Microeconomia
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Title of test:![]() Microeconomia Description: Test SM |




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quale di questi non è un fattore produttivo. terra. tempo. lavoro. capitale. le risorse considerate alla base del processo economico sono. terra, capitale, capacità imprenditoriale, innovazione. terra, lavoro, capitale, capacità imprenditoriale. terra, lavoro, capitale, tempo. terra, lavoro, capitale, beni strumentali. il costo opportunità è. il valore di ciò che si sacrifica. tutto ciò cui rinunciamo operando una scelta. tutto ciò cui rinunciamo a causa della scarsità delle risorse. tutto ciò cui rinunciamo per il consumo. il costo implicito è. il denaro cui si rinuncia al momento del pagamento di un bene. il costo opportunità. il valore di ciò che si sacrifica al momento in cui si opera una scelta. il denaro cui si rinuncia operando una scelta. quando si effettua una scelta si compie un sacrificio pari. al costo opportunità. al valore di ciò che si sacrifica. al denaro che si rinuncia. al benessere che si è perduto. la curva. rappresenta la curva di indifferenza. rappresenta la PPF. rappresenta il vincolo di bilancio. tutte vere. Nel grafico il passaggio dalla curva ‘A’ alla curva ‘B’ rappresenta. un passaggio all'efficienza produttiva. un miglioramento tecnologico riferito ad un solo fattore. un miglioramento tecnologico riferito a tutti i fattori. una ripresa economica. la retta presentata nel grafico rappresenta. la PPF. tutte false. la curva di domanda. il vincolo di bilancio. la PPF rappresenta. l'insieme dei punti di efficienza nella produzione. l'insieme dei punti ottenibili nella produzione. l'insieme dei punti di efficienza nel consumo. l'insieme dei punti di efficienza nello scambio. il punto indicato sul grafico rappresenta. un punto di inefficienza produttiva. un punto di sovraproduzione. un punto di inefficienza allocativa. un punto di fallimento del mercato. la PPF indica. le diverse combinazioni di beni che si possono produrre avendo a disposizione una certa quantità di risorse e una determinata tecnologia. le diverse combinazioni di scelte che si possono effettuare avendo a disposizione una certa quantità di risorse. tutte false. le diverse combinazioni di beni che si possono consumare avendo a disposizione una certa quantità di risorse e una determinata tecnologia. i punti all'interno della PPF. rappresentano combinazioni di prodotto non vendibili. rappresentano combinazioni con la piena occupazione dei fattori. rappresentano combinazioni di consumo non desiderabili. rappresentano combinazioni senza la piena occupazione dei fattori. tanto più elevata è la produzione di un bene in una società. tanto maggiore è il costo opportunità. tanto minore è il costo opportunità. tanto maggiore è il valore di scambio. tanto minore è il valore di scambio. l'introduzione di nuovo capitale umano. non ha effetto sulla PPF. sposta la PPF a destra. sposta la PPF a sinistra. modifica l'inclinazione della PPF. l'introduzione di nuova tecnologia. trasla la PPF a destra. trasla la PPF a sinistra. modifica l'inclinazione della PPF. non modifica l'inclinazione della PPF. una riduzione dello stock di capitale. trasla la PPF a sinistra. trasla la PPF a destra. tutte false. non modifica la posizione della PPF. se l'economia opera all'interno della PPF siamo in fase di. recessione. declino. maturità. espansione. la specializzazione permette di ottenere. vantaggio comparato. vantaggio relativo. vantaggio assoluto. tutte vere. il vantaggio assoluto si realizza se. si può produrre un bene con maggiore qualità. si può produrre un bene con minor costo opportunità. si può produrre un bene impiegando meno risorse di altri. si può produrre un bene con maggior specializzazione. la produzione raggiunge il massimo livello se gli individui si specializzano in base al proprio. tutte false. vantaggio comparato. vantaggio assoluto. vantaggio competitivo. specializzazione e scambio permettono di ottenere. scambi più efficienti. produzione più efficiente. produzione maggiore. produzione maggiore e qualità migliore. la specializzazione. tutte vere. di avere un vantaggio comparato. di diventare più efficienti. di non sprecare risorse. la produzione raggiunge il massimo livello se i soggetti si specializzano. tutte false. in base al vantaggio comparato. in base al vantaggio assoluto. in base allo scambio più efficiente. il vantaggio comparato si realizza se. si può produrre un bene con minor costo opportunità rispetto ad altri. si può produrre un bene con maggior costo opportunità rispetto ad altri. si può consumare un bene con minor sacrificio rispetto ad altri. si può consumare un bene con minor costo opportunità rispetto ad altri. il grafico successivo mostra. la curva dei contratti. tutte false. la curva di indifferenza. la curva di domanda. in un'economia di mercato il sistema decisionale è. decentralizzato. centralizzato. specifico. collettivo. nella ex Unione Sovietica le risorse appartenevano. allo Stato. al popolo. ai singoli. al partito. l'economia giapponese è un esempio di. socialismo a pianificazione centralizzata. capitalismo a pianificazione centralizzata. capitalismo di mercato. socialismo di mercato. nel capitalismo di mercato si ha. allocazione delle risorse con meccanismo di mercato e proprietà pubblica. allocazione delle risorse con meccanismo di mercato e proprietà privata. allocazione delle risorse con meccanismo di mercato e collettiva. allocazione delle risorse che deriva dall'autorità federale e proprietà privata. nell'economia di mercato. si ha un processo decisionale decentrato. si ha una proprietà centralizzata. si ha un forte spreco di risorse. si ha un processo decisionale accentrato. nel capitalismo puro lo Stato. non interviene nell'economia. tutte false. incentiva la concorrenza. protegge la proprietà privata. nel capitalismo di mercato. la proprietà delle risorse è pubblica. le risorse sono allocate dal mercato. le risorse sono allocate dallo Stato. la proprietà delle risorse è collettiva. gli USA sono un esempio di. capitalismo di mercato. socialismo di mercato. socialismo a pianificazione centralizzata. capitalismo a pianificazione centralizzata. nel capitalismo a pianificazione centralizzata. tutte false. le risorse sono di proprietà pubblica. l'allocazione delle risorse è fatta da un'autorità centrale. tutte vere. nel socialismo di mercato. l'allocazione delle risorse è centralizzata, e la proprietà è statale. l'allocazione delle risorse è privata e la proprietà è statale. l'allocazione delle risorse è centralizzata e la proprietà è privata. l'allocazione delle risorse è centalizzata e la proprietà è privata. la ex Jugoslavia è un esempio di. socialismo a pianificazione centralizzata. capitalismo a pianificazione centralizzata. capitalismo di mercato. socialismo di mercato. il Giappone è un esempio di. capitalismo a pianificazione centralizzata. socialismo a pianificazione centralizzata. socialismo di mercato. capitalismo di mercato. una variazione del prezzo di un bene provoca. una traslazione della curva di domanda. tutte false. uno spostamento lungo la curva di domanda. una traslazione della curva di offerta. se varia il reddito a disposizione. si ha una traslazione dell'offerta. si ha una traslazione della domanda. si ha uno spostamento lungo la curva di offerta. si ha uno spostamento lungo la curva di domanda. tra prezzo e quantità domandata esiste una relazione. inversa. proporzionale. lineare. diretta. una variazione del prezzo del bene provoca. uno spostamento della curva di domanda verso sinistra. una modifica dell'andamento della curva. uno spostamento lungo la curva di domanda. uno spostamento della curva di domanda verso destra. un aumento del reddito a disposizione provoca. nessun effetto sulla curva di domanda. uno spostamento a sinistra della curva di domanda. uno spostamento a destra della curva di domanda. un cambiamento di inclinazione della curva di domanda. se l'aumento del reddito fa diminuire il consumo di un bene. è un bene sostituto. è un bene inferiore. è un bene complementare. è un bene normale. un incremento delle preferenze verso un determinato bene determina. un cambiamento di inclinazione della curva di domanda. uno spostamento lungo la curva di domanda. uno spostamento a sinistra della curva di domanda. uno spostamento a destra della curva di domanda. una riduzione del prezzo di un bene complementare determina. tutte false. uno spostamento lungo la curva di domanda. uno spostamento a sinistra della curva di domanda. uno spostamento a destra della curva di domanda. il grafico rappresenta. tutte false. un aumento del prezzo del bene sostituto. una riduzione della popolazione. una riduzione delle preferenze. le determinanti della domanda sono fattori che influenzano. il prezzo. la pendenza della curva. l'andamento della curva. la quantità domandata. se un incremento del reddito fa aumentare il consumo di un bene. è un bene sostituto. è un bene complementare. è un bene normale. è un bene inferiore. sono fattori che spostano la domanda. tutte false. la tecnologia. le tasse. i prezzi delle risorse. una diminuzione della popolazione provoca. un cambiamento di pendenza della curva di domanda. uno spostamento a sinistra della curva di domanda. uno spostamento a destra della curva di domanda. un cambiamento d'inclinazione della curva di domanda. una diminuzione del prezzo atteso provoca. uno spostamento lungo la curva di domanda. una variazione dell'inclinazione della curva di domanda. uno spostamento a destra della curva di domanda. uno spostamento a sinistra della curva di domanda. scarpa destra e scarpa sinistra sono beni. tutte vere. tutte false. complementari. sostituti. se diminuisce l'offerta e diminuisce la domanda. si riduce la quantità domandata. tutte false. aumenta il prezzo di equilibrio. si riduce il prezzo di equilibrio. sono determinanti dell'offerta. prezzi delle risorse, tasse e sussidi, prezzi attesi. prezzi delle risorse, numerosità dei compratori, numerosità dei concorrenti. prezzo del bene, numerosità dei compratori, numerosità dei venditori. prezzi delle risorse, preferenze, tecnologia. il grafico mostra. la curva di domanda. la curva di offerta. il costo marginale. tutte false. le determinanti dell'offerta sono. prezzi dei beni complementari, tecnologia, numerosità dei compratori. prezzi delle risorse, tecnologia, numerosità dei venditori. prezzi dei beni offerti, tecnologia, numerosità dei venditori. prezzi delle risorse, tecnologia, numerosità dei compratori. sono determinanti dell'offerta. prezzi delle risorse, tecnologia, preferenze. prezzi dei beni complementari, numerosità dei compratori, tecnologia. prezzi delle risorse, numerosità dei compratori, preferenze. prezzi delle risorse, prezzi attesi, tasse e sussidi. con un aumento dell'offerta e una riduzione della domanda si avrà. un effetto non determinabile a priori sulla quantità di equilibrio. nessun effetto sulla domanda di equilibrio. nessun effetto sul prezzo di equilibrio. un effetto non determinabile a priori sul prezzo di equilibrio. se si ha un eccesso di domanda si può ripristinare l'equilibrio. tutte false. riducendo il prezzo. aumentando il prezzo. con un intervento statale. in presenza di un eccesso di offerta si può ritornare in equilibrio. aumentando il prezzo. riducendo il prezzo. riducendo la quantità domandata. riducendo la quantità offerta. in equilibrio l'eccesso di domanda. è uguale all'eccesso di offerta. tutte false. è pari a zero. è pari ad infinito. se aumenta la domanda e l'offerta rimane invariata. la quantità domandata diminuisce. non si hanno effetti sulla quantità e sul prezzo di equilibrio. il prezzo di equilibrio diminuisce. il prezzo di equilibrio aumenta. il segmento tratteggiato nel grafico rappresenta. l'esistenza del mercato nero. un eccesso di domanda. un eccesso di offerta. l'imposizione di un prezzo massimo. se si ha aumento dell'offerta e riduzione della domanda. si avrà una riduzione del prezzo di equilibrio. si avrà una riduzione della quantità di equilibrio. non si conosce a priori l'effetto sul prezzo. si avrà un aumento del prezzo di equilibrio. se diminuisce l'offerta e aumenta la domanda. il prezzo non subisce variazioni perchè i due effetti si compensano. il prezzo aumenta. il prezzo si riduce. aumenta la quantità domandata. il segmento tratteggiato indica. un prezzo imposto. un eccesso di domanda. un eccesso di offerta. tutte false. se aumenta l'offerta si avrà. un eccesso di domanda. una riduzione della quantità di equilibrio. un aumento della quantità di equilibrio. un aumento del prezzo di equilibrio. se aumenta l'offerta si avrà. una riduzione del prezzo di equilibrio. tutte false. un aumento del prezzo di equilibrio. una riduzione della quantità di equilibrio. se aumenta sia l'offerta che la domanda di un bene. si avrà una riduzione della quantità di equilibrio. si avrà un aumento della quantità di equilibrio. si avrà un aumento del prezzo di equilibrio. si avrà una riduzione del prezzo di equilibrio. se aumenta sia l'offerta che la domanda di un bene. si avrà una riduzione del prezzo di equilibrio. si avrà un aumento del prezzo di equilibrio. non si può stabilire a priori l'effetto sulla quantità. si può stabilire a priori l'effetto sul prezzo. se la domanda diminuisce. la quantità di equilibrio aumenta. il prezzo di equilibrio diminuisce. non si hanno effetti su prezzo e quantità di equilibrio. il prezzo di equilibrio aumenta. se il prezzo del prodotto è inferiore al prezzo di equilibrio si ha. un eccesso di domanda. un eccesso di offerta. un fallimento del mercato. tutte false. se domanda e offerta si riducono. il prezzo di equilibrio aumenta. la quantità di equilibrio diminuisce. la quantità di equilibrio aumenta. il prezzo di equilibrio diminuisce. il grafico rappresenta. l'equilibrio del mercato. tutte false. l'equilibrio dell'impresa in concorrenza perfetta. un eccesso di domanda. il grafico rappresenta. aumento del prezzo atteso. aumento del prezzo del bene. riduzione del numero di imprese. riduzione del prezzo atteso. il grafico rappresenta. aumento del prezzo atteso. riduzione del numero delle imprese. un'innovazione tecnologica. aumento del prezzo. il grafico mostra. aumento del numero delle imprese. riduzione dei sussidi. aumento prezzo degli input. aumento del prezzo atteso. il grafico rappresenta. aumento del reddito. riduzione prezzi bene sostituto. riduzione delle preferenze. aumento del prezzo. il grafico rappresenta. riduzione dei sussidi. riduzione prezzo degli input. aumento del prezzo di un bene alternativo. aumento del prezzo atteso. l'imposizione di un prezzo massimo può creare. eccesso di domanda. eccesso di offerta. tutte false. nascita del mercato nero. porre un limite all'incremento del prezzo. impone uno spostamento lungo la curva di domanda. impone uno spostamento lungo la curva di offerta. impone una traslazione della curva di offerta. impone una traslazione della curva di domanda. imporre un tetto massimo all'incremento del prezzo. disincentiva il mercato nero. tutte false. aumenta la quantità offerta. aumenta il costo opportunità del bene. L'elasticità. è sempre positiva , e per questo motivo la curva di domanda è inclinata negativamente. è sempre negativa , e per questo motivo la curva di domanda è inclinata negativamente. è sempre positiva , e per questo motivo la curva di offerta è inclinata positivamente. è sempre positiva , e per questo motivo la curva di offerta è inclinata negativamente. in presenza di eccesso di domanda e limite legale all'aumento del prezzo si avrà. una fornitura da parte dello Stato. una parte di domanda insoddisfatta. un aumento del prezzo. una riduzione del prezzo. il coefficiente di elasticità della domanda rispetto al prezzo si indica con. il rapporto tra la variazione nominale della quantità domandata e la variazione relativa del prezzo. il rapporto tra la variazione relativa della quantità domandata e la variazione relativa del prezzo. il rapporto tra le quantità domandate di un bene prima e dopo la variazione del prezzo. il rapporto tra la variazione assoluta della quantità domandata e la variazione assoluta del prezzo. in genere se un bene ha pochi sostituti l'elasticità. è molto bassa. è molto alta. è uguale a 1. è uguale a infinito. Se un bene ha molti sostituti, solitamente, l'elasticità della domanda rispetto al prezzo. è molto bassa. è molto alta. è uguale a 1. è uguale a infinito. se il prezzo diminuisce e la domanda è inelastica. la spesa raddoppia. la spesa si riduce. la spesa aumenta. la spesa non si modifica. nel caso in cui al raddoppiare del prezzo si dimezza la quantità domandata. Ed=1. Ed=2. Ed=0. Ed=∞. se il prezzo aumenta e siamo in presenza di domanda elastica. la spesa rimane invariata. non si hanno effetti sulla spesa. la spesa si riduce. la spesa aumenta. Ed=. Δ% p. Δ% p *Δ% qd. Δ% p/Δ%qd. Δ%qd/Δ% p. nel caso di beni a domanda rigida. Ed=∞. Ed>1. Ed=1. Ed<1. per i beni a domanda elastica. Ed=0. Ed>1. Ed=1. Ed<1. se ad una piccola variazione di prezzo corrisponde una notevole variazione della quantità domandata si dice che la domanda è. anelastica. rigida. elastica. unitaria. per i beni a domanda elastica. Ed>1. Ed=0. Ed=1. Ed<1. Ed è sempre. minore a zero. uguale a zero. maggiore di zero. uguale a infinito. con domanda perfettamente elastica. Ed=0. Ed=1. Ed<1. Ed=∞. la domanda perfettamente elastica si rappresenta. come retta parallela all'asse delle ordinate. come retta perpendicolare all'asse delle ordinate. come retta parallela all'asse delle ascisse. come retta perpendicolare all'asse delle ascisse. il grafico rappresenta. la curva di domanda generica. la curva di domanda in monopolio. la curva di domanda in concorrenza perfetta. la curva di domanda di concorrenza monopolistica. l'area grigia nel grafico mostra. il ricavo totale. la perdita. la spesa complessiva. il guadagno. il grafico rappresenta. curva di domanda perfettamente elastica. curva di domanda perfettamente rigida. curva di domanda in concorrenza perfetta di lungo periodo. tutte false. il grafico rappresenta. tutte false. curva di domanda elastica. curva di domanda rigida. curva di domanda perfettamente elastica. il grafico rappresenta. domanda perfettamente rigida. domanda perfettamente elastica. domanda ad elasticità unitaria. tutte false. il grafico rappresenta. Ed=1. Ed=0. Ed<1. Ed=∞. la pendenza della retta di bilancio ha un valore. pari al prezzo relativo. minore del prezzo relativo. maggiore del prezzo relativo. maggiore del prezzo assoluto. il vincolo di bilancio è. l'insieme delle combinazioni di beni desiderate dal soggetto. l'insieme delle combinazioni di beni che il soggetto può ottenere. il reddito minimo di cui il soggetto può disporre. il reddito massimo di cui il soggetto può disporre. se aumenta il reddito del soggetto il vincolo di bilancio. cambia inclinazione. trasla verso destra. trasla verso sinistra. cambia andamento. la pendenza della retta di bilancio è pari. tutte false. al prezzo assoluto. al prezzo marginale. al prezzo relativo. il grafico rappresenta. il vincolo di bilancio. l'elasticità unitaria. la curva di domanda. la curva di indifferenza. La pendenza del vincolo di bilancio indica. il prezzo del bene. costo implicito della scelta. l'andamento delle preferenze dei consumatori. il costo opportunità per ottenere unità aggiuntive del bene. la pendenza della retta di bilancio è uguale. il rapporto, in valore assoluto, tra i prezzi di due beni. il rapporto , con il segno più, tra i prezzi di due beni. il rapporto , con il segno meno, tra i prezzi di due beni. il valore assoluto dei due beni. il grafico rappresenta. un incremento di reddito. un aumento del prezzo del bene A. una riduzione di reddito. un aumento del prezzo del bene B. quando si modifica il prezzo di uno dei due beni. tutte false. il vincolo di bilancio ruota. il vincolo di bilancio si allontana dall'origine. il vincolo di bilancio si avvicina all'origine. se il reddito del consumatore si modifica, la pendenza della retta di bilancio. diminuisce. aumenta. non subisce variazioni. si modifica secondo la variazione percentuale del bene principale. il grafico rappresenta. tutte false. la curva di offerta. il vincolo di bilancio. la curva di domanda perfettamente rigida. se le entrate dell'individuo diminuiscono e i prezzi rimangono invariati. il vincolo di bilancio aumenta la sua pendenza. il vincolo di bilancio si avvicina all'origine. il vincolo di bilancio si allontana dall'origine. il vincolo di bilancio trasla a destra. il grafico rappresenta. tutte false. il vincolo di bilancio. l'equilibrio del consumatore. la curva di indifferenza. se i prezzi di entrambi i beni subiscono una medesima variazione percentuale, la pendenza della retta di bilancio. tutte false. non subisce variazioni. subisce una variazione pari ad 1/3 della variazione del prezzo. subisce una variazione pari alla metà della variazione del prezzo. gli individui razionali compiono scelte d'acquisto basate su. prezzo assoluto e reddito assoluto. prezzo relativo e reddito assoluto. prezzo assoluto e reddito relativo. prezzo relativo e reddito relativo. il grafico rappresenta. un aumento del prezzo del bene 'a'. una riduzione del prezzo del bene 'b'. un aumento del prezzo del bene 'b'. una riduzione del prezzo del bene 'a'. il grafico rappresenta. riduzione del potere d'acquisto del consumatore. aumento del prezzo del bene 'a'. aumento del potere d'acquisto del consumatore. riduzione del prezzo del bene 'a'. il grafico rappresenta. aumento del prezzo del bene 'a'. riduzione del prezzo del bene 'a'. riduzione del prezzo del bene 'b'. aumento del prezzo del bene 'b'. il grafico rappresenta. tutte false. una riduzione del prezzo del bene 'b. un aumento del prezzo del bene 'a'. una riduzione del prezzo del bene 'a'. L'utilità marginale. può essere positiva o negativa. è sempre uguale a zero. è sempre negativa. è sempre positiva. la legge dell'utilità marginale dice che. la soddisfazione data dal consumo di una ulteriore unità di bene decresce all'aumentare delle unità consumate. la soddisfazione data dal consumo di una ulteriore unità di bene cresce all'aumentare delle unità consumate. il reddito connesso al consumo di una ulteriore unità di bene decresce all'aumentare delle unità consumate. il reddito connesso al consumo di una ulteriore unità di bene decresce all'aumentare delle unità consumate. un incremento di reddito. aumenta la domanda di beni normali. diminuisce la domanda di beni normali. tutte false. aumenta la domanda di beni inferiori. nel secondo grafico quale curva rappresenta l'utilità marginale?. tutte false. la B. la A. tutte vere. nel secondo grafico quale curva rappresenta il ricavo marginale?. la A. la C. la B. tutte vere. l'utilità marginale è l'utilità attribuita. all'ultima unità consumata. a tutte le unità consumate. alla prima unità consumata. ad ogni unità del bene consumata. se un bene è inferiore, all'aumentare del reddito. diminuisce la quantità offerta. aumenta la quantità offerta. aumenta la quantità domandata. diminuisce la quantità domandata. se un bene è normale, all'aumentare del reddito. diminuisce la quantità domandata. aumenta la quantità domandata. la quantità domandata rimane invariata perchè dipende dalla preferenze. la quantità domandata raddoppia. la massimizzazione dell'utilità per il consumatore si ha nel punto in cui. Um A/pA=UmB/pB. Um A/pA=pB. Um A/pB=UmB/pA. Um A=UmB. se assumiamo l'esistenza di due beni il punto di maggior utilità per il soggetto è quello in cui. l'utilità marginale del bene A > utilità marginale bene B. l'utilità marginale del bene A > prezzo bene B. l'utilità marginale del bene B < utilità marginale bene B. le utilità marginali dei due beni coincidono. il rapporto Um bene A / p bene B è. con andamento sinusoide. costante. decrescente. crescente. utilità marginale uguale. Um bene B / p bene B. Um bene A / p bene B. Um bene A / p bene A. Utot bene A / p bene B. l'utilità marginale. assume valore negativo nel punto di massimo dell'utilità totale. assume valore positivo nel punto di massimo dell'utilità totale. assume valore positivo nel punto di minimo dell'utilità totale. tutte false. l'utilità totale ha un andamento. lineare. prima decrescente, fino al punto di minimo e poi decrescente. prima decrescente, fino al punto di massimo e poi crescente. prima crescente, fino al punto di massimo e poi decrescente. l'utilità è un valore. assoluto. oggettivo. definito. soggettivo. la mappa di indifferenza permette. di ordinare le alternative. tutte false. di confrontare le preferenze di più soggetti. di confrontare il potere di acquisto di più soggetti. il grafico rappresenta. tutte false. l'utilità marginale. l'utilità unitaria. l'utilità totale. si definisce effetto di reddito. l'impatto della variazione del prezzo sul reddito reale. l'impatto della variazione del prezzo sul reddito nominale. l'impatto della variazione del prezzo sul costo relativo. l'impatto della variazione del prezzo sul costo assoluto. in presenza di beni inferiori, con una riduzione di prezzo. effetto di reddito e effetto di sostituzione vanno in direzioni opposte e prevale il secondo. l'effetto di sostituzione non si realizza. effetto di reddito e effetto di sostituzione vanno in direzioni opposte e prevale il primo. effetto di reddito e effetto di sostituzione vanno nella medesima direzione. una delle seguenti affermazioni definisce l'effetto di reddito. i consumatori, nel breve periodo, non modificano i propri consumi, indipendentemente dalle variazioni di reddito. un aumento del reddito permette di acquistare maggiori quantità di beni di consumo. la diminuzione del prezzo di un bene induce il consumatore ad acquistarne maggiori quantità. le variazioni di reddito non influiscono sui consumi reali. si definisce effetto di sostituzione. l'impatto della variazione di prezzo sul costo assoluto dello stesso. l'impatto della variazione di prezzo sul costo relativo dello stesso. l'impatto della variazione di prezzo sul reddito nominale. l'impatto della variazione di prezzo sul reddito reale. l'effetto di sostituzione. solo in un caso provoca variazione della quantità domandata. talvolta provoca una variazione della quantità domandata. non provoca mai una variazione della quantità domandata. provoca sempre una variazione della quantità domandata. in presenza di beni inferiori, se aumenta il prezzo. l'effetto di reddito prevale. l'effetto di sostituzione fa diminuire la quantità domandata. l'effetto di sostituzione fa aumentare la quantità domandata. l'effetto di reddito fa diminuire la quantità domandata. in presenza di beni normali, in caso di riduzione di prezzo. l'effetto di sostituzione prevale su quello di reddito. effetto di reddito ed effetto di sostituzione si sommano. effetto di reddito ed effetto di sostituzione si elidono. l'effetto di reddito prevale su quello di sostituzione. una delle seguenti affermazioni descrive l'effetto di sostituzione. un aumento del reddito permette al consumatore di acquistare una quantità maggiore di beni. un aumento del reddito permette al consumatore di acquistare una quantità minore di beni. se diminuiscono i prezzi dei beni i detentori di scorte liquide aumentano i consumi con riflessi sul reddito di equilibrio e sull'occupazione. la diminuzione del prezzo di un bene ne induce un maggior consumo, riducendo la quantità acquistata degli altri. l'effetto di reddito di un cambiamento di prezzo. è sempre zero. è sempre negativo. è sempre positivo. può essere positivo o negativo. se aumenta il potere di acquisto del consumatore. la retta di bilancio trasla a sinistra. la retta di bilancio cambia andamento. la retta di bilancio trasla a destra. la retta di bilancio ruota. la curva di domanda di mercato si ottiene. come proiezione delle curve di domanda individuali. sommando orizzontalmente le curve di domanda individuali. sommando verticalmente le curve di domanda individuali. unendo i segmenti di domanda dei diversi settori. la mappa di indifferenza permette. di ordinare le alternative. tutte false. di confrontare le preferenza di più soggetti. di confrontare il potere di acquisto di più soggetti. una curva di indifferenza rappresenta. tutte le combinazioni di beni che il soggetto può acquistare dato il vincolo di bilancio. tutte le combinazioni di beni che soddisfano il soggetto in misura maggiore rispetto alla sua dotazione. tutte le combinazioni di beni che soddisfano il soggetto in misura minore rispetto alla sua dotazione. tutte le combinazioni di beni che soddisfano nella stessa misura il soggetto. per massimizzare la propria utilità il soggetto deve. collocarsi nel punto di tangenza tra vincolo di bilancio e curva di indifferenza. collocarsi nel punto con più alta utilità marginale. nel punto con più alta utilità totale. collocarsi nel punto di incontro tra curva di indifferenza e vingolo di bilancio. la mappa di indifferenza descrive. le preferenze degli individui. i desideri degli individui. le dotazioni degli individui. il potere di acquisto degli individui. la mappa d'indifferenza descrive. il potere d'acquisto dell'individuo. la soddisfazione dell'individuo. il reddito dell'individuo. le preferenze dell'individuo. la pendenza della curva d'indifferenza è detta. costo opportunità. saggio di scambio. saggio marginale di sostituzione. curva dei contratti. i punti appartenenti alla curva di indifferenza rappresentano. i punti che comportano un'identica spesa. i punti che comportano un identico potere di acquisto. tutte false. i punti che forniscono la medesima soddisfazione. la curva di indifferenza indica. le preferenze di un consumatore. le disponibilità di un consumatore. le aspettative di un consumatore. i desideri di un individuo. la pendenza della curva di indifferenza è detta. saggio marginale di sostituzione. saggio marginale di indifferenza. saggio marginale di utilità. saggio marginale di reddto. il punto di equilibrio del consumatore si trova nel punto. E. E2. E1. tutte false. si ha massimizzazione dell'utilità quando. MRS B,A = pB * pA. MRS B,A = pB/ pA. MRS B,A = pB + pA. MRS B,A = pB - pA. il grafico rappresenta. l'equilibrio del produttore. l'equilibrio del consumatore. l'equilibrio di concorrenza perfetta. tutte false. il grafico rappresenta. la scatola di Edgeworth. l'equilibrio del consumatore. una mappa di indifferenza. tutte false. nel grafico. il punto E1 rappresenta un equilibrio. il punto E2 rappresenta un equilibrio. tutti i punti rappresentano un equilibrio. tutte false. si parla di rendimenti marginali decrescenti di un fattore quando. il prodotto marginale di un output decresce all'aumentare delle quantità impiegate. il prodotto marginale di un output cresce all'aumentare delle quantità impiegate. il prodotto marginale di un input cresce all'aumentare delle quantità impiegate. il prodotto marginale di un input decresce all'aumentare delle quantità impiegate. Mp=. ΔI/ΔO. ΔO/ΔI. O/I. I/O. nel breve periodo l'impresa. non riesce a modificare la capacità dei propri impianti. riesce a modificare la capacità dei propri impianti. non riesce a modificare la propria dotazione di capitali. riesce a modificare la propria dotazione di capitali. il prodotto marginale è. tutte vere. il prodotto che ottengo incrementando di una unità l'impiego di un fattore fisso. il prodotto che ottengo incrementando di una unità l'impiego di un fattore costante. il prodotto che ottengo incrementando di una unità l'impiego di un fattore variabile. se il prodotto marginale di un fattore cresce, il costo marginale. diminuisce. aumenta. rimane costante. aumenta in modo più che proporzionale. il costo marginale è. la somma dei costi fissi e dei costi variabili rapportata alla quantità prodotta. il rapporto tra costi totali e quantità prodotta. il rapporto tra costo fissi e costi variabili di lungo periodo. l'incremento subito dal costo totale per effetto di un aumento di produzione di una unità. la distanza misurata in perpendicolare tra la curva AVC e la curva ATC misura. AFC. MC. TC. AVC. l'incidenza di un costo che rimane costante. aumenta all'aumentare delle unità prodotte. diminuisce all'aumentare delle unità prodotte. diminuisce al diminuire delle unità prodotte. non si modifica al modificarsi delle unità prodotte. la curva del costo totale di breve periodo. incrementa la sua pendenza all'aumentare dell'output. riduce la sua pendenza all'aumentare dell'output. ha andamento sinusoide. incrementa la sua pendenza al diminuire dell'output. il costo medio di produzione è. l'incremento che subisce il costo totale per effetto dell'aumento di produzione di una unità. tutte false. il rapporto tra costo totale e quantità prodotta. il rapporto tra costi totali e costi variabili. ATC=. MC-VC. TC+AVC. TC/q. MC*VC. il grafico rappresenta. TC. TFC. TV. TVC. MC=. ΔTC/Δq. ΔTC* Δq. ΔVC/Δq. Δq/ΔVC. AVC. inizialmente si riduce , ma poi tende nuovamente a crescere. inizialmente cresce, ma poi tende nuovamente a ridursi. ha un andamento decrescente. ha un andamento crescente. AVC=. TVC-TF. TVC/q. TFC/q. q/TVC. AFC=. q/TVC. TFC/q. TVC/q. q/TFC. il grafico rappresenta. AVC. ATC. tutte false. tutte vere. il grafico rappresenta. AVC. AFC. MC. ATC. La MES è. tutte false. il livello massimo di produzione per massimizzare i costi medi di lungo periodo. il livello massimo di produzione per minimizzare i sunk costs. il livello massimo di produzione per minimizzare i costi medi di lungo periodo. LRTC è minore o uguale a TC sempre. perchè nel lungo periodo è possibile scegliere le combinazioni più efficienti. perchè nel lungo periodo è maggiore la specializzazione. perchè nel lungo periodo è possibile abbattere i sunk costs. tutte false. il grafico rappresenta. MC. AVC. AC. TC. AFC. tutte vere. aumenta al crescere della produzione. si riduce al crescere della produzione. rimane costante al crescere della produzione. il tratto evidenziato rappresenta. economie di scala. tutte false. rendimenti costanti. diseconomie di scala. LRATC=. MC/q. LRTC/q. TC/Q. AVC/q. LRTC<TC. mai. sempre. talvolta. tutte vere. per tracciare la curva LRATC. si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC del mercato. si uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC del mercato. si uniscono le parti più basse di tutte le curve ATC dell'impresa. si uniscono le parti più alte di tutte le curve ATC dell'impresa. la parte tratteggiata della curva rappresenta. diseconomia di scala. economie di scala. rendimenti costanti. rendimenti variabili. se un incremento della produzione fa diminuire LRATC. tutte false. si hanno rendimenti costanti. si hanno economie di scala. si hanno diseconomie di scala. le economie di scala possono derivare. tutte vere. dalla specializzazione. dalla migliore imputabilità dei costi di sviluppo. dal miglior utilizzo delle capacità organizzative. le diseconomie di scala derivano. dal sovradimensionamento. dalla specializzazione. dall'organizzazione aziendale. dai fallimenti del mercato. il segmento a-b rappresenta. il tratto dei rendimenti crescenti. il tratto dei rendimenti costanti. il tratto delle economie di scala. il tratto delle diseconomie di scala. LRTC è minore o uguale a TC sempre perchè. tutte false. perchè nel lungo periodo è maggiore la specializzazione. nel lungo periodo è possibile scegliere combinazioni più efficienti. perchè nel lungo periodo è possibile abbattere i sunk costs. nel lungo periodo. non esistono costi fissi. non esistono costi marginali. tutte vere. non esistono costi variabili. la MES è. tutte false. il livello massimo di produzione per massimizzare i costi medi di lungo periodo. il livello massimo di produzione per minimizzare i sunk costs. il livello massimo di produzione per minimizzare i costi medi di lungo periodo. il grafico rappresenta. tutte false. un equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. un equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con un profitto. un equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con una perdita. nel lungo periodo. tutte false. non esistono costi marginali. non esistono costi fissi. non esistono costi variabili. il grafico rappresenta. un vincolo di bilancio. una generica curva di indifferenza. LRATC nel monopolio naturale. tutte false. profitto economico=. ricavo economico - costo economico. ricavo economico - costo opportunità. ricavo totale - costo economico. ricavo economico - costo contabile. profitto economico=. ricavo totale - costo opportunità. ricavo totale-costo economico. ricavo totale -(costi impliciti+costi espliciti). tutte vere. profitto contabile =. ricavo totale - costi contabili. ricavo medio-costo medio. ricavo marginale-costo marginale. ricavo contabile-costi contabili. costi impliciti sono. pagamenti in moneta da corrispondere a terzi. i costi opportunità per l'impiego di risorse altrui. i costi opportunità per l'impiego di risorse proprie. debiti contratti verso terzi. per massimizzare il profitto l'impresa deve realizzare la quantità di prodotto in corrispondenza della quale. è minima la distanza tra TC e TR. è massima la distanza tra TC e TR. è minima la distanza tra AVC e AFC. è massima la distanza tra AVC e AFC. quando MR>0. un aumento della produzione riduce il ricavo totale. l'impresa deve cessare l'attività. una riduzione della produzione fa crescere il ricavo totale. una aumento della produzione fa crescere il ricavo totale. un incremento della quantità prodotta fa crescere il profitto solo se. MR=MC. MR=TC. MR>MC. MR<MC. il tratto evidenziato rappresenta. la perdita minima. il profitto massimo. il profitto minimo. la perdita massima. in generale vale la regola che se TR>TVC. si deve continuare l'attività. si deve cessare l'attività. l'impresa è sempre in perdita. è indifferente cessare o continuare. in generale vale la regola che se TR<TVC. non esiste differenza tra cessare o continuare a produrre. si deve continuare a produrre. l'impresa realizza un profitto. si deve cessare l'attività. la decisione di lungo periodo di cessare l'attività deve essere assunta. trascurando i costi variabili. considerando i costi fissi. trascurando i costi sommersi. trascurando i costi fissi. nel lungo periodo , se l'impresa realizza un profitto negativo. deve uscire dall'industria. è indifferente rimanere o uscire. tutte vere. deve rimanere nell'industria. il tratto in grassetto rappresenta. la perdita unitaria. il profitto complessivo. il profitto unitario. la perdita complessiva. price taker è un soggetto. che al prezzo dato può acquistare o vendere qualsiasi quantità. che può vendere una quantità maggiore solo riducendo il prezzo. tutte vere. che è vincolato nel prezzo e nella quantità. la domanda di mercato in concorrenza perfetta si presenta. con elasticità uguale a infinito. con elasticità uguale a zero. come una curva decrescente. tutte false. nel punto di equilibrio di lungo periodo l'impresa in concorrenza perfetta realizza. un profitto economico nullo e un profitto contabile che copre i costi espliciti. un profitto economico nullo e un profitto contabile che copre i costi impliciti. un profitto economico normale e un profitto contabile che copre i costi sommersi. un profitto economico normale e un profitto contabile che copre i costi espliciti. nel mercato perfettamente concorrenziale. tutte false. nel punto di incontro tra ricavo marginale e costo marginale si determina il prezzo di equilibrio. nel punto di incontro tra domanda e offerta si determina il prezzo di equilibrio. nel punto di incontro tra ricavo totale e costo totale si determina il prezzo di equilbrio. Nel mercato concorrenziale la curva di domanda di mercato è. perfettamente elastica. decrescente. perfettamente rigida. crescente. In un mercato di concorrenza perfetta l’impresa può decidere. la quantità. tutte vere. il prezzo. tutte false. La pendenza della retta TR è uguale. al prezzo del prodotto. a zero. alla quantità prodotta. all'elasticità della domanda. la curva di domanda con cui si confronta un'impresa in concorrenza perfetta coincide. con la curva di ricavo marginale. con la curva di costo marginale. con la curva di costo variabile. con la curva di ricavo totale. la curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta è perfettamente elastica perchè. gli operatori sono price taker. il prodotto offerto è standard. tutte vere. non esistono barriere all'entrata. il grafico rappresenta. tutte false. equilibrio concorrenziale di lungo periodo con profitto. equilibrio concorrenziale di breve periodo con profitto. equilibrio concorrenziale di lungo periodo. in un mercato di concorrenza perfetta la curva di domanda dell'impresa si presenta. perfettamente elastica rispetto al prezzo di mercato !!. perfettamente elastica rispetto al prezzo di mercato. come una semiretta che parte dall'origine. con elasticità unitaria. in concorrenza perfetta , nel lungo periodo. ogni impresa ha convenienza a fissare il prezzo a livello del costo medio. l'ingresso di una nuova impresa porta il prezzo al livello del costo medio minimo. per utilizzare al meglio l'impianto l'impresa sceglie la quantità che minimizza il costo medio. ogni impresa ha convenienza a fissare il prezzo a livello del costo medio minimo. in concorrenza perfetta solo in equilibrio l'eccesso di domanda è. nullo. negativo. positivo. uguale a infinito. in concorrenza perfetta si espande la produzione fino a quando. MR<MC. MR>MC. MR=MC. tutte false. in concorrenza perfetta. MR=AVC. MR=prezzo. MR=TC. MR=ATC. in un mercato concorrenziale TR si rappresenta come. una retta che parte dall'origine ed è parallela all'asse delle ordinate. una retta che parte dall'origine ed è parallela all'asse delle ascisse. una retta che parte dall'origine ed è inclinata negativamente. una retta che parte dall'origine ed è inclinata positivamente. la curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta presenta. Ed=0. Ed=1. tutte false. Ed=∞. nel punto 'a'. TR>TVC. TR<TVC. TR=TVC. tutte false. nel punto in cui p=AVC. tutte false. TR<TVC. TR>TVC. TR=TVC. il punto in cui p=AVC è detto. prezzo di continuazione dell'attività. prezzo di indifferenza. prezzo di riserva. prezzo di cessazione dell'attività. la curva di offerta dell'impresa che opera in concorrenza. tutte false. tutte vere. è composta da due parti. per p>AVCmin coincide con MC. il punto 'c' rappresenta. un punto in cui P=AVC. tutte vere. un punto in cui TR=TVC. un punto di indifferenza. il punto E del grafico rappresenta. equilibrio di breve periodo di concorrenza perfetta. equilibrio di lungo periodo di concorrenza perfetta. equilibrio di lungo periodo di concorrenza monopolistica. equilibrio di breve periodo di concorrenza monopolistica. il punto 'a' rappresenta. tutte vere. un punto in cui si deve proseguire l'attitivà. un punto in cui p>AVC. un punto in cui l'impresa subisce una perdita. il tratto evidenziato rappresenta. il ricavo unitario. la perdita unitaria. il costo unitario. il profitto unitario. il tratto evidenziato rappresenta. la perdita unitaria. il ricavo unitario. il costo unitario. il profitto unitario. il rettangolo rappresenta. profitto di breve periodo in concorrenza perfetta. profitto di lungo periodo in concorrenza perfetta. perdita di breve periodo in concorrenza perfetta. tutte false. il rettangolo in grigio rappresenta. profitto di breve periodo in concorrenza perfetta. profitto di lungo periodo in concorrenza perfetta. perdita di breve periodo in concorrenza perfetta. profitto di lungo periodo in concorrenza monopolistica. nel grafico il punto E1 rappresenta. tutte false. il punto di equilibrio di breve periodo in concorrenza perfetta con perdita. il punto di equilibrio di breve periodo in concorrenza perfetta con profitto. il punto di incontro tra costo marginale e costo totale medio. Se il prezzo è uguale al livello minimo del costo medio variabile. tutte vere. per l'impresa è indifferente produrre o cessare l'attività. la sua perdita sarà uguale al costo fisso totale. l'impresa è appena in grado di coprire il proprio costo totale variabile. il rettangolo tratteggiato rappresenta. area di profitto in concorrenza perfetta di breve periodo. area di profitto in concorrenza perfetta di lungo periodo. area di perdita in concorrenza perfetta di lungo periodo. area di perdita in concorrenza perfetta di breve periodo. il grafico rappresenta. equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con profitto. equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con perdita. equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. equilibrio di concorrenza monopolistica. il punto E1 nel grafico rappresenta. equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con profitto. equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo con perdita. equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. tutte false. il punto E del grafico rappresenta. equilibrio di concorrenza perfetta di breve periodo. equilibrio di concorrenza perfetta di lungo periodo. equilibrio di monopolio. tutte false. il grafico rappresenta. la curva di offerta dell'impresa in monopolio. la curva di offerta dell'impresa in concorrenza monopolistica. la curva di offerta dell'impresa in concorrenza perfetta. tutte false. il grafico rappresenta. la curva di offerta dell'impresa in concorrenza perfetta. la curva di domanda dell'impresa in concorrenza perfetta. la curva di domanda del monopolista. la curva di offerta del monopolista. |