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MESE - CIOCC

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MESE - CIOCC

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mese ciocc

Creation Date: 2022/12/09

Category: Others

Number of questions: 259

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201 Che cos'è una macchina a fluido?. Una macchina nella quale non avviene scambio di energia. Una macchina in cui lo scambio di lavoro con gli organi mobili avviene per mezzo di un fluido operativo. Un organo statico. Una macchina costituita da un'insieme di organi meccanici fissi e mobili.

202 Quale è la differenza fra macchine idrauliche e macchine termiche?. Nessuna di queste. Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno. Non esiste differenza. Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile.

203 Quale è la differenza fra macchine volumetriche e macchine dinamiche?. Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile. Nelle prime il il volume a disposizione del fluido varia periodicamente mentre nelle seconde il lavoro è scambiato per effetto della variazione del momento della quantità di moto. Nessuna di queste. Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno.

204 Quale è la differenza fra macchine motrici e macchine operatrici?. Nelle prime il fluido cede energia agli organi mobili della macchina mentre nel secondo caso l'energia viene fornita dall'esterno. Nelle prime il il volume a disposizione del fluido varia periodicamente mentre nelle seconde il lavoro è scambiato per effetto della variazione del momento della quantità di moto. Nessuna di queste. Nelle prime il fluido è incomprimibile mentre nelle seconde il fluido è comprimibile.

301 Che cosa si intende per sistema energetico?. Un sistema costituito da una unità avente una specifica funzione e non scomponibile in componenti a sé stanti. Un sistema costituito da una singola unità avente specifica funzione. Nessuna di queste. Un sistema costituito o da singole macchine o da complessi di distinti apparecchi aventi la principale funzione di realizzare un trasferimento o conversione di energia.

401 La portata massica di un fluido.

402 Quale di queste affermazioni è corretta?. I condotti nelle macchine sono definiti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche. I condotti di trasferimento hanno funzione di raccordo tra organi diversi. I condotti di trasferimento sono di tipo mobile. Un condotto è un volume delimitato da pareti solide impermeabili al flusso.

403 Con riferimento ai condotti nelle macchine. i condotti di trasferimento possono essere mobili. sono definiti condotti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche. sono definiti condotti attivi se producono trasformazioni termofluidodinamiche. nessuna di queste.

404 Con riferimento ai condotti nelle macchine. possono essere solamente fissi. sono definiti condotti di trasferimento se producono trasformazioni termofluidodinamiche. il volume è delimitato da una parete solida che presenta una apertura di ingresso e una di uscita. la parete del condotto che lo separa dall'esterno è impermeabile al fluido e al calore.

501 Il principio di conservazione della massa. implica la costanza della portata volumetrica. impone che la variazione della massa contenuta nel volume di controllo sia pari al flusso netto di massa che attraversa la superficie di controllo. è valido soltanto in condizioni stazionarie. implica che m1=m2 essendo 1 e 2 le sezioni di ingresso e di uscita rispettivamente.

502 Quale di queste affermazioni è errata?. L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto dei flussi di energia associati alle masse di fluido nelle sezioni di ingresso e uscita. L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del lavoro meccanico sugli organi mobili. L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del calore scambiato all'interno della massa di fluido. L'energia posseduta dal fluido all'interno del volume può cambiare nel tempo per effetto del calore scambiato con la superficie di controllo.

503 Un condotto circolare presenta un allargamento della sezione da d1=0,02m a d2=0,08m. Il condotto è percorso da acqua in regime di moto stazionario. Sapendo che la velocità dell'acqua nella sezione di ingresso A1 è 7 m/s determinare la velocità nella sezione A2. 0.15 m/s. 0.44 m/s. 0.82 m/s. 0.56 m/s.

504 In un tubo rettilineo a sezione circolare di diametro pari a 0,37 m, scorre acqua ad una velocità di 2,3 m/s. Assumendo che il liquido si muova di moto uniforme, quanto valgono la portata in massa e in volume smaltite dal tubo?. 0.15 m3/s e 1500 kg/s. 0.20 m3/s e 200 kg/s. 0.25 m3/s e 250 kg/s. 0.18 kg/s e 210 m3/s.

505 In una condotta a sezione circolare di diametro pari a 0,53 m, transita una portata in massa di aria di 1,8 kg/s (densità dell'aria 1,29 kg/m3). Quanto valgono la portata volumetrica e la velocità media del fluido?. 5.6 m3/s e 1.39 m/s. 1.39 m3/s e 6,3 m/s. 1.39 m3/s e 5.6 m/s. 1.25 m3/s e 9.3 m/s.

506 Secondo il principio di conservazione della massa. il flusso netto di massa che attraversa la superficie di controllo è pari a zero. nessuna di queste. se il fluido è comprimibile la portata volumetrica è costante. se il fluido è incomprimibile la portata volumetrica è costante.

601 Una macchina idraulica è caratterizzata da una sezione di ingresso di 1 m2 nella quale la velocità dell'acqua è di 6 m/s e la pressione pari a 1 bar. La sezione di uscita è di 2m2 e la pressione allo scarico di 10 bar. Considerando che la sezione di uscita si trova ad una quota di 10 m sopra la sezione di ingresso, a quanto equivale l'energia specifica trasferita dalla macchina al fluido?. 984.6 J/kg. 10 J/kg. 10 m. 87.4 J/kg.

602 Quale di queste affermazioni è errata?. Il lavoro meccanico esercitato sul sistema dal fluido all'interno di un volume di controllo risulta essere nullo. L’energia posseduta dal fluido all’interno di un volume di controllo può cambiare nel tempo per effetto del calore dQe scambiato con la superficie di controllo. Secondo il principio di conservazione dell'energia in forma termodinamica l'energia posseduta dal fluido all'interno di un volume di controllo rimane costante. L’energia posseduta dal fluido all’interno di un volume di controllo può cambiare nel tempo per effetto del lavoro meccanico dL sugli organi mobili.

603 Una macchina idraulica è caratterizzata da una sezione di ingresso di 1 m2 nella quale la velocità dell'acqua è di 6 m/s e la pressione pari a 1 bar. La sezione di uscita è di 2m2 e la pressione allo scarico di 10 bar. Considerando che la sezione di uscita si trova ad una quota di 10 m sopra la sezione di ingresso, a quanto equivale la potenza meccanica ceduta dalla macchina al fluido?. 5.9 MW. 6.5 kW. 4.5 MW. 7 kW.

604 In base al principio di conservazione dell'energia in forma termodinamica.

605 In base al principio di conservazione dell'energia in forma termodinamica.

606 Nell'ipotesi di moto stazionario. la variazione di energia totale posseduta dal fluido all'interno del volume di controllo è nulla. non vi è scambio di lavoro e di calore da parte del fluido all'interno del volume di controllo. la variazione di energia cinetica è trascurabile. la velocità del fluido è nulla.

607 Considerando un flusso stazionario, in base al principio di conservazione dell'energia in forma meccanica.

701 In base all'equazione del lavoro alle differenze di energia cinetica.

702 In base all'equazione del lavoro alle differenze di energia cinetica.

703 Il grado di reazione è definito come.

801 Applicando l'equazione di Eulero alla girante di una macchina motrice.

802 Applicando l'equazione di Eulero alla girante di una macchina motrice.

901 Il lavoro ideale di una turbina a fluido comprimibile è pari a.

902 Il lavoro ideale di una turbina a fluido comprimibile è pari a.

903 Il lavoro reale di un compressore a fluido comprimibile è pari a.

904 Il lavoro reale di un compressore a fluido comprimibile è pari a.

1001 L'analisi dimensionale. consente di effettuare lo studio dei fenomeni fluidodinamici in modo adimensionalizzato. consente di effettuare lo studio dei fenomeni fluidodinamici in modo dimensionalizzato. consente di stimare le prestazioni di una macchina tramite prove condotte su macchine di dimensioni simili. nessuna di queste.

Il teorema di Buckingham. afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare k-n parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze dimensionalmente indipendenti. nessuna di queste. afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare n-k parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze dimensionalmente indipendenti. afferma che dato un processo fisico descritto da n variabili fisiche, è possibile utilizzare n-k parametri in forma adimensionale, dove k è il numero di grandezze tra loro dimensionalmente dipendenti.

1201 Il valore adimensionalizzato della portata, detto coefficiente di portata è pari a.

1202 Il coefficiente di carico è un valore adimensionalizzato pari a.

1203 Due macchine operano in condizioni di similitudine fluidodinamica quando. hanno i gruppi adimensionali simili. operano con simile numero di Reynolds. nessuna di queste. sono geometricamente simili.

1301 In una pompa volumetrica alternativa. sono necessarie valvole di aspirazione e mandata. la pressione di esercizio può superare i 300 bar. la pressione massima di esercizio è limitata a 80-100 bar. nessuna di queste.

1302 In una pompa centrifuga. il flusso viene spinto verso l'esterno della girante e raccolto da una chiocciola che lo invia alla mandata. il diffusore posto a valle della chiocciola ha la funzione di convertire l'energia cinetica in energia di pressione. l'aspirazione avviene in direzione tangenziale rispetto alla girante. le pale rivolte in avanti sono caratterizzate da una prevalenza che diminuisce con l'aumentare della portata.

1303 Quale di queste affermazioni è errata?. Le pompe volumetriche rotative non necessitano di valvole d'aspirazione e di mandata. In una pompa l'energia può essere fornita sotto forma di energia potenziale. Le pompe volumetriche rotative non sono adatte al pompaggio di miscele bifasiche liquido-gas. Le pompe a ingranaggi sono pompe volumetriche rotative.

1304 In una pompa centrifuga con pale rivolte all'indietro. a pari velocità periferica e componente radiale la velocità assoluta allo scarico è superiore rispetto ad una con pale rivolte in avanti. la prevalenza ideale aumenta con l'aumentare della portata. la prevalenza ideale è costante con l'aumentare della portata. a pari velocità periferica e componente radiale la velocità assoluta allo scarico è inferiore rispetto ad una con pale rivolte in avanti.

1305 Quale di queste affermazioni è errata?. Le pompe sono macchine operatrici che forniscono energia ad un fluido incomprimibile. Le pompe volumetriche rotative non necessitano di valvole d'aspirazione e di mandata. In una pompa volumetrica alternativa gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso. In una pompa l'energia può essere fornita sotto forma di energia potenziale.

1306 Quale di queste tipologie di pompe non è volumetrica?. Pompe centrifughe. Pompe a lobi. Pompe ad ingranaggi. Pompe a vite.

1307 Una pompa volumetrica rotativa. presenta una velocità media del fluido all'interno generalmente molto bassa. necessita di valvole di aspirazione e mandata. nessuna di queste. possono fornire portate superiori rispetto a quelle alternative.

1308 In una pompa volumetrica rotativa. gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso. la velocità di rotazione è inferiore a quella delle pompe alternative. sono necessarie valvole di aspirazione e mandata. la pressione massima di esercizio è limitata a 80-100 bar.

1309 In una pompa volumetrica alternativa. possono essere eleborate portate di liquido molto elevate. la velocità media del fluido all'interno è generalmente molto bassa. gli elementi mobili oltre a determinare lo spostamento del fluido garantiscono anche la sua tenuta impedendone il riflusso. la pressione massima di esericizio può arrivare oltre 300 bar.

1310 Che cos'è una pompa?. Una macchina (operatrice) che trasferisce energia ad un fluido incomprimibile che le attraversa. Una macchina (operatrice) che trasferisce energia ad un fluido comprimibile che le attraversa. Una macchina volumetrica i cui organi mobili assorbono energia dal fluido incomprimibile che le attraversa. Una macchina (motrice) che trasferisce energia ad un fluido incomprimibile che le attraversa.

1401 La prevalenza di una pompa. è solitamente pari alla differenza dell'altezza cinetica. è l'aumento di energia per unità di peso che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa. è l'aumento di energia che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa. è l'aumento di energia per un'unità di massa che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa.

1402 La prevalenza di una pompa centrifuga. è pari al lavoro speso dalla pompa. è solitamente pari all'altezza piezometrica. è data dalla somma dell'altezza geodetica e dell'altezza piezometrica. nessuna di queste.

1501 Le curve caratteristiche reali di una pompa centrifuga si differenziano rispetto a quelle ideali. per la presenza di perdite fluidodinamiche distribuite e concentrate internamente alla macchina. per la presenza di perdite meccaniche della macchina. per la presenza di perdite di energia termica. per la presenza di perdite fluidodinamiche distribuite e concentrate nell'impianto.

1502 Le curve caratteristiche di una pompa centrifuga rappresentano. l'andamento del rendimento globale. la geometria della pompa centrifuga. nessuna di queste. l'andamento della prevalenza fornita in funzione della portata inviata in mandata.

1601 Quale di queste affermazioni è errata?. La curva caratteristica in termini dei parametri adimensionali ψ e ϕ è valida per famiglie pompe geometricamente simili. Prendendo in considerazione due pompe operanti in condizioni di similitudine fluidodinamica, se la velocità di rotazione triplica la prevalenza aumenta di sei volte. Per una data pompa centrifuga i punti di funzionamento in condizione di similitudine fluidodinamica sono caratterizzati dalla costanza di ψ e ϕ. Per una data pompa centrifuga, la curva caratteristica in termini dei parametri adimensionali ψ (coefficiente di carico) e ϕ (coefficiente di portata) presenta lo stesso andamento della curva caratteristica in termini di H (prevalenza) e Q (portata volumetrica).

1602 Per macchine geometricamente simili si ha che.

1701 I valori del fattore di attrito riportati nell'abaco di Moody. dipendono dalla rugosità della superficie nel campo di flusso turbolento. non valgono per flussi turbolenti completamente sviluppati. non valgono per flussi in regime laminare. dipendono unicamente dal numero di Reynolds per flussi in regime transitorio.

1702 La prevalenza richiesta da un impianto. è l'aumento di energia per un'unità di massa che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa. tiene conto delle perdite fluidodinamiche che il fluido deve vincere. nessuna di queste. è l'aumento di energia per unità di peso che subisce il fluido nel passaggio attraverso la pompa.

1703 I valori del fattore di attrito riportati nell'abaco di Moody. nessuna di queste. dipendono dal numero di Reynolds nel campo di flusso turbolento. non dipendono dal numero di Reynolds nel campo di flusso transitorio. dipendono dalla rugosità delle superifici nel campo di flusso laminare.

1901 In una pompa centrifuga la regolazione della portata può avvenire. tramite regolazione del numero di giri della pompa variando la caratteristica esterna secondo la legge di affinità. tramite regolazione del numero di giri della pompa variando la caratteristica interna secondo la legge di affinità. agendo sull'otturatore di una valvola di regolazione inserita sull'aspirazione della pompa. tramite regolazione del numero di giri della pompa mantenendo inalterata la curva caratteristica interna.

1902 La regolazione della portata di una pompa tramite regolazione dell'impianto. determina una variazione della caratteristica esterna di tipo dissipativo. consiste nell'agire sull'otturatore di una valvola di regolazione inserita sull'aspirazione della pompa. introduce una perdita di carico localizzata che determina una variazione della caratteristica della pompa. non determina una riduzione del rendimento complessivo.

1903 Per data pompa operante ad un certo numero di giri. il punto di funzionamento dipende dal circuito idraulico nel quale è inserita. il punto di funzionamento è stabile indipendentemente dalla curva caratteristica dell'impianto nel quale è inserita. il punto di funzionamento è indipendente dal circuito idraulico nel quale è inserita. il punto di funzionamento può essere determinato solamente sperimentalmente.

1904 Quale di queste affermazioni è corretta?. In una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione del numero di giri della pompa determina una variazione della caratteristica interna secondo la legge di affinità. In una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione dell'impianto avviene agendo sull'otturatore di una valvola inserita prima dell'aspirazione della pompa. In una pompa centrifuga la regolazione dell'impianto tramite ricicrcolo della portata avviene agendo sull'otturatore di una valvola inserita prima dell'aspirazione della pompa. In una pompa centrifuga la regolazione della portata tramite regolazione del numero di giri della pompa determina una portata elaborata superiore rispetto a quella effettivamente richiesta.

1905 La regolazione tramite ricircolo della portata alla pompa. determina una portata elaborata superiore rispetto a quella richiesta dall'impianto. è il metodo più semplice ed economico. consente di variare la caratteristica interna. è adatto per i grandi impianti.

1906 La regolazione tramite ricircolo della portata alla pompa. richiede di elaborare una portata superiore rispetto a quella effettivamente richiesta. si ottiene ponendo una derivazione sul condotto di aspirazione della pompa in modo da ridurne la portata erogata. è preferibile per grandi impianti. determina una variazione della portata erogata dalla pompa.

2001 Nel caso di pompe identiche disposte in parallelo. la nuova caratteristica interna si ottiene sommando per ogni prevalenza la portata fornita da ciascuna pompa. la mandata della prima pompa è collegata all'aspirazione della seconda. viene elaborata la stessa portata in tutte le pompe. si ottiene un effettivo raddoppio della portata elaborata.

2002 Nel caso di pompe disposte in serie. la nuova caratteristica interna si ottiene sommando per ogni data portata la prevalenza fornita da ciascuna pompa. si ottiene un effettivo raddoppio della portata elaborata. si ottiene un effettivo raddoppio della prevalenza fornita al fluido. la curva caratteristica equivalente risultante avrà una portata doppia rispetto alla singola pompa.

2101 Per evitare la cavitazione. si riduce l'altezza di installazione della pompa, fino ad installare eventualmente la pompa sotto battente. si innalza la temperatura di aspirazione fin quanto possibile. si ricorre a pompe ad elevata velocità di rotazione. nessuna di queste.

2102 In una pompa centrifuga il fenomeno della cavitazione. è causa di erosione meccanica delle superfici metalliche prossime alla zona di riassorbimento delle bolle. è causa di erosione meccanica delle superfici metalliche in corrispondenza delle zone di formazione delle bolle. si manifesta principalemente in zone a bassa velocità di efflusso. si verifica quando la pressione locale scende al di sotto di una pressione minima pari alla pressione parziale del gas.

2201 Quale di queste affermazioni è errata?. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a valle della pompa. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile inserire un serbatoio di innesco. Data una pompa centrifuga se la pendenza della curva caratteristica interna è maggiore di quella esterna il punto di funzionamento è instabile. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare la pompa sotto battente.

2202 Quale di queste affermazioni è errata?. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a valle della pompa. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile inserire un serbatoio di innesco. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare una valvola di non ritorno a monte della pompa. Al fine di facilitare l'avviamento di una pompa è possibile installare la pompa sotto battente.

2203 Data una pompa centrifuga. se la pendenza della curva caratteristica esterna è minore di quella interna il punto di funzionamento è instabile. il funzionamento instabile diepende dalla sola pompa. se la pendenza della curva caratteristica esterna è maggiore di quella interna il punto di funzionamento è instabile. non è possibile innescare la stessa qualora sia posta sotto battente.

2301 Una pompa centrifuga presenta una curva caratteristica del tipo Hp=50+3Q-55Q^2 ed è accoppiata ad un impianto avente caratteristica H=80Q^2. Indicare la tipologia di circuito e determinare la portata di funzionamento. nessuna di queste. Circuito chiuso e portata di funzionamento pari a 0.55 m3/s. Circuito aperto e portata di funzionamento pari a 0.55 m3/s. Circuito chiuso e portata di funzionamento pari a 0.62 m3/s.

2302 Una pompa centrifuga presenta una curva caratteristica del tipo Hp=20+3Q-25Q^2 ed è accoppiata ad un impianto avente caratteristica H=12+32Q^2. Indicare la tipologia di circuito e determinare la portata di funzionamento. Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.40 m3/s. Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.55 m3/s. Circuito chiuso e portata di funzionamento di 0.45 m3/s. Circuito aperto e portata di funzionamento di 0.45 m3/s.

2303 Si consideri un impianto di sollevamento acqua tra due serbatoi impiegante due pompe centrifughe identiche collegate in parallelo. La curva caratteristica di ciascuna delle pompe a 1000 rpm è pari a Hp=225-0.004Qp^2 mentre quella dell'impianto è pari a Himp=140+0.0005Qimp^2. La portata dell'impianto Qimp nel punto di funzionamento vale: 215 m3/h. 238 m3/h. 76 m3/h. 22 m3/h.

2304 Una pompa centrifuga presenta un diametro D=100 mm, una larghezza assiale delle pale h=15 mm in uscita e pale inclinate all'indietro di angolo beta=30°. Considerando che la portata della pompa è di 5 dm3/s, quanto vale la componente radiale della velocità assoluta allo scarico?. nessuna di queste. 1.06 m/s. 3.05 m/s. 2.18 m/s.

2305 Una pompa centrifuga presenta un diametro D=180 mm, una larghezza assiale delle pale h=16 mm in uscita e pale inclinate all'indietro di angolo beta=30°. Considerando che la portata della pompa è di 15 dm3/s, quanto vale la componente radiale della velocità assoluta allo scarico?. 2.7 m/s. 1.6 m/s. 2.4 m/s. 1.2 m/s.

2401 In un impianto idraulico il salto utile tra i peli liberi dei bacini di monte e di valle è pari a.

2402 In un impianto idraulico il salto utile tra i peli liberi dei bacini di monte e di valle è pari a.

2403 Una turbina Pelton è servita da un impianto idraulico a bacino caratterizzato da un salto utile di 250m. Sapendo che le perdite al distributore ammontano a 10m, quanto vale la velocità assoluta all'uscita del distributore?. 27.5 m/s. 25.7 m/s. 68.5 m/s. 55.4 m/s.

2404 Quale di queste affermazioni è corretta?. Gli impianti idroelettrici convertono l'energia potenziale gravitazionale del fluido in energia meccanica. Gli impianti idroelettrici a bacino hanno solitamente potenze di pochi kW. Gli impianti idroelettrici a bacino sono anche detti a vena fluente. Le macchine idrauliche sono macchine motrici che elaborano fluidi comprimibili.

2405 Quale di queste affermazioni è errata?. Nessuna di queste. In una macchina idraulica il rendimento degli ausiliari è definito come il rapporto tra la potenza utile e la potenza meccanica all'albero. In un impianto idroelettrico, il rendimento delle condotte è definito come il rapporto tra il salto utile e quello disponibile. In una macchina idraulica il rendimento idraulico è definito come il rapporto tra il lavoro prodotto e il lavoro utile.

2406 In un impianto idraulico l'altezza piezometrica. è pari a c²/2g. è la somma dell'altezza geodetica e di pressione. è la somma dell'altezza geodetica, di pressione e cinetica. è pari a p/(ro·g), con ro densità del fluido.

2501 Secondo il criterio funzionale le turbine idrauliche si classificano in. per basse cadute, per medie cadute o per alte cadute. a vena libera o vena chiusa. radiali e a flusso misto, assiali o tangenziali. semplici o pluristadio.

2502 In una turbina Pelton, il tegolo deviatore. consente di deviare il getto dalle pale. consente di deviare il getto verso le pale con flusso ben direzionato e velocità uniforme. consente l'apertura e la chiusura dell'ugello. consente la regolazione della macchina.

2503 In una turbina Pelton, l'intaglio presente all'estremità della pala. evita che all'ingresso nel getto il dorso della pala schiaffeggi parte del getto destinato alla pala già attiva. ha la funzione di non interferire con il dorso della pala che intercetta il getto successivamente. consente di deviare il getto dalle pale. bilancia la variazione della quantità di moto nella direzione assiale.

2504 Secondo il criterio idrodinamico le turbine idrauliche si classificano in. ad azione, a reazione con grado di reazione medio o a reazione con grado di reazione elevato. radiali e a flusso misto, assiali o tangenziali. per basse cadute, per medie cadute o per alte cadute. lente, medie e veloci o veloci rapide ed ultra rapide.

2505 Secondo il criterio geometrico le turbine idrauliche si classificano in. semplici o pluristadio. lente, medie e veloci o veloci rapide ed ultra rapide. nessuna di queste. per basse cadute, per medie cadute o per alte cadute.

2506 Quale di queste affermazioni è errata?. Secondo il criterio geometrico si distinguono le turbine idrauliche si suddividono in turbine radiali, a flusso misto, assiali e tangenziali. Secondo il criterio funzionale le turbine idrauliche si distinguono in turbine ad azione e turbine a reazione. Secondo il criterio idrodinamico le turbine idrauliche si distinguono in turbine ad azione e turbine a reazione. Le turbine Peltono sono considerate turbine lente.

2507 Una turbina Pelton. è una macchina motrice idraulica ad azione. è una macchina operatrice idraulica ad azione. è una macchina motrice idraulica a reazione con grado di reazione medio. è una macchina idraulica veloce.

2601 Il coefficiente di riduzione della velocità al distributore di una turbina Pelton. è pari a c1/c1id. è pari a w2/w2id. assume valori massimi nell'intorno di 0.85-0.90. dipende dalle perdite fluidodinamiche della girante.

2602 Il coefficiente di riduzione della velocità relativa di una turbina Pelton. dipende dalle perdite fluidodinamiche del distributore. è pari a w1/w1id. dipende dalle perdite fluidodinamiche della girante. è pari a c1/c1id.

2603 Una turbina Pelton è servita da un impianto idraulico a bacino caratterizzato da un salto utile di 450m. Sapendo che le perdite al distributore ammontano a 55m, quanto vale la velocità assoluta all'uscita del distributore?. 88 m/s. 75 m/s. 135 m/s. 62 m/s.

2701 Il rendimento idraulico di una turbina Pelton è pari a.

2702 Il rendimento idraulico di una turbina Pelton è pari a.

2703 L'andamento ideale della potenza di una turbina Pelton in funzione del rapporto u/c1. cresce monotonicamente all'aumentare di u. è analogo a quello del rendimento. è analogo a quello della coppia motrice. assume il valore massimo per u=c1.

2704 Quale di queste affermazioni è errata?. In una turbina Pelton, per elevata variazioni della portata l'aumento della stessa aumenta la potenza persa per effetto ventilante. In una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata l'aumento della stessa genera nella girante un aumento delle perdite per energia cinetica. In una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata le perdite fluidodinamiche nel distributore tendono a rimanere costanti. In una turbina Pelton, per elevate variazioni della portata le perdite fluidodinamiche nella girante tendono a rimanere costanti.

2801 Rispetto ad una turbina Pelton, una turbina Francis. potrebbe presentare una velocità di rotazione maggiore a parità di diametro della girante. presenta valori del coefficiente di velocità periferica inferiori. nessuna di queste. potrebbe lavorare ad una velocità di trascinamento inferiore.

2802 Il diffusore in una turbina Francis. consente di sfruttare anche il salto a valle della turbina. consente di ridurre la pressione all'interno della girante fino alla pressione atmosferica. è presente solamente nei grandi impianti. ha la funzione di adattare la velocità del fluido a quella richiesta dall'utenza di valle.

2803 In una turbina Francis. il fluido passa da una direzione prevalentemente radiale all'ingresso ad una assiale all'uscita. il fluido mantiene una direzione prevalentemente assiale. il fluido mantiene una direzione prevalentemente radiale. il fluido passa da una direzione prevalentemente assiale all'ingresso ad una radiale all'uscita.

2804 La turbina Francis. è una macchina idraulica a vena chiusa. è una macchina idraulica a reazione a vena aperta. è una macchina motrice idraulica ad azione. è una macchina idraulica lenta.

2805 In una turbina Francis. la pressione varia dall'ingresso all'uscita della girante. il distributore palettato assicura che il fluido entri assialmente nella girante. i valori del coefficiente di velocità periferica sono solitamente inferiori a quelli di una Pelton. la pressione in uscita dalla girante è sempre superiore a quella atmosferica.

2901 Le turbine Kaplan. sono macchine a reazione assiali. sono macchine ad azione assiali. sono macchine ad azione veloci. sono macchine idrauliche lente.

2902 Le turbine assiali o Kaplan vengono impiegate. per modesti salti motori e grandi portate. per grandi salti motori e grandi portate. per modesti salti motori e modeste portate. nessuna di queste.

2903 Quale di questi componenti non è presente in una turbina assiale?. il predistributore. il controdisco. il tubo aspiratore-diffusore. il distributore.

2904 Rispetto ad una turbina Pelton, una turbina ad elica. nessuna di queste. presenta velocità di rotazione inferiori. si adattano meglio ai carichi variabili. presenta un campo di funzionamento con valori ottimali del rendimento più esteso.

3001 In presenza di un diffusore a sezione costante, il salto utile di una turbina a reazione è. pari ad Hm dove Hm è il salto rispetto al bacino di monte, essendo nullo il salto rispetto al bacino di valle Hv. inferiore alla somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini. maggiore della somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini. circa pari alla somma Hv + Hm dove Hm è il salto di monte e Hv il salto di valle della turbina rispetto ai bacini.

3101 Le turbine assiali. nessuna di queste. sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate. presentano valori del numero di giri caratteristico intorno ad 1. presentano bassi valori del numero di giri caratteristico.

3102 Quali di queste affermazioni è errata?. Le turbine assiali sono preferibili per bassi salti geodetici e alte portate. In una turbina idraulica, a parità di salto geodetico all'aumentare della portata elaborata diminuisce il numero di giri specifico. Le turbine assiali o ad elica non sono adatte per salti geodetici inferiori ai 100 m. Le turbine Francis si collocano in un range di salto geodetico intermedio tra le turbine Pelton e quelle assiali.

3103 Le turbine Pelton. presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Francis. sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate. presentano valori del numero di giri caratteristico intorno ad 1. nessuna di queste.

3104 Il numero di giri caratteristico di una turbina idraulica è pari a.

3105 Quali di queste affermazioni è corretta?. Le turbine Kaplan presentano valori del numero di giri specifico anche superiori a 4. Le turbine Francis veloci presentano valori del numero di giri specifico intorno a 0.1-0.5. Le turbine Pelton poligetto presentano numeri di giri specifici inferiori a quelle monogetto. Le turbine Francis veloci sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate.

3106 Le turbine Francis veloci. sono preferibili per alti salti geodetici e basse portate. presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Pelton. presentano valori del numero di giri caratteristico intorno a 0.1-0.3. nessuna di queste.

3107 Le turbine Pelton. nessuna di queste. presentano valori del numero di giri caratteristico superiori a quelli delle turbine Francis. presentano valori del numero di giri caratteristico intorno a 0.1-0.2. sono preferibili per bassi salti ed elevate portate.

3108 Il numero di giri caratteristico di una turbina idraulica è pari a.

3201 I compressori volumetrici. trovano impiego per elevate portate e bassi rapporti di compressione. trovano impiego in sostituzione delle pompe quando vengono richiesti elevati rapporti di compressione. trovano impiego per piccole portate alle quali vanno conferiti elevati rapporti di compressione. sono esclusivamente di tipo alternativo.

3202 Quali di questi non è un componente principale di un compressore volumetrico?. candela. stantuffo. valvola di aspirazione. testata.

3203 Quali di questi non è un componente principale di un compressore volumetrico?. nessuna di queste. testata. stantuffo. valvola di mandata.

3204 Confrontando i compressori con le pompe è possibile affermare che: sono entrambe macchine operatrici ma le pompe sono macchine dinamiche. sono entrambe macchine operatrici ma i compressori elaborano fluidi comprimibili. a differenza dei compressori le pompe volumetriche sono di tipo rotativo. a differenza delle pompe i compressori sono macchine volumetriche.

3301 Il ciclo di lavoro ideale di un compressore volumetrico. è caratterizzato da una fase di compressione fino al punto morto superiore. è costituito da due fasi: compressione isentropica ed espansione isentropica. avviene ogni due giri di rotazione completa dell'albero. è caratterizzato da una fase di espansione del gas contenuto nel volume morto fino alla pressione di aspirazione.

3302 Il ciclo di lavoro ideale di un compressore volumetrico. nessuna di queste. è costituito da una fase di mandata dal punto morto inferiore al punto morto superiore. è caratterizzato da una fase di espansione fino al punto morto inferiore. è costituito da due fasi: compressione isentropica ed espansione isentropica.

3401 La portata elaborata da un compressore volumetrico risulta pari a:

3402 La portata elaborata da un compressore volumetrico risulta pari a:

3403 Il coefficiente di riempimento di un compressore volumetrico.

3404 Il coefficiente di riempimento di un compressore volumetrico.

3501 La potenza asssorbita da un compressore nel ciclo ideale è pari a:

3502 La potenza asssorbita da un compressore nel ciclo ideale è pari a:

3503 Il lavoro compiuto da un compressore nel ciclo ideale è pari a:

3504 Il lavoro compiuto da un compressore nel ciclo ideale è pari a:

3601 Nel ciclo reale, il rapporto di compressione interno del compressore.

3602 In un compressore quale di queste non sono causa di perdite di lavoro?. perdite in camera di combustione. scambi termici con le pareti. perdite per fughe di gas. perdite di carico.

3701 Il coefficiente di riempimento reale di un compressore volumetrico è pari a:

3702 Il coefficiente di riempimento reale di un compressore volumetrico è pari a:

3703 In base al ciclo di lavoro reale, il coefficiente di carica di un compressore è pari a:

3704 Il rendimento interno di un compressore. il rapporto tra la potenza interna ideale e quella richiesta all'albero. il rapporto tra la potenza trafserita nel ciclo e quella reale. il rapporto tra la potenza trasferita nel ciclo e quella richiesta all'albero. il rapporto tras la potenza interna ideale e quella reale.

3801 La regolazione per variazione della corsa di aspirazione di un compressore. viene effettuata inserendo una valvola di laminazione nel condotto di aspirazione. può essere effettuata mediante un posticipo della chiusura quando lo stantuffo sta scendendo verso il punto morto inferiore. viene effettuata installando una valvola di ricircolo tra la mandata e l'aspirazione. nessuna di queste.

3802 Quale di queste regolazioni non viene usata per regolare la portata di un compressore volumetrico?. regolazione per variazione della corsa di aspirazione. regolazione a tutto o niente. nessuna di queste. regolazione per variazione del volume morto.

3803 La regolazione per variazione del volume morto in un compressore. viene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMS. nessuna di queste. non determina una variazione della corsa utile di aspirazione. viene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMI.

3804 La regolazione per variazione del volume morto in un compressore. non è possibile. nessuna di queste. comporta una riduzione della corsa utile di aspirazione. viene effetuata variando il volume residuo quando lo stantuffo giunge al PMI.

3805 La regolazione per laminazione di un compressore. viene effettuata ponendo la valvola di laminazione nel condotto di aspirazione. viene effettuata ponendo la valvola di laminazione nel condotto di mandata. riduce l'effetto negativo legato al volume morto. determina una riduzione del rapporto di compressione.

3806 La regolazione a tutto o niente di un compressore. prevede l'avvio del compressore per ogni rifornimento dell'utenza. prevede il funzionamento del compressore fino a raggiungere una pressione massima prefissata nello stoccaggio. richiede la presenza di un accumulo a monte del compressore. è semplice da realizzare senza ulteriori costi e particolare usura degli organi.

3807 La regolazione continua del numero di giri di un compressore volumetrico. determina una variazione del lavoro specifico e del coefficiente di carica. non può essere effetuata. determina una variazione della potenza del compressore con lavoro specifico e coefficiente di carica costanti. determina una variazione del ciclo di lavoro.

3808 Quale di queste regolazioni non viene usata per regolare la portata di un compressore volumetrico?. regolazione per variazione della corsa di aspirazione. regolazione per quantità. regolazione per variazione del volume morto. regolazione a tutto o niente.

3809 La regolazione per variazione della corsa di aspirazione di un compressore. viene effettua ponendo una valvola di regolazione nel condotto di aspirazione. viene effettuata variando il volume residuo quando lo stantuiffo giunge al PMS. viene effettuata installando una valvola di ricircolo tra la mandata e l'aspirazione. viene effettuata atraverso l'anticipo o il posticipo della chiusura della valvola di aspirazione.

4101 Il coefficiente di portata di un compressore assiale è definito come.

4102 Il coefficiente di pressione di un turbocompressore è definito come.

4103 Il grado di reazione di un compressore centrifugo.

4104 In un compressore centrifugo lo stallo. viene indotto da angoli di incidenza troppo piccoli. può avvenire nelle fasi di regolazione della macchina. è un fenomeno di oscillazione forzata di tutto il fluido compreso nella macchina e nelle tubazioni di aspirazione e mandata. da elevati gradienti di pressione nella direzione del moto.

4105 In un compressore centrifugo il pompaggio. è un fenomeno di oscillazione forzata di tutto il fluido che induce vibrazioni alla macchina e all'impianto. si verifica quando la macchina è inserita in un impianto di piccolo volume. è il fenomeno di distacco della vena fluida dalla palettatura. è indipendente dai fenomeni di stallo della macchina.

4106 Quale di queste affermazioni è errata?. I compressori centrifughi monostadio presentano rapporti di compressione massimi di circa 4. I compressori centrifughi consentono di elaborare portate superiori rispetto ai compressori assiali. I compressori assiali presentano un rapporto di compressione per stadio inferiore rispetto a quello dei compressori centrifughi. I turbocompressori sono macchine operatrici termiche.

4107 Il grado di reazione di un compressore centrifugo.

4108 Da un punto di vista strutturale un compressore centrifugo. è costituito da una girante solidale al mozzo che porta a sbalzo le palette. prevede la presenza di una voluta a monte del diffusore. prevede la presenza di un diffusore necessariamente palettato. non può essere pluiristadio.

4109 I compressori centrifughi. vengono solitamente impiegati per portate modeste e < di 50 m3/s. sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione. vengono solitamente impiegati quando sono richiesti rapporti di compressione maggiori di 10. sono in genere macchine monostadio impiegate per portate molto elevate.

4201 I compressori assiali. sono solitamente macchine pluristadio caratterizzate da portate volumetriche elevate anche superiori a 1 m3/s. vengono solitamente impiegati per portate modeste di fluido < di 50 m3/s. sono in genere macchine monostadio impiegate per portate molto elevate. sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione per stadio.

4202 Il lavoro interno di un compressore assiale è pari a.

4203 Il lavoro interno di un compressore assiale è pari a.

4204 I compressori assiali sono costituiti. da una corona di pale statoriche che trasformano l'energia di pressione in energia cinetica. da una voluta finale. da una successione di pale rotoriche e pale statoriche quest'ultime capaci di trasformare l'energia cinetica in energia di pressione. da una corona di pale rotoriche che forniscono energia di pressione al fluido.

4301 Il numero di giri specifico di un compressore è definito come.

4302 Il numero di giri specifico di un compressore è definito come.

4303 Il rendimento politropico di compressione. risulta fuinzione del solo numero di giri specifico. nessuna di queste. dipende anche dal coefficiente di pressione. dipende solamente dal coefficiente di pressione.

4401 La turbina Curtis. è una turbina ad azione a salti di velocità. è una turbina a reazione semplice. è una turbina monostadio. è una turbina ad azione a salti di pressione.

4402 Una turbina è detta ad azione. nessuna di queste. se presenta un unico stadio. se è costituita da uno o più stadi statorici e rotorici in successione. se l'espansione del fluido avviene sia nel distributore che nella girante.

4403 La turbina De lava. è una turbina ad azione a salti di pressione. è una turbina nella quale l'espansione avviene unicamente nel distributore. è una turbina ad azione a salti di velocità. è una turbina nella quale l'espansione avviene anche nella girante.

4404 La turbina Rateau. è una turbina ad azione a salti di pressione. è una turbina a reazione ad espansioni multiple. è una turbina ad azione a salti di velocità. nessuna di queste.

4405 La turbina De laval. presenta un profilo palare simmetrico. presenta velocità di rotazione di circa 3000 giri/min adequate alla frequenza di rete. presenta potenze tipiche di decine di MW. è particolarmente adatta all'impiego nelle turbine a gas.

4501 Una turbina Curtis. è costituita da due o più giranti ad azione intervallate da uno o più raddrizzatori. è una turbina ad azione a salti di pressione. è costituita una successione di distributori e stadi rotorici. nessuna di queste.

4502 Il raddrizzatore in una turbina Curtis. ha solamente lo scopo di direzionare la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva. ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia di pressione. ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia cinetica. non è presente.

4503 Rispetto alle turbine De Laval, le turbine Curtis. sono capaci di salti entalpici maggiori seppur con rendimenti inferiori. operano in condizioni di massimo rendimento con un rapporto u/c1 maggiore. sono capaci di un rendimento superiore ma salti entalpici minori. consentono salti entalpici e rendimenti superiori.

4601 Nelle turbine Rateau. l'energia di pressione viene eleborata unicamente dal primo distributore. si assiste ad una diminuzione della pressione passando da uno stadio al successivo. il distributore ha lo scopo di trasformare l'energia cinetica in energia di pressione. il raddrizzatore ha la funzione di direziona la corrente in uscita dalla girante lungo la direzione corretta per l'ingresso nella girante successiva elaborando una quota parte di energia di pressione.

4602 La turbina Rateau. viene regolata per parzializzazione. presenta dei diaframmi di separazione tra una girante e l'altra per garantire la tenuta. nessuna di queste. è costituita da due o più giranti ad azione intervallate da uno o più raddrizzatori.

4701 Le turbine Parsons. presenta differenze di pressione tra monte e valle di ogni singolo stadio. sono turbine ad azione a salti di pressione. presentano un numero di stadi limitato. presentano un grado di reazione solitamente unitario.

4702 Le turbine Parsons. sono spesso precedeute da uno o più stadi ad azione. nessuna di queste. presentano uno sviluppo assiale limitato. presentano un tambuto alla cui periferia sono fissate le pale statoriche.

4703 Considerando un generico stadio di una turbina Parsons operante con grado di reazione pari a 0.5 il rendimento della paletatura è pari a:

4704 Considerando un generico stadio di una turbina Parsons operante con grado di reazione pari a 0.5 il rendimento della paletatura è pari a:

4705 Rispetto ad una turbina De Laval, lo stadio di una turbina Parsons. è capace di rendimenti superiori. opera in condizioni di massimo rendimento con un rapporto u/c1 inferiore. una combinazione di queste. è capace di salti entalpici maggiori seppur con rendimenti inferiori.

4801 Quali di queste non sono causa di perdita di potenza nelle turbine a gas e a vapore?. perdita al camino. perdita per energia cinetica allo scarico. perdita per effetto ventilante. perdita per energia cinetica al distributore.

4802 Quali di queste non sono causa di perdite di potenza nelle turbine a gas e a vapore?. attrito fluidodinamico nelle valvole. attrito fluidodinamico nei condotti. fughe di fluido. attrito fluidodinamico nelle superfici dei dischi rotorici.

4901 Il potere calorifico di un combustibile. è la quantità di calore che deve essere sottratta ai prodotti di combustione per riportarli alla temperatura dei reagenti prima della combustione. nessuna di queste. è la quantità di calore necessaria per innalzare, o diminuire, la temperatura di un'unità di massa di combustibile di 1 K. è uguale al minimo potere calorifico, superiore o inferiore, dei suoi componenti.

4902 L'eccesso di aria fornito in un processo di combustione. è pari al 23%. non dipende dal tipo di combustibile impiegato. consente di ridurre le perdite al camino. è indispensabile per ovviare alle inevitabili dissimmetrie nella distribuzione dell'aria al bruciatore ed evitare incombusti.

4903 L'eccesso d'aria in un processo di combustione. varia tra il 10-30% per i combustibili gassosi. varia tra il 40-80% per combustibili solidi. varia tra il 5-15% per combustibili solidi. è maggiore nel caso dei combustibili gassosi rispetto a quelli solidi per consentire l'intima miscelazione dei gas.

4904 L'eccesso di aria fornito in un processo di combustione. varia tra il 40-80% per combustibili solidi. è pari al 23%. consente di ridurre le perdite al camino. non dipende dal tipo di combustibile impiegato.

4905 L'eccesso d'aria in un processo di combustione. varia tra il 10-30% per combustibili solidi. varia tra il 5-15% per combustibili gassosi. varia tra il 10-30% per i combustibili gassosi. nessuna di queste.

5001 In un generatore di vapore l'economizzatore. ha la funzione di preriscaldare l'aria in ingresso in camera di combustione. è installato in camera di combustione. è disposto nella parte terminale inferiore del condotto dei fumi. è il primo componente della caldaia attraversato dal vapore.

5002 In un generatore di vapore il surriscaldatore. primario è in genere collocato in corrispondenza della parte alta della caldaia al di sopra del naso di caldaia. è installato in corrispondenza della camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas. è costituito da fasci di tubi collegati all'estremità da appositi collettori. secondario è in genere collocato nella prima parte del condotto verticale dei gas.

5003 Le caldaie attualmente utilizzate negli impianti di produzione elettrica. sono anche dette a tubi di fumo. utilizzano l'irraggiamento diretto del calore dal focolare ai tubi d'acqua consentenedo elevate produzioni specifiche di vapore. sono costituite da una grande camera di combustione attorno alla quale circola l'acqua. scambiano calore quasi esclusivamente per convezione.

5004 La rugiada acida. costituisce un limite per la temperatura minima alla quale possono essere raffreddati i fumi. si verifica con i combustibili contenenti acido cloridrico. si forma a seguito del raffreddamento del vapore evolvente nel ciclo a vapore. nessuna di queste.

5005 In un generatore di vapore il risurriscaldatore. è in genere collocato nel condotto orizzontale dei gas dopo il surriscaldatore finale. è installato in corrispondenza della camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas. è in genere collocato dopo il surriscaldatore primario. superiore è l'altezza del camino peggiore è il tiraggio.

5006 In un generatore di vapore il vaporizzatore. è installato in camera di combustione in quanto è la zona dove si ha la maggiore temperatura dei gas. è disposto nella parte terminale inferiore del condotto dei fumi. è realizzato solitamente mediante tubi tangenti. presenta temperature di parete critiche dato il basso coefficiente di scambio termico convettivo lato interno.

5001 Quale di queste affermazioni è errata?. In una caldaia a tubi d'acqua il surriscaldatore primario è solitamente collocato al di sopra del naso di caldaia. In una caldaia a tubi d'acqua circa il 30% del calore totale sviluppato nella combustione viene trasferito nel vaporizzatore. In base al modo di installazione le caldaie vengono distinte in caldaie a tubi di funo e caldaie a tubi d'acqua. In base al sistema di alimentazione dell'aria comburente e di scarico dei fumi le caldaie si distinguono in caldaie subcritiche e caldaie ipercritiche.

5201 Il rendimento del generatore di vapore.

5202 Il rendimento del generatore di vapore.

5203 Osservando l'andamento del rendimento di un generatore di vapore in funzione del carico si osserva che. il massimo del rendimento si ottiene al 100% del carico nominale. agli alti carichi l'aumento del calore disperso è imputabile all'aumento della temperatura al camino. agli alti carichi la diminuzione del calore disperso è fortemente incidente. la diminuzione del rendimento ai bassi carichi è principalmente imputabile all'aumento della temperatura al camino.

5301 In un ciclo Hirn, la temperatura di fine surriscaldamento. dipende esclusivamente dalle caratteristiche fisico-meccaniche dei materiali per la costruzione dei diversi componenti. svincola il valore della massima temperatura di ciclo dal valore della temperatura critica del fluido. non può essere superiore alla temperatura critica del fluido. raggiunge valori di 600°C e oltre.

5302 Con riferimento al ciclo Rankine. non è possibile andare oltre un certo valore del titolo di vapore con la trasformazione di espansione. si fa riferimento solamente ad impianti che utilizzano acqua come fluido di lavoro. la trasformazione di espansione ha luogo nel campo del vapore surriscaldato con un titolo finale di espansione inferiore a 1. la trasformazione di espansione interessa una zona del vapore saturo umido a titolo non inferiore al 70%.

5303 Rispetto al ciclo Rankine, il ciclo Hirn. la trasformazione isobara si compone di riscaldamento del liquido, vaporizzazione completa e surriscaldamento. aumenta il valore del rendimento termico di conversione in quanto diminuisce la temperatura media termodinamica. prevede la presenza di un ulteriore scambiatore di calore chiamato risurriscaldatore. permette di raggiungere stati di fine espansione a titolo inferiore.

5304 Il ciclo Rankine a vapore saturo. nessuna di queste. è il ciclo che trova più ampio riscontro pratico negli attuali gruppi a vapore. prevede una somministrazione del calore a pressione costante a partire dalle condizioni di liquido saturo fino a quelle di vapore saturo secco. prevede una somministrazione del calore a pressione costante a partire dalle condizioni di liquido saturo fino a quelle di vapore surriscaldato.

5501 Quali di queste irreversibilità non sono presenti negli impianti a vapore?. perdite di rendimento non ideale del compressore. perdite di carico nei componenti dell'impianto. perdite termiche attraverso le pareti. perdite allo scarico della turbina.

5502 Quali di queste perdite possono essere trascurate negli impianti a vapore?. perdite per rendimento non ideale delle turbine. perdite di carico. perdite allo scarico della turbina. perdite termiche attraverso le pareti.

5601 Il condensatore si dice a freddo quando. è collegato allo scarico della turbina dalla quale riceve vapore con lo scopo di asportare calore alla più bassa temperatura possibile. il fluido di raffreddamento viene miscelato con il fluido evolvente nel ciclo a vapore. utilizza acqua proveniente da grandi bacini. utilizza acqua che viene raffreddata tramite torri evaporative.

5602 Quale di queste esigenze non è possibile soddisfare tramite un condensatore?. recuperare, sotto forma di acqua di condensazione, il vapore impiegato in turbina. accrescere l'area del ciclo funzionale consentendo l'espansione del vapore fino a una pressione molto inferiore a quella atmosferica. costituire una riserva di acqua utile a fronteggiare brusche variazioni di portata nel ciclo termico. nessuna di queste.

5603 Il raffreddamento dell'acqua tramite torre di raffreddamento. presenta un rendimento termico maggiore rispetto alla refrigerazione in ciclo aperto. comporta minori costi di investimento rispetto alla refrigerazione a ciclo aperto. si rende necessario quando non si dispone di un quantitativo sufficiente di acqua per la condensazione. è di tipo a caldo.

5604 Il condensatore di un impianto a vapore. opera ad una pressione dipendente dal corpo turbina. tenderebbe ad operare ad una pressione progressivamente crescente in assenza di sistemi di estrazione degli incondensabili. può essere unicamente di tipo a freddo. opera ad una pressione prossima a quella ambiente.

5605 Il condesatore è di tipo a caldo. nessuna di queste. quando si intende recuperare potenza termica. quando lo scopo è quello di ridurre la pressione allo scarico di una turbina. quando non utilizza acqua come fluido di raffreddamento.

5701 In un ciclo a vapore il risurriscaldamento. consente di produrre un maggior lavoro di turbina a discapito del rendimento di ciclo. consente di produrre un maggior lavoro di turbina con una riduzione del titolo di vapore allo scarico rispetto ad un ciclo surriscaldato. consente di produrre un maggior lavoro specifico di turbina e quindi di ridurre il vapore evolvente nell'impianto. nessuna di queste.

5801 In un impianto a vapore lo spillamento. ha l'obiettivo di incrementare il lavoro utile dell'impianto. consente di ridurre la pressione di condensazione. riduce la penalizzazione connessa con la fase di riscaldamento del liquido. permette di incrementare la temperatura di surriscaldamento.

5901 Il un generico impianto a vapore, il rendimento organico. nessuna di queste. è il rapporto tra la potenza meccanica netta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore. è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza termica fornita al fluido di lavoro. è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza utile prodotta dalla turbina.

5902 Il un generico impianto a vapore, il rendimento globale. è il rapporto tra la potenza elettrica prodotta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore. è il rapporto tra la potenza meccanica neta e la potenza utile prodotta dalla turbina. è il rapporto tra la potenza meccanica netta e la potenza termica in ingresso al generatore di vapore. è il rapporto tra la potenza meccanica lorda e la potenza utile prodotta dalla turbina.

6001 Quale di queste non è una caratteristica dei gruppi turbogas?. rapidi tempi di messa in servizio. elevate efficienze elettriche. libertà di installazione. basso valore peso/potenza.

6002 Quale di queste non è una caratteristica dei gruppi turbogas?. rapidi tempi di messa in servizio. basse temperature di esercizio. basso valore peso/potenza. ingombri di installazione ridotti.

6003 Nel caso di ciclo Brayton ideale chiuso. le trasformazioni di compressione ed espansione sono adiabatiche e reversibili. le trasformazioni di scambio di calore con l'esterno sono adiabatiche. le trasformazioni di compressione ed espansione sono adiabatiche. le trasformazioni di scambio di calore con l'esterno sono isocore.

6004 Nel caso di ciclo Brayton ideale chiuso. il rendimento non dipende dal calore specifico del gas. il rendimento dipende unicamente dall'innalzamento di temperatura isentropico fornito dal compressore. all'aumentare della temperatura di fine compressione diminuisce la temperatura media di introduzione del calore. il rendimento dipende dalla temperatura massima di ciclo.

6005 Nel caso di ciclo di Brayton reale aperto. la perdita principale è legata all'assorbimento di potenza da parte dei principali organi ausiliari. le perdite per incompleta combustione sono sensibili. le trasformazioni di compressione ed esapansione sono considerate adiabatiche ma non reversibili. si hanno perdite esterne per incompleta ossidazione del combustibile.

6201 Il un generico impianto turbogas, il rendimento organico. nessuna di queste. è il rapporto tra la potenza meccanica netta e la potenza termica in ingresso in camera di combustione. è il rapporto tra la potenza meccanica lorda prodotta dalla turbina e la potenza utile prodotta dalla turbina. è il rapporto tra la potenza meccanica lorda prodotta dalla turbina e la potenza termica fornita al fluido di lavoro.

6301 La rigenerazione di un impianto turbogas. consiste nell'inserimento tra combustore e turbina di uno scambiatore di calore che sia capace di prelevare calore dai gas di scarico della turbina. determina un aumento del rendimento del ciclo lasciando inalterati il lavoro di turbina e compressore. determina un aumento del rendimento del ciclo grazie ad un aumento del lavoro di turbina. consiste nel ridurre la temperatura di fine compressione.

6302 Nel caso di compressione interrefrigerata. si riduce il volume specifico del gas complessivamente evolvente nel compressore. aumenta il lavoro netto dell'impianto sebbene si raggiungano rapporti di compressione complessivi inferiori. l'effetto benefico è minore quanto prima si effettua l'interreferigerazione. lo scambiatore di calore è posto a valle del processo di compressione totale.

6303 Nel caso di post-combustione/ricombustione di un impianto turbogas. l'aria aspirata rispetto al combustibile iniettato presenta un eccesso globale molto superiore. peggiorano gli aspetti connessi con il raffreddamento del palettamento in turbina a parità delle altre condizioni operative. il lavoro del compressore diminuisce. il rendimento del ciclo aumenta.

6304 Quale di questi vantaggi non sono conseguibili con un ciclo turbogas con ricombustione?. maggiore lavoro sviluppato dall'impianto. temperature di scarico in turbina inferiori. temperatura massima mantenuta a valori non eccessivi. migliore utilizzo dell'aria aspirata legandola al combustibile con un eccesso globale minore.

6501 Nella variante più diffusa i cicli combinati. sono costituiti da un ciclo topping a vapore che opera a temperature elevate e da un ciclo bottoming a gas. presentano costi operativi elevati. prevedono il miscelamento dei due fluidi di lavoro. sono costituiti da un ciclo topping a gas che opera a temperature elevate e da un ciclo bottoming a vapore.

6601 Osservando il diagramma T-Q di scambio termico di una caldaia a recupero. è possibile surriscaldare il vapore a beneficio del rendimento del ciclo. è preferibile evitare il preriscaldamento del liquido. è possibile surriscaldare il vapore a discapito del rendimento del ciclo. lo scambio di calore tra i due fluidi avviene in equicorrente.

6602 Il generatore di vapore a recupero. non prevede la presenza di banchi di tubi surriscaldatori. consente di recuperare tuto il calore dei fumi scaricati dalla turbina a gas. è sede del trasferimento di calore tra i gas uscenti dalla turbina a gas e il fluido che percorre il ciclo Hirn. consente il recupero del calore scaricato al condensatore.

6603 In un generatore di vapore a recupero. viene recuperato il calore scaricato dal condensatore di un impianto topping turbogas. il delta T di sottoraffreddamento corrisponde alla differenza di temperatura tra i fumi in ingresso in caldaia e il vapore surriscaldato. lo scambio termico tra gas e vapore è caratterizzato da due differenze di temperature significative. nessuna di queste.

6604 Il delta T di sottoraffreddamento. è necessario per evitare il rischio di inizio di evaporazione nell'economizzatore. è inferiore ai 5°C. determina una sensibile diminuzione del rendimento di ciclo. è la differenza tra la temperatura dei fumi in ingresso in caldaia e quella di surriscaldamento del vapore.

6605 In una caldaia a recupero il delta T di pinch-point è. la differenza tra la temperatura di evaporazione e quella dell'acqua all'uscita dell'economizzatore. la differenza tra la temperatura dei fumi in ingresso in caldaia e quella di surriscaldamento del vapore. il minimo delta T nell'evaporazione cioè tra il gas uscente dai banchi evaporatori e la temperatura di evaporazione. il massimo delta T nell'evaporazione.

6606 Lo scambio termico tra il gas e il vapore è caratterizzato. da due differenze di temperature significative. da tre differenze di temperature significative. da differenze di temperature trascurabili. da una disposizione in equicorrente degli scambiatori.

6607 Quale di queste affermazioni è corretta?. In un generatore di vapore a recupero è possibile surriscaldare il vapore a beneficio del rendimento del ciclo. Il generatore di vapore a recupero consente di recuperare tutto il calore dei fumi scaricati dalla turbina a gas. Il generatore di vapore a recupero presenta una disposizione deggli scambiatori in equicorrente. In un generatore di vapore a recupero il delta T di pinch-point è la differenza tra la temperatura di evaporazione e quella dell'acqua all'uscita dell'economizzatore.

6701 Quale di queste affermazioni è errata?. Il ciclo Diesel non può essere realizzato in motori 2T. Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la macchina reale. I motori a combustione interna presentano un rapporto peso/potenza in funzione del tipo di accensione del motore. Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera gli effetti legati alla combustione incompleta.

6702 I motori a combustione interna: nessuna di queste. si distinguono in 2T e 4T in base al tipo di alimentazione. sono macchine volumetriche operanti a circuito chiuso. si classificano in motori aspirati o sovralimentati in base al tipo di accensione.

6703 Quali di questi non è un componente di un motore a combustione interna?. Il cambio. Il monoblocco. l'albero a camme. le valvole.

6704 Il monoblocco. è chiuso superiormente dalla coppa dell'olio che funge da serbatoio dell'olio di lubrificazione. è solitamente realizzata in alluminio visto il suo basso costo. può montare canne pressate che possono essere sostituite una volta usurate. è solitamente in acciaio inossidabile per resistere alla corrosione.

6705 Quale di queste affermazioni è corretta?. I motori Diesel trovano applicazioni in quei settori nei quali il costo di esercizio non è importante. I motori ad accensione comandata trovano impiego nei settori dove l'elavata potenza specifica e leggerezza sono considerate fondamentali. I motori aspirati l'alimentazione dell'aria avviene ad una pressione superiore a quella atmosferica. Nei motori 2T il ciclo di funzionamento avviene con due giri di manovella.

6706 Quale di queste affermazioni è errata?. I motori 2T trovano applicazione nella gamma di basse potenze come ciclo Diesel. I motori ad accensione comandata trovano impiego nei settori dove l'elavata potenza specifica e leggerezza sono considerate fondamentali. In base al periodo di ciclo si distinguono motori quattro tempi e motori due tempi. In base al tipo di accensione si distinguono motori ad accensione comandata e motori ad accensione spontanea.

6707 I motori a combustione interna. nessuna di queste. sono macchine endotermiche volumetriche a circuito chiuso. sono macchine endotermiche dinamiche a circuito aperto. sono macchine idrauliche a circuito chiuso.

6708 L'albero motore. porta una camma per ogni valvola. assicura il movimento delle valvole. è realizzato in acciaio. è realizzato in alluminio.

6801 In un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto reale. l'anticipo dell'apertura della valvola di aspirazione avviene circa 15° prima che il pistone abbia raggiunto il PMI. l'anticipo all'accensione avviene tra i 10° e i 50° prima che il pistone abbia raggiunto il PMS. l'anticipo dell'apertura della valvola di aspirazione avviene circa 50° prima che il pistone abbia raggiunto il PMS. il ritardo della chiusura della valvola di aspirazione avviene a circa 15° dopo il PMI.

6802 In un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto ideale. la fase di compressione avviene durante la corsa del pistone dal PMS al PMI. la fase di scarico forzato ha inizio prima che il pistone raggiunga il PMI. le trasformazioni di compressione ed espansione sono non adiabatiche. la fase di combustione avviene al termine della fase di aspirazione.

6803 Quale di queste affermazioni è errata?. Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera gli effetti legati alla combustione incompleta. Il ciclo di funzionamento ideale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera l'effetto della propagazione del fronte di fiamma. Il ciclo di funzionamento ideale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la combustione isocora con un numero infinito di punti di innesco. Il ciclo di funzionamento reale di un motore a combustione interna operante secondo ciclo Otto considera la macchina reale.

6804 Il ciclo Otto. si compone di 4 fasi che occupano circa mezzo giro di manovella nei motori 4T. non può essere realizzato in motori 2T. si caratterizza per una combustione isobara. si compone delle fasi di aspirazione, combustione isocora, espansione, scarico e compressione in questa successione.

7001 Quale di queste affermazioni è errata?. In un motore 2T durante la fase di lavaggio la carica fresca che si immette nel cilindro contribuisce ad esplettere i gas combusti. In un motore 2T l'assenza di valvole consente un processo di sostituzione della carica più efficiente rispetto a quello di un motore a 4T. In un motore 2T chiusa la luce di lavaggio la luce di scarico rimane aperta per un piccolo tratto contribuendo alla fuoriscita di gas e miscela fresca. In un motore 2T si hanno tre luci quella di scarico, quella di aspirazione e quella di ammissione.

7002 Con riferimento ad un motore 2T. durante il primo tempo il pistone chiude le luci di lavaggio e la differenza di pressione richiama la carica fresca nel basamento. la potenza teorica è la metà di quella di un motore 4T. durante il secondo tempo avvengono le trasformazioni di combustione ed espansione. nessuna di queste.

FP Il principio di conservazione della massa: è valido soltanto in condizioni stazionarie. nessuna di queste. implica che m(punto)1=m(punto)2 essendo 1 e 2 le sezioni di ingresso ed uscita rispettivamente. implica la costanza della portata volumetrica nel caso di condizioni stazionarie.

FP I compressori centrifughi: prevedono la presenza di una voluta a valle del diffusore. sono in genere macchine pluristadio che consentono di raggiungere elevati rapporti di compressione. vengono solitamente impiegati quando sono richiesti rapporti di compressione maggiori di 15. sono in genere macchine pluristadio impiegate per portate elevate.

FP Quale di queste affermazioni è corretta: In base al sistema di alimentazione dell’aria comburente e di scarico dei fumi le caldaie si distinguono in caldaie subcritiche e caldaie ipercritiche. In una caldaia a tubi d’acqua il surriscaldatore primario è solitamente collocato al di sopra del naso di caldaia. In una caldaia a tubi d’acqua circa il 50% del calore totale sviluppato nella combustione viene trasferito nel vaporizzatore. In base al modo di installazione le caldaie vengono distinte in caldaie a tubi di funo e caldaie a tubi d’acqua.

0507 In una condotta a sezione circolare di diametro pari a 0,53, transita una portata in massa di acqua di 1,8 kg/s. Quanto valgono la portata volumetric e la velocità media del fluido?. 1,39 m3/s e 6,3 m/s. 5,6 dm3/s e 1,39 m/s. 1,8 dm3/s e 0,013 m/s. 1,39 dm3/s e 6,3 m/s.

FP Un impianto a vapore rigenerativo spilla vapore a 20 bar con entalpia di circa 3050 kJ7kg. Assumendo che il liquido in uscita dal condensatore si trovi in entalpia di 137,77 kj/kg e che a seguito della rigenerazione raggiunga un’entalpia di 908,59 kj/kg, quanto vale il rapporto tra la portata spillata e quella al condensatore?. 0,261. 0,360. 0,307. 0,378.

FP In una turbina Pelton, il tegolo deviatore. nessuna di queste. consente l’apertura e la chiusura dell’ugello. consente di deviare il getto verso le pale con flusso ben direzionato e velocità uniforme. bilancia la variazione della quantità di moto nella direzione assiale.

FP In esercizio, una pompa centrifuga assorbe una potenza di 20 kW, elaborando una portata di 25 mc/h. Ipotizzando un rendimento idraulico della pompa di 0,82, un rendimento volumetrico di 0,92, un rendimento elettrico di o,96 e meccanico del 0,98 a quanto ammonta la prevalenza nel punto di esercizio?. 167,5 m. 208,5 m. 112,1 m. 105,8 m.

FP In quante corse dello stantuffo si realizza il ciclo di lavoro di un compressore volumetrico alternativo?. 2. 1. 4. Nessuna di queste.

FP Una turbina Pelton presenta una velocità periferica (o di trascinamento) di 54,25 m/s. Considerando che la velocità assoluta in ingresso è pari a 99 m/s, quella in uscita di 85 m/s e l’angolo alfa2 è di 30°, quanto vale il lavoro specifico?. nessuna di queste. 1612,2 K/kg. 3200,8 J/Kg. 1030,8 J/Kg.

FP Un impianto turbogas presenta un rendimento globale del 35%. Sapendo che il consumo di combustibile è di 3 kg/s, il potere calorifico inferiore di 42000 kj/kg e il rapporto aria/combustibile di 50 a quanto ammonta la potenza elettrica netta?. 44,1 MW. 44,1 kW. 2,5 MW. non è possibile stabilirlo con i dati a disposizione.

FP Un compressore presenta una cilindrata di 10 dm3 ed aspira una massa di aria pari a 0.02 kg alla temperatura di 15°C e pressione di 3 bar. Quanto vale il coefficiente di riempimento ideale (si consideri R=287 K/kg*k)?. 0,55. 0,78. 0,68. 0,82.

FP In una pompa centrifuga. l'aspirazione avviene in direzione assiale rispetto alla girante. il flusso viene spinto verso l'interno della girante e raccolto da una chiocciola che lo invia alla mandata. il diffusore posto a valle della chiocciola ha la funzione di convertire l'energia cinetica in energia di pressione. le pale rivolte in avanti sono caratterizzate da una prevalenza che diminuisce con l'aumentare della portata.

FP Una turbina Pelton è servita da un impianto idraulico a bacino caratterizzato da un salto utile di 400m. Sapendo che la velocità assoluta all’uscita del distributore è di 85 m/s, quanto valgono le perdite al distributore?. 31,75 m. 88,58 m/s. 18,62 m. 88,58 m.

FP Un compressore a singolo effetto ruota alla velocità di 50 giri/s, presenta una portata di 2 kg/s, un coefficiente di riempimento di 0,9 e aspira aria alla temperatura di 30°C e pressione di 3 bar (costante R=287 j/kj*K). Quanto vale la cilindrata del compressore?. 12,89 dm3. 37,03 dm3. 8,45 dm3. 18,55 dm3.

FP Il rendimento della palettatura di una turbina De Laval. ha un andamento parabolico in funzione di u/c1. ha un andamento sempre crescente con u/c1. presenta un massimo per velocità di rotazione modeste. presenta un massimo per valori di u/c1 unitari.

FP La prevalenza di una pompa centrifuga: è data dalla somma geodetica e dall'altezza piezometrica. è pari al lavoro speso dalla pompa. nessuna di queste. è l'aumento di energia per unità di massa che subisce.

FP Un compressore presenta una cilindrata di 10 dm3 ed espira una massa di aria pari a 0,02 kg alla temperatura di 15°C e pressione di 2 bar. Quanto vale il coefficiente di riempimento ideale (si consideri R=287 J/kg*K)?. 0.82. 0.78. 0.89. 0.91.

FP Un impianto a vapore rigenerativo spilla vapore a 20 bar con entalpia di circa 2950 kj/kg. Assumendo che il liquido in uscita dal condensatore si trovi ad entalpia di 137,77 kj/kg e che a seguito della rigenerazione raggiunga un entalpia di 908,59 kj/kg, quanto vale il rapporto tra la portata spillata e quella al condensatore?. 0,378. 0,307. 0,151. 0.261.

FP Un impianto a ciclo combinato è tale che la temperatura dei fumi in ingresso al generatore di vapore a recupero è di 560°C. Considerando che la temperatura di scarico al camino è di 140°C e che la temperatura ambiente è di 20°C quanto vale l'efficienza di recupero termico del generatore?. 0.77. 0.75. 0.85. nessuna di queste.

FP Una turbina Pelton presenta un lavoro specifico di 2700 J/kg e un salto utile di 350 m. A quanto ammonta il rendimento idraulico della turbina?. 42,5%. 13,0%. 78,6%. Non si riesce a determinare con i dati a disposizione.

FP Un impianto a vapore produce una potenza elettrica di 80 MW facendo evolvere in turbina una portata di vapore di 65 kg/s. Considerando il rendimento elettrico, meccanico e degli ausiliari pari a 0.98 ciascuno e il rendimento globale del 40%, a quanto ammonta il lavoro netto specifico?. Nessuna di queste. 1307,67 kJ/kg. 3269,17 kJ/kg. 1158,39 kJ/kg.

FP Un compressore volumetrico alternativo a singolo effetto presenta una cilindrata di 12 dm3, un coefficiente di riempimento di 0.92, un rapporto di compressione di 6 ed aspira aria alla pressione di 1.5 bar. Assumendo l'aria come un gas ideale (k=1,4) quanto vale il lavoro isentropico del ciclo nel caso ideale?. 3478,3 J. 3124,7 J. 3874,7 J. 4532,5 J.

0602 Una macchina idraulica è caratterizzata da una sezione di ingresso di 1 m2 nella quale la velocità dell'acqua è di 6 m/s e la pressione pari a 1 bar. La sezione di uscita è di 2m2 e la pressione allo scarico di 10 bar. Considerando che la sezione di uscita si trova ad una quota di 10 m sopra la sezione di ingresso, a quanto equivale la potenza meccanica ceduta dalla macchina al fluido?. 6 MW. 4.5 MW. 7 kW. 6.5 kW.

FP Una turbina Pelton presenta una velocità periferica (o di trascinamento) di 54.25 m/s. Considerando che la velocità assoluta in ingresso è pari a 99 m/s, quella in uscita è di 85 m/s e l'angolo alfa2 è di 30°, quanto vale il lavoro specifico?. 3065,1 J/kg. nessuna di queste. 1030,8 J/kg. 1377,3 J/kg.

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