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metodologia della ricerca

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metodologia della ricerca

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lezione 19-21

Creation Date: 2025/12/20

Category: Others

Number of questions: 23

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Il concetto di "Serendipity" si riferisce a: scoperte fatte casualmente mentre si stavano indagando altri fenomeni. l'assenza di scoperte nonostante un lungo periodo di ricerche. scoperte fatte dopo lunghi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. scoperte fatte dopo brevissimi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno.

L'influenza del lavoro di altri ricercatori può manifestarsi: in maniera sistematica. entrambe le alternative. in maniera euristica. nessuna delle alternative.

H0 afferma: La presenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. L'assenza dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca abbia successo.

H1 afferma: l'ipotesi che la ricerca non abbia successo. L'assenza dell'effetto. La presenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto.

Una volta identificato il problema sarà necessario: interrompere il processo. comunicare i risultati. analizzare i dati. definire le domande di ricerca.

L'ipotesi alternativa è anche detta: H1. H0. nessuna delle alternative. HA.

I problemi che guidano una ricerca possono nascere: da problemi pratici. Tutte le alternative presenti. dagli interessi personali del ricercatore. dalla competizione con altri ricercatori.

La prima fase del processo di ricerca permette di: analizzare i dati. comunicare i risultati. definire il problema. raccogliere i dati.

E' nella fase della pianificazione di una ricerca che il ricercatore: somministra gli strumenti di misura. comunica alla comunità scientifica l'esito della ricerca. organizza i dati ottenuti. decide il disegno sperimentale da adottare.

L'ipotesi nulla è anche detta: H1. H0. nessuna delle alternative. HN.

Il campionamento ci permette di: definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. estrarre dalla popolazione il campione. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali.

La definizione operativa di un concetto viene detta: operazionalizzazione. assegnazione. riorganizzazione. campionamento.

Le procedure di assegnazione permetto di: estrarre dalla popolazione il campione. definire i compiti sperimentali. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto.

La popolazione è: l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale. un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca.

Il campione è: un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca.

I metodi di osservazione possono essere: quantitativi. qualitativi. entrambi. nessuna delle alternative.

I metodi di ricerca sono: le modalità con cui si correggono i test. i metodi per registrare le evidenze empiriche. le modalità con cui una ricerca viene organizzata. le modalità con cui vengono comunicati i risultati.

I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: scientifici, ingenui e casuali. cognitivi, di massima e di tipica performance. Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti. fattoriale, con una variabile, casuale.

La provenienza geografica di un individuo rilevata analizzando le diverse province d'origine può essere considerata una variabile: nominale. ad intervalli. ordinale. a rapporti equivalenti.

Le variabili quantitative sono: Ordinali e a rapporti. Nominali e ad intervalli. Ad intervalli e a rapporti. Nominali e ordinali.

Le variabili ordinali e nominali assumono modalità: che hanno valore numerico. che possono essere rappresentate secondo una scala ad intervalli. non appartengono al campione analizzato. prive di valore numerico.

Una variabile è nominale quando: È presente uno zero assoluto. I suoi valori possono solo essere divisi in categorie discrete diverse. I suoi valori possono essere ordinabili. L'intervallo tra i livelli è costante.

Una variabile è ordinale quando: I suoi valori sono diversi ma non ordinabili. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori oltre ad essere diversi sono anche ordinabili. È presente uno zero assoluto.

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