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Metodologia della ricerca 51-60

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Metodologia della ricerca 51-60

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Metodologia della ricerca 51-60

Creation Date: 2023/04/05

Category: Others

Number of questions: 46

Rating:(5)
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Le procedure di scaling Unidimensionali permettono di: assegnare un solo punteggio ad un insieme di risposte fornite. assegnare valutazioni qualitative ad un insieme di risposte fornite. assegnare un'etichetta verbale ad un valore numerico. assegnare diversi punteggi ad un insieme di risposte fornite.

Le procedure di scaling Unidimensionale comprendono: Scala unidirezionale e Scala bidirezionale. Scala numerica, verbale e iconica. Scala nominale, Scala a intervalli e Scala ordinale. Scala di Thurstone, Scala di Guttman e Scala Likert.

Le procedure di scaling multidimensionali permettono di: valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di più costrutti. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto che potrebbe essere costituito da una sola dimensione. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto costituito da varie dimensioni. valutare l'atteggiamento di più soggetti nei confronti di più costrutti.

Lo scaling è una procedura che richiede di: rispondere liberamente usando le proprie parole. collocare in ordine casuale degli item che sono stati forniti su una scala numerica. collocare su una scala numerica degli item che sono stati forniti in ordine. collocare le risposte del soggetto in base al grado di correttezza.

Lo scaling: è utilizzato principalmente per valutare gli atteggiamenti. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento futuro. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento dei soggetti che non hanno partecipato alla ricerca. è utilizzato principalmente per valutare le risposte fisiologiche.

Le procedure di scaling possono essere: Multidimensionali. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Unidimensionali.

Scala di Guttman viene anche detta: scala a due code. scaling cumulativo o scalogramma. Scala a rapporti equivalenti. Scala Likert.

I test psicologici standardizzati possono esser usati per: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. fare valutazioni cliniche. fare diagnosi.

La validazione scientifica di un test serve a: selezionare i soggetti che potrebbero dare le risposte che più fanno comodo al ricercatore. selezionare il campione più adeguato. verificare la congruenza rispetto al costrutto di riferimento. verificare solamente la presenza di item errati.

La costruzione di un test psicologico parte: dalla validazione. dalla somministrazione. dalla teoria. dai soggetti.

I test psicologici standardizzati: non permettono di ottenere un punteggio. non permettono un confronto tra i punteggi ottenuto da diversi individui. permettono un confronto tra i punteggi ottenuti da diversi individui. offrono un risultato verbale.

Una variabile è considerata tale solo se: è capace di assumere un solo valore non costante. capace di assumere dei valori diversificati. non assume nessun valore numerico. è capace di assumere un solo valore costante.

L' MMPI-2 prevede risposte: su una scala da -1 a +1. su una scala da 1 a 5. vero" o "falso. su una scala da 1 a 10.

L' MMPI-2 misura: caratteristiche strutturali della personalità. l'intelligenza non verbale. la memoria a breve termine. le attitudini.

La WISC-IV può essere somministrata a soggetti: dai 4 ai 16 anni. con più di 16 anni. dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi. dai 4 ai 6 anni.

La WAIS può essere somministrata a soggetti: con più di 16 anni. dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi. dai 4 ai 16 anni. dai 4 ai 6 anni.

Le scale Wechsler sono: test attitudinali. sottoscale del test di Rorschach. test di personalità. test di intelligenza generale.

Il Sixteen Personality Factor Questionnaire valuta: i fattori primari di personalità. la memoria a breve termine. l'intelligenza non verbale. le attitudini.

Prima di somministrare un test è importante: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. creare un setting ricco di stimoli. istruire i soggetti affinché diano le risposte adeguate. leggere il manuale.

Per la correzione di un test dobbiamo: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. modificare le risposte che non sono in linea con quello che ci aspettavamo. dobbiamo basarci sulle norme specifiche riportate nel manuale. descrivere verbalmente come il soggetto si è comportato.

Per passare dal costrutto al suo significato mettiamo in atto un processo denominato: misurazione. definizione. trascrizione. operazionalizzazione.

Per passare dal significato del costrutto alle variabili mettiamo in atto un processo denominato: misurazione. definizione. operazionalizzazione. trascrizione.

Per passare dalle variabili ai valori mettiamo in atto un processo denominato: trascrizione. operazionalizzazione. definizione. misurazion.

La variabile titolo di studio può essere espressa usando: nessuna delle alternative. entrambe. scala a rapporti equivalenti. scala ordinale.

La teoria classica dei test si sintetizza in quale delle seguenti equazioni: V = E - X. E= V+X. V = E + X. X = V + E.

Nella teoria classica dei test il punteggio osservato è: la reale risposta del soggetto. la distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. solo l'errore sistematico. la risposta che lo psicologo rileva dal test.

Nella teoria classica dei test il punteggio vero è: la distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. risposta che lo psicologo rileva. solo l'errore sistematico. la reale risposta del soggetto.

Nella teoria classica dei test l'errore è: la risposta che il soggetto voleva dare ma non ha espresso. la distorsione del punteggio dovuta ad alcune fonti esterne. la reale risposta del soggetto. la risposta che lo psicologo rileva.

Quello che vorremmo ottenere da un test psicologico è: punteggio vero. errore. tutte le alternative. punteggio osservato.

Quando somministriamo un testo possiamo avere errori: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. casuali. sistematici.

Il valore che calcoliamo conoscendo il punteggio osservato e stimando l'errore può essere definito: punteggio vero. punteggio totale. punteggio errato. validità del test.

Secondo l'Item Response Theory soggetti con uguali capacità: hanno la stessa probabilità di risolvere due compiti con difficoltà diverse. non sono paragonabili. hanno una diversa probabilità di risolvere uno stesso compito. hanno la stessa probabilità di risolvere uno stesso compito.

I modelli di misurazione sono: I modelli di misurazione sono:. modelli di attribuzione dei punteggi. modelli matematico-statistici che specificano le relazioni tra variabili osservate e variabili latenti. modelli per la distribuzione delle probabilità.

Secondo l'Item Response Theory la probabilità che un compito venga eseguito correttamente dipende da: solo dalla difficoltà del test. abilità individuale e difficoltà dell'item. solo dall'abilità individuale. punteggio vero e punteggio osservato.

La validità di un test e la validità di una ricerca: sono la stessa cosa. sono due concetti completamente diversi. non possono essere paragonati. sono simili ma si riferiscono a due concetti.

L'attendibilità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto.

Un test dovrebbe essere: entrambe le alternative. Valido. attendibile. nessuna delle alternative.

L'accuratezza di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione.

La stabilità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione.

La precisione di un test può essere definita come: il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo.

L'attendibilità di un test può essere valutata con procedure che prevedono: entrambe. nessuna. una somministrazione. Due somministrazioni.

Per calcolare l'attendibilità di un test usando il metodo "Split-half" è necessario: sommare i punteggi di ogni soggetto e calcolare la media. calcolare la correlazione tra le coppie di item di un test. somministrare il test due volte e calcolare la correlazione tra le risposte del soggetto. dividere in due gruppi gli item e si valutare la correlazione delle due metà.

L'attendibilità calcolata attraverso l'analisi della coerenza interna prevede di usare: T di Student. alfa di Cronbach. punti z. K di Cohen.

L'affidabilità Test-retest permette di valutare: la patologia di un soggetto. la stabilità dei punteggi tra soggetti. la stabilità dei punteggi tra giudici. la stabilità dei punteggi nel tempo.

Per valutare l'equivalenza tra forme parallele di un test: somministro allo stesso soggetto due test diversi. somministro allo stesso soggetto lo stesso test in due momenti diversi. somministro allo stesso soggetto due versioni dello stesso test. divido in due gruppi gli item del test e calcolo la correlazione delle due metà.

L'alfa di Cronbach dipende da: Lunghezza della scala. entrambe le alternative. Intercorrelazione tra gli item. nessuna delle alternative.

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