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METODOLOGIE DIDATTICHE X L'INCLUSIONE -1 parte-Fino Lez.48

Description:
SCIENZE DELL'EDUCAZIONE E DELLA FORMAZIONE

Author:
Keliam
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Creation Date:
10/07/2022

Category:
Others

Number of questions: 201
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Content:
Cosa pensava Etienne Bonnot de Condillac? Che la conoscenza fosse innata Che la conoscenza non potesse derivare da qualche idea innata Non ha mai parlato di conoscenza innata Era uno sportivo.
Charles Darwin con “L’origine dell’uomo” nel 1871 dimostro che: Che la fisiologia, ossia lo psichismo, dell'animale e quella dell'essere umano non avessero le stesse leggi che le reazioni emotive, ossia psichiche, sono collegate a reazioni fisiche Che la conoscenza fosse innata Nessuna delle precedenti.
Da dove nasce il termine “Pedagogia”? Egitto Grecia Asia Italia.
Cosa fanno i Disability Studies? Studiano le disabilità mentali Non esistono questi studi Fotografano la persona disabile negli ambienti di lavoro Indagano la società all’interno della quale la persona disabile vive.
Che cos’è la Pedagogia Speciale? Una branca superiore della Pedagogia Era uno sportivo Lo studio dei bambini speciali è una branca della pedagogia che interviene, con modalità ben definite, nell’area della disabilità di varia natura.
Quando avviene l’unificazione mondiale delle teorie della pedagogia? Nel XVI secolo Anni ’30 del 900 Dopo il 1990 Nel 1957.
Il concetto di Handicap: nessuna delle precedenti interessava l'ambito dei ruoli e delle attività normalmente attesi dall'ambiente socioculturale di appartenenza della persona e, pertanto, anche questi andavano considerati con attenzione unitamente alle loro «regole» e ai loro ancoraggi socioculturali non andava associato unicamente a persone con disabilità e menomazioni e, pertanto riguardava uno svantaggio innato.
I Disability Studies affrontano le seguenti questioni: La relazioni tra persone disabili Il sostenimento della crescita del movimento delle persone disabili - un Disability Movement Quello che dovrebbero mangiare le persone disabili Nessuna delle precedenti.
ICIDH: per Scoretti [1992], era ritenuto importante in considerazione del fatto che? non era necessario effettuare ricerche in ogni parte del mondo non esistevano diversi malfunzionamenti che non potevano essere adeguatamente codificati nessuna delle precedenti i motivi che portavano molte persone a rivolgersi ai servizi sociosanitari non erano unicamente associati alla necessità di ricevere una diagnosi e una cura; molte iniziavano ad avanzare in modo più o meno esplicito e diretto, la richiesta di aiuti e supporti per gestire quelle che furono definite le conseguenze delle malattie;.
A cosa si limitava l’ICD? Eziologia, intervista, manifestazione Patologia, lessico, intervista Nessuna delle precedenti Eziologia, Patologia, Manifestazione clinica.
L'ICF considera alcune dimensioni fondamentali: segna quella sbagliata la dimensione della partecipazione I termini utilizzati e la loro traduzione la dimensione del corpo i fattori contestuali, personali e ambientali.
Che cos’è il Support Intensity Scale? è strutturata in tre sezioni aventi per oggetto i sostegni che sarebbe opportuno prevedere in sede di programmazione di un intervento in favore di una persona con disabilità calcola il supporto dato agli studenti è la scala che calcola i terremoti interiori è strutturata in 6 sezioni aventi per oggetto i sostegni che sarebbe opportuno prevedere in sede di programmazione di un intervento in favore di una persona con disabilità.
Nei documenti dell'OMS, nel 1997, dopo diciassette anni dalla pubblicazione dell'ICIDH: sono fatte delle note a margine viene confermato tutto l’ICIDH la parola disabilità viene confermata compare una prima bozza di revisione (Bozza beta 1) nella quale scompaiono sia la parola disabilità che handicap in favore dei costrutti attività e partecipazione che saranno riconfermati nell'edizione del 1999 e in quelle del 2000 e del 2001.
La dimensione delle attività si riferisce a: La grandezza dei muscoli Nessuna delle precedenti La fortuna nel gioco i comportamenti che le persone mettono in atto al fine di svolgere compiti, mansioni e azioni.
Cosa fa la Scala dei bisogni di sostegno non ordinari di tipo medico e comportamentale? considera 15 condizioni di interesse medico e 12 ambiti di possibili difficoltà di natura prettamente comportamentale nessuna delle precedenti considera 5 condizioni di interesse medico e 3 ambiti di possibili difficoltà di natura prettamente comportamentale descrive la necessità di protezione e tutela.
Di quanti parti si articola la Scala dei bisogni? 5 Nessuna 2 6.
Quando i clinici possono avvalersi dell'ICF CY-for Children and Youth? nessuna delle precedenti quando vogliono quando hanno attività di perlustrazione nel corso dei loro viaggi.
Un'analisi esaustiva delle problematiche che una persona con menomazione può presentare non può: Fare una lista delle attività programmate prescindere dal considerare con attenzione, anche in vista della programmazione di interventi finalizzati all'integrazione, una serie di determinanti contestuali di tipo prettamente ambientale o personale Fare una lista dei medici Esaminare tutte le problematiche.
Un'analisi esaustiva delle problematiche che una persona con menomazione può presentare non può: Fare una lista delle attività programmate Esaminare tutte le problematiche Fare una lista dei medici prescindere dal considerare con attenzione, anche in vista della programmazione di interventi finalizzati all'integrazione, una serie di determinanti contestuali di tipo prettamente ambientale o personale.
Con la diffusione dell'ICF… si è avvertita da più parti la necessità di potersi ispirare a essa anche al fine di disporre di un sistema di classificazione del funzionamento che potesse essere applicato ai bambini e agli adolescenti Nessuna delle precedenti È nato l’interesse per i bambini Non si è avvertita da più parti la necessità di potersi ispirare a essa anche al fine di disporre di un sistema di classificazione del funzionamento che potesse essere applicato ai bambini e agli adolescenti.
Cosa fa la filosofia biopsicosociale dell'IFC? elenca le malattie genetiche mappa le zone con maggiori problemi consiglia cosa mangiare mette in relazione gli indici prettamente sanitari con quelli sociali e psicologici ascrivibili.
Nella Pedagogia Speciale: Solo gli insegnanti possono decidere l’azione L’azione è rivolta agli insegnanti Non riguarda gli enti statali L’azione non si esaurisce all’analisi del deficit e alla conseguente formulazione dell’azione educativa ma si concentra sull’analisi delle esigenze formative in relazione alle basi dell’esistenza della persona con disabilità.
Che cos’è “Dal modello ICF dell'OMS alla progettazione per l'inclusione” Uno studio universitario Uno scritto di Owens e Conoley Un Documento ministeriale nessuna delle precedenti.
La versione ICF indirizzata ai bambini e agli adolescenti propone di considerare: nessuna delle precedenti la direzione di tentare di superare le separazioni e gli scollamenti con particolare attenzione il costrutto della partecipazione la direzione di tentare di superare le separazioni e gli scollamenti.
La ricerca è fondamentale perché come dice L. D’Alonzo: “La pedagogia Speciale non potrebbe vivere senza una ricerca capace di alimentare la sua azione; Le indagini che promuove nei vari settori d’interesse sono indispensabili per poter proporre alle persone con deficit percorsi ed orientamenti efficaci”. “La pedagogia Speciale può vivere senza una ricerca capace di alimentare la sua azione; Le indagini che promuove nei vari settori d’interesse sono indispensabili per poter proporre alle persone con deficit percorsi ed orientamenti efficaci”. “La legittima rivendicazione dell’autonomia della Pedagogia Speciale permette di leggere più correttamente non solo i bisogni educativi speciali, ma anche le professionalità” “La Pedagogia Speciale in questo senso è chiamata a non perdere di vista il proprio rigore scientifico e a cogliere l’intrinseca ricchezza esistente all’interno”.
La Pedagogia Speciale non deve: limitarsi a trovare i tecnicismi giusti al fine di risolvere le problematicità e affinare le differenze interagire con la famiglia non entrare in empatia con la persona diversamente abile far sorridere la persona diversamente abile.
Il compito della Pedagogia Speciale è quello di: riuscire ad individuare il problema che sfugge alla comune attenzione, rielaborarlo, interpretarlo e mettere in atto i correttivi necessari per recuperare la motivazione a vincere le resistenze create dalla diversità far felici gli studenti aumentare la soddisfazione degli insegnanti risolvere i problemi di una classe di studenti.
Su cosa si basa l’autonomia della Pedagogia Speciale? Perché è stata dichiarata indipendente dall’ONU Sulla condiviso statuto epistemologico Perché è stata definita scienza nel 2012 Sull’autonoma possibilità di costruire interconnessioni con le altre scienze e con i molteplici settori operativi.
Qual è la principale finalità della Pedagogia Speciale? Nessuna delle precedenti La riduzione della disabilità L’apprendimento di nuove tecniche La totale eliminazione della disabilità.
Quali tra questi sono definiti “Abilità di vita”: Pranzare, Usare il bagno della scuola, Avere cura di sé a scuola, Vestirsi per svolgere una determinata attività o a seconda del tempo, Vestirsi per partecipare alla lezione di educazione fisica Trovare delle opportunità di lavoro, Vestirsi per partecipare alla lezione di educazione fisica *Pranzare, Usare il bagno della scuola, Avere cura di sé a scuola, Vestirsi per svolgere una determinata attività o a seconda del tempo, Vestirsi per partecipare alla lezione di educazione fisica Partecipare alle attività, Pranzare, Usare il bagno della scuola, Avere cura di sé a scuola.
Che funzione ha il gioco in Pedagogia? Insegna come funzionano i giochi L’attività educativa è soprattutto la produzione di rapporti significativi, veicolati attraverso la corporeità, non soltanto la trasmissione di semplici nozioni Non è previsto nessun gioco Prepara i campionati di eGames.
La persona con handicap, come si legge nell’articolo 3 comma 1, è indicata come: “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un vantaggio sociale”. “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione” “colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un vantaggio sociale”. “colui che presenta una minorazione fisica, ma non psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione”.
Per ottenere lo status di persona con disabilità si deve ottenere una certificazione o diagnosi clinica, come? Bisogna andare al comune Basta andare dal medico di famiglia È evidente Per averla bisogna avere una certificazione ad opera della commissione medico-legale dell’ASL prevista dall’art. 4 della l. n° 104/1992, integrata da un medico dell’INPS, come introdotto dalla l. n° 102/2009 all’art. 20.
Che cosa si intende con primo approccio? Come primo approccio la famiglia con una persona diversamente abile non deve essere aiutata a capire l’accaduto ed a elaborarlo cercando di evidenziare quali sono i miglioramenti e/o i progetti possibili per poter partecipare alla vita sociale. Come primo approccio la famiglia con una persona diversamente abile non deve essere aiutata a capire l’accaduto ed a elaborarlo cercando di evidenziare quali sono i miglioramenti e/o i progetti possibili per poter partecipare alla vita sociale. Come primo approccio la famiglia con una persona diversamente abile deve essere aiutata a capire l’accaduto ed a elaborarlo cercando di evidenziare quali sono i miglioramenti e/o i progetti possibili per poter partecipare alla vita sociale. Come primo approccio la famiglia con una persona diversamente abile deve rilassarsi.
Nel quadro familiare un approccio sistemico… l’intervento non ha effetti reali non ha come fulcro dell’intervento la famiglia se utilizzato correttamente con modalità di osservazione e approccio operativo in contesti non solo terapeutici, può fornire validi strumenti di intervento la famiglia non partecipa.
Che cosa si intende con il termine “diagnosi funzionale”? Nessuna delle precedenti si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psico-fisico dell’alunno in situazione di handicap la diagnosi funzionale dovrebbe fornire un quadro clinico che aiuti solo la famiglia è uno strumento conoscitivo che punta alla conoscenza limitata dei casi.
Qual è l’obiettivo dei Gruppi di Lavoro Handicap (GLH)? Conoscere gli insegnanti Esaminare la struttura scolastica garantire il diritto allo studio degli studenti in situazione di handicap e lavorare per la loro integrazione scolastica Esaminare gli studenti delle classi.
Come si dividono i Gruppi di Lavoro Handicap (GLH)? Si dividono tra GLH di istituto (GLHI) e i GLH fattivi (GLHF) Si dividono tra GLH di famiglia (GLHF) e i GLH operativi (GLHO) Si dividono tra GLH di scuola (GLHS) e i GLH operativi (GLHO) Si dividono tra GLH di istituto (GLHI) e i GLH fattivi (GLHF).
Quali sono le novità inserite nel D.Lgs 96/2019? rendere l’alunno il meno partecipe possibile la non estensione dell’adozione dei criteri dell’ICF anche all’accertamento della condizione di disabilità il riassunto delle commissioni mediche per l’accertamento della disabilità una maggiore insistenza sul principio di accomodamento ragionevole come principio guida per l’utilizzo delle risorse per il sostegno dei singoli PEI.
Quali sono le competenze dell’Ufficio Scolastico Regionale? non si occupa anche di curare l'attuazione nell'ambito territoriale di propria competenza, delle politiche nazionali per gli studenti. Non esercita la vigilanza sulle scuole non statali, paritarie e non, e non vigila sulle scuole straniere in Italia vigila affinché vengano rispettate le norme generali sull'istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni, nonché sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard programmati non vigila affinché vengano rispettate le norme generali sull'istruzione e i livelli essenziali delle prestazioni, nonché sull'attuazione degli ordinamenti scolastici, sui livelli di efficacia dell'azione formativa e sull'osservanza degli standard programmati.
Che cosa sono i Piani Educativi Individualizzati? Un piano di educazione che si rivolge a tutti I quaderni per studenti con handicap Si occupa di individuare gli obiettivi educativi e didattici, nonché gli strumenti, le strategie e le modalità per la realizzazione di un ambiente di apprendimento Piani speciali per studenti.
Cosa fanno i GLO? Interrogano i direttori scolastici Preparano il materiale di studio valutano la possibilità di permanenza scolastica dell’alunno, la possibilità di rinuncia al sostegno, l’attivazione di azioni necessarie a supportare e favorire la continuità scolastica fra gli ordini e i gradi di scuola Studiano il percorso scuola casa migliore.
Che cosa fa il GLIR? non si occupa di fare consulenza, proposta all'Ufficio scolastico Regionale (USR) nonché di supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale si occupa di fare consulenza, proposta all'Ufficio scolastico Regionale (USR) nonché di supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale ordina alle reti di scuole cosa fare per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale nessuna delle precedenti.
Quali fra queste affermazioni è giusta? Presso il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR) è collocato l'ufficio scolastico regionale (USR) presso ciascuno degli ambiti territoriali (AT) si trova il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) già attivo ed istituito con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (cosiddetta circolare BES). Presso il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR) è collocato l'ufficio scolastico regionale (USR) presso ciascuno degli ambiti territoriali (AT) si trova il Gruppo per l'Inclusione Territoriale (GIT); mentre presso ciascuna istituzione scolastica è confermato il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) già attivo ed istituito con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (cosiddetta circolare BES). Presso il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR) è collocato l'ufficio scolastico regionale (USR) presso ciascuno degli ambiti territoriali (AT) si trova il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) già attivo ed istituito con la Direttiva Ministeriale del 29 dicembre 2012 Presso l'ufficio scolastico regionale (USR) è collocato il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Regionale (GLIR); presso ciascuno degli ambiti territoriali (AT) si trova il Gruppo per l'Inclusione Territoriale (GIT); mentre presso ciascuna istituzione scolastica è confermato il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI) già attivo ed istituito con la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 (cosiddetta circolare BES).
Che cosa fa il GLIR? nessuna delle precedenti non si occupa di fare consulenza, proposta all'Ufficio scolastico Regionale (USR) nonché di supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale si occupa di fare consulenza, proposta all'Ufficio scolastico Regionale (USR) nonché di supporto alle reti di scuole per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale ordina alle reti di scuole cosa fare per la progettazione e la realizzazione dei Piani di formazione in servizio del personale.
Come è composto il Gruppo di Lavoro per l'Inclusione (GLI)? docenti curricolari, docenti di sostegno personale ATA e specialisti della ASL di riferimento docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente, anche da personale ATA e specialisti della ASL di riferimento studenti, docenti curricolari, docenti di sostegno e, eventualmente, anche da personale ATA e specialisti della ASL di riferimento.
Cosa sono i FoRAGS? Sono i Forum Ragionati sulle GS Formazione, Regione, AGS Nessuna delle precedenti Sono i Forum Regionali delle Associazioni dei Genitori nella Scuola.
Quali sono le funzioni del FoRAGS? dare ordini sugli atti e sulle iniziative del Ministro favorire il confronto tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e le realtà associative dei genitori dare ordini alle famiglie sulle problematiche scolastiche e studentesche non rappresentare le esigenze e le proposte della componente genitori della scuola.
Quali fra queste fa parte del FoRAGS del Lazio? Coordinamento Genitori (CG) Associazione Genitori di Omosessuali (AGEDO) Associazione Genitori Scuole SCOUT Nessuna delle precedenti.
Quali fra questi è un componente del GLIP? 5 esperti designati dalle Associazioni studenti esperto dalla Regione un docente esperto utilizzato nel Centro Servizio Amministrativo.
Quali fra queste sono competenze GLIP? offrire consulenze alle singole scuole una relazione giornaliera da inviare al presidente della regione e al Ministro dell'Istruzione. evitare gli Enti locali per attività extrascolastiche Ordini al Direttore scolastico regionale.
Quali fra questi fa parte del GLIR? rappresentanti della Regione (fino a un massimo di cinque) rappresentanti degli enti locali (fino a un massimo di otto) nessuna delle precedenti studenti.
Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della ricerca, da tempo, mette a disposizione due tipologie di servizi scolastici: insegnamento all’estero, scuola in ospedale scuola in ospedale e controllo compiti la scuola in ospedale (SIO); l’istruzione domiciliare (ID) insegnamento all’estero, scuola in ospedale e controllo compiti.
Il diritto allo studio e il diritto alla salute sono diritti fondamentali garantiti dalla Costituzione, ai sensi di quali articoli? Degli articoli 16, 42 e 52 Degli articoli 3, 16 e 42 Degli articoli 3, 34 e 38 Degli articoli 2, 3 e 14.
Come è composto il Comitato tecnico regionale? presieduto dal direttore regionale o da suo dirigente delegato ed è composto dal Dirigente scolastico della scuola polo, da referenti dell’USR, da personale di scuole ospedaliere presenti sul territorio, e da altri soggetti istituzionali responsabili di azioni atte a promuovere il benessere della persona. Nessuna delle precedenti Insegnante di una scuola, da referenti dell’USR, da personale di scuole ospedaliere presenti sul territorio Solo da referenti dell’USR, da personale di scuole ospedaliere presenti sul territorio, e da altri soggetti istituzionali responsabili di azioni atte a promuovere il benessere della persona.
La teoria ontogenetica di Piaget: Mette in evidenza come la possibilità di esprimere certe abilità sia strettamente correlata alla relazione con l'ambiente circostante I comportamenti dei bambini non sono strettamente legati a quelli dei familiari Segue uno schema lineare Nessuna delle precedenti.
Cosa fa la scuola polo regionale? Non favorisce la diffusione di pratiche educative innovative ed efficaci in tutte le scuole del territorio favorisce la diffusione di pratiche educative innovative ed efficaci in tutte le scuole del territorio Dialoga con lo “sportello informativo” Dialoga solo con la Regione.
Il Comitato tecnico regionale ha la finalità di: definire criteri per l’organizzazione del servizio decidere il programma scolastico delle scuole sostenere e monitorare gli interventi della Regione studiare il percorso scuola casa degli studenti.
Agli allievi che non svolgono i PCTO (segna quella sbagliata): possono svolgere, con i docenti di sostegno e curricolari e in gruppi integrati con i tutor (anche di altre classi), attività anche sul territorio possono essere collocati nei vari assi, facendo esplicito riferimento a tali esperienze di didattiche viene chiesto invece di frequentare la scuola durante il periodo di sospensione dell’attività didattica, secondo il loro orario di frequenza non viene chiesto invece di frequentare la scuola durante il periodo di sospensione dell’attività didattica, secondo il loro orario di frequenza.
Cosa sono i PCTO? Percorsi per le capacità trasversali Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento Percorsi per le capacità trasversali e per l’orientamento Percorsi per le competenze trasversali e per l’ortografia.
Per il docente di sostegno, i doveri connessi al servizio di insegnamento sono quelli che regolano il rapporto contrattuale di alcuni docenti come riportato negli artt. 28 “Attività di insegnamento” e 29 “Attività funzionali all’insegnamento” del CCNL 2006/2009 quelli negli negli artt. 32 e 33 quelli che regolano il rapporto contrattuale di qualsiasi docente curriculare come riportato negli artt. 28 “Attività di insegnamento” e 29 “Attività funzionali all’insegnamento” del CCNL 2006/2009 nessuna delle precedenti.
Cosa fa la legge L. 107/15? non dedica ampio spazio all'alternanza scuola-lavoro, già prevista da una norma, ma non menziona gli alunni con disabilità dedica ampio spazio all'alternanza scuola-lavoro, già prevista da una norma, ma non menziona gli alunni con disabilità non si attiene a quanto previsto dal D. Lgs. N. 77/05 non è indicato che i periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro sono dimensionati.
Cosa è la LIM? E’ una lectio magistralis E’ l’indice di lavoro interministeriale E’ l’insegnamento della matematica E’ una lavagna interattiva multimediale.
Un importante fattore di protezione per i bambini con DSA è: fare finta di nulla la precocità della diagnosi costringerlo ad adattarsi aiutarlo con metodi classici.
L’incidenza del disturbo specifico dell’apprendimento (DSA) è stimata intorno al: 20% 4% 40% 10%.
Il termine “disturbo specifico di apprendimento”: Significa “difficoltà di apprendimento” Va distinto dalla più generica espressione “difficoltà di apprendimento” Non va distinto dalla più generica espressione “difficoltà di apprendimento” È il contrario di “difficoltà di apprendimento”.
I disturbi specifici di apprendimento hanno: Un carattere neurobiologico È strettamente correlato a come si comporta la famiglia Un carattere casuale Un carattere di ambiente.
Il rifiuto comportamentista di occuparsi dello studio dei processi “mentali “ ha portato alla nascita nella metà degli anni 50 di un altro approccio psicologico, quale? “il metacognitivismo” “il relativismo” “il capacismo” “il cognitivismo”.
La discalculia evolutiva è un disturbo che riguarda la parte esecutiva della matematica ed ostacola: le addizioni quelle operazioni molto difficili quelle operazioni che normalmente, dopo un certo periodo di esercizio, tutti i bambini svolgono automaticamente quelle operazioni che da subito vengono comprese dagli altri bambini.
Gli aspetti generalmente condivisi circa il disturbo specifico della lettura riguardano la sua suddivisione in due componenti: una di natura ambientale ed una casuale una di natura linguistica ed una familiare una di natura familiare ed una motoria una di natura linguistica e una di natura motoria.
Quali tra queste affermazioni è vera: Il discografico è colui che ha una grafia compromessa e poco leggibile, il disortografico è colui che non ha automatizzato le regole grammaticali e ortografiche mostrando un numero elevato di errori Il disgrafico è colui che ha una grafia compromessa e poco leggibile, il disortografico è colui che non ha automatizzato le regole grammaticali e ortografiche mostrando un numero elevato di errori Il disgrafico è colui che ha una perfetta grafia, il disortografico è colui scrive male esteticamente Il disgrafico è colui che ha una perfetta grafia.
Quali di queste affermazioni è vera? gli alunni con DSA hanno il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi gli alunni con DSA hanno il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi e parlare durante le verifiche gli alunni con DSA non hanno il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi gli alunni con DSA hanno il diritto di utilizzare gli strumenti compensativi e di copiare.
Il Referente dei DSA di istituto ha il compito di offrire ai colleghi: Nessuna delle precedenti Non offrire ai colleghi supporto rispetto ai materiali didattici correzione compiti delle ore sostitutive.
Nell’articolo 5 della legge 170 / 2010 , è riportato che: agli studenti con DSA sono garantite , durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria adeguate forme di verifica e di valutazione , anche per quanto concerne gli esami di stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari agli studenti con DSA non sono garantite , durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione agli studenti con DSA sono garantite , durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria adeguate forme di verifica e di valutazione , diversi aiuti pratici ad alcuni studenti con DSA sono garantite , durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria adeguate forme di verifica e di valutazione , anche per quanto concerne gli esami di stato e di ammissione all’università nonché gli esami universitari.
L’uso degli strumenti compensativi: sono pochi e universali sono uguali per tutti non è immediato gli insegnanti non devono aiutare.
Secondo Fogarolo: il computer è uno strumento compensativo per tutti il computer non è uno strumento compensativo il computer è uno strumento compensativo che funziona solo se l’allievo lo sa usare bene il computer è uno strumento compensativo solo se si è degli esperti.
Guasta Vigna e Gineprini definiscono una mappa come: concetti collegati fra loro da cerchi una rappresentazione grafica all’esterno di una forma geometrica (modo) disegni fatti a mano una rappresentazione grafica di concetti espressi in forma sintetica (parole – concetto).
Gineprini e Guastavigna classificano le mappe concettuali in tre tipologie, quali? Cognitive, Mentali, Mnemoniche Cognitive, Mentali, Strutturali Mnemoniche, Sensitive, Cognitive Mentali, Mnemoniche, Sensitive.
Cosa si intende con LIM? Libri Interattivi Multistrato Lavagna Interattiva Musicale Libri Interattivi Multimediali Lavagna Interattiva Multimediale.
Rispetto alla Dislessia le misure dispensative: dispensano un alunno dalla lettura ad alta voce in classe dispensano un alunno dal fare i compiti dispensano un alunno a scrivere dispensano dalle gite scolastiche.
Cosa sono i PCTO? Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – ex alternanza Scuola Lavoro L. 104/1992 Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – ex alternanza Scuola Lavoro L. 107/2015 Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – ex alternanza Scuola Lavoro L. 66/2017 Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento – ex alternanza Scuola Lavoro L. 88/2016.
Rispetto alla Discalculia le misure dispensative prevedono: l’attuazione di tempi più lunghi per le verifiche scritte di leggere ad alta voce gli esercizi una riduzione qualitativa degli esercizi non è possibile utilizzare le tabelle.
Cosa si intende per PDP? piano didattico annuale pressione didattica perfetta premio didattico mensile piano del preside.
La scuola si propone di promuovere: il parziale sviluppo della persona umana l’esclusione delle famiglie l’uguaglianza delle opportunità educative e formative l’accettazione della discriminazione.
Rispetto all’apprendimento delle lingue straniere: Le misure dispensative prevedono un madrelingua Le misure dispensative non possono prevedere l’esonero parziale dalla lingua scritta Le misure dispensative possono prevedere l’esonero parziale dalla lingua scritta Nessuna delle precedenti.
Nella programmazione e valutazione degli alunni con disabilità due sono i percorsi da seguire: Programmazione, riferita al PEI, per obiettivi minimi riconducibili a programmi ministeriali e programmazione, riferita al PEP, per obiettivi dati dall’esperto di scuola Programmazione, riferita al PEI, sotto indicazione del Ministero e programmazione, riferita al PEP, per obiettivi dati dall’esperto di scuola Programmazione, riferita al PEPT, per obiettivi minimi riconducibili a programmi ministeriali e programmazione, riferita al PEPT, per obiettivi dati dall’esperto di scuola Programmazione, riferita al PEI, per obiettivi minimi riconducibili a programmi ministeriali e programmazione, riferita al PEI, per obiettivi minimi non riconducibili a programmi ministeriali.
Se non si arriva all’approvazione del PDP: la scuola può solo attenersi al rispetto delle diversità individuali si procede in tutela del minore la famiglia viene esaminata la scuola può fare causa alla famiglia.
Quale fra queste affermazioni è vera: Il PDP ha il compito di condividere i dati sensibili linee elaborate nella documentazione dei percorsi didattici individualizzati Prima di diventare operativo, il PDP deve essere condiviso e firmato dalla famiglia dell’alunno Il PDP fa scegliere la famiglia tutte le decisioni Prima di diventare operativo, il PDP non deve essere condiviso e firmato dalla famiglia dell’alunno.
Se la scuola non scrive il PDP, cosa succede? La famiglia può subito denunciare la scuola La famiglia non può fare nulla La famiglia che ha consegnato e protocollato la diagnosi di DSA ha diritto e dovere di sollecitare la redazione del PDP se questo non viene redatto entro i tre mesi previsti per legge Lo studente deve cambiare scuola.
Perché è importante stilare un PDP per gli studenti con DSA? Per dare la possibilità alla famiglia di comprendere la malattia Per organizzare al meglio le gite scolastiche Perché il Disturbo Specifico di Apprendimento accompagna la persona lungo tutto il corso della vita Per permettere agli operatori sanitari di organizzarsi.
Cosa rappresenta il Wiki? Un quaderno digitale da organizzare e “riempire” pagina per pagina, con tutti i lavori realizzati in modo collaborativo Un quaderno didattico cartaceo da riempire con tutti i lavori realizzati in modo autonomo Una radio per trasmettere agli alunni le informazioni in forma digitale Un libro digitale per imparare a studiare.
Se c’è un caso di disturbo grave di DSA è possibile: Dispensare lo studente dalla valutazione Completare i compiti non svolti dispensare in corso d’anno scolastico lo studente dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, sostituire con una prova orale quella scritta Aiutare lo studente a completare i compiti.
Nel Regolamento delle Classificazioni Funzionali redatto dal Comitato Italiano Paralimpico si legge: “Ogni atleta ha la facoltà di utilizzare l’equipaggiamento di gara più efficace e vantaggioso” “Ogni atleta ha la facoltà di utilizzare l’equipaggiamento indicato” “Ogni atleta non ha la facoltà di utilizzare l’equipaggiamento” “Ogni atleta ha la facoltà di utilizzare l’equipaggiamento che preferisce”.
Rispetto agli strumenti compensativi, gli atenei hanno il dovere di favorire l’utilizzo di tecnologie. Quali? microfono quaderno con appunti il registratore digitale (audio e video) notebook o i tablet videoregistratore.
Che cos’è la discalculia evolutiva? lo studio evolutivo della discalculia l’evoluzione della discalculia un disturbo che riguarda la parte esecutiva della matematica ed ostacola quelle operazioni che normalmente, dopo un certo periodo di esercizio , tutti i bambini svolgono automaticamente non esiste.
Secondo Pope i bambini con una bassa autostima: Possiedono un “Pattern di immagini negative” che li portano a valutarsi complessivamente come incapaci Possiedono un “Pattern di immagini positive” che li portano a valutarsi complessivamente come molto capaci Possiedono solo immagini positive che li portano ad una sufficiente immagine di sé Possiedono un “Pattern di immagini positive” che li portano a valutarsi complessivamente come incapaci.
Il ruolo dell’insegnante di sostegno in Italia c’è da più di: 120 anni 650 anni 300 anni 30 anni.
L’insegnante di sostegno: non ha il compito di favorire situazioni didattiche, formative e relazionali non ha il compito di favorire il raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni in situazione di svantaggio non è insegnante dell’alunno disabile bensì un docente di sostegno all’intera classe non mira al processo di integrazione in piena contitolarità con gli insegnanti curricolari.
Cosa fa l’insegnante di sostegno? Nessuna delle precedenti Non organizza le attività per l’alunno Firma il registro di classe Non accoglie i genitori dell’alunno.
L’insegnante di sostegno si coordina con i docenti di classe in vista delle interrogazioni e dei compiti in classe e… Propone la strutturazione di prove equipollenti o differenziate per l’alunno Lo interroga prima delle prove Aiuta a svolgere i compiti dell’alunno Lo isola dai compagni.
Nel Piano educativo individualizzato: L’insegnante specializzato per il sostegno è l'unico responsabile La famiglia decide cosa scrivere L’insegnante specializzato per il sostegno non è l'unico responsabile Lo studente lo scrive insieme all’insegnante specializzato.
Il cooperative learning cosa prevede? Un tipo di valutazione individuale. La valutazione di gruppo che non ha lo scopo di stimolare le responsabilità del gruppo La responsabilità individuale e di gruppo prevede due tipi di valutazione: individuale e di gruppo. La valutazione individuale ha lo scopo di stimolare la responsabilità del singolo. Inoltre, ogni membro del gruppo deve partecipare con lo stesso impegno affinché il lavoro non sia efficiente Un tipo di valutazione individuale. La valutazione di gruppo ha lo scopo di stimolare la responsabilità del gruppo La responsabilità individuale e di gruppo prevede due tipi di valutazione: individuale e di gruppo. La valutazione individuale ha lo scopo di stimolare la responsabilità del singolo. Inoltre, ogni membro del gruppo deve partecipare con lo stesso impegno affinché il lavoro sia efficiente.
Cosa significa la sigla ICF? Istituto Comprensivo Filantropico Determina il non funzionamento delle persone e, tutto sommato, il loro livello di benessere Non è rilevante per il benessere delle persone Determina il funzionamento delle persone e, tutto sommato, il loro livello di benessere.
Il corso di specializzazione sul sostegno per scuole secondarie dura: Un anno Due anni Tre anni Quattro anni.
I requisiti di accesso al corso di specializzazione sul sostegno per scuole secondarie sono: laurea in Scienze della formazione primaria; l’abilitazione all’insegnamento; diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 diploma magistrale a indirizzo psicopedagogico o linguistico.
Cosa si chiede all’insegnante di sostegno? buone capacità di documentare l'insieme delle prassi di integrazione e di inclusione buone capacità attoriali buone capacità tecnologiche buone capacità sportive.
Cosa avviene dopo il superamento del concorso a cattedra? Si inizia subito a lavorare Viene assegnata la cattedra vacante C’è un nuovo concorso I vincitori del concorso a cattedra vengono inseriti nelle graduatorie di merito.
Cosa significa principio di corresponsabilità educativa tra famiglia e scuola Ci deve essere scarsa continuità educativa tra famiglia e scuola in un contesto di reciproco dialogo, obiettivi comuni nel percorso di formazione della personalità di un bambino Non ci deve essere continuità educativa tra famiglia e scuola in un contesto di reciproco dialogo, obiettivi comuni nel percorso di formazione della personalità di un bambino Ci deve essere continuità educativa tra famiglia e scuola in un contesto di reciproco dialogo, obiettivi comuni nel percorso di formazione della personalità di un bambino Ci deve essere discontinuità educativa tra famiglia e scuola in un contesto di reciproco dialogo, obiettivi comuni nel percorso di formazione della personalità di un bambino.
Come si partecipa al concorso a cattedra per insegnante di sostegno? Il concorso a cattedra per diventare insegnante di sostegno prevede 4 esami Il concorso a cattedra per diventare insegnante di sostegno prevede 2 esamI Il concorso a cattedra per diventare insegnante di sostegno prevede 3 esami Il concorso a cattedra per diventare insegnante di sostegno prevede 8 esami.
Al termine del corso di specializzazione sul sostegno per scuole secondarie: non si può accedere a nessuna cattedra si accede direttamente alla cattedra non basta, è solo il primo corso di specializzazione si può insegnare nei posti di sostegno partecipando al relativo concorso a cattedra.
Per potere essere ammessi al corso per la specializzazione sul sostegno bisogna: superare un test preselettivo, costituito da 60 quesiti pagare una tassa di 21.000 euro basta iscriversi superare delle prove fisiche.
Le prove per il concorso a cattedra per insegnante di sostegno sono superate dai candidati che: conseguono il punteggio minimo di otto decimi o equivalente conseguono il punteggio minimo di ventidue decimi o equivalente conseguono il punteggio minimo di diciotto decimi o equivalente conseguono il punteggio minimo di sette decimi o equivalente.
A cosa serve il "Picture Communication Symbols"? Serve per scrivere programmi IT Per bambini che hanno delle difficoltà motorie usare i simboli può essere un sistema molto efficace Si valutano gli studenti con i simboli Si usano metafore per parlare con gli studenti.
E’ inclusiva una scuola: Che organizza due tipologie di gruppo di lavoro distinte per i disabili e per gli alunni normodotati Che differenzia gli alunni disabili dai normodotati Che costruisce un contesto che permette a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche e culturali, non solo di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento Che non costruisce un contesto che permette a tutti gli alunni, tenendo conto delle loro diverse caratteristiche sociali, biologiche e culturali, non solo di sentirsi parte attiva del gruppo di appartenenza, ma anche di raggiungere il massimo livello possibile in fatto di apprendimento.
Mura descrive le esperienze di alunni con disabilità e insegnanti di sostegno nelle aule di sostegno, con il termine: doppia segregazione Luogo sicuro Legame elettivo Legame doppio.
A cosa serve il "Picture Communication Symbols"? Si usano metafore per parlare con gli studenti Si valutano gli studenti con i simboli Per bambini che hanno delle difficoltà motorie usare i simboli può essere un sistema molto efficace Serve per scrivere programmi IT.
Cosa fa il programma TEACCH? comprende numerose attività di tipo educativo da effettuare con bambini affetti da autismo e da disturbi generalizzati dello sviluppo programma informatico per alunni con disabilità programma destinato ad aiutare con fondi statali gli studenti con disabilità nessuna delle precedenti.
I docenti che, pur avendo superato le prove del concorso a cattedra, non rientrano fra i vincitori? conseguono comunque l’abilitazione all’insegnamento per l’inserimento nella II fascia delle graduatorie di istituto devono riprovare possono ritentare hanno un indennizzo.
Secondo Cook & Friend il co-teaching nasce come metodologia didattica mirata a: Una migliore prestazione sportiva L’inclusione Una sana dieta Dei voti migliori.
Le attività TEACCH devono basarsi in particolare su quattro criteri: modello scuola, prospettiva di sviluppo, relativismo del comportamento, gerarchia d’addestramento modello d’interazione, prospettiva di sviluppo, relativismo del comportamento, gerarchia della classe modello d’interazione, prospettiva di vita, relativismo del comportamento, gerarchia d’addestramento modello d’interazione, prospettiva di sviluppo, relativismo del comportamento, gerarchia d’addestramento.
Cos’è il co-teaching secondo Cook & Friend? l’insegnamento digitale l’insegnamento collaterale l’azione di due o più professionisti impegnati nell’istruzione di un gruppo eterogeneo o misto di studenti, in un unico spazio quando lo studente partecipa al suo insegnamento.
Il co-teaching secondo Bauwens e Hourcade è: una ristrutturazione dello studente una ristrutturazione delle procedure di insegnamento una ristrutturazione della classe una ristrutturazione dei comportamenti degli studenti.
Secondo Cook & Friend il co-teaching si attuerebbe in 4 grandi occasioni. Segna quella sbagliata. per insegnare a un gruppo di alunni particolarmente dotati o talentuosi per insegnare ad un gruppo di studenti stranieri Per insegnare agli insegnanti stranieri per ravvivare l’esperienza didattica della classe intera.
Che cos’è il One teach, one observe? il docente spiega e osserva lo studente deve osservare l’insegnante mentre un docente spiega, l’altro osserva lo studente con disabilità mentre un docente spiega, l’altro prende nota sia del comportamento degli studenti che di eventuali criticità della didattica.
Che cos’è il One teach, one assist? uno insegna e l’altro assiste, ovvero gira per i banchi per fornire il suo supporto e assistenza individuale agli allievi lo studente deve insegnare uno insegna e assiste tutti gli studenti uno insegna e l’altro lo corregge.
Che cos’è lo Station teaching? i docenti si comportano come dei “treni che si muovono tra le stazioni” gli studenti possono cambiare posto quando vogliono i docenti non ascoltano le domande i docenti sono irremovibili.
Che cos’è Parallel teaching? due insegnanti fanno a gara a chi insegna meglio due insegnanti spiegano la lezione dividendosi i compiti l’insegnamento parallelo prevede che i due insegnanti spieghino la stessa lezione in parallelo a due gruppi di studenti gli studenti sono divisi in parallelo.
WalterThomas (1995) identificano tre questioni principali che dovrebbero esser discussi in ogni sessione di coprogettazione, quali? i bisogni/aspirazioni degli studenti, le tecniche di insegnamento, le relazioni le tecniche di insegnamento, le relazioni, gli obiettivi gli obiettivi, i bisogni/aspirazioni degli studenti, le relazioni, gli obiettivi, la famiglia.
Che cos’è l’Alternative teaching? Un gruppo ristretto di studenti perfezionerà le proprie abilità di base o recupererà delle lezioni perse in precedenza, per rimettersi al passo del gruppo più numeroso. Un gruppo ristretto di insegnanti perfezionerà le proprie abilità di base o recupererà delle lezioni perse in precedenza, per rimettersi al passo del gruppo più numeroso. Un gruppo ristretto di studenti perfezionerà le proprie abilità per distaccare gruppo più numeroso Nessuna delle precedenti.
Il disgrafico è colui che: Ha un disturbo nel calcolo E’ colui che ha una grafia lineare e leggibile Ha paura di commettere errori e tende a non voler scrivere E’ colui che ha una grafia compromessa e poco leggibile.
Che cosa consiste la competenza digitale? Saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società di informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero, la comunicazione Saper costruire un videogioco Essere in grado di creare un programma didattico Essere in grado di creare un computer.
WaltherThomas e Bryant (1996) hanno individuato nella progettazione collaborativa una componente essenziale del co-teaching perché: Consente alle famiglie di essere partecipi Consente a tutti di partecipare Consente agli studenti di sfogarsi consente agli insegnanti di definire ruoli e responsabilità durante la gestione della lezione.
Cosa significa “Coprogettare nel mesosistema”? significa disegnare strategie organizzative di brevissimo termine che vedano il coinvolgimento degli studenti significa disegnare strategie organizzative di medio breve termine che vedano il coinvolgimento dei dirigenti scolastici e personale amministrativo significa disegnare strategie organizzative di lungo termine che vedano il coinvolgimento delle famiglie Progettare i rapporti tra insegnanti.
Nelle tipologie di codocenza cosa esprime il One Teach, One Assist L’assistente insegna ed il docente esce dalla classe per consegnare i compiti non ci sono docenti in classe ma solo un’assistente Non ci sono docenti ed assistenti in classe, gli allievi fanno lezione coadiuvati da un compagno di classe ed un’assistente Uno insegna e l’altro assiste, ovvero gira per i banchi per fornire il suo supporto e assistenza individuale agli allievi.
Cosa significa l’acronimo (GIT)? Gruppo per l’inclusione territoriale Gruppo italiano per il territorio Gruppo per organizzare le gite Gruppo per gite inclusive territoriali.
Walter Thomas per quanto riguarda i contenuti, identifica tre questioni principali che dovrebbero essere discusse in ogni sessione di coprogettazione quali sono? Gli obiettivi, i bisogni/aspirazione degli studenti, le tecniche di insegnamento Le tecniche di rilassamento, i bisogni educativi speciali, le osservazioni I bisogni del Dirigente, l’aspirazione dei genitori, le tecniche di rilassamento Le gite da organizzare, le tecniche di rilassamento, aspirazione dei genitori.
Il punto fondamentale della prospettiva fantacognitiva: E’ il soggetto stesso E’ il soggetto, ma solo in alcuni casi E’ la relazione interpersonale E’ la collettività.
Tra le cause dell'emarginazione distinguiamo: Fattori morali, sociali e di pensiero Ideali comuni Fattori di ordine economico, politico e culturale Pensieri religiosi.
Il dispositivo tecnologico: Deve migliorare l’insegnamento E’ consigliabile solo in alcuni casi Deve essere un supporto marginale Deve essere accantonato.
L'emarginazione: Dipende solo dalla diversità Nasce da principi amorali E’ data dal carattere Non dipende solo dalla diversità, ma soprattutto da origini sociali.
Il lavoro socio-educativo: Raccoglie solo rapporti con il diretto interessato Mira ad un singolo obiettivo Consiste in una pluralità di attività di osservazione, ascolto, interazione e di guida Non ha attinenze con il rapporto famigliare.
Gli strumenti compensativi: Favoriscono l’integrazione Creano vantaggi per l’insegnamento Sono un ostacolo all’insegnamento Creano disordine nell’insegnamento.
Il contatto diretto: Favorisce l’insegnamento, ma in date circostanze E’ sconsigliabile Consente all’educatore di entrare in una relazione stretta con la persona E’ fuorviante per le relazioni interpersonali.
L’educatore professionale: Lavora in solitaria E’ affiancato da altre figure E’ fondamentale per gli scopi educativi Ricorre a collaborazioni solo in casi straordinari.
L’interazione simultanea: Permette una partecipazione attiva da parte di più elementi E’ basata su metodi alternativi all’insegnamento Non permette una partecipazione attiva E’ controproducente.
Nel Cooperative learning: La composizione dei gruppi è, preferibilmente, eterogenea La composizione dei gruppi avviene in maniera casuale La composizione dei gruppi è eterogenea a secondo dei cas La composizione dei gruppi non è eterogenea.
L’apprendimento cooperativo: Aumenta le distinzioni all’interno del gruppo Mira a ridurre le distinzioni interne al gruppo E’ applicabile in rare occasioni E’ consigliato solo con un gruppo eterogeno.
Il Cooperative learning: Comprende due tipi di valutazioni Si basa su valutazioni oggettive E’ una valutazione singola Non è una valutazione.
La dotazione tecnologia nelle scuole italiane E’ molto al di sotto degli standard europei Sta raggiugendo gli standard europei E’ fuori standard europei E’ oltre gli standard europei.
I device tecnologici inseriti nel mondo della scuola: Risultano dannosi nella maggior parte dei casi Devono essere usati solo in alcune circostanze Devono essere accompagnati dalla consapevolezza di un valore pedagocico Possono essere sempre usati.
La formazione nel campo delle nuove tecnologie: E’ già obbligatoria E’ attuabile solo in date circostanze E’ attuabile solo in date circostanze Andrebbe resa obbligatoria.
Gli insegnanti: Padroneggiano la tecnologia con semplicità Non sono formati Risultano formati sul campo tecnologico, ma non ancora del tutto Erano più formati in passato.
L’efficacia della tecnologia nell’insegnamento: E direttamente proporzionale ai device utilizzati E scollegata all’organizzazione del programma in relazione agli obiettivi da perseguire (quindi, dal software che viene utilizzato), alle caratteristiche cognitive ed affettivo-emozionali degli allievi, oltre che all’atteggiamento positivo dell’insegnante nella sua azione di mediazione Non rientra nei parametri di insegnamento base E’ correlata all’organizzazione del programma in relazione agli obiettivi da perseguire (quindi, dal software che viene utilizzato), alle caratteristiche cognitive ed affettivo-emozionali degli allievi, oltre che all’atteggiamento positivo dell’insegnante nella sua azione di mediazione.
La Commissione europea: Non si è espressa sull’impiego delle tecnologie come un’opportunità a sostegno dei docenti nel rendere cooperativo e inclusivo l’insegnamento in contesti estremamente eterogeni e in presenza di alunni con esigenze speciali Non è favorevole all’impiego delle tecnologie come un’opportunità a sostegno dei docenti nel rendere cooperativo e inclusivo l’insegnamento in contesti estremamente eterogeni e in presenza di alunni con esigenze speciali Ha sostenuto economicamente l’impiego delle tecnologie come un’opportunità a sostegno dei docenti nel rendere cooperativo e inclusivo l’insegnamento in contesti estremamente eterogeni e in presenza di alunni con esigenze speciali Vede l’impiego delle tecnologie come un’opportunità a sostegno dei docenti nel rendere cooperativo e inclusivo l’insegnamento in contesti estremamente eterogeni e in presenza di alunni con esigenze speciali.
Il progetto “DiGi Scuola”: E’ finalizzato all’utilizzo dei contenuti didattici digitali E’ stato succeduto dal piano di formazione per docenti “FOR TIC3” E’ stato lanciato nell’anno scolastico 2009/2010 Rimodula i contenuti didattici.
Oltre ai cosiddetti “nuovi strumenti didattici tecnologici”, un ruolo importante è rivestito da altri elementi. Quali? Podcast, Wiki, Chat Blog, Podcast, Social Chat, Podcast, Social Blog, Wiki, Podcast.
La Raccomandazione sulle Competenze Chiave per il Lifelong learning: Definisce le competenze chiave come “quelle necessarie a tutti gli individui per la soddisfazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione” Tra le otto competenze chiave delineate non è presente la ‘competenza digitale’ E’ stato emanato a marzo 2006 Definisce le competenze chiave come “quelle necessarie a singoli individui per la soddisfazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”.
Le esperienze relative alle TIC a scuola: Non sono presenti Contemplano la distinzione tra educare attraverso l’uso delle TIC e educare alle TIC Sono realizzate senza una chiara consapevolezza del loro valore educativo Sono realizzate con chiara consapevolezza del loro valore educativo.
L’IT Literacy: E’ composta da fasi slegate tra loro Ha attraversato tre fasi che si sono gradualmente susseguite: Mastery, Application, Reflective Non è stata mai analizzati Ha attraversato due fasi che si sono gradualmente susseguite: Mastery, Reflective.
La computer literacy: Connota l’acquisizione di conoscenze e abilità specialistiche Non comprende attività specifiche al suo interno Comprende un complesso di attività che prescindono da aspetti più trasversali di natura critica e cognitiva Comprende un complesso di attività che non possono prescindere da aspetti più trasversali di natura critica e cognitiva.
“FITness” significa: Fluency in Information Technology Fluency in Information Tech FounderInformation Technology Fluency in Internet Technology.
Le ICT: Consentono di trasformare le relazioni tra studente e docente Possono trasformare il modo in cui le persone lavorano singolarmente, Non hanno la potenzialità di trasformare il modo in cui le persone lavorano insieme, accedono all’informazione ed interagiscono con gli altri facilitando le relazioni e le reti di persone in tutto il mondo Hanno la potenzialità di trasformare il modo in cui le persone lavorano insieme, accedono all’informazione ed interagiscono con gli altri facilitando le relazioni e le reti di persone in tutto il mondo.
La “FITness” comprende: abilità tecniche relative all’uso di specifico hardware or software per svolgere compiti di information processing; conoscenza dei concetti fondamentali relativi a computer, reti e informazione; capacità intellettuali che consentano di integrare conoscenze specifiche sulle tecnologie nel dominio di conoscenza di interesse degli individui. abilità tecniche relative all’uso di specifico hardware or software per svolgere compiti di information processing; conoscenza dei concetti fondamentali relativi a computer, reti e informazione; capacità intellettuali che esulano da conoscenze specifiche sulle tecnologie nel dominio di conoscenza di interesse degli individui. abilità tecniche relative all’uso di specifico hardware or software per svolgere compiti di information processing; conoscenza dei concetti fondamentali relativi a computer, reti e informazione abilità tecniche relative all’uso di specifico device per svolgere compiti di information processing; conoscenza dei concetti fondamentali relativi a computer, reti e informazione; capacità intellettuali che consentano di integrare conoscenze specifiche sulle tecnologie nel dominio di conoscenza di interesse degli individui.
La competenza digitale: Non è è supportata da abilità di base nelle TIC Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il tempo libero Consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione Consente di utilizzare le tecnologie solamente per la comunicazione.
Martin, nel 2005, ha definito la competenza digitale come: “Le capacità alfabetiche che tengano conto, in discreta misura, della storia evolutiva delle tecnologie stesse e del loro progressivo riformulare (ampliare) il concetto di literacy” “La consapevolezza, l’attitudine e l’abilità degli individui di utilizzare in modo appropriato gli strumenti e le opportunità digitali per identificare, accedere, gestire, integrare, valutare, analizzare e sintetizzare risorse digitali, costruire nuove conoscenze, creare media e comunicare con gli altri, in contesti specifici della vita reale, per dar vita ad azioni sociali costruttive e riflettere intorno a questo processo” “Un atto di natura cognitiva” “La capacità di usare e interpretare i media, ma implica anche una comprensione analitica molto più ampia e profonda”.
Il termine Medial Literacy (ML): Non ha fondamenti letterari Si riferisce alle conoscenze che esulano dall’interpretazione degli audiovisivi E’ iniziato a circolare nel 2000 Si riferisce alle conoscenze, capacità e competenze richieste per poter usare e interpretare i media, in particolare quelli audiovisi (cinema e televisione).
I social network: Possono rappresentare una risorsa per favorire l’apprendimento a 360° degli alunni e creare alleanze e relazioni positive tra genitori, familiari, docenti, volontari e professionisti extrascolastici Consentono di instaurare un rapporto tra familiari e docenti, a discapito dell’insegnamento Negano rapporti tra genitori, familiari, docenti, volontari e professionisti extrascolastici Possono rappresentare una problema nel favorire l’apprendimento a 360° degli alunni e creare alleanze e relazioni positive tra genitori, familiari, docenti, volontari e professionisti extrascolastici.
La Legge 107/2015: Regola il rapporto tra scuola e famiglie Nega l’apertura della scuola al territorio ed alle famiglie Riconosce come imprescindibile l’apertura della scuola al territorio ed alle famiglie Crea una interconessione tra territorio e studenti.
Secondo Fogarolo le indicazioni del PDP devono essere: In numero di tre Significative, di fantasia, semplici e lineari Variabili, non realistiche e poco attinenti alla realtà Significative, realistiche, coerenti e concrete.
Grazie all’autonomia, la scuola: Può perseguire con forza l’obiettivo di costruire alleanze con le famiglie e col territorio che non si limitino a rapporti fugaci Può perseguire con forza l’obiettivo di costruire alleanze con le famiglie e col territorio, ma che si limitano a rapporti fugac Non riesce a creare rapporti saldi con enti terzi E’ limitata nei rapporti con le famiglie, anche in momenti dettati dall’emergenza.
L’Index, per gli autori, è: Un percorso verso la partecipazione di alcuni alunni Un percorso verso la crescita illimitata degli apprendimenti e della partecipazione di tutti gli alunni Un percorso inclusivo, ma limitato Un percorso destinato ad alunni selezionati a priori.
Nella didattica cosa si intende con l’acronimo TIC? Tecnica intellettiva complementare Alunni affetti da tic nervoso Tecnica di Inclusione Scolastica Integrazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Nell’ambito della co-docenza cosa prevede il team teaching? Che i discenti lavorino in classe senza la spiegazione dei docenti Che i docenti lavorino autonomamente, solo uno spiega la lezione Che i docenti lavorino in squadra, spiegando la lezione congiuntamente Che gli alunni svolgano la lezione al posto dei docenti.
La definizione di inclusione che l’Index propone: È basata sul modello sociale dei processi di disablement e dell’inclusione Nega il modello sociale dei processi di disablement E’ legata ad un concetto di disabilità soltanto in quelle condizioni che hanno un background fisico Si dissocia dagli studiosi anglosassoni legati al filone dei disability studies.
Gli autori dell’Index sono: Oliver e Barton Barton e Booth Barton e Ainscow Booth e Ainscow.
L’Index per l’Inclusione: Racchiude al suo interno la soluzione per le problematiche di natura inclusiva Si riferisce esclusivamente al concetto di disabilità E’ potentemente bio-psicosociale E’ utile per valutare la realizzazione di forme di progettazione democratica e partecipata, il coinvolgimento attivo dei soggetti esterni ed il grado complessivo di inclusività della singola scuola.
I genitori possono relazionarsi con gli insegnati in 4 modi diversi: Partecipato, sottomesso, sfidante, anonimo Sfidante, arrogante, assente, partecipativo Sfidante, sottomesso, assente, partecipativo Sfidante, arrogante, provocatorio, partecipativo.
L’assistente educativo culturale: Fornisce prestazioni di supporto e di assistenza agli alunni con disabilità ed alla famiglia Fornisce prestazioni di supporto basilari Fornisce prestazioni di supporto e di assistenza agli alunni con disabilità Fornisce prestazioni di supporto e di assistenza a tutti gli alunni.
La figura dell’assistente educativo culturale: Può essere imposta dalla scuola Può essere richiesta dalla famiglia Può essere imposta da enti terzi Può essere assegnata in base al reddito della famiglia.
L’assistente educativo culturale deve: Sostenerne e promuovere l’autonomia dell’alunno; facilitarne il processo di integrazione e comunicazione in classe; rendergli accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative che siano) nessuna delle precedenti Facilitare nell’alunno il processo di integrazione e comunicazione in classe; rendergli accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative che siano) Sostenerne e promuovere l’autonomia dell’alunno; facilitarne il processo di integrazione e comunicazione all’esterno della classe; rendergli accessibili le attività scolastiche (didattiche o ricreative che siano).
Per P.E.I si intende: Piano Educativo Intensivo Piano Educazionale Individuale Piano Educativo Individuale Progetto Educativo Individuale.
Negli alunni più importanti, quante ore settimanale vengono concesse con l’assistente educativo culturale? 18 24 30 36.
La legge 53, approvata nel 2003, evidenzia: Uno spostamento dell’asse culturale: da scuola che offriva la stessa formazione a tutti a scuola che modella la sua offerta sul singolo Un cambiamento da scuola formativa a scuola inclusiva Un mantenimento dell’antica concezione di inclusione scolastica Un orientamento verso una nuova visione del singolo.
L’assistente educativo culturale: Esula dalle normative previste per la stesura del P.E.I Contribuisce alla stesura del P.E.I, ma non partecipa al GLH Non contribuisce alla stesura del P.E.I, ma partecipa al GLH Contribuisce alla stesura del P.E.I e partecipa al GLH.
Rispetto alla dislessia le misure dispensative indicate dalle Linee Guida prevedono: Non sono previste misure dispensative La eventualità di dispensare un alunno dalla lettura ad alta voce in classe, dalla lettura autonoma di parti di testo non idonee come lunghezza e difficoltà ai propri livelli di abilità e dalle attività che prevedono una valutazione in base alla prestazione di lettura La eventualità di non dispensare un alunno dalla lettura ad alta voce in classe, dalla lettura autonoma di parti di testo non idonee come lunghezza e difficoltà ai propri livelli di abilità e dalle attività che prevedono una valutazione in base alla prestazione di lettura Prevedono che l’alunno legga testi più lunghi rispetto al gruppo classe.
In che anno si ha un primo intervento a favore della partecipazione dei genitori nella scuola? 1927 1908 1943 1910.
Nell’ambito del P.E.I, nel caso di un passaggio da un grado d'istruzione all'altro: Il Dirigente scolastico non prende gli opportuni accordi con la scuola prescelta dall'alunno con disabilità per la prosecuzione degli studi, al fine di garantire continuità nella presa in carico, nella progettualità, e nell'azione educativa Il Dirigente scolastico prende gli opportuni accordi con la scuola prescelta dall'alunno con disabilità per la prosecuzione degli studi, al fine di garantire continuità nella presa in carico, nella progettualità, e nell'azione educativa La continuità educativa è garantita, ma a carico della famiglia dello studente I Dirigenti scolastici non comunicano tra loro per il passaggio dell’alunno.
Per GLH si intende: Genere di Lavoro per l'Handicap Genere Linguistico per l’Handicap Gruppo Lavorativo per l’Handicap Gruppo di Lavoro per l'Handicap.
I genitori possono apprendere le modalità di approccio proposte ai figli: Assistendo alle lezioni Mediante corsi ad hoc Imponendo un modello di insegnamento Collaborando all’insegnamento.
La scuola e gli insegnanti: Sono obbligati per legge a relazionarsi mensilmente Collaborano per l’inclusione dell’alunno Devono avere un ruolo essenziale nella formazione delle future generazioni Si dividono le responsabilità per la crescita dell’alunno.
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo nel 1948 recita: “I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli”. Dove? Art. 26 Art. 26 comma 3 Art 22 Art 31 comma 2.
Le famiglie: Non rappresentano il contesto più influente per lo sviluppo dei bambini Impediscono di creare una rete solida di scambi e di responsabilità comuni Sono sempre portatrici di risorse che possono essere valorizzate, sostenute e condivise nella scuola Sono chiamate ad essere responsabili della crescita degli alunni.
Il documento ministeriale dal titolo “Linee di indirizzo sulla Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa” è stato pubblicato: 22-Nov-12 23-Nov-12 22-Nov-13 23-Nov-13.
Il primato educativo della famiglia è sancito dalla Costituzione, che, nell’articolo 30 specifica: “È diritto dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli fino ai 12 anni” “È diritto dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli” “È diritto dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, ma non se nati fuori dal matrimonio” “È diritto dovere dei genitori mantenere, istruire, educare i figli, anche se nati fuori dal matrimonio”.
Con il nuovo secolo si affermò nel mondo pedagogico la consapevolezza della necessità di: Interrompere i rapporti famiglia-scuola Modificare il continuum educativo tra famiglia e scuola Rafforzare il continuum educativo tra famiglia e scuola Abolire il continuum educativo tra famiglia e scuola.
Il primo incontro con la scuola e con gli insegnanti: E’ auspicabilmente evitabile Confondo i genitori riguardo alla responsabilità educativa che è loro affidata Deve essere effettuato attraverso un protocollo ben chiaro Aiutano i genitori a prendere più chiaramente coscienza della responsabilità educativa che è loro affidata.
Le scuole: Devono evitare forme di dialogo e di comunicazione basate su uno scambio continuo, Devono sfruttare al meglio strumenti e risorse disponibili per consolidare nuove forme di collaborazione con le famiglie Non devono creare una comunità educante, ma favorirla nella famiglia Devono creare una comunità educante.
In cosa consiste l’Index per l’inclusione? Nella scuola non promuove valori condivisi Non promuove sostegno reciproco tra scuola e comunità Implica necessariamente la valorizzazione del ruolo della scuola nel costruire comunità e promuovere valori condivisi e la promozione del sostegno reciproco tra scuola e comunità Non valorizza il ruolo della scuola nel costruire comunità.
I protagonisti per la stesura del P.E.I sono: I docenti, l'insegnante di sostegno, le figure socio-sanitarie che seguono il ragazzo, la famiglia Il Dirigente scolastico, la famiglia, le strutture sanitarie I docenti, la famiglia, il Dirigente scolastico, lo studente stesso I docenti, la famiglia, il Dirigente scolastico.
Il P.E.I è diviso in: Due capitoli che non sono collegati tra loro Due macroaree Tre capitoli Quattro macroaree.
La comunicazione scuola-famiglia risulta spesso bloccata per: Un’azione difensiva reciproca Colpe esterne Relazioni difficili tra le parti Un’azione unilaterale.
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