METODOLOGIA DELLA RICERCA P.E.
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Title of test:![]() METODOLOGIA DELLA RICERCA P.E. Description: Metodologia della ricerca paniere |




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Come oggetto di studio della psicologia la mente è considerata: Facilmente comprensibile. Opaca. Osservabile. Trasaparente. Il metodo scientifico permette di: Produrre risultati non attendibili. produrre risultati parziali e non attendibili. Produrre risultati confrontabili. Produrre risultati non confrontabili. Il costrutto è: l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. un'attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. un insieme di affermazioni derivate dall'osservazione. Il costrutto è la base per: definire l'attendibilità di una ricerca. produrre procedure rigorose per la ricerca. definire le ipotesi di ricerca. Produrre risultati non confrontabili. La scienza è: Un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. Un insieme disordinato e confuso di concetti. un epifenomeno fondato su alcune affermazioni aprioristiche. Un insieme di conoscenze che comprende anche le pseudoscienze. La psicologia è una disciplina scientifica perché: Perché permette di trarre delle deduzioni usando solo il metodo osservativo. la psicologia non viene considerata una scienza. i risultati derivati dalla ricerca sono considerati scientificamente attendibili. non applica procedure rigorose per la strutturazione di una ricerca. La ricerca scientifica è: l'attività di ricerca svolta con metodi scientifici. quell'attività di ricerca svolta non applicando il metodo scientifico. ogni attività che permetta di sottoporre una valutazione neuropsicologica ad un paziente. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. La ricerca è: Ogni attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. ogni attività volta ad insegnare nuove conoscenza ad una classe. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. La psicologia è: è una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. è una qualità innata che molti hanno. una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici usando il metodo scientifico. una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico. Il processo di transdizione permette di: inferire dalle esperienze ciò che non può esser osservato direttamente. aumentare l'affidabilità di un test statistico. trovare il trattamento ideale per ogni paziente. tradurre i risultati da un linguaggio numerico ad uno verbale. Per il realismo critico le teorie: non possono essere applicate né al mondo conosciuto né a quello reale. riguardano il mondo conosciuto, non quello reale. riguardano il mondo reale, non quello conosciuto. si applicano indifferentemente al mondo reale e a quello conosciuto. Per il realismo critico: Non possiamo arrivare alla conoscenza completa dei fenomeni del mondo. le diverse teorie che riguardano un concetto si organizzano dal micro al macro. l ricercatore deve mirare alla falsificazione delle teorie. la scienza deve descrivere oggettivamente i fatti del mondo. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione Autocorreggibile di scienza?. Epistemologia genetica, Epistemologia anarchica e Teoria dei paradigmi. relativismo critico e positivismo logico. Epistemologia anarchica, Razionalismo critico e Positivismo logico. Razionalismo critico, Teoria dei paradigmi, Epistemologia irrazionale e anarchica. Per la concezione Autocorreggibile la scienza nasce da: teorie. Dio. problemi. osservazioni. Per la concezione Dimostrativa di scienza essa è: un insieme di conoscenze che evolve modificandosi nel tempo. un mezzo per avere il controllo sulla natura. la possibilità di accedere a conoscenze divine. un insieme unitario di conoscenze che può solo essere arricchito. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione di scienza Descrittiva?. Epistemologia genetica ed Epistemologia anarchica. Positivismo logico ed Epistemologia genetica. Epistemologia anarchica e Positivismo logico. relativismo critico e positivismo logico. Per la concezione Descrittiva di scienza essa deve: mirare alla falsificazione delle teorie. descrivere oggettivamente i fatti del mondo. sottostare alle leggi divine. dimostrare la veridicità delle affermazioni. Per la concezione Dimostrativa di scienza essa deve: descrivere oggettivamente i fatti del mondo. sottostare alle leggi divine. mirare alla falsificazione delle teorie. dimostrare la veridicità delle affermazioni. Il Metodo deduttivo procede seguendo le seguenti fasi: Osservazioni, Ipotesi, Regolarità, Teoria. Dal micro al macro. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Il Metodo Induttivo è stato sviluppato da: Freud. Piaget. Galileo. Aristotele. Il Metodo Induttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Teoria, Osservazioni, Ipotesi, Regolarità. Il Metodo deduttivo è stato sviluppato da: Piaget. Aristotele. Galileo. Freud. le osservazioni sistematiche sono tipiche: dell'approccio destrutturato alla conoscenza. dell'approccio scientifico alla conoscenza. del modo di conoscere il mondo che adottano le persone quotidianamente. dell'approccio ingenuo alla conoscenza. Una variabile è definita come: un processo che ci permette di testare le ipotesi fatte. il punteggio finale ad una prova cognitiva. una concezione di scienza Autocorreggibile. una caratteristica o condizione che varia a seconda delle situazioni o delle persone. L'approccio generale che segue il metodo scientifico è: Empirico. Evoluzionistico. Intuitivo. Superficiale. L'approccio generale che segue il metodo ingenuo di approccio alla conoscenza è: Deduttivo. Empirico. Evoluzionistico. Intuitivo. le osservazioni casuali sono tipiche del: dell'approccio scientifico alla conoscenza. del modo di conoscere il mondo che adottano i ricercatori. dell'approccio ingenuo alla conoscenza. dell'approccio strutturato alla conoscenza. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni casuali: non teniamo sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. ci comportiamo come farebbe un ricercatore. mettiamo in atto un procedimento tipico del metodo scientifico. possiamo tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni sistematiche: cerchiamo di tenere sotto controllo il maggior numero di fattori che potrebbero influenzare gli eventi. non ci preoccupiamo di tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. mettiamo in atto un procedimento tipico dell'approccio ingenuo alla conoscenza. ci comportiamo come farebbe una persona comune. Il metodo scientifico è: una pseudoscienza che analizza i fenomeni del mondo. il modo in cui gli scienziati formulano quesiti di ricerca e la logica dei metodi usati per ottenere le risposte. il metodo con cui la gente comune conosce il mondo. una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. Un'ipotesi non è verificabile quando: i costrutti hanno avuto una buona definizione operativa. è stata accuratamente definita. i costrutti non sono chiaramente definiti. si basa su costrutti condivisi dalla comunità scientifica. I concetti dell'approccio ingenuo: solitamente vengono operazionalizzati. sono ambigui e non sempre definibili. non è importante che vengano definiti con precisione. si basano su osservazioni rigorose. La validità può essere definita come: il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. la somma di tutte le risposte errate ad un test. il punteggio finale ad un test di personalità. il grado di precisione di una misurazione. La verifica delle ipotesi serve per: Analizzare se la comunicazione dei risultati è stata recepita. creare il quesito di ricerca. Capire se le risposte ad un test sono corrette. Capire in che modo le variabili si associano. Il processo di validazione ha lo scopo di: rendere gli strumenti accurati e precisi. riabilitare. fare diagnosi. capire se le risposte ad un test sono valide. L'attendibilità può essere definita come: il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. il grado di precisione di una misurazione. l punteggio finale ad una prova cognitiva. a somma degli item di un test. L'operazionalizzazione di un costrutto: è tipica dell'approccio ingenuo della conoscenza. produce definizioni ambigue. prevede che vengano definite le procedure per produrlo e misurarlo. non è un processo scientifico. I fattori da controllare per poter fare Inferenza causale sono: correlazione, regressione, contingenza. contingenza, covarianza, variabili confondenti. variabili dipendenti, indipendenti e correlazionali. non è possibile fare inferenze causali. La ricerca qualitativa: si basa sull'uso di analisi statistiche. si basa sull'analisi di materiale verbale. viene applicata solo allo studio delle scienze matematiche. viene svolta solo su animali. La ricerca di base ha come scopo: fare diagnosi. capire come modificare il comportamento. capire come funzionano i processi. fare inferenze soggettive sui fatti. La ricerca quantitativa: prevede solo la somministrazione di farmaci. si basa sull'uso di analisi statistiche. viene applicata solo allo studio della psicologia. si basa sull'analisi di materiale verbale. L'approccio nomotetico: permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. ha come scopo quello di descrivere casi particolari. Le finalità del metodo scientifico sono: fare inferenze soggettive sui fatti. Ipotizzare, strutturare, applicare, spiegare. Descrivere, predire, spiegare, applicare. fare diagnosi. L'approccio Idiografico: ha come scopo quello di descrivere casi particolari. ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. Una teoria scientifica può essere definita come: Una serie di proposizioni, organizzate con logica, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi. Una serie di domande non connesse, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi. una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico. quell'attività di ricerca svolta applicando il metodo scientifico. La ricerca applicata ha come scopo: fare diagnosi. fare inferenze soggettive sui fatti. capire come funzionano i processi. capire come modificare il comportamento. Le variabili intervenienti sono: processi che vengono usati per mettere in contrapposizione la variabile indipendente e dipendente. processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte. processi che stabiliscono un collegamento non chiaramente osservabile tra variabile indipendente e dipendente. processi che non hanno nulla a che fare con la ricerca. Una variabili interveniente è: un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che non può essere osservato direttamente. un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che può essere osservato direttamente. una variabile che subisce l'effetto di un'altra variabile. la variabile manipolata dal ricercatore. Una teoria deve essere: Logica. precisa. tutte le alternative. Parsimoniosa. Quando analizziamo i rischi di una ricerca: facciamo riferimento principalmente ai rischi che superano il rischio minimo. facciamo riferimento solo ai rischi che sono inferiori al rischio minimo. facciamo riferimento solo al rischio minimo. facciamo riferimento alle paure che ogni soggetto manifesta. Il rischio minimo in una ricerca è: il rischio che un soggetto è obbligato a sopportare per partecipare ad una ricerca. il rischio che non deve essere fatto correre al soggetto quando partecipa alla ricerca. il rischio che un soggetto corre tutti i giorni svolgendo le attività della vita quotidiana. un rischio specifico correlato alla ricerca. Una ricerca deve rispettare: Solo Standard metodologici. Solo Standard etici. Standard etici e metodologici. nessuno standard. Il codice etico: non riguarda la ricerca in psicologia. prevede norme che mirano aumentare il livello di precisione metodologica. prevede norme che mirano ad evitare sofferenza ai partecipanti ad una ricerca. non prende in considerazione i possibili rischi legati ad una ricerca. Il principio della tutela del benessere sottolinea che: Il ricercatore può usare la sua posizione di potere per reclutare soggetti. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi. Il principio di responsabilità sociale afferma che: è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. Il consenso informato: richiede che vengano fornite tutte le informazioni sulla ricerca per permettere di dare un consenso consapevole. non riguarda la ricerca in psicologia. non richiede che vengano indicati i rischi che il soggetto potrebbe correre durante una ricerca. prevede che, di norma, possano essere omesse delle informazioni al soggetto. Il principio del rispetto della dignità della persona afferma che: è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. non prende in considerazione il concetto di discriminazione. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. Il principio di integrità dice che: il ricercatore può fare uso del potere derivato dalla sua posizione per indirizzare i risultati della ricerca. il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria. Il codice etico italiano per la ricerca e l'insegnamento della psicologia contiene al suo interno: principi generali, regole di condotta e disposizioni attuative. regole che ogni clinico deve rispettare. principi metodologici. norme che regolano lo stanziamento dei fondi per la ricerca e l'insegnamento. Il principio Competenza riporta che: il ricercatore può usare qualsiasi strumento lo aiuti nella verifica della propria ipotesi. il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. il ricercatore deve usare solo strumenti creati da lui. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. Quando si conduce una ricerca sugli animali: l'importante è che gli animali siano nutriti. non è necessario informare il comitato etico. non è necessario porsi problemi etici. ci sono delle norme etiche da seguire. Nel consenso informato: Vanno riportati tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca. si chiede al soggetto di esprimere le sue aspettative circa la ricerca. Vanno omessi tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca. Si decide quali rischi riportare e quali no in base alla probabilità che il soggetto partecipi alla ricerca. Se i soggetti accettano di partecipare ad una ricerca: sono obbligati a portare a termine l'esperimento. possono ritirarsi ma si devono rassegnare a subire delle ritorsioni da parte dei ricercatori. possono ritirarsi quando vogliono senza fornire spiegazioni. tutte le alternative. Durante una ricerca: possiamo divulgare informazioni sensibili senza il consenso del soggetto interessato. bisogna preservare la privacy dei partecipanti. i ricercatori devono conoscere tutto dei loro soggetti. dobbiamo forzare i partecipanti perché ci diano accesso a informazioni riservate. L'uso dell'inganno nella ricerca: non è consentito quando è finalizzato a convincere un soggetto a partecipare. è consentito se serve a minimizzare i rischi di una ricerca agli occhi dei partecipanti. è sempre consentito. può essere usato per reclutare soggetti. Dopo aver condotto una ricerca che prevedeva l'uso dell'inganno il debriefing è necessario per: spiegare le reali finalità della ricerca. proseguire con l'inganno e raccogliere altri dati. evitare che i partecipanti capiscano la vera finalità dell'esperimento. convincere i soggetti a non sporgere denuncia. Quando si fa ricerca con gli animali: si dovrebbe evitare l'uso di metodi alternativi. è bene non eccedere il numero minimo di animali che servono per la verifica delle ipotesi. non è necessario informare il comitato etico. non è necessario preoccuparsi della loro sofferenza. Quando si scrive un paper le questioni etiche sono legate a: gli autori. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. il plagio. In un articolo l'ordine degli autori: è legato all'anzianità. non è indicativo del contributo di ciascuno. è sempre alfabetico. identifica il contributo di ciascuno al lavoro. Quando in un articolo si riporta il lavoro di altri: va sempre riportata la fonte. si può fare in modo che sembri fatto da noi. non è necessario riportare la fonte. la fonte può essere riportata in modo sommario. La divulgazione di una ricerca può essere: nessuna delle alternative. scientifica. non scientifica. entrambe le alternative. Quando si comunicano i risultati della ricerca è importante: non adattare il contenuto al tipo di pubblicazione. usare sempre un linguaggio molto tecnico. adeguare il prodotto al pubblico a cui ci rivolgiamo. spiegare ogni cosa in maniera prolissa. Un libro può servire per divulgare una ricerca in modo: scientifica. non scientifica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Quando si partecipa ad un convegno è possibile: fare una presentazione scritta. nessuna delle alternative. fare una presentazione orale. entrambe le alternative. Una tesi di laurea magistrale: è uguale a quella triennale. deve essere compilativa. non prevedere nessuna attività di ricerca. solitamente è il primo approccio ad una ricerca scientifica. Secondo Omero e Aristotele: l'attività psichica non poteva essere indagata. l'attività psichica risiede nel fegato. l'attività psichica risiedeva nel cuore. l'attività psichica risiedeva nel cervello. Gli ideologi: negano il concetto di pensiero. ritengono che pensiero e cervello siano separabili. ritengono che pensiero e cervello non siano separabili. ritengono che pensiero e anima non siano separabili. La mente e il corpo per Cartesio si collegano: Attraverso la ghiandola surrenale. nel cuore. Non entrano mai in contatto. Attraverso la ghiandola pineale. La nascita della psicologia è stata influenzata da: solamente dalla fisiologia. nessuna delle alternative. è nata subito come scienza autonoma. filosofia, astronomia, biologia e fisiologia. Pitagora riteneva che l'attività psichica: derivasse dal fegato. derivasse dal cuore. derivasse dal cervello. non si potesse parlare di attività psichica. Secondo Aristotele: la mente è una tabula rasa. l'uomo nasce con delle "idee innate". non è possibile indagare l'attività psichica. non si è mai occupato della mente. Secondo Aristotele è possibile studiare l'uomo perché: esso è assimilabile agli dei. tutte le alternative. esso è a metà strada tra gli dei e la natura. esso fa parte della natura. La dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia perché: credeva che l'uomo, in quanto animale, non meritasse di essere studiato. non è corretto affermare che la dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia. tutte le attenzioni dovevano essere rivolte allo studio di Dio. riteneva che l'uomo non potesse essere studiato perché troppo simile a Dio. Secondo Cartesio la Res cogitans è: L'unione di mente e corpo. l'anima pensante ma priva di estensione. una macchina perfetta e autonoma. non fa parte dell'uomo. Secondo Cartesio la Res extensa è: L'unione di mente e corpo. non fa parte dell'uomo. Una macchina perfetta e autonoma. L'anima pensante ma priva di estensione. Cartesio riteneva che la mente contenesse: Idee innate, idee provenienti dai sensi e idee provenienti dalla memoria. Solo idee innate. Solo idee provenienti dai sensi e dalla memoria. nessuna idea innata, solo idee apprese. l metodo d'indagine dell'associazionismo era: la somministrazione di test di massima performance. l'introspezione. l'osservazione partecipante. l'osservazione del comportamento. Per Cartesio le idee innate: non esistono. sono principi basilari che organizzano le altre idee. coincidono con i ricordi. derivano dalla percezione del mondo. Gli empiristi: Studiano solo il comportamento manifesto. Cercano di capire se esiste la mente. credono che l'attività psichica risiedeva nel cuore. Studiano i processi che si svolgono nell'intelletto. I fondatori dell'empirismo sono considerati: Locke e Hume. Freud e Cartesio. Cartesio e Hume. Locke e Cartesio. Gli empiristi: ritengono che esistano delle idee innate. Studiano solo il comportamento manifesto. adottano il concetto aristotelico di mente come Tabula Rasa. non si occupano di studiare i contenuti della mente. Per gli empiristi la conoscenza: risiede nel cuore. deriva unicamente dall'esperienza. è in parte innata. è completamente innata. Hume può essere considerato il padre: del razionalismo. dell'associazionismo. della psicoanalisi. del comportamentismo. Secondo Hume i processi fondamentali della mente sono: le associazioni. i ricordi. le idee innate. la rimozione. Hume sosteneva che le associazioni possono essere fatte: per somiglianza e casualità. per vicinanza, verosimiglianza e casualità. attraverso una rete neurale simile ad un computer. per somiglianza, per contiguità e per causazione. Lo strutturalismo: studia l'anima. nasce dal funzionalismo. adotta in maniera rigorosa il metodo dell'introspezione. si basa sui principi di Darwin. Il metodo sottrattivo serve a rilevare: la composizione delle fibre nervose. la forma delle fibre nervose. la tipologia di fibre nervose. la velocità di conduzione delle fibre nervose. Dall'astronomia la psicologia eredita: il concetto di idee innate. il concetto di tempi di reazione. li concetto di movimento. il concetto osservazione. Helmholtz ha inventato: l'arco riflesso. la psicoanalisi. le qualità gestalt. il metodo sottrattivo. I concetti che la psicologia ha ereditato da Darwin sono: adattamento e accomodamento. rimozione e ereditarietà. ereditarietà e adattamento. Res extensa e Res cogitans. Chi fondò il primo laboratorio di psicologia sperimentale?. Wundt. Cartesio. Freud. Weber. Il metodo privilegiato da Wundt è: l'uso delle neuroimmagini. il metodo sottrattivo. l'introspezione. 'analisi del comportamento manifesto. Lo strutturalismo studia: l'esperienza in quanto slegata dal soggetto esperiente. l' esperienza in quanto dipendente dal soggetto esperiente. l'esperienza in quanto indipendente dal soggetto esperiente. rimozione e ereditarietà. Per gli strutturalisti l'introspezione deve basarsi sui concetti di: rimozione e ereditarietà. accomodamento ed errore dello stimolo. criterio elementaristico ed errore dello stimolo. ereditarietà e adattamento. Per gli strutturalisti. non esiste la coscienza ma solo la mente. mente e coscienza sono sinonimi. mente e coscienza sono separati. non esiste la mente ma solo la coscienza. Wertheimer ha scoperto: La legge di Bell-Magendie. il metodo sottrattivo. Il movimento stroboscopico. l'introspezione. Le leggi della segmentazione del campo visivo permettono di: adotta in maniera rigorosa il metodo dell'introspezione. spiegare come viene percepita una figura. spiegare come viene percepito un suono. spiegare come viene percepito il movimento. Per la Gestalt all'interno di un campo le leggi: non possono essere indagate. non esistono. dipendono dai singoli elementi presenti nel campo. dipendono dalle relazioni tra gli elementi presenti. I principi di unificazione formale della Scuola della Gestalt: riguardano principalmente la percezione uditiva. sono stati sviluppati da Freud. sono basati sul condizionamento. descrivono il comportamento delle parti presenti nel campo. Per la Gestalt l'organizzazione di base e più semplice della percezione è: l'arco riflesso. la dicotomia figura-sfondo. la dicotomia chiaro-scuro. la legge della chiusura. La legge della somiglianza afferma che: A parità di condizioni gli elementi che appaiono simili verranno percepiti come parte di una medesima forma. A parità di condizioni si tende a chiudere uno spazio percettivo completando il contorno e ignorando la presenza di una interruzione grafica. Ci sono regole per stabilire come una configurazione di stimoli verrà percepita e organizzata. Il campo percettivo si segmenta in modo che ne risultino oggetti il più possibile equilibrati, armonici. La legge della pregnanza afferma che: Il campo percettivo si segmenta in modo che ne risultino oggetti il più possibile equilibrati, armonici. A parità di condizioni gli elementi che appaiono simili verranno percepiti come parte di una medesima forma. A parità di condizioni gli elementi più prossimi andranno a costituire la medesima forma. Ci sono regole per stabilire come una configurazione di stimoli verrà percepita e organizzata. I fondatori della scuola della Gestalt sono: Koffka, Köhler e Wertheimer. Koffka, Wundt e Weber. Donders, Köhler e Weber. Loke e Donders. Che cosa è una gestalt?. Si tratta di un fenomeno che riguarda esclusivamente la percezione uditiva. l'esperienza in quanto slegata dal soggetto esperiente. Un oggetto di ordine superiore con caratteristiche proprie. Una proprietà del comportamento. Piaget ricerca, attraverso il suo lavoro: le basi fisiologiche del pensiero. i principi e i metodi della conoscenza. l'inconscio. la legge della pregnanza. I metodi che Piaget applica per la sua ricerca sono: Osservazione guidata, Metodo clinico e Metodo critico. Osservazione partecipante, questionari e Metodo relazionale. Rilievi fisiologici e Metodo critico. neuroimaging. Il metodo clinico utilizzato da Piaget: si basa sull'ipnosi. può essere applicato anche con neonati. non ci aiuta a capire le rappresentazioni del mondo del soggetto. Permette, tramite una conversazione, di analizzare i pensieri del soggetto e condurlo verso una riflessione guidata. Piaget si è occupato di: Epistemologia anarchica e Psicologia dello sviluppo. Epistemologia Genetica e Psicologia dello sviluppo. Epistemologia anarchica e Psicologia sociale. psicoanalisi e comportamentismo. Per Piaget l'assimilazione è: la selezione naturale di caratteri dominanti. l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. la cancellazione di vecchi schemi mentali. la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati. Nello stadio pre-operatorio di Piaget i bambini: sono in uno stato di egocentrismo radicale. Adottano il ragionamento trasduttivo. la selezione naturale di caratteri dominanti. Apprendono il concetto di reversibilità. Per Piaget l'adattamento è caratterizzano da: omeostasi e caos. ipnosi e rimozione. assimilazione e accomodamento. assimilazione e adattamento. Per Piaget l'accomodamento è: la selezione naturale di caratteri dominanti. l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati. la modifica della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi oggetti o eventi. Per Piaget gli stadi dello sviluppo cognitivo: sono reversibili e indipendenti. si susseguono sempre nello stesso ordine e non possono essere anticipati. non esistono. si sviluppano in ordine diverso a seconda dei soggetti. Il metodo critico utilizzato da Piaget: si avvale di materiale sperimentale che il bambino usa per risolvere quesiti problematici. si avvale di materiale sperimentale scelto dal soggetto. si basa sull'ipnosi. può essere applicato anche con neonati. Le Skinner-box venivano usate per: analizzare l'arco riflesso. Studiare il comportamento umano. Studiare il comportamento animale. Studiare il comportamento rispondente. Skinner divide il comportamento in: condizionato e incondizionato. rispondente e operante. manipolato e libero. appreso e innato. Il comportamentismo promuove: Un metodo di osservazione attiva dei pensieri dei soggetti. la selezione naturale di caratteri dominanti. Lo studio dell'attività mentale attraverso meccanismi di inferenza. Un metodo fondato sulla osservazione esclusiva dei comportamenti manifesti. Qual è il principale metodo di investigazione dei comportamentisti?. L'ipnosi. L'uso di questionari. La stimolazione ambientale. L'uso della regressione lineare. Per il comportamentismo: La mente diventa accessibile ad un'analisi approfondita. L'oggetto di studio deve essere il comportamento osservabile. L'oggetto di studio deve essere la mente. le associazioni. Perché il comportamentismo afferma che la mente è una black box?. perché la scatola cranica è nera. Perché paragona il funzionamento dell'essere umano a quello di una macchina. Perché i fenomeni psicologici che si verificano al suo interno possono essere osservati direttamente. Perché i fenomeni psicologici che si verificano al suo interno non possono essere osservati direttamente. Il fenomeno del condizionamento classico è stato scoperto da: Freud. Pavlov. Skinner. Thorndike. Nell'esperimento di Pavlov la salivazione può essere: la risposta incondizionata. la risposta condizionata. entrambe. nessuna. Nell'esperimento di Pavlov la carne: è lo stimolo complementare. è lo stimolo incondizionato. è lo stimolo convenzionato. non è prevista. La legge dell'effetto di Thorndike afferma che: L'apprendimento non avviene per tentativi ed errori. Un'azione accompagnata o seguita da uno stato di soddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso e viceversa. apprendimento avviene per assimilazione e accomodamento. E' necessario consolidare l'apprendimento attraverso l'esercizio. Per Thorndike l'apprendimento: non può mai venire rinforzato. avviene per tentativi ed errori. si basa su idee innate. segue le leggi della Gestalt. per Watson il comportamento è: un'azione complessa formata dalla combinazione di reazione più semplici. non esiste. non è osservabile scientificamente. un'azione semplici non scomponibile. Gli studi di Tolman l'hanno portato ad affermare che: l'apprendimento potrebbe essere latente. l'apprendimento avviene per assimilazione e accomodamento. il paradigma classico "stimolo-risposta" non esistei. il paradigma classico "stimolo-risposta" non è applicabile sugli animali. Thorndike si è occupato di studiare: le leggi della Gestalt. la regressione lineare. la dissociazione mente-anima. le modalità attraverso le quali persone procederebbero per la risoluzione dei problemi". Secondo il modularismo la mente è composta da: i sistemi di input e sistemi di output. i sistemi di input e sistemi centrali. processi di feedback. processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte. Il termine cognitivismo viene coniato da: Mill. Neisser. Freud. Tolman. secondo il connessionismo la mente elabora le informazioni: parallelamente sfruttando sistemi sequenziali. parallelamente sfruttando sistemi collegati in rete. sequenzialmente sfruttando sistemi collegati in rete. sequenzialmente sfruttando sistemi sequenziali. Il cognitivismo vuole studiare: il funzionamento della mente, che è intendersi come una black box. processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate. il paradigma "stimolo-risposta". l'accomodamento e l'assimilazione. L'acronimo TOTE sta per: testare, osservare, tradurre, eliminare. test, options, test, exams. test, opzione, test, elaborazione. test, operate, test, exit. Per i cognitivisti: la mente è connessa all'anima. la mente funziona come un software e il cervello come un hardware. mente e computer non hanno nulla in comune. a mente funziona come un hardware e il cervello come un software. Neisser ha sviluppato: Modello HIP, Human Information Processing. Le leggi della segmentazione del campo visivo. il concetto di arco riflesso. La legge del trasferimento. Guilford ha sviluppato: a teoria dell'intelligenza emotiva. la teoria dell'intelligenza multipla. la teoria dell'intelligenza fluida. la teoria dell'intelligenza cristallizzata. L'intelligenza fluida è: Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze. correlata a connotati emotivi. connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler. Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento. L'età mentale: corrisponde al QI. Corrisponde alle capacità massime dei bambini di ogni età. Corrisponde alle capacità minime dei bambini di ogni età. Corrisponde alle 'capacità medie' dei bambini di ogni età. Per Cattel l'intelligenza è: verbale e di performance. fluida e cristallizzata. statica e dinamica. fluida e emotiva. La teoria di Cattel: prende spunto dalla concezione di intelligenza di Wechsler. divide il fattore g di Spearman in due sottocomponenti. si basa sulla teoria del QI. fa riferimento all'intelligenza emotiva. Secondo Spearman : l'intelligenza non è studiabile. L'intelligenza è una capacità generale, trasversale e comune a diverse abilità specifiche. esiste l'intelligenza emotiva. L'intelligenza è una capacità mutipla, specifica per ogni tipo di abilità. L'intelligenza cristallizzata è: Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento. correlata a connotati emotivi. Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze. connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler. Le teorie per spiegare l'intelligenza possono essere: nessuna delle alternative. solo multiple. solo unitarie. unitarie e multiple. Per Binet l'intelligenza è: un elaboratore di informazioni che agisce in serie. un processo sequenziale di elaborazione di informazioni. un costrutto multiplo, costituito da varie abilità. un costrutto unitario. Per Guilford: Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e contenuti. Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Contenuti e Prodotti. Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e Prodotti. Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Emozioni e Memorie. Il processo di ricerca è: circolare. lineare. causale. aleatorio. Il processo di ricerca è basato su un approccio: ingenuo. scientifico. relativo. causale. In quante fasi può essere diviso il processo di ricerca: 7. 10. 5. 6. La fase della pianificazione di una ricerca: È slegata dalla fase dell'individuazione della domanda di ricerca. Precede l'individuazione della domanda di ricerca. Si basa sull'interesse personale del ricercatore. Porta alla definizione del disegno di ricerca. E' nella fase della pianificazione di una ricerca: che il ricercatore comunica alla comunità scientifica l'esito della ricerca. che il ricercatore decide quali strumenti di misura adottare. che il ricercatore somministra gli strumenti di misura. che il ricercatore analizza i risultati ottenuti. La prima fase del processo di ricerca permette di: comunicare i risultati. analizzare i dati. raccogliere i dati. definire il problema. I problemi che guidano una ricerca possono nascere: da problemi pratici. dalla competizione con altri ricercatori. Tutte le alternative presenti. dagli interessi personali del ricercatore. Il concetto di "Serendipity" si riferisce a: scoperte fatte dopo brevissimi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. l'assenza di scoperte nonostante un lungo periodo di ricerche. scoperte fatte casualmente mentre si stavano indagando altri fenomeni. scoperte fatte dopo lunghi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. Una volta identificato il problema sarà necessario: comunicare i risultati. definire le domande di ricerca. analizzare i dati. interrompere il processo. L'influenza del lavoro di altri ricercatori può manifestarsi: nessuna delle alternative. in maniera euristica. in maniera sistemica. entrambe le alternative. H0 afferma: L'assenza dell'effetto. La presenza dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca abbia successo. Le caratteristiche dell'effetto. H1 afferma: Le caratteristiche dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca non abbia successo. La presenza dell'effetto. L'assenza dell'effetto. L'ipotesi alternativa è anche detta: H1. H0. HA. nessuna. L'ipotesi nulla è anche detta: H0. nessuna. H1. HN. Il campionamento ci permette di: definire le procedure per misurare o osservare un concetto. definire i compiti sperimentali. estrarre dalla popolazione il campione. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. La definizione operativa di un concetto viene detta: assegnazione. campionamento. operazionalizzazione. riorganizzazione. Le procedure di assegnazione permetto di: assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. estrarre dalla popolazione il campione. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. definire i compiti sperimentali. La popolazione è: l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale. un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. Il campione è: l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore. un insieme di eventi tratto dalla popolazione. I metodi di osservazione possono essere: nessuna. qualitativi. quantitativi. entrambe. I metodi di ricerca sono: le modalità con cui si correggono i test. le modalità con cui una ricerca viene organizzata. i metodi per registrare le evidenze empiriche. le modalità con cui vengono comunicati i risultati. I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: cognitivi, di massima e di tipica performance. Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti. fattoriale, con una variabile, casuale. scientifici, ingenui e casuali. La provenienza geografica di unindividuo analizzata dividendo l'Italia in Nord, Centro e Sud può essere considerata una variabile: a rapporti equivalenti. nominale. ordinale. ad intervalli. Le variabili quantitative sono: Nominali e ad intervalli. Nominali e ordinali. Ordinali e a rapporti. Ad intervalli e a rapporti. Le variabili ordinali e nominali assumono modalità: che hanno valore numerico. non appartengono al campione analizzato. che possono essere rappresentate secondo una scala ad intervalli. prive di valore numerico. Una variabile è nominale quando: I suoi valori sono categorie discrete diverse e non possono essere ordinabili. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori possono essere ordinabili. È presente uno zero assoluto. Una variabile è ordinale quando: È presente uno zero assoluto. I suoi valori oltre ad essere diversi sono anche ordinabili. I suoi valori sono diversi ma non ordinabili. L'intervallo tra i livelli è costante. La misurazione è: un processo che ci permette di comprendere la complessità della realtà. il processo che ci permette di capire quali sono gli strumenti migliori da utilizzare. l'associazione tra un oggetto e un evento in base a regole di corrispondenza. l'associazione tra una categoria e oggetti, eventi o individui in base a regole di corrispondenza. Le variabili qualitative sono: Ordinali e a rapporti. Ad intervalli e a rapporti. Nominali e ordinali. Nominali e ad intervalli. La terza fase del processo di ricerca prevede: la raccolta dei dati. la definizione del problema. l'analisi dei dati. la comunicazione dei risultati. Una variabile è: ogni soggetto che partecipa alla ricerca. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. il problema che viene analizzato nella ricerca. ciò a cui si applica la misurazione. Un caso può essere definito come: ciò a cui si applica la misurazione. il problema che viene analizzato nella ricerca. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. le variazioni di una variabile. Una variabile a rapporti equivalenti: È caratterizzata da elementi che possono essere solo ordinati. Prevede uno zero assoluto. È caratterizzata da elementi che possono essere solo categorizzati. È caratterizzata da elementi che possono essere numerati. In una variabile a intervalli: l'intervallo tra i livelli è discontinuo. 'intervallo tra i livelli è costante. non è possibile sapere a priori che caratteristiche assumerà l'intervallo. non è presente nessun intervallo. Una variabile continua: Può assumere solo un valore. Non può assumere nessun valore. Può assumere solo un numero finito di valori. può assumere ogni valore in un intervallo di numeri reali. Una variabile discreta: può assumere solo un numero finito di valori. Non può assumere nessun valore. Può assumere un numero infinito di valori. Può assumere solo un valore. Una variabile si dice indipendente quando: è l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. non viene presa in considerazione all'interno del disegno sperimentale. influisce sulla variabile dipendente e ne viene a sua volta influenzata. influisce sulla variabile dipendente senza esserne influenzata. Una variabile si dice dipendente quando: risente dell'influenza dello sperimentatore. viene influenzata dalle caratteristiche del campione. subisce l'influenza della variabile indipendente senza influenzarla a sua volta. influisce sulla variabile indipendente senza esserne influenzata. La codifica dei dati prevede: la trasformazione dei dati raccolti in numeri. la compilazione dei questionari. la definizione del problema. la trasformazione dei dati in materiale verbale. Nelle tabelle di contingenza vengono inserite: le mediane con cui ogni variabile si presenta. le medie con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le deviazioni standard con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le frequenze con cui ogni combinazione di variabili si presenta. La quarta fase della ricerca prevede: la definizione del problema. la creazione delle ipotesi. la raccolta dei dati. l'analisi dei dati. La statistica multivariata si applica all'analisi di: molte variabili. due variabili. tutte le alterntive. una variabile. La statistica bivariata si applica all'analisi di: tutte le alternative. molte variabili. due variabili. una variabile. La statistica univariata si applica all'analisi di: molte variabili. tutte le alternative. due variabili. una variabile. La statistica confermativa permette di: verificare un modello di relazione tra dati. controllare se ci sono dati mancanti. capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria. tutte le alternative. La statistica esplorativa ci permette di: tutte le alternative. verificare un modello di relazione tra dati. capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria. controllare se ci sono dati mancanti. Le affermazioni della statistica inferenziale possono essere: verifica delle ipotesi. stime. nessuna delle alternative. entrambe. La statistica inferenziale permette di: organizzare i dati da inserire nel dataset. generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. definire le ipotesi di ricerca. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati. La statistica descrittiva permette di: definire le ipotesi di ricerca. generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati. organizzare i dati da inserire nel dataset. Nelle matrici di dati: vengono inseriti i dati di ogni soggetto per ogni variabile. vengono inserite le frequenze di ogni variabile. vengono inserite le mediane di ogni variabile. vengono inserite delle descrizioni verbali di ogni soggetto. Le tabelle di contingenza: Sono tabella a doppia entrata in cui le righe rappresentano i soggetti e le colonne le variabili. Sono tabella a doppia entrata in cui vengono incrociate due variabili. Sono tabella a singola entrata. sono rappresentazioni grafiche come gli istogrammi. Nella statistica descrittiva i dati vengono riportati usando: Spss, jasp, excel. tabelle, grafici e indici di sintesi. resoconti verbali. pubmed e web of science. La competenza di un ricercatore viene valutata principalmente basandosi su: gli encomi ricevuti. il numero di pazienti che ha visto. il numero e la qualità di articoli scientifici prodotti. il numero e la quantità di tesi prodotte. La quinta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. l'analisi dei dati. l'interpretazione dei dati. la raccolta dei dati. La fase di interpretazione dei dati permette di: organizzare i dati in modo che vengano analizzati statisticamente. definire le ipotesi di ricerca. capire se i risultati sono in linea con l'ipotesi di partenza. far conoscere ad altri i risultati del proprio lavoro. La sesta fase del processo di ricerca prevede: la comunicazione dei dati. la definizione del problema. l'interpretazione dei dati. la raccolta dei dati. Quando interpretiamo i risultati di una ricerca: lo facciamo alla luce di una teoria di riferimento. procediamo alla pubblicazione di un articolo. organizziamo i dati in un dataset. applichiamo le analisi statistiche previste. Tra le tipologie di articolo scientifico troviamo: il post di un blog. nessuna delle alternative. l'articolo sperimentale. l'articolo di giornale. In un articolo l'abstract serve per: presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati. riassumere il contenuto. In un articolo la parte definita "metodi" serve per: presentare il campo di indagine. Elencare di tutti gli articoli citati. descrivere il disegno sperimentale. riassumere il contenuto. In un articolo l'introduzione serve per: presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati. riassumere il contenuto. Il campionamento del tempo non può essere applicato: entrambe le alternative. quando il comportamento da osservare è lungo. quando il comportamento da osservare è raro. nessuna delle alternative. Il campionamento del tempo prevede di: compiere le osservazioni tutte nello stesso momento della giornata. distribuire le osservazioni in diversi periodi della giornata. non preoccuparsi di quando vengono svolte le osservazioni. tutte le alternative. Le strategie di campionamento della situazione ci permettono di: osservare un minor numero di soggetti. entrambe le risposte sono corrette. osservare diverse sfaccettature dello stesso comportamento. nessuna delle alternative. Le strategie di campionamento della situazione. prevedono che il ricercatore fissi la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in una sola situazione. richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in più situazioni diverse. permettono di fare inferenze causali. Durante le procedure di campionamento dell'evento: il ricercatore non sa cosa vuole osservare. il ricercatore dovrà osservare solo i comportamenti che confermano la sua ipotesi di partenza. il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che si verificano in un determinato lasso di tempo. il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che soddisfano una descrizione predefinita. Le strategie di campionamento dell'evento si applicano quando: vogliamo osservare comportamenti ordinari e frequenti. il ricercatore non sa cosa vuole osservare. si vogliono osservare eventi speciali o imprevedibili. tutte le alternative. Nel campionamento del tempo, la selezione casuale prevede: di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti. di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. tutte le alternative. di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni. Nel campionamento del tempo, la selezione sistematica prevede: di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti. di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni. tutte le alternative. Le strategie di campionamento del tempo sono: selezione sistematica. nessuna delle alternative. selezione causale. entrambe. Le strategie di campionamento del comportamento comprendono: tutte le alternative. il campionamento di tempo, eventi, situazioni e soggetti. il campionamento dei soggetti e le procedure di assegnazione. il campionamento della validità interna ed esterna. Durante un'osservazione scientifica: si osserva senza usare strumenti di rilevazione precisi. sono i soggetti a definire le regole che il ricercatore deve seguire. non richiede che vengano seguite delle procedure rigide e che vengano create situazioni strutturate. devono essere seguite delle procedure rigide e devono essere create situazioni strutturate. Fare inferenze circa il fenomeno che si sta osservando significa svolgere: entrambe le alternative. un'osservazione ingenua. un'osservazione scientifica. nessuna delle due alternative. L'osservazione può essere: scientifica. entrambe. ingenua. nessuna delle alternative. I metodi descrittivi sono usati per: condurre delle analisi preliminari. manipolare sperimentalmente le variabili. nessuna delle alternative. valutare la relazione causale tra due variabili. Quando applichiamo i metodi descrittivi ad una ricerca: possiamo adottare procedure di assegnazione dei soggetti casuali. non possiamo adottare procedure di assegnazione casuali dei soggetti. possiamo usare solamente procedure di assegnazione casuali. possiamo usare solamente procedure di assegnazione a blocchi. Un disegno di ricerca che adotta i metodi descrittivi permette: di non analizzare delle variabili. un completo controllo di tutte le variabili. un parziale controllo delle variabili. nessun controllo sulle variabili. Un disegno di ricerca quasi sperimentale permette: un completo controllo di tutte le variabili. di non analizzare delle variabili. un parziale controllo delle variabili. nessun controllo sulle variabili. Un disegno di ricerca sperimentale permette: un completo controllo di tutte le variabili. un parziale controllo delle variabili. di non analizzare delle variabili. nessun controllo sulle variabili. Gli aspetti positivi dell'osservazione naturalistica sono: non intrusività, non artificiosità e sistematicità delle osservazioni. non intrusività, alta artificiosità. bassa validità, intrusività e osservazioni ingenue. il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto lunghe. Uno dei problemi dell'osservazione naturalistica riguarda: il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto lunghe. il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto brevi. il fatto che le tempistiche devono essere strutturate in maniera rigida. non intrusività, non artificiosità e sistematicità delle osservazioni. La registrazione digitale del comportamento osservato: non può essere applicata in concomitanza con tecniche carta e matita. permette una maggiore accuratezza nella categorizzazione. nessuna delle alternative. va a disturbare il comportamento dei soggetti osservati. Grazie all'osservazione naturalistica: possiamo osservare fenomeni che si presentano in situazioni di laboratorio. possiamo osservare fenomeni che si presentano in situazioni di vita reale. nessuna delle alternative. entrambe. Quando dobbiamo rappresentare i comportamenti osservati possiamo usare le seguenti unità di misura: eventi temporali, sequenze e intervalli. eventi, stati, eventi temporali e intervalli. eventi, stati, intervalli. stati, modalità ed eventi. L'osservazione naturalistica: permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti andando ad interferire sul loro modo di comportarsi. non permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti. permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti senza interferire sul loro modo di comportarsi. nessuna delle alternative. Durante un'osservazione naturalistica: è importante mantenere separate la fase di osservazione dalla fase dell'interpretazione. non è necessario che chi osserva e chi interpreta sia la stessa persona. i comportamenti non devono essere interpretati. la fase di osservazione e la fase di interpretazione devono coincidere. I prodotti che vengono considerati durante l'osservazione indiretta sono: i documenti d'archivio. registrazioni del comportamento. prove fisiche dell'utilizzo di un oggetto. artefatti che derivano dal comportamento. Gli indizi fisici analizzati durante l''osservazione indiretta rappresentano: registrazioni digitali del comportamento. entrambe. i documenti d'archivio. le tracce lasciate dal comportamento passato. Durante l''osservazione indiretta possiamo prendere in considerazione: entrambi. gli indizi fisici. i documenti d'archivio. nessuna delle alternative. Gli indizi d'uso che vengono considerati durante l'osservazione indiretta sono: artefatti che derivano dal comportamento. registrazioni del comportamento. i documenti d'archivio. prove fisiche dell'utilizzo di un oggetto. L'osservazione indiretta prevedere l'analisi: del comportamento dei confederati. del comportamento diretto dei soggetti. del comportamento dello sperimentatore. degli esiti del comportamento. Durante l'osservazione strutturata: si osserva solo il comportamento naturale dei soggetti. nessuna delle alternative. è il ricercatore stesso che guida il comportamento dei soggetti. ci sono degli attori che guidano la situazione. L'osservazione strutturata avviene: in ambiente naturale. nessuna delle alternative. in entrambe le situazioni. in laboratorio. Per un'osservazione strutturata: il ricercatore cerca di strutturare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione. il ricercatore si limita a osservare quello che succede in un ambiente naturale. il ricercatore non interviene per modificare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione. il ricercatore non modifica niente dell'ambiente in cui osserva. L'osservazione intrusiva permette: l'impossibilità di controllare le variabili. la possibilità di controllare parzialmente le variabili. a possibilità di controllare totalmente le variabili. di osservare il nesso casuale tra le variabili. L'osservazione intrusiva prevede: l'osservazione partecipante, strutturata e gli esperimenti sul campo. l'osservazione indiretta, partecipante e gli studi sul caso singolo. nessuna delle alternative. l'osservazione strutturata, la ricerca d'archivio e gli studi sul caso singolo. L'osservazione intrusiva fa parte dei metodi di osservazione: indiretta. diretta. strutturata. semi strutturata. Gli esperimenti sul campo prevedono: l'impossibilità di manipolare una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. l'assenza di variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. la manipolazione di una o più variabili dipendenti all'interno di una situazione naturale. la manipolazione di una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. Prima di iniziare l'attività di 'osservazione partecipante il ricercatore: deve predisporre una serie di analisi statistiche che svolgerà dopo l'osservazione. deve familiarizzare con il gruppo sociale nel quale è inserito. deve strutturare il setting sperimentale. deve creare i questionari che somministrerà durante l'osservazione. Nell'osservazione partecipante la teoria: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. serve come presupposto. viene modificata in base agli esiti dell'osservazione. L'osservazione partecipante si focalizza principalmente su: comportamenti che vengono elicitati in laboratorio. i prodotti del comportamento. le "everyday life situation". eventi rari o poco frequenti. Il ricercatore si propone di assumere il punto di vista dell'«insider» quando mette in atto l'osservazione: partecipante. fattoriale. indiretta. naturalistica. La ricerca partecipante richiede una strutturazione dell'ambiente: lineare. assente. minima. completa. Durante l'osservazione partecipante il ricercatore: analizza i prodotti del comportamento. partecipa ed osserva situazioni di vita quotidiana. influenza le situazioni di vita quotidiana che sta osservando. raccoglie solo resoconti da chi ha partecipato alla situazione da indagare. Quando si documenta il comportamento in maniera esaustiva: si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti. vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca. vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato. vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione. Quando si documenta il comportamento in maniera selezionata: vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione. vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca. vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato. si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti. Durante l'osservazione partecipante il ricercatore: si propone di assumere il punto di vista dell'«insider». si propone di assumere il punto di vista dell'«outsider». cerca di non assumere il punto di vista dei soggetti osservati. analizza i prodotti del comportamento. L'influenza dell'osservatore si verifica quando: lo sperimentatore dice ai soggetti quelli che devono fare. la presenza dello sperimentatore modifica il comportamento dei soggetti. le aspettative del ricercatore influenzano l'interpretazione dei comportamenti. lo sperimentatore falsifica intenzionalmente i dati. Il bias dell'osservatore si verifica quando: lo sperimentatore falsifica intenzionalmente i dati. la presenza dello sperimentatore modifica il comportamento dei soggetti. lo sperimentatore dice ai soggetti quelli che devono fare. le aspettative del ricercatore influenzano l'interpretazione dei comportamenti. Per ridurre l'influenza dell'osservatore si potrebbe: desensibilizzare i soggetti. adottare una tipologia di osservazione meno invasiva. Tutte le alternative. usare il metodo dell'assuefazione. Per ridurre il bias dell'osservatore si potrebbe: farsi aiutare da altri ricercatori nell'interpretazione. adottare una tipologia di osservazione meno invasiva. tutte le alternative. nessuna. Quando svolgiamo una ricerca osservativa possiamo riscontrare: il bias dell'osservatore. l'influenza dell'osservatore. entrambe le alternative. nessuna. L'inchiesta trasversale ripetuta prevede: un'osservazione in cieco. diverse rilevazioni nel tempo con campioni indipendenti. l'osservazione del comportamento in più sessioni. la raccolta dei dati in un unico momento. Tra i vantaggi dell'inchiesta troviamo: la possibilità di osservare il comportamento in un contesto naturale. la possibilità di rilevare segnali fisiologici. la possibilità di raggiungere un numero di persone molto limitato. la possibilità di raggiungere un numero di persone molto ampio. L'inchiesta ha come scopo: entrambe le alternative. Descrivere un fenomeno. nessuna alternativa. Trovare una correlazione tra due variabili. L'inchiesta prevede di: non di verificare delle ipotesi teoriche. raccogliere dei dati su campioni molto piccoli. osservare il comportamento di un campione di persone estratto da una popolazione che intende rappresentare. porre delle domande a un campione di persone estratto da una popolazione che intende rappresentare. L'inchiesta può essere: partecipante o naturalistica. naturalistica o indiretta. chiusa o aperta. trasversale o trasversale ripetuta. Le interviste faccia a faccia vengono svolte: a casa dei soggetti. in luoghi pubblici di grande affluenza. nessuna. entrambe le alternative. Le interviste telefoniche permettono di: eliminare il bias dell'intervistatore. controllare il grado di impegno dei soggetti. ridurre i costi previsti per la somministrazione. incontrare di persona i soggetti. Quando adottiamo i questionari via internet: evitiamo il Bias della risposta. possiamo incorrere nel Bias di selezione del campione. abbiamo a disposizione un campione molto ristretto. incappiamo nel bias dell'osservatore. Quando usiamo dei questionari postali. nessuna delle alternative. Il tasso di risposta potrebbe essere molo basso. è possibile controllare sull'ordine di risposta. non è possibile garantire l'anonimato. L'inchiesta può avvalersi dei seguenti strumenti: nessuna. Questionari postali e via internet. Interviste faccia a faccia e telefoniche. tutte gli strumenti indicati. Il questionario può includere: domande chiuse. domande aperte. nessuna. entrambe le alternative. Durante la creazione di un questionario è necessario: procedere con una pianificazione delle domande molto accurata. adottare un approccio affrettato e superficiale. creare le domande basandosi sul senso comune. tutte le alternative. Un questionario può essere: entrambe le alternative. autosomministrato. nessuna. somministrato da un intervistatore. Prima di creare la versione definitiva di un questionario: si dovrebbe chiedere un parere a soggetti che non hanno nessuna esperienza. è necessario confrontarsi con dei colleghi esperti sia di metodologia sia del costrutto che andiamo ad indagare. si dovrebbe creare un'intervista strutturata per la validazione. non è necessario chiedere il parere di nessuno. Quando si crea un questionario: non è necessario fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo. è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un gruppo molto numeroso. serve solo che lo sperimentatore sia convinto della bontà dello strumento. è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo. Prima di creare un questionario: non serve cercare altri strumenti perché è sempre preferibile crearne uno proprio. è bene accertarsi che non ci siano già strumenti validati che rilevino lo stesso costrutto. tutte le alternative. nessuna delle sue alternative. La desiderabilità sociale porta i soggetti che rispondo ad un'inchiesta a: rispondere quello che pensano realmente. rispondere come credono che l'esaminatore preferisca o quello che viene considerato «politicamente più corretto». non dare alcune risposte. abbandonare la somministrazione del questionario prima di aver terminato tutte le domande. In un'inchiesta la presenza di item mancanti può essere: un problema. un filtro. una riduzione della complessità. un "imbuto". In un questionario, una domanda che mi permette di saltare alcune risposte viene definita: domanda ad imbuto. domanda a scelta ragionata. domanda aperta. domanda filtro. Quando progettiamo un questionari dobbiamo considerare che: i soggetti dovrebbero essere invitati a fare inferenze circa il significato della posta. il modo in cui le domande sono poste possa influenzare la risposta. soggetti che appartengono ad un'altra cultura di riferimento non dovrebbero avere problemi a comprendere le domande. ogni domanda dovrà essere spiegata al soggetto. L'ordine delle domande di un questionario: non va tenuto in considerazione. influenza le modalità di risposta dei soggetti. non influenza le modalità di risposta dei soggetti. dovrebbe essere studiato per portare i soggetti a rispondere nel modo desiderato. In un questionario le domande valutative: sono quelle che usano parole con un forte valore emotivo nei confronti di una delle risposte. servono per controllare il bias della risposta. sono quelle che esprimono una delle possibili risposte. dovrebbero sempre essere inserite. Tra le domande di un questionario dovremmo inserire: domande che valutano un costrutto completamente diverso. domande che esprimano una delle possibili risposte. item invertiti per controllare il bias della risposta. domande valutative. Quando creiamo le domande per un questionario dobbiamo evitare: domande che esprimano una delle possibili risposte. domande aperte. domande non valutative. domande chiuse. Quando usiamo la tecnica ad imbuto per ordinare le domande in un questionario: nessuna delle alternative. si adotta un ordine casuale. partiamo da quelle più specifiche e si procede con quelle più generali. partiamo da quelle più generali e si procede con quelle più specifiche. Una buona tecnica per ordinare le domande in un questionario è: entrambe. l'ordine casuale. nessuna. metodo ad imbuto. Quando il ricercatore non è la persona che ha raccolto i dati di una ricerca stiamo parlando di: una ricerca d'archivio. un esperimento. un quasi esperimento. un'intervista. Le ricerche d'archivio: permettono di ottenere nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune. permettono di descrivere un fenomeno e di delineare una relazione causale. prevedono che il ricercatore esamini dei registri pubblici. richiedono molte risorse. La ricerca d'archivio ha il vantaggio che: tutti i dati raccolti sono utilizzabili. analizza eventi attuali. richiede molte risorse. non richiede molte risorse. Le ricerche d'archivio permettono di: di avvallare ipotesi che riguardano eventi stanno avvenendo nel momento in cui vengono rilevati. avvallare ipotesi che riguardano eventi che dovranno ancora avvenire. avvallare ipotesi che riguardano eventi avvenuti in passato. tutte le alternative. La review ha un approccio: qualitativo. numerico. quantitativo. nominale. La meta-analisi ha un approccio: qualitativo. ordinale. fisiologico. quantitativo. La review: raccoglie, descrive e sintetizza le ricerche pubblicate su un dato argomento. ottiene nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune. raccoglie, descrive e sintetizza le ricerche pubblicate su argomenti diversi. permette di osservare un comportamento revisionando gli indizi d'uso. Una meta-analisi può basarsi su: gli indici di ampiezza dell'effetto o la significatività delle ricerche. tutte le analisi svolte dal ricercatore che la sta svolgendo. gli indizi d'uso. il controllo della sequenza e dell'ordine. Quando ottieniamo nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune stiamo facendo: un'inchiesta. una ricerca d'archivio. una meta-analisi. una review. I dati che vengono usati per la ricerca d'archivio: solitamente sono raccolti per scopi scientifici. solitamente non sono raccolti per scopi scientifici. tutte le alternative. nessuna. Gli studi dei casi singoli e gli esperimenti su singoli soggetti: permettono di ottenere gli stessi risultati. rappresentano due metodologie differenti. sono la stessa cosa. devono essere usati insieme per garantire una maggiore validità statistica allo studio. Lo studio dei casi singoli: prevede lo studio intensivo del comportamento di un'unica persona o evento. prevede lo studio intensivo di una singola popolazione attraverso dei colloqui e/o delle osservazioni. rientra nei disegni sperimentali. permette di trarre conclusioni generalizzabili. In una ricerca correlazionale: le variabili vengono manipolate e controllate. le variabili vengono solo controllate. le variabili non vengono né manipolate né controllate. le variabili vengono introdotte dallo sperimentatore per guidare la ricerca. Le ricerche correlazionali: indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione delle correlazioni tra le variabili. indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione dei rapporti causali tra le variabili. non prevedono l'uso analisi statistiche. permettono di tratte conclusioni causali. Un grosso limite dello studio dei casi singoli riguarda: i costi elevati. la generalizzabilità dei risultati. lo studio di casi poco frequenti. la possibilità di osservare soggetti con patologie rare. Lo studio di caso singolo strumentale prevede: di comparare il soggetto analizzato con un campione di soggetto sperimentali. la descrizione di un gruppo di soggetti con comportamenti diversi tra loro. di analizzare soggetti unici per evidenziarne le specificità. la descrizione un caso prototipico che non ha niente di diverso dagli altri. Quando analizziamo soggetti unici per evidenziarne le specificità stiamo applicando: Lo studio di caso singolo prospettico. Lo studio di caso singolo strumentale. Lo studio di caso singolo intrinseco. gli esperimenti su singoli soggetti. Lo studio dei casi singoli retrospettivo: prevede l'usare della regressione lineare. descrive fenomeni che devono ancora verificarsi. analizza il fenomeno nel momento in cui si presenta. descrive eventi già terminati. Gli studio dei casi singoli possono essere: nessuna. Prospettici. Retrospettivi. entrambe. Lo studio dei casi singoli può portare a conclusioni: causali e casuali. descrittivo-fattuali. descrittivo-fattuali, interpretative o valutative. interpretative o valutative. In uno studio longitudinale: non possono assolutamente essere applicati all'interno dei veri esperimenti. si considerano diversi campioni contemporaneamente, con differenti livelli di età. c'è la possibilità di tenere sotto controllo l'effetto della storia attuale. viene scelto un solo campione di soggetti che viene monitorato costantemente nel tempo, ad intervalli fissi. Gli studi trasversali: non possono assolutamente essere applicati all'interno dei veri esperimenti. permettono di osservare un solo campione con caratteristiche eterogenee. considerano diversi campioni contemporaneamente, con differenti livelli di età. selezionano un solo campione di soggetti che viene monitorato costantemente nel tempo, ad intervalli fissi. Studi sullo stesso costrutto condotti con metodologie studi longitudinali e trasversali hanno prodotto: non hanno prodotto risultati. non sono mai stati fatti. risultati contrastanti. risultati simili. Gli studi longitudinali retrospettivi: prevedono misurazioni regolari su soggetti singoli che cambiano ad ogni rilevazione. prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. Gli studi longitudinali prospettici: seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. prevedono misurazioni regolari su soggetti singoli che cambiano ad ogni rilevazione. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. Gli studi trasversali ripetuti: seguono lo stesso soggetto per diverso tempo. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. L'effetto della coorte di età afferma che: i soggetti di uno studio trasversale provengono da coorti differenti e hanno esperienze differenti. i soggetti di uno studio longitudinale provengono da coorti differenti e hanno esperienze differenti. i soggetti di uno studio trasversale mostrano uno sviluppo omogeneo. non ci sono differenze tra soggetti appartenenti a diverse coorti. Gli studi longitudinali possono essere: incrementali, prospettici e ripetitivi. dipendenti, indipendenti e nominali. ripetuti, prospettici, retrospettivi. naturalistici, intrusivi, indiretti. I veri esperimenti comprendono: disegni fattoriali. Disegni sperimentali tra i gruppi. Tutte le alternative presenti. Disegni sperimentali entro i gruppi. I fattori principali su cui dovremmo intervenire quando facciamo una ricerca sperimentale sono: Standardizzazione e operazionalizzazione. bias e influenza dell'osservatore. manipolazione delle variabili e assegnazione dei soggetti. Effetto dell'ordine e della sequenza. Il concetto di manipolazione delle variabili indica: il livello di controllo che è possibile esercitare sulle variabili nel setting sperimentale. il livello di intrusività di un'osservazione. quanto è possibile disporre dei soggetti sperimentali coinvolti nella ricerca. le procedure che permettono di assegnare i soggetti che compongono il campione alle diverse condizioni sperimentali. In un disegno between: ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente. un solo soggetto viene sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. In un disegno within: un solo soggetto viene sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente. ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. I disegni between e within possono fanno riferimento: a nessuna delle alternative. a gruppi di soggetti. a singoli soggetti. a entrambi. Quando in un disegno sono presenti due o più variabili indipendenti abbiamo: un disegno fattoriale. un disegno di solomon. un disegno non sperimentale. un disegno a misure ripetute. Quando misuriamo la variabile dipendente dopo aver svolto il trattamento parliamo di: disegno misto. post-test. pre test. disegno trasversale. I veri esperimenti consentono: di affermare con sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile dipendente sono causati dalla manipolazione della variabile indipendente. di dire con la più alta sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile indipendente sono causati dalla manipolazione della variabile dipendente. di osservare i comportamenti nel loro ambiente naturale. allo sperimentatore di avere un controllo parziale su tutte le variabili della ricerca. In un disegno con un solo gruppo e una sola prova: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il post-test. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il pre-test. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il pre-test. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il post-test. Quando voglio confrontare le prestazioni ad un test memoria di un gruppo di soggetti con demenza con un gruppo di soggetti sani dovrò attuare un disegno: within. descrittivo. entro i soggetti. between. I pre-esperimenti sono: disegni che possono apparire sperimentali ma che permettono uno scarso controllo delle variabili. disegni che permettono di osservare il comportamento in un contesto naturale. disegni che permettono un forte controllo delle variabili. equivalenti ai disegni sperimentali. Nel disegno con un solo gruppo e due prove le due prove: vengono svolte entrambe post-test. vengono svolte durante il trattamento. vengono svolte pre e post-test. vengono svolte entrambe pre-test. I disegni pre-esperimenti comprendono: Disegno fattoriale, disegno di solomon, disegno a serie temporali interrotte. Disegni con un solo gruppo e una sola prova, Disegni con un solo gruppo e due prove, Disegni con due gruppi non equivalenti e una prova. Disegni simulati prima e dopo, Disegno con un solo gruppo e due prove, disegni con una sola variabile indipendente. nessuna. Nel disegno con un solo gruppo e due prove: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione pre-test. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento ma solo due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova: vengono scelti due gruppi a cui verranno somministrate due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test. vengono scelti due gruppi a cui verrà somministrata una valutazione. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova i due gruppi: svolgono entrambi il trattamento. solo il gruppo di controllo svolgerà il trattamento. solo il gruppo sperimentale svolgerà il trattamento. nessun gruppo svolgerà il trattamento. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova i due gruppi non sono equivalenti perché: non c'è stata un'assegnazione randomizzata. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. non è possibile confrontare le valutazioni pre-test. In un disegno entro i gruppi: nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. ogni gruppo è sottoposto a tutte le condizioni sperimentali. ogni gruppo è sottoposto ad una sola condizione sperimentale. si prendono in considerazione solo soggetti singoli. In un disegno tra i gruppi: ogni gruppo è sottoposto a tutte le condizioni sperimentali. si prendono in considerazione solo soggetti singoli. ogni gruppo è sottoposto ad una sola condizione sperimentale. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. Il principale problema del disegno di Solomon: richiede un esiguo numero di soggetti. richiede un alto numero di valutazioni pre-test. richiede un alto numero di soggetti. si applica solo a soggetti singoli. Il disegno di Solomon: si applica solo a soggetti singoli. richiede un numero limitato di soggetti. riesce a isolare gli effetti di disturbo della prova preliminare. non è in grado di isolare gli effetti di disturbo della prova preliminare. Nel disegno di Solomon: entrambe le alternative. nessuna delle alterntive. tutti i gruppi svolgono il pre-test. nessun gruppo svolge la prova preliminare. Ho due gruppi di soggetti depressi, ad uno fornisco un farmaco all'altro un placebo. Valuto il livello di depressione di entrambi i gruppi prima e dopo il trattamento per poi confrontarli. Sto applicando: disegno entro i gruppi. disegno classico. Disegno di Solomon. disegno a misure ripetute semplice. I disegni con una variabile indipendente tra i gruppi sono: disegno classico e disegno controbilanciato. Disegno classico e Disegno di Solomon. Disegno a misure ripetute semplice e Disegno di Solomon. Disegno a misure ripetute semplice, Disegni controbilanciati. I disegni con una variabile indipendente entro i gruppi sono: Disegno a misure ripetute semplice e Disegno di Solomon. Disegno classico e Disegno di Solomon. disegno classico e disegno controbilanciato. Disegno a misure ripetute semplice, Disegni controbilanciati. I disegni con una variabile indipendente possono essere: Entro i gruppi. nessuna delle alternative. Tra i gruppi. Entrambi. Il disegno classico è composto da: Due gruppi, una prova e nessun trattamento. Un gruppo, due prove e nessun trattamento. Due gruppi, due prove e il trattamento per un solo gruppo. Due gruppi, una prova e il trattamento per un solo gruppo. L'effetto dell'ordine in un esperimento: è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. Nel disegno a misure ripetute semplice: i gruppi sono equivalenti perché sono composti dagli stessi soggetti. i gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti con le medesime caratteristiche demografiche. i gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti che si somigliano. i gruppi non sono equivalenti. L'effetto della sequenza in un esperimento: è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. Nei Disegni entro i gruppi: ogni soggetto diventa il controllo di sé stesso. è previsto un gruppo di controllo. si prendono in considerazione solo soggetti singoli. non sono previsti né gruppo né condizione di controllo. I disegni entro i gruppi con una sola variabile indipendente comprendono: disegno a misure ripetute semplice. nessuna delle alternative. Disegno controbilanciato entro i soggetti. entrambe. Quando applichiamo un disegno a misure ripetute semplice ogni soggetto/gruppo: Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile indipendente. Viene valutato più volte per la variabile indipendente. Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile dipendente. appartiene ad uno studio diverso. Quando voglio valutare come uno stesso gruppo di soggetti risponde a due diverse terapie per la memoria metterò in atto: un disegno a misure ripetute. un disegno con gruppo di controllo non equivalente. un disegno fattoriale. un disegno classico. Usiamo il disegno controbilanciato entro i soggetti quando: abbiamo un numero dei soggetti molto alto. abbiamo un numero dei soggetti limitato. non sappiamo quanti soggetti parteciperanno alla nostra ricerca. non sappiamo quanti soggetti porteranno a termine la nostra ricerca. Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi. si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento. si deve mettere in ordine il laboratorio. In un disegno fattoriale 3x2 le variabili indipendenti avranno: sei livelli ciascuna. due livelli ciascuna. una 3 e l'altra 2 livelli. cinque livelli ciascuna. In un disegno fattoriale l'effetto interattivo. È dovuto alla presenza contemporanea delle dipendenti sulla variabile indipendente. È dovuto alla presenza contemporanea delle indipendenti sulla variabile dipendente. È l'effetto che ogni variabile indipendente ha sulla dipendente, al di là di altre indipendenti. È la variazione che la variabile dipendente ha sulla indipendente, al di là di altre dipendenti. In un disegno fattoriale l'effetto principale: È dovuto alla presenza contemporanea delle dipendenti sulla variabile indipendente. è l'effetto che la variabile dipendente ha sulla indipendente, al di là di altre dipendenti. È dovuto alla presenza contemporanea delle indipendenti sulla variabile dipendente. È l'effetto che ogni variabile indipendente ha sulla dipendente, al di là di altre indipendenti. Nei disegni con più variabili indipendenti: Non c'è nessuna variabile dipendente. La variabile dipendente è sempre quantitativa. La variabile indipendente è sempre qualitativa. La variabile dipendente è sempre qualitativa. Per analizzare i risultati di un disegno fattoriale è necessario applicare: l'analisi della varianza. la correlazione. la media. la regressione lineare. Ho un gruppo di soggetti con demenza e un gruppo di soggetti sani, ad una parte di ogni gruppo fornisco un trattamento classico e all'altra un trattamento computerizzato. Valuto la memoria di entrambi i gruppi prima e dopo il trattamento per poi confrontarli. Sto applicando: un disegno classico. un disegno di solomon. un disegno fattoriale. n disegno descrittivo. Nel sistema di notazione dei disegni fattoriali: vengono indicate tutte le variabili considerate nella ricerca. vengono indicate una variabile indipendente e una dipendente. vengono indicate solo le variabili indipendenti. vengono indicate solo le variabili dipendenti. Il mio disegno fattoriale ha tre variabili indipendenti con 4, 6, 2 livelli ciascuna e una variabile dipendente con 3 livelli. Qual è la notazione corretta?. 2x3. 3x4x6x2. 2x4x6x3. 4x6x2. In un disegno fattoriale 3x4 avremo: due variabili indipendenti. sette variabili indipendenti. una variabile indipendente e una dipendente. dodici variabili indipendenti. L'effetto interattivo di un disegno fattoriale: è legato al prodotto degli effetti principali delle variabili dipendenti. è uguale alla somma dei singoli effetti principali. è uguale alla differenza dei singoli effetti principali. è diverso dalla somma dei singoli effetti principali. Un effetto interattivo intensificante potrebbe: diminuire gli effetti delle variabili indipendenti. diminuire gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono. aumentare gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono. aumenta gli effetti delle variabili indipendenti singolarmente. Gli effetti interattivi potrebbero portare a: Intensificare gli effetti delle variabili indipendenti. entrambe. Inibire gli effetti delle variabili indipendenti. nessuna delle alternative. Per rappresentare gli effetti di un disegno fattoriale possiamo usare: Grafici. nessuna delle alternative. Matrice di celle. Entrambi. Quando, in un disegno fattoriale, solo la variabile indipendente "B" è risultata significativa parliamo di: effetto secondario di B. effetto interattivo di B. Effetto principale di B. effetto sommativo di B. Le matrici di celle usate per rappresentare un disegno fattoriale sono: tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili indipendenti. tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili indipendenti. tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili dipendenti. tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili dipendenti. Un effetto interattivo inibente si presenta quando: la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili. I disegni fattoriali entro i soggetti vengono anche detti: disegni fattoriali a misure ripetute. disegni fattoriali misti. disegni fattoriali randomizzati. disegni non sperimentali. Un disegno fattoriale misto può includere: Disegni con fattori manipolati e non manipolati. entrambi. nessuna delle alternative. Disegni con fattori tra i soggetti ed entro i soggetti. Per comprendere gli effetti di interazione che emergono da un disegno fattoriale dobbiamo tener presente, tra le altre cose: Gli effetti dell'ordine e della sequenza. Gli effetti sopra e sotto. Gli effetti soffitto e pavimento. Gli effetti di regressione e correlazione. Parliamo di effetto soffitto quando: la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto. il soggetto non ha completato la prova. la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto. la prestazione dei soggetti rimane nella media. Parliamo di Effetto pavimento quando: la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto. la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto. la prestazione dei soggetti rimane nella media. il soggetto non ha completato la prova. Gli effetti soffitto e pavimento in un disegno fattoriale: non ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti. si hanno quando i soggetti non hanno portato a termine la prova. ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti. non sono correlati alla performance reale dei soggetti. In un disegno con gruppo di controllo non equivalente i due gruppi sono così definiti perché: è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi. è stata usata una procedura di assegnazione randomizzata. il campionamento è stato fatto casualmente. Non è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi. Per analizzare l'equivalenza tra gruppi in disegni con gruppo di controllo non equivalente possiamo: sottoporre entrambi i gruppi al trattamento di controllo. sottoporre entrambi i gruppi al trattamento sperimentale. sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione pre-test completa. sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione post-test completa. Quando voglio studiare due gruppi che sono entità naturali applicherò: il disegno di Solomon. un disegno fattoriale misto. un disegno con gruppo di controllo non equivalente. un disegno non sperimentale. Un disegno con gruppo di controllo non equivalente: rientra tra i disegni fattoriali. prevede l'uso di un solo gruppo. non permette di garantire l'equivalenza tra i gruppi. è simile al disegno di Solomon. A volte, nei quasi esperimenti: Non è possibile scegliere in maniera casuale il campione. Entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Non si possono assegnare casualmente i soggetti alle condizioni sperimentali. I quasi esperimenti: non fanno parte dei disegni sperimentali. Sono una delle tipologie di disegno sperimentale più usata in psicologia. Sono una delle tipologie di disegno sperimentale meno usata in psicologia. È la sola tipologia di disegno sperimentale usata in psicologia. In un disegno simulato prima-dopo con campioni differenti nel pre-test e post-test: I gruppi sono diversi perché non è possibile assegnare casualmente i partecipanti. I gruppi sono uguali perché non è possibile assegnare casualmente i partecipanti. I gruppi sono diversi perché è possibile assegnare casualmente i partecipanti. I gruppi sono uguali perché è possibile assegnare casualmente i partecipanti. I disegni a serie temporali interrotte: richiedono un numero limitato di misurazioni. richiedono un numero elevato di misurazioni. vengono effettuati senza misurazioni. non prevedono il pre-test. Un disegno a serie temporali interrotte prevede: nessun pre-test. più misurazioni pre e post-test. una sola misurazione pre e post-test. più misurazioni pre-test e una sola misurazione post-test. I disegni simulati prima-dopo possono essere: entrambe. nessuna delle alternative. Con campioni differenti nel pre-test e post-test. Con campioni differenti nel pre-test e post-test con o senza trattamento. Un disegno Serie temporale interrotte semplice prevede: solo il gruppo di controllo. entrambi. solo il gruppo sperimentale. nessuno dei due. Le misurazioni ripetute in disegno a serie temporali interrotte: consentono di evidenziare la tendenza della variabile indipendente. non consentono di evidenziare la tendenza della variabile analizzata. consentono di evidenziare la tendenza della variabile dipendente. non consentono di evidenziare la tendenza della variabile indipendente. In uno studio sul caso singolo il disegno sperimentale prevede che: vengano fatte diverse valutazioni pre e post-test per ottenere una baseline. venga fatta una sola valutazione pre-test e una sola post-test per ottenere una baseline. non vengano fatte valutazioni post-test. non vengano fatte valutazioni pre-test. Uno studio sul caso singolo che prevede un disegno «A-B-A-B»: non prevede nessuna valutazione. prevedere un trattamento, una baseline, un nuovo trattamento e una seconda baseline. permette di prolungare l'effetto del trattamento. il soggetto non viene valutato nel pre-test. i vantaggi di un esperimento su soggetti singoli: Attenzione alla prestazione individuale. Evidenziamento dei grossi effetti. Tutte le precedenti. nessuna delle alternative. Gli esperimenti su soggetti singoli: non vanno confusi con gli studi sui casi singoli. equivalgono ai disegni fattoriali. non vengono mai usati in psicologia. equivalgono agli studi sui casi singoli. Analizzando solo i punteggi medi di un gruppo di soggetti si può: evidenziare come funziona ogni singolo partecipante. nessuna delle alternative. nascondere alcuni soggetti il cui comportano si discosta della media. capire se lo sperimentatore ha rispettato le scelte metodologiche fatte. L'evidenziamento dei grossi effetti in uno studio sul caso singolo ci permette di: riscontrare solo gli effetti più consistenti. riscontrare anche gli effetti più piccoli. non riscontrare solo gli effetti più consistenti. riscontrare solo gli effetti voluti dallo sperimentatore. In uno studio sul caso singolo che prevede un disegno «A-B-A»: il soggetto non viene valutato nel pre-test. il soggetto non viene valutato nel post-test. l soggetto non dovrebbe tornare al livello iniziale dopo il trattamento. il soggetto dovrebbe tornare al livello iniziale dopo il trattamento. I test psicologici prevedono: criteri quantitativi predefiniti per la valutazione delle risposte. una valutazione delle risposte basata unicamente sulla sensibilità clinica. una valutazione delle risposte effettuata dal soggetto. criteri qualitativi predefiniti per la valutazione delle risposte. I test neuropsicologici: fanno parte dei test non cognitivi. fanno parte dei test di tipica performance. fanno parte dei test cognitivi. non fanno parte dei test cognitivi. I test cognitivi sono anche detti: di personalità. di massima performance. osservativi. di tipica performance. I test non cognitivi sono anche detti: di tipica performance. di intelligenza. osservativi. di massima performance. Gli item di un test: non devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili. devono rappresentare solo alcuni comportamenti possibili. devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili. non fanno riferimento ai comportamenti possibili. I test psicologici: Forniscono informazioni difficilmente interpretabili. Sono paragonabili ad una conoscenza intuitiva. si avvalgono di una procedura standardizzata. non necessitano di una procedura standardizzata. Un esempio di test di intelligenza è: General Reasoning Test. l'MMPI. Il Tesi di Corsi. la WAIS-IV. I test di profitto valutano: l'intelligenza. il livello futuro di prestazione di un soggetto. l'abilità appresa attraverso l'esperienza già realizzata. la personalità di un soggetto. I test di profitto servono a: valutare il livello attuale di competenza, conoscenza e capacità di un individuo. valutare le opinioni di un individuo. valutare la personalità di un soggetto. predire un livello futuro di prestazione in un campo specifico. Un esempio di test di attitudine è: l'MMPI. Il Tesi di Corsi. la WAIS-IV. General Reasoning Test. I test di attitudine sono usati: in ambito della psicologia dello sviluppo. nell'ambito della selezione e nell'orientamento. in ambito clinico per fare diagnosi psichiatriche. nella psicobiologia. La performance ad un test di intelligenza può essere influenzata da: familiarità e cultura. tipologia di attaccamento. attitudine. personalità. I test di intelligenza: non hanno una base teorica. non fanno parte dei test cognitivi. si basano tutti sulla stessa definizione del costrutto. riflettono differenti definizioni e teorie alla base di questo costrutto. Un ricercatore che si appresta ad applicare i metodi osservativi: non dovrà svolgere una fase di addestramento. dovrà svolgere una fase di addestramento. dovrà fare affidamento solamente sui resoconti indiretti dei soggetti. non potrà mai avvalersi di supporti tecnologici. L'analisi del contenuto è un approccio: quantitativo che viene applicato a materiale non verbale. qualitativo che viene applicato a materiale non verbale. qualitativo che viene applicato a materiale verbale. quantitativo che viene applicato a materiale verbale. L'analisi del contenuto serve per: estrarre informazioni desiderate da un corpus di materiale. categorizzare le azioni dei soggetti. modificare il comportamento dei soggetti. addestrare lo sperimentatore. Quando applichiamo dei metodi osservativi: i soggetti sono osservatori di loro stessi. è possibile l'autovalutazione. non è possibile l'autovalutazione. ogni soggetto osserverà gli altri. l'osservazione può essere: solo quantitativa. né qualitativa né quantitativa. sia qualitativa che quantitativa. solo qualitativa. L'intervista può essere definita come: una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'assenza di interazione con il soggetto. una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'interazione non verbale con il soggetto. una modalità di analisi dei dati che si basa sull'assenza di interazione con il soggetto. una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'interazione verbale con il soggetto. L'intervista può essere: solo strutturata. non struttura, strutturata, semistrutturata. verbale e non verbale. di tipica e di massima performance. L'intervista non strutturata si caratterizza per: non permettere allo sperimentatore di partecipare alla rilevazione. una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. l'assenza di domande predeterminate. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. L'intervista semistrutturata si caratterizza per: una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. l'assenza di domande predeterminate. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. l'obbligo di avere una terza persona presente durante la somministrazione. Il questionario può essere composto da: solo da domande chiuse. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. solo da domande aperte. le domande a scelta forzata: obbligano il soggetto ad esprimere un opinione. sono domande aperte. non obbligano il soggetto ad esprimere un opinione. possono essere sia aperte che chiuse. Il rating in un questionario: è migliore per discriminare tra le risposte. nessuna delle alternative. richiede di valutare un item scegliendo tra i livelli di una scala. chiede di esprimere una preferenza tra un oggetto e un altro. Il Ranking in un questionario: richiede di valutare un item scegliendo tra i livelli di una scala. si usa quando è necessario scegliere tra più di due alternative. chiede di esprimere una preferenza tra un oggetto e un altro. nessuna delle alternative. I segnali elettrofisiologici grezzi: devono essere "puliti" prima di poter essere usati. possono essere utilizzati così come sono. non richiedono l'uso di strumentazioni specifiche. non possono essere indagati. I rilievi fisiologici posso usare parametri: nessuna delle alternative. Biochimici. elettrofisiologici. Entrambi. Gli strumenti delle neuroscienze: Comprendono questionari e interviste. Non richiedono l'uso di strumenti tecnologicamente avanzati. Consentono di esplorare le strutture e l'attività cerebrale in relazione a specifiche attività. non possono mai venire usate sugli umani. L'elettroencefalogramma permette di: analizzare l'attività chimica del cervello. osservare la struttura del cervello. rilevare l'attività elettrica della corteccia cerebrale. analizzare le strutture sottocorticali. Gli strumenti di neuroimaging permettono di: visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. visualizzare solo il funzionamento del cervello. capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare solo la struttura del cervello. La Tomografia Assiale Computerizzata permette di: capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare solo il funzionamento del cervello. visualizzare solo la struttura del cervello. visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. Le tecniche di Risonanza Magnetica permettono di: capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare solo il funzionamento del cervello. visualizzare solo la struttura del cervello. visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. I rilievi fisiologici: si basano si questionari autosomministrati. permettono di capire ciò che la gente pensa. permettono di misurare modificazioni somatiche dei parametri biochimici e ormonali. permettono di osservare modificazioni somatiche attraverso l'uso di metodiche wireless. Le procedure di scaling Unidimensionali permettono di: assegnare valutazioni qualitative ad un insieme di risposte fornite. assegnare diversi punteggi ad un insieme di risposte fornite. assegnare un'etichetta verbale ad un valore numerico. assegnare un solo punteggio ad un insieme di risposte fornite. Le procedure di scaling Unidimensionale comprendono: Scala di Thurstone, Scala di Guttman e Scala Likert. Scala unidirezionale e Scala bidirezionale. Scala nominale, Scala a intervalli e Scala ordinale. Scala numerica, verbale e iconica. Le procedure di scaling multidimensionali permettono di: valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto costituito da varie dimensioni. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di più costrutti. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto che potrebbe essere costituito da una sola dimensione. valutare l'atteggiamento di più soggetti nei confronti di più costrutti. Lo scaling è una procedura che richiede di: collocare le risposte del soggetto in base al grado di correttezza. rispondere liberamente usando le proprie parole. collocare in ordine casuale degli item che sono stati forniti su una scala numerica. collocare su una scala numerica degli item che sono stati forniti in ordine casuale. Lo scaling: è utilizzato principalmente per valutare gli atteggiamenti. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento futuro. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento dei soggetti che non hanno partecipato alla ricerca. è utilizzato principalmente per valutare le risposte fisiologiche. Le procedure di scaling possono essere: nessuna delle alternative. Multidimensionali. entrambe le alternative. Unidimensionali. Scala di Guttman viene anche detta: scaling cumulativo o scalogramma. scala a due code. Scala Likert. Scala a rapporti equivalenti. I test psicologici standardizzati possono esser usati per: fare diagnosi. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. fare valutazioni cliniche. La validazione scientifica di un test serve a: selezionare i soggetti che potrebbero dare le risposte che più fanno comodo al ricercatore. verificare la congruenza rispetto al costrutto di riferimento. verificare solamente la presenza di item errati. selezionare il campione più adeguato. La costruzione di un test psicologico parte: dalla teoria. dalla validazione. dai soggetti. dalla somministrazione. I test psicologici standardizzati: non permettono un confronto tra i punteggi ottenuto da diversi individui. non permettono di ottenere un punteggio. permettono un confronto tra i punteggi ottenuti da diversi individui. offrono un risultato verbale. Una variabile è considerata tale solo se: è capace di assumere dei valori diversificati. è capace di assumere un solo valore non costante. è capace di assumere un solo valore costante. non assume nessun valore numerico. L' MMPI-2 prevede risposte: su una scala da 1 a 10. su una scala da -1 a +1. "vero" o "falso". su una scala da 1 a 5. L' MMPI-2 misura: l'intelligenza non verbale. caratteristiche strutturali della personalità. le attitudini. la memoria a breve termine. La WISC-IV può essere somministrata a soggetti: con più di 16 anni. dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi. dai 4 ai 16 anni. dai 4 ai 6 anni. La WAIS può essere somministrata a soggetti: con più di 16 anni. dai 4 ai 16 anni. dai 6 anni ai 16 anni e 11 mesi. dai 4 ai 6 anni. Le scale Wechsler sono: sottoscale del test di Rorschach. test di intelligenza generale. test attitudinali. test di personalità. Il Sixteen Personality Factor Questionnaire valuta: i fattori primari di personalità. la memoria a breve termine. le attitudini. l'intelligenza non verbale. Prima di somministrare un test è importante: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. istruire i soggetti affinché diano le risposte adeguate. leggere il manuale. creare un setting ricco di stimoli. Per la correzione di un test dobbiamo: descrivere verbalmente come il soggetto si è comportato. interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. dobbiamo basarci sulle norme specifiche riportate nel manuale. modificare le risposte che non sono in linea con quello che ci aspettavamo. Per passare dal costrutto al suo significato mettiamo in atto un processo denominato: operazionalizzazione. misurazione. trascrizione. definizione. Per passare dal significato del costrutto alle variabili mettiamo in atto un processo denominato: definizione. operazionalizzazione. trascrizione. misurazione. Per passare dalle variabili ai valori mettiamo in atto un processo denominato: operazionalizzazione. trascrizione. definizione. misurazione. La variabile titolo di studio può essere espressa usando: entrambe. scala a rapporti equivalenti. nessuna delle alternative. scala ordinale. La teoria classica dei test si sintetizza in quale delle seguenti equazioni: E= V+X. V= E - X. X = V+ E. V= E + X. Nella teoria classica dei test il punteggio osservato è: solo l'errore sistematico. la reale risposta del soggetto. la distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. la risposta che lo psicologo rileva dal test. Nella teoria classica dei test il punteggio vero è: solo l'errore sistematico. la distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. risposta che lo psicologo rileva. la reale risposta del soggetto. Nella teoria classica dei test l'errore è: la distorsione del punteggio dovuta ad alcune fonti esterne. la risposta che il soggetto voleva dare ma non ha espresso. la reale risposta del soggetto. la risposta che lo psicologo rileva. Quello che vorremmo ottenere da un test psicologico è: tutte le alternative. errore. punteggio osservato. punteggio vero. Quando somministriamo un testo possiamo avere errori: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. sistematici. casuali. Il valore che calcoliamo conoscendo il punteggio osservato e stimando l'errore può essere definito: punteggio totale. punteggio vero. punteggio errato. validità del test. Secondo l'Item Response Theory soggetti con uguali capacità: non sono paragonabili. hanno una diversa probabilità di risolvere uno stesso compito. hanno la stessa probabilità di risolvere uno stesso compito. hanno la stessa probabilità di risolvere due compiti con difficoltà diverse. I modelli di misurazione sono: modelli matematico-statistici che specificano le relazioni tra variabili osservate e variabili latenti. manuali in cui sono riportate le regole di scoring. modelli di attribuzione dei punteggi. modelli per la distribuzione delle probabilità. Secondo l'Item Response Theory la probabilità che un compito venga eseguito correttamente dipende da: punteggio vero e punteggio osservato. solo dalla difficoltà del test. solo dall'abilità individuale. abilità individuale e difficoltà dell'item. La validità di un test e la validità di una ricerca: sono due concetti completamente diversi. sono la stessa cosa. sono simili ma si riferiscono a due concetti diversi. non possono essere paragonati. L'attendibilità di un test può essere definita come: il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. Un test dovrebbe essere: Valido. entrambe le alternative. attendibile. nessuna. L'accuratezza di un test può essere definita come: il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. La stabilità di un test può essere definita come: il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. l grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. La precisione di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. L'attendibilità di un test può essere valutata con procedure che prevedono: una somministrazione. Due somministrazioni. entrambe. nessuna. Per calcolare l'attendibilità di un test usando il metodo "Split-half" è necessario: sommare i punteggi di ogni soggetto e calcolare la media. somministrare il test due volte e calcolare la correlazione tra le risposte del soggetto. calcolare la correlazione tra le coppie di item di un test. dividere in due gruppi gli item e si valutare la correlazione delle due metà. L'attendibilità calcolata attraverso l'analisi della coerenza interna prevede di usare: alfa di Cronbach. T di Student. K di Cohen. punti z. L'affidabilità Test-retest permette di valutare: la stabilità dei punteggi tra soggetti. la stabilità dei punteggi nel tempo. la patologia di un soggetto. la stabilità dei punteggi tra giudici. Per valutare l'equivalenza tra forme parallele di un test: divido in due gruppi gli item del test e calcolo la correlazione delle due metà. somministro allo stesso soggetto due versioni dello stesso test. somministro allo stesso soggetto due test diversi. somministro allo stesso soggetto lo stesso test in due momenti diversi. L'alfa di Cronbach dipende da: Lunghezza della scala. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Intercorrelazione tra gli item. Un test ha una buona validità divergente quando: il test è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. è possibile discriminare tra due misurazioni di costrutti diversi. non c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. La Validità nomologica indica: il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. la similitudine tra due forme parallele dello stesso test. la corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. La validità di contenuto comprende: validità di criterio. validità nomotetica. La validità di facciata. validità di costrutto. La validità concorrente fa parte: della validità predittiva. della validità nomologica. nessuna delle alternative. della validità di criterio. La validità concorrente è presente quando: il punteggio nel test è capace di predire accuratamente la prestazione nel dominio teorico cui il test appartiene. è presente una corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. il punteggio al test concorda con altre misure valide dello stesso costrutto. due forme parallele dello stesso test concordano. La validità predittiva è presente quando: il punteggio nel test è capace di predire accuratamente la prestazione nel dominio teorico cui il test appartiene. due forme parallele dello stesso test concordano. è presente una corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. il punteggio al test concorda con altre misure valide dello stesso costrutto. La validità di costrutto può comprendere: nessuna delle alternative. Validità convergente. Validità divergente. entrambe. Un test ha una buona validità convergente quando: è possibile discriminare tra due misurazioni di costrutti diversi. c'è accordo tra due misurazione dello stesso costrutto fatte con metodi o strumenti diversi. non c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. il test è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. La validità di costrutto può essere valutata usando: K di Cohen. T di Student. Matrice multi-tratto-multi-metodo. z score. La validità di facciata indica: la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. quanto gli item appaiono misurare ciò che misurano. il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. la similitudine tra due forme parallele dello stesso test. Un test ha una buona Validità di contenuto quando: il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. ha una buona corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. il punteggio del soggetto è patologico. La validità di criterio indica: nessuna delle alternative. la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. la corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. La validità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. il punteggio ottenuto dal soggetto. l grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. La validità di una ricerca può essere definita come: La peggiore approssimazione disponibile alla verità. La più critica approssimazione disponibile alla verità. La migliore approssimazione disponibile alla verità. nessuna delle alternative. Le ricerche che hanno lo scopo di "spiegare" permettono: potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato tra le variabili. non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di verificare relazioni causali: possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato. Quando svolgiamo una ricerca con la finalità di dimostrare empiricamente vogliamo: stabilire l'esistenza di un fenomeno. stabilire l'esistenza di un relazioni tra fenomeni. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di dimostrare empiricamente: possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. potremmo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. non possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. Considerare il pre-test come un evento ordinario aiuta a ridurre: l'effetto placebo. l'effetto della mortalità. l'effetto della regressione statistica. l'effetto delle prove. La direzione di una relazione causale tra due variabili può essere verificata considerando: entrambe le alternative sono vere. la sequenza temporale. una teoria. nessuna delle alternative è vera. Per ridurre l'effetto delle prove si può applicare: il disegno di Solomon. non è possibile ridurre tale effetto. il disegno classico. il disegno fattoriale. L'effetto delle prove minaccia la validità interna perché: non è possibile sapere cosa succede tra il pre-test e il post-test. la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. Un evento che durante il corso di un esperimento produce un effetto che si sovrappone a quello della variabile indipendente. i soggetti vengono coinvolti nella creazione delle prove. La minaccia della storia attuale può essere ridotta: aumentando l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali. aumentando le sedute sperimentali. progettando esperimenti che prevedano un'unica sessione sperimentale. ignorando gli eventi che accadono tra le diverse fasi di rilevazione dei dati. Per controllare la minaccia della storia attuale sarebbe necessario: aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. aumentare il numero di sedute. l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra non è rilevante. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. Le minacce alla validità interna sono: i rischi che il soggetto corre quando partecipa ad una ricerca. problemi nel determinare la direzione della relazione causale tra due variabili. fattori confondenti circa la relazione causale tra le variabili. fattori confondenti circa la relazione casuale tra le variabili. La relazione causale tra due variabili dipende: dalla direzione. entrambe le alternative sono vere. nessuna delle alternative è vera. dall'esclusione dei fattori di confusione. La minaccia della regressione statistica limita: nessuna. entrambe. la validità interna. la validità esterna. Per contenere il rischio di mortalità all'interno di un campione: è necessario eliminare il gruppo di controllo. è utile aumentare l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali. è solamente possibile cercare di reclutare più soggetti di quanti effettivamente previsti. è importante ridurre i soggetti che partecipano alla ricerca. Per ridurre la minaccia della regressione statistica è necessario: estrarre casualmente i soggetti che appartengono al campione di controllo. aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. randomizzare le prove. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. La minaccia della regressione statistica riguarda: a riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento. il fatto che la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. la riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con strumenti diversi. la riduzione della presenza dei punteggi medi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento. Una cattiva selezione dei soggetti può: minacciare la validità esterna dell'esperimento. portare alla creazione di due gruppi confrontabili tra loro. minacciare sia la validità interna che esterna. minacciare la validità interna dell'esperimento. Il gruppo sperimentale: viene escluso dalla ricerca. Viene sottoposto al trattamento. Somministra il trattamento. Non viene sottoposto al trattamento. Il gruppo di controllo: Non viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale. viene escluso dalla ricerca. Viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale. Somministra il trattamento. La minaccia della mortalità riguarda: la morte dello sperimentatore. il fatto che tra due fasi del test alcune persone si ritirino. la presenza di una legge statistica che prevede che nelle prove ripetute sugli stessi soggetti e sulla stessa variabile i punteggi estremi tendano a regredire. a possibilità che gli sperimentatori non siano gli stessi tra una fase e l'altra della ricerca. La minaccia della strumentazione può essere ridotta attraverso: la randomizzazione delle prove. la standardizzazione degli strumenti. nessuna delle alternative. entrambe. Gli strumenti di misurazione non intrusivi possono aiutare a: nessuna. entrambe. aumenta la validità interna. aumenta la validità esterna. Per validità di popolazione intendiamo: la capacità di generalizzare i dati della popolazione al campione. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. l'impossibilità di raccogliere dei dati attendibili. la possibilità di generalizzare i dati del gruppo di controllo a quello sperimentale. L'uso dell'inganno della ricerca: aumenta la validità esterna. è impossibile da applicare. è vietato dalla legge. è sempre etico. La validità esterna può essere suddivisa in: Validità di popolazione, temporale ed ecologica. validità di popolazione, di criterio ed interna. validità normale e probabilistica. Validità del campione, climatica ed ecologica. La validità esterna: Consente di applicare i risultati ottenuti a soggetti, situazioni, luoghi e tempi diversi da quelli sperimentali. Include la validità di costrutto. Non riguarda il concetto di "generalizzazione". tutte le alternative. Per validità temporale intendiamo: il confronto tra vita reale e attività sperimentale. la possibilità di assumere che i risultati della ricerca mutino nel tempo. la possibilità di assumere che i risultati della ricerca rimangano stabili nel tempo. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. Le variazioni che minacciano la validità temporale sono: mestruale, stagionale e annuale. esterne e interne. stagionale, ciclica e personologica. personale, ciclica e mensile. La validità ecologica prende in considerazione: il confronto tra gruppo sperimentale e di controllo. il confronto tra vita reale e attività sperimentale. solamente quella tipologia di esperimenti che viene condotta all'esterno del laboratorio. la possibilità di assumere che i risultati delle ricerche rimangano stabili nel tempo. La validità esterna può essere minacciata da: la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. l'uso di campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. l'uso di un gruppo di controllo non paragonabile a quello sperimentale. l'uso di campioni presi da popolazioni sempre diverse. Per aumentare la validità esterna potrebbe essere necessario: raccogliere dati prima che le persone se ne accorgano. usare solo soggetti che già conoscono la procedura sperimentale. raccogliere dati quando le persone ne sono maggiormente consapevoli. non raccogliere i dati. Un'operalizzazione inadeguata può portare ad una diminuzione della: validità ecologica. validità di costrutto. validità convergente. validità nomologica. La validità di costrutto può essere minacciata quando: le variabili indipendenti non vengono chiaramente definite. vengono selezionati campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. è presente l'effetto sperimentatore. l'operalizzazione identifica indicatori precisi. Per aumentare la validità di costrutto è necessario: analizzare solo studenti di psicologia. aumentare la distanza tra i pre-test e il post-test. fare in modo che i costrutti rimangano non definiti. creare una definizione operativa chiara e dettagliata. Per ridurre l'effetto Hawthorne è necessario: aumentare l'ampiezza campionaria. adottare il metodo del singolo cieco. fare in modo che il soggetto sappia che sta partecipando alla ricerca. aumentare il numero di sedute. La validità statistica: non permette di controllare l'effetto del caso. non è legata alla validità interna. va a verificare il rapporto tra le variabili. fa parte della validità nosografica. La validità statistica permette un confronto tra: nessuna delle alternative. variabilità empirica e variabilità teorica attesa. variabilità delle risposte del test e variabilità dei soggetti. entrambe le alternative. In una ricerca l'ipotesi da verificare è: l'ipotesi nulla. l'ipotesi mancata. l'ipotesi alternativa. l'ipotesi alternata. L'ipotesi nulla delinea: Le caratteristiche dell'effetto. La presenza dell'effetto. l'effetto placebo. L'assenza dell'effetto. L'ipotesi alternativa delinea: La presenza dell'effetto. L'assenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. l'effetto placebo. Il livello di significatività indica: quei valori chiaramente distanti dalle altre osservazioni disponibili. il livello di probabilità che viene superato quando H0 è vera con un valore di probabilità equivalente al valore di alfa stabilito. il cut-off dei test psicologici. il risultato del calcolo delle probabilità. La validità statistica può essere minacciata: Dalla generalizzabilità dei risultati. dall'effetto dello sperimentatore. Dalla presenza variabili ordinali e nominali. Dal fishing e dalla bassa potenza statistica. L'errore di I tipo si presenta quando: si hanno pochi soggetti da analizzare. vengono condotte poche analisi statistiche mirate. Si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza una ipotesi precisa. un test ha bassa potenza statistica. L'errore di II tipo si presenta quando: Si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza una ipotesi precisa. si hanno pochi soggetti da analizzare. vengono condotte poche analisi statistiche mirate. un test ha bassa potenza statistica. La zona di rifiuto è: un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla. un campo di valori possibili che ci si attende con maggior probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla. un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi alternativa. l'insieme di punteggi che indicano che la prestazione del soggetto è sotto la norma. La validità statistica utilizza come strumenti: il calcolo della probabilità e l'inferenza statistica. i test psicologici. l'anova. i metodi osservativi. L'unica differenza tra gruppo/condizione di controllo e gruppo/condizione sperimentale deve essere: il livello della variabile indipendente. il livello della variabile dipendente. l'età. le caratteristiche dei soggetti. Le strategie di controllo sperimentale: servono ad assegnare i soggetti ad una delle due condizioni sperimentali. stabiliscono e rendono operative le modalità atte ad aumentare la validità di una ricerca. permettono di aumentare solo la validità nomologica. permettono di aumentare la validità tramite analisi statistiche previse. Il concetto di controllo sperimentale indica: gli esperimenti che rientrano tra i disegni sperimentali e servono a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso. quelle procedure atte a neutralizzare o a controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. le potenziali minacce alla validità di un esperimento. qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. Nella condizione di un controllo i soggetti: sono quelli eliminati dalla ricerca. svolgono le stesse attività della condizione sperimentale. vengono sottoposti al trattamento sperimentale. non vengono sottoposti al trattamento sperimentale. Quando abbiamo un disegno entro i gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: la condizione di controllo. l'assegnazione casuale. il campionamento casuale. il gruppo di controllo. Quando abbiamo un disegno tra gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: il gruppo di controllo. la condizione di controllo. il campionamento casuale. l'assegnazione casuale. L'esperimento di controllo può essere definito come: un esperimento che rientra tra i disegni sperimentali e serve a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso. il gruppo di controllo in un esperimento. quelle procedure atte a neutralizzare o a controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. Ripetere esattamente un esperimento vuol dire: ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale. richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. Il follow-up: è un altro nome del post test. viene fatto a distanza di un certo tempo dal post-test. serve per verificare l'effetto immediato del trattamento. prevede una nuova somministrazione del trattamento. Le strategie generali di controllo sperimentale: sono indirizzate a ridurre eventuali problemi che potrebbero nascere all'interno del processo della ricerca. servono a controllare gli effetti di ordine e sequenza. permettono di controllare le procedure di campionamento e assegnazione. servono a prevenire l'uso dell'inganno nella ricerca. L'effetto dell'ora del giorno sottolinea che: fare rilevazioni la mattina è sempre consigliato. la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può avere delle ripercussioni. non è necessario tenere in considerazione l'orario in si fanno le misurazioni. la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può non ha ripercussioni. Ripetere sistematicamente un esperimento vuol dire: ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale. richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento. Quando si ripete un esperimento possiamo dire che è attendibile quando: i risultati emersi nelle due prove non sono paragonabili. non ci sono risultati positivi. i risultati emersi nelle due prove sono diversi. i risultati emersi nelle due prove sono stesso tipo. Le conoscenze e le aspettative dei soggetti: non influenzano la fiducia che e la collaborazione del soggetto alla ricerca. non sono fattori che devono essere tenuti in considerazione. possono minacciare la validità di un esperimento. influenzano l'esperimento solo quando non hanno a che fare con il costrutto o con la metodologia usata. Per limitare l'effetto dei soggetti si potrebbe: usare più sperimentatori. Usare la tecnica dell'inganno. spiegare dettagliatamente la ricerca ai soggetti. nessuna. Per limitare l'effetto dello sperimentatore si potrebbe: usare un solo sperimentatore. permettere allo sperimentatore di somministrare le istruzioni come meglio crede. nessuna. rendere automatiche le istruzioni del test. L'effetto diffusione si verifica quando: nessuna. coloro che hanno già sostenuto l'esperimento influenzano i successivi partecipanti. entrambe. coloro che hanno devono ancora sostenere l'esperimento influenzano i soggetti che hanno già partecipato nessuna. Gli effetti derivanti dai soggetti possono dipendere da: entrambi. Effetto diffusione. nesuna. Conoscenze sul costrutto e sulle procedure sperimentali. L'Effetto dello sperimentatore può essere legato a: l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sullo sperimentatore. l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sui soggetti. l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sugli strumenti. l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sul setting sperimentale. La procedura denominata doppio cieco permette: di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. È possibile controllare le aspettative dello sperimentatore e dei soggetti usando: usando le giuste procedure di campionamento. facendo raccogliere i dati solo allo sperimentatore che ha creato la procedura. facendo in modo che lo sperimentatore personalizzi le istruzioni come meglio crede. delle procedure chiamate singolo e doppio cieco. Le aspettative dello sperimentatore circa il risultato dell'esperimento che sta conducendo: possono influenzare tutti i livelli della sperimentazione. non influenzano l'esperimento. non possono essere controllate. devono essere manifeste così da guidare i soggetti durante l'esperimento. La procedura denominata singolo cieco permette: i controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. I metodi di assegnazione: vengono usati per selezionare il campione dalla popolazione. vengono usati per assegnare ad ogni soggetto un compito durante la prova. vengono usati per trovare i soggetti che non sono idonei a partecipare all'esperimento. vengono usati per creare i gruppi che parteciperanno all'esperimento. Il metodo del pareggiamento viene usato: quando non abbiamo soggetti volontari. quando le modifiche della variabile dipendente causano quelle della varabile indipendente. quando il campione può essere esaminato prima dell'esperimento. quando si pensa di avere un numero eccessivo di soggetti. Usando il metodo dei blocchi: La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. il campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Per poter generalizzazione i risultati della nostra ricerca alla popolazione dovremmo attuare: nessuna. le procedure di campionamento. entrambi. procedure di assegnazione. Nella procedura di campionamento casuale: Si selezionano soggetti volontari. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. Il campionamento casuale: può essere fatto con o senza reinserimento. può essere fatto solo con reinserimento. può essere fatto con o senza probabilità. può essere fatto con o senza rimodellamento. Nella procedura di campionamento casuale stratificato: ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. Si selezionano soggetti volontari. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Nella procedura di campionamento ad hoc: si selezionano solo soggetti volontari. Ogni elemento di un insieme ordinato di n elementi di una della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Usando il metodo dell'assegnazione casuale: ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Si selezionano solo soggetti volontari. l campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Nel controbilanciamento tra i soggetti completo: vengono usate solo alcune combinazioni di prove. viene usata solo una prova. vengono usate tutte le combinazioni di prove possibili. viene usato un solo test per la diagnosi. Quando attuiamo la tecnica di Controbilanciamento entro i soggetti denominata Randomizzazione delle prove è necessario che: ogni soggetti viene sottoposto ad una prova. ogni soggetto venga sottoposto ad una specifica sequenza che comprenda una diversa combinazione di prove. ogni soggetto venga sottoposto alla stessa combinazione di prove. estraiamo casualmente il campione dalla popolazione. Quando usiamo un disegno entro i soggetti potrebbe presentarsi: L'effetto della sequenza. nessuna. L'effetto dell'ordine. entrambe. L'effetto dell'ordine in un esperimento: si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. L'effetto della sequenza in un esperimento: è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore. si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento. si devono selezionare solo soggetti volontari. Il controbilanciamento entro i soggetti: ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. tutti i soggetti vengono sottoposti ad un'unica condizione. permette di estrarre il campione dalla popolazione. Il controbilanciamento tra i gruppi: permette di controllare solo l'ordine ma non la sequenza. permette di estrarre il campione dalla popolazione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. Il quadrato latino fa parte delle tecniche di: nessuna. Controbilanciamento entro i soggetti. Controbilanciamento completo. Controbilanciamento incompleto. La randomizzazione a blocchi fa parte delle tecniche di: Controbilanciamento tra i soggetti. Controbilanciamento entro i soggetti. entrambe. nessuna. HO UN GRUPPO DI SOGGETTI DEPRESSI, TUTTI I SOGGETTI VENGONO SOTTOPOSTI AD UN TRATTAMENTO FARMACOLOGICO E, UNA VOLTA INTERROTTO IL FARMACO, VENGONO SOTTOPOSTI AD UN PERCORSO DI SUPPOPRTO PSICOLOGICO. VALUTO IL LIVELLO DI DEPRESSIONE PRIMA E DOPO I TRATTAMENTI PER POICONFRONTARLI. STO APPLICANDO: DISEGNO ENTRO I GRUPPI. DISEGNO A MISURE RIPETUTE SEMPLICE. DISEGNO CLASSICO. DISEGNO DI SOLOMON. IL MIO DISEGNO FATTORIALE HA TRE VARIABILI INDIPENDENTI CON 2,3,4, LIVELLI CIASCUNA E UNA VARIABILE DIPENDENTE CON 5 LIVELLI. QUAL E’ LA NOTAZIONE CORRETTA?. 5X2X3X4. 2X3X4X5. 3X1. 2X3X4. L’ANALISI DEL CONTENUTO SERVE PER: ESTRARRE INFORMAZIONI DESIDERATE DA UN CORPUS DI MATERIALE TESTUALE. ADDESTRARE LO SPERIMENTATORE ALL’OSSERVAZIONE DEI SOGGETTI NEL LORO AMBIENTE NATURALE. cATEGORIZZARE LE AZIONI DEI SOGGETTI OSSERVATI NEL LORO AMBIENTE NATURALE. ESTRARRE INFORMAZIONI DESIDERATE DA UN CORPUS DI MATERIALE NUMERICO. UN RICERCATORE CHE SI APPRESTA AD APPLICARE I METODI OSSERVATI NON DOVRA’: FARE AFFIDAMENTO SOLAMENTE SUI RESOCONTI INDIRETTI DEI SOGGETTI. CONOSCERE LA TEORIA RISPETTO A QUELLO CHE ANDRA’ AD OSSERVARE. SVOLGERE UNA FASE DI ADDESTRAMENTO. AVVALERSI DEI SUPPORTI TECNOLOGICI. UNA VARIABILE E’ NOMINALE QUANDO: L’INTERVALLO TRA I LIVELLI E’ COSTANTE. E’ PRESENTE UNO ZERO ASSOLUTO. I SUOI VALORI POSSONO SOLO ESSERE DIVISI IN CATEGORIE DISCRETE DIVERSE. I SUOI VALORI POSSONO ESSERE ORDINABILI. LE ASPETTATIVE DELLO SPERIMENTATORE CIRCA IL RISULTATO DELL’ESPERIMENTO CHE STA CONDUCENDO: NON INFLUENZANO L’ESPERIMENTO. NON DEVONO ESSERE CONTROLLATE COSI’ DA INFLUENZARE TUTTI I LIVELLI DELLA SPERIMENTAZIONE. DEVONO ESSERE CONTROLLATE COSI’ DA NON INFLUENZARE TUTTI I LIVELLI DELLA SPERIMENTAZION. DEVONO ESSERE CONDIVISE CON I SOGGETTI COSI’DAGUIDARLIDURANTEL’ESPERIMENTO. LA PROVENIENZA GEOGRAFICA DI UN INDIVIDUO RILEVATA ANALIZZANDO LE DIVERSE PROVINCE D’ORIGINE PUO’ ESSERE CONSIDERATA UNA VARIABILE: A RAPPORTI EQUIVALENTI. NOMINALE. ORDINALE. AD INTERVALLI. NEL SISTEMA DI NOTAZIONE DEI DISEGNI FATTORIALI VENGONO INDICATE: LE VARIABILI CONFONDENTI. LE VARIABILI DIPENDENTI. I LIVELLI DELLE VARIABILI DIPENDENTI. I LIVELLI DELLE VARIABILI INDIPENDENTI. PER DIMINUIRE LA VALIDITA’ DI COSTRUTTO E’ NECESSARIO: TUTTE LE ALTERNATIVE. AVERE UNA DEFINIZIONE OPERATIVA VAGA E SOGGETTIVA. CREARE UNA DEFINIZIONE OPERATIVA CHIARA E DETTAGLIATA. FARE IN MODO CHE I COSTRUTTI SIANO CHIARAMENTE DEFINITI. QUANDO VOGLIO CONFRONTARE LE PRESTAZIONI AD UN TEST MEMORIA DI UN GRUPPO DI SOGGETTI CON DEMENZA PRIMA E DOPO DUE DIVERSI TRATTAMENTI DOVRO’ ATTUARE UN DISEGNO: WITHIN. BETWEEN. NON SPERIMENTALE. TRA I GRUPPI. IN UN DISEGNO FATTORIALE 3X4, LE VARIABILI INDIPENDENTI AVRANNO: UNA 3 E L’ALTRA 2 LIVELLI. DODICI LIVELLI CIASCUNA. UNA 3 E L’ALTRA 4 LIVELLI. SETTE LIVELLI CIASCUNA. PER LA CORREZIONE DI UN TEST NON DOBBIAMO: MODIFICARE LE RISPOSTE CHE NON SONO IN LINEA CON QUELLO CHE CIASPETTAVAMO. INTERPRETARE IL TEST SOLAMENTE SECONDO LA SENSIBILITA’ CLINICA. DESCIVERE SOGGETTIVAMENTE COME IL PAZIENTE SI E’ COMPORTATO. TUTTE. IL PROCESSO DI VALIDAZIONE DI UN TEST HA LO SCOPO DI: RENDERLO ACCURATO. RENDERLO PRECISO. ENTRAMBE. NESSUNA. LA VALIDITA’ ESTERNA PUO’ ESSERE PROTETTA QUANDO: USIAMO CAMPIONI PRESI DA POPOLAZIONI SEMPRE DIVERSE. USIAMO UN GRUPPO DI CONTROLLO NON PARAGONABILE A QUELLO SPERIMENTALE. MANCA LA CAPACITA’ DI GENERALIZZARE I DATI DEL CAMPIONE ALLA POPOLAZIONE. USIAMO CAMPIONI PRESI SEMPRE DALLE STESSE POPOLAZIONI. E’ NELLA FASE DELLA PIANIFICAZIONE DI UNA RICERCA CHE IL RICERCATORE: SOMMINISTRA GLI STRUMENTI DI MISURA. ORGANIZZA I DATI OTTENUTI. DECIDE IL DISEGNO SPERIMENTALE DA ADOTTARE. COMUNICA ALLA COMUNITA’ SCIENTIFICA L’ESITO DELLA RICERCA. PRIMA DI INIZIARE L’ATTIVITA’ DI OSSERVAZIONE PARTECIPANTE ILRICERCATORE: NON DEVE STRUTTURARE IL SETTING SPERIMENTALE IN CUI INSERIRE IL GRUPPO DA OSSERVARE. DEVE CREARE I QUESTIONARI CHE SOMMINISTRERA’ DURANTEL’OSSERVAZIONE. DEVE PREDISPORRE UNA SERIE DI ANALISI STATISTICHE CHE SVOLGERA’ DOPOL’OSSERVAZIONE. NON DEVE FAMILIARIZZARE CON IL GRUPPO SOCIALE NEL QUALE E’ INSERITO. IL LIVELLO DI SIGNIFICATIVITA’ INDICA: X. IL CUT-OFF DEI TEST PSICOLOGICI. IL LIVELLO DI PROBABILITA’ FISSATO A PRIORI CHE VIENE SUPERATO QUANDO H1 E’ VERA. IL LIVELLO DI PROBABILITA’ FISSATO A PRIORI CHE VIENE SUPERATO QUANDO H0 E’ FALSA. IL LIVELLO DI PROBABILITA’ FISSATO A PRIORI CHE VIENE SUPERATO QUANDO H0 E’ VERA. IL PRINCIPIO DI INTEGRITA’ DICE CHE IL RICERCATORE DOVREBBE: X. EVITARE COMPORTAMENTI OPPORTUNISTICI O AMBIGUI. NON ABUSARE DELLE SITUAZIONI DI ASIMMETRIA. TUTTE. NON ABUSARE DEL PROPRIO RUOLO ISTITUZIONALE. USIAMO IL DISEGNO CONTROBILANCIATO ENTRO I SOGGETTI QUANDO: IL NOSTRO CAMPIONE HA UNA NUMEROSITA’ RIDOTTA. IL NOSTRO CAMPIONE HA UNA NUMEROSITA’ ELEVATA. NON SAPPIAMO QUANTI SOGGETTI PORTERANNO A TERMINE LA NOSTRA RICERCA. NON SAPPIAMO DI QUANTI SOGGETTI SARA’ COMPOSTO IL NOSTRO CAMPIONE. PER AUMENTARE LA MINACCIA DELLA STORIA ATTUALE SAREBBE NECESSARIO: L’INTERVALLO DI TEMPO TRA UNA SESSIONE E L’ALTRA NON E’ RILEVANTE. AUMENTARE L’INTERVALLO DI TEMPO TRA UNA RISPOSTA E L’ALTRA. RIDURRE L’INTERVALLO DI TEMPO TRA UNA SESSIONE E L’ALTRA. DIMINUIRE IL NUMERO DI SEDUTE. DURANTE LE PROCEDURE DI CAMPIONAMENTO DELL’EVENTO IL RICERCATORE: NON DOVRA’ LIMITARSI AD OSSERVARE SOLO I COMPORTAMENTI CHE CONFERMANO LA SUA IPOTESI DI PARTENZA. NON SA COSA VUOLE OSSERVARE. NON DOVRA’ OSSERVARE TUTTI I COMPORTAMENTI CHE SODDISFANO UNA DESCRIZIONE PREDEFINITA. DOVRA’ OSSERVARE TUTTI I COMPORTAMENTI CHE SI VERIFICANO IN UN DETERMINATO LASSO DI TEMPO. |