Metodologia della ricerca - Pedroli - ipercompleto
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Title of test:![]() Metodologia della ricerca - Pedroli - ipercompleto Description: paniere + fuori paniere + quiz (commentate se trovare errori grazie) Creation Date: 2023/09/30 Category: Others Number of questions: 827
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Come oggetto di studio della psicologia la mente è considerata: Facilmente comprensibile. trasparente. osservabile. opaca. il metodo scientifico permette di: Produrre risultati confrontabili. Produrre risultati non attendibili. produrre risultati parziali e non attendibili. Produrre risultati non confrontabili. Il costrutto è: l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. un'attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. un insieme di affermazioni derivate dall'osservazione. una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. Il costrutto è la base per: definire l'attendibilità di una ricerca. Produrre risultati non confrontabili. produrre procedure rigorose per la ricerca. definire le ipotesi di ricerca. La scienza è: Un insieme disordinato e confuso di concetti. un epifenomeno fondato su alcune affermazioni aprioristiche. Un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. un insieme di conoscenze che comprende anche le pseudoscienze. La psicologia è una disciplina scientifica perché: Perché permette di trarre delle deduzioni usando solo il metodo osservativo. i risultati derivati dalla ricerca sono considerati scientificamente attendibili. la psicologia non viene considerata una scienza. non applica procedure rigorose per la strutturazione di una ricerca. La ricerca scientifica è: quell'attività di ricerca svolta non applicando il metodo scientifico. l'attività di ricerca svolta con metodi scientifici. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. ogni attività che permetta di sottoporre una valutazione neuropsicologica ad un paziente. La ricerca è: un insieme di conoscenze ordinate e coerenti, organizzate logicamente. ogni attività che permetta di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. Ogni attività di studio che abbia come fine l'acquisizione di nuove conoscenze. ogni attività volta ad insegnare nuove conoscenza ad una classe. La psicologia è: una scienza che analizza i fenomeni e i processi psichici usando il metodo scientifico. è una qualità innata che molti hanno. è una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico. (quiz) Ogni scienza sviluppa una propria metodologia: si. no. non è possibile dirlo. (quiz) una serie di ipotesi. formano una teoria. formano un costrutto. sono un test statistico descrittivo. Il processo di transdizione permette di: aumentare l'affidabilità di un test statistico. inferire dalle esperienze ciò che non può esser osservato direttamente. tradurre i risultati da un linguaggio numerico ad uno verbale. trovare il trattamento ideale per ogni paziente. Per il realismo critico le teorie: si applicano indifferentemente al mondo reale e a quello conosciuto. non possono essere applicate né al mondo conosciuto né a quello reale. riguardano il mondo conosciuto, non quello reale. riguardano il mondo reale, non quello conosciuto. Per il realismo critico: il ricercatore deve mirare alla falsificazione delle teorie. Non possiamo arrivare alla conoscenza completa dei fenomeni del mondo. le diverse teorie che riguardano un concetto si organizzano dal micro al macro. la scienza deve descrivere oggettivamente i fatti del mondo. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione Autocorreggibile di scienza?. relativismo critico e positivismo logico. Epistemologia genetica, Epistemologia anarchica e Teoria dei paradigmi. Razionalismo critico, Teoria dei paradigmi, Epistemologia irrazionale e anarchica. Epistemologia anarchica, Razionalismo critico e Positivismo logico. Per la concezione Autocorreggibile, la scienza nasce da: Dio. teorie. osservazioni. problemi. Per la concezione Dimostrativa di scienza, essa è: un insieme di conoscenze che evolve modificandosi nel tempo. un mezzo per avere il controllo sulla natura. la possibilità di accedere a conoscenze divine. un insieme unitario di conoscenze che può solo essere arricchito. Quali scuole di pensiero hanno abbracciato la concezione di scienza Descrittiva?. relativismo critico e positivismo logico. Epistemologia genetica ed Epistemologia anarchica. Epistemologia anarchica e Positivismo logico. Positivismo logico ed Epistemologia genetica. Per la concezione Descrittiva di scienza essa deve: descrivere oggettivamente i fatti del mondo. mirare alla falsificazione delle teorie. dimostrare la veridicità delle affermazioni. sottostare alle leggi divine. Per la concezione Dimostrativa di scienza essa deve: mirare alla falsificazione delle teorie. descrivere oggettivamente i fatti del mondo. sottostare alle leggi divine. dimostrare la veridicità delle affermazioni. Il Metodo deduttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro. Osservazioni, Ipotesi, Regolarità, Teoria. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità. Il Metodo Induttivo è stato sviluppato da: Piaget. Aristotele. Freud. Galileo. Il Metodo Induttivo procede seguendo le seguenti fasi: Dal micro al macro. Osservazioni, Regolarità, Ipotesi, Teoria. Teoria, Ipotesi, Osservazioni, Regolarità. Teoria, Osservazioni, Ipotesi, Regolarità. Il Metodo deduttivo è stato sviluppato da: Galileo. Piaget. Freud. Aristotele. le osservazioni sistematiche sono tipiche: dell'approccio scientifico alla conoscenza. dell'approccio destrutturato alla conoscenza. del modo di conoscere il mondo che adottano le persone quotidianamente. dell'approccio ingenuo alla conoscenza. Una variabile è definita come: un processo che ci permette di testare le ipotesi fatte. una caratteristica o condizione che varia a seconda delle situazioni o delle persone. il punteggio finale ad una prova cognitiva. una concezione di scienza Autocorreggibile. L'approccio generale che segue il metodo scientifico è: Empirico. Evoluzionistico. Superficiale. Intuitivo. L'approccio generale che segue il metodo ingenuo di approccio alla conoscenza è: Empirico. deduttivo. Intuitivo. Evoluzionistico. le osservazioni casuali sono tipiche del: del modo di conoscere il mondo che adottano i ricercatori. dell'approccio scientifico alla conoscenza. dell'approccio strutturato alla conoscenza. dell'approccio ingenuo alla conoscenza. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni casuali: non teniamo sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. possiamo tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. ci comportiamo come farebbe un ricercatore. mettiamo in atto un procedimento tipico del metodo scientifico. Quando analizziamo un fenomeno applicando le osservazioni sistematiche: non ci preoccupiamo di tenere sotto controllo i vari fattori che potrebbero influenzare gli eventi. mettiamo in atto un procedimento tipico dell'approccio ingenuo alla conoscenza. ci comportiamo come farebbe una persona comune. cerchiamo di tenere sotto controllo il maggior numero di fattori che potrebbero influenzare gli eventi. Il metodo scientifico è: il modo in cui gli scienziati formulano quesiti di ricerca e la logica dei metodi usati per ottenere le risposte. una pseudoscienza che analizza i fenomeni del mondo. una pseudoscienza che analizza i fenomeni e i processi psichici. il metodo con cui la gente comune conosce il mondo. Un'ipotesi non è verificabile quando: è stata accuratamente definita. i costrutti non sono chiaramente definiti. i costrutti hanno avuto una buona definizione operativa. si basa su costrutti condivisi dalla comunità scientifica. I concetti dell'approccio ingenuo: sono ambigui e non sempre definibili. solitamente vengono operazionalizzati. non è importante che vengano definiti con precisione. si basano su osservazioni rigorose. La validità può essere definita come: la somma di tutte le risposte errate ad un test. il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. il grado di precisione di una misurazione. il punteggio finale ad un test di personalità. La verifica delle ipotesi serve per: Analizzare se la comunicazione dei risultati è stata recepita. Capire in che modo le variabili si associano. creare il quesito di ricerca. Capire se le risposte ad un test sono corrette. Il processo di validazione ha lo scopo di: capire se le risposte ad un test sono valide. rendere gli strumenti accurati e precisi. riabilitare. fare diagnosi. L'attendibilità può essere definita come: la somma degli item di un test. il grado di precisione di una misurazione. il grado di affidabilità del risultato di una misurazione. il punteggio finale ad una prova cognitiva. L'operazionalizzazione di un costrutto: non è un processo scientifico. produce definizioni ambigue. prevede che vengano definite le procedure per produrlo e misurarlo. è tipica dell'approccio ingenuo della conoscenza. (quiz) Le osservazioni sistematiche ci permettono di: portare a termine esperimenti. generare delle conoscenze ingenue. fare inferenze soggettive sui fatti. I fattori da controllare per poter fare Inferenza causale sono: non è possibile fare inferenze causali. correlazione, regressione, contingenza. contingenza, covarianza, variabili confondenti. variabili dipendenti, indipendenti e correlazionali. La ricerca qualitativa: viene svolta solo su animali. si basa sull'uso di analisi statistiche. si basa sull'analisi di materiale verbale. viene applicata solo allo studio delle scienze matematiche. La ricerca di base ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti. fare diagnosi. capire come funzionano i processi. capire come modificare il comportamento. La ricerca quantitativa: prevede solo la somministrazione di farmaci. si basa sull'uso di analisi statistiche. viene applicata solo allo studio della psicologia. si basa sull'analisi di materiale verbale. L'approccio nomotetico: permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. ha come scopo quello di descrivere casi particolari. Le finalità del metodo scientifico sono: Descrivere, predire, spiegare, applicare. fare inferenze soggettive sui fatti. Ipotizzare, strutturare, applicare, spiegare. fare diagnosi. L'approccio Idiografico: ha come scopo quello di trovare le leggi generali che governano un dato fenomeno. ha come scopo quello di descrivere casi particolari. analizzare i due punteggi tramite un'analisi detta correlazione. permette di sottoporre un trattamento mirato ad un paziente. Una teoria scientifica può essere definita come: una scienza che analizza i processi psichici senza applicare il metodo scientifico. Una serie di domande non connesse, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli eventi. quell'attività di ricerca svolta applicando il metodo scientifico. Una serie di proposizioni, organizzate con logica, che servono a definire gli eventi, descrivere le relazioni tra gli eventi e spiegare il verificarsi degli event. La ricerca applicata ha come scopo: fare inferenze soggettive sui fatti. capire come modificare il comportamento. capire come funzionano i processi. fare diagnosi. Le variabili intervenienti sono: processi che stabiliscono un collegamento non chiaramente osservabile tra variabile indipendente e dipendente. processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte. processi che vengono usati per mettere in contrapposizione la variabile indipendente e dipendente. processi che non hanno nulla a che fare con la ricerca. (quiz) Gli obiettivi che una teoria scientifica può porsi sono: specifici o generali. solo specifici. solo generali. (quiz) Grazie ad una teoria scientifica è possibile: Strutturare e indirizzare la ricerca. Rallentare la ricerca pratica. Le teorie non hanno nessun legame con la ricerca attiva. (quiz) Una teoria scientifica deve essere. Logica precisa parsimoniosa. Basata su una conoscenza ingenua del mondo. Generica e intuitiva. (quiz) Attraverso uno studio correlazionale è possibile. Predire se una variabile influenzerà l’altra. Definire il rapporto causa/effetto. Capire le caratteristiche della relazione fra 2 variabili. Una variabili interveniente è: la variabile manipolata dal ricercatore. un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che può essere osservato direttamente. un intermediario tra variabili indipendenti e variabili dipendenti che non può essere osservato direttamente. una variabile che subisce l'effetto di un'altra variabile. Una teoria deve essere. tutte le alternative. Logica. Parsimoniosa. Precisa. Quando analizziamo i rischi di una ricerca: facciamo riferimento principalmente ai rischi che superano il rischio minimo. facciamo riferimento solo al rischio minimo. facciamo riferimento solo ai rischi che sono inferiori al rischio minimo. facciamo riferimento alle paure che ogni soggetto manifesta. Il rischio minimo in una ricerca è: il rischio che un soggetto è obbligato a sopportare per partecipare ad una ricerca. un rischio specifico correlato alla ricerca. il rischio che un soggetto corre tutti i giorni svolgendo le attività della vita quotidiana. il rischio che non deve essere fatto correre al soggetto quando partecipa alla ricerca. Una ricerca deve rispettare: Solo Standard metodologici. nessuno standard. Standard etici e metodologici. Solo Standard etici. Il codice etico: prevede norme che mirano aumentare il livello di precisione metodologica. non riguarda la ricerca in psicologia. non prende in considerazione i possibili rischi legati ad una ricerca. prevede norme che mirano ad evitare sofferenza ai partecipanti ad una ricerca. Il principio della tutela del benessere sottolinea che: Il ricercatore può usare la sua posizione di potere per reclutare soggetti. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. Il principio di responsabilità sociale afferma che: in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria. Il consenso informato: non richiede che vengano indicati i rischi che il soggetto potrebbe correre durante una ricerca. non riguarda la ricerca in psicologia. richiede che vengano fornite tutte le informazioni sulla ricerca per permettere di dare un consenso consapevole. prevede che, di norma, possano essere omesse delle informazioni al soggetto. Il principio del rispetto della dignità della persona afferma che: non prende in considerazione il concetto di discriminazione. il ricercatore deve evitare e contrastare ogni forma di discriminazione. è necessario preservare il benessere psico-fisico e il grado di sicurezza e autostima dei partecipanti. il ricercatore deve promuovere la discriminazione quando questa lo aiuta nella conferma della propria ipotesi. Il principio di integrità dice che: il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. il ricercatore può fare uso del potere derivato dalla sua posizione per indirizzare i risultati della ricerca. sarebbe opportuno evitare comportamenti opportunistici o ambigui e non abusare del proprio ruolo istituzionale e delle situazioni di asimmetria. Il codice etico italiano per la ricerca e l'insegnamento della psicologia contiene al suo interno: regole che ogni clinico deve rispettare. norme che regolano lo stanziamento dei fondi per la ricerca e l'insegnamento. principi metodologici. principi generali, regole di condotta e disposizioni attuative. Il principio Competenza riporta che: il ricercatore dovrebbe utilizzare solo metodi e tecniche per cui possiede un'adeguata preparazione. il ricercatore può usare qualsiasi strumento lo aiuti nella verifica della propria ipotesi. in nessun caso la ricerca deve mirare a generare o giustificare sofferenza e oppressione. il ricercatore deve usare solo strumenti creati da lui. (quiz) Il rapporto costi/benefici di una ricerca. Viene calcolato in maniera soggetiva dai partecipanti alla ricerca. Viene calcolato in maniera soggettiva dal comitato etico. Prevede l’uso di una formula standard. (quiz) Il codice etico italiano per la ricerca e l’insegnamento della psicologia nasce nel: 1995. 2015. 2005. (quiz) Il codice etico prevede: Tutte le ricerche debbano essere sottoposte al comitato etico. Solo le ricerche più rischiose debbano essere sottoposte al comitato etico. Tutti possono fare ricerca. Quando si conduce una ricerca sugli animali: non è necessario informare il comitato etico. non è necessario porsi problemi etici. ci sono delle norme etiche da seguire. l'importante è che gli animali siano nutriti. Nel consenso informato: si chiede al soggetto di esprimere le sue aspettative circa la ricerca. Vanno riportati tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca. Si decide quali rischi riportare e quali no in base alla probabilità che il soggetto partecipi alla ricerca. Vanno omessi tutti i rischi che il soggetto potrebbe correre partecipando alla ricerca. Se i soggetti accettano di partecipare ad una ricerca: tutte le alternative. possono ritirarsi ma si devono rassegnare a subire delle ritorsioni da parte dei ricercatori. sono obbligati a portare a termine l'esperimento. possono ritirarsi quando vogliono senza fornire spiegazioni. Durante una ricerca: bisogna preservare la privacy dei partecipanti. possiamo divulgare informazioni sensibili senza il consenso del soggetto interessato. i ricercatori devono conoscere tutto dei loro soggetti. dobbiamo forzare i partecipanti perché ci diano accesso a informazioni riservate. L'uso dell'inganno nella ricerca: è consentito se serve a minimizzare i rischi di una ricerca agli occhi dei partecipanti. non è consentito quando è finalizzato a convincere un soggetto a partecipare. può essere usato per reclutare soggetti. è sempre consentito. Dopo aver condotto una ricerca che prevedeva l'uso dell'inganno il debriefing è necessario per: proseguire con l'inganno e raccogliere altri dati. spiegare le reali finalità della ricerca. evitare che i partecipanti capiscano la vera finalità dell'esperimento. convincere i soggetti a non sporgere denuncia. Quando si fa ricerca con gli animali: è bene non eccedere il numero minimo di animali che servono per la verifica delle ipotesi. si dovrebbe evitare l'uso di metodi alternativi. non è necessario informare il comitato etico. non è necessario preoccuparsi della loro sofferenza. (quiz) il consenso informato è necessario per ogni ricerca in laboratorio: si. no. dipende se il ricercatore lo reputa necessario o meno. (quiz) La ricerca che usa animali come soggetto: Ha aiutato a fare importanti scoperte, in particolare nel passato. Porta benefici solo all’uomo e non agli animali. È sempre inutile e dannosa. (quiz) I metodi alternativi alla ricerca sugli animali. Non sono sempre utili. Non sono mai utili. Sono sempre utili. (quiz) I soggetti Che hanno deciso liberamente di partecipare a una ricerca. Devono mentire per fare bella figura. Sono tenuti a mentire per assecondare quella che credono sia la volontà dello sperimentatore. Sono tenuti a dare risposte oneste e a rispettare le regole definite dal consenso informato. (quiz) Secondo le normative per gli esperimenti sugli animali. Non si possono usare cani e gatti randagi. Questi possono essere usati per esercitazioni didattiche. È possibile allevare primati in laboratorio. (quiz) L’uso dell’inganno nella ricerca può essere usato quando. Vogliamo convincere un soggetto a partecipare alla ricerca. Non c’è altro modo per osservare und dato comportamento. Fa comodo al ricercatore. Quando si scrive un paper le questioni etiche sono legate a: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. gli autori. il plagio. In un articolo l'ordine degli autori: identifica il contributo di ciascuno al lavoro. non è indicativo del contributo di ciascuno. è legato all'anzianità. è sempre alfabetico. Quando in un articolo si riporta il lavoro di altri: va sempre riportata la fonte. si può fare in modo che sembri fatto da noi. la fonte può essere riportata in modo sommario. non è necessario riportare la fonte. La divulgazione di una ricerca può essere: scientifica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. non scientifica. Quando si comunicano i risultati della ricerca è importante: adeguare il prodotto al pubblico a cui ci rivolgiamo. non adattare il contenuto al tipo di pubblicazione. usare sempre un linguaggio molto tecnico. spiegare ogni cosa in maniera prolissa. Un libro può servire per divulgare una ricerca in modo: scientifica. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. non scientifico. Quando si partecipa ad un convegno è possibile: fare una presentazione orale. fare una presentazione scritta. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Una tesi di laurea magistrale: non prevedere nessuna attività di ricerca. è uguale a quella triennale. solitamente è il primo approccio ad una ricerca scientifica. deve essere compilativa. Secondo Omero e Aristotele: l'attività psichica risiede nel fegato. l'attività psichica non poteva essere indagata. l'attività psichica risiedeva nel cervello. l'attività psichica risiedeva nel cuore. gli ideologi. ritengono che pensiero e cervello non siano separabili. ritengono che pensiero e anima non siano separabili. ritengono che pensiero e cervello siano separabili. negano il concetto di pensiero. La mente e il corpo per Cartesio si collegano: nel cuore. Attraverso la ghiandola surrenale. Attraverso la ghiandola pineale. Non entrano mai in contatto. La nascita della psicologia è stata influenzata da: è nata subito come scienza autonoma. nessuna delle alternative. solamente dalla fisiologia. filosofia, astronomia, biologia e fisiologia. Pitagora riteneva che l'attività psichica: non si potesse parlare di attività psichica. derivasse dal fegato. derivasse dal cuore. derivasse dal cervello. Secondo Aristotele: l'uomo nasce con delle "idee innate". non è possibile indagare l'attività psichica. la mente è una tabula rasa. non si è mai occupato della mente. Secondo Aristotele è possibile studiare l'uomo perché: esso è a metà strada tra gli dei e la natura. tutte le alternative. esso è assimilabile agli dei. esso fa parte della natura. La dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia perché: credeva che l'uomo, in quanto animale, non meritasse di essere studiato. riteneva che l'uomo non potesse essere studiato perché troppo simile a Dio. tutte le attenzioni dovevano essere rivolte allo studio di Dio. non è corretto affermare che la dottrina cattolica ha arrestato lo sviluppo della psicologia. Secondo Cartesio la Res cogitans è: una macchina perfetta e autonoma. L'unione di mente e corpo. non fa parte dell'uomo. l'anima pensante ma priva di estensione. Secondo Cartesio la Res extensa è: L'anima pensante ma priva di estensione. Una macchina perfetta e autonoma. L'unione di mente e corpo. non fa parte dell'uomo. Cartesio riteneva che la mente contenesse: Solo idee innate. Idee innate, idee provenienti dai sensi e idee provenienti dalla memoria. nessuna idea innata, solo idee apprese. Solo idee provenienti dai sensi e dalla memoria. l metodo d'indagine dell'associazionismo era: l'introspezione. la somministrazione di test di massima performance. l'osservazione del comportamento. l'osservazione partecipante. Per Cartesio le idee innate: sono principi basilari che organizzano le altre idee. coincidono con i ricordi. non esistono. derivano dalla percezione del mondo. Gli empiristi: Studiano i processi che si svolgono nell'intelletto. Cercano di capire se esiste la mente. credono che l'attività psichica risiedeva nel cuore. Studiano solo il comportamento manifesto. I fondatori dell'empirismo sono considerati: Cartesio e Hume. Freud e Cartesio. Locke e Hume. Locke e Cartesio. Gli empiristi: adottano il concetto aristotelico di mente come Tabula Rasa. Studiano solo il comportamento manifesto. ritengono che esistano delle idee innate. non si occupano di studiare i contenuti della mente. Per gli empiristi la conoscenza: è completamente innata. deriva unicamente dall'esperienza. risiede nel cuore. è in parte innata. Hume può essere considerato il padre: del razionalismo. dell'associazionismo. della psicoanalisi. del comportamentismo. Secondo Hume i processi fondamentali della mente sono: la rimozione. i ricordi. le associazioni. le idee innate. Hume sosteneva che le associazioni possono essere fatte: attraverso una rete neurale simile ad un computer. per vicinanza, verosimiglianza e casualità. per somiglianza e casualità. per somiglianza, per contiguità e per causazione. (quiz) Il processo di associazione sincrona. Diceva che ogni pensiero non può essere diviso in componenti più piccole. È tipico del comportamentismo. È stato perfezionato dalla chimica mentale. (quiz) Durante il medioevo. Non è stato possibile studiare l’uomo a causa della dottrina cristiana. La scienza dell’uomo è stata portata avanti dalla chiesa. È nata la psicologia come scienza autonoma. (quiz) Per Cartesio res extensa e rex cogitans. Potevano essere studiate autonomamente. Dovevano essere studiate solo insieme. Non potevano essere oggetto di studio scientifico. (quiz) La corrente empirista. si contrappone al razionalismo di Cartesio. sviluppa il pensiero di Cartesio. non ha potuto prendere in considerazione il pensiero di Cartesio. (quiz) grazie al pensiero degli ideologi: il corpo può essere studiato perché è un organismo animale. il corpo può essere studiato perché include l’anima. mente e corpo sono un concetto diviso. (quiz) Grazie a Locke: è stato possibile definire l’intelletto come una facoltà e quindi renderlo disponibile allo studio scientifico. la psicologia si è allontanata dalla scienza. l’intelletto è diventato l’oggetto di studio della metafisica. Lo strutturalismo: studia l'anima. nasce dal funzionalismo. si basa sui principi di Darwin. adotta in maniera rigorosa il metodo dell'introspezione. Il metodo sottrattivo serve a rilevare: la forma delle fibre nervose. la velocità di conduzione delle fibre nervose. la composizione delle fibre nervose. la tipologia di fibre nervose. Dall'astronomia la psicologia eredita: il concetto di idee innate. il concetto di tempi di reazione. il concetto osservazione. il concetto di movimento. Helmholtz ha inventato: la psicoanalisi. l'arco riflesso. il metodo sottrattivo. le qualità gestalt. I concetti che la psicologia ha ereditato da Darwin sono: ereditarietà e adattamento. adattamento e accomodamento. rimozione e ereditarietà. Res extensa e Res cogitans. Chi fondò il primo laboratorio di psicologia sperimentale?. Freud. Wundt. Cartesio. Weber. Il metodo privilegiato da Wundt è: l'uso delle neuroimmagini. l'analisi del comportamento manifesto. il metodo sottrattivo. l'introspezione. Lo strutturalismo studia: rimozione e ereditarietà. l'esperienza in quanto dipendente dal soggetto esperiente. l'esperienza in quanto slegata dal soggetto esperiente. l'esperienza in quanto indipendente dal soggetto esperiente. Per gli strutturalisti l'introspezione deve basarsi sui concetti di: accomodamento ed errore dello stimolo. rimozione e ereditarietà. ereditarietà e adattamento. criterio elementaristico ed errore dello stimolo. Per gli strutturalisti: mente e coscienza sono separati. non esiste la coscienza ma solo la mente. mente e coscienza sono sinonimi. non esiste la mente ma solo la coscienza. (quiz) Per i funzionalisti il comportamento adattivo è composto da: una stimolazione motivante, una situazione sensoriale e una risposta. Sensazioni, immagini mentali, stati affettivi. stimolo e risposta. per gli strutturalisti la mente è. l’anima pensante ma priva di estensione. la somma di tutti i processi qui e ora. la somma di tutti i processi mentali nella vita. I funzionalisti mostravano. Scarso interesse per la sperimentazione. Poco interesse per la filosofia. forte interesse per la sperimentazione. Wertheimer ha scoperto: il movimento stroboscopico. La legge di Bell-Magendie. il metodo sottrattivo. l'introspezione. Le leggi della segmentazione del campo visivo permettono di: adotta in maniera rigorosa il metodo dell'introspezione. spiegare come viene percepito il movimento. spiegare come viene percepito un suono. spiegare come viene percepita la figura. Per la Gestalt all'interno di un campo le leggi: non possono essere indagate. dipendono dalle relazioni tra gli elementi presenti. non esistono. dipendono dai singoli elementi presenti nel campo. I principi di unificazione formale della Scuola della Gestalt: sono basati sul condizionamento. sono stati sviluppati da Freud. riguardano principalmente la percezione uditiva. descrivono il comportamento delle parti presenti nel campo. Per la Gestalt l'organizzazione di base e più semplice della percezione è. la legge della chiusura. la dicotomia figura-sfondo. l'arco riflesso. la dicotomia chiaro-scuro. La legge della somiglianza afferma che. Ci sono regole per stabilire come una configurazione di stimoli verrà percepita e organizzata. a parità di condizioni gli elementi che appaiono simili verranno percepiti come parte di una medesima forma. A parità di condizioni si tende a chiudere uno spazio percettivo completando il contorno e ignorando la presenza di una interruzione grafica. Il campo percettivo si segmenta in modo che ne risultino oggetti il più possibile equilibrati, armonici. La legge della pregnanza afferma che. A parità di condizioni gli elementi che appaiono simili verranno percepiti come parte di una medesima forma. il campo percettivo si segmenta in modo che ne risultino oggetti il più possibile equilibrati, armonici. Ci sono regole per stabilire come una configurazione di stimoli verrà percepita e organizzata. A parità di condizioni gli elementi più prossimi andranno a costituire la medesima forma. I fondatori della scuola della Gestalt sono: Donders, Köhler e Weber. Koffka, Wundt e Weber. Koffka, Koheler, Wertheimer. Loke e Donders. Che cosa è una gestalt?. l'esperienza in quanto slegata dal soggetto esperiente. Si tratta di un fenomeno che riguarda esclusivamente la percezione uditiva. Una proprietà del comportamento. un oggetto di ordine superiore con caratteristiche proprie. la legge della vicinanza afferma che. a parità di condizioni gli elementi che stabiliscono una direzione implicita verranno percepiti come parte di una medesima forma. a parità di condizioni gli elementi che appaiono simili verranno percepiti come parte di una medesima forma. a parità di condizioni gli elementi più prossimi andranno a costituire la medesima forma. per i gestaltisti l’esperienza può. essere basata sul condizionamento. far predilige un pattern già visto in passato. dare origine a un principio percettivo precedentemente non presente. Piaget ricerca, attraverso il suo lavoro: i principi e i metodi della conoscenza. le basi fisiologiche del pensiero. la legge della pregnanza. l'inconscio. I metodi che Piaget applica per la sua ricerca sono: neuroimaging. Osservazione guidata, Metodo clinico e Metodo critico. Rilievi fisiologici e Metodo critico. Osservazione partecipante, questionari e Metodo relazionale. Il metodo clinico utilizzato da Piaget: può essere applicato anche con neonati. si basa sull'ipnosi. Permette, tramite una conversazione, di analizzare i pensieri del soggetto e condurlo verso una riflessione guidata. non ci aiuta a capire le rappresentazioni del mondo del soggetto. Piaget si è occupato di: Epistemologia Genetica e Psicologia dello sviluppo. Epistemologia anarchica e Psicologia dello sviluppo. Epistemologia anarchica e Psicologia sociale. psicoanalisi e comportamentismo. Per Piaget l'assimilazione è: la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati. la selezione naturale di caratteri dominanti. la cancellazione di vecchi schemi mentali. l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. Nello stadio pre-operatorio di Piaget i bambini: Adottano il ragionamento trasduttivo. la selezione naturale di caratteri dominanti. sono in uno stato di egocentrismo radicale. Apprendono il concetto di reversibilità. Per Piaget l'adattamento è caratterizzano da: ipnosi e rimozione. assimilazione e accomodamento. assimilazione e adattamento. omeostasi e caos. Per Piaget l'accomodamento è: l'incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. la selezione naturale di caratteri dominanti. la modifica della struttura cognitiva o dello schema comportamentale per accogliere nuovi oggetti o eventi. la creazione di nuovi schemi mentali senza usare quelli precedentemente immagazzinati. Per Piaget gli stadi dello sviluppo cognitivo: si susseguono sempre nello stesso ordine e non possono essere anticipati. non esistono. sono reversibili e indipendenti. si sviluppano in ordine diverso a seconda dei soggetti. Il metodo critico utilizzato da Piaget: si avvale di materiale sperimentale scelto dal soggetto. si avvale di materiale sperimentale che il bambino usa per risolvere quesiti problematici. può essere applicato anche con neonati. si basa sull'ipnosi. (quiz) L'osservazione guidata utilizzata da Piaget: è attiva e partecipe. non ha nessuna ipotesi alle spalle. è distaccata e passiva. Le Skinner-box venivano usate per: Studiare il comportamento rispondente. Studiare il comportamento umano. analizzare l'arco riflesso. Studiare il comportamento animale. Skinner divide il comportamento in: rispondente e operante. manipolato e libero. condizionato e incondizionato. appreso e innato. Il comportamentismo promuove: la selezione naturale di caratteri dominanti. Un metodo di osservazione attiva dei pensieri dei soggetti. Un metodo fondato sulla osservazione esclusiva dei comportamenti manifesti. Lo studio dell'attività mentale attraverso meccanismi di inferenza. Qual è il principale metodo di investigazione dei comportamentisti?. L'ipnosi. L'uso della regressione lineare. L'uso di questionari. La stimolazione ambientale. Per il comportamentismo: le associazioni. La mente diventa accessibile ad un'analisi approfondita. L'oggetto di studio deve essere la mente. L'oggetto di studio deve essere il comportamento osservabile. Perché il comportamentismo afferma che la mente è una black box?. Perché paragona il funzionamento dell'essere umano a quello di una macchina. Perché i fenomeni psicologici che si verificano al suo interno non possono essere osservati direttamente. perché la scatola cranica è nera. Perché i fenomeni psicologici che si verificano al suo interno possono essere osservati direttamente. Il fenomeno del condizionamento classico è stato scoperto da: Skinner. Freud. Thorndike. Pavlov. Nell'esperimento di Pavlov la salivazione può essere: la risposta incondizionata. entrambe. la risposta condizionata. nessuna delle due. Nell'esperimento di Pavlov la carne: non è prevista. è lo stimolo complementare. è lo stimolo convenzionato. è lo stimolo incondizionato. La legge dell'effetto di Thorndike afferma che: E' necessario consolidare l'apprendimento attraverso l'esercizio. L'apprendimento non avviene per tentativi ed errori. l'apprendimento avviene per assimilazione e accomodamento. Un'azione accompagnata o seguita da uno stato di soddisfazione tenderà a ripresentarsi più spesso e viceversa. Per Thorndike l'apprendimento: avviene per tentativi ed errori. segue le leggi della Gestalt. non può mai venire rinforzato. si basa su idee innate. per Watson il comportamento è: non è osservabile scientificamente. un'azione semplici non scomponibile. un'azione complessa formata dalla combinazione di reazione più semplici. non esiste. Gli studi di Tolman l'hanno portato ad affermare che: il paradigma classico "stimolo-risposta" non esiste. il paradigma classico "stimolo-risposta" non è applicabile sugli animali. l'apprendimento avviene per assimilazione e accomodamento. l'apprendimento potrebbe essere latente. Thorndike si è occupato di studiare: la regressione lineare. le leggi della Gestalt. le modalità attraverso le quali persone procederebbero per la risoluzione dei problemi. la dissociazione mente-anima. Pavlov ha scoperto il fenomeno del. condizionamento classico. condizionamento operante. tote. (quiz) nell’esperimento di Pavlov la campanella. è lo stimolo condizionato. è lo stimolo incondizionato. è lo stimolo convenzionato. Secondo il modularismo la mente è composta da: i sistemi di input e sistemi centrali. i sistemi di input e sistemi di output. processi di feedback. processi che ci permettono di testare le ipotesi fatte. Il termine cognitivismo viene coniato da: Freud. Mill. Neisser. Tolman. Secondo il connessionismo la mente elabora le informazioni: parallelamente sfruttando sistemi collegati in rete. parallelamente sfruttando sistemi sequenziali. sequenzialmente sfruttando sistemi collegati in rete. sequenzialmente sfruttando sistemi sequenziali. Il cognitivismo vuole studiare: il paradigma "stimolo-risposta". il funzionamento della mente, che è intendersi come una black box. processi mentali mediante i quali le informazioni vengono acquisite dal sistema cognitivo, elaborate, memorizzate e recuperate. l'accomodamento e l'assimilazione. L'acronimo TOTE sta per: test, opzione, test, elaborazione. test, options, test, exams. test, operate, test, exit. testare, osservare, tradurre, eliminare. Per i cognitivisti: mente e computer non hanno nulla in comune. la mente è connessa all'anima. la mente funziona come un software e il cervello come un hardware. la mente funziona come un hardware e il cervello come un software. Neisser ha sviluppato: La legge del trasferimento. Le leggi della segmentazione del campo visivo. Modello HIP, Human Information Processing. il concetto di arco riflesso. che cos’è il tote?. Uno dei modelli della scuola della gestalt. Uno dei modelli più noti del comportamentismo. Uno dei modelli più noti del cognitivismo. In quanti settori viene divisa la psicologia?. 50. 8. 367. (quiz) I settori scientifico disciplinari sono. I settori in cui viene divisa la psicologia generale. Una distinzione disciplinare utilizzata in Italia per organizzare l’insegnamento superiore. I settori in cui viene divisa la psicologia per Cartesio. (quiz) La psicologia generale e la psicometria appartengono allo stesso settore scientifico disciplinare?. si. no. dipende. Per i cognitivisti il comportamento. Non comprende processi di feedback. È l’incorporazione di un evento o di un oggetto in uno schema comportamentale o cognitivo già acquisito. È un processo di continua verifica retroattiva del piano di comportamento. Guilford ha sviluppato: la teoria dell'intelligenza emotiva. la teoria dell'intelligenza cristallizzata. la teoria dell'intelligenza fluida. la teoria dell'intelligenza multipla. L'intelligenza fluida è: correlata a connotati emotivi. Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento. Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze. connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler. l'età mentale. Corrisponde alle capacità massime dei bambini di ogni età. Corrisponde alle 'capacità medie' dei bambini di ogni età. corrisponde al QI. Corrisponde alle capacità minime dei bambini di ogni età. Per Cattel l'intelligenza è: fluida e cristallizzata. verbale e di performance. emotiva e fluida. statica e dinamica. La teoria di Cattel: divide il fattore g di Spearman in due sottocomponenti. prende spunto dalla concezione di intelligenza di Wechsler. fa riferimento all'intelligenza emotiva. si basa sulla teoria del QI. Secondo Spearman : esiste l'intelligenza emotiva. L'intelligenza è una capacità mutipla, specifica per ogni tipo di abilità. l'intelligenza non è studiabile. L'intelligenza è una capacità generale, trasversale e comune a diverse abilità specifiche. L'intelligenza cristallizzata è: Si modifica quando apprendiamo nuove conoscenze. Valuta l'efficienza dei meccanismi di ragionamento. correlata a connotati emotivi. connessa alla concezione di intelligenza di Wechsler. Le teorie per spiegare l'intelligenza possono essere: Unitarie o multiple. nessuna delle alternative. solo multiple. solo unitarie. Per Binet l'intelligenza è: un costrutto multiplo, costituito da varie abilità. un elaboratore di informazioni che agisce in serie. un processo sequenziale di elaborazione di informazioni. un costrutto unitario. Per Guilford: Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e Prodotti. Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Emozioni e Memorie. Le capacità mentali sono ordinate secondo due assi: Operazioni e contenuti. Le capacità mentali sono ordinate secondo tre assi: Operazioni, Contenuti e Prodotti. (quiz) Gardner ha identificato. 7 tipi di intelligenza. 5 tipi di intelligenza. 12 tipi di intelligenza. (quiz) L’età mentale. Viene calcolata con scale di wechsler. Viene calcolata con la scala binet-simon. Corrisponde sempre all’età mentale. Il processo di ricerca è: lineare. circolare. aleatorio. casuale. Il processo di ricerca è basato su un approccio: relativo. ingenuo. scientifico. casuale. In quante fasi può essere diviso il processo di ricerca: 5. 10. 6. 7. La fase della pianificazione di una ricerca: Precede l'individuazione della domanda di ricerca. È slegata dalla fase dell'individuazione della domanda di ricerca. Porta alla definizione del disegno di ricerca. Si basa sull'interesse personale del ricercatore. E' nella fase della pianificazione di una ricerca: che il ricercatore decide quali strumenti di misura adottare. che il ricercatore analizza i risultati ottenuti. che il ricercatore comunica alla comunità scientifica l'esito della ricerca. che il ricercatore somministra gli strumenti di misura. La prima fase del processo di ricerca permette di: analizzare i dati. definire il problema. comunicare i risultati. raccogliere i dati. I problemi che guidano una ricerca possono nascere: dalla competizione con altri ricercatori. Tutte le alternative presenti. da problemi pratici. dagli interessi personali del ricercatore. Il concetto di "Serendipity" si riferisce a: l'assenza di scoperte nonostante un lungo periodo di ricerche. scoperte fatte dopo brevissimi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. scoperte fatte casualmente mentre si stavano indagando altri fenomeni. scoperte fatte dopo lunghi periodi di ricerche sullo stesso fenomeno. Una volta identificato il problema sarà necessario: interrompere il processo. comunicare i risultati. definire le domande di ricerca. analizzare i dati. L'influenza del lavoro di altri ricercatori può manifestarsi: in maniera euristica. nessuna delle alternative. entrambe delle alternative. in maniera sistemica. H0 afferma: La presenza dell'effetto. L'assenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca abbia successo. H1 afferma: L'assenza dell'effetto. Le caratteristiche dell'effetto. l'ipotesi che la ricerca non abbia successo. La presenza dell'effetto. L'ipotesi alternativa è anche detta: H1. H0. HA. nessuna alternativa. L'ipotesi nulla è anche detta: H1. H0. HA. nessuna alternativa. Il campionamento ci permette di: definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. estrarre dalla popolazione il campione. La definizione operativa di un concetto viene detta: operazionalizzazione. assegnazione. campionamento. riorganizzazione. Le procedure di assegnazione permetto di: estrarre dalla popolazione il campione. definire i compiti sperimentali. definire le procedure per misurare o osservare un concetto. assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. La popolazione è: l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme dei soggetti a cui verrà sottoposto il trattamento sperimentale. un insieme di eventi tratto dalla popolazione. Il campione è: un insieme di eventi tratto dalla popolazione. l'insieme di tutti gli eventi che non interessano al ricercatore. l'insieme delle persone escluse dalla ricerca. l'insieme di tutti gli eventi di interesse per il ricercatore. I metodi di osservazione possono essere: qualitativi. quantitativi. entrambi. nessuna. I metodi di ricerca sono: le modalità con cui vengono comunicati i risultati. le modalità con cui si correggono i test. i metodi per registrare le evidenze empiriche. le modalità con cui una ricerca viene organizzata. I metodi di ricerca possono essere inclusi in tre categorie: Descrittivi, veri esperimenti, quasi esperimenti. cognitivi, di massima e di tipica performance. scientifici, ingenui e casuali. fattoriale, con una variabile, casuale. (quiz) I test non cognitivi possono includere. Test di atteggiamento. Entrambi. Test di personalità. Le procedure di campionamento sono. Fattoriale, con variabile, casuale. Casuale, a blocchi, pareggiamento. Casuale, casuale stratificato, ad hoc. (quiz) Il campione deve essere rappresentativo della popolazione. vero. falso. dipende. L’operazionalizzazione permette di. Definire le procedure per misurare o osservare un concetto. Assegnare i soggetti del campione alle condizioni sperimentali. Estrarre dalla popolazione il campione. Le procedure di assegnazione possono essere: casuale, a blocchi, pareggiamento. casuale, casuale stratificato, ad hoc. fattoriale, con una variabile, casuale. (quiz) I test cognitivi sono anche detti: di massima performance. di performance tipica. di valutazione. (quiz) test di performance tipica sono anche detti: test non cognitivi. test cognitivi. test di profitto. La provenienza geografica di unindividuo analizzata dividendo l'Italia in Nord, Centro e Sud può essere considerata una variabile: nominale. a rapporti equivalenti. ad intervalli. ordinale. Le variabili quantitative sono: Ad intervalli e a rapporti. Ordinali e a rapporti. Nominali e ad intervalli. Nominali e ordinali. Le variabili ordinali e nominali assumono modalità: che possono essere rappresentate secondo una scala ad intervalli. non appartengono al campione analizzato. prive di valore numerico. che hanno valore numerico. Una variabile è nominale quando. i suoi valori sono categorie discrete diverse e non possono essere ordinabili. È presente uno zero assoluto. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori possono essere ordinabili. Una variabile è ordinale quando: I suoi valori oltre ad essere diversi sono anche ordinabili. È presente uno zero assoluto. L'intervallo tra i livelli è costante. I suoi valori sono diversi ma non ordinabili. La misurazione è: un processo che ci permette di comprendere la complessità della realtà. l'associazione tra una categoria e oggetti, eventi o individui in base a regole di corrispondenza. il processo che ci permette di capire quali sono gli strumenti migliori da utilizzare. l'associazione tra un oggetto e un evento in base a regole di corrispondenza. Le variabili qualitative sono: Ad intervalli e a rapporti. Nominali e ad intervalli. Ordinali e a rapporti. Nominali e ordinali. La terza fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. la raccolta dei dati. la comunicazione dei risultati. l'analisi dei dati. Una variabile è: ciò a cui si applica la misurazione. ogni soggetto che partecipa alla ricerca. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. il problema che viene analizzato nella ricerca. Un caso può essere definito come: il problema che viene analizzato nella ricerca. le variazioni di una variabile. ogni caratteristica del soggetto che può assumere valori diversi. ciò a cui si applica la misurazione. Una variabile a rapporti equivalenti: È caratterizzata da elementi che possono essere solo categorizzati. È caratterizzata da elementi che possono essere solo ordinati. Prevede uno zero assoluto. È caratterizzata da elementi che possono essere numerati. In una variabile a intervalli: l'intervallo tra i livelli è costante. l'intervallo tra i livelli è discontinuo. non è presente nessun intervallo. non è possibile sapere a priori che caratteristiche assumerà l'intervallo. Una variabile continua: può assumere ogni valore in un intervallo di numeri reali. Non può assumere nessun valore. Può assumere solo un valore. Può assumere solo un numero finito di valori. Una variabile discreta: Non può assumere nessun valore. Può assumere solo un valore. Può assumere solo un numero finito di valori. Può assumere un numero infinito di valori. Una variabile si dice indipendente quando: non viene presa in considerazione all'interno del disegno sperimentale. influisce sulla variabile dipendente senza esserne influenzata. è l'unica variabile presa in esame all'interno della ricerca. influisce sulla variabile dipendente e ne viene a sua volta influenzata. Una variabile si dice dipendente quando: risente dell'influenza dello sperimentatore. viene influenzata dalle caratteristiche del campione. subisce l'influenza della variabile indipendente senza influenzarla a sua volta. influisce sulla variabile indipendente senza esserne influenzata. La codifica dei dati prevede: la compilazione dei questionari. la definizione del problema. la trasformazione dei dati raccolti in numeri. la trasformazione dei dati in materiale verbale. Nelle tabelle di contingenza vengono inserite: le medie con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le mediane con cui ogni variabile si presenta. le frequenze con cui ogni combinazione di variabili si presenta. le deviazioni standard con cui ogni combinazione di variabili si presenta. La quarta fase della ricerca prevede: la creazione delle ipotesi. la definizione del problema. l'analisi dei dati. la raccolta dei dati. La statistica multivariata si applica all'analisi di: due variabili. una variabile. molte variabili. tutte le alternative. La statistica bivariata si applica all'analisi di: tutte le alternative. due variabili. molte variabili. una variabile. La statistica univariata si applica all'analisi di: tutte le alternative. molte variabili. una variabile. due variabili. La statistica confermativa permette di: verificare un modello di relazione tra dati. tutte le alternative. controllare se ci sono dati mancanti. capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria. La statistica esplorativa permette di: verificare un modello di relazione tra dati. tutte le alternative. controllare se ci sono dati mancanti. capire le relazioni tra dati per ipotizzare una teoria. Le affermazioni della statistica inferenziale possono essere: stime. verifica delle ipotesi. entrambe. nessuna delle alternative. La statistica inferenziale permette di: generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati. organizzare i dati da inserire nel dataset. definire le ipotesi di ricerca. La statistica descrittiva permette di: generalizzare alla popolazione le informazioni ottenute. descrivere, rappresentare e sintetizzare un insieme di dati. organizzare i dati da inserire nel dataset. definire le ipotesi di ricerca. Nelle matrici di dati: vengono inserite le frequenze di ogni variabile. vengono inserite le mediane di ogni variabile. vengono inserite delle descrizioni verbali di ogni soggetto. vengono inseriti i dati di ogni soggetto per ogni variabile. Le tabelle di contingenza: Sono tabella a doppia entrata in cui vengono incrociate due variabili. Sono tabella a doppia entrata in cui le righe rappresentano i soggetti e le colonne le variabili. sono rappresentazioni grafiche come gli istogrammi. Sono tabella a singola entrata. Nella statistica descrittiva i dati vengono riportati usando: resoconti verbali. Spss, jasp, excel. pubmed e web of science. tabelle, grafici e indici di sintesi. La competenza di un ricercatore viene valutata principalmente basandosi su: il numero e la qualità di articoli scientifici prodotti. gli encomi ricevuti. il numero di pazienti che ha visto. il numero e la quantità di tesi prodotte. La quinta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. l'interpretazione dei dati. l'analisi dei dati. la raccolta dei dati. La fase di interpretazione dei dati permette di: definire le ipotesi di ricerca. organizzare i dati in modo che vengano analizzati statisticamente. far conoscere ad altri i risultati del proprio lavoro. capire se i risultati sono in linea con l'ipotesi di partenza. La sesta fase del processo di ricerca prevede: la definizione del problema. la comunicazione dei dati. la raccolta dei dati. l'interpretazione dei dati. Quando interpretiamo i risultati di una ricerca: procediamo alla pubblicazione di un articolo. organizziamo i dati in un dataset. applichiamo le analisi statistiche previste. lo facciamo alla luce di una teoria di riferimento. (quiz) una teoria di riferimento può aiutare nell’interpretazione dei dati?. si. no. solo se la teoria è stata sviluppata dallo stesso ricercatore. (quiz) L’impact factor è usato per valutare. La rivista. Gli autori. I soggetti della ricerca. (quiz) l'indice H è usato per valutare. La rivista. Gli autori. I soggetti della ricerca. (quiz) L’esito del processo di revisione di un articolo prevede. Diversi gradi sia di accettazione che di rifiuto. Che la rivista modifichi l’articolo secondo le sue preferenze. Che l’articolo vengo solo bocciato o accettato così com è. (quiz) Per pubblicare un articolo su una rivista è necessario. È sufficiente pagare la quota di partecipazione. Basta inviare una copia a una rivista. Passare attraverso a un processo di revisione. (quiz) Gli indici bibliometrici sono: Algoritmi matematici che si applicano alla rivista e ai suoi autori. Riguardano la produzione non scientifica. Dipendono dai voti ottenuti agli esami universitari. (quiz) Più è alto l’impact factor più la rivista risulta autorevole. vero. falso. dipende. (quiz) Nella fase dell’interpretazione dei dati il ricercatore utilizza. I dati grezzi. I risultati delle analisi statistiche. Le matrici dei dati. (quiz) Quando interpretiamo i dati vogliamo. entrambe. Confermare un'ipotesi di ricerca. Aumentare la conoscenza di un problema. (quiz) L’indice h è. Una valutazione della qualità del lavoro del ricercatore. Un indice che valuta la qualità dei lavori pubblicati su una rivista. nessuna alternativa. Tra le tipologie di articolo scientifico troviamo: nessuna delle alternative. il post di un blog. l'articolo di giornale. l'articolo sperimentale. In un articolo l'abstract serve per: riassumere il contenuto. presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati. In un articolo la parte definita "metodi" serve per: riassumere il contenuto. presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati. In un articolo l'introduzione serve per: riassumere il contenuto. presentare il campo di indagine. descrivere il disegno sperimentale. Elencare di tutti gli articoli citati. Il campionamento del tempo non può essere applicato: quando il comportamento da osservare è lungo. quando il comportamento da osservare è raro. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. Il campionamento del tempo prevede di: non preoccuparsi di quando vengono svolte le osservazioni. distribuire le osservazioni in diversi periodi della giornata. compiere le osservazioni tutte nello stesso momento della giornata. tutte le alternative. Le strategie di campionamento della situazione ci permettono di: entrambe le risposte sono corrette. nessuna delle alternative. osservare un minor numero di soggetti. osservare diverse sfaccettature dello stesso comportamento. Le strategie di campionamento della situazione. richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in una sola situazione. permettono di fare inferenze causali. prevedono che il ricercatore fissi la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. richiedono che uno stesso comportamento venga osservato in più situazioni diverse. Durante le procedure di campionamento dell'evento. il ricercatore non sa cosa vuole osservare. il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che soddisfano una descrizione predefinita. il ricercatore dovrà osservare solo i comportamenti che confermano la sua ipotesi di partenza. il ricercatore dovrà osservare tutti i comportamenti che si verificano in un determinato lasso di tempo. Le strategie di campionamento dell'evento si applicano quando: il ricercatore non sa cosa vuole osservare. vogliamo osservare comportamenti ordinari e frequenti. tutte le alternative. si vogliono osservare eventi speciali o imprevedibili. Nel campionamento del tempo, la selezione casuale prevede: di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti. di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni. tutte le alternative. Nel campionamento del tempo, la selezione sistematica prevede: tutte le alternative. di fissare la durata dell'osservazione e distribuire questi intervalli casualmente durante la giornata. di organizzare di giorno in giorno le osservazioni in base alla disponibilità dei soggetti. di programmare degli intervalli di tempo durante tutta la giornata in cui verranno svolte le osservazioni. Le strategie di campionamento del tempo sono: entrambe. nessuna delle alternative. selezione sistematica. selezione casuale. Le strategie di campionamento del comportamento comprendono: tutte le alternative. il campionamento dei soggetti e le procedure di assegnazione. il campionamento di tempo, eventi, situazioni e soggetti. il campionamento della validità interna ed esterna. Durante un'osservazione scientifica: sono i soggetti a definire le regole che il ricercatore deve seguire. si osserva senza usare strumenti di rilevazione precisi. devono essere seguite delle procedure rigide e devono essere create situazioni strutturate. non richiede che vengano seguite delle procedure rigide e che vengano create situazioni strutturate. Fare inferenze circa il fenomeno che si sta osservando significa svolgere: nessuna delle due alternative. entrambe le alternative. un'osservazione scientifica. un'osservazione ingenua. L'osservazione può essere: scientifica. nessuna delle alternative. entrambe. ingenua. I metodi descrittivi sono usati per: condurre delle analisi preliminari. manipolare sperimentalmente le variabili. valutare la relazione causale tra due variabili. nessuna delle alternative. Quando applichiamo i metodi descrittivi ad una ricerca: possiamo usare solamente procedure di assegnazione a blocchi. possiamo usare solamente procedure di assegnazione casuali. possiamo adottare procedure di assegnazione dei soggetti casuali. non possiamo adottare procedure di assegnazione casuali dei soggetti. Un disegno di ricerca che adotta i metodi descrittivi permette: un completo controllo di tutte le variabili. di non analizzare delle variabili. nessun controllo sulle variabili. un parziale controllo delle variabili. Un disegno di ricerca quasi sperimentale permette: un parziale controllo delle variabili. un completo controllo di tutte le variabili. di non analizzare delle variabili. nessun controllo sulle variabili. Un disegno di ricerca sperimentale permette: un parziale controllo delle variabili. un completo controllo di tutte le variabili. di non analizzare delle variabili. nessun controllo sulle variabili. (quiz) Durante un’osservazione ingenua. Si adottano criteri rigorosi per classificare il comportamento osservato. Non bisogna fare inferenza circa il significato di quello che stiamo osservando. Vengono fatte delle inferenze circa il significato di quello che stiamo osservando. (quiz) I metodi descrittivi. Permettono di evidenziare una relazione causale tra le variabili. Non permettono di descrivere un evento. Permettono di descrivere un evento. (quiz) Le osservazioni scientifiche: non richiedono di fare inferenze circa il significato di quello che stiamo osservando. richiedono che vengano fatte inferenze circa il significato di quello che stiamo osservando. prevede che i soggetti facciano inferenze circa il significato del loro comportamento. (quiz) Per aumentare la validità ecologica di un'osservazione è necessario: attuare strategie di campionamento del comportamento. non è possibile migliorare questo tipo di validità. attuare strategie di campionamento degli strumenti. Gli aspetti positivi dell'osservazione naturalistica sono: non intrusività, alta artificiosità. non intrusività, non artificiosità e sistematicità delle osservazioni. il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto lunghe. bassa validità, intrusività e osservazioni ingenue. Uno dei problemi dell'osservazione naturalistica riguarda: il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto brevi. non intrusività, non artificiosità e sistematicità delle osservazioni. il fatto che le tempistiche devono essere strutturate in maniera rigida. il fatto che le tempistiche potrebbero essere molto lunghe. La registrazione digitale del comportamento osservato: non può essere applicata in concomitanza con tecniche carta e matita. permette una maggiore accuratezza nella categorizzazione. va a disturbare il comportamento dei soggetti osservati. nessuna delle alternative. Grazie all'osservazione naturalistica: entrambe le risposte sono corrette. possiamo osservare fenomeni che si presentano in situazioni di laboratorio. nessuna delle alternative. possiamo osservare fenomeni che si presentano in situazioni di vita reale. Quando dobbiamo rappresentare i comportamenti osservati possiamo usare le seguenti unità di misura: eventi temporali, sequenze e intervalli. eventi, stati, intervalli. stati, modalità ed eventi. eventi, stati, eventi temporali e intervalli. L'osservazione naturalistica: nessuna delle alternative. permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti andando ad interferire sul loro modo di comportarsi. non permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti. permette di raccogliere dati sul comportamento dei soggetti senza interferire sul loro modo di comportarsi. Durante un'osservazione naturalistica: non è necessario che chi osserva e chi interpreta sia la stessa persona. la fase di osservazione e la fase di interpretazione devono coincidere. è importante mantenere separate la fase di osservazione dalla fase dell'interpretazione. i comportamenti non devono essere interpretati. (quiz) per svolgere una buona osservazione naturalistica è necessario. categorizzare e fare inferenze sui comportamenti osservati. intervenire direttamente sulla situazione per elicitare i comportamenti da osservare. categorizzare, rappresentare e registrare il comportamento secondo regole precise. (quiz) L’osservazione naturalistica può essere usata per: verificare o falsificare risultati ottenuti in laboratorio. descrivere fenomeni suscettibili di essere analizzati in laboratorio. entrambe le risposte sono corrette. (quiz) Per svolgere una buona osservazione naturalistica è necessario: Categorizzare, rappresentare e registrare il comportamento secondo regole precise. Intervenire direttamente sulla situazione per elicitare i comportamenti da osservare. Categorizzare e fare inferenze sui comportamenti osservati. (quiz) Durante un'osservazione naturalistica le procedure di categorizzazione prevedono: la creazione di categorie precise in cui inserire i comportamenti osservati. la creazione di categorie molto ampie in cui inserire i comportamenti osservati. la creazione di elenchi che includano tutti i comportamenti osservati. (quiz) Durante un'osservazione naturalistica l'errore categoriale si ha quando: un oggetto reale e il corrispettivo oggetto mentale vengono assegnati a due categorie diverse. il ricercatore sbaglia ad assegnare un comportamento ad una categoria. un comportamento viene assegnato ad una sola categoria. (quiz) Quando dobbiamo categorizzare un costrutto psicologico durante un'osservazione. è quasi impossibile fare un’attribuzione univoca. è sempre possibile fare un’attribuzione univoca. è necessario fare un’attribuzione biunivoca. (quiz) Quando userò la categoria "eventi" per rappresentare i comportamenti durante un'osservazione: mi interesserà sapere se un determinato fenomeno si è presentato o meno. potrò registrare cioè comportamenti categorizzati all’interno di uno spazio di tempo prestabilito. possiamo includere nell'osservazione anche comportamenti che non hanno una durata temporale significativa. (quiz) Quando userò la categoria "stati" per rappresentare i comportamenti durante un'osservazione. voglio analizzare presenza, sequenza e durata dei comportamenti. potrò registrare cioè comportamenti categorizzati all’interno di uno spazio di tempo prestabilito. mi interesserà sapere se un determinato fenomeno si è presentato o meno. (quiz) Quando userò la categoria "eventi temporali" per rappresentare i comportamenti durante un'osservazione: possiamo includere nell'osservazione anche comportamenti che non hanno una durata temporale significativa. mi interesserà sapere se un determinato fenomeno si è presentato o meno. potrò registrare cioè comportamenti categorizzati all’interno di uno spazio di tempo prestabilito. (quiz) Quando userò la categoria "intervalli" per rappresentare i comportamenti durante un'osservazione. potrò registrare cioè comportamenti categorizzati all’interno di uno spazio di tempo prestabilito. mi interesserà sapere se un determinato fenomeno si è presentato o meno. voglio analizzare presenza, sequenza e durata dei comportamenti. (quiz) La registrazione del comportamento può avvenire usando: le note di osservazione. la registrazione digitale. entrambi gli strumenti indicati. (quiz) Le note di osservazione usate durante l'osservazione naturalistica: prevedono la trascrizione degli eventi osservati. prevedono la registrazione dei comportamenti tramite sistemi tecnologici. prevedono che l'esaminatore prenda nota dei comportamenti mentre questi accadono. I prodotti che vengono considerati durante l'osservazione indiretta sono: registrazioni del comportamento. i documenti d'archivio. artefatti che derivano dal comportamento. prove fisiche dell'utilizzo di un oggetto. Gli indizi fisici analizzati durante l''osservazione indiretta rappresentano: entrambe. registrazioni digitali del comportamento. le tracce lasciate dal comportamento passato. i documenti d'archivio. Durante l''osservazione indiretta possiamo prendere in considerazione: entrambe. gli indizi fisici. i documenti d'archivio. nessuna delle alternative. Gli indizi d'uso che vengono considerati durante l'osservazione indiretta sono: registrazioni del comportamento. artefatti che derivano dal comportamento. i documenti d'archivio. prove fisiche dell'utilizzo di un oggetto. L'osservazione indiretta prevedere l'analisi: del comportamento diretto dei soggetti. del comportamento dei confederati. degli esiti del comportamento. del comportamento dello sperimentatore. Durante l'osservazione strutturata: nessuna delle alternative. si osserva solo il comportamento naturale dei soggetti. ci sono degli attori che guidano la situazione. è il ricercatore stesso che guida il comportamento dei soggetti. L'osservazione strutturata avviene: in ambiente naturale. in entrambe le situazioni. nessuna delle alternative. in laboratorio. Per un'osservazione strutturata: il ricercatore si limita a osservare quello che succede in un ambiente naturale. il ricercatore cerca di strutturare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione. il ricercatore non interviene per modificare l'ambiente in cui svolgerà l'osservazione. il ricercatore non modifica niente dell'ambiente in cui osserva. L'osservazione intrusiva permette: l'impossibilità di controllare le variabili. la possibilità di controllare totalmente le variabili. di osservare il nesso casuale tra le variabili. la possibilità di controllare parzialmente le variabili. L'osservazione intrusiva prevede: l'osservazione partecipante, strutturata e gli esperimenti sul campo. l'osservazione indiretta, partecipante e gli studi sul caso singolo. l'osservazione strutturata, la ricerca d'archivio e gli studi sul caso singolo. nessuna delle alternative. L'osservazione intrusiva fa parte dei metodi di osservazione: strutturata. indiretta. diretta. semi-strutturata. Gli esperimenti sul campo prevedono: l'assenza di variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. la manipolazione di una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. la manipolazione di una o più variabili dipendenti all'interno di una situazione naturale. l'impossibilità di manipolare una o più variabili indipendenti all'interno di una situazione naturale. (quiz) La tecnica dell’osservazione strutturata è stata molto usata da. Freud. Piaget. Wundt. (quiz) gli indizi fisici analizzati durante l’osservazione indiretta sono. entrambi. prodotti del comportamento. indizi d'uso. (quiz) gli strumenti utilizzati durante l’osservazione indiretta. la validità dipende dai risultati che si ottengono. non garantiscono una buona validità. garantiscono una buona validità. (quiz) La manipolazione delle variabili negli esperimenti sul campo: è possibile grazie alla presenza di confederati. è possibile grazie all'intervento dello sperimentatore. non è possibile. Prima di iniziare l'attività di 'osservazione partecipante il ricercatore: deve predisporre una serie di analisi statistiche che svolgerà dopo l'osservazione. deve creare i questionari che somministrerà durante l'osservazione. deve strutturare il setting sperimentale. deve familiarizzare con il gruppo sociale nel quale è inserito. Nell'osservazione partecipante la teoria: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. viene modificata in base agli esiti dell'osservazione. serve come presupposto. L'osservazione partecipante si focalizza principalmente su: comportamenti che vengono elicitati in laboratorio. i prodotti del comportamento. eventi rari o poco frequenti. le "everyday life situation". Il ricercatore si propone di assumere il punto di vista dell'«insider» quando mette in atto l'osservazione: indiretta. partecipante. fattoriale. naturalistica. La ricerca partecipante richiede una strutturazione dell'ambiente: lineare. assente. minima. completa. Durante l'osservazione partecipante il ricercatore: partecipa ed osserva situazioni di vita quotidiana. analizza i prodotti del comportamento. influenza le situazioni di vita quotidiana che sta osservando. raccoglie solo resoconti da chi ha partecipato alla situazione da indagare. Quando si documenta il comportamento in maniera esaustiva: vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione. si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti. vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato. vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca. Quando si documenta il comportamento in maniera selezionata: vengono riportati tutti i comportamenti specifici di una situazione. si analizzano gli indizi d'uso per comprendere i comportamenti. vengono riportati solo i comportamenti a cui il ricercatore è interessato. vengono evidenziati solo i comportamenti che non sono utili ai fini della ricerca. la documentazione del comportamento esaustiva utilizza. racconti narrativi. entrambi. appunti sul campo. (quiz) il ruolo partecipante del ricercatore gli consente di. creare e consolidare legami con coloro che vuole osservare. osservare senza essere visto, il comportamento dei soggetti. la documentazione del comportamento può essere. selezionata. entrambe. esaustiva. (quiz) la documentazione del comportamento selettiva. prevede di registrare tutti i comportamenti osservati. sarà guidata da ipotesi e teorie. non sarà guidata da ipotesi e teorie. (quiz) La validità dell'osservazione partecipante dipende da: dalla sovrapposizione tra le caratteristiche dell’ambiente esperite dal soggetto e quelle supposte dal ricercatore. dalla corrispondenza tra costrutto e definizione operativa. dalla presenza dello sperimentatore nella scena che manipola le variabili per ottenere il risultato voluto. Durante l'osservazione partecipante il ricercatore: si propone di assumere il punto di vista dell'«outsider». si propone di assumere il punto di vista dell'«insider». analizza i prodotti del comportamento. cerca di non assumere il punto di vista dei soggetti osservati. L'influenza dell'osservatore si verifica quando: lo sperimentatore dice ai soggetti quelli che devono fare. la presenza dello sperimentatore modifica il comportamento dei soggetti. lo sperimentatore falsifica intenzionalmente i dati. le aspettative del ricercatore influenzano l'interpretazione dei comportamenti. Il bias dell'osservatore si verifica quando: lo sperimentatore falsifica intenzionalmente i dati. le aspettative del ricercatore influenzano l'interpretazione dei comportamenti. la presenza dello sperimentatore modifica il comportamento dei soggetti. lo sperimentatore dice ai soggetti quelli che devono fare. Per ridurre l'influenza dell'osservatore si potrebbe: desensibilizzare i soggetti. Tutte le alternative presenti. adottare una tipologia di osservazione meno invasiva. usare il metodo dell'assuefazione. Per ridurre il bias dell'osservatore si potrebbe: adottare una tipologia di osservazione meno invasiva. nessuna delle alternative. farsi aiutare da altri ricercatori nell'interpretazione. Tutte le alternative presenti. Quando svolgiamo una ricerca osservativa possiamo riscontrare: entrambe le alternative. il bias dell'osservatore. l'influenza dell'osservatore. nessuna delle alternative. L'inchiesta trasversale ripetuta prevede: diverse rilevazioni nel tempo con campioni indipendenti. un'osservazione in cieco. l'osservazione del comportamento in più sessioni. la raccolta dei dati in un unico momento. Tra i vantaggi dell'inchiesta troviamo: la possibilità di osservare il comportamento in un contesto naturale. la possibilità di rilevare segnali fisiologici. la possibilità di raggiungere un numero di persone molto limitato. la possibilità di raggiungere un numero di persone molto ampio. L'inchiesta ha come scopo: Descrivere un fenomeno. Trovare una correlazione tra due variabili. nessuna delle alternative. entrambe le alternative. L'inchiesta prevede di: raccogliere dei dati su campioni molto piccoli. porre delle domande a un campione di persone estratto da una popolazione che intende rappresentare. non di verificare delle ipotesi teoriche. osservare il comportamento di un campione di persone estratto da una popolazione che intende rappresentare. L'inchiesta si differenza dal sondaggio perché: l'inchiesta viene fatta in modo più superficiale. l'inchiesta non prevede una teoria di partenza che va verificata. raccoglie dati su campioni molto piccoli. l'inchiesta prevede una teoria di partenza che va verificata. L'inchiesta può essere: naturalistica o indiretta. trasversale o trasversale ripetuta. chiusa o aperta. partecipante o naturalistica. Le interviste faccia a faccia vengono svolte: in luoghi pubblici di grande affluenza. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. a casa dei soggetti. Le interviste telefoniche permettono di: controllare il grado di impegno dei soggetti. incontrare di persona i soggetti. eliminare il bias dell'intervistatore. ridurre i costi previsti per la somministrazione. Quando adottiamo i questionari via internet: evitiamo il Bias della risposta. possiamo incorrere nel Bias di selezione del campione. incappiamo nel bias dell'osservatore. abbiamo a disposizione un campione molto ristretto. Quando usiamo dei questionari postali. è possibile controllare sull'ordine di risposta. nessuna delle alternative. non è possibile garantire l'anonimato. Il tasso di risposta potrebbe essere molo basso. L'inchiesta può avvalersi dei seguenti strumenti: Questionari postali e via internet. nessuna delle alternative. tutti gli strumenti indicati. Interviste faccia a faccia e telefoniche. (quiz) le inchieste che richiedono dei tempi di raccolta molto lunghi vengono denominate. trasversale. studi di panel. trasversale ripetuta. (quiz) gli studi di panel. permettono il monitoraggio dei segnali fisiologici. servono a creare situazioni strutturate in cui osservare il comportamento. servono a valutare la stabilità di costrutti psicologici nel tempo. (quiz) Le interviste faccia a faccia. sono una metodologia molto costosa. permettono poca flessibilità nella somministrazione delle domande. annullano il bias dell’osservatore. Il questionario può includere: nessuna delle alternative. domande chiuse. domande aperte. entrambe le alternative. Durante la creazione di un questionario è necessario: adottare un approccio affrettato e superficiale. tutte le alternative. procedere con una pianificazione delle domande molto accurata. creare le domande basandosi sul senso comune. Un questionario può essere: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. autosomministrato. somministrato da un intervistatore. Prima di creare la versione definitiva di un questionario: si dovrebbe chiedere un parere a soggetti che non hanno nessuna esperienza. si dovrebbe creare un'intervista strutturata per la validazione. è necessario confrontarsi con dei colleghi esperti sia di metodologia sia del costrutto che andiamo ad indagare. non è necessario chiedere il parere di nessuno. Quando si crea un questionario: non è necessario fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo. serve solo che lo sperimentatore sia convinto della bontà dello strumento. è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un gruppo molto numeroso. è sempre consigliabile fare una somministrazione preliminare ad un piccolo gruppo. Prima di creare un questionario: nessuna delle sue alternative. non serve cercare altri strumenti perché è sempre preferibile crearne uno proprio. tutte le alternative. è bene accertarsi che non ci siano già strumenti validati che rilevino lo stesso costrutto. (quiz) il questionario è una metodologia molto usata perché. permette di avere una grande mole di dati. permette di osservare il comportamento in situazioni ecologiche. permette di assegnare i soggetti alle condizioni sperimentali in modo casuale. (quiz) le modalità di somministrazione di un questionario. dipendono dalla tipologia di inchiesta che si vuole usare. sono indipendenti dalla tipologia di inchiesta che si vuole usare. possono essere domande chiuse o aperte. (quiz) per decidere le informazioni da indagare in un questionario. non è necessario decidere le informazioni da indagare. è necessario definire dettagliatamente l’argomento deciso in fase di pianificazione della ricerca. è sufficiente l’argomento deciso in fase di pianificazione della ricerca. (quiz) le fasi di costruzione di un questionario sono. 6. 10. 23. (QUIZ) Tramite i questionari possiamo analizzare: Variabili demografiche. Preferenze o atteggiamenti. ENTRAMBE LE ALTERNATIVE. (quiz) Durante la costruzione delle domande di un questionario è necessario: analizzare nel dettaglio i possibili livelli che la variabile potrebbe avere. scegliere solo alcuni dei possibili livelli che la variabile potrebbe avere. concentrarsi solo sulla forma delle domande. La desiderabilità sociale porta i soggetti che rispondo ad un'inchiesta a: rispondere quello che pensano realmente. abbandonare la somministrazione del questionario prima di aver terminato tutte le domande. rispondere come credono che l'esaminatore preferisca o quello che viene considerato «politicamente più corretto». non dare alcune risposte. In un'inchiesta la presenza di item mancanti può essere: una riduzione della complessità. un imbuto. un filtro. un problema. In un questionario, una domanda che mi permette di saltare alcune risposte viene definita: domanda a scelta ragionata. domanda aperta. domanda ad imbuto. domanda filtro. Quando progettiamo un questionari dobbiamo considerare che: i soggetti dovrebbero essere invitati a fare inferenze circa il significato della posta. ogni domanda dovrà essere spiegata al soggetto. il modo in cui le domande sono poste possa influenzare la risposta. soggetti che appartengono ad un'altra cultura di riferimento non dovrebbero avere problemi a comprendere le domande. L'ordine delle domande di un questionario: influenza le modalità di risposta dei soggetti. non va tenuto in considerazione. non influenza le modalità di risposta dei soggetti. dovrebbe essere studiato per portare i soggetti a rispondere nel modo desiderato. In un questionario le domande valutative: servono per controllare il bias della risposta. sono quelle che esprimono una delle possibili risposte. sono quelle che usano parole con un forte valore emotivo nei confronti di una delle risposte. dovrebbero sempre essere inserite. Tra le domande di un questionario dovremmo inserire: domande che valutano un costrutto completamente diverso. domande che esprimano una delle possibili risposte. item invertiti per controllare il bias della risposta. domande valutative. Quando creiamo le domande per un questionario dobbiamo evitare: domande aperte. domande non valutative. domande che esprimano una delle possibili risposte. domande chiuse. Quando usiamo la tecnica ad imbuto per ordinare le domande in un questionario: partiamo da quelle più generali e si procede con quelle più specifiche. si adotta un ordine casuale. partiamo da quelle più specifiche e si procede con quelle più generali. nessuna delle alternative. Una buona tecnica per ordinare le domande in un questionario è: entrambe le alternative. l'ordine casuale. metodo ad imbuto. nessuna delle alternative. (quiz) un problema legato alla somministrazione delle domande in un’inchiesta. è legato solo al dubbio che i soggetti non dicano la verità. si lega solo alla fase di analisi dei dati. dipende dalle procedure statistiche applicate in fase di creazione del questionario. (quiz) in un questionario le domande filtro servono a. fornire suggerimenti sulle risposte alle domande. capire se il soggetto sarà idoneo o meno a rispondere ad una serie di domande. dare un forte valore emotivo nei confronti di una delle risposte. (quiz) si usano le domande filtro per. ridurre la durata della compilazione del questionario. aumentare la durata del questionario. mantenere costante la durata del questionario. (quiz) per accertare la veridicità delle risposte ad un’inchiesta. si dovrebbe integrare questa metodologia con altre fonti di informazione. solamente usare le giuste analisi tattiche. nessuna delle precedenti. (quiz) Quando usiamo una metodologia dell'inchiesta dovremmo porci il problema: inerente alla corrispondenza tra il comportamento descritto e quello reale. legato alla ridotta numerosità del campione che si può raggiungere. legato al problema dell'assegnazione dei soggetti. (quiz) Le inchieste vengono usate per: fare analisi correlazionali. capire la relazione casuale tra le variabili. (quiz) Un problema specifico legato all'inchiesta può essere: la presenza di item mancanti. la presenza di più risposte oltre a quelle necessarie. la mancanza di alcune informazioni legate ai costrutti non analizza. Quando il ricercatore non è la persona che ha raccolto i dati di una ricerca stiamo parlando di: un esperimento. una ricerca d'archivio. un quasi esperimento. un'intervista. Le ricerche d'archivio: prevedono che il ricercatore esamini dei registri pubblici. permettono di ottenere nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune. permettono di descrivere un fenomeno e di delineare una relazione causale. richiedono molte risorse. La ricerca d'archivio ha il vantaggio che: analizza eventi attuali. tutti i dati raccolti sono utilizzabili. non richiede molte risorse. richiede molte risorse. Le ricerche d'archivio permettono di: tutte le alternative. di avvallare ipotesi che riguardano eventi stanno avvenendo nel momento in cui vengono rilevati. avvallare ipotesi che riguardano eventi che dovranno ancora avvenire. avvallare ipotesi che riguardano eventi avvenuti in passato. La review ha un approccio: nominale. quantitativo. numerico. qualitativo. la meta-analisi ha un approccio. quantitativo. fisiologico. ordinale. qualitativo. La review: ottiene nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune. raccoglie, descrive e sintetizza le ricerche pubblicate su un dato argomento. permette di osservare un comportamento revisionando gli indizi d'uso. raccoglie, descrive e sintetizza le ricerche pubblicate su argomenti diversi. Una meta-analisi può basarsi su: tutte le analisi svolte dal ricercatore che la sta svolgendo. gli indizi d'uso. gli indici di ampiezza dell'effetto o la significatività delle ricerche. il controllo della sequenza e dell'ordine. Quando ottieniamo nuove informazioni accorpando i risultati di ricerche già svolte su un argomento comune stiamo facendo: un'inchiesta. una meta-analisi. una ricerca d'archivio. una review. I dati che vengono usati per la ricerca d'archivio: solitamente non sono raccolti per scopi scientifici. tutte le alternative. nessuna delle due alternative. solitamente sono raccolti per scopi scientifici. (quiz) I problemi nella metanalisi possono riguardare: le variabili "moderatore". gli errori sistematici delle singole ricerche. entrambe. (quiz) La meta-analisi: si propone di ottenere nuove informazioni attraverso l’accorpamento dei risultati di numerose ricerche che sono già state svolte su un argomento comune in momenti temporali differenti. consiste nel porre delle domande a un campione di persone estratto da una popolazione che intende rappresentare. viene scelto un solo campione di soggetti che viene monitorato costantemente nel tempo, ad intervalli fissi. (quiz) un approccio di meta-analisi basato sugli indici di ampiezza dell’effetto. analizza i dati ottenuti dalle ricerche singolarmente per permetterci di capire la validità di ognuna. permette quindi di ottenere una stima combinata dell’ampiezza dell’effetto. combina i valori delle singole ricerche per ottenere un effetto combinatorio. (quiz) nelle ricerche d’archivio il ricercatore. è la persona che ha raccolto i dati originari. non è la persona che ha raccolto i dati originari. fa parte del gruppo di ricercatori che ha raccolto i dati originari. (quiz) le ricerche d’archivio vengono dette anche. ricerche primarie. ricerche secondarie. ricerche terziarie. Gli studi dei casi singoli e gli esperimenti su singoli soggetti: permettono di ottenere gli stessi risultati. rappresentano due metodologie differenti. devono essere usati insieme per garantire una maggiore validità statistica allo studio. sono la stessa cosa. Lo studio dei casi singoli: prevede lo studio intensivo di una singola popolazione attraverso dei colloqui e/o delle osservazioni. rientra nei disegni sperimentali. permette di trarre conclusioni generalizzabili. prevede lo studio intensivo del comportamento di un'unica persona o evento. In una ricerca correlazionale: le variabili vengono solo controllate. le variabili non vengono né manipolate né controllate. le variabili vengono manipolate e controllate. le variabili vengono introdotte dallo sperimentatore per guidare la ricerca. Le ricerche correlazionali: permettono di tratte conclusioni causali. indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione dei rapporti causali tra le variabili. indagano le cause del comportamento attraverso la valutazione delle correlazioni tra le variabili. non prevedono l'uso analisi statistiche. Un grosso limite dello studio dei casi singoli riguarda: lo studio di casi poco frequenti. i costi elevati. la possibilità di osservare soggetti con patologie rare. la generalizzabilità dei risultati. Lo studio di caso singolo strumentale prevede: la descrizione di un gruppo di soggetti con comportamenti diversi tra loro. la descrizione un caso prototipico che non ha niente di diverso dagli altri. di comparare il soggetto analizzato con un campione di soggetto sperimentali. di analizzare soggetti unici per evidenziarne le specificità. Quando analizziamo soggetti unici per evidenziarne le specificità stiamo applicando: Lo studio di caso singolo strumentale. gli esperimenti su singoli soggetti. Lo studio di caso singolo intrinseco. Lo studio di caso singolo prospettico. Lo studio dei casi singoli retrospettivo: descrive fenomeni che devono ancora verificarsi. descrive eventi già terminati. prevede l'usare della regressione lineare. analizza il fenomeno nel momento in cui si presenta. Gli studio dei casi singoli possono essere: retrospettivi. prospettici. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. Lo studio dei casi singoli può portare a conclusioni: descrittivo-fattuali, interpretative o valutative. descrittivo-fattuali. interpretative. valutative. (quiz) lo studio dei casi singoli permette. di predire la relazione tra due variabili. di trovare una relazione causale tra variabili. di completare una teoria. (quiz) la correlazione esprime: l’intensità del legame tra le variabili. l’intensità e la direzione del legame tra le variabili. la direzione del legame tra le variabili. (quiz) In una ricerca correlazionale non è possibile: controllare la presenza di un terzo fattore. capire se c'è una relazione tra le variabili. applicare analisi statistiche. In uno studio longitudinale: non possono assolutamente essere applicati all'interno dei veri esperimenti. si considerano diversi campioni contemporaneamente, con differenti livelli di età. viene scelto un solo campione di soggetti che viene monitorato costantemente nel tempo, ad intervalli fissi. c'è la possibilità di tenere sotto controllo l'effetto della storia attuale. Gli studi trasversali: non possono assolutamente essere applicati all'interno dei veri esperimenti. considerano diversi campioni contemporaneamente, con differenti livelli di età. permettono di osservare un solo campione con caratteristiche eterogenee. selezionano un solo campione di soggetti che viene monitorato costantemente nel tempo, ad intervalli fissi. Studi sullo stesso costrutto condotti con metodologie studi longitudinali e trasversali hanno prodotto: non sono mai stati fatti. risultati simili. non hanno prodotto risultati. risultati contrastanti. Gli studi longitudinali retrospettivi: prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. prevedono misurazioni regolari su soggetti singoli che cambiano ad ogni rilevazione. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. Gli studi longitudinali prospettici: prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. prevedono misurazioni regolari su soggetti singoli che cambiano ad ogni rilevazione. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. Gli studi trasversali ripetuti: prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. seguono lo stesso soggetto per diverso tempo. seguono gli stessi soggetti per diverso tempo. richiedono ai soggetti di ricordare eventi passati. L'effetto della coorte di età afferma che: i soggetti di uno studio longitudinale provengono da coorti differenti e hanno esperienze differenti. non ci sono differenze tra soggetti appartenenti a diverse coorti. i soggetti di uno studio trasversale mostrano uno sviluppo omogeneo. i soggetti di uno studio trasversale provengono da coorti differenti e hanno esperienze differenti. Gli studi longitudinali possono essere: ripetuti, prospettici, retrospettivi. incrementali, prospettici e ripetitivi. dipendenti, indipendenti e nominali. naturalistici, intrusivi, indiretti. (quiz)gli studi longitudinali e trasversali possono essere considerati. completamente diversi dai disegni entro i soggetti o entro i gruppi. casi particolari di disegni entro i soggetti o entro i gruppi. equivalenti ai disegni entro i soggetti o entro i gruppi. (quiz) quando assegniamo i soggetti ai gruppi di uno studio trasversale. la variabile età è l’unica da tenere in considerazione. si prenderà in considerazione un solo gruppo di soggetti. si usa una metodologia completamente casuale. (quiz)Gli studi longitudinali e trasversali sono molto usati in: psicologia dello sviluppo. psicologia del lavoro. fisica. (quiz) Gli studi longitudinali permettono: l’identificazione degli sleeper effects, connessioni tra eventi separati da lunghi periodi di tempo. di valutare la variabile dipendente in una sola seduta. di modificare l'andamento dei fenomeni sociali. I veri esperimenti comprendono: Disegni sperimentali tra i gruppi. disegni fattoriali. Disegni sperimentali entro i gruppi. tutte le alternative. I fattori principali su cui dovremmo intervenire quando facciamo una ricerca sperimentale sono: Effetto dell'ordine e della sequenza. Standardizzazione e operazionalizzazione. bias e influenza dell'osservatore. manipolazione delle variabili e assegnazione dei soggetti. Il concetto di manipolazione delle variabili indica: il livello di intrusività di un'osservazione. il livello di controllo che è possibile esercitare sulle variabili nel setting sperimentale. quanto è possibile disporre dei soggetti sperimentali coinvolti nella ricerca. le procedure che permettono di assegnare i soggetti che compongono il campione alle diverse condizioni sperimentali. In un disegno between: ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente. ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. un solo soggetto viene sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. In un disegno within: ogni gruppo è sottoposto ad un solo livello della variabile indipendente. ogni gruppo è sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. un solo soggetto viene sottoposto a tutti i diversi livelli della variabile indipendente. I disegni between e within possono fanno riferimento: a gruppi di soggetti. a entrambi. a singoli soggetti. a nessuna delle alternative. Quando in un disegno sono presenti due o più variabili indipendenti abbiamo: un disegno di solomon. un disegno non sperimentale. un disegno fattoriale. un disegno a misure ripetute. Quando misuriamo la variabile dipendente dopo aver svolto il trattamento parliamo di: post-test. disegno misto. disegno trasversale. pre-test. I veri esperimenti consentono: di dire con la più alta sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile indipendente sono causati dalla manipolazione della variabile dipendente. di osservare i comportamenti nel loro ambiente naturale. allo sperimentatore di avere un controllo parziale su tutte le variabili della ricerca. di affermare con sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile dipendente sono causati dalla manipolazione della variabile indipendente. (quiz) il concetto di assegnazione dei soggetti indica: il livello di modificazione/controllo che è possibile esercitare sulle variabili che rientrano nel setting sperimentale. le procedure che permettono di assegnare i soggetti che compongono il campione alle diverse condizioni sperimentali. il livello di intrusività di un’osservazione. (quiz) quando misuriamo la variabile dipendente prima del trattamento parliamo di. valutazione post test. entrambe. valutazione pre test. In un disegno con un solo gruppo e una sola prova: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il post-test. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e il pre-test. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il post-test. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento e verrà fatto il pre-test. Quando voglio confrontare le prestazioni ad un test memoria di un gruppo di soggetti con demenza con un gruppo di soggetti sani dovrò attuare un disegno: within. entro i soggetti. between. descrittivo. I pre-esperimenti sono: disegni che permettono di osservare il comportamento in un contesto naturale. disegni che possono apparire sperimentali ma che permettono uno scarso controllo delle variabili. disegni che permettono un forte controllo delle variabili. equivalenti ai disegni sperimentali. Nel disegno con un solo gruppo e due prove le due prove: vengono svolte pre e post-test. vengono svolte entrambe post-test. vengono svolte durante il trattamento. vengono svolte entrambe pre-test. I disegni pre-esperimenti comprendono: Disegni con un solo gruppo e una sola prova, Disegni con un solo gruppo e due prove, Disegni con due gruppi non equivalenti e una prova. Disegno fattoriale, disegno di Solomon, disegno a serie temporali interrotte. nessuna delle alternative. Disegni simulati prima e dopo, Disegno con un solo gruppo e due prove, disegni con una sola variabile indipendente. Nel disegno con un solo gruppo e due prove: viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione pre-test. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui non verrà somministrato il trattamento ma solo due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova: vengono scelti due gruppi a cui verrà somministrata una valutazione. vengono scelti due gruppi a cui verranno somministrate due valutazioni. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e una sola valutazione post-test. viene scelto un solo campione a cui verrà somministrato un solo trattamento e due valutazioni. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova i due gruppi: solo il gruppo di controllo svolgerà il trattamento. svolgono entrambi il trattamento. nessun gruppo svolgerà il trattamento. solo il gruppo sperimentale svolgerà il trattamento. Nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova i due gruppi non sono equivalenti perché: nessuna delle alternative. entrambe le alternative. non c'è stata un'assegnazione randomizzata. non è possibile confrontare le valutazioni pre-test. (quiz) nel disegno con due gruppi non equivalenti e una prova, la prova. viene svolta durante il trattamento. viene svolta pre test. viene svolta post test. (quiz) un disegno con un solo gruppo e una sola prova avrà una scarsa validità perché. la variabile indipendente non può essere confrontata con dei dati certi. le variabili di disturbo non possono essere confrontate con dei dati certi. la variabile dipendente non può essere confrontata con dei dati certi. I quasi esperimenti: Non consentono al ricercatore di avere un controllo completo su tutte le variabili della ricerca. Consentono di dire con la più alta sicurezza che gli effetti riscontrati nella variabile dipendente sono causati dalla manipolazione della variabile indipendente. Consentono al ricercatore di avere un controllo completo su tutte le variabili della ricerca. In un disegno entro i gruppi: ogni gruppo è sottoposto a tutte le condizioni sperimentali. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. si prendono in considerazione solo soggetti singoli. ogni gruppo è sottoposto ad una sola condizione sperimentale. In un disegno tra i gruppi: si prendono in considerazione solo soggetti singoli. ogni gruppo è sottoposto ad una sola condizione sperimentale. ogni gruppo è sottoposto a tutte le condizioni sperimentali. nessun gruppo è sottoposto a nessuna condizione sperimentale. Il principale problema del disegno di Solomon: richiede un alto numero di valutazioni pre-test. si applica solo a soggetti singoli. richiede un esiguo numero di soggetti. richiede un alto numero di soggetti. Il disegno di Solomon: richiede un numero limitato di soggetti. non è in grado di isolare gli effetti di disturbo della prova preliminare. si applica solo a soggetti singoli. riesce a isolare gli effetti di disturbo della prova preliminare. Nel disegno di Solomon: tutti i gruppi svolgono il pre-test. entrambe le alternative. nessun gruppo svolge la prova preliminare. nessuna delle alterntive. Ho due gruppi di soggetti depressi, ad uno fornisco un farmaco all'altro un placebo. Valuto il livello di depressione di entrambi i gruppi prima e dopo il trattamento per poi confrontarli. Sto applicando: disegno classico. disegno a misure ripetute semplice. Disegno di Solomon. disegno entro i gruppi. I disegni con una variabile indipendente tra i gruppi sono: Disegno a misure ripetute semplice e Disegno di Solomon. disegno classico e disegno controbilanciato. Disegno a misure ripetute semplice, Disegni controbilanciati. Disegno classico e Disegno di Solomon. I disegni con una variabile indipendente entro i gruppi sono: Disegno a misure ripetute semplice e Disegno di Solomon. Disegno a misure ripetute semplice, Disegni controbilanciati. disegno classico e disegno controbilanciato. Disegno classico e Disegno di Solomon. I disegni con una variabile indipendente possono essere: nessuna delle alternative. entro i gruppi. tra i gruppi. entrambi. Il disegno classico è composto da: Due gruppi, una prova e il trattamento per un solo gruppo. Due gruppi, una prova e nessun trattamento. Un gruppo, due prove e nessun trattamento. Due gruppi, due prove e il trattamento per un solo gruppo. L'effetto dell'ordine in un esperimento: è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. Nel disegno a misure ripetute semplice: gruppi sono equivalenti perché sono composti dagli stessi soggetti. gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti con le medesime caratteristiche demografiche. gruppi non sono equivalenti. gruppi sono equivalenti perché sono composti da soggetti che si somigliano. L'effetto della sequenza in un esperimento: dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. è dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. Nei Disegni entro i gruppi: non sono previsti né gruppo né condizione di controllo. si prendono in considerazione solo soggetti singoli. è previsto un gruppo di controllo. ogni soggetto diventa il controllo di sé stesso. I disegni entro i gruppi con una sola variabile indipendente comprendono: entrambi. nessuna alternativa. disegno a misure ripetute semplice. Disegno controbilanciato entro i soggetti. Quando applichiamo un disegno a misure ripetute semplice ogni soggetto/gruppo: Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile indipendente. Viene valutato più volte per la variabile indipendente. Viene sottoposto a tutti i livelli della variabile dipendente. appartiene ad uno studio diverso. Quando voglio valutare come uno stesso gruppo di soggetti risponde a due diverse terapie per la memoria metterò in atto: un disegno con gruppo di controllo non equivalente. un disegno fattoriale. un disegno a misure ripetute. un disegno classico. Usiamo il disegno controbilanciato entro i soggetti quando: abbiamo un numero dei soggetti limitato. non sappiamo quanti soggetti porteranno a termine la nostra ricerca. abbiamo un numero dei soggetti molto alto. non sappiamo quanti soggetti parteciperanno alla nostra ricerca. Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore. si deve mettere in ordine il laboratorio. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi. si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento. il disegno controbilanciato entro i soggetti. permette di controllare l’effetto dell’ordine. permette di controllare l’effetto della speranza. permette di controllare la diversità tra i gruppi. (quiz) nei disegni entro i gruppi con una sola variabile indipendente. non sono previsti né gruppo né condizione di controllo. è previsto un gruppo di controllo. ogni soggetto diventa il controllo di sé stesso. nel disegno controbilanciato entro i soggetti. non controlla la diversità tra i gruppi. consiste nel sottoporre diversi soggetti a varie variabili indipendenti. consiste nel sottoporre ciascun soggetto a ogni livello della variabile indipendente secondo le possibili combinazioni in tempi diversi. In un disegno fattoriale 3x2 le variabili indipendenti avranno: una 3 e l'altra 2 livelli. sei livelli ciascuna. due livelli ciascuna. cinque livelli ciascuna. In un disegno fattoriale l'effetto interattivo. È dovuto alla presenza contemporanea delle dipendenti sulla variabile indipendente. È l'effetto che ogni variabile indipendente ha sulla dipendente, al di là di altre indipendenti. È dovuto alla presenza contemporanea delle indipendenti sulla variabile dipendente. È la variazione che la variabile dipendente ha sulla indipendente, al di là di altre dipendenti. In un disegno fattoriale l'effetto principale: È l'effetto che ogni variabile indipendente ha sulla dipendente, al di là di altre indipendenti. È dovuto alla presenza contemporanea delle dipendenti sulla variabile indipendente. È l'effetto che la variabile dipendente ha sulla indipendente, al di là di altre dipendenti. È dovuto alla presenza contemporanea delle indipendenti sulla variabile dipendente. Nei disegni con più variabili indipendenti: La variabile dipendente è sempre quantitativa. Non c'è nessuna variabile dipendente. La variabile indipendente è sempre qualitativa. La variabile dipendente è sempre qualitativa. Per analizzare i risultati di un disegno fattoriale è necessario applicare: l'analisi della varianza. la regressione lineare. la media. la correlazione. ho un gruppo di soggetti con demenza e un gruppo di soggetti sani, ad una parte di ogni gruppo fornisco un trattamento classico e all'altra un trattamento computerizzato. Valuto la memoria di entrambi i gruppi prima e dopo il trattamento per poi confrontarli. Sto applicando: un disegno di Solomon. un disegno classico. un disegno fattoriale. un disegno descrittivo. Nel sistema di notazione dei disegni fattoriali: vengono indicate solo le variabili indipendenti. vengono indicate tutte le variabili considerate nella ricerca. vengono indicate una variabile indipendente e una dipendente. vengono indicate solo le variabili dipendenti. Il mio disegno fattoriale ha tre variabili indipendenti con 4, 6, 2 livelli ciascuna e una variabile dipendente con 3 livelli. Qual è la notazione corretta?. 3x4x6x2. 2x3. 2x4x6x3. 4x6x2. In un disegno fattoriale 3x4 avremo: sette variabili indipendenti. dodici variabili indipendenti. una variabile indipendente e una dipendente. due variabili indipendenti. i disegni con più variabili indipendenti sono anche detti. disegni controbilanciati. disegni simulati. disegni fattoriali. (quiz) in un disegno fattoriale 2x2 possiamo avere. un numero illimitato di ipotesi nulle per ogni livello della variabile indipendente dipendente. tre ipotesi nulle per ogni livello della variabile indipendente. tre ipotesi nulle per ogni livello della variabile dipendente. L'effetto interattivo di un disegno fattoriale: è uguale alla somma dei singoli effetti principali. è legato al prodotto degli effetti principali delle variabili dipendenti. è diverso dalla somma dei singoli effetti principali. è uguale alla differenza dei singoli effetti principali. Un effetto interattivo intensificante potrebbe: diminuire gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono. aumenta gli effetti delle variabili indipendenti singolarmente. aumentare gli effetti delle singole variabili indipendenti quando queste interagiscono. diminuire gli effetti delle variabili indipendenti. Gli effetti interattivi potrebbero portare a: nessuna delle alternative. Inibire gli effetti delle variabili indipendenti. entrambi. Intensificare gli effetti delle variabili indipendenti. Per rappresentare gli effetti di un disegno fattoriale possiamo usare: nessuna delle alternative. grafici. entrambi. matrici di celle. Quando, in un disegno fattoriale, solo la variabile indipendente "B" è risultata significativa parliamo di: Effetto principale di B. Effetto secondario di B. Effetto interattivo di B. Effetto sommativo di B. Le matrici di celle usate per rappresentare un disegno fattoriale sono: tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili indipendenti. tabelle che riportano i punteggi medi di ogni combinazione delle variabili dipendenti. tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili indipendenti. tabelle che riportano i punteggi fattoriali di ogni combinazione delle variabili dipendenti. Un effetto interattivo inibente si presenta quando: la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti aumenta l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili indipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili. la presenza contemporanea delle due variabili dipendenti riduce l'effetto che avrebbero le singole variabili. (quiz) Gli effetti principali possono presentarsi insieme all’effetto di interazione come esito di un disegno fattoriale. si sempre. no. si solo quando il numero di fattori è maggiore di 3. Parliamo di effetto di interazione semplice quando. Le due variabili indipendenti singolarmente non presentano nessun effetto sulla variabile dipendente, questa viene modificata solo quando sono analizzate insieme. Le due variabili indipendenti presentano un effetto sia quando sono analizzate singolarmente sia quando sono analizzate insieme. Le due variabili indipendenti non presentano nessun effetto. Quando parliamo di effetto sommativo in un disegno fattoriale. Ci riferiamo alla presenza contemporanea ma indipendente degli effetti principali di ogni singola variabile. Ci riferiamo alla presenza contemporanea ma congiunta degli effetti principali di ogni singola variabile. Ci riferiamo alla presenza degli effetti principali di ogni singola variabile. Quando entrambe le variabili indipendenti analizzate sono risultate significative quando analizzate singolarmente possiamo parlare di. Effetto sommativo. Effetto interattivo. Effetto principali. I disegni fattoriali entro i soggetti vengono anche detti: disegni fattoriali misti. disegni non sperimentali. disegni fattoriali randomizzati. disegni fattoriali a misure ripetute. Un disegno fattoriale misto può includere: nessuna delle alternative. entrambi. Disegni con fattori manipolati e non manipolati. Disegni con fattori tra i soggetti ed entro i soggettiv. Per comprendere gli effetti di interazione che emergono da un disegno fattoriale dobbiamo tener presente, tra le altre cose: Gli effetti soffitto e pavimento. Gli effetti sopra e sotto. Gli effetti dell'ordine e della sequenza. Gli effetti di regressione e correlazione. Parliamo di effetto soffitto quando: il soggetto non ha completato la prova. la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto. la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto. la prestazione dei soggetti rimane nella media. Parliamo di effetto pavimento quando: il soggetto non ha completato la prova. la prestazione dei soggetti raggiunge il massimo previsto. la prestazione dei soggetti raggiunge il minimo previsto. la prestazione dei soggetti rimane nella media. Gli effetti soffitto e pavimento in un disegno fattoriale: si hanno quando i soggetti non hanno portato a termine la prova. non ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti. ci permettono di analizzare la performance reale dei soggetti. non sono correlati alla performance reale dei soggetti. un disegno fattoriale misto comprende. due o più variabili indipendenti uguali. una sola variabile indipendente e due variabili dipendenti. due o più variabili indipendenti di due tipi diversi. i disegni fattoriali possono essere. non randomizzati. parzialmente randomizzati. completamente randomizzati. per analizzare i risultati di un disegno fattoriale entro i soggetti dobbiamo usare. l’analisi della varianza per gruppi indipendenti. la correlazione. l’analisi della varianza per i gruppi correlati. i disegni fattoriali. non servono per spiegare in maniera efficace una teoria. aumentano la possibilità di spiegare in maniera efficace una teoria. riducono la possibilità di spiegare in maniera efficace una teoria. In un disegno con gruppo di controllo non equivalente i due gruppi sono così definiti perché: Non è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi. è stato possibile assegnare casualmente i soggetti ai gruppi. il campionamento è stato fatto casualmente. è stata usata una procedura di assegnazione randomizzata. Per analizzare l'equivalenza tra gruppi in disegni con gruppo di controllo non equivalente possiamo: sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione pre-test completa. sottoporre entrambi i gruppi ad una valutazione post-test completa. sottoporre entrambi i gruppi al trattamento sperimentale. sottoporre entrambi i gruppi al trattamento controllo. Quando voglio studiare due gruppi che sono entità naturali applicherò: un disegno fattoriale misto. un disegno non sperimentale. un disegno con gruppo di controllo non equivalente. il disegno di Solomon. Un disegno con gruppo di controllo non equivalente: prevede l'uso di un solo gruppo. rientra tra i disegni fattoriali. è simile al disegno di Solomon. non permette di garantire l'equivalenza tra i gruppi. A volte, nei quasi esperimenti: Entrambe le alternative. Non è possibile scegliere in maniera casuale il campione. nessuna delle alternative. Non si possono assegnare casualmente i soggetti alle condizioni sperimentali. I quasi esperimenti: Sono una delle tipologie di disegno sperimentale più usata in psicologia. È la sola tipologia di disegno sperimentale usata in psicologia. non fanno parte dei disegni sperimentali. Sono una delle tipologie di disegno sperimentale meno usata in psicologia. uno dei limiti dei quasi esperimenti è rappresentato dal fatto che. non è possibile manipolare la variabile indipendente. si possono sempre assegnare casualmente i soggetti alle condizioni sperimentali. non è prevista la variabile indipendente. un outcome possibili in un disegno con gruppo di controllo non equivalente è. la mancanza di efficacia del trattamento. l’effetto soffitto. l’effetto ordine. tra i quasi esperimenti troviamo. disegni con gruppo di controllo non equivalente. il disegno di Solomon. il disegno fattoriali. i disegni con gruppo di controllo non equivalente sono usati per. studiare due gruppi che sono entità naturali. studiare due gruppi campionati causalmente dalla popolazione. studiare due gruppi nel loro ambiente naturale. I disegni con gruppo di controllo non equivalente fanno parte: dei quasi esperimenti. dei veri esperimenti. dei disegni fattoriali. In un disegno simulato prima-dopo con campioni differenti nel pre-test e post-test: gruppi sono diversi perché non è possibile assegnare casualmente i partecipanti. gruppi uguali diversi perché non è possibile assegnare casualmente i partecipanti. gruppi sono diversi perché è possibile assegnare casualmente i partecipanti. gruppi sono uguali perché è possibile assegnare casualmente i partecipanti. I disegni a serie temporali interrotte: richiedono un numero limitato di misurazioni. richiedono un numero elevato di misurazioni. vengono effettuati senza misurazioni. non prevedono il pre-test. Un disegno a serie temporali interrotte prevede: una sola misurazione pre e post-test. nessun pre-test. più misurazioni pre e post-test. più misurazioni pre-test e una sola misurazione post-test. I disegni simulati prima-dopo possono essere: entrambi. nessuna delle alternative. Con campioni differenti nel pre-test e post-test. Con campioni differenti nel pre-test e post-test con o senza trattamento. Un disegno Serie temporale interrotte semplice prevede: entrambi. nessuno dei 2. solo il gruppo di controllo. solo il gruppo di sperimentale. Le misurazioni ripetute in disegno a serie temporali interrotte: non consentono di evidenziare la tendenza della variabile analizzata. consentono di evidenziare la tendenza della variabile indipendente. non consentono di evidenziare la tendenza della variabile indipendente. consentono di evidenziare la tendenza della variabile dipendente. un disegno serie temporale interrotte multiple prevede. solo il gruppo sperimentale. solo il gruppo di controllo. entrambi. in un disegno simulato prima-dopo con campioni differenti nel pre-test e post-test i soggetti che vengono sottoposti alle valutazioni: svolgono le valutazioni in contemporanea. sono diversi. sono uguali. i disegni simulati prima-dopo vengono molto usati per. la ricerca sul campo. annullare l’effetto al pre-test. il controllo sperimentale. i disegni simulati prima-dopo. non permettono un buon controllo sul prima e dopo. non permettono l’assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi. permettono l’assegnazione casuale dei soggetti ai gruppi. In uno studio sul caso singolo il disegno sperimentale prevede che: vengano fatte diverse valutazioni pre e post-test per ottenere una baseline. non vengano fatte valutazioni post-test. venga fatta una sola valutazione pre-test e una sola post-test per ottenere una baseline. non vengano fatte valutazioni pre-test. Uno studio sul caso singolo che prevede un disegno «A-B-A-B»: prevedere un trattamento, una baseline, un nuovo trattamento e una seconda baseline. permette di prolungare l'effetto del trattamento. il soggetto non viene valutato nel pre-test. non prevede nessuna valutazione. i vantaggi di un esperimento su soggetti singoli: Evidenziamento dei grossi effetti. nessuna delle alternative. Attenzione alla prestazione individuale. tutte le precedenti. Gli esperimenti su soggetti singoli: equivalgono ai disegni fattoriali. non vanno confusi con gli studi sui casi singoli. non vengono mai usati in psicologia. equivalgono agli studi sui casi singoli. Analizzando solo i punteggi medi di un gruppo di soggetti si può: nessuna delle alternative. evidenziare come funziona ogni singolo partecipante. nascondere alcuni soggetti il cui comportano si discosta della media. capire se lo sperimentatore ha rispettato le scelte metodologiche fatte. L'evidenziamento dei grossi effetti in uno studio sul caso singolo ci permette di: non riscontrare solo gli effetti più consistenti. riscontrare anche gli effetti più piccoli. riscontrare solo gli effetti voluti dallo sperimentatore. riscontrare solo gli effetti più consistenti. In uno studio sul caso singolo che prevede un disegno «A-B-A»: il soggetto non viene valutato nel post-test. il soggetto non viene valutato nel pre-test. il soggetto dovrebbe tornare al livello iniziale dopo il trattamento. il soggetto non dovrebbe tornare al livello iniziale dopo il trattamento. uno studio sul caso singolo può essere valutato seguendo un criterio. entrambi. sperimentali. clinico. (quiz) gli esperimenti su soggetti singoli. hanno permesso di fare grandi scoperte nei primi decenni di vita della psicologia. sono una metodica di recente creazione. non sono una metodologia scientifica. (quiz) in uno studio sul caso singolo il disegno sperimentale comparato ad un disegno su gruppi. è più flessibile. è più rigido. non permette aggiustamenti in itinere. valutare uno studio sul caso singolo seguendo un criterio clinico vuol dire. capire se l’effetto ottenuto dal trattamento ha una ricaduta sul comportamento reale. analizzare i dati attraverso le opportune analisi statistiche. far osservare da un clinico che non conosce il paziente l’adeguatezza del trattamento. I test psicologici prevedono: una valutazione delle risposte basata unicamente sulla sensibilità clinica. criteri qualitativi predefiniti per la valutazione delle risposte. una valutazione delle risposte effettuata dal soggetto. criteri quantitativi predefiniti per la valutazione delle risposte. I test neuropsicologici: fanno parte dei test non cognitivi. fanno parte dei test cognitivi. non fanno parte dei test cognitivi. fanno parte dei test di tipica performance. I test cognitivi sono anche detti. di massima performance. di personalità. osservativi. di tipica performance. I test non cognitivi sono anche detti. di massima performance. di personalità. osservativi. di tipica performance. Gli item di un test: non fanno riferimento ai comportamenti possibili. devono rappresentare solo alcuni comportamenti possibili. devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili. non devono essere rappresentativi dell'universo di comportamenti possibili. I test psicologici: Sono paragonabili ad una conoscenza intuitiva. non necessitano di una procedura standardizzata. si avvalgono di una procedura standardizzata. Forniscono informazioni difficilmente interpretabili. i metodi osservativi prevedono. di registrare e descrivere comportamenti che non sarebbe possibile ricreare in laboratorio. di registrare e descrivere comportamenti esclusivamente in laboratorio. risposte che possono essere giuste o sbagliate. l’osservazione per essere scientifica deve essere. rigorosa. ingenua. entrambe. l’osservazione qualitativa ci permette di. descrivere il fenomeno verbalmente. quantificare il fenomeno osservato traducendolo in numeri. fare inferenze sul comportamento osservato. l’osservazione quantitativa ci permette di. descrivere il fenomeno verbalmente. quantificare il fenomeno osservato traducendolo in numeri. fare inferenze sul comportamento osservato. i test di profitto. fanno parte dei test cognitivi. fanno parte dei test non cognitivi. fanno parte dei test di tipica performance. Un esempio di test di intelligenza è: General Reasoning Test. la WAIS-IV. 'MMPI. Il Tesi di Corsi. I test di profitto valutano: il livello futuro di prestazione di un soggetto. l'intelligenza. la personalità di un soggetto. l'abilità appresa attraverso l'esperienza già realizzata. I test di profitto servono a: valutare il livello attuale di competenza, conoscenza e capacità di un individuo. valutare le opinioni di un individuo. predire un livello futuro di prestazione in un campo specifico. valutare la personalità di un soggetto. Un esempio di test di attitudine è: General Reasoning Test. la WAIS-IV. 'MMPI. Il Tesi di Corsi. I test di attitudine sono usati: in ambito clinico per fare diagnosi psichiatriche. n ambito della psicologia dello sviluppo. nell'ambito della selezione e nell'orientamento. nella psicobiologia. La performance ad un test di intelligenza può essere influenzata da: tipologia di attaccamento. familiarità e cultura. attitudine. personalità. I test di intelligenza: riflettono differenti definizioni e teorie alla base di questo costrutto. si basano tutti sulla stessa definizione del costrutto. non fanno parte dei test cognitivi. non hanno una base teorica. Un ricercatore che si appresta ad applicare i metodi osservativi: non dovrà svolgere una fase di addestramento. dovrà svolgere una fase di addestramento. non potrà mai avvalersi di supporti tecnologici. dovrà fare affidamento solamente sui resoconti indiretti dei soggetti. L'analisi del contenuto serve per: addestrare lo sperimentatore. categorizzare le azioni dei soggetti. modificare il comportamento dei soggetti. estrarre informazioni desiderate da un corpus di materiale. Quando applichiamo dei metodi osservativi: è possibile l'autovalutazione. i soggetti sono osservatori di loro stessi. ogni soggetto osserverà gli altri. non è possibile l'autovalutazione. l'osservazione può essere. né qualitativa né quantitativa. solo qualitativa. sia qualitativa che quantitativa. solo quantitativa. l’analisi del contenuto permette di valutare. forma funzione e sequenza. parole frasi e paragrafi. punteggiatura verbi e articoli. prima di iniziare un’osservazione il ricercatore. dovrà fare pratica per prendere confidenza con gli strumenti. non è necessario fare pratica. dovrà sempre informare i soggetti delle sue intenzioni. le osservazioni possono essere. dirette e indirette. solo dirette. solo indirette. i metodi osservativi permettono di. osservare registrare descrivere trascrivere e codificare il comportamento umano. predire il profilo di personalità dei soggetti. valutare il livello futuro di prestazione di un soggetto. con i metodi osservativi. non è possibile usare tecniche di autovalutazione. è sempre possibile usare tecniche di autovalutazione. è a volte possibile usare tecniche di autovalutazione. l’osservazione può essere condotta in condizioni. entrambi. standardizzate. ecologiche. l’analisi del contenuto è replicabile perche. i criteri vengono esplicitati in anticipo. i criteri non vengono esplicitati. non vengono usati criteri specifici. (quiz) l’analisi del contenuto può essere svolta. solo a mano. entrambe. usando software specifici. L'intervista può essere definita come: una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'assenza di interazione con il soggetto. una modalità di analisi dei dati che si basa sull'assenza di interazione con il soggetto. una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'interazione verbale con il soggetto. una modalità di raccolta dei dati che si basa sull'interazione non verbale con il soggetto. L'intervista può essere: di tipica e di massima performance. non struttura, strutturata, semistrutturata. solo strutturata. verbale e non verbale. L'intervista non strutturata si caratterizza per: una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. non permettere allo sperimentatore di partecipare alla rilevazione. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. l'assenza di domande predeterminate. L'intervista semistrutturata si caratterizza per: una certa flessibilità nelle domande e nell'ordine di somministrazione. l'assenza di domande predeterminate. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell'ordine di somministrazione. l'obbligo di avere una terza persona presente durante la somministrazione. Il questionario può essere composto da: nessuna delle alternative. solo da domande aperte. entrambe le alternative. solo da domande chiuse. le domande a scelta forzata: sono domande aperte. possono essere sia aperte che chiuse. obbligano il soggetto ad esprimere un opinione. non obbligano il soggetto ad esprimere un opinione. il rating in un questionario: nessuna delle alternative. è migliore per discriminare tra le risposte. chiede di esprimere una preferenza tra un oggetto e un altro. richiede di valutare un item scegliendo tra i livelli di una scala. Il ranking in un questionario: nessuna delle alternative. si usa quando è necessario scegliere tra più di due alternative. chiede di esprimere una preferenza tra un oggetto e un altro. richiede di valutare un item scegliendo tra i livelli di una scala. le domande chiuse. permettono al soggetto di scegliere la risposta tra varie alternative. permettono al soggetto di rispondere liberamente usando le parole che preferisce. richiedono una risposta verbale. (quiz) le domande chiuse che richiedono al soggetto di esprimere una preferenza tra due oggetti sono dette. ranking. rating. monodirezionali. (quiz) le domande aperte. permettono al soggetto di rispondere liberamente usando le parole che preferisce. richiedono una risposta verbale. permettono al soggetto di scegliere la risposta tra le varie alternative. l’intervista strutturata si caratterizza per. una rigorosa predeterminazione delle domande e dell’ordine di somministrazione. l’assenza di domande predeterminate. una certa flessibilità nelle domande e nell’ordine di somministrazione. (quiz) l’intervista può essere somministrata. faccia a faccia. entrambe. telefonicamente. la correzione delle domande aperte prevede che. le risposte vadano classificate in categorie predefinite secondo criteri decisi a priori. vengano corrette attraverso delle procedure automatizzate e veloci. le risposte vadano classificate in categorie decise sul momento dai soggetti. I segnali elettrofisiologici grezzi: possono essere utilizzati così come sono. non richiedono l'uso di strumentazioni specifiche. non possono essere indagati. devono essere "puliti" prima di poter essere usati. I rilievi fisiologici posso usare parametri: entrambi. nessuna alternativa. biochimici. elettrofisiologici. Gli strumenti delle neuroscienze: consentono di esplorare le strutture e l'attività cerebrale in relazione a specifiche attività. Comprendono questionari e interviste. Non richiedono l'uso di strumenti tecnologicamente avanzati. non possono mai venire usate sugli umani. L'elettroencefalogramma permette di: rilevare l'attività elettrica della corteccia cerebrale. analizzare l'attività chimica del cervello. osservare la struttura del cervello. analizzare le strutture sottocorticali. Gli strumenti di neuroimaging permettono di: capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare solo il funzionamento del cervello. visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. visualizzare solo la struttura del cervello. La Tomografia Assiale Computerizzata permette di: visualizzare solo la struttura del cervello. visualizzare solo il funzionamento del cervello. capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. le tecniche di risonanza magnetica oernettono di. visualizzare solo la struttura del cervello. visualizzare solo il funzionamento del cervello. capire il funzionamento cerebrale a livello molecolare. visualizzare la struttura e il funzionamento del cervello. I rilievi fisiologici: permettono di capire ciò che la gente pensa. si basano si questionari autosomministrati. permettono di osservare modificazioni somatiche attraverso l'uso di metodiche wireless. permettono di misurare modificazioni somatiche dei parametri biochimici e ormonali. i segnali elettrofisiologici possono essere. sia elettrici che non elettrici. solo non elettrici. solo elettrici. per poter usare un segnale fisiologico è necessario che questo venga. percepito convertito e convenzionato. convertito condizionato e registrato. percepito convertito condizionato e registrato. (quiz) l’osservazione dei pazienti cerebrolesi. ha permesso la nascita delle neuroscienze. ha permesso la nascita della psicologia clinica. ha permesso la nascita della psicologia sociale. Le procedure di scaling Unidimensionali permettono di: assegnare un solo punteggio ad un insieme di risposte fornite. assegnare valutazioni qualitative ad un insieme di risposte fornite. assegnare un'etichetta verbale ad un valore numerico. assegnare diversi punteggi ad un insieme di risposte fornite. Le procedure di scaling Unidimensionale comprendono: Scala unidirezionale e Scala bidirezionale. Scala numerica, verbale e iconica. Scala nominale, Scala a intervalli e Scala ordinale. Scala di Thurstone, Scala di Guttman e Scala Likert. Le procedure di scaling multidimensionali permettono di: valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di più costrutti. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto che potrebbe essere costituito da una sola dimensione. valutare l'atteggiamento del soggetto nei confronti di un costrutto costituito da varie dimensioni. valutare l'atteggiamento di più soggetti nei confronti di più costrutti. Lo scaling è una procedura che richiede di: rispondere liberamente usando le proprie parole. collocare in ordine casuale degli item che sono stati forniti su una scala numerica. collocare su una scala numerica degli item che sono stati forniti in ordine casuale. collocare le risposte del soggetto in base al grado di correttezza. Lo scaling: è utilizzato principalmente per valutare gli atteggiamenti. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento futuro. è utilizzato principalmente per valutare il comportamento dei soggetti che non hanno partecipato alla ricerca. è utilizzato principalmente per valutare le risposte fisiologiche. Le procedure di scaling possono essere: multidimensionali. entrambe le alternative. nessuna delle alternative. unidimensionali. Scala di Guttman viene anche detta: scala a due code. scaling cumulativo o scalogramma. Scala a rapporti equivalenti. Scala Likert. (quiz) nello scaling multidimensionali. ogni dimensione del costrutto analizzato viene considerata come un’unità. ogni dimensione del costrutto analizzato viene considerata come un continuum. ogni dimensione del costrutto analizzato viene considerata come un insieme di altre dimensioni. (quiz) la scala likert. non viene usata in psicologia. è la tipologia di scaling meno usata in psicologia. è la tipologia di scaling più usata in psicologia. (quiz) nello scaling multidimensionali dovremmo ottenere. punteggi separati per ogni componente del costrutto. punteggi separati per ogni dimensione vengono considerati come un continuum dal punteggio minimo al punteggio massimo ogni costrutto. un singolo punteggio che rappresenta tutte le componenti del costrutto. I test psicologici standardizzati possono essere usati per: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. fare valutazioni cliniche. fare diagnosi. La validazione scientifica di un test serve a: selezionare i soggetti che potrebbero dare le risposte che più fanno comodo al ricercatore. selezionare il campione più adeguato. verificare la congruenza rispetto al costrutto di riferimento. verificare solamente la presenza di item errati. La costruzione di un test psicologico parte: dalla validazione. dalla somministrazione. dalla teoria. dai soggetti. I test psicologici standardizzati: non permettono di ottenere un punteggio. non permettono un confronto tra i punteggi ottenuto da diversi individui. permettono un confronto tra i punteggi ottenuti da diversi individui. offrono un risultato verbale. Una variabile è considerata tale solo se: è capace di assumere un solo valore non costante. è capace di assumere dei valori diversificati. non assume nessun valore numerico. è capace di assumere un solo valore costante. (quiz) la variabile può essere definita come. una proprietà di un evento reale che non può essere misurata. una proprietà di un evento futuro che dovrà essere misurata. una proprietà di un evento reale che è stata misurata. (quiz) i risultati dei test psicologici dovrebbero. essere analizzati solo con procedure qualitative. essere sintetizzati in uno o più punteggi da essere interpretati. indicare il punteggio ad ogni singolo item per permettere un’analisi più dettagliata. quando parliamo di test psicologici. non facciamo riferimento solamente ai questionari. facciamo riferimento solamente ai questionari. non ci riferiamo mai ai questionari. (quiz) i test psicologici vengono anche chiamati. entrambi. prove mentali. reattivi mentali. (quiz) la maggior parte dei test psicologici può essere usata. solo dagli psicologi. solo da chi abbia letto il manuale del test. da chiunque. La WISC-IV può essere somministrata a soggetti: dai 4ai 16anni. dai 4 ai 6 anni. con più di 16 anni. dai 6 anni ai 16 annie 11mesi. L' MMPI-2 prevede risposte: su una scala da -1a+1. su una scala da 1 a 5. vero o falso. su una scala da 1 a 10. L' MMPI-2 misura: caratteristiche strutturali della personalità. l'intelligenza non verbale. la memoria a breve termine. le attitudini. La WAIS può essere somministrata a soggetti. con più di 16 anni. dai 6 anni ai 16 anni e 11mesi. dai 4 ai 16 anni. dai 4 ai 6 anni. Le scale Wechsler sono: test attitudinali. sottoscale del test di Rorschach. test di personalità. est di intelligenza generale. Il Sixteen Personality Factor Questionnaire valuta: i fattori primari di personalità. la memoria a breve termine. l'intelligenza non verbale. le attitudini. Prima di somministrare un test è importante: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. creare un setting ricco di stimoli. istruire i soggetti affinché diano le risposte adeguate. leggere il manuale. Per la correzione di un test dobbiamo: interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. modificare le risposte che non sono in linea con quello che ci aspettavamo. dobbiamo basarci sulle norme specifiche riportate nel manuale. descrivere verbalmente come il soggetto si è comportato. Per passare dal costrutto al suo significato mettiamo in atto un processo denominato: misurazione. definizione. trascrizione. operazionalizzazione. Per passare dal significato del costrutto alle variabili mettiamo in atto un processo denominato. misurazione. definizione. trascrizione. operazionalizzazione. Per passare dalle variabili ai valori mettiamo in atto un processo denominato: misurazione. definizione. trascrizione. operazionalizzazione. La variabile titolo di studio può essere espressa usando: nessuna delle alternative. entrambe. scala a rapporti equivalenti. scala ordinale. La teoria classica dei test si sintetizza in quale delle seguenti equazioni: V = E-X. E = V+X. V= E+X. X = V+E. Nella teoria classica dei test il punteggio osservato è: la reale risposta del soggetto. La distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. solo l'errore sistematico. la risposta che lo psicologo rileva dal test. Nella teoria classica dei test il punteggio vero è: la distorsione dovuta ad alcune fonti di errore. risposta che lo psicologo rileva. solo l'errore sistematico. La reale risposta del soggetto. Nella teoria classica dei test l'errore è: la risposta che il soggetto voleva dare ma non ha espresso. la distorsione del punteggio dovuta ad alcune fonti esterne. la reale risposta del soggetto. la risposta che lo psicologo rileva. Quello che vorremmo ottenere da un test psicologico è: Punteggio vero. errore. tutte le alternative. Punteggio osservato. Quando somministriamo un testo possiamo avere errori: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. casuali. sistematici. Il valore che calcoliamo conoscendo il punteggio osservato e stimando l'errore può essere definito: punteggio vero. punteggio totale. punteggio errato. validità dei test. Secondo l'Item Response Theory soggetti con uguali capacità: hanno la stessa probabilità di risolvere due compiti con difficoltà diverse. non sono paragonabili. hanno una diversa probabilità di risolvere uno stesso compito. hanno la stessa probabilità di risolvere uno stesso compito. I modelli di misurazione sono: manuali in cui sono riportate le regole di scoring. modelli di attribuzione dei punteggi. modelli matematico-statistici che specificano le relazioni tra variabili osservate e variabili latenti. modelli per la distribuzione delle probabilità. Secondo l'Item Response Theory la probabilità che un compito venga eseguito correttamente dipende da: solo dalla difficoltà del test. abilità individuale e difficoltà dell'item. solo dall'abilità individuale. punteggio vero e punteggio osservato. le procedure di scoring servono per. entrambi. classificare le rx. attribuire i punteggi. solitamente le procedure di scoring: sono riportate nel manuale dei test. sono a discrezione del ricercatore. sono decise dai soggetti. il costrutto è anche detto. variabile latente. variabile di disturbo. variabile indipendente. il punteggio grezzo. deve essere confrontato con i valori normativi. permette di comprendere il significato del comportamento del soggetto. non deve mai essere confrontato con i valori normativi. per rendere osservabile una variabile latente è necessario applicare un processo di. operazionalizzazione. scoring. assuefazione. procedure di scoring standardizzate garantiscono. un’uniformità di valutazione. una diversità di valutazione. che il test venga eseguito al meglio dai soggetti. i più diffusi modelli di misurazione sono. entrambi. teoria classica del test. Item response theory. La validità di un test e la validità di una ricerca. sono la stessa cosa. sono due concetti completamente diversi. non possono essere paragonati. sono simili ma si riferiscono a due concetti diversi. L'attendibilità di un test può essere definita come: il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. Un test dovrebbe essere: entrambe. valido. attendibile. nessuna alternativa. L'accuratezza di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. la stabilità di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. la precisione di un test può essere definita come: l'uguaglianza tra due misurazioni fatte sullo stesso campione a distanza di tempo. il grado di corrispondenza tra il costrutto e la realtà. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. la coerenza tra manifestazioni diverse dello stesso costrutto nella stessa misurazione. L'attendibilità di un test può essere valutata con procedure che prevedono: entrambe. nessuna. una somministrazione. due somministrazioni. Per calcolare l'attendibilità di un test usando il metodo "Split-half" è necessario: sommare i punteggi di ogni soggetto e calcolare la media. calcolare la correlazione tra le coppie di item di un test. somministrare il test due volte e calcolare la correlazione tra le risposte del soggetto. dividere in due gruppi gli item e si valutare la correlazione delle due metà. L'attendibilità calcolata attraverso l'analisi della coerenza interna prevede di usare: T di Student. alfa di Cronbach. punti z. K di Cohen. L'affidabilità Test-retest permette di valutare: la patologia di un soggetto. la stabilità dei punteggi tra soggetti. la stabilità dei punteggi tra giudici. la stabilità dei punteggi nel tempo. Per valutare l'equivalenza tra forme parallele di un test: somministro allo stesso soggetto due test diversi. somministro allo stesso soggetto lo stesso test in due momenti diversi. somministro allo stesso soggetto due versioni dello stesso test. divido in due gruppi gli item del test e calcolo la correlazione delle due metà. L'alfa di Cronbach dipende da: Lunghezza della scala. entrambe le alternative. Intercorrelazione tra gli item. nessuna delle alternative. L’attendibilità calcolata attraverso l’analisi dell’accordo tra più osservatori prevede di usare. T di student. Alfa di cronbach. K di cohen. (quiz) La validità di un test può essere definita come. Il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. Il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. Il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. Un test ha una buona validità divergente quando: non c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. il test è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. è possibile discriminare tra due misurazioni di costrutti diversi. La Validità nomologica indica: il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. la similitudine tra due forme parallele dello stesso test. la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. la corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. la validità di contenuto comprende: validità nomotetica. validità di costrutto. validità di criterio. validità di facciata. la validità concorrente fa parte: nessuna delle alternative. della validità predittiva. della validità nomologica. della validità di criterio. la validità concorrente è presente quando: due forme parallele dello stesso test concordano. è presente una corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. il punteggio nel test è capace di predire accuratamente la prestazione nel dominio teorico cui il test appartiene. il punteggio al test concorda con altre misure valide dello stesso costrutto. la validità predittiva è presente quando: due forme parallele dello stesso test concordano. è presente una corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. il punteggio nel test è capace di predire accuratamente la prestazione nel dominio teorico cui il test appartiene. il punteggio al test concorda con altre misure valide dello stesso costrutto. la validità di costrutto può comprendere: entrambe. nessuna delle alternative. validità convergente. validità divergente. un test ha una buona validità convergente quando: c'è accordo tra due misurazione dello stesso costrutto fatte con metodi o strumenti diversi. è possibile discriminare tra due misurazioni di costrutti diversi. non c'è accordo tra due misurazione dello stesso fatte con metodi o strumenti diversi. il test è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. la validità di costrutto può essere valutata usando: z score. K di Cohen. Matrice multi-tratto-multi-metodo. T di Student. la validità di facciata indica: la similitudine tra due forme parallele dello stesso test. la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. quanto gli item appaiono misurare ciò che misurano. il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. Un test ha una buona Validità di contenuto quando: il punteggio del soggetto è patologico. ha una buona corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. la validità di criterio indica: la corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. nessuna delle alternative. la rappresentatività della caratteristica che il test intende valutare. il grado in cui il costrutto che vogliamo misurare si inserisce in una serie di relazioni tra costrutti. La validità di un test può essere definita come: il punteggio ottenuto dal soggetto. il grado in cui uno strumento misura ciò che dice di misurare. il grado di accordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. il grado di disaccordo tra misurazioni indipendenti dello stesso costrutto. La validità di criterio di un test comprende. validità predittiva. validità concorrente. entrambe. La validità di costrutto si riferisce al grado in cui. Lo strumento misura quello che dice di misurare. È presente una corrispondenza tra la misura e una variabile esterna. Il test è rappresentativo della caratteristica che intende valutare. La validità di facciata fa parte della. validità di contenuto. validità di criterio. validità di costrutto. La validità di una ricerca può essere definita come: La migliore approssimazione disponibile alla verità. La più critica approssimazione disponibile alla verità. nessuna delle alternative. la peggiore approssimazione disponibile alla verità. Le ricerche che hanno lo scopo di "spiegare" permettono: riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato tra le variabili. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di verificare relazioni causali: non possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. riusciremo a spiegare la natura del legame evidenziato. potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. possiamo capire quale variabile causi la variazione dell'altra. . Quando svolgiamo una ricerca con la finalità di dimostrare empiricamente vogliamo: nessuna delle alternative. entrambe. stabilire l'esistenza di un relazioni tra fenomeni. stabilire l'esistenza di un fenomeno. Se conduciamo una ricerca che abbia lo scopo di dimostrare empiricamente: potremmo ottenere una diagnosi per il nostro paziente. non possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. possiamo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. potremmo dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. Le tipologie di validità sono. 8. 5. 2. (quiz) Una ricerca che abbia lo scopo di verificare relazioni causali. Permette di rilevare la presenza di un’associazione tra le variabili. Permette di dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. Entrambe le affermazioni sono false. (quiz) Se cercassimo la definizione di validità troveremmo. Molte definizioni simili. Molte definizioni diverse. Un’unica definizione su cui c’è accordo. Secondo Cook e collaboratori le tipologie di validità sono. 8. 4. 2. La validità. Valuta la solidità e l’attendibilità di una ricerca. Permette di affermare la veridicità delle risposte date dal soggetto. (quiz) Con il concetto di validità si fa riferimento a quanto i risultati ottenuti attraverso lo svolgimento degli esperimenti non debbano corrispondere a un dato di realtà. vero. falso. dipende. (quiz) Una ricerca che abbia lo scopo di dimostrare empiricamente: permette di rilevare la presenza di un’associazione tra le variabili. permette di dimostrare la presenza di una relazione causale tra le variabili. entrambe le affermazioni sono vere. Considerare il pre-test come un evento ordinario aiuta a ridurre: l'effetto della mortalità. l'effetto placebo. l'effetto della regressione statistica. l'effetto delle prove. La direzione di una relazione causale tra due variabili può essere verificata considerando: la sequenza temporale. una teoria. entrambe le alternative sono vere. nessuna delle alternative è vera. Per ridurre l'effetto delle prove si può applicare: non è possibile ridurre tale effetto. il disegno classico. il disegno Solomon. il disegno fattoriale. L'effetto delle prove minaccia la validità interna perché: non è possibile sapere cosa succede tra il pre-test e il post-test. la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. Un evento che durante il corso di un esperimento produce un effetto che si sovrappone a quello della variabile indipendente. i soggetti vengono coinvolti nella creazione delle prove. La minaccia della storia attuale può essere ridotta: aumentando le sedute sperimentali. ignorando gli eventi che accadono tra le diverse fasi di rilevazione dei dati. progettando esperimenti che prevedano un'unica sessione sperimentale. aumentando l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali. Per controllare la minaccia della storia attuale sarebbe necessario: aumentare il numero di sedute. l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra non è rilevante. aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. Le minacce alla validità interna sono: problemi nel determinare la direzione della relazione causale tra due variabili. fattori confondenti circa la relazione causale tra le variabili. fattori confondenti circa la relazione casuale tra le variabili. i rischi che il soggetto corre quando partecipa ad una ricerca. La relazione causale tra due variabili dipende: dalla direzione. nessuna delle alternative è vera. dall'esclusione dei fattori di confusione. entrambe sono vere. (quiz)I processi di maturazione riguardano i cambiamenti sistematici di ordine biologico e psicologico che avvengono col trascorrere del tempo. dipende. vero. falso. (quiz) i processi di maturazione possono riguardare principalmente. adulti. anziani. giovani. (quiz) la validità interna si esprime attraverso la relazione casuale in cui la variabile dipendente causa le modifiche della variabile indipendente. vero. dipende. falso. (quiz) la minaccia della storia attuale può dipendere. solo da variabili interne. solo da variabili esterne. sia da variabili interne che esterne. La minaccia della regressione statistica limita: nessuna delle alternative. la validità interna. la validità esterna. entrambi. Per contenere il rischio di mortalità all'interno di un campione: è utile aumentare l'intervallo di tempo tra le sedute sperimentali. è importante ridurre i soggetti che partecipano alla ricerca. è necessario eliminare il gruppo di controllo. è solamente possibile cercare di reclutare più soggetti di quanti effettivamente previsti. Per ridurre la minaccia della regressione statistica è necessario: estrarre casualmente i soggetti che appartengono al campione di controllo. randomizzare le prove. aumentare l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. ridurre l'intervallo di tempo tra una sessione e l'altra. La minaccia della regressione statistica riguarda. la riduzione della presenza dei punteggi medi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento. il fatto che la partecipazione ad una fase dell'esperimento può influenzare le successive fasi. la riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con strumenti diversi. la riduzione della presenza dei punteggi estremi a seguito di prove ripetute con lo stesso strumento. Una cattiva selezione dei soggetti può: minacciare la validità interna dell'esperimento. minacciare la validità esterna dell'esperimento. minacciare sia la validità interna che la validità esterna. portare alla creazione di due gruppi confrontabili tra loro. Il gruppo sperimentale: Somministra il trattamento. Viene sottoposto al trattamento. viene escluso dalla ricerca. Non viene sottoposto al trattamento. Il gruppo di controllo: viene escluso dalla ricerca. Non viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale. Somministra il trattamento. Viene sottoposto alla stessa attività del gruppo sperimentale. La minaccia della mortalità riguarda: la presenza di una legge statistica che prevede che nelle prove ripetute sugli stessi soggetti e sulla stessa variabile i punteggi estremi tendano a regredire. il fatto che tra due fasi del test alcune persone si ritirano. la possibilità che gli sperimentatori non siano gli stessi tra una fase e l'altra della ricerca. la morte dello sperimentatore. La minaccia della strumentazione può essere ridotta attraverso: entrambe. nessuna alternativa. la randomizzazione delle prove. la standardizzazione degli strumenti. (quiz) La minaccia della strumentazione riguarda la stabilità degli strumenti che vengono impiegati per la misurazione dei fenomeni psicologici. vero. falso. dipende. (quiz) la minaccia della regressione statistica riguarda. entrambe. validità interna. validità esterna. le minacce alla validità interna. agiscono solo in maniera indipendente. agiscono sia in maniera indipendente che congiuntamente. agiscono solo congiuntamente. (quiz9 il gruppo sperimentale e quello di controllo. devono essere equivalente. devono sempre essere composti dagli stessi soggetti durante lo stesso esperimento. eseguono le stesse attività. Gli strumenti di misurazione non intrusivi possono aiutare a: entrambe. nessuna. aumenta la validità esterna. aumenta la valiidtà interna. Per validità di popolazione intendiamo: la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. la capacità di generalizzare i dati della popolazione al campione. la possibilità di generalizzare i dati del gruppo di controllo a quello sperimentale. l'impossibilità di raccogliere dei dati attendibili. L'uso dell'inganno della ricerca: è impossibile da applicare. aumenta la validità esterna. è vietato dalla legge. è sempre etico. la validità esterna può essere suddivisa in: Validità di popolazione, di criterio ed interna. Validità del campione, climatica ed ecologica. Validità di popolazione, temporale ed ecologica. validità normale e probabilistica. la validità esterna: Include la validità di costrutto. Consente di applicare i risultati ottenuti a soggetti, situazioni, luoghi e tempi diversi da quelli sperimentali. tutte le alternative. Non riguarda il concetto di "generalizzazione". Per validità temporale intendiamo: la possibilità di assumere che i risultati della ricerca rimangano stabili nel tempo. la possibilità di assumere che i risultati della ricerca mutino nel tempo. il confronto tra vita reale e attività sperimentale. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. le variazioni che minacciano la validità temporale sono: personale, ciclica e mensile. mestruale, stagionale e annuale. esterne e interne. stagionale, ciclica e personologica. la validità ecologica prende in considerazione: la possibilità di assumere che i risultati delle ricerche rimangano stabili nel tempo. il confronto tra gruppo sperimentale e di controllo. il confronto tra vita reale e attività sperimentale. solamente quella tipologia di esperimenti che viene condotta all'esterno del laboratorio. la validità esterna può essere minacciata da: l'uso di campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. l'uso di un gruppo di controllo non paragonabile a quello sperimentale. l'uso di campioni presi da popolazioni sempre diverse. Per aumentare la validità esterna potrebbe essere necessario: usare solo soggetti che già conoscono la procedura sperimentale. raccogliere dati prima che le persone se ne accorgano. raccogliere dati quando le persone ne sono maggiormente consapevoli. non raccogliere i dati. (quiz) i concetti collegati alla validità di popolazione sono. entrambi. i criteri della selezione. l'ampiezza del campione. (quiz) la validità esterna e la validità interna. sono indipendenti. coincidono. sono parzialmente sovrapponibili. (quiz) strumenti di misurazione non intrusivi possono aiutare a. aumentare la validità esterna. aumentare la validità interna. entrambi. Un'operalizzazione inadeguata può portare ad una diminuzione della. validità di costrutto. validità ecologica. validità convergente. validità nomologica. La validità di costrutto può essere minacciata quando: vengono selezionati campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. le variabili indipendenti non vengono chiaramente definite. l'operalizzazione identifica indicatori precisi. è presente l'effetto sperimentatore. Per aumentare la validità di costrutto è necessario: fare in modo che i costrutti rimangano non definiti. creare una definizione operativa chiara e dettagliata. aumentare la distanza tra i pre-test e il post-test. analizzare solo studenti di psicologia. L'effetto Hawthorne si riferisce al fatto che: il soggetto della ricerca non si rende conto di essere osservato e per questo modifica il suo comportamento. il soggetto della ricerca si rende conto di essere osservato e per questo modifica il suo comportamento. i soggetti analizzati sono sempre studenti di psicologia. il soggetto della ricerca si rende conto di essere osservato e questo gli impedisca di modificare il suo comportamento. Per ridurre l'effetto Hawthorne è necessario: adottare il metodo del singolo cieco. aumentare l'ampiezza campionaria. aumentare il numero di sedute. fare in modo che il soggetto sappia che sta partecipando alla ricerca. (quiz) l’operalizzazione permette di. definire a composizione del gruppo sperimentale. definire del disegno di ricerca. definire le operazioni che cercano di legare l’astratto all’empirico. (quiz)l’operalizzazione riguarda. l’associazione tra costrutto e indicatori arbitrari concreti. l’associazione tra le variabili. la definizione del disegno di ricerca. (quiz) cos’è un costrutto. comprende le caratteristiche dei casi del campione che si intende rilevare. un indicatore che stabilisce le caratteristiche dei pensieri. un complesso organizzato della vita psichica non osservabile direttamente, inferito attraverso gli indicatori. (quiz) quando definiamo operativamente un costrutto stiamo attuando il processo di. operazionalizzazione. assegnazione. campionamento. (quiz) le minacce alla validità di costrutto possono dipendere da. un evento che durante il corso di un esperimento produce un effetto che si sovrappone a quello della variabile indipendente. una selezione non randomizzata dei soggetti. un’insufficiente definizione teorica dei costrutti. La validità statistica: non permette di controllare l'effetto del caso. non è legata alla validità interna. va a verificare il rapporto tra le variabili. fa parte della validità nosografica. La validità statistica permette un confronto tra: variabilità empirica e variabilità teorica attesa. entrambe le alternative. variabilità delle risposte del test e variabilità dei soggetti. nessuna delle alternative. In una ricerca l'ipotesi da verificare è: l'ipotesi mancata. l'ipotesi alternativa. l'ipotesi nulla. l'ipotesi alternata. L'ipotesi nulla delinea: L'assenza dell'effetto. La presenza dell'effetto. l'effetto placebo. Le caratteristiche dell'effetto. L'ipotesi alternativa delinea: L'assenza dell'effetto. La presenza dell'effetto. l'effetto placebo. Le caratteristiche dell'effetto. Il livello di significatività indica: il cut-off dei test psicologici. il livello di probabilità che viene superato quando H0 è vera con un valore di probabilità equivalente al valore di alfa stabilito. quei valori chiaramente distanti dalle altre osservazioni disponibili. il risultato del calcolo delle probabilità. La validità statistica può essere minacciata: Dalla generalizzabilità dei risultati. Dalla presenza variabili ordinali e nominali. Dal fishing e dalla bassa potenza statistica. dall'effetto dello sperimentatore. L'errore di I tipo si presenta quando: si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza un'ipotesi precisa. vengono condotte poche analisi statistiche mirate. si hanno pochi soggetti da analizzare. un test ha bassa potenza statistica. L'errore di II tipo si presenta quando: si eseguono innumerevoli analisi, soprattutto correlazioni tra molte variabili, senza un'ipotesi precisa. vengono condotte poche analisi statistiche mirate. si hanno pochi soggetti da analizzare. un test ha bassa potenza statistica. La zona di rifiuto è: l'insieme di punteggi che indicano che la prestazione del soggetto è sotto la norma. un campo di valori possibili che ci si attende con maggior probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla. un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi alternativa. un campo di valori possibili che ci si attende con minore probabilità in caso di verità dell'ipotesi nulla. La validità statistica utilizza come strumenti: il calcolo della probabilità e l'inferenza statistica. i test psicologici. i metodi osservativi. l'anova. (quiz) la variabilità dei dati delle ricerche psicologiche è in larga parte dovuta a. operazionalizzazione. correlazione. caso. (quiz)il livello di significatività rappresentato da alfa può essere. entrambe. 0,01. 0,05. (quiz) L’ipotesi alternativa può essere. Bidirezionale o multidirezionale. Bidirezionale o monodirezionale. lineare o curvilinea. (quiz) L’ipotesi alternativa H1 delinea. Le caratteristiche dell’effetto. L’assenza dell’effetto. La presenza dell’effetto. (quiz) L’ipotesi da verificare è. L’ipotesi nulla. L’ipotesi alternativa. (quiz) L’ipotesi nulla HO delinea. L’assenza dell’effetto. La presenza dell’effetto. Le caratteristiche dell’effetto. L'unica differenza tra gruppo/condizione di controllo e gruppo/condizione sperimentale deve essere: il livello della variabile indipendente. le caratteristiche dei soggetti. l'età. il livello della variabile dipendente. Le strategie di controllo sperimentale: permettono di aumentare solo la validità nomologica. permettono di aumentare la validità tramite analisi statistiche previse. servono ad assegnare i soggetti ad una delle due condizioni sperimentali. stabiliscono e rendono operative le modalità atte ad aumentare la validità di una ricerca. Il concetto di controllo sperimentale indica: le potenziali minacce alla validità di un esperimento. qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. quelle procedure atte a neutralizzare o controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. gli esperimenti che rientrano tra i disegni sperimentali e servono a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso. Nella condizione di un controllo i soggetti: svolgono le stesse attività della condizione sperimentale. sono quelli eliminati dalla ricerca. non vengono sottoposti al trattamento sperimentale. vengono sottoposti al trattamento sperimentale. Quando abbiamo un disegno entro i gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: l'assegnazione casuale. il gruppo di controllo. la condizione di controllo. il campionamento casuale. Quando abbiamo un disegno tra i gruppi l'esperimento di controllo richiederà di inserire: l'assegnazione casuale. il gruppo di controllo. la condizione di controllo. il campionamento casuale. L'esperimento di controllo può essere definito come: qualsiasi procedimento atto ad incrementare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. il gruppo di controllo in un esperimento. un esperimento che rientra tra i disegni sperimentali e serve a salvaguardare la validità della ricerca nel suo complesso. quelle procedure atte a neutralizzare o a controllare le potenziali minacce alla validità di un esperimento. (quiz) Il gruppo di controllo. Svolge le stesse attività del gruppo sperimentale. Non viene sottoposto al trattamento sperimentale. Viene sottoposto al trattamento sperimentale. (quiz)Le strategie di controllo sperimentale. Non devono essere mai applicate. Devono essere sempre applicate. Potrebbero non essere applicate. (quiz) Nell’esperimento di controllo. Si può prevedere anche una terza condizione/gruppo che svolge un trattamento diverso da quello sperimentale. Si adottano strategie atte ad aumentare il livello della validità di una ricerca. Deve essere prevista solo la condizione di assenza di trattamento. Ripetere esattamente un esperimento vuol dire: usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento. richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale. Il follow-up: viene fatto a distanza di un certo tempo dal post-test. è un altro nome del post test. prevede una nuova somministrazione del trattamento. serve per verificare l'effetto immediato del trattamento. le strategie generali di controllo sperimentale: sono indirizzate a ridurre eventuali problemi che potrebbero nascere all'interno del processo della ricerca. servono a controllare gli effetti di ordine e sequenza. servono a prevenire l'uso dell'inganno nella ricerca. permettono di controllare le procedure di campionamento e assegnazione. L'effetto dell'ora del giorno sottolinea che: la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può avere delle ripercussioni. fare rilevazioni la mattina è sempre consigliato. la scelta di un'ora specifica in cui fare le rilevazioni può non ha ripercussioni. non è necessario tenere in considerazione l'orario in si fanno le misurazioni. Ripetere sistematicamente un esperimento vuol dire: richiamare gli stessi soggetti che sono stati usati nell'esperimento originale. replicare accuratamente la metodologia che è già stata impiegata nell'esperimento originale. ripeterlo in situazioni differenti nelle quali viene fatto variare un solo elemento per volta rispetto alla situazione originale. usare gli stessi soggetti per fare un altro esperimento. Quando si ripete un esperimento possiamo dire che è attendibile quando: non ci sono risultati positivi. i risultati emersi nelle due prove sono stesso tipo. i risultati emersi nelle due prove sono diversi. i risultati emersi nelle due prove sono diversi. (quiz) Per ridurre le minacce alla validità di un esperimento è necessario. Fare in modo che il laboratorio in cui si raccolgono i dati permetta un costante controllo della maggior parte delle variabili. Permette che il laboratorio venga allestito da qualcuno che non conosce l’esperimento. Evitare in ogni modo di manipolare le variabili che potrebbero interferire con l’esperimento. (quiz)Tra le strategie generali di controllo sperimentale rientrano. Non è possibile controllare l’effetto dell’ora del giorno. Non ci sono strategie che permettano di controllare gli effetti del tempo. La possibilità di controllare alcuni aspetti del tempo come, ad esempio, la durata degli effeti del trattamento. (quiz) Il followup si applica per. Conoscere la durata nel tempo degli effetti. Permettere di controllare le procedure di campionamento e assegnazione. Controllare l’effetto dell’ora del giorno. (quiz) Le strategie generali di controllo sperimentale. Si preoccupano del disturbo del laboratorio. Pongono l’attenzione sugli effetti del soggetto e dello sperimentato. tutte le alternative. (quiz)La misurazione delle risposte deve essere. Qualitativa e basata sulla sensibilità clinica del ricercatore. Soggettiva e basata sulle inferenze. Oggettiva, sensibile, attendibile e valida. Le conoscenze e le aspettative dei soggetti: possono minacciare la validità di un esperimento. non sono fattori che devono essere tenuti in considerazione. non influenzano la fiducia che e la collaborazione del soggetto alla ricerca. influenzano l'esperimento solo quando non hanno a che fare con il costrutto o con la metodologia usata. Per limitare l'effetto dei soggetti si potrebbe: usare più sperimentatori. spiegare dettagliatamente la ricerca ai soggetti. Usare la tecnica dell'inganno. nessuna. Per limitare l'effetto dello sperimentatore si potrebbe: usare un solo sperimentatore. permettere allo sperimentatore di somministrare le istruzioni come meglio crede. rendere automatiche le istruzioni del test. nessuna. L'effetto diffusione si verifica quando: entrambe. coloro che hanno già sostenuto l'esperimento influenzano i successivi partecipanti. coloro che hanno devono ancora sostenere l'esperimento influenzano i soggetti che hanno già partecipato. nessuna. Gli effetti derivanti dai soggetti possono dipendere da: effetto diffusione. nessuna. entrambi. conoscenze sul costrutto e sulle procedure sperimentali. l'Effetto dello sperimentatore può essere legato a: l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sugli strumenti. l'influenza, spesso inconscia, che lo sperimentatore può avere sui soggetti. l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sul setting sperimentale. l'influenza, spesso inconscia, che i soggetti possono avere sullo sperimentatore. La procedura denominata doppio cieco permette: di controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. È possibile controllare le aspettative dello sperimentatore e dei soggetti usando: facendo in modo che lo sperimentatore personalizzi le istruzioni come meglio crede. usando le giuste procedure di campionamento. delle procedure chiamate singolo e doppio cieco. facendo raccogliere i dati solo allo sperimentatore che ha creato la procedura. Le aspettative dello sperimentatore circa il risultato dell'esperimento che sta conducendo: non influenzano l'esperimento. non possono essere controllate. devono essere manifeste così da guidare i soggetti durante l'esperimento. possono influenzare tutti i livelli della sperimentazione. La procedura denominata singolo cieco permette: di controllare solo gli effetti derivanti dallo sperimentatore. di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. l'impossibilità di controllare gli effetti derivanti sia dallo sperimentatore che dai soggetti. di controllare solo gli effetti derivanti dai soggetti. (quiz) L’effetto dello sperimentatore può dipendere da. entrambe. le aspettative. le caratteristiche individuali. (quiz) Le procedure denominate singolo e doppio cieco. Sono difficili da applicare in psicologia. Sono facilmente applicabili a ricerche psicologiche. Non possono essere mai applicate a ricerche psicologiche. I metodi di assegnazione: vengono usati per assegnare ad ogni soggetto un compito durante la prova. vengono usati per creare i gruppi che parteciperanno all'esperimento. vengono usati per trovare i soggetti che non sono idonei a partecipare all'esperimento. vengono usati per selezionare il campione dalla popolazione. Il metodo del pareggiamento viene usato: quando il campione può essere esaminato prima dell'esperimento. quando le modifiche della variabile dipendente causano quelle della variabile indipendente. quando si pensa di avere un numero eccessivo di soggetti. quando non abbiamo soggetti volontari. Usando il metodo dei blocchi: ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. il campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Per poter generalizzazione i risultati della nostra ricerca alla popolazione dovremmo attuare: entrambi. procedure di campionamento. procedure di assegnazione. nessuna delle due. Nella procedura di campionamento casuale: Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Si selezionano soggetti volontari. La popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e quindi, su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Il campionamento casuale: può essere fatto solo con reinserimento. può essere fatto con o senza reinserimento. può essere fatto con o senza probabilità. può essere fatto con o senza rimodellamento. Nella procedura di campionamento casuale stratificato: la popolazione viene suddivisa arbitrariamente in gruppi più piccoli, sulla base di un certo criterio e su questi sottogruppi vengono svolte le procedure di campionamento casuale. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Si selezionano soggetti volontari. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Nella procedura di campionamento ad hoc: Si selezionano solo soggetti volontari. Ogni elemento di un insieme ordinato di n elementi di una della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. I sottogruppi della popolazione vengono divisi e inseriti ciascuno in diversi esperimenti. Usando il metodo dell'assegnazione casuale: ogni soggetto ha la stessa probabilità di essere assegnato a una delle condizioni dell'esperimento. Ogni elemento della popolazione ha la stessa probabilità di formare il campione. Si selezionano solo soggetti volontari. il campione viene preventivamente organizzato in funzione di una variabile ritenuta influente. Nel controbilanciamento tra i soggetti completo: vengono usate solo alcune combinazioni di prove. vengono usate tutte le combinazioni di prove possibili. viene usato un solo test per la diagnosi. viene usata solo una prova. Quando attuiamo la tecnica di Controbilanciamento entro i soggetti denominata Randomizzazione delle prove è necessario che: ogni soggetto venga sottoposto ad una specifica sequenza che comprenda una diversa combinazione di prove. ogni soggetti viene sottoposto ad una prova. ogni soggetto venga sottoposto alla stessa combinazione di prove. estraiamo casualmente il campione dalla popolazione. Quando usiamo un disegno entro i soggetti potrebbe presentarsi: entrambi. L'effetto della sequenza. nessuna delle alternative. L'effetto dell'ordine. L'effetto dell'ordine in un esperimento: è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. dovuto al fatto che il laboratorio sia in disordine e potrebbe distrarre i soggetti dall'esperimento. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. L'effetto della sequenza in un esperimento: si presenta quando si hanno solo soggetti volontari. è dovuto all'ordine delle condizioni, indipendentemente dalla specificità delle condizioni stesse. è dovuto alla parziale dipendenza di una condizione sperimentale da quella che la precede. dipende dal modo in cui lo sperimentatore alterna i soggetti durante la giornata. Per contrastare l'effetto dell'ordine e della sequenza in un esperimento: si devono selezionare solo soggetti volontari. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i soggetti o entro i gruppi. si deve mettere in atto una procedura di bilanciamento. si deve mettere in atto una procedura di controbilanciamento, che può essere entro i giorni o entro le ore. il controbilanciamento entro i soggetti: tutti i soggetti vengono sottoposti ad un'unica condizione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. permette di estrarre il campione dalla popolazione. il controbilanciamento entro i gruppi: tutti i soggetti vengono sottoposti ad un'unica condizione. è possibile quando tutti i soggetti vengono sottoposti a tutte le condizioni. ciascuna combinazione delle prove viene somministrata a un soggetto del campione. permette di estrarre il campione dalla popolazione. Il quadrato latino fa parte delle tecniche di: Controbilanciamento entro i soggetti. Controbilanciamento completo. Controbilanciamento incompleto. nessuna delle alternative. Il randomizzazione a blocchi fa parte delle tecniche di: Controbilanciamento entro i soggetti. Controbilanciamento completo. Controbilanciamento incompleto. nessuna delle alternative. (quiz) Il controbilanciamento tra soggetti può essere. entrambi. completo. incompleto. (quiz) Nel controbilanciamento tra i soggetti incompleto: vengono usate solo alcune combinazioni di prove. vengono usate tutte le combinazioni di prove possibili. viene usata solo una prova. ho un gruppo di soggetti depressi, tutti i soggetti vengono sottoposti ad un trattamento farmacologico e, una volta interrotto il farmaco, vengono sottoposti ad un percorso di suppoprto psicologico. valuto il livello di depressione prima e dopo i trattamenti per poi confrontarli. sto applicando: disegno entro i gruppi. disegno classico. disegno a misure ripetute semplice. disegno di Solomon. un ricercatore che si appresta ad applicare i metodi osservati non dovra’: conoscere la teoria rispetto a quello che andra’ ad osservare. fare affidamento solamente sui resoconti indiretti dei soggetti. avvalersi dei supporti tecnologici. svolgere una fase di addestramento. le aspettative dello sperimentatore circa il risultato dell’esperimento che sta conducendo: non devono essere controllate cosi’ da influenzare tutti i livelli della sperimentazione. non influenzano l’esperimento. devono essere controllate cosi’ da non influenzare tutti i livelli della sperimentazione. devono essere condivise con i soggetti cosi’ da guidarli durante l’esperimento. nel sistema di notazione dei disegni fattoriali vengono indicate. le variabili dipendenti. i livelli delle variabili indipendenti. i livelli delle variabili dipendenti. le variabili dipendenti. per diminuire la validita’ di costrutto e’ necessario: tutte le alternative. avere una definizione operativa vaga e soggettiva. fare in modo che i costrutti siano chiaramente definiti. creare una definizione operativa chiara e dettagliata. quando voglio confrontare le prestazioni ad un test memoria di un gruppo di soggetti con demenza prima e dopo due diversi trattamenti dovro’ attuare un disegno: betwwen. within. tra gruppi. non sperimentale. per la correzione di un test non dobbiamo: descrivere soggettivamente come il paziente si e’ comportato. tutte le alternative. modificare le risposte che non sono in linea con quello che ci aspettavamo. interpretare il test solamente secondo la sensibilità clinica. il processo di validazione di un test ha lo scopo di: entrambe le alternative. nessuna delle alternative. renderlo accurato. renderlo preciso. la validita’ esterna puo’ essere protetta quando. usiamo un gruppo di controllo non paragonabile a quello sperimentale. usiamo campioni presi da popolazioni sempre diverse. usiamo campioni presi sempre dalle stesse popolazioni. manca la capacità di generalizzare i dati del campione alla popolazione. e’ nella fase della pianificazione di una ricerca che il ricercatore: organizza i dati ottenuti. comunica alla comunità scientifica l’esito della ricerca. decide il disegno sperimentale da adottare. somministra gli strumenti di misura. prima di iniziare l’attività di osservazione partecipante il ricercatore: deve predisporre una serie di analisi statistiche che svolgerà dopo l’osservazione. deve creare i questionari che somministrerà durante l’osservazione. non deve familiarizzare con il gruppo sociale nel quale è inserito. non deve strutturare il setting sperimentale in cui inserire il gruppo da osservare. il livello di significatività indica. il livello di probabilita’ fissato a priori che viene superato quando h1 e’ vera. il cut-off dei test psicologici. il livello di probabilita’ fissato a priori che viene superato quando h0 e’ falsa. il livello di probabilita’ fissato a priori che viene superato quando h0 e’ vera. il principio di integrita’ dice che il ricercatore dovrebbe: tutte le alternative. evitare comportamenti opportunistici o ambigui. non abusare delle situazioni di asimmetria. non abusare del proprio ruolo istituzionale. usiamo il disegno controbilanciato entro i soggetti quando. il nostro campione ha una numerosita’ elevata. non sappiamo quanti soggetti porteranno a termine la nostra ricerca. non sappiamo di quanti soggetti sara’ composto il nostro campione. il nostro campione ha una numerosita’ ridotta. per aumentare la minaccia della storia attuale sarebbe necessario. l’intervallo di tempo tra una sessione e l’altra non e’ rilevante. ridurre l’intervallo di tempo tra una sessione e l’altra. diminuire il numero di sedute. aumentare l’intervallo di tempo tra una risposta e l’altra. durante le procedure di campionamento dell’evento il ricercatore: non dovra’ limitarsi ad osservare solo i comportamenti che confermano la sua ipotesi di partenza. non sa cosa vuole osservare. dovra’ osservare tutti i comportamenti che si verificano in un determinato lasso di tempo. non dovra’ osservare tutti i comportamenti che soddisfano una descrizione predefinita. quando progettiamo un questionario dobbiamo considerare che. non dobbiamo invitare i soggetti a fare inferenza circa il significato della posta. dobbiamo invitare i soggetti a fare inferenza circa il significato della posta. ogni domanda potra’ essere spiegata direttamente dall’esaminatore. alcuni soggetti potrebbero essere miopi. la validita’ ecologica prende in considerazione: la possibilita’ di assumere i risultati delle ricerche rimangano stabili nel tempo. il confronto tra gruppo sperimentale e gruppo di controllo. il confronto tra quello che succede realmente nel mondo e quello che viene ridotto in sede sperimentale dentro il laboratorio. solamente quella tipologia di esperimenti che viene condotta all’esterno del laboratorio. l’osservazione intrusiva non permette: il controllo parziale delle variabili. nessun tipo di controllo delle variabili. nessuna delle precedenti. il controllo totale delle variabili. l’intervista è una modalità di raccolta dei dati che si basa: sull’interazione verbale tra l’intervistato e l’intervistatore. sull’interazione scritta tra l’intervistato e l’intervistatore. sull’interazione non verbale tra l’intervistato e l’intervistatore. l’assenza di interazione tra l’intervistato e l’intervistatore. quando non è prevista l'alternativa "non so" tra le risposte si parla di: domande a scelta multipla. domande tricotomiche. domande a scelta forzata. nei metodi descrittivi: la variabile indipendente, quando presente, non può essere manipolata. entrambe sono corrette. potrebbe non essere presente una variabile indipendente. gli studi longitudinali ripetuti. prevedono misurazioni regolari su campioni largamente differenti o completamente rinnovati. seguono lo stesso soggetto per diverso tempo. L'analisi del contenuto è un approccio: qualitativo che viene applicato a materiale verbale. quantitativo che viene applicato a materiale verbale. quantitativo che viene applicato a materiale non verbale. qualitativo che viene applicato a materiale non verbale. |