MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI
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![]() MERCATI FINANZIARI INTERNAZIONALI Description: E-CAMPUS(LEZ 30-47) |



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30.1Sottraendo dal margine di intermediazione i costi operativi si ottiene il: margine di intermediazione. il risultato netto. margine di interesse. risultato di gestione. 30.2 Tra i costi operativi rientrano anche: acquisti di strumenti. stipendi bancari. tutte e tre le risposte. affitti. 30.3 il reddito operativo è il risultato prodotto con: è il reddito prodotto con l'attività corrente della banca. proviene da interessi percepiti sulle attività possedute. a tutte vere. tutte false. 30.4 nel conto economico della banca sono inseriti tra i ricavi diversi: le commissioni applicate ai conti correnti, anche se la maggior parte non riguardano attività fuori bilancio. le commissioni applicate prestiti, anche se la maggior parte non riguardano attività fuori bilancio. le commissioni applicate prestiti, anche se la maggior parte riguardano attività fuori bilancio. le commissioni applicate ai conti correnti, anche se la maggior parte riguardano attività fuori bilancio. 30.5 I costi operativi sono quelli inerenti: la gestione finanziaria della banca. la gestione extracaratteristica della banca. la gestione patrimoniale della banca. gestione caratteristica della banca. 30.6 I costi operativi: nessuna delle precedenti risposte. una quota rilevante non riguarda gli interessi corrisposti sulle passività. una quota rilevante riguarda gli interessi corrisposti sulle passività. una quota rilevante riguarda gli interessi corrisposti sulle attività. 30.7 il margine netto di interessi è pari al: l'equity multiplier. NIM= int. attivi - int. Passivi/tot. Attivo. ROE. ROA. 30.8 il secondo risultato parziale che mostra il conto economico della banca in forma scalare è il: il risultato netto. margine di intermediazione. margine di interesse. il risultato di gestione. 30.9il primo risultato parziale che mostra il conto economico della banca in forma scalare è il: il risultato netto. il risultato di gestione. margine di interesse. margine di intermediazione. 30.10 Dalla differenza tra reddito operativo e costi operativi, deriva: MOL. il risultato lordo operativo. ebitda. il risultato netto operativo. 30.11 Tra i costi operativi rientrano anche: accantonamenti su perdite. tutte vere. tutte false. stipendi bancari. 31.1 Lo sviluppo delle operazioni bancarie a livello internazionale è dovuto principalmente: 6 fattori. 4 fattori. 5 fattori. 3 fattori. 31.2 sono modelli di banche: la separazione legale tra segmento bancario e mobiliare. tutte e tre. le banche universali di tipo inglese. il modello di banca universale tedesco. 31.3 il modello di banca universale tedesco: non prevede nessuna separazione tra attività bancaria e altre attività finanziarie. è attiva nell'intermediazione in titoli. nessuna delle precedenti risposte. prevede la separazione tra segmento mobiliare e bancario. 31.4 le banche universali di tipo inglese: nessuna delle precedenti risposte. non prevede nessuna separazione tra attività bancaria e altre attività finanziarie. sono attive nell'intermediazione in titoli. prevede la separazione tra segmento mobiliare e bancario. 31.5. la separazione legale tra segmento bancario e mobiliare. è tipicamente inglese. nessuna della precedenti risposte. è tipicamente tedesca. è tipica degli USA e del Giappone. 31.6 Gli eurodollari si creano quando: i depositi bancari esistenti in Europa sono trasferiti in una banca USA e mantenuti in dollari. in entrambi i casi. i depositi bancari esistenti in USA sono trasferiti in una banca estera e mantenuti in dollari. nessuna della precedenti risposte. 31.7 gli eurodollari sono spesso depositati e conservati. solo all'interno di banche nazionali. nessuna della precedenti risposte. in paesi dove questi non esistono. solo in paesi dove esistono. 31.8 il mercato dell'eurodollaro è una fonte di finanziamento importante: per le banche americane. per le banche nazionali. per la BCE. per le banche europee. 31.9. lo sviluppo delle banche centrali ha sollecitato le banche straniere ad: entrambe le risposte. ha mantenere filiali nel solo territorio domestico con l'obiettivo di rafforzare il proprio potere. aprire filiali in territorio americano. nessuna delle risposte. 33.3 il comitato di Basilea: ha potere legislativo ma non può formulare proposte. non può formulare proposte. ha potere legislativo. non ha potere legislativo. 33.2 Il requisito patrimoniale minimo: TUTTE VERE. tutte FALSE. rappresenta la quota di capitale destinata a proteggere i depositari dal rischio che gli attivi bancari. rappresenta la quota di capitale destinata a proteggere i depositari dal rischio che gli attivi bancari essendo inefficienti a ripagare i debiti. 33.3 il requisito patrimoniale minimo è stato fissato pari: al 12%. al 11%. all'8%. al 10 %. 33.4 accordo di BASILEA presenta dei limiti quali: non considera il rischio operativo, la diversificazione del portafoglio, quale elemento di riduzione del rischio stesso, tanto meno le scadenze dei prestiti. tutti e due sono dei limiti. nessuno dei due è un limite. la mancanza di differenziazione nelle misure di rischio per la stessa tipologia di clientela. 33.5. prima del 1988 le autorità di vigilanza: regolavano il patrimonio delle banche fisando i livelli minimi delle attività complessive anche se queste variavano di paese in paese. non regolavano il patrimonio delle banche fisando i livelli minimi per il rapporto tra patrimonio e attività complessive anche se queste variavano di paese in paese. regolavano il patrimonio delle banche fisando i livelli minimi per il rapporto tra patrimonio e attività complessive anche se queste variavano di paese in paese. regolavano il patrimonio delle banche fisando i livelli minimi del patrimonio complessivo. 33.6. il comitato di Basilea si riunisce generalmente presso: il SEBC. il BRI. Il FMI. presso la banca mondiale. 33.7. il comitato di Basilea è stato istituto dal c.d. gruppo: dei cinque. dei sette. dei dieci. dei venti. 33.8. il comitato di basilea è stato istituito nel: 1997. 1977. 1998. 1975. 33.9. il comitato di Basilea ha pubblico i principi fondamentali per la valutazione di propri sistemi di vigilanza nel: 1997. 1998. 2000. 1999. 33.10. il Comitato di Basilea ha elaborato principi e metodologie: volti a rafforzare il solo sistema bancario. volti a rafforzare il sistema finanziario mondiale. volti a rafforzare il sistema finanziario europeo. nessuna della precedenti risposte. 34.1le nuove regole di Basilea 3 prevedono parametri chiave per il calcolo dei requisiti: che devono tenere sempre conto delle condizioni di stress. che possono tenere conto delle condizioni di stress. che non contemplano le condizioni di stress. che non devono sempre tenere conto delle condizioni di stress. 34.2. le nuove regole di Basilea 3 prevedono parametri chiave per il calcolo dei requisiti come: le correlazioni tra attività. il valore a rischio. TUTTE VERE. tutte false. 34.3. Secondo quanto stabilito da Basilea 3 le banche sono tenute a detenere risorse patrimoniali superiori a quelle minime quali ad esempio: entrambi gli esempi. dotazione di un cuscinetto di capitale al di sopra dei minimi regolamentari (pari al 2,5 per cento di common equity in rapporto all'attivo a rischio). nessun esempio. L'introduzione di un altro meccanismo destinato a garantire che le banche accumulino risorse patrimoniali nelle fasi di crescita eccessiva del credito complessivo. 34.4 sono misure introdotte da Basilea 3: standard minimi di liquidità. tutte e tre. definizione del capitale regolamentare. migliore copertura dei rischi di mercato. 34.5. Basile 3: ha introdotto una serie di misure volte unicamente agli intermediari finanziari. ha introdotto una serie di misure volte alle sole banche. ha introdotto una serie di misure volte ai soli mercati creditizi. ha introdotto una serie di misure volte al mercato in generale. 35.1 il fondo comune: aperto o chiuso che sia è gestito da una SGR. aperto o chiuso non gestito solo dalla banca depositaria. Solo se è aperto è gestito da una SGR affiancata dalla banca depositaria. Solo se è chiuso è gestito da una SGR. 35.2. il fondo comune: aperto o chiuso che sia è gestito da una SGR affiancata dalla banca depositaria. Solo se è aperto è gestito da una SGR. nessuna delle precedenti risposte. Solo se è chiuso è gestito da una SGR affiancata dalla banca depositaria. 35.3.i fondi comuni d'investimento riuniscono: molti piccoli risparmiatori. risparmiatori di mede dimensioni. risparmiatori di medie e grandi dimensioni. pochi e grandi risparmiatori. 35.4. un fondo aperto prevede. la vendita di un numero fisso di quote, che poi vengono scambiate sul mercato, come accade per le azioni. ulteriori emissioni per aumentare la raccolta di capitali i gestori devono lanciare un nuovo fondo. un prezzo di mercato delle quote che oscilla sulla base del valore delle attività detenute dal fondo. riacquisto delle quote da parte degli investitori in qualunque momento. 35.5 un fondo chiuso prevede: riacquisto delle quote da parte degli investitori in qualunque momento. che il valore netto delle attività del fondo è calcolato ogni giorno in base al numero di quote in circolazione e alle attività nette del fondo stesso. la vendita di un numero fisso di quote, che poi vengono scambiate sul mercato, come accade per le azioni. che i singoli investitori possano contribuire in qualunque momento. 35.6. i fondi comuni possono essere. aperti. tutte false. tutte vere. chiusi. 35.7. tra i vantaggi dei fondi comuni d'investimento troviamo: la mancanza di diversificazione. svantaggi in termini di costo che però permettono maggiori rendimenti all'investitore. gestione personale del fondo. nessuno dei tre. 35.8. tra i vantaggi dei fondi comuni d'investimento troviamo: un'intermediazione dei tagli. un'intermediazione della liquidità. vantaggi in termini di costo. tutti e tre sono vantaggi. 35.9. i fondi comuni d'investimento: vendono titoli. vendono quote del fondo ai risparmiatori e utilizzano i loro risparmi per investire in titoli. nessuna della precedenti risposte. vendono titoli ai risparmiatori e utilizzano i loro fondi per investire in titoli. 36.1. I fondi hedge: non hanno vincoli di investimento. hanno dei vincoli massimi di investimento molto bassi. hanno dei vincoli minimi di investimento molto alti. solo delle volte presentano vicoli d'investimento. 36.2. l'importo minimo di un fondo speculativo non può essere inferiore ai: 100.000 euro. 300.000 euro. 200.000 euro. 500.000 euro. 36.3. I fondi hedge: raccolgono denaro da molti sottoscrittori. sono una tipologia particolare di fondo comune. tutte e tre. investono per conto dei sottoscrittori. 36.4 Il regolamento del fondo è un documento redatto: Dal SEBC. dall'SGR. Dalla CONSOB. dal FMI. 36.5. I fondi hedge: spesso addebitano forti commissioni, nell'ordine del 2 %annuo. spesso addebitano forti commissioni, nell'ordine del 4 %annuo. spesso addebitano forti commissioni, nell'ordine dell'1%annuo. spesso addebitano forti commissioni, nell'ordine del 3 %annuo. 36.6 il compito di vigilare sulle SGR e sugli altri soggetti incaricati del collocamento delle quote di fondo spetta: alla Banca d'Italia. al SEBC. alla CONSOB. al TUF. 36.7 In Italia la normativa sui fondi comuni di investimento si basa: solo su provvedimento della Banca d'Italia. solo su diversi provvedimenti emanati dalla CONSOB. sul TUF e su diversi provvedimenti emanati dalla CONSOB e dalla Banca d'Italia. solo sul TUF. 37.1. è corretto affermare che: Le banche comunitarie sono autorizzate nello Stato di appartenenza e possono prestare servizi di investimento in Italia. no non è corretto non sono autorizzate dallo stato di appartenenza ma dal BRI. è corretto ma solo a seguito di una semplice comunicazione alla banca d'Italia. è corretto. no non è corretto. 37.2 per libera prestazione dei servizi si intende: che la banca opera attraverso servizi on-line dal proprio stato di origine. tutte false. che la banca senza stabilire succursali nel nostro territorio, operando direttamente. TUTTE VERE. 37.3. le banche: tutte e tre. possono prestare nei confronti del pubblico anche servizi e attività di investimento. possono prestare nei confronti del pubblico servizi accessori. sono tipicamente i soggetti autorizzati all'esercizio dell'attività bancaria. 37.4. in base a dove è situata la sede legale della banca si possono distinguer: banche italiane. banche comunitarie. banche extracomunitarie. tutte e tre. 37.5. in base a dove è situata la sede legale della banca si possono distigure: banche accessorie. banche mobiliari. banche d'investimento. banche italiane. 37.6. Le banche comunitarie ed extracomunitarie: possono svolgere la loro attività in Italia solo in libera prestazione dei servizi. non possono svolgere la loro attività in Italia. possono svolgere la loro attività in Italia. possono svolgere la loro attività in Italia solo tramite succursale. 37.7. la Consob: tutte e tre le risposte. Vigila per prevenire e, ove occorra, sanzionare eventuali comportamenti scorretti. Opera per garantire la massima efficienza delle contrattazioni, assicurando la qualità dei prezzi nonché l'efficienza e la certezza delle modalità di esecuzione dei contratti conclusi sui mercati regolamentati. Verifica la trasparenza e la correttezza dei comportamenti degli operatori per la salvaguardia della fiducia e la competitività del sistema finanziario. 37.8. Le banche comunitarie ed extracomunitarie svolgono la loro attività tramite succursale quando: quando hanno una sede, sprovvista di personalità giuridica, che effettua direttamente, in tutto o in parte, l'attività della banca quando operando direttamente (ad esempio attraverso servizi on-line). dal proprio Stato di origine. nessuna della precedenti. risposte in entrambi i casi. 37.9. Le banche italiane ed extracomunitarie possono prestare servizi e attività di investimento in Italia sulla base di un'autorizzazione rilasciata dalla: della consob. in maniera autonoma. della sola banca d'Italia. Banca d'Italia, sentita la Consob. 38.1. i broker: sono esposti a rischi maggiori. sono intermediari che agiscono per conto degli investitori. favoriscono gli scambi proponendosi come acquirenti o venditori di titoli e sono intermediari che agiscono per conto degli investitori. favoriscono gli scambi proponendosi come acquirenti o venditori di titoli. 38.2. Quando una società necessita di fondi può decidere di emettere: sia obbligazione che azioni. solo azioni. solo obbligazioni. solo azioni di risparmio. 38.3. le commissioni delle banche d'investimento: sono calcolate come differenziale sul volume delle operazioni. sono calcolate come il prodotto sul volume delle operazioni. sono calcolate come la differenza sul volume delle operazioni. sono calcolate come percentuale sul volume delle operazioni. 38.4. le banche d'investimento: derivano il loro reddito dalle commissioni addebitate ai clienti. nessuna delle risposte. derivano il loro reddito da un rendimento. derivano il loro reddito dagli interessi attivi. 38.5. La banca d'investimento: fornisce un'analisi dettagliata del mercato in cui opera la società oggetto dell'operazione, ma non individua il valore effettivo dell'azienda. fornisce un'analisi dettagliata del mercato in cui opera la società oggetto dell'operazione, cercando di individuare il valore effettivo dell'azienda. fornisce un'analisi minima del mercato in cui opera la società oggetto dell'operazione, cercando di individuare il valore effettivo dell'azienda. fornisce un'analisi sommaria del mercato in cui opera la società oggetto dell'operazione, cercando di individuare il valore effettivo dell'azienda. 38.6. i dealer: favoriscono gli scambi proponendosi come acquirenti o venditori di titoli e sono intermediari che agiscono per conto degli investitori. favoriscono gli scambi proponendosi come acquirenti o venditori di titoli. hanno il compito di far 'incontrare' domanda e offerta di titoli. sono intermediari che agiscono per conto degli investitori. 39.1 le Sim sono sottoposte ad una continua vigilanza da parte: per i profili di trasparenza e per i profili di solidità di patrimoniale dalla Consob. per i profili di trasparenza e per i profili di solidità di patrimoniale dalla Banca d'Italia. della Consob per i profili di trasparenza e correttezza e dalla Banca d'Italia per i profili di solidità di patrimoniale. della Banca d'Italia per i profili di trasparenza e correttezza e dalla Consob per i profili di solidità di patrimoniale. 39.2. sicav, sgr e sicaf: sono gli unici soggetti che possono svolgere l'attività di gestione collettiva di risparmio. non sono gli unici soggetti che possono svolgere l'attività di gestione collettiva di risparmio. nessuna delle risposte. non possono svolgere attività di gestione collettiva di risparmio. 39.3. sicav, sgr e sicaf: sono autorizzate dal SEBC. Sono autorizzate dalla Banca d'Italia. Sono autorizzate dal BRI. Sono autorizzate dalla Consob. 39.4. La Banca d'Italia in materia di sicav, sgr e sicaf verifica: tutti e tre i requisiti. la solidità patrimoniale. l'onorabilità. la professionalità. 39.5. Le sicav e le sicaf sono vere e proprie società di cui i risparmiatori: diventano azionisti, acquisendo tutti i diritti connessi, compreso il diritto di voto. non diventano azionisti. diventano azionisti, ma non acquisiscono tutti i diritti connessi, compreso il diritto di voto. acquisiscono solo il diritto di voto in assemblea straordinaria. 39.6. i soci che hanno promosso la costituzione della Sicav o della Sicaf: hanno azioni ordinarie. non hanno azioni. hanno azioni privilegiate. hanno azioni di risparmio. 39.7. le SIM insieme alle banche possono prestare nei confronti del pubblico: servizi e attività d'investimento. nessuna delle risposte. tutte e due le risposte. servizi accessori. 40.1. negli USA il venture capitale. nessuna della precedenti risposte. riguarda le imprese in tutte le fasi del ciclo di vita dell'impresa. può riguardare il sostegno alle primissime fasi di vita dell'impresa o la fase di espansione. può riguardare il finanziamento anche di altre fasi della vita di un'impresa. 40.2. insider trading: da parte di un esponente che crea un terreno di scambio con una forte asimmetria informativa. da parte di un esponente di una società o comunque un soggetto che lavora all'interno della stessa società. tutte e tre. da parte di un esponetene che compra o vende azioni sulla base di informazioni di cui è venuto a conoscenza in ragione del suo incarico. 40.3 Si parla di improper disclosure: nessuna delle precedenti risposte. quando un esponente della società rivela informazioni riservate, interne alla società, ad un soggetto esterno. quando un esponente della società rivela informazioni riservate, interne alla società, ad un soggetto interno. quando un esponente della società rivela informazioni riservate, interne alla società, ad un soggetto esterno o interno. 40.4. Si parla di manipulating transactions. quando un esponente della società rivela informazioni riservate, interne alla società, ad un soggetto esterno. quando vengono dati ordini di acquisto e vendita per simulare una forte domanda o offerta di un certo titolo. da parte di un esponetene che compra o vende azioni sulla base di informazioni di cui è venuto a conoscenza in ragione del suo incarico. da parte di un esponente di una società o comunque un soggetto che lavora all'interno della stessa società. 40. 5. Le società di venture capital: sono intermediari specializzati nel fornire i fondi di cui un'impresa ha bisogno nella fase di declino. sono intermediari specializzati nel fornire i fondi di cui un'impresa ha bisogno in ogni fase del ciclo di vita dell'impresa. sono intermediari specializzati nel fornire i fondi di cui un'impresa ha bisogno nella fase iniziale del suo sviluppo o nella fase di declino. sono intermediari specializzati nel fornire i fondi di cui un'impresa ha bisogno nella fase iniziale del suo sviluppo. 40.6. La nuova normativa sul market abuse è stata emanata nel: 2005. 2000. 2006. 2001. 40.7. In Europa il venture capitale: nessuna della precedenti risposte. può riguardare il finanziamento anche di altre fasi. riguarda le imprese in tutte le fasi del ciclo di vita dell'impresa. può riguardare il sostegno alle primissime fasi di vita dell'impresa o la fase di espansione. 40.8. In genere si fa riferimento alle società di venture capital attraverso varie formule: partnership. società per azioni e fondi chiusi d'investimento. tutte vere. limited partnership. 40.9. Le SIM sono disciplinate dal: TUF. CODICE CIVILE. TUB. CODICE DI SORVEGLIANZA. . . . . . 41,1. le polizze vita appartenenti al ramo III riguardano: tutte vere. index linked. uni linked. tutte false. 41.2. le polizze vita appartenenti al ramo V riguardano: index linked. cds. operazioni di capitalizzazione. abs. 41.3. le polizze vita appartenenti al ramo III riguardano: cds. uni linked. immobilizzazione immateriali. abs. 41.4. le polizze vita appartenenti al ramo III riguardano: index linked. cds. operazioni di capitalizzazione. abs. 41.5. In base ai principi comunitari, l'operatività in Italia in regime di libera prestazione di servizi è sottoposta esclusivamente alla: vigilanza del SEBC. vigilanza dell'Autorità del Paese di origine. vigilanza del Comitato di Basilea. vigilanza del FMI. 41.6. le imprese di investimento comunitarie possono svolgere la loro attività in Italia: tramite libera prestazione di servizi. tramite succursale. tutte false. tutte vere. 41.7 nel caso in cui una impresa di investimento comunitaria operi in Italia attraverso una succursale: il controllo sul rispetto delle regole di condotta dell'attività svolta dalla succursale italiana spetta al BRI. il controllo sul rispetto delle regole di condotta dell'attività svolta dalla succursale italiana spetta al Comitato di Basilea. il controllo sul rispetto delle regole di condotta dell'attività svolta dalla succursale italiana spetta alla Consob. il controllo sul rispetto delle regole di condotta dell'attività svolta dalla succursale italiana spetta al SEBC. 41.8 è giusto affermare che le imprese si investimento comunitarie private possono svolgere la loro attività a seguito di una semplice comunicazione alla Banca d'Italia: è giusto ma la comunicazione deve avvenire da parte del FMI. è giusto ma la comunicazione deve avvenire da parte della Consob. è giusto ma la comunicazione deve avvenire da parte del SEBC. è giusto ma la comunicazione deve avvenire da parte del BRI. 41.9.La Consob esercita poteri di vigilanza nei confronti delle imprese di assicurazione: solo con riguardo all'offerta di polizze appartenenti ai rami vita II e V. solo con riguardo all'offerta di polizze appartenenti ai rami vita III e V. solo con riguardo all'offerta di polizze appartenenti ai rami vita III. solo con riguardo all'offerta di polizze appartenenti ai rami vita II. 41.10 alle imprese di investimento comunitarie: si applica il principio del mutuo riconoscimento. non si applica il principio del mutuo riconoscimento. solo delle volte di applica il principio del mutuo riconoscimento. nessuna della precedenti risposte. 41.11. le imprese di assicurazione sono sottoposte. alla vigilanze della Consob. alla vigilanza dell'Ivass. alla vigilanza del SEBC. alla vigilanze del BRI. 42.1. gli ETF presentano una commissione totale annua che prende il nome di: WACC. TER. TIR. VAN. 42.2. un 'ETF è caratterizzato da un innovativo meccanismo di funzionamento definito: pik in kind. creation/redemption in kind. pik. only cration. 42.3. un'ETF permette di: la flessibilità e la trasparenza informativa della negoziazione in tempo reale delle azioni. tutte e due. di diversificare e ridurre il rischio proprio dei fondi. nessuno dei due è un limite. 42, 4. Un ETF riassume in se le caratteristiche proprie di un fondo e di: un derivato. un cds. un'obbligazione. un'azione. 42.5. un 'ETF: TUTTE FALSE. ha come unico obiettivo d'investimento quello di replicare l'indice al quale si riferisce attraverso una gestione totalmente passiva. TUTTE VERE. è negoziato in Borsa come un'azione. 42 6. l'ETF quante caratteristiche principali ha: nessuna caratteristica che merita di essere ricordata. 3. 4. 2. 42.7. identifichiamo con il termine ETF: una particolare tipologia di fondo d'investimento o SIM. una particolare tipologia di fondo d'investimento o SGR. una particolare tipologia di fondo d'investimento o di venture capital. una particolare tipologia di fondo d'investimento o Sicav. 43.1. l'iscrizione all'albo dei promotori finanziari subordinata al possesso di: un diploma di scuola secondaria. un PhD. un corso specifico. un diploma di laurea. 43.2.Il promotore finanziario è: una persona fisica che esercita professionalmente l'offerta fuori sede come dipendente. tutto vero. una persona fisica che esercita professionalmente l'offerta fuori sede come agente. una persona fisica che esercita professionalmente l'offerta fuori sede come intermediario. 43.3. il promotore finanziario: solo in alcuni casi è autorizzato ad incontrare i risparmiatori al di fuori della sede di un intermediario. nessuna delle precedenti risposte. non è autorizzato ad incontrare i risparmiatori al di fuori della sede di un intermediario. è l'unico operatore autorizzato ad incontrare i risparmiatori al di fuori della sede di un intermediario. 43.4. Il promotore finanziario è tenuto a rispettare puntuali regole di comportamento disciplinate dagli articoli: 90-108 del Regolamento Consob n. 16190/2007. 78-82 del Regolamento Consob n. 16190/2007. 71-75 del Regolamento Consob n. 16190/2007. 79-83 del Regolamento Consob n. 16190/2007. 43.5. l promotore finanziario può agire per: per conto di molteplici intermediari. conto di un solo intermediario. per conto di due intermediari. non può agire per conto degli intermediari. 43.6. ll promotore viene retribuito: nessuna delle risposte. dalla banca. dal cliente. dall'intermediario. 44.1.gli strumenti derivati sono utilizzati principalmente per: 4 finalità. nessuna finalità. 3 finalità. 2 finalità. 44.2. le principali tipologie di contratti a termine sono. tutte vere. tutte false. future. forward. 44.gli strumenti derivati permettono di: ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente;assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto; conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione. ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente; conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione. assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto; conseguire un profitto privo di rischio attraverso transazioni combinate sul derivato e sul sottostante tali da cogliere eventuali differenze di valorizzazione. ridurre il rischio finanziario di un portafoglio preesistente; ;assumere esposizioni al rischio al fine di conseguire un profitto;. 44.4. Il problema più complesso dei derivati è, da sempre, quello della determinazione del loro: valore. regolamento sui mercati. inquadramento verso il cliente. ambito di utilizzo. 44.5. un contratto a termine è un contratto tra: non è un vero e proprio contratto. quattro soggetti. due soggetti. tre soggetti. 44.7 un contratto a termine: è un accordo per la consegna di una determinata quantità detto sottostante. tutte vere. è un contratto ad una certa data. è un contratto ad un certo prezzo. 44.8. in relazione all'attività sottostante il contratto future assume diverse denominazioni: tutte false. commodity future. financial future. tutte vere. 44.9. l future price corrisponde: al prezzo di consegna dei contratti forward. nessuna delle risposte. al prezzo di consegna dei contratti future e forward. al prezzo di consegna dei contratti future. 44.10. i contratti future. sono contratti a termine che si differenziano dai forward per essere standardizzati e negoziati sui mercati regolamentati. hanno la manifestazione alla scadenza dei flussi di cassa. non hanno la manifestazione dei flussi di cassa. nessuna della precedenti risposte. 45.1. nel caso di opzione che viene comprata si parla di: opzione put. nessuna delle precedenti risposte. opzione call o put in maniera indifferente. opzione call. 45.2. una put e? in-the-money : quando lo strike e? inferiore allo spot. quando lo strike e? superiore o inferiore allo spot. nessuna delle risposte. quando lo strike e? superiore allo spot. 45.3. un opzione è: un contratto che attribuisce solo obblighi. un contratto che attribuisce il diritto ma non l'obbligo di comprare. un contratto che non attribuisce diritti. un contratto che attribuisce l'obbligo e il diritto di comprare. 45.4. nel caso in cui un opzione viene venduta si parla di: opzione call o put in maniera indifferente. opzione put. nessuna delle risposte. opzione call. 45.5 il bene sottostante di un contratto di opzione può essere: una merce. un'attività finanziaria. tutte e tre le risposte sono corrette. un evento. 45.6 il bene sottostante di un contratto di opzione deve essere: scambiato su un mercato con quotazioni ufficiali o pubblicamente riconosciute. scambiato su un mercato non necessariamente dotato di quotazioni. nessuna delle risposte. scambiato su un mercato OTC. 45.7. La moneyness distingue le opzioni in: TUTTE FALSE. tutte vere. in the money. at the money. 45.8. un'opzione at the money: permette all'acquirente di percepire un profitto. nessuna delle risposte. ha il prezzo di esercizio esattamente pari al prezzo corrente. ha uno strike price inferiore allo spot price. 45.9. una call e? in-the-money : quando lo strike e? superiore allo spot. quando lo strike e? inferiore allo spot. nessuna delle risposte. quando lo strike e? superiore o inferiore allo spot. 46.1. gli elementi fondamentali di un plain vanilla da indicare nel contratto sono: data di stipula. tutte vere. capitale nozionale di riferimento. tutte false. 46.2. Gli Swap: sono contratti regolamentati. sono contratti primari. sono contratti OTC. sono contratti secondari. 46.3. ll sottostante di uno Swap: sono costituiti in modo tale che al momento della stipula le prestazioni siano equivalenti. influenza notevolmente le caratteristiche del contratto. può essere di vario titolo. tutte vere. 46.4. In materia di Swap: il valore iniziale del contratto è in avanzo così da non generare alcun flusso di cassa iniziale per compensare la parte gravata dalla prestazione di minor valore. il valore iniziale del contratto è in disavanzi così da generare un flusso di cassa positivo compensare la parte gravata dalla prestazione di maggior valore. il valore iniziale del contratto è in avanzo così da non generare alcun flusso di cassa iniziale per compensare la parte gravata dalla prestazione di maggior valore. è reso nullo il valore iniziale del contratto, così da non generare alcun flusso di cassa iniziale per compensare la parte gravata dalla prestazione di maggior valore. 46.5. gli elementi fondamentali di un plain vanilla da indicare nel contratto sono: la data di inizio. tutte vere. la data di scadenza. tutte false. 46.6. in materia di swap: la parte che e? tenuta ad una prestazione il cui valore si e? deprezzato rispetto al valore iniziale e, quindi, rispetto alla controprestazione maturerà un in guadagno e viceversa. la parte che e? tenuta ad una prestazione il cui valore e? in equilibrio rispetto al valore iniziale e, quindi, rispetto alla controprestazione maturerà un in guadagno e viceversa. nessuna delle precedenti risposte. la parte che e? tenuta ad una prestazione il cui valore si e? apprezzato rispetto al valore iniziale e, quindi, rispetto alla controprestazione maturerà un in guadagno e viceversa. 46.7. gli IRS: sono contratti in cui due controparti si scambiano pagamenti periodici di interessi. sono contratti in cui una solo delle parti beneficia di interessi periodici. nessuna delle risposte. sono contratti in cui due controparti si scambiano pagamenti periodici di flussi di cassa. 46.8. gli IRS: tutte vere. sono contratti in cui i pagamenti periodici sono scambiati per un periodo di tempo predefinito pari alla durata del contratto, e cioè? fino alla scadenza (maturità date o termination date) del contratto stesso. sono contratti in cui due controparti si scambiano pagamenti periodici di interessi. gli interessi sono calcolati su una somma di denaro, detta capitale nozionale di riferimento. 46.9. Il nome, interesse rate swap deriva dal fatto: che i pagamenti effettuati sono simili ai flussi di cassa attualizzati al costo del capitale. che i pagamenti effettuati sono simili ai pagamenti di interessi su un debito. che i pagamenti effettuati sono simili ai pagamenti di interessi su un credito. che i pagamenti effettuati sono simili ai flussi di cassa attualizzati al wacc. 46.10 un plain vanilla presenta le seguenti caratteristiche: uno dei due flussi di pagamenti e? basato su un tasso di interesse variabile mentre l'altro e? indicizzato a un tasso di interesse sempre variabile. la durata dello swap e? un numero infinito di anni. il capitale nozionale resta variabile per tutta la vita del contratto. tutte false. 46.11. un plain vanilla presenta le seguenti caratteristiche: tutte vere. uno dei due flussi di pagamenti e? basato su un tasso di interesse fisso, mentre l'altro e? indicizzato a un tasso di interesse variabile. la durata dello swap e? un numero intero di anni. il capitale nozionale resta costante per tutta la vita del contratto. 46.12. in materia di swap: se al momento della stipula le due prestazioni sono equivalenti rimarranno così per sempre. nessuna delle precedenti risposte. è impossibile che al momento della stipula le due prestazioni siano equivalenti. se al momento della stipula le due prestazioni sono equivalenti, non è detto che lo rimarranno per tutta la vita. 47.1. l'asset swap buyer: può trovare di fronte ad un interesse fisso o variabile. tutte false. corrisponde l'interesse connesso all'obbligazione. tutte vere. 47.2. attraverso il reverse asset swap: TUTTE VERE. il contratto consente di scambiare il tasso fisso con un tasso variabile e viene denominato reverse asset swap. L'obbligazione sottostante può? anche essere a tasso fisso. TUTTE FALSE. 47.3. i currency swap sono: sono contratti in cui due parti si scambiano gli interessi espressi in una divisa gli e interessi espressi in un'altra divisa. sono contratti in cui due parti si scambiano il capitale espresso in una divisa contro il capitale espresso in un'altra divisa. nessuna delle risposte. sono contratti in cui due parti si scambiano il capitale e gli interessi espressi in una divisa contro capitale e interessi espressi in un'altra divisa. 47.4. caratteristica dei currency swap. è che entrambi i flussi di pagamento sono a tasso variabile. è che un flusso di pagamento è fisso mentre all'altro flusso di pagamento è variabile. è che entrambi i flussi di pagamento sono a tasso fisso. è che entrambi i flussi di pagamento sono a tasso fisso o variabile a seconda di quanto stabilito alla stipula del contratto. 47.5. caratteristica dei currency swap. è che i capitali nozionali sono scambiati continuamente dalla data di inizio a quella di scadenza dello swap. è che i capitali nozionali non sono mai scambiati. è che i capitali nozionali sono scambiati un volta all'inizio del contratto è poi alla data di scadenza dello swap. è che i capitali nozionali non sono mai scambiati. 47.6. in un currency swap i due nozionali: sono di solito scelti in modo da essere approssimativamente diversi per contrastare l'andamento del mercato. sono di solito scelti in modo da essere diversi se valutati al tasso di cambio corrente osservato sul mercato alla data di stipula del contratto. sono di solito scelti in modo da essere approssimativamente uguali se valutati al tasso di cambio corrente osservato sul mercato alla data di stipula del contratto. sono di solito scelti in modo da essere diversi se valutati al tasso di cambio futuro. 47.7. attraverso gli asset swap: chi detiene l'obbligazione può scambiare il tasso fisso ad essa collegato con un tasso variabile. chi detiene l'obbligazione può scambiare il tasso variabile ad essa collegato con un tasso fisso. anche se non si detiene l'obbligazione si può scambiare il tasso fisso ad essa collegato con un tasso variabile. nessuna delle risposte. 47.8. attraverso il reverse asset swap: L'obbligazione sottostante è solo a tasso fisso. L'obbligazione sottostante può? anche essere a tasso fisso. L'obbligazione sottostante è indicizzata. L'obbligazione sottostante è solo a tasso variabile. |




