bateson. C. Galimberti.

Qual è la funzione dei filtri?. organizzare al meglio il messaggio che si vuole trasmettere. indirizzare l'attenzione, scegliendo cosa trascurare e cosa considerare. fare in modo che la comunicazione sia sgombra da ogni pregiudizio. condividere la propria mappa del mondo.

Quali tipi di filtri permettono al soggetto di raccogliere dall'esterno degli elementi che contribuiscono alla creazione della propria mappa del mondo?. filtri verbali e non verbali. filtri neurologici, sociali e individuali. filtri di riferimento interno ed esterno. filtri di dimensione.

“Si riferisce alla quantità delle informazioni che un individuo è in grado di considerare prima di farsi un'opinione e decidere”: questa è la definizione di quale tipologia di filtro?. filtro di tempo. filtro di possibilità/necessità. filtro di dimensione. Filtro di chiusura delle informazioni.

“Il modello lineare della comunicazione” da chi è stato elaborato?. Shannon e Weaver. Scuola di Palo Alto. R. Jakobson. P. Grice.

Secondo la trattazione di Jakobson, la funzione fàtica a quale elemento costitutivo della comunicazione si riferisce?. emittente. destinatario. codice. canale.

Quale studioso parla di “atto illocutorio”?. J. Austin. N. Wiener. P. Grice. R. Ghiglione.

Tra le seguenti, quale coppia di aggettivi non è usato per indicare un tipo specifico di feedback?. relazionale/non relazionale. atteso/disatteso. immediato/differito. positivo/negativo.

“L'effetto che il mittente vuole esercitare sul ricevente” è la definizione di: intenzione di relazione. intenzione primaria. intenzione secondaria. intenzione soggettiva.

A chi si deve la distinzione tra enunciati constativi e enunciati performativi?. J. Austin. P. Ekman. P. Watzlawich. W. Friesen.

Quale elemento su cui si basato tutte e tre le risposte relazionali?. contesto. intenzionalità. interpretazione. riconoscimento.

Su cosa si basa il principio di cooperazione?. sull'intenzione. sulla comunicazione verbale, non – verbale e paraverbale. sul processo di decodifica. massime conversazionali.

Quale autore parla di “trappole”, ovvero ostacoli alla funzionalità della comunicazione condotta collettivamente?. P. Watzlawich. P. Searle. J. K. LIss. A. Ghiglione.

Nell'ambito della comunicazione di gruppo e del dialogo, “Le persone si ritrovano a parlare dei problemi esprimendo le loro vere convinzioni ed ascoltando contemporaneamente quelli degli altri” è la definizione di quale fase?. fase iniziale. fase di instabilità. fase di indagine. fase di creatività.

Cosa è un morfema?. un sinonimo del termine “parola”. l'unità più piccola che gode già di un significato. l'unione di due sillabe. la rappresentazione grafica del termine.

Cosa si intende per comunicazione verbale?. il gergo. il linguaggio orale. la comunicazione che utilizza concetti espressi con le parole. la lingua scritta.

Cosa sono i “significanti”?. parole. interpretazioni. concetti. codici.

La seguente frase: “Parole ed espressioni assumono significati speciali, personalizzati in base l'uso che l'emittente ne fa” è la definizione del. significato implicito. significato dichiarativo. significato denotativo. significato connotativo.

Cosa si intende per sintassi?. la scienza che si occupa le regole su cui si basa la codifica e la decodifica dei messaggi. la scienza dei significati destinati a essere definiti e cristallizzati da parole. scienza che si occupa del linguaggio scritto. scienza che si occupa del linguaggio verbale umano e delle sue strutture.

Su quale concetto si basano la sintassi e la semantica?. comprensione. convenzione. innovazione. interpretazione.

Qual è la scienza che si occupa non solo degli aspetti sonori del linguaggio orale ma anche di quali sono i mezzi che permettono l'uscita del suono?. fonologia. foniatria. fonetica. audiologia.

A cosa si deve la nascita della scrittura?. comparsa di segni convenzionali. sviluppate abilità manuali degli individui. uso dell'inchiostro. volontà di lasciare un ricordo.

“Codice del tutto convenzionale, presuppone l'uso di segni grafici da produrre con una matita/penna su un foglio di carta, ma che ha alfabeto e regole diverse dalla normale scrittura, risultando spazialmente più stretta e più rapida” la presente definizione a cosa fa riferimento?. Stenografia. l'alfabeto americano bimanuale. Codice Morse. Codice Braille.

Cosa è la lallazione?. esercizi di riscaldamento vocale. la produzione di coppie di vocali e consonanti ben definite. la ripetizione di semplici suoni. riproduzione di suoni onomatopeici.

Quando si verifica la fase della lallazione?. dai 12 mesi. tra 0 e 3 mesi. tra i 12 e i 18 mesi. tra i 6 e i 9 mesi.

Lo sviluppo del linguaggio è permesso dalla combinazione di quali fattori?. quoziente intellettivo – contesto familiare. fattori linguistici – uditivi. fattori genetico - fisiologico e psico – sociali. fattori fisico – sociali.

Qual è “l'età delle domande”?. 6 anni. 4 anni. 3 anni. 2 anni.

In quale delle seguenti condizioni si trovava Victor, il ragazzo selvaggio?. vittima di malformazioni. normodotato nei sensi ma con un diverso ordine di importanza rispetto quelli delle persone comuni. minorato nei sensi. autistico.

Secondo le teorie maggiormente accreditate, quali erano le cause dell'incapacità di Victor di parlare?. isolamento. malformazioni. mancato esercizio linguistico. ritardo mentale/isolamento.

Chi, attraverso alcune ricerche, riuscì a individuare l'impatto delle tre componenti della comunicazione (verbale, non verbale, paraverbale) sull'interlocutore?. Watzlawich. Morris. Mehrabian. Benson.

In cosa consiste la “fuga di informazione non - verbale” ?. segnali che tradiscono il vero sentimento provato dal soggetto. la decodificazione errata di un messaggio. codici non verbali che rinviano ad altro. alla perdita di informazioni preziose a causa delle differenti mappe del mondo degli interlocutori;.

Cosa sono i simboli?. sotto – codici non verbali. significanti che rappresentano un oggetto o un'idea. elementi utili nella decodifica. elementi di un codice convenzionale organizzato rigidamente.

L'espressione spontanea delle emozioni risulta essere più accentuata in quale parte del viso?. zona della fronte. zona degli occhi. parte sinistra. parte destra.

Secondo lo psicologo inglese Michael Argyle, quale elemento del volto fornisce un costante commento al discorso?. le sopracciglia. la fronte. la bocca. gli occhi.

Quali elementi trasmettono più informazioni sull'intensità dell'emozione provata dal soggetto?. le espressioni del volto. la mimica facciale. i gesti, la postura, e altri movimenti del corpo. gli occhi.

Cosa è l'orientazione?. una modalità di approccio verso l ‘interlocutore. l'angolazione con cui le persone si collocano nello spazio una rispetto all'altra. la zona spaziale in cui i corpi degli interlocutori sono più vicini. la direzione dello sguardo dell'emittente.

A quale zona corrisponde la seguente definizione: “da 45 cm. a 1,20 mt circa. Definisce lo spazio personale di ogni individuo, ad accesso regolato (informale); possibilità di contatto, non si percepisce l'odore, tono medio della voce”?. zona sociale. zona pubblica. zona personale. zona intima.

Quale studioso opera una classificazione delle varie distanze (in relazione agli intendimenti dei comunicanti)?. Morris. Mehrabian. Liss. Hall.

Cosa è il “colore vocale”?". Tono. Timbro. Stile comunicativo utilizzato. Argomento della conversazione.

Il tono è...?. Una modulazione intenzionale della propria voce. Relativo alla velocità della comunicazione. L'intensità con cui vengono pronunciate le parole. La cadenza personale dell'individuo.

Quale tipo di gesti non ha lo scopo di comunicare?. Adattatori. Affect display. Illustratori. Regolatori.

Cosa sono gli emblemi?. Rappresentano l'argomento di discussione. I simboli usati dagli interlocutori. Gesti servono a illustrare ciò che viene detto mentre viene detto. Gesti che hanno una traduzione verbale immediata.

Quali tra queste è una emozione primaria?. Sorpresa. Noia. Invidia. Interesse.

Quale tra queste è una caratteristica immutabile della voce, se non solo in particolari condizioni fisiche dell'individuo?. Volume. Velocità. Tono. Timbro.

Secondo recenti studi a quanto ammonta la velocità più apprezzata da un ascoltatore?. Dalle 450 in su. 300 - 400. 250-400 sillabe al minuto. 200 - 300.

In caso di incongruenza delle modalità comunicative (verbale, paraverbale e non – verbale), a quale si farà maggiormente attenzione?. Verbale. Paraverbale e non verbale. Paraverbale. Non verbale.

Rispetto a quale asse viene analizzata la postura?. Tensione – rilassatezza. Simmetrico – asimmetrico. Intenzionale – non intenzionale. Consapevole – inconsapevole.

Cosa si intende con il fenomeno del “ricalco”?. Tendenza ad assumere le medesime posture del proprio interlocutore. Tecnica comunicativa per far memorizzare i concetti più importanti. Ripetere concetti già discussi durante la conversazione. Avere una orientazione opposta rispetto al proprio interlocutor.

Indice di una buona comunicazione lo si ritrova in: Una comunicazione non – verbale non accentuata. Un ritmo conversazionale lento. Tono di voce costante. Sintonia gestuale degli interlocutori.

Secondo Morris, a cosa è necessario porre attenzione per smascherare eventuali menzogne dell'interlocutore?. Gesti emblematici. Postura. Ritmo della voce. Segnali automatici.

Quale studioso identificò le emozioni primarie?. Ekman. Hall. Morris. Watzlawick.

Cosa indica la postura con la gamba a squadra e le mani che tengono la caviglia?. Superiorità. Rilassatezza. Rigidità. Indifferenza.

Quali tra i seguenti atteggiamenti indicano desideri di affermazione?. sguardi tesi a squadrare, assenza di sorriso, maggior numero di interruzioni. Brevi pause, sopracciglia aggrottate, maggior frequenza di sguardi. Assenza di sorriso, vicinanza più stretta e timbro più vivace. Tono di voce grave, tendenza a occupare più spazio, ricerca di maggior contatto corporeo.

Cosa si intende per competenza comunicativa?. Capacità nel padroneggiare appropriatamente i codici verbali, non verbali, paraverbali, di natura semiotica, appartenenti alla cultura della comunità di riferimento. Capacità di trasmettere verbalmente un messaggio complesso. Capacità cogliere tutti i feedback che l'interlocutore manifesta. Capacità di eloquio.

Quale competenza viene anche definita “segmentale”?. Cinesica. Paralinguistica. Pragmatica. Socio - culturale.

In riferimento alle fasi di apprendimento della competenza comunicativa, a quale fase corrisponde il seguente enunciato: “non posso non sapere”?. Incompetenza inconsapevole. Incompetenza consapevole. competenza inconsapevole. competenza consapevole.

Cosa si intende per competenza performativa?. riguarda il saper utilizzare intenzionalmente atti linguistici o non linguistici per agire sugli altri, spingerli all'azione al fine di realizzare il proprio obiettivo. la capacità di usare correttamente tutti quegli elementi verbali e non verbali. la capacità di saper utilizzare gli spazi per delimitare la propria zona intima. capacità di usare la lingua in modo efficace per raggiungere uno scopo specifico e comprendere la lingua nel contesto in cui viene prodotta.

A quale competenza si riferiscono i concetti di variabilità, adattabilità e negoziabilità?. Pragmatica. Cinesica. Prossemica. Socio - culturale.

Cosa si intende per ascolto attivo?. Ascolto parziale del messaggio. Ascolto, immedesimazione e totale accordo con ciò che afferma l'interlocutore. Cooperare attivamente alla riuscita dell'impresa comunicativa. L'ascolto che si riferisce alle sole comunicazioni pragmatiche.

Cosa è un rinforzo positivo?. Manifestazione di feedback in contrasto con il parlante. Gratificazione derivante dall'aver agito seguendo i consigli del proprio interlocutore. Feedback non verbali e paraverbali che manifestano l'ascolto del proprio interlocutore e in alcuni casi, il grado di accordo con lui. Assenza di attenzione verso il contenuto del messaggio.

Quale dei seguenti aggettivi caratterizza i rinforzi?. Accordo. Concretezza. Tempestività. Visibilità.

Nell'ambito dell'ascolto attivo, quale è lo scopo dell'osservazione?. “Studiare” il proprio interlocutor. Capire se i temi del messaggio sono o non sono graditi all'ascoltatore. Cercare di conosce la mappa del mondo del proprio interlocutore. Comprendere il livello di accettazione più profondo del messaggio.

Quale delle seguenti tipologie di domanda fa parte de “la tecnica delle domande”?. Causali. Di ricambio. Di verifica. Implicite.

In quale tipo di relazione si trovano l'educatore e l'educando?. Simmetrica. Di rispecchiamento. Complicità. Asimmetrica.

Cosa si intende per “one up” e “one down”?. Dislivello di competenze presente tra educatore ed educando. Il gap esistente tra gli alunni della classe. Le preferenze degli studenti per determinati docenti. Le preferenze dei docenti verso determinati studenti.

Qual è il rischio maggiore che si riscontrare in una relazione simmetrica?. Invidia. Rispecchiamento. Complicità. Competitività.

La relazione basata su cosa favorisce nel contesto educativo la creazione di un clima sociale positivo, caldo, cordiale, affettivo, stimolante che determina comportamenti cooperativi?. Emozione. affetto. Competitività. Controllo.

Quale autore studia la relazione pedagogica considerando la classe come un sistema sociale nel quale distingue un sistema esteriore ed un sistema interiore?. T. Gordon. H. Franta. E. Hall. D. Hymes.

Con quale stile comunicativo l'attenzione è posta maggiormente non sul significato letterale del messaggio, ma sul modo in cui viene trasmesso?. Spiccato. Polemico. Drammatico. Dominante.

Quale tra le seguenti è considerata una delle possibili soluzioni per risolvere un eventuale diverbio?. Essere categorico. Essere concentrati sul passato. Negare le emozioni negative. Rimandare.

Nell'ambito del superamento del diverbio, a chi si attribuisce la seguente riflessione: “Comprendo il nemico partendo dall'oggetto che io sono per lui, dalla mia comprensione, cioè, della mia stessa posizione come oggetto – per – lui e della posizione dell'altro come soggetto”?. R. D. Laing e G. Cooper. G. Nuttin. C. Rogers. B. Bettelheilm.

Nell'ambito della comunicazione educativa, come viene definito il feedback?. Cognitivo/emotivo. Implicito/esplicito. Primario/secondario. Verbale/non verbale.

Cosa si intende per “role taking”?. Assunzione di un ruolo per esercitazione. Assunzione di un ruolo dal punto di vista dell'altro. Assunzione di un ruolo da leader. Assunzione di un atteggiamento empatico concordante.

A quel tipo di apprendimento corrisponde la seguente definizione: “avviene dall'interno, come conquista autonoma dell'individuo e permette un apprendimento significativo (analitico, complesso, coglie l'essenza dei significati) quindi è conoscenza intellettiva”?. Apprendimento per scoperta. Apprendimento per ricezione. Apprendimento implicito. Apprendimento cognitivo.

Quali dei seguenti termini caratterizza “la comunicazione ecologica” elaborata da Liss?. Crescita, globalità, sistematicità. Individualità, competenze socio – culturali. Risorse, crescita, totalità. Risorse, sostenibilità, competenze.

Nell'ambito del “colloquio non direttivo” di C. Rogers, in quale tipo di “riformulazione” è possibile trarre delle deduzioni?. Riformulazione semplice. Riformulazione figura – fondo. Riformulazione di rielaborazione. Riformulazione di commento.

Cosa è l'attenzione?. è il prodotto di reti non specifiche che favoriscono a vari aspetti del processo cognitivo. Una risposta all'ambiente che ci circonda. Una proprietà generale di tutto il cervello. Non è una proprietà generale di tutto il cervello, ma il prodotto di reti specifiche che contribuiscono ai vari aspetti del processo.

Cosa intende la neuroscienziata Mary Helen Immordino-Yang con l'espressione "il riposo non è ozio"?. Riposare è utile alla mente e al corpo; si consigliano 8 ore di riposo al giorno. Portare l'attenzione all'interno (riflettendo, immaginando, ricordando…), facendo "riposare" il cervello da stimoli esterni, migliora l'attenzione anche verso l'esterno. E' importante riposare, senza pensare a nulla, almeno 4 volte al giorno: questo non è oziare, ma "ricaricare le pile". Nessuna delle precedenti.

Quando si attiva la rete neurale "Task Negative Network"?. Nessuna delle precedenti. Quando il cervello è a riposo, non impegnato in compiti diretti a uno scopo. Quando il cervello è impegnato a elaborare stimoli visivi (come cartelloni, scritte alla lavagna…). Si attiva in contemporanea al "Task Positive Network" per mantenere un equilibrio emotivo durante i compiti.

"Perché è importante esplicitare quali idee abbiamo?". Per far si che esse diventino degli a priori a cui rigidamente far riferimento. Per evitare che esse diventino degli a priori diplomatici che, in maniera consapevole, utilizziamo nel parlare con i genitori e gli alunni. "Per evitare che esse diventino degli a priori dogmatici che, in maniera inconsapevole, utilizziamo nel nostro lavoro.". Nessuna delle precedenti.

Quali sono gli obiettivi della psicologia dello sviluppo?. La raccolta di informazioni sui neonati ottenute con procedure sperimentali e la spiegazione del perché della presenza di certe caratteristiche e sviluppi. La raccolta di informazioni sui bambini ottenute con procedure valide e la spiegazione del perché della presenza di certe caratteristiche e sviluppi. Individuare i bambini che hanno uno sviluppo nella norma nei vada domini psicologici (cognitivo, sociale, emotivo…). La raccolta di informazioni sugli adulti ottenute con procedure narrative.

Per quale scopo a scuola si dovrebbe inviare un bambino da uno specialista?. Per stendere una Diagnosi Funzionale. Per scoprire insieme come affronta quel bambino il mondo e su quali potenzialità poter lavorare. Per definire se il comportamento del bambino rientra nella normalità oppure no. Per definire “non normale” il processo comportamentale e poter stilare un piano di apprendimento personalizzato sulla base della patologia individuata.

Cos’è la sofferenza esistenziale?. Il modo in cui l’umano sperimenta il fatto di essere limitato: limitato come individuo, come gruppo, come specie vivente. Il modo in cui il docente sperimenta il fatto di essere limitato nel suo intervento sul bambino. E' un modo d'essere, che caratterizza chi ha capacità creative e artistiche. E' un altro modo per indicare la depressione nell'infanzia e nell'adolescenza.

Perchè chiedere a un bambino o un ragazzo “perché fai così?” non ha senso e difficilmente porterà al cambiamento?. "Chiedere il perché può far vergognare e far sentire al centro dell'attenzione a causa di un comportamento negativo". "Chiedere il perché può far sentire in colpa, inadeguati e passivi verso se stessi. ". "Chiedere il perché può dar luogo a risposte così intense da generare un peggioramento dei sintomi o dei comportamenti". Nessuna delle precedenti.

Com'è possibile conoscere?. La conoscenza emerge dalle osservazioni sul soggetto con l'utilizzo di strumenti idonei. La conoscenza emerge dalle osservazioni oggettive sul soggetto. La conoscenza emerge da un’interazione tra soggetto e oggetto. Nessuna delle precedenti.

Quale affermazione sull'epistemologia della complessità è corretta?. Studia i sistemi semplici lineari e quelli complessi non lineari. Rifiuta l'osservazione soggettiva a favore di quella oggettiva. Rifiuta il determinismo, la causalità lineare, la neutralità e il riduzionismo. Nessuna delle precedenti.

Cos'è un sistema complesso?. Un sistema complesso è un insieme di parti che nel loro organizzarsi sono impermeabili allo scambio di informazioni con l'ambiente. Un sistema complesso è un insieme di parti che interagiscono tra loro e con l’esterno in modo non lineare. Un sistema complesso è un insieme di parti che interagiscono tra loro e con l’esterno in modo lineare e prevedibile. Tutte le precedenti.

Cos'è il “margine del caos”. Una “regione” intermedia tra ordine/stabilità e caos/instabilità, in cui piccoli cambiamenti allontanano il sistema dall’equilibro e lo mettono nella condizione di precipitare nel caos o ritrovare un nuovo equilibrio sul margine del caos. Una “regione” intermedia tra ordine e instabilità, in cui solo grandi cambiamenti allontanano il sistema dall’equilibro e lo mettono nella condizione di precipitare nel caos. Un sistema complesso di parti che interagiscono tra loro e con l’esterno in modo non lineare. Sistemi complessi che rifiutano il determinismo e si basano sull'imprevedibilità.

Com'è possibile sostenere l'apprendimento con i bambini o ragazzi sentiti come difficili?. L’apprendimento e la modifica è possibile attraverso il lavoro con i loro genitori. L’apprendimento e la modifica è possibile attraverso la punizione e il rinforzo. L’apprendimento e la modifica è possibile attraverso la relazione. Non è possibile.

Secondo Morin, uno dei principali teorici dell’epistemologia della complessità, la complessità si ha quando ... “vi è uno scambio reciproco tra le parti del sistema, senza interazione con l'esterno". “vi è un'impermeabilità tra individuo e ambiente, che porta a vivere con serenità le relazioni". “vi è un tessuto interdipendente, interattivo e inter-retroattivo tra l’oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro". “vi è un tessuto dipendente, individuale e proattivo tra l’oggetto di conoscenza e il suo contesto, le parti e il tutto, il tutto e le parti, le parti tra di loro".

Cosa significa considerare l’uomo come sistema?. Tutte le precedenti. Considerare l'individuo in una visione oggettiva di conoscenza. Considerare tanto il contributo dell’individuo, quanto quello dell’ambiente: entrambi fanno parte dell’organizzazione di ogni essere umano. Considerare tanto il contributo dello studente nella famiglia: entrambi fanno parte dell’organizzazione di ogni studente, che non viene influenzata dal tipo di docente con cui viene in contatto.

Chi è stato uno dei primi studiosi che ha cercato di accostare l’idea di sistema allo sviluppo dell’essere umano?. Bateson. Bowlby. Sander. Maslow.

L'adattamento reciproco nelle relazioni passa attraverso. L'ascolto attento dei bisogni del bambino. La serenità interiore. La ritmicità e l'entrare in risonanza reciproca. La capacità di giungere a compromessi accettabili per entrambi.

Il processo creativo durante l'interazione. E' un processo di incertezza, in cui comunque preserviamo la nostra integrità. E' un processo a cui attingono gli artisti. E' un momento in cui ci si chiude all'altro, per ritrovare se stessi. E' un modo per potenziare il processo razionale.

Secondo Sander come possono essere descritti il processo evolutivo e il processo della vita?. Possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà continue, endogenamente attive, autoorganizzanti. Possono essere entrambi descritti come processi che comportano proprietà discontinue, che si inquadrano nella dinamica di singole polarità naturali. Il primo come processo di crescita che può condurre alla patologia, il secondo come processo vitale che può condurre alla morte. Il primo come processo di crescita che dipende dall'esterno e il secondo come processo vitale che dipende da ogni singolo individuo.

Partendo dalla teoria dei sistemi complessi Nora Bateson con il termine “symmathesy” cosa intende sottolineare?. L’interdipendenza tra i sistemi, guardando contemporaneamente all’espressione di sé di ciascuno e all’apprendimento reciproco e simultaneo che costantemente avviene. L'indipendenza tra i sistemi, intesa come risultato dell'espressione di sé. L'apprendimento che ogni studente ha in ogni momento della vita. Un tipo di apprendimento caratterizzato da guardarsi dentro e guardar fuori.

Come potrebbe essere tradotta la parola “symmathesy” ?. Imparare ad imparare. Imparare insieme. Imparare studiando. Sistema olistico.

"Che caratteristiche ha il paradigma olistico?". Tutte le precedenti. Dopo le scoperte Newton, Galileo, Bruno e altri è stato un modo di vedere il mondo come un meccanismo. E' un modo di vedere il mondo in maniera integrale, non frammentata. E' un modo di vedere l'illusione del mondo che ci creiamo con i pensieri e le parole.

La storia di Giannino, il salmone con gli occhiali. E' la storia di un salmone che decide di non risalire la corrente e di percorrere strade alternative. E' un esercizio che può essere proposto in classe per stimolare il pensiero creativo. E' una favola di Esopo. E' una metafora che ben descrive la crescita.

Perché è importante utilizzare anche le metafore nell'insegnamento?. Tutte le precedenti. "Perché l'aspetto simbolico che caratterizza le metafore alleggerisce le lezioni e il carico cognitivo che esse comportano.". Per stabilire una buona relazione docente-discente. Perché sollecitano gli aspetti emotivi eludendo le difese che la mente razionale produce.

I proverbi. Nessuna delle precedenti. Sono esempi di metafore, utili da utilizzare anche come materiale scolastico. Sono modi per conoscere meglio la cultura regionale. Sono un particolare tipo di teorie dello sviluppo, che fanno riferimento agli aspetti simbolici del pensiero del bambino.

Nell'esercitazione "I due quadri". E' in gioco il pensiero musicale e artistico in senso generale. E' in gioco il pensiero razionale e logico-matematico. Si dipingono su un foglio due quadri, che rispecchiano lo stato d'animo dello studente. Si utilizzano delle immagini che rappresentano aspetti di se stessi per riflettere e produrre cambiamenti.

Come può essere descritta la motivazione?. La motivazione, in generale può essere descritta come la configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare l’inizio, la direzione, l’intensità e la persistenza di un comportamento diretto a uno scopo. La motivazione, in generale può essere descritta come la configurazione organizzata di esperienze soggettive che consente di spiegare la persistenza di un comportamento. La motivazione, può essere descritta come ciò che sta alla base delle emozioni, della cognizione e della socialità. Nessuna delle precedenti.

Cosa sono le teorie dei bisogni?. Si tratta di teorie che studiano gli aspetti intrinseci ed estrinseci della motivazione scolastica. Si tratta di teorie che spiegano i comportamenti umani come risposte ai bisogni emotivi e motivazionali che insorgono nelle relazioni. Si tratta di teorie che enfatizzano il ruolo del processo creativo all'interno dell'apprendimento. "Si tratta di teorie che spiegano i comportamenti umani come risposte ai bisogni sentiti. Ci sono bisogni sia innati e universali (autoconservazione, fame, sete), sia culturalmente appresi (es. bisogno di affiliazione, di potere, di riuscita…).".

Come si chiama il modello elaborato da Maslow?. Modello gerarchico vitale (MGV). Piramide dei bisogni di Maslow. Piramide dell'emisfero destro e sinistro. Teoria motivazionale di Maslow.

Quali sono i livelli della "piramide" dei bisogni identificata da Maslow?. "Bisogni basilari, bisogni centrali e bisogni elevati". "Bisogni di apprendimento, di relazione e di sicurezza". "Bisogni fisici e mentali". "Bisogni fisiologici, di sicurezza, di affiliazione, di stima, di autorealizzazione ".

Quali sono, secondo gli studiosi, le due grandi categorie di motivi che attivano il comportamento?. Tutte le precedenti. Motivi di valutazione e motivi di realizzazione. Motivi intrinseci e motivi estrinseci. Motivi personali e motivi familiari.

Da chi venne elaborata la "legge dell'effetto"?. Kenrick. Maslow. Skinner. Thorndike.

Quali sono i concetti chiave indicati dal comportamentismo in relazione al rinforzo?". Mantenimento, generalizzazione, estinzione. Presenza e assenza. Vicinanza, lontananza, indifferenza. Visione, ascolto e prensione.

Quali sono le caratteristiche più rilevanti che rendono alcuni stimoli dei rinforzi validi?. Il rinforzo non deve per forza essere contingente alla prestazione, ma deve essere erogato con affetto. Il rinforzo deve seguire alla punizione, per creare apprendimento. Il rinforzo deve essere tangibile e visibile. Il rinforzo deve essere contingente alla prestazione, specifico e credibile.

Quale sistema ha usato Cohen (1973) per motivare dei ragazzi di un centro di recupero?. economia a gettoni. economia della motivazione. economia della prestazione. rinforzo intrinseco.

Che cosa valuta il questionario “Problems in Schools Questionnaire” (PIS)?. "Il questionario valuta se insegnanti e genitori sono orientati verso il sostegno all'autonomia rispetto al controllo del comportamento dei bambini/ragazzi. ". "Il questionario valuta se i genitori sono orientati a sostenere nello studio i propri figli e in che modo". "Il questionario valuta se gli insegnanti sono in grado di risolvere i problemi relazionali con i loro alunni". nessuna delle precedenti.

Quali sono i limiti della teoria comportamentista e delle teorie delle motivazioni intrinseche?. non sono realistiche e applicabili nella quotidianità scolastica. non considerano le percezioni degli studenti circa i propri risultati, le loro aspettative (anche degli insegnanti), le loro convinzioni quando si pongono di fronte ai compiti. non considerano le autovalutazioni degli studenti. considerano poco l'utilizzo di premi e punizioni e danno troppa enfasi agli aspetti inerenti la famiglia degli studenti.

Secondo Atkinson il comportamento è l'esito. nessuna delle precedenti. della stima di probabilità di successo che ciascuno di noi fa di fronte a un compito. dell'autostima. di una pulsione rivolta al raggiungimento del successo e una opposta rivolta all'evitare il fallimento.

Quali sono le principali variabili principali considerate dal modello ""aspettativa x valore""?. Tutte le precedenti. Credenze dell'insegnante su di sé e sulla difficoltà del compito; aspettative sui risultati dello studente e delle reazioni dello studente all'esito del compito. "Credenze dello studente su di sé e sulla difficoltà del compito; aspettative; percezione del valore del compito; percezione delle aspettative dell'adulto. "Credenze della famiglia su ciò che lo studente riesce (o non riesce ad affrontare); percezione della capacità del docente di valutare adeguatamente lo studente".

In merito alle esperienze soggettive dello studente relative al valore di impegno nel compito, cosa si prova quando il compito è valutato negativamente?. voglia di vendetta e ricostruzione dell'identità. un'esperienza di flusso. rabbia o paura, alienazione e resistenza. indifferenza.

In merito alle esperienze soggettive dello studente relative al valore di impegno nel compito, cosa si prova quando il compito è valutato positivamente?. Si può provare l'esperienza di flusso. si prova piacere, gioia e il fare questo compito è considerato già una ricompensa in sé. lo si svolge con concentrazione. Tutte le precedenti.

Avere ogni tanto degli insuccessi, cosa insegna agli studenti?. insegna che non si possono superare gli ostacoli. insegna che non si è in grado di affrontare quegli ostacoli e bisogna provare altre strade. insegna che l'insuccesso, così come il successo, non dipendono da noi. insegna che gli ostacoli possono essere superati e che impegno e perseveranza possono aiutare a superare le difficoltà.

Cosa è bene dire a uno studente?. In che cosa lo studente non è andato bene o per quale motivo in specifico lo si sta sgridando. Affermazioni come “sei un incapace” quando ci si rende conto che è svogliato nel portare a termine un compito. Affermazioni come “non ti impegni per far meglio”, per incitarlo ad impegnarsi a fare meglio. Affermazioni come “non hai mai voglia di far nulla” per incitarlo ad impegnarsi di più.

Quale atteggiamento comunicativo può sostenere la motivazione dello studente?. Tutte le precedenti. Concentrarsi sul voto preso e capirne il perché. Dare l'idea che quando si impara è normale fare errori. Minimizzare gli errori o far finta di niente, per non minare l'autostima dello studente.

Lo stile attributivo è…. Il modo in cui si attribuiscono caratteristiche comportamentali alle persone. Lo schema di attribuzioni dato da un insieme di credenze e cognizioni che viene adottato come modello per spiegare la realtà. Lo stile con cui l'insegnante propone le lezioni. Lo stile con cui si suddivide il compito, per poterlo affrontare meglio.

Che cosa è il locus of control?. Una patologia che riguarda i soggetti in età dello sviluppo e la loro difficoltà a controllare gli impulsi. Un controllo eseguito dal medico specializzato. Un anticoncezionale, utile in adolescenza. Le cause a cui facciamo solitamente riferimento per spiegare il successo o l’insuccesso in una situazione.

Il fenomeno dell' inadeguatezza appresa inizialmente osservato da Seligman e Maier sui cani puo’ essere utile per spiegare il comportamento dei ragazzi a scuola?. Si, ma solo quei ragazzi supportati dall'insegnante di sostegno. Si, ma solo per i ragazzi BES. Si, in particolare con quegli studenti, con numerosi insuccessi, che pensano di non poter far nulla per evitare il fallimento perché si sentono stupidi. Si impegnano poco nei compiti e rinunciano non appena ci sono delle difficoltà, sono disinteressati a ciò che accade in classe e paiono indifferenti alle esortazioni a impegnarsi. Hanno quindi imparato che sono inadeguati: qualsiasi cosa fanno non incide sul risultato. No, questo fenomeno non è riconducibile allo studio del comportamento dei ragazzi a scuola.

Nel film "Il circo della farfalla" il direttore del Circo della farfalla…. E' un buon esempio dell'atteggiamento che può avere l'insegnante con i suoi studenti. Non è un buon esempio dell'atteggiamento che può avere l'insegnante con i suoi studenti. Potrebbe migliorare il suo stile comunicativo, per non far sentire "poverino" il protagonista. Potrebbe vestirsi meglio.

Nel film "Il circo della farfalla", la svolta per il protagonista avviene…. Quando accetta se stesso per come è e scoprendo le sue risorse, smettendo di piangersi addosso. Quando decide di lasciare il circo e farsi la sua vita al di fuori dalle luci della ribalta. Quando il direttore del circo gli urla in faccia che è uno stupido. Quando rischia di ammazzare un suo compagno di circo.

Qual era l'obiettivo della ricerca di Mason e Arcaini?. Indagare le attribuzioni causali e il loro legame con le dimensioni della motivazione all’impegno scolastico. Indagine di mercato sulle radio più ascoltate dagli adolescenti. Indagine di mercato sull'istruzione degli italiani. Resilienza tra i giovani.

Che cosa sono gli obiettivi intrinseci?. L'impegno è già un fine in se stesso: studio perché mi piace, mi impegno perché mi interessa, svolgo questi compiti che mi danno una sensazione di padronanza. Quando ci impegniamo con l’obiettivo di ottenere ricompense di qualsiasi tipo. Quando ci impegniamo con l’obiettivo di ottenere ricompense di tipo monetario. Sono quegli obiettivi che non comunichiamo agli altri e teniamo dentro di noi.

Che cosa si intende per autoefficacia?. Il credersi capaci di riuscire ad avere successo in una determinata situazione o ambito specifico. Il giudizio di valore personale. La percezione del proprio valore. La stima del proprio valore.

La sfiducia nelle proprie capacità può dipendere da. autovalutazioni corrette sulla propria scarsa intelligenza. autovalutazioni scorrette (interpretazione di fallimenti e difficoltà solo come deficit personali). genitori troppo permissivi. genitori troppo severi.

C'è una relazione tra aumento dell’autoefficacia e aumento dell’interesse?. No. Si. Solo per gli studenti con disabilità. Solo per i DSA.

Gli studenti più vulnerabili all'ansia. hanno un alto senso di autoefficacia rispetto alle proprie capacità sociali e basso senso rispetto alle capacità cognitive. hanno un basso senso di autoefficacia rispetto alla gestione delle richieste scolastiche. hanno un senso di autoefficacia instabile. hanno un senso di autoefficacia minato alla base dalle critiche dell'adulto.

Gli insegnanti con alto senso di autoefficacia. pensano che sia possibile insegnare anche agli studenti più difficili, trovando le tecniche adeguate. ritengono di non riuscire a far fronte alle difficoltà in classe. si sentono impotenti di fronte ai genitori. sono dei "palloni gonfiati" che si gloriano di capacità che non hanno.

Che cosa si intende per script?. Il titolo di un famoso manoscritto. Un tipo di linguaggio computerizzato. Una rappresentazione mentale di una sequenza di eventi. Uno stile di scrittura.

La ricompensa per un voto. Aumenta la motivazione solo se di grande valore. Più ha un grande valore, più diminuisce la motivazione. Sembra avere effetti negativi sulla motivazione intrinseca. Sembra avere effetti positivi sulla motivazione intrinseca.

La ricompensa che dà informazioni sulla competenza (e non sulla prestazione in sé). Può alternare le normali funzioni cognitive dell'alunno. Può aumentare l'interesse verso il compito. Può diminuire l'interesse verso il compito. Può generare rivalità tra i compagni.

L'effetto delle ricompense. E' positivo solo vengono date da tutto il team docente e dalla famiglia. E' sempre negativo e mina la motivazione intrinseca. E' sempre positivo e di incoraggiamento. Può essere sia positivo sia negativo sulla motivazione intrinseca.

Fare i complimenti a scuola…. Rinforza l’autostima del bambino e del ragazzo, facendogli sentire che si crede in lui/lei. Solo per aspetti di tipo fisico. Solo quando si prende un buon voto. Sono proibiti.

I complimenti non sinceri (dire "sei stato bravo" anche per cose banali che non richiedono reale impegno). Possono influenzare negativamente l'autostima. Possono influire negativamente sul rapporto tra lo studente e i genitori. Possono influire positivamente sul rapporto tra lo studente e i genitori. Servono a sostenere l'autostima, specialmente di chi ha difficoltà.

Cosa significa "imparare ad imparare"?. Diventare esperti “guidatori di se stessi” e gestire autonomamente i propri apprendimenti. Essere consapevoli di avere bisogno di ripetizioni fuori dalla scuola per imparare meglio. Giocare a fare la maestra. Imparare nuove cose.

Può essere importante…. Far sì che gli studenti adottino il metodo di studio che ci appartiene. Mandare lo studente dal preside se lo si vede demotivato. Parlare con i genitori tutte le volte che c'è un calo dei voti scolastici. Parlare non solo della materia di studio, ma anche dello studio in sé, del processo di apprendimento.

Cosa bisogna fare per motivare un bambino e/o un ragazzo?. Fargli cogliere quanto valore abbia lui stesso. Offrire una ricompensa finale. Parlare con i suoi genitori. Regalare un bel voto.

Un'insegnante efficace cosa deve saper fare?. Concentrarsi sulle emozioni negative degli alunni con bisogni speciali. Dare importanza alle emozioni nel processo di apprendimento, consapevole che influenzano il singolo alunno e l'intera classe. Essere gentile con gli studenti che sono gentili. Parlare ad alta voce, scandendo bene le parole.

A cosa ci si riferisce quando si parla di capacità scolastiche calde?. Nessuna delle precedenti. A processi che avvengono quando si è molto arrabbiati. A processi di apprendimento hanno luogo nei mesi più caldi dell'anno. Alle emozioni, che hanno un ruolo chiave nei processi di apprendimento.

Cosa sostiene Mary Helen Immordino Yang?. Bisogna stare lontano dalle cattive amicizie. E' meglio non avere l'interferenza delle emozioni mentre si apprende. I nostri neuroni si attivano solo in presenza di una fonte di paura. La nostra sopravvivenza sociale e biologica sono strettamente intrecciate.

Le emozioni conferiscono forza e stabilità nel tempo alla direzione delle decisioni e dei comportamenti di chi apprende?. Soltanto le emozioni positive. Si. Soltanto le emozioni negative. No, se non sono coscienti.

Le emozioni rilevanti e irrilevanti rendono l'apprendimento più efficace?. No, è meglio escludere le emozioni dall'apprendimento. Si, ambedue le emozioni sono funzionali per un apprendimento significativo. solo le emozioni irrilevanti. solo le emozioni rilevanti.

Come si potrebbero incoraggiare le intuizioni esperte?. Attivando laboratori di educazione all'affettività. Favorendo il brainstorming in classe. Favorendo le connessioni emotive con l'argomento oggetto della lezione. Incentivando il cooperative learning.

Chi è l'insegnante efficace?. Colui che va in palestra e cura anche il corpo, oltre che la mente. Chi non è mai ammalato e non si assenta. Chi gestisce il clima sociale ed emotivo della classe, facendo riferimento a un uso sapiente delle emozioni. Chi è consapevole che le emozioni siano disfunzionali all'apprendimento.

Le emozioni irrilevanti rispetto al compito…. Andrebbero eliminate completamente, perché appunto irrilevanti rispetto alla prestazione scolastica. Possono svolgere un ruolo rilevante all'inizio, per stabilire un buon clima in classe, ma a lungo andare troppe emozioni irrilevanti possono impedire allo studente di sentire le emozioni appropriate all'apprendimento. Sono solitamente dannose, anche all'inizio del lavoro in classe, in quanto distraggono dall'apprendimento. Sono importanti da coltivare bene lungo tutto l'anno scolastico, perché permettono di mantenere un clima di cordialità e accoglienza.

Che cosa è la mentalizzazione?. La comprensione di sé e degli altri come individui dotati di stati mentali. La capacità di prevedere il futuro. La capacità di comprendere i propri stati mentali ma non quelli degli altri. la capacità di comprendere gli stati mentali degli altri ma non quelli propri.

I processi psicologici. Si possono capire facilmente da come una persona parla. Sono invisibili (si possono inferire a partire dai comportamenti). Sono processi secondari, subordinati ai processi fisiologici. Sono visibili all'interno della mente, sia al soggetto sia a chi interagisce con lui.

Costruire storie a partire da stimoli proiettivi…. E' un buon esercizio per stimolare la mentalizzazione. E' un esercizio letterario che permette di maneggiare meglio certi stili testuali. E' un gioco che ha utilità specialmente con i bambini fino a 3 anni. Rende difficile l'emergere della mentalizzazione.

La storia di Mrs Jones e Billy. E' un gioco di mentalizzazione. E' un racconto che stimola la motivazione scolastica. E' una metafora per stimolare il cambiamento. E' una storia che riguarda le difficoltà in classe dell'insegnante e dell'alunno.

La frase "Mrs Jones non sa se davvero Billy vuole evitare di lavorare in classe". E' un buon esempio di assenza di mentalizzazione. E' un buon esempio di atteggiamento mentalizzazione. E' un esempio del fallimento dell'insegnante di capire il suo alunno. E' un esempio di come un'insegnante possa "lavarsi la coscienza" e non prendere a cuore le emozioni di un alunno difficile.

Nel rapporto con Billy…. Sembra che tutti agiscano egoisticamente. Sembra che tutti diventino accoglienti. Sembra che tutti diventino violenti. Sembra che tutti smettano di mentalizzare.

Fermare la lezione nel momento in cui un alunno fa confusione…. Può essere un buon modo per recuperare l'atteggiamento mentalizzante e riflettere sui diversi punti di vista. E' utile, solo se viene autorizzato ufficialmente davanti alla classe dal dirigente. E' inutile, anzi l'alunno sentirebbe di avere un potere sull'intera classe. E' controproducente, perché l'alunno sente che "l'ha avuta vinta".

Di che cosa si occupa il progetto “Peaceful school” ?. Mira a creare un sistema sociale scolastico mentalizzante. Progetti di scuole che collaborano con Amnesty International. Progetti di scuole che collaborano, a distanza, per la pace nel mondo. Progetti umanitari.

La prepotenza negli alunni è... Un atteggiamento da risolvere e contenere. Un atteggiamento mentalizzante. Una piaga sociale. Una soluzione che l'alunno adotta, un adattamento disfunzionale.

In un sistema sociale mentalizzante…. La violenza non emerge. Si favorisce la violenza. Si minano le basi della sicurezza interpersonale. Si sostengono gli alunni con difficoltà cognitive.

Nell'ottica del progetto Peaceful School, il comportamento problematico di un singolo alunno…. E' un problema a cui partecipa l'intera classe. E' un problema di carattere e predisposizione dell'alunno. E' un problema famigliare. E' un problema irrisolvibile.

Di che cosa si occupa il progetto “guerriero gentile" ?. Progetti di scuole che collaborano per la pace nel mondo. Progetti di scuole che collaborano con il CONI per esplorare le discipline sportive come scherma e judo. Un approccio motorio utile perché utilizza una combinazione di giochi di ruolo, rilassamento e tecniche di difesa, tratti dalle arti marziali. Uno sport indiano, che favorisce la connessione emotiva.

Le tre regole di lavoro enunciate da Einstein e utili per qualsiasi lavoro sono: Cerca di trovare il lato positivo in ciò che osservi; abbi fiducia in te; alimentati in modo corretto. Esci dalla confusione e trova la semplicità; dalla discordia trova armonia; nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole. Nel pieno delle difficoltà meglio fuggire che attaccare; cerca di trovare il positivo in tutto ciò che osservi; esci dalla confusione e trova la semplicità. Utilizza in maniera corretta il respiro; abbi fiducia in te; esci dalla confusione e trova la semplicità.

Gli interventi didattici hanno bisogno di creatività?. No. Si. Solo nelle ore di educazione artistica. Solo per progetti come teatro e arteterapia.

Le esercitazioni proposte nella Lezione 92…. Fanno riflettere sulle emozioni e la loro regolazione. favoriscono la motivazione. sono utili per stimolare il pensiero creativo. sono utili per stimolare la mentalizzazione.

La favola dei Tre porcellini…. E' dannosa per i bambini, perché stimola la paura. E' un esercizio di creatività. E' una metafora della crescita. Stimola la mentalizzazione.

Che cosa ci dice la teoria sistemica con il cosiddetto “effetto farfalla”?. Una particolare tecnica areografa che si utilizza in ambito tessile. Un effetto di luce e ombre. Metaforicamente un battito d’ali di una farfalla nella foresta Amazzonica può provocare un uragano dall’altra parte del mondo: non possiamo prevedere gli esiti di minimi cambiamenti, perché tutto è connesso. Una tecnica in ascesa per i nuovi tatuatori, di cui i ragazzi di oggi parlano spesso.

Che cosa significa apprendimento per Sigman?. Un processo in cui si riempie la mente, intesa come una spugna o un vaso vuoto. Un processo dato dalla convergenza tra la nostra predisposizione ad assimilare conoscenze e ciò che ci viene presentato e insegnato. Il modo in cui mentalizziamo sulla nostra esperienza di apprendimento. Il modo in cui impariamo ciò che ci interessa.

Il patto di riservatezza prevede che: Lo psicologo sia tenuto a riferire alle autorità mediante denuncia scritta solo reati non perseguibili a norma di legge. Lo psicologo è tenuto al segreto professionale, e non rivela notizie, fatti o informazioni apprese in ragione del suo rapporto professionale. Lo psicologo e lo studente firmino un accordo riservato, mediante il quale ci si impegna entrambi a non divulgare alcuna informazione acquista da entrambi all'interno del colloquio. I genitori del ragazzo che manifesti interesse a consultarsi con lo psicologo, siano presenti in quanto esercitano la patria potestà sul minore.

Il consenso informato è: Un documento firmato da entrambi i genitori, per autorizzare la prestazione professionale dello psicologo a persone minorenni o interdette. Un documento firmato da entrambi i genitori, per autorizzare la prestazione professionale dello psicologo alle sole persone interdette. Un documento firmato anche solo da uno dei genitori, per autorizzare la prestazione professionale dello psicologo solo a persone minorenni. Nessuna delle risposte è corretta.

Per accedere allo sportello psicologico lo studente: Tutte le risposte sono corrette. Può presentarsi in maniera spontanea. Indirettamente su suggerimento di un insegnante. Indirettamente su suggerimento di un genitore.

Le procedure di accesso allo sportello psicologico sono: Il bigliettino postale, il calendario in bacheca, la prenotazione per mezzo del rappresentante di classe. Il bigliettino postale, il calendario in bacheca, la prenotazione per mezzo di un insegnate coordinatore della classe. Il bigliettino, il calendario on-line, lo spazio aperto, lo spazio aperto telefonico, la prenotazione per mezzo di un insegnate referente. Nessuna delle risposte è corretta.

La consulenza psicologica avviene in 3 fasi: Collaborazione attiva, valutazione inziale, piano d'azione, valutazione finale. Stabilire gli obiettivi, stilare un piano d'azione, valutazione. Test di valutazione complessivo ed anamnestico, stabilire gli obiettivi, stilare un piano d'azione, valutazione finale. Valutazione, stabilire gli obiettivi, stilare un piano d'azione.

Il CORE-YP è: Uno strumento di facile somministrazione, che serve a valutare il livello di problematicità e il funzionamento del giovane su più intervalli temporali. Un questionario, che tiene traccia del processo di miglioramento in seguito alla consulenza, su più intervalli temporali. Il processo con cui stabilire l'ordine temporale del piano d'azione. Il processo che prevedi di monitorare il miglioramento giornaliero dello studente.

Le terze parti coinvolte dallo psicologo e/o dallo studente sono: La rete scolastica, la famiglia, il territorio. I compagni di classe, i professori più vicini ai ragazzi, i rappresentanti di classe. Il comune, Il provveditorato, e l'ufficio scolastico provinciale. I compagni di classe, i genitori e il personale ATA e in fine psicologi esterni.

A differenza di altri contesti, in cui lo psicologo, attende nel suo studio di essere attivamente ricercato da pazienti bisognosi di aiuto a scuola gli adolescenti hanno bisogno di: Tutte le risposte sono corrette. Conquistati. Essere trovati e Informati. Rassicurati.

I bambini con bisogni educativi speciali sono: Nessuna delle risposte è corretta. Quelli che hanno bisogno di una considerazione specifica individualizzata, perché rischiano di non farcela se seguiti con le normali prassi scolastiche. Quelli che necessitano di una educazione speciale per il rispetto delle norme di comportamento negli ambienti scolastici. Quelli che vengono hanno la necessità di avere dei servizi igienici riservati, in quanto presentano delle problematiche fisiche.

Il MIUR ha cercato di precisare quali possano essere le tipologie principali di bambini con BES: Nel D.Lgs. 297/94. Nella direttiva ministeriale 27 Dicembre 2012. Nella direttiva ministeriale 104/92. Nella legge 107/2017.

All'interno del termine generale "BES" le grandi sotto categorie di: Bisogni, educazione, pro-socialità. Disabilità generale, disturbi evolutivi specifici. Disabilità generale, disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico e linguistico.

I disturbi evolutivi specifici sono: DSA, ADHD, FIL, disturbi dell'area non verbale. FIL, disturbi dell'area non verbale. Sindrome di Down e svantaggio linguistico e culturale. Sindrome di Down, DSA e svantaggi socio-economici.

Per FIL sin intende: Funzionamento intellettivo leggero. Funzionamento intellettivo limite. Funzionamento interattivo limite. Funzionamento intra lessicale.

Per favorire la partecipazione dell'alunno nella vita ordinaria di classe, nei casi di DSA o BES è possibile: Nessuna delle risposte è corretta. Usufruire di facilitazioni compensative e dispensative. Usufruire solo di facilitazioni compensative. Usufruire solo di facilitazioni dispensative.

Tra i tanti problemi della famiglia che lo psicologo scolastico può ridurre, in particolare troviamo: Il rapporto appiccicoso che si può creare, fra figli e genitori, in merito alle ambizioni e le pressioni eccessive alternate a momenti di lassismo. Il rapporto vischioso che si può creare, a proposito di attività scolastica, fra figli e genitori. L'atteggiamento negativo dei genitori nei confronti dell'istituzione scolastica. Tutte le risposte sonno vere.

Iniziative di screening nella scuola: Devono essere svolte, esclusivamente, con prove fai da te da parte dell'insegnante. Permetteranno di eliminare precocemente il rischio nei disturbi del neurosviluppo. Possono identificare dei casi a rischio e e permettere l'intervento mirato su di loro, utilizzando strumenti psicometrici. Tutte le risposte sono corrette.

Per DI si intende. Disabilità intellettiva. Disabilità irritante. Dispensativo interattivo. Dispensazione intellettiva.

I criteri per fare diagnosi di DI previsti dal DSM-5 sono: Deficit del funzionamento adattogeno. Deficit delle funzioni relazionali. Insorgenza dei deficit relazionali in età adolescenziale. Tutte le risposte sono errate.

La legge 104/1992: Tutela i soggetti con DI ma esclude quelli con FIL. Tutela i soggetti con FIL ed esclude quelli con DI. Tutela sia i soggetti con DI sia quelli con FIL. Tutela solo i soggetti con FIL.

In riferimento al DSM-5 la sigla ASD sta per: Association Sport Disability. Autistic Spectrum Disability. Autistic Spectrum Disorder. Autistic Sport Degree.

Per DSA si intende: Disturbo. Disturbo Semplice di Apprendimento. Disturbo specifico della Disabilità. Disturbo Specifico di Apprendimento.

La proposta di Douglas Fuchs nel trattare un DSA si basa sul: I.R.T. R.I.T. tier. R.T.I. T.R.I.

Il corrispettivo italiano di ADHAD è: DDAI. DDDAEI. DDIA. Nessuna delle risposte è corretta.

Per capire i processi e i meccanismi messi in atto nell'esperienza di un individuo e importante richiamare i concetti di: Fattori di prevenzione e fattori di intervento. Fattori di rischio e fattori di protezione. Fattori di vulnerabilità e resilienza. Fattori individuali e di gruppo.

I fattori di protezioni sono stati classificati da Garmezy in 3 principali categorie quali: Differenze individuali, risorse relazionali, opportunità e risorse presenti nella comunità. Differenze singole, differenze sociali, differenze relazionali. Opportunità, risorse presenti nella comunità, Differenze nelle dinamiche di gruppo. Nessuna delle risposte è corretta.

La prevenzione a scuola e stata concettualizzata come una serie di interventi rivolti a: Tutte le risposte sono corrette. Ridurre l'impatto di un comportamento problematico e Rafforzare le conoscenze, gli atteggiamenti e i comportamenti che producono benessere psicofisico. Interrompere i comportamenti problema già in atto, ritardare l'insorgenza di un problema comportamentale. Promuovere pratiche e politiche volte alla promozione del benessere psicofisico, sociale, emotivo e alla riduzione del rischio.

Secondo il concetto storico proposto da Caplan (1964) la prevenzione può essere suddivisa: In molteplici livelli. In primaria e secondaria. In quattro livelli. Primaria, secondaria e terziaria.

Nella fase di trattamento prevista dal modello a molteplici livelli di intervento, dell'Health & Medicine Division, è previsto. Sviluppo positivo della salute e collaborazione per un trattamento a lungo termine. Intervento Selettivo, universale e indicato, collaborazione per un trattamento a lungo termine. Intervento riabilitativo dopo il trattamento, e richiami a seconda delle necessità di intervento psicologico. Identificazione del caso, trattamento standard per un disturbo sconosciuto, collaborazione per un trattamento a lungo termine.

Il modello a molteplici livelli degli interventi prevede una fase di: Promozione, prevenzione, trattamento, mantenimento. Prevenzione, trattamento, mantenimento. Diagnosi, trattamento, cura e mantenimento. Diagnosi, trattamento, cura.

L'approccio evidence-based ha posto una prima distinzione fra tre livelli di implementazione e valutazione, quali: Efficacy, activeness, going to scale. Efficacy, effectiveness, going to scale. Efficacy, going to scale, fidelity. Nessuna delle risposte è corretta.

La teoria generale dei sistemi: Permette di usare qualsiasi tipo di sistema di intervento didattico per innescare nelle classi processi di cambiamenti virtuosi e creare ambienti diversi di apprendimento. Permette di comprendere di inquadrare la complessa natura dei percorsi evolutivi dei singoli ragazzi e come il personale docente può supportarli. Permette di comprendere come gestire le interazioni fra allievi e insegnanti per innescare cambiamenti virtuosi. Nessuna delle risposte è valida.

Deci e Ryan (2002) nella teoria dell'autodeterminazione: Ritengono non fondamentali le dinamiche relative al riconoscimento in classe dei bisogni psicologici fondamentali. Ritengono che ogni studente, che manifesti una certa volontà al raggiungimento di obiettivi, sia in grado di conseguirli in totale autonomia. Ritengono che i docenti e gli studenti, in totale sinergia possano, se determinati, risolvere qualsiasi situazione conflittuale e di disagio. Nessuna delle risposte è valida.

La disponibilità cognitiva è: Concepire un alunno come una totalità semplice e unica, riconducibile alla sommatoria dei suoi rendimenti nelle varie discipline. Concepire un alunno come una totalità semplice e unica, riconducibile al rendimento di una disciplina. L'insieme delle rappresentazioni e delle disposizioni di pensiero che ogni insegnante ha dei propri allievi. Nessuna delle risposte è valida.

La disponibilità emotiva si riferisce: Alla capacità di saper riconoscere le emozioni e di rispondervi in modo coerente e adeguato. Alla capacità di veicolare i messaggi in modo più lento rispetto al linguaggio non verbale. Alla capacità di creare vissuti per gli alunni capaci di non attivare o reprimere risorse cognitive non partecipative. Alla capacità dell'insegnante di promuovere un contesto classe dove le emozioni più temute vengono rimosse e non ascoltate per non creare scompiglio.

L'Index for Inclusion è: Un indice, a disposizione degli insegnati, di tutti gli atteggiamenti da evitare per rendere inclusivo l'ambiente scolastico. Un indice che serve a promuovere un approccio inclusivo, diviso in dimensioni e sezioni. Un indice che riporta in ordine alfabetico tutte le normative ministeriali da rispettare per rendere un ambiente scolastico inclusivo. Un indice a carattere prescrittivo che rappresenta una proposta non flessibile per stimolare l'analisi e il pensiero riflessivo.

Secondo Cigala (2018) le dimensioni fondamentali per una scuola inclusiva sono: Creare culture inclusive. Creare politiche inclusive. Sviluppare pratiche inclusive. Tutte le risposte sono corrette.

In un ottica di inclusione l'apprendimento cooperativo: Prevede un lavoro insieme a compagni più o meno competenti sul piano degli apprendimenti o delle relazioni, tale da essere osservati e da essi imparare di conseguenza. Promuove situazioni per affrontare le quali, gli studenti sono tenuti a interagire tra loro, negoziando continuamente decisioni e scelte. Rappresenta un valido ausilio per il miglioramento in particolare degli alunni che presentano qualche difficoltà scolastica. Tutte le risposte sono corrette.

Secondo l'index for inclusion, affermare valori inclusivi significa: Promuovere il rispetto dei diritti di tutti, valorizzare gli alunni in modo uguale, sviluppare valori inclusivi condivisi. Promuovere atteggiamenti di difesa e di risposta adeguata a tutte le azioni che portino lo studente ad essere escluso dal contesto scolastico. Che nessuno deve rimanere indietro ad altri e per fare questo si dovrà spingere gli alunni che necessitano di aiuto a richiederlo in maniera sempre più spontanea. Rispettare i diritti dei più deboli, valorizzare soprattutto gli alunni in con diversità, sviluppare valori incisivi condivisi.

Le emozioni sono risposte a stimoli che includono componenti. Nessuna delle risposte è corretta. Neurofisiologiche, biochimiche, comportamentali, cognitive. Neurofisiologiche, biochimiche, socio-relazionali. Socio-relazionali, endocrine, posturali.

Secondo l'approccio funzionale, nelle primissime fasi della vita sarebbe presente un organizzazione emotiva rudimentale che si perfezionerebbe sotto diversi aspetti. Tutte le risposte sono corrette. Cresce la regolazione emotiva, grazie all'attivarsi di processi che consentono di minimizzare gli stati d'animo spiacevoli e accrescere quelli positivi. Aumenta la capacità di "leggere" le emozioni altrui e anche quella di comprendere il ruolo delle proprie azioni nel provocarle. Si amplia la gamma di emozioni sperimentate, così come il ventaglio di situazioni in grado di suscitarle.

Emotional readiness sta per: Facile emozione. Lettura emotiva. Lettura emozionale. Prontezza emotiva.

Nella scuola dell'infanzia disegni e racconti, potrebbero essere focalizzati: Nessuna delle risposte è corretta. Sulla descrizione di ciò che è accaduto nelle ultime 24 ore nell'ambiente familiare. Sulla manifestazione, le cause e le conseguenze di emozioni primarie. Sulla manifestazione, le cause e le conseguenze di emozioni terziarie.

Salovey e Mayer sostenevano che le abilitò implicate nell'intelligenza emotiva siano riconducibili a: Accurate percezione delle emozioni proprie e altrui; regolazione delle emozioni sia negative che positive, accettandole o rifiutandole dopo averne valutato l'utilità. Comprensione delle informazioni che le emozioni forniscono, grazie alla combinazione tra emozioni diverse e al variare degli stai d'animo. Tutte le risposte sono corrette. Utilizzo delle emozioni per facilitare il pensiero, traendo il massimo beneficio dai propri stati d'animo.

Goleman parla di intelligenza emotiva pervenendo anche lui ad un modello quadripartitico incrociando una dimensione cognitiva ed una non cognitiva e portando a 4 cluster principali corrispondenti come: Self-management, gestione dei conflitti familiari, consapevolezza della riuscita e il raggiungimento del successo in maniera autonoma. Gestione delle relazioni tra compagni di classe, gestione delle relazioni con i docenti, consapevolezza di sé e self management. Consapevolezza di sé, gestione di sé, consapevolezza sociale e gestione delle relazioni. Consapevolezza di sé e degli altri, gestione degli altri, consapevolezza socio-politico-relazionale e self-management.

La parte dell'intervento dedicata alle emozioni prevede laboratori che includono attività di ampliamento del linguaggio emotivo, delle capacità di esprimere e suscitare emozioni positive gestendo quelle negative, con attività di: Tutte le risposte sono corrette. Analisi delle storie, drammatizzazione. Brainstorming, spostamento di obiettivi verso scenari più appaganti. Proposte esplicite di strategie di contenimento delle emozioni negative.

Il circle time a scuola è: Una metodologia educativa e didattica che si attua con la disposizione a cerchio dei componenti e fornisce un momento per ascoltare, sviluppare l'attenzione, promuovere la comunicazione orale e apprendere nuovi concetti e abilità. Una metodologia educativa e didattica che si attua con la disposizione classica della classe (banco e cattedra) dove ogni alunno avrà, a giro, un momento per ascoltare, e un momento per parlare. Una metodologia didattica che si attua con la disposizione a semi cerchio dei componenti, così che quello che parla possa avere l'attenzione di tutti. Una metodologia didattica che fornisce un momento per ascoltare, in un tempo circolare, quindi ogni 60 secondi, le idee di tutti.

Diversi studi hanno mostrato come lo stile di leadership di un Dirigente scolastico: Sia in grado di portare ad accordi non condivisi nei confronti degli obiettivi stabiliti con prevalenza verso scopi personali. Sia in grado di influenzare significativamente in maniera negativa la cooperazione tra docenti e portare gli studenti a seguire correnti politiche vicine a quella dello stesso dirigente. Sia in grado di influenzare significativamente il livello di collaborazione e cooperazione tra docenti, instaurando un clima di efficacia condivisa, migliorando i risultati organizzativi compreso quello degli studenti. Nessuna delle risposte è corretta.

Dietro il buon funzionamento scolastico convivono due processi paralleli come: Il processo strategico e il processo motivazionale. Il processo motivazionale e il processo organizzativo. Il processo energetico e il processo motivazionale. Il processo energetico e il processo di condivisione degli obiettivi personali.

Gli interventi di gestione/supporto in ambito psicologico scolastico possono spaziare lungo delle direttrici che comprendono: Il livello individuale, il livello della comunità docente e il livello organizzativo della scuola. Il livello di gruppo, il livello dei coordinatori di ogni singolo consiglio di classe, l'organizzazione scolastica. Il livello di marketing sociale, il livello di conoscenza approfondita da parte dell'individuo, il livello di decision making individuale. Il livello di funzionamento del team docenti, i livello di prevenzione terziaria, il livello di supporto al team docenti.

Conosciamo tre livelli diversi di intervento rivolti alla prevenzione e riduzione dello stress come: Prevenzione primaria. Prevenzione secondaria. Prevenzione terziaria. Tutte le risposte sono valide.

Gli interventi di prevenzione primaria hanno come obiettivo: Agire sui fattori situazionali e organizzativi che determinano stress e bornout. Migliorare e arricchire la qualità della vita quotidiana all'interno degli ambienti scolastici sia per i docenti che per gli studenti. Proteggere il benessere degli individui e rafforzare le persone nella gestione delle situazioni di stress e bornout. Ridurre o curare gli effetti negativi di stress e bornout sulle persone.

Gli interventi di prevenzione secondaria hanno come obiettivo: Agire sui fattori situazionali e organizzativi che determinano stress e bornout. Migliorare e arricchire la qualità della vita quotidiana all'interno degli ambienti scolastici sia per i docenti che per gli studenti. Proteggere il benessere degli individui e rafforzare le persone nella gestione delle situazioni di stress e bornout. Ridurre o curare gli effetti negativi di stress e bornout sulle persone.

Gli interventi di prevenzione terziaria hanno come obiettivo: Agire sui fattori situazionali e organizzativi che determinano stress e bornout. Migliorare e arricchire la qualità della vita quotidiana all'interno degli ambienti scolastici sia per i docenti che per gli studenti. Proteggere il benessere degli individui e rafforzare le persone nella gestione delle situazioni di stress e bornout. Ridurre o curare gli effetti negativi di stress e bornout sulle persone.

Il modello PIOP come esempio di intervento partecipato prevede 5 fasi: Valutazione inziale, pianificazione delle azioni, avvio, implementazione, valutazione finale. Nessuna delle risposte è corretta. diagnosi, pianificazione delle azioni, avvio, implementazione, valutazione. Avvio, diagnosi, pianificazione delle azioni, implementazione, valutazione.

L'acronimo PIOP sta per: Participatory Interventions from an Organizational Perspective. Perspective Initial Organizational and Participatory. Promotion of International Organization Prospective. Promozione Internazionale delle Organizzazioni Pubbliche.

La fase di diagnosi del PIOP: Prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richieste e risorse lavorative. Prevede l'identificazione delle principali criticità/problematiche rilevato e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervento, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. Prevede il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo per capire come meglio procedere durante il paino d'azione. Fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, si indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo.

La fase di valutazione del PIOP: Prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richieste e risorse lavorative. Prevede l'identificazione delle principali criticità/problematiche rilevato e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervento, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. Prevede il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo per capire come meglio procedere durante il paino d'azione. Fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, si indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo.

La fase di avvio del PIOP: Prevede un'analisi approfondita del contesto scolastico mediante appositi strumenti costruiti ad hoc per comprendere quali siano le attuali condizioni interne alla scuola in termini di richieste e risorse lavorative. Prevede l'identificazione delle principali criticità/problematiche rilevato e una loro categorizzazione e classificazione in termini di priorità di intervento, soprattutto in funzione delle risorse disponibili. Prevede la formazione di un gruppo di lavoro, chiamato steering group, e il monitoraggio quotidiano dell'operato svolto e la gestione strategica dell'intero processo. Fornisce informazioni relative all'efficacia degli interventi sia mediante la rilevazione di dati oggettivi, si indagando la percezione di coloro che hanno partecipato al processo.

Il training "mindfulness". Tutte le risposte sono valide. Riduce significativamente i sintomi psicologici e porta ad una maggiore soddisfazione per il proprio lavoro. Fornisce un set di risorse che aiuta i professionisti ad affrontare più efficacemente le situazioni difficili e le sfide cognitive e socioemotive che derivano dal loro mestiere. E'un intervento per il potenziamento del capitale psicologico.

Negli interventi di sviluppo del capitale psicologico sono previste sessioni relative alle quattro dimensioni che lo caratterizzano: Speranza, ottimizzazione, strategia ed efficientamento. Speranza, ottimismo, efficacia e resilienza. Prevenzione, monitoraggio, supporto e affronto. Eliminazione delle negatività, potenziamento delle risorse, abbandono e prosecuzione.

Tra i processi decisionali più frequenti e riferibili alla maggioranza dei contesti scolastici attualmente rientrano certamente quelli di: Strategia e Azione. Nessuna delle risposte è corretta. Diagnosi, pianificazione, azione. Autovalutazione e miglioramento.

I modi in cui lo psicologo può favorire la valutazione e la ricerca in ambito scolastico sono: Studiare gli insegnanti e gli alunni durante il loro lavoro quotidiano, coinvolgere attivamente e formare gli insegnanti. Nessuna delle risposte è corretta. Analizzare tutte le abitudini quotidiane di alunni e docenti per poi sottoporre tramite test generici domande conoscitive e successivamente stilare una piano di intervento. Analizzare e studiare i comportamenti di tutte le abitudini familiari dei ragazzi e del personale docente, e coinvolgere tutti attivamente in eventi formativi di gruppo e famiglia.

Perché la ricerca sia metodologicamente valida occorre: Assegnare in maniera non randomizzata i soggetti al gruppo sperimentale e di controllo. Che i gruppi siano equivalenti sia rispetto ai trattamenti sia rispetto alle possibili variabili di disturbo. Occorre procedere mediante lo spareggiamento dei soggetti nei gruppi, rendendo i gruppi più diversi possibili tra di loro. Procedere all'appaiamento 2 a 2 dei soggetti rispetto alle variabili che si vogliono tenere sotto controllo.

Va rilevato che in certi casi un groppo di controllo è del tutto impossibile utilizzarlo: Tutte le risposte sono corrette. Se non si riesce a sottoporre il gruppo sperimentale ad un training aggiuntivo. Per ragioni etiche e motivi tecnici. Per non lasciare uno dei due gruppi senza trattamento.

Numerosi fattori possono compromettere la validità della ricerca: Come l'interferenza del dirigente scolastico nel voler controllare minuziosamente lo studio. Come il rilevare dai pre-test le variabili differenti tra i 2 gruppi. Come il modo di presentare gli stimoli, il contesto e le condizioni dei partecipanti. Come il contributo economico insufficiente e spesso inesistente.

Secondo i criteri indicati da Lewin (2005): Si cerca di coniugare sperimentazione e finalità applicative. Non si formulano le ipotesi ma si definiscono prima gli obiettivi. Non è necessario verificare gli effetti dell'intervento. Nessuna delle risposte è corretta.

Il drop out durante la ricerca è causato da: Ansia e demotivazione. Il troppo coinvolgimento diretto di alcuni soggetti. Tutte le risposte sono corrette. Uno scarso rimborso economico.

Spesso, nella scuola, nell'ottica della ricerca-intervento, si usano metodi non limitati alla differenza fra un pre e post-intervento, raccogliendo dati periodicamente in diverse fasi e disponendoli in vere e proprie serie temporali. Questi si chiamano: Metodi trasversali primari e secondari. Metodi trasversali. Metodi longitudinali primari e secondari. Metodi longitudinali.

Le tecniche di focus group consistono in: Un gruppo di testimoni, che discutono in gruppo su argomenti di varia natura, guidati da un ricercatore che funge da motivatore. Un gruppo di testimoni privilegiati, come gruppi di insegnanti o famiglie, che discutono in gruppo su argomenti specifici, guidati da un ricercatore che funge da osservatore. Nessuna delle risposte è corretta. Due gruppo di testimoni privilegiati, uno di insegnanti e 1 di famiglie, che discutono in gruppi separati su argomenti diversi, me che alla fine hanno come focus principale un unico e identico obiettivo.

I fattori che possono compromettere la validità della ricerca sono: Tutte le risposte sono corrette. L'interferenza dello stesso sperimentatore. Le condizioni dei partecipanti. Il modo di presentare gli stimoli e il contesto.

I diversi modi con cui lo psicologo può supportare la ricerca e la valutazione scientifica nella scuola sono: Tutte le risposte sono valide. Offrire dati sperimentali da utilizzare nel lavoro educativo. Fornire consulenza su come fare ricerca e analizzare i dati ottenuti. Formare gli insegnanti a compiere in autonomia ricerche su temi psicoeducativi.

L'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha definito l'innovazione: Come l'implementazione solamente di un servizio che porti ad una resa economica migliore rispetto al precedente. Come l'implementazione solamente di un prodotto che almeno apparentemente si dimostri migliore di quello usato in precedenza. Come l'implementazione di un prodotto, servizio o processo significativamente migliore di quanto utilizzato in precedenza. Come la possibilità di utilizzare materiale super innovativo nella ricerca e nella didattica.

Il primo a riconoscere i vantaggi dell'uso delle tecnologie nella didattica fù: B. Skinner. J. Dewey. W. James. N. Chomsky.

L'istruzione programmata consiste in: Un programma educativo in cui l'apprendimento era programmato dal ministero della pubblica istruzione. Un programma educativo in cui l'apprendimento era concettualizzato entro il paradigma stimolo-risposta-rinforzo. Un programma educativo in cui l'apprendimento era concettualizzato entro il paradigma risposta-rinforzo-stimolo. Nessuna delle risposte è corretta.

I cognitivisti sostengono che affinchè le persone apprendano bisogna: Attivare e controllare l'attenzione e informare circa i risultati attesi. Sollecitare l'ancoraggio a conoscenze pregresse e rendere i compiti interessanti. Sostenere il ragionamento e la riflessione metacognitiva. Tutte le risposte sono valide.

Secondo i cognitivisti le tecnologie che favoriscono l'apprendimento è: La tecnologia flusso direzionale. La tecnologia ipertestuale. L'utilizzo dei vecchi sistemi MSDOS. L'utilizzo di un Word Processor unidirezionale.

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