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METODOLOGIE DI ANALISI DEL TESTO

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METODOLOGIE DI ANALISI DEL TESTO

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FEDERICO MARTINA e campus lez 1-48

Creation Date: 2023/12/29

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è il linguista Ferdinand De Saussure che inizia a parlare di semiotica come. scienza che studia gli uomini. scienza che studia le lingue. scienza che studia i testi. scienza che studia i segni.

l'anima strutturale della semiotica si rifà a. charles sanders peirce. umberto eco. Roland Barthes. ferdinand de Saussure.

le due anime della semiotica sono. quella linguistica e quella strutturale. quella formalista e quella algebrica. quella glossematica e quella interpretativa. quella strutturale e quella interpretativa.

la semiotica ha una vocazione. descrittiva. biblica. prescrittiva. matematica.

Umberto Eco è considerato. il fondatore della linguistica strutturale. uno dei padri fondatori italiani della disciplina semiotica. un grande filosofo. uno dei padri fondatori italiani della disciplina ermeneutica.

il riferimento convenzionale della nascita della semiotica è. la pubblicazione di "Elementi di Semiologia" di Roland Barthes. la pubblicazione di "elementi di semiologia" di Gremais. la pubblicazione di "lector in fabula" di Eco. la pubblicazione di "Elementi di Semiologia" di Eco.

la semiotica viene istituzionalizzata negli anni. sessanta. ottanta. recenti. settanta.

la semiotica deriva dall'incrocio di due ambiti disciplinari. linguistica e filosofia. medicina e filosofia. antropologia e linguistica. linguistica e medicina.

la semiotica è una. nessuna delle precedenti. scienza esatta. metodologia di analisi testuale. metodologia nata negli ultimi anni.

la semiotica deve il proprio nome alla parola greca. semiotichè. semion. semeion. semiotica.

quale dei seguenti autori non viene citato nel testo di Tabucchi "elogio della letteratura". Barthes. Flaubert. Stendhal. Baudelaire.

secondo Lyotard le metanarrazioni. danno vita a narrazioni false. sono sempre parziali. offrono una spiegazione del reale. sono fittizie.

il segno secondo Saussure è. frutto del disaccordo tra gli uomini. sempre motivato. frutto di una convenzione. l'unico modo per comunicare.

i "fondamenti della teoria del linguaggio" di Hjelmslev è uscito in Italia nel. 1988. 1968. 1977. 1986.

uno dei principi che caratterizzano il segno secondo Saussure è. la motivazione. l'analogia. nessuna delle precedenti. l'arbitrarietà.

il segno linguistico secondo Saussure è. dato dall'associazione di significante e significato. solo significato. solo significante. dato dalla somma delle vocali e delle consonanti.

il segno secondo Saussure è. immutabile. labile. eterno. transeunte.

per Saussure il sego linguistico è. un'entità fisica a due facce. un'entità psichica a due facce. celato dietro le apparenze. mai percepibile.

i rapporti sintagmatici sono detti anche. paradigmatici. in praesentia. in absentia. particolari.

secondo Saussure esistono due tipi di rapporti tra gli elementi linguistici. 0. nessuna delle precedenti. vero. e sono sintagmatici e complementari.

il valore e l'identità di un segno. sono dati dalle funzioni che un elemento svolge all'interno di un sistema. sono stati studiati da Eco. sono sempre opposti. non sono quasi mai differenziali.

il concetto di identità. dipende dal segno. non dipende dalla posizione di un elemento. è opposto a quello di valore. non è dato dalla materialità dell'elemento all'interno di un sistema.

il concetto di identità. nessuna delle precedenti. viene tralasciato a favore di quello di valore. deriva dalle relazioni che un elemento di sistema intrattiene con gli altri elementi. secondo Saussure non è stato ampiamente studiato.

la mutabilità del segno è dovuta al carattere sociale della. convenzione. storia. lingua. letteratura.

il percorso generativo del senso ci dice. come sintetizzare un testo. come dovrebbero essere costruiti i testi. come sarebbe meglio costruire i testi. come vengono costruiti i testi.

secondo Saussure il valore di un segno linguistico è determinato. dagli studiosi. dai suoi aspetti concreti, materiali. dai suoi aspetti relazionali, differenziali, oppositori. dalla sua frequenza nell'uso quotidiano.

nel quadrato semiotico troviamo. non troviamo relazioni di contraddizione. relazioni di contrarietà. non troviamo relazioni di contrarietà. non troviamo relazioni di complementarietà.

nel quadrato semiotico. troviamo relazioni di contraddittorietà. troviamo relazioni ternarie. nessun termine entra in relazione con un altro. troviamo le metafore.

nel quadrato semiotico. nessuna delle precedenti. gli attanti si dirigono verso un oggetto di valore. troviamo relazioni di complementarietà. soggetto e oggetto si dissolvono.

nel quadrato semiotico troviamo. una serie di relazioni differenziali che articolano una categoria semina binaria secondo un criterio logico. lo schema narrativo canonico. di solito un termine singolo. le strutture attanziali.

il quadrato semiotico. non fa parte del percorso generativo del senso. è un espediente narrativo. è uno strumento descrittivo con il quale si rende conto di un microuniverso semantico. è uno strumento prescritto con il quale si rende conto di un microuniverso valoriale.

il quadrato semiotico. è posto nelle strutture semiotico-narrative di profondità. fa parte del livello discorsivo. fa parte del livello della manifestazione lineare. è posto nelle strutture semiotico narrative di superficie.

il percorso generativo del senso è. un sistema semantico organizzato per livelli di profondità. una guida per orientarsi nella produzione del valore. un sistema semantico organizzato per tasselli concentrici. una guida per orientarsi nella produzione letteraria.

la linguistica sincronica studia. gli aspetti evolutivi della lingua. la lingua in una prospettiva storica. gli aspetti statici della lingua, in un tempo preciso. i cambiamenti della lingua.

gremais si dedica alla costruzione del percorso generativo del senso con l'obiettivo di. individuare delle strutture soggiacenti ai testi. leggere i testi in un'ottica migliorativa. generare testi sempre nuovi. individuare le diversità negli stili discorsivi.

l'isotopia è. l'equivalenza semantica tra due enunciati. l'effetto di disomogeneità dato dalle enunciazioni. la similarità di forme nel discorso. l'effetto di unità del discorso.

chi ha parlato di isotopia?. Saussure. eco. hjelmslev. gremais.

gremais nasce a Tula. nel 1917. nel 1770. nel 1980. nel 1947.

per connotazione intendiamo. i significati addizionali rispetto alle relazioni associative. i significati addizionali rispetto alle relazioni sintagmatiche. i significati denotati. i significati addizionali rispetto alle relazioni di denotazione.

l'espressione "casa". tutte le precedenti. denota sul medesimo piano dell'espressione "edificio di uso privato". connota sul piano del contenuto "edificio di uso privato". denota sul piano del contenuto "edificio di uso privato".

secondo Saussure il significato. coincide con il linguaggio. coincide con l'atto di fonazione. è un qualcosa di individuale. è un modello collettivo che l'individuo apprende nella comunità in cui cresce.

Gremais. recupera la teoria echiana. passa dai testi ai segni. pertinentizza le analisi secondo una prospettiva frasistica. passa dai segni ai testi.

processo e sistema. sono concetti propri di Barthes. sono concetti propri di Hjelmslev. sono concetti propri di Eco. sono concetti propri di Saussure.

la linguistica diacronica studia. gli errori dei parlanti. l'evoluzione di una lingua nel tempo. gli aspetti statici della lingua, in un tempo preciso. il principio di arbitrarietà.

l'intreccio è. il modo in cui la fabula viene raccontata dal narratore. il succo degli eventi. la sintesi degli eventi. la storia in sé.

secondo Propp nelle fiabe. c'è sempre un drago. non si può parlare di serie di funzioni. fabula e intreccio sono assenti. la serie di funzioni rimane la stessa.

nelle fiabe studiate da Propp. fabula e intreccio coincidono. fabula e intreccio divergono. solo dieci hanno anche un intreccio. non ci sono fabule.

nell'intreccio troviamo. le articolazioni fondamentali della narrazione. l'intento della fabula. nessuna delle precedenti. pause e digressioni.

nell'intreccio troviamo. sempre un incipit. la morale della favola. spesso una conclusione. anticipazioni e retrospezioni.

i formalisti. adottano un approccio diacronico allo studio dei testi letterari. considerano i testi in relazione ai fatti extraletterari. adottano un approccio sincronico allo studio dei testi letterari. considerano un testo in relazione alle contingenze storiche.

la fabula è. il tema della storia. l'ordine cronologico degli eventi. la storia in sé. la storia per come viene raccontata dal narratore.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. il formalismo è interessato a capire il funzionamento interno di un testo. il formalismo si interessa a fattori extra-testuali come la biografia dell'autore. il formalismo adotta un punto di vista antistoricista. il formalismo si afferma tra il 1915 e il 1930.

il formalismo. è una scuola letteraria affermatasi in Russia tra il 1914-15, fiorita fino al 1930, influì profondamente sullo strutturalismo e sulle correnti critiche posteriori. si diffonde nell'Europa occidentale e negli Usa a partire dal 1930. i suoi terreni privilegiati sono la linguistica e l'etnologia. è un movimento che ha per massimo esponente Claude Levi- Strauss. è un movimento che ha per massimo esponente Roland Barthes.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. attraverso lo stracciamento viene deostruita la percezione usuale del lettore che dunque scopre lati inediti della realtà. il metodo formale dello straniamento favorisce l'automatismo della percezione. con il metodo formale dello straniamento il lettore prova un senso di spaesamento. il metodo formale dello straniamento è stato introdotto da Sklovskij.

indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta. il formalismo si concentra sulla trama. il formalismo non trascura la biografia dell'autore. il formalismo si concentra sullo stile dell'autore. il formalismo sole capire come funziona il testo indipendentemente dal momento storico in cui è stato prodotto.

fabula e intreccio sono due concetti chiave. dello strutturalismo. del formalismo. dell'antropologia. della semiotica.

il formalismo. si concentra sullo stile dell'autore. vuole capire come funziona il testo indipendentemente dal momento storico in cui è stato Prodotto. si concentra sulla trama. non trascura la biografia dell'autore.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. il formalismo è interessato a capire il funzionamento interno di un testo. il formalismo adotta un punto di vista antistoricista. il formalismo studia lo stile dell'autore. il formalismo si afferma tra il 1915 e il 1930.

il quadrato semiotico definisce. la struttura elementare della significazione. le basi della semiotica. il pensiero di Gramais. il livello più superficiale del percorso generativo del senso.

gremais parla del passaggio di livello nel percorso generativo come di una. sostituzione. narrazione. emancipazione. conversione.

per la messa a punto della grammatica narrativa di superficie Gremais si ispira a. Propp. Saussure. Hjelmslev. Levi-Strauss.

Morfologia della Fiaba è del. 1970. 1760. 1928. 1848.

secondo Propp le fiabe russe. si fondano su un unico invariabile modello. ripropongono il modello attanziale di Gremais. si ispirano al racconto di fantascienza. si fondano su tre tipi diversi di modelli.

la prima funzione di una fiaba è. il divieto. il danneggiamento. la partenza. L'allontanamento.

l'ultima funzione. è la trasfigurazione dell'eroe. è rappresentata dalle nozze. è la punizione dell'antagonista. è la morte dell'antagonista.

nella prima funzione del donatore. all'eroe è imposto il divieto di accettare doni. l'eroe dona il mezzo magico a qualcuno. l'eroe incontra un donatore. nessuna delle precedenti.

La mancanza. equivale alla partenza. è l'ottava funzione. è la nona funzione. è la settima funzione.

il danneggiamento. è la 9 funzione. è una funzione riflessiva. è l'8 funzione. è la 7 funzione.

l'ottava funzione individuata da Propp. può essere saltata. è la mediazione. è la partenza. si articola in due punti.

il retroterra di riferimento di Propp è. la linguista strutturale. la semiotica interpretativa. la psicologia popolare. la scienza cognitiva.

Per Propp una funzione è. il punto di vista su una vicenda. l'operato di un personaggio determinato dal punto di vista del suo significato per lo svolgimento della vicenda. il risultato di una vicenda. l'operato di un personaggio determinato dal punto di vista del suo significante.

indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. i motivi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi. i motivi sono costituiti da nuclei tematici. i temi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati motivi. i miti sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi.

secondo i formalisti russi, i motivi legati: sono elementi portanti dello sviluppo della trama. sono blocchi narrativi potenzialmente superflui. sono blocchi narrativi relativi all'aiutante. sono elementi narrativi relativi all'incipit della storia.

INDICARE QUALE DELLE SEGUENTI AFFERMAZIONI è FALSA. lo strutturalismo ha alla base il modello di lingua come sistema di analogie tra i suoi diversi elementi. la struttura è un sistema poiché ogni modifica di uno degli elementi che la compongono comporta una variazione di tutti gli altri. la struttura è un modello teorico costruito dal ricercatore per spiegare i fenomeni che analizza. il formalismo evolve nello strutturalismo.

indicare quale delle seguenti affermazioni è corretta. come Saussure i formalisti utilizzano un approccio sincronico all'opera letteraria. i formalisti utilizzano un approccio diacronico all'opera letteraria. il formalismo è stato influenzato dal positivismo. i formalisti considerano il testo in relazione alle contingenze storiche e ai fatti extraletterari.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: i temi sono unità minime dei motivi. i motivi non sono relativi alla durata degli eventi. i motivi sono unità minime del tema. la fabula è l'insieme dei motivi legati da un rapporto causale e temporale.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa: temi e motivi sono strutture interpretative della realtà. i miti sono elementi che emergono dalla scomposizione dei racconti fiabeschi e delle saghe. i motivi sono costituiti da nuclei tematici. i motivi sono elementi di contenuto ricorrenti, in genere di carattere astratto, composti da aggregati semantici minori chiamati temi.

indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. i temi sono unità minime dei motivi. i motivi legati sono relativi alla durata degli eventi. l'intreccio è l'insieme dei motivi legati da un rapporto causale e temporale. i motivi sono unità minime del tema.

indicare quale delle seguenti informazioni è corretta. l'intreccio è l'ordine logico e cronologico di un insieme di fatti narrati. l'intreccio è l'organizzazione dei fatti narrati così come è stata strutturata dall'autore che può decidere di anticipare o posticipare alcuni eventi. la fabula è l'organizzazione dei fatti che si ottiene modificando l'intreccio. l'intreccio e le anticipazioni fanno parte della fabula.

le funzioni proppiane sono. 30. 21. 31. 100.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. la fabula può essere ricostruita a partire dall'intreccio. la fabula è l'organizzazione dei fatti narrati così come è stata strutturata dall'autore che può decidere di anticipare o posticipare alcuni eventi. la fabula è l'ordine logico e cronologico di un insieme di fatti narrati. l'intreccio può essere costruito modificando la fiaba.

per Propp in una fiaba. non è importante la sua superficie ma la sua ossatura. non è importante la sua ossatura ma la sua superficie. si trovano sempre le strutture semiotico-narrative di superficie. L'importante è la morale.

per Propp in una fiaba. la funzione è il punto di partenza. si trovano quattro funzioni principali. non variano mai i personaggi. a variare sono i personaggi.

per propp in una fiaba. a rimanere costante è l'operato dei personaggi e cioè la singola azione particolare. non rimane costante l'operato dei personaggi inteso come valore per il resto della vicenda. non rimane costante l'operato dei personaggi. a rimanere costante è l'operato dei personaggi, e cioè il valore delle loro azioni per il resto della vicenda.

nella lezione, per spiegare il concetto di valore di un'azione si ricorre al paragone con. l'esempio dello specchio proposto da Gremais. l'esempio degli scacchi proposto da Gremais. L'esempio dello specchio proposto da Saussure. L'esempio degli scacchi proposto da Saussure.

quante sono le sfere di azione delle fiabe?. sei. quattro. sette. tre.

il movimento della fiaba va. dalla partenza al ritorno. dal danneggiamento alle nozze. dalle nozze al danneggiamento. dalla partenza alla lotta.

sarà proprio dal concetto di sfera d'azione che Gremais riuscirà a costruire. il percorso generativo del senso. le altre dieci funzioni. il modello degli astanti narrativi. lo schema narrativo canonico.

la prova glorificante è collegata al momento. dello smascheramento e della trasfigurazione. della partenza. della fornitura. del ritorno.

la funzione fatica. si riferisce a una comunicazione stentata. si riferisce a un'affermazione. è relativa al contatto. è incentrata sul codice.

chi ha scritto "Saggi di linguistica generale " 1963?. Roman Jakobson. Ferdinande De Saussure. Karl Bühler. Claude Levi-Strauss.

Secondo la teoria della comunicazione di Roman Jakobson, quale funzione del linguaggio verbale si attiva quando il mittente cerca di influire sul destinatario mediante l'uso di frasi imperative o del vocativo?. Metalinguistica. conativa. fatica. poetica.

Secondo la teoria della comunicazione di Roman Jakobson, quale funzione della comunicazione si attiva quando il mittente cerca di stabilire, prolungare o mantenere un contatto con il destinatario?. poetica. fatica. conativa. Metalinguistica.

Secondo la teoria della comunicazione di Roman Jakobson, quale funzione è legata al Codice condiviso tra mittente e destinatario?. Metalinguistica. fatica. conativa. poetica.

la prova qualificante è collegata al momento. del ritorno. della fornitura. della partenza. della lotta.

Secondo la teoria delle funzioni linguistiche di Roman Jakobson, quando la comunicazione si focalizza sul messaggio prevale: la funzione metalinguistica. la funzione referenziale. la funzione conativa. la funzione poetica.

in un articolo scientifico, che ha lo scopo di fornire informazioni, quale tra le funzioni della comunicazione individuate da Jakobson, sarà la funzione prevalente?. conativa. Metalinguistica. contestuale. referenziale.

"Pronto?" è una frase in cui prevale. la funzione referenziale. la funzione poetica. la funzione fatica. la funzione metalinguistica.

Secondo la teoria delle funzioni linguistiche di Roman Jakobson, in un libro in cui sono spiegate le regole della grammatica di una Lingua prevale: la funzione conativa. la funzione poetica. la funzione fatica. la funzione metalinguistica.

le funzioni proppiane definiscono. lo schema compositivo unitario. un modello Generale applicabile a ogni tipo di testo, anche visivo. le basi per le successive ricerche di Roland Barthes. lo schema compositivo molteplice.

ogni fiaba racconta. due storie, una circolare e una lineare. tre storie. quattro storie. una sola storia.

in ogni fiaba ci sono. due problemi, uno soggettivo e uno oggettivo. tre problemi. quattro ordini di problemi. un solo problema.

quante sono le prove nelle fiabe?. 3. 5. 2. 4.

nello schema attanziale. non può esserci sincretismo attanziale. non troviamo gli aiutanti e gli opponenti. non troviamo il destinante. il soggetto può coincidere col destinante.

come si possono definire gli atlanti narrativi?. dei tipi narrativi molto concreti. dei tipi narrativi molto astratti. dei sinonimi di personaggi. dei sinonimi di attori.

nel modello attanziale il soggetto. tende all'oggetto di valore. aiuta l'opponente. nessuna delle precedenti. opera secondo dei principi collettivi.

la fase della competenza. prevede che il soggetto compia l'azione. prevede l'acquisizione da parte del soggetto della competenza necessaria per svolgere il compito. spesso è assente. è successiva a quella della performanza.

lo schema attanziale è composto da. quattro attanti. cinque attanti. otto attanti. sei attanti.

nel passaggio da Propp a Gremais viene introdotto il concetto di. trasformazione. attante. funzione. narrazione.

la fase della sanzione. Corrisponde al momento in cui l'operato del soggetto viene giudicato. Corrisponde al momento in cui il soggetto riceve un aiuto. è precedente a quella della manipolazione. è precedente a quella della performanza.

la fase della performanza. è la fase di avvio della narrazione. Corrisponde al momento dell'azione vera e propria. è successiva a quella della sanzione. è precedente a quella della competenza.

nello schema attanziale sono presenti. donatore e coprotagonista. il re e sua figlia. Soggetto e oggetto. protagonista e antagonista.

la fase della manipolazione. avvia l'azione del soggetto. prevede che il soggetto manipoli qualcuno. Agisce come conclusione dell'operato del soggetto. nessuna delle precedenti.

Lo schema narrativo individuato da Vladimir J. Propp è. arrivo in incognito- svelamento-rottura dell'equilibrio-ritorno alla situazione iniziale. Rottura iniziale-peripezie-equilibrio intermedio-peripezie-conclusione. Partenza-smascheramento-risoluzione-nozze. Situazione iniziale-rottura dell'equilibrio-peripezie-conclusione.

a che cosa è interessato Propp nello studio della fiaba?. ai cambiamenti. alla sanzione. alla struttura. all'inizio e alla fine.

chi ha scritto "Morfologia della Fiaba" 1928?. Barthes. Lùthi. propp. gremais.

quante sono le funzioni individuate da Propp nelle fiabe di magia?. 39. 30. 31. 41.

indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. secondo Propp tutte le fiabe contengono le funzioni da lui individuate. secondo propp nelle fiabe di magia è possibile individuare 30 funzioni. Secondo Propp la successione delle funzioni nella fiaba è sempre la stessa. secondo Propp la successione delle funzioni nella fiaba è sempre variabile.

lo schema narrativo individuato da Vladimir J. Propp è. Situazione iniziale-rottura dell'equilibrio- peripezie-conclusione. arrivo in incognito-svelamento-rottura dell'equilibrio-ritorno alla situazione iniziale. Partenza-smascheramento-risoluzione-nozze. Rottura iniziale-peripezie-equilibrio intermedio- peripezie-conclusione.

Vladimir J Propp studiando alcune fiabe russe individuò delle costanti ovvero. un numero X di personaggi e funzioni, ovvero individuò l'estrema variabilità del genere. un medesimo schema narrativo articolato in quattro fasi, otto ruoli essenziali, trentuno azioni o funzioni ricorrenti, otto ruoli essenziali. trentuno ruoli dei personaggi e otto funzioni. differenti schemi narrativi.

indicare quale delle seguenti affermazioni è vera. secondo propp la successione delle funzioni nella fiaba è sempre variabile. secondo Propp la successione delle funzioni nella fiaba è sempre la stessa. Secondo Propp nelle fiabe di magia è possibile individuare 30 funzioni. Secondo Propp tutte le fiabe contengono le funzioni da lui individuate.

i narratologi hanno l'obiettivo di mettere a punto un modello. che differisca per ogni tipo di testo. valido per ogni tipo di testo. valido per le fiabe. in tutto e per tutto uguale a quello di Propp.

la quarta fase dello schema narrativo canonico è detta. Manipolazione. Sanzione. competenza. performanza.

Vladimir J. Propp, studiando alcune fiabe russe, individuò delle costanti ovvero: 31 ruoli attivi e 8 funzioni. differenti schemi narrativi con ruoli costanti dei personaggi. un numero di personaggi varibile e un numero di funzioni variabili da 20 a 31. un medesimo schema narrativo articolato in 31 azioni o funzioni ricorrenti e 7 sfere d'azione.

germais parla di narrativi come. come di un concetto da superare a favore della narrazione. di un sinonimo di narrazione. come di un concetto che esula dai confini della semiotica. di un'ipotesi interpretativa chiamo dopo permette di rendere conto di tutti i fenomeni semiotici.

lo schema narrativo canonico è. la più famosa riformulazione del modello proppiano. la più famosa riformulazione del percorso generativo del senso. è un sinonimo di quadrato semiotico. la più famosa riformulazione del modello attanziale.

lo schema narrativo canonico rispetto al modello proppiano gode di una maggiore. traducibilità. Generalità. esattezza. Specificità.

lo schema narrativo canonico è composto da. 3 fasi. 4 fasi. 2 fasi. 5 fasi.

lo schema narrativo canonico riassume. le intuizioni dell'antropologo Levi-Strauss. le 31 funzioni. il modello attanziale. Nessuna delle precedenti.

la prima fase dello schema narrativo canonico è detta. Manipolazione. Competenza. Sanzione. Performanza.

la seconda fase dello schema narrativo canonico è detta. Sanzione. Manipolazione. Competenza. Performanza.

la terza fase dello schema narrativo canonico è detta. Competenza. Sanzione. Manipolazione. performanza.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. lo strutturalismo è un metodo d'analisi che si è affermato in diverse discipline. la struttura è un sistema poiché ogni modifica di uno degli elementi che la compongono comporta una variazione di tutti gli altri. lo strutturalismo evolve nel formalismo. lo strutturalismo ha alla base il modello di lingua come sistema di differenze tra i suoi diversi elementi.

indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. la struttura è un insieme organico i cui elementi assumono valore nelle relazioni oppositore. lo strutturalismo è un modello d'analisi che si è affermato in diverse discipline. lo strutturalismo ha alla base il modello di lingua come sistema di analogie tra i suoi diversi elementi. la struttura è un modello teorico costruito dal ricercatore per spiegare i fenomeni che analizza.

all'interno del saggio "L'analisi del racconto" troviamo saggi di. Peirce. Barthes. levi-strauss. propp.

Indicare quale delle seguenti affermazioni è falsa. lo strutturalismo affida al lettore un ruolo importante nell'interpretazione del testo. lo strutturalismo è un movimento filosofico, scientifico e critico letterario che si sviluppa soprattutto in Francia durante gli anni sessanta. il poststrutturalismo si dimostra critico nei confronti dei significati stabili del testo. il poststrutturalismo rappresenta il superamento dello strutturalismo più rigido.

l'eredità di Propp. è stata amplificata nel corso del tempo. è stata ridimensionata nel corso del tempo. È stata raccolta e ripensata da una serie di studiosi. È andata completamente persa.

il saggio "L'analisi del racconto" traduce un numero monografico della rivista "Communications": quale?. il numero 9. il numero 10. il numero 8. il numero 0.

il saggio "L'analisi del racconto" traduce un numero monografico della rivista "Communications": di che anno?. 1928. 1995. 1977. 1966.

i saggi contenuti all'interno del saggio "L'analisi strutturale del racconto" ragionano. sulla tenuta del percorso generativo del senso. sulla tenuta del modello attanziale. sulla tenuta dello schema narrativo canonico. sul modello proppiano e sulle regole combinatorie che reggono i testi.

i cambiamenti nell'ordine temporale del racconto vengono definiti. pluricronie. anacronie. sincronie. discronie.

Genette articola l'analisi del racconto sulla base delle seguenti categorie. tempo, durata, voce. racconto, storia, narrazione. tempo, modo, voce. Tempo, Ordine, anacronie.

l'indizio. si trova solo nei gialli. è detto anche funzione cardinale. rinvia a un concetto necessario per il senso della storia. è ad esempio l'eta di un personaggio.

secondo Barthes le funzioni sono distinte in. 5 classi. 4 classi. 2 classi. 3 classi.

i nuclei sono detti anche. funzioni Cardinali. informanti. indizi. funzioni accidentali.

la catalisi sono. dei punti di rischio del racconto. dei punti di snodo del racconto. dei punti di collegamento del racconto. dei punti di certezza del racconto.

i nuclei sono. funzioni ordinali. più importanti delle catalisi. meno importanti delle catalisi. sullo stesso livello delle catalisi.

il nucleo ha una funzione. riempitiva. narrativa. celebrativa. di cerniera.

la catalisi ha una funzione. narrativa. celebrativa. riempitiva. di cerniera.

secondo Barthes la tensione semantica del racconto risiede. nelle catalisi. negli indizi. nei nuclei. negli informanti.

i nuclei sono. le premesse del racconto. delle sintesi. dei punti di rischio del racconto. dei sommari.

il nucleo si appoggia per forza. a una catalisi. a un indizio. Nessuna delle risposte. a un informante.

i racconti indiziari. sono ad esempio quelli psicologici. nessuna delle precedenti. sono quelli popolari. sono quelli di genere.

gli indizi danno informazioni. su un'atmosfera. che non riguardano mai un'atmosfera. che servono a situare nel tempo e nello spazio gli elementi del racconto. Nessuna delle precedenti.

gli informanti. hanno la stessa funzione degli indizi. forniscono dati utili per il senso della storia. sono, ad esempio, informazioni circa l'età del personaggio. danno informazioni sull'atmosfera del racconto.

gli informanti. sono sempre dei personaggi. hanno la funzione di rendere il racconto quanto più simile alla realtà possibile. non sono immediatamente significanti. sono dati di difficile interpretazione.

una funzione. esclude l'altra. può essere mista. non può essere sia catalisi che indizio. Nessuna delle precedenti.

catalisi, indizi e informanti. possono essere percepiti come espansioni dei nuclei. possono essere percepiti come sintesi dei nuclei. possono essere percepiti come sommari dei nuclei. sommati svolgono la stessa funzione dei nuclei.

la catalisi si oppone a. la metonimia. la metafora. la sineddoche. l'ellissi.

le catalisi sono. sopprimibili. speculari al racconto. Insopprimibili. metafore del racconto.

i nuclei sono. speculari al racconto. metafore del racconto. Insopprimibili. sopprimibili.

la catalisi si appoggia per forza. a una funzione cardinale. a un'altra catalisi. a un indizio. a un informante.

secondo Gremais, nei tre grandi assi che attraversano il racconto c'è anche. l'asse del desiderio. l'asse dell'amore. l'asse del chiamare. l'asse del tentatore.

in un libro che narra in duecento pagine una sola giornata del protagonista. il tempo del racconto ha una durata maggiore del tempo della storia. il tempo del racconto ha una durata minore del tempo della storia. il tempo del racconto ha una durata eccessiva. Il tempo del racconto è uguale al tempo della storia.

l'anacronia riguarda. unicamente le anticipazioni. unicamente le analessi. l'ordine del discorso. l'epoca della narrazione.

i successori di Propp continuano a porre molta attenzione su. i personaggi. le azioni. le 31 funzioni. la funzione delle nozze.

quale dei seguenti non è un esempio di anacronia. ordine. prolessi. ellissi. analessi.

Come si chiama il processo narrativo che consiste nel far precedere un elemento che nella storia si trova dopo?. prolessi. flashback. analessi. metalessi.

come si chiama il processo narrativo che consiste nel far seguire un elemento che nella storia è anteriore?. prolessi. metalessi. analessi. flashforward.

un dialogo tra due personaggi rappresenta. un sommario. una pausa. una scena. un'ellissi.

nel modello di Bremond è presente. l'influenza della semiotica. l'impronta meccanicistica di Propp. il concetto di virtualità di un evento. nessuna delle precedenti.

gli elementi cardine del modello di Bremond sono. due. quattro. sei. tre.

secondo Greimas i personaggi vanno classificati in base al loro. vedere. fare. sentire. essere.

"La logica dei possibili narrativi" è un saggio di. Greimas. Bremond. Barthes. Todorov.

la configurazione chiave dell'impianto di Bremond è quella. testa-coda. a legatura. a sacca. di miglioramento.

secondo Bremond ai tipi narrativi. corrispondono gli atlanti di Gremais. corrisponde un racconto semplice. corrispondono le categorie della contraddizione del quadrato semiotico. corrispondono le forme più basiche dell'agire umano.

secondo Bremond quando ci troviamo di fronte a figure retoriche quali la metafora o la metonimia si tratta di. racconto autoriale. effusione lirica. descrizione. racconto classico.

che cos'è l'ampiezza di una anacronia?. È la distanza tra tempo della storia e tempo del racconto. È lo spazio narrativo che l'analessi o la prolessi occupano nel racconto. È data dal grado di comprensione dell'anaconda. È il modo in cui l'anacronia viene esplicitata.

la portata di una anacronia. È la distanza tra tempo della storia e tempo del racconto. È l'entità della distanza del segmento dell'intreccio inserito in analessi o prolessi rispetto all'intreccio principale. È il modo in cui l'anacronia viene esplicitata. È data dal grado di comprensione dell'anaconda.

l'anacronia omodiegetica. prevede un narratore che racconta di qualcuno che racconta. prevedere un narratore esterno all'intreccio. racconta una storia che non appartiene alla storia narrata dal discorso. racconta una storia che è parte integrante della storia nella quale si innesta.

l'anacronia eterodiegetica. ha come contenuti eventi posteriori alla fine del racconto primo. si basa su contenuti differenti rispetto al racconto primo. si basa sui medesimi contenuti del racconto primo. ha contenuti che anticipano in parte il racconto primo e in parte sono consecutivi all'avvio della narrazione.

secondo Bremond cosa deve essere per forza presente in un racconto per essere considerato come tale?. la successione. un inizio. una fine. uno svolgimento.

secondo Bremond l'associazione per contiguità spaziale è detta. Descrizione. Metafora. ellissi. Successione.

secondo Bremond quando le cose semplicemente si implicano l'un l'altra ci troviamo di fronte a. Deduzione. Successione. Descrizione. Racconto classico.

secondo Bremond, quando ci troviamo di fronte a un susseguirsi di fatti non coordinati ci troviamo di fronte a. cronologia. Successione. Descrizione. Racconto.

Gli avvenimenti irrilevanti narrati da Fleming secondo Eco sono. cose di cui l'uomo comune ha fatto esperienza. dei nuclei. facilmente sopprimibili. degli indizi.

Seconodo Eco, se è noto il colpevole ed è noto l'esito. non resta che gustare le trovate con cui l'autore renderà possibile l'esito. non può esserci nessun tipo di narrazione. non c'è coinvolgimento. non può esserci nessun tipo di divertimento.

Il contributo di Umberto Eco nell' "Analisi del raconto" lavora su. Le strutture narrative in Ian Fleming. le fiabe e i suoi personaggi. i lettori nelle fabule. il romanzo medievale.

Secondo Eco i romanzi di Fleming sono costruiti su. la falsariga di un romanzo epico. aneddotica. una gamma di regole di combinazione. linee ipotetiche che si deducono via via.

Parlando dell'intreccio dei romanzi di Flemining come di un gioco, Eco ricorre all'esempio del gioco. della dama. delle carte. degli scacchi. di ruolo.

Secondo Eco i romanzi gialli coinvolgono i lettori perché propongono un mondo. difficile da interpretare. spaventoso. ignoto. noto.

Qual è il genere di appartenenza dei romanzi di Fleming secondo Eco?. romanzo d'avventura. romanzo d'evasione. autofiction. romanzo giallo.

Secondo Eco, nei romanzi di Fleming l'intrattenimento è generato. dalla suspense che attraversa almeno l'ultima parte della storia. dall'effetto sorpresa. dal fatto che il lettore conosce il colpevole ma non l'esito. dal fatto che il lettore conosce già sia il colpevole che l'esito.

Secondo Umberto Eco le caratterizzazioni dei romanzi della saga "007" sono espressione. del sentire comune. nessuna delle precedenti. di una incertezza propria dell'autore in carne e ossa. di una cultura elitaria.

Secondo Umberto Eco, Fleming. non si sofferma su fatti minini e irrilevanti per la vicenda. liquida i fatti minimi. si sofferma su fatti minimi e irrilevanti. si sofferma sugli avvenimenti clou della vicenda.

Metz è. un semiologo francese che si è occupato di letteratura. un semiologo danese che si è occupato di glossematica. il maggiore esponente della semiologia del cinema, francese e non. un semiologo lituano che si è occupato di lessico.

Secondo Metz. simbolo e allitterazione al cinema sono la stessa cosa. simbolo e metafora sono la stessa cosa. è possibile dire che lingua naturale e cinema siano la stessa cosa. simbolo ed ellissi sono collegati.

La motivazione principale del segno cinematografico è, secondo Metz,. la metonimia. la figura retorica. l'analogia. la metafora.

Metz sostiene che, a differenza della lingua che è immotivata,. nessuna delle precedenti. il cinema è motivato. l'arte è motivata. la scrittura è motivata.

Metz ha cercato di dire cosa intendiamo quando parliamo. del cinema come linguaggio. del cinema come arte. del testo come segno. della scrittura come letteratura.

Metz è nato nel. 1931. 1971. 1960. 1870.

La fugura retorica principale su cui si regge il meccanismo cinematografico secondo Metz è. la metafora. la paronomasia. la sineddoche. l'allitterazione.

L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. occorre evitare le soluzioni non comuni. occorre evitare le soluzioni banali. occorre evitare le soluzioni difficili. occorre incoraggiare l'intervento attivo del lettore.

Secondo Todorov il racconto primitivo. è la parte centrale di un qualunque racconto. non esiste. c'è sempre stato. è sinonimo di racconto puro.

Il romanzo a suspense. è la quarta categoria di romanzo poliziesco. è la prima storia del romanzo a enigma. legittima il racconto di retrospezione. è una terza categoria di romanzo poliziesco.

L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. la ragione viene spiegata con la follia. Tutto va spiegato razionalmente. nessuna delle precedenti. Il destino è responsabile.

L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. Il colpevole deve essere l'uomo comune. Il colpevole non deve essere il narratore. Il colpevole deve essere di una certa importanza. Il colpevole deve essere il narratore.

Per Henry James le azioni. nessuna delle precedenti. servono per illuminare il carattere del personaggio. hanno più rilievo dei personaggi. definiscono il racconto a-psicologico.

L'autore di polizieschi Van Dine dice che in un romanzo poliziesco. non c'è posto per l'amore. non c'è posto per le lacrime. non c'è posto per la vendetta. non c'è posto per il pentimento.

Il romanzo a enigma. è dominato dalla curiosità. nessuna delle precedenti. ha un regime di prospezione. è dominato dalla suspense.

"Poetica della prosa"è uscito per la prima volta in Francia nel. 1928. 1971. 1980. 1917.

"Poetica della prosa" è uscito in Italia negli anni. duemila. ottanta. novanta. settanta.

Todorov è nato nel. 1832. 1939. 1929. 1922.

Secondo Todorov la letteratura di massa. non può essere considerata letteratura. si conforma massimamente al suo genere di riferimento. è paraletteratura. è segretamente letta dai colti.

Il romanzo poliziesco classico è quello che si può denominare. romanzo giallo. romanzo d'intrattenimento. romanzo d'evasione. romanzo a enigma.

Secondo il pesonaggio principale de "L'impiego del tempo", ogni romanzo poliziesco è costruito su. quattro delitti. un delitto. due delitti. tre delitti.

Il romanzo a enigma contiene. due storie. una sola storia. una morale forte. almeno tre storie.

Il romanzo a enigma. ha avuto storicamente scarso successo. contiene la storia del crimine e quella dell'inchiesta. è stato inventato di recente. ha delle orgini cinematografiche.

Nel romanzo a enigma. le tre storie sono parallele. nessuna delle precedenti. le due storie non si toccano neppure. non c'è trama.

Nel romanzo a enigma la storia d'inchiesta. inizia quando finisce quella del delitto. finisce quando inizia quella del delitto. è parallela alle altre due. passa in secondo piano.

Nel romanzo a enigma, chi racconta la storia. ha un volto sconosciuto. è anche l'assassino. di solito muore. è preservato da una sorta di immunità.

I romanzi a enigma hanno di solito una costruzione. asimmetrica. simmetrica. obliqua. a incastro.

Il romanzo nero. nessuna delle precedenti. è dominato dalla suspance. ha un regime di retrospezione. è dominato dalla curiosità.

Nel romanzo nero, il narratore stesso. nessuna delle precedenti. è immune. è spesso immune. può non arrivare vivo alla fine della vicenda.

nel romanzo nero il narratore. è immune. è spesso immune. inizia a raccontare solo quando il crimine è già stato commesso. non inizia a raccontare solo quando il crimine è già stato commesso.

Rispetto al romanzo a enigma, il romanzo nero. ha avuto meno successo. racconta due storie parallelamente. racconta una storia che inizia quando finisce l'altra. ha avuto più successo.

il romanzo nero. è nato in Russia. è una sottocategoria del romanzo poliziesco. è nato in italia. ha avuto scarso successo.

Secondo Todorov, il processo di comprensione del racconto da parte del lettore è. controllato da una serie di costrizioni. arbitrario. affidato principalmente alle conoscenze pregresse del lettore. affidato esclusivamente alle indicazioni testuali fornite dall'autore.

In "Poetica della prosa" Todorov spiega l'incastonatura usando. "Il nome della rosa". le mille e una notte. il gioco delle perle di vetro. il ritratto di Dorian gray.

Per Todorov, la gramamtica del racconto intende trovare. dei punti di contatto tra grammatica e sintassi nei racconti. delle specificità nella costruzione dei racconti di fate. delle specificità nella costruzione dei racconti fiabeschi. delle analogie tra la costruzione delle preposizioni nel linguaggio e la costruzione dei racconti.

delle analogie tra la costruzione delle preposizioni nel linguaggio e la costruzione dei racconti. Boccaccio. dante. Ovidio. Petrarca.

La sospensione dell'incredulità. non è altro che un patto tra il testo e il lettore. è un problema generato dalla cattiva costruzione del racconto. impedisce al lettore di immergersi nel racconto. non è altro che un patto tra i personaggi del racconto.

La sospensione dell'incredulità. è dovuta a una cattiva gestione dell'aspetto cognitivo. è data dal fatto che il lettore non crede a quello che legge. è quello che comunemente si intende per "patto narrativo". è dovuta a una cattiva gestione del vedere-sapere-credere.

"Whodonnit" vuol dire. in che modo verrà raccontata questa storia?. qual è il genere del film?. perché è stato fatto quello che è stato fatto?. chi è stato?.

Uno degli incipit più classici. è quello in cui l'autore fa riferimento alla cornice della narrazione. è quello in cui l'autore chiarisce gli spazi e i tempi. è quello in cui si descrive un'emozione legata al personaggio principale che apre le vicende. nessuna delle precedenti.

Come esempio di inizio che parte dalla fine Bernardelli propone. "Sunset Boulevard". "American Beauty". "I ponti di Madison County". "Hollywood Party".

per "script" si intende. scalatta + trattamento. la struttura narrativa del film comprensiva di dialoghi e scene numerate progressivamente. la scaletta. il trattamento.

Tra i vari modi che ha un romanzo per iniziare Bernardelli include. la premessa. la descrizione. il proemio. Nessuna delle precedenti.

il modello degli archi narrativi prevede. 8 punti. 3 punti. 6 punti. 4 punti.

la struttura "man in a hole" corrisponde. allo schema della tragedia. alla storia d'amore. al romanzo di formazione. Nessuna delle precedenti.

Chi ha parlato di un tipo di trama detto "man in a hole"?. Barthes. Vonnegut. Greimas. Calvino.

Il modello del "mito dell'eroe" è stato messo a punto da. Campbell. Greimas. Propp. Vogler.

Il modello del "viaggio dell'eroe" è stato messo a punto da. Campbell. Vogler. Propp. Greimas.

Le azioni tipiche ricorrenti del viaggio dell'eroe sono. 31. 16. 30. 12.

Per spiegare il viaggio dell'eroe, nelle lezioni viene proposto l'esempio di. OCEANIA. BIANCANEVE. LA SIRENETTA. IL RE LEONE.

Secondo Aristotele le strutture narrative della tragedia. possono essere di quattro tipi. possono essere di due tipi. possono essere di tre tipi. possono essere di un solo tipo.

Gli archi narrativi della serialità sono. Nessuna delle precedenti. man in a hole. multistrand. difficili da seguire.

A essere responsabile delle strutture narrative complesse è. il registro aulico usato dall'autore. la presenza di peripezia e riconoscimento. il modo in cui il narratore racconta la storia. la difficoltà del personaggio a raggiungere il suo obiettivo.

il modo in cui il narratore racconta la storia. quelle immagini che servono all'oratore per ricordargli gli argomenti ad esse collegate. quelle immagini che servono all'oratore per ricordare al pubblico il verosimile. delle immagini che parlano da sole. delle immagini con funzioni attanziali.

una spazio presentato in "map view". Nessuna delle precedenti. fornisce al lettore una prospettiva più ampia. dà l'impressione al lettore di muoversi nello spazio. lascia al lettore la possibilità di muoversi liberamente.

Uno spazio presentato in "tour view". fornisce al lettore una prospettiva più ampia. rende i luoghi visibili "dall'alto". rende i luoghi inaccessibili. dà la possibilità al lettore di muoversi al suo interno.

Il tour view a quante possibilità apre?. NESSUNA. 4. 2. 3.

nel gaze tour. lo sguardo del personaggio corrisponde a un'oggettiva irreale. un personaggio descrive l'ambiente che lo circonda attraverso il suo sguardo. lo sguardo del personaggio corrisponde a un'oggettiva. il personaggio si sposta fisicamente nello spazio.

Quante possibilità ha di essere stravolto l'ordine degli eventi?. 1. 4. 3. 2.

Quante categorie intervengno nel "tempo del racconto"?. 2. 3. 5. 4.

In quanti modi si può intendere la temporalità in un racconto?. 1. 2. 4. 3.

La rappresentazione multiforme di un personaggio è. una modalità a sfondo onirico. complicata da rendere. una tecnica antica. qualcosa che si avvicina molto alla realtà.

Il personaggio tondo è un pesonaggio che. Nessuna delle precedenti. annoia. stupisce. incide poco sugli altri.

La caricatura è un personaggio. divertente. che rappresenta un tipo umano inesistente. che rappresenta una categoria di individui. che rappresenta una parodia di se stesso.

Per parlare della caricatura Bernardelli sceglie l'esempio di. Eugène de Rastignac. "I tre moschettieri". "Gita al faro". Madame Bovary.

La modalità multiprospettica è. qualcosa che ha a che fare, secondo Bernardelli, con il regime epistemico. un tipo di montaggio. una modalità di ripresa utile a un certo tipo di montaggio. l'identità di un personaggio restituita dagli sguardi degli altri personaggi.

Per parlare di modalità multiprospettica Bernardelli utilizza l'esempio di. "Papà Goriot". D'artagnan. "Madame Bovary". "Gita al faro".

La focalizzazione. può essere solo variabile. nessuna delle precedenti. può essere solo fissa. può essere sia fissa che variabile.

Quando narratore e personaggio hanno lo stesso livello di conoscenza ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione esterna. nessuna delle precedenti. focalizzazione interna. focalizzazione zero.

Quando il narratore sa meno del personaggio ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione zero. Nessuna delle precedenti. focalizzazione esterna. focalizzazione interna.

Quando il narratore sa più del personaggio ci troviamo di fronte a un caso di. focalizzazione interna. focalizzazione zero. focalizzazione esterna. Nessuna delle precedenti.

Nell'ocularizzazione interna primaria. sono presenti le tracce che denunciano le condizioni di visione in soggettiva. non sono presenti le tracce che denunciano la condizione di visione in soggettiva. si presenta una sorta di interpellazione. si ha il protagonismo assoluto della macchina da presa.

Una distorsione dell'immagine è un esempio di. oggettiva irreale. ocularizzazione interna. oggettiva. interpellazione.

il discorso diretto. è l'espediente più usato nella letteratura moderna. narrativazza il contenuto di quanto detto dai personaggi. mette in scena un dialogo vero e proprio. è l'espediente più usato nella letterartura contemporanea.

Per parlare del discorso diretto libero Bernardelli usa l'esempio di. Dumas. Balzac. Flaubert. Joyce.

una formula come "disse che" rappresenta un caso di. stile letterario elegante. discorso indiretto. stile inelegante. discorso diretto.

Per spiegare il discorso indiretto Bernardelli ricorre a. "I tre moschettieri". "Gita al faro". "La coscienza di Zeno". "Madame Bovary".

Il discorso diretto libero è rappresentato da. dal monologo interiore. dalla narrativizzazione del contenuto dei dialoghi tra i perosonaggi. Nessuna delle precedenti. le idee del narratore.

quanti tipi di finali esistono?. 6. 3. 4. 2.

L'enciclopedia intertestuale è la conoscenza che ci proviene. dalle istituzioni scolastiche. dai testi precedenti e dalla vita di tutti i giorni. dai testi precedenti. dalla vita di tutti i giorni.

L'opera "Lector in fabula" parla de. L'ingresso in scena degli antagonisti. L'attività cooperativa del lettore. gli espedienti di costruzione delle fiabe. L'attività evasiva della lettura.

L'autore e il lettore modello. nessuna delle precedenti. sono spesso delle figure in carne e ossa. non sono mai delle figure in carne e ossa. possono coincidere qualche volte con delle figure in carne e ossa.

quando un testo è attualizzato nelle sue potenzialità vuole dire che. ha avuto un autore molto intelligente. era facile e scritto bene. ha avuto un lettore molto intelligente. si sono verificate le sue condizioni di felicità.

L'autore modello è lo stile filosofico, mentre il lettore modello è la capacità intellettuale di attualizzare questo stile cooperando con il testo. vero. 0. vera solo la prima parte. vera solo la seconda parte.

Lettore e autore modello sono. delle strategie testuali. rispettivamente quello a cui il lettore e l'autore modello si ispirano. due figure in carne e ossa. i migliori.

Il lettore modello è. qualcuno che dialoga con l'autore in carne e ossa. il lettore in carne e ossa più bravo di tutti. un modello di lettore. un lettore capace di cooperare nell'intepretazione del testo così come l'autore pensava.

Secondo Umberto Eco un testo è. intessuto di non detto. sempre facile da interpretare. sempre difficile da interpretare. organizzato affinché l'autore modello cooperi.

La teoria semiotica di Umberto Eco si ispira a. Greimas. Barthes. Peirce. Propp.

L'ipotesi di partenza di "Lector in fabula" è quella per cui. Il dizionario non basta per interpretare un testo. Non serve ricorrere alle "enciclopedie". L'interpretazione di un testo è data dei rinvii dizionariali. nessuna delle precedenti.

Il concetto di" frame" deriva dall'ambito. della religione. dalla psicanalisi. dell'intelligenza artificiale. della filosofia teoretica.

il topic. è il topos. è il luogo Comune. prevede che ci si interroghi su un testo chiedendosi "di che cosa stiamo parlando"?. prevede che ci si interroghi su un testo chiedendosi "come risponde il testo a ciò di cui si parla"?.

La passeggiata inferenziale corrisponde a. una vera e propria attività fisica. la sintesi del testo. le previsioni del lettore. nessuna delle precedenti.

il focus è. la domanda dedotta dalla risposta. la domanda posta nel testo. il climax. la risposta al topic.

Per spiegare le differenze tra lettore ingenuo e lettore critico Eco analizza la novella. drame bien parisien. i misteri di parigi. le benevole. le correzioni.

Quanti capitoli ha Drame?. 5. 4. 7. 6.

"Sei passeggiate nei boschi narrativi" è un omaggio a. Greimas Barthes. Calvino. Barthes. Barthes.

Eco dice che ogni traduzione. deve avere come primo interesse il destinatario della traduzione stessa. implica un processo di negoziazione. deve necessariamente essere fedele al testo d'origine. Nessuna delle precedenti.

Di quanti tipi di traduzione parla Jakobson?. 6. 2. 4. 3.

deve necessariamente essere fedele al testo d'origine. 5. 4. 2. 3.

Quante scuole di pensiero ci sono rispetto alla teoria della traduzione?. 2. 1. 4. 3.

La traduzione intersemiotica è quella che Jakobson definiva. sinossi. riformulazione. Trasmutazione. Nessuna delle precedenti.

Per Eco la trudizione. non riguarda solo due lingue ma due culture. è un fatto meramente culturale. non rispetta l'intentio auctoris. è un fatto meramente linguistico.

L'ecfrasi è. una partizione. La descrizione di un'opera d'arte. una traduzione endolinguistica. un commento sonoro.

Barthes nasce nel: 1960. 1970. 1915. 1918.

La prima fase della retorica è. l'elocutio. l'inventio. la dispositio. l'actio.

Il testo analizzato da Barthes si articola attorno a una serie di. citazioni. interpretazioni impossibili da parte del lettore. snodi epici. enigmi.

Cosa usa per la sua analisi Barthes in "S/Z". un paratesto dello stesso Balzac. una intepretazione preesistente del testo. un sistema di codici. nessuna delle precedenti.

In "S/Z" Barthes analizza. "Madame Bovary" di Balzac. "Madame Bovary" di Falubert. "Sarrasine" di Balzac. "Sarrasine" di Flaubert.

"S/Z" di Barthes è frutto di un seminario tenuto a Parigi tra il. 1990 e il 1991. il 1967 e il 1978. il 1930 e il 1931. 1968 e il 1969.

L'analisi di "S/Z". è volta a smascherare i meccanismi narrativi del testo esaminato. è stata ripresa anche da Greimas. invoglierebbe chiunque a diventare uno scrittore. dimostra che l'autore del testo esaminato è un pessimo scrittore.

L'equivoco è dato. dalla fusione di qualcosa di vero e di qualcosa di falso. dalla fusione di qualcosa di vero e qualcosa di credibile. dalla fusione di qualcosa di vero e qualcosa di verosimile. dalle incomprensioni.

I sintagmi dilatori comprendono anche. l'esca. tutte le precedenti. la risposta parziale. la risposta sospesa.

"Soglie" è un testo di. Genette. Barthes. Greimas. Eco.

La funzione preliminare del paratesto è quella di. riportare pedissequamente i tratti salienti del testo, con funzione di sintesi. sviluppare presso i potenziali fruitori una lettura più pertinente del testo. proporre una lettura semplificata del testo di riferimento. far aumentare gli acquisti del testo.

Il paratesto è composto da. peritesto e anatesto. epitesto e sopratesto. anatesto e katatesto. epitesto e peritesto.

Il paratesto si divide in ciò che. nessuna delle precedenti. traduce il testo e ciò che di esso è intraducibile. è spazialmente distante dal testo e ciò che condivide lo spazio del testo. valorizza e ciò che svaluta il testo.

Tra le funzioni proprie del titolo di un testo Genette individua quella di. designare il contenuto di un testo. aumentare la gratificazione del testo. rendere il testo riconoscibile nelle biblioteche. nessuna delle precedenti.

la prière d'insérer ha trovato posto. sulla copertina. nelle interviste. sulla fascetta. sul dorso.

Il trailer può essere considerato. un paratesto. nessuna delle precedenti. il corrispettivo della quarta di copertina. il corrispettivo del prière d'insérer.

Quanti modi ha a disposizione un trailer per relazionarsi alla manipolazione di cui è frutto?. quattro. uno. Cinque. due.

Il trailer è frutto di. un sondaggio preliminare sullo stile del focus group. una miscela casuale delle scene del backstage. una manipolazione di montaggio. un costante confronto tra spettatore e regista.

Qual è la prima distinzione posta all'interno della produzione di trailer. quella tra trailer fatti dal regista e tra trailer fatti dal produttore. quella tra trailer italiani e trailer stranieri. quella tra trailer buono e trailer cattivo. quella tra trailer narrativo e trailer antinarrativo.

Quante sono le prime tipologie di trailer che incontriamo nelle lezioni?. cinque. sei. due. quattro.

Il trailer del "Disprezzo" è. coerente ed esaustivo. pieno di lacune. contraddittorio. incompleto ed incoerente.

Il trailer del "Disprezzo" procede per operazioni di. manipolazione. dissimulaizone della manipolazione. nessuna delle precedenti. manifestazione della manipolazione.

Come esempio di trailer narrativo scegliamo di analizzare. "Arancia Meccnica". "Citizen Kane". "Shining". "Il disprezzo".

Il trailer di "Arancia Meccanica" procede per operazioni di. dissimulazione della manipolazione. traduzione intertestuale. manipoalzione. manifestazione della manipolazione.

Il trailer di "Arancia Meccanica" è. cotraddittorio. coerente ed esaustivo. chiaro. senza lacune.

Il trailer di "The Shining" inizia come se fosse. una narrazione debole. un fermo immagine. una interpellazione. una narrazione forte.

Il trailer di "The Shining" propone una sintesi. delle focalizzazioni omodiegetiche al cinema. dei modelli narraivi al cinema. dei tipi di sguardo al cinema. delle manipolazioni possibili.

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