Mini daypo tipico e atipico cami lezione 43-57
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DOMANDE MESSE IN ORDINE FISSO. RISPOSTA CORRETTA. RISPOSTA ERRATA. Per quanto riguarda i bambini depressi, i sintomi possono essere ricondotti a quali macrocategorie?. emotiva cognitiva e motivazionale. emotiva cognitiva e fisica. emotiva, cognitiva, motivazionale, fisica e neurovegetativa. emotiva cognitiva e neutovegetativa. Il disturbo bipolare 2 prevede: episodi depressivi e ipomaniacali. non esiste. episodi depressivi e maniacale. episodi maniacali e ipomaniacali. Il disturbo ciclotimico prevede: la presenza di episodi depressivi di minore entità rispetto alla depressione maggiore. alterazioni dell umore. presenza di uno o più episodi depressivi maggiori e almeno un episodio ipomaniacale. alterazione cronica dell'umore con presenza di numerosi episodi ipomaniacali e sintomi depressivi. La depressione maggiore si connota per: sintomi che investono la sfera emotiva, relazionale e comportamentale. sintomi che investono la sfera emotiva, cognitiva, somatica e comportamentale. nessuna opzione è corretta. sintomi che investono la sfera cognitiva e emotiva. Gli episodi maniacali prevedono: l'umore elevato. tutte le risposte sono corrette. grandiosità. coinvolgimento in attività che potrebbero avere conseguenze dannoise. Il DSM-5 introduce una una nuova categoria diagnostica per i disturbi dell'umore in età evolutiva: come si chiama?. il disturbo depressivo e ciclotimico evolutivo. il disturbo da disregolazione dell'umore e dell'affettività. Il disturbo depressivo e distimico dei bambin. il disturbi dirompete da disregolazione dell umore. L'affermazione: negli anni '80 si applicano gli stessi criteri degli adulti per la diagnosi di depressione maggiore nei bambini è: falsa perché si tratta degli anni '90. falsa perché vi sono criteri diversi per adulti e bambini. falsa perché si tratta degli anni '70. vera. L'affermazione: ... fino agli anni '70 si riteneva che i bambini non potessero presentare sintomi depressivi in ragione dell'immaturità delle loro strutture di personalità è: falsa percè non erano gli anni '70 ma '50. falsa percè non erano gli anni '70 ma '80. vera. falsa percè non erano gli anni '70 ma '60. Come si chiamano le sezioni del DSM-5 in merito ai disturbi dell'umore?. disturbi bipolari distimici e ciclotimici. disturbi depressivi e ciclotimici. disturbi bipolari e depressivi. disturbi bipolari,depressivi e ciclotimici. Il DSM per la diagnosi dei disturbi dell'umore prevede quante sezioni?. 5. 6. 4. nessuna è corretta. Insieme alle anomalie neurotrasmettitoriali, qual è la seconda ipotesi biologica maggiormente studiata per la depressione?. quella dell’asse amigdala-ipofisi-surrene. quella dell’asse ipofisi-surrene. quella dell’asse ipotalamo-ipofisi-amigdala. quella dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Il flusso e il metabolismo dell’amigdala nei bambini depressi appare: non ci sono studi a riguardo. non ci sono differenze. consistentemente aumentato rispetto alla popolazione generale. consistentemente inferiore rispetto alla popolazione generale. Studi effettuati sui bambini depressi hanno evidenziato: non sono stati effettuati. un aumento del volume dell'amigdala. una riduzione del volume dell'amigdala. non ci sono modifiche rispetto all'amigdala. Vari dati connettono la depressione: ad alterazioni endocrine e bassi livelli di cortisolo. ad elevati livelli di cortisolo. a bassi livelli di cortisolo. ad alterazioni endocrine ed elevati livelli di cortisolo. Tra le evidenze neurofisiologiche in quadri depressivi sono state evidenziate delle anomalie nel sonno, quale tra le seguenti è falsa: l’aumento del sonno REM soprattutto nella prima parte della notte. la riduzione delle fasi 3 e 4 del sonno non RE. aumento durata del sonno NON REM. il disturbo della continuità del sonno. Gli studi di neuroimmagine mostrano come nel corso della depressione ci sia una forte iperattività dell’amigdala e una diminuita attività della corteccia prefrontale, del giro del cingolo anteriore e dell’ippocampo. in parte vero, in entrambi una diminuita attività. falso. in parte vero, in entrambi una iperattività. vero. Le anomalie endocrine che producono un’eccessiva quantità di cortisolo derivano da un mancato funzionamento dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene: falso. in parte vero. vero. non ci sono studi a riguardo. I disturbi del sonno rientrano tra i sintomi descritti nei quadri sintomatici della depressione in età evolutiva: nell'eta adolescenziale. entrambe le alternative sono corrette. nessuna risposta è corretta. quando il bambino è molto piccolo (età inferiore ai 3 anni), e in età prescolare (età compresa tra i 3 e i 5 anni) e scolare (età compresa tra i 6 e gli 11 anni). Sono state studiate due varianti del polimorfismo del gene trasportatore della serotonina, quali sono?. la variante long e la variante short. la variante diretta e indiretta. la variante positiva e negativa. la variante attiva e la variante passiva. Studi longitudinali sono stati in grado di dimostrare che nei figli di soggetti affetti da depressione: : c’è un rischio di 6 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo e 2 volte maggiore per il disturbo distimico. c’è un rischio 3 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo e 6 volte maggiore per il disturbo distimico. c’è solo un rischio di 5 volte maggiore di contrarre il disturbo depressivo. c’è solo un rischio di 5 volte maggiore di contrarre il disturbo distimico. Rispetto l’obiettivo della psicoterapia della depressione troviamo: il cambiamento nel tempo. nessuna risposta è corretta. il sollievo immediato. tutte le risposte sono corrette. Tra i predittori negativi di efficacia di un intervento psicoterapeutico troviamo: tutte le risposte sono corrette. l’associazione con disturbo della condotta o disturbo bipolare. l'elevata gravità del disturbi. la presenza di sintomi psicotici e rischio suicidario. Rispetto a quali interventi psicoterapeutici per la depressione diversi studi hanno dimostrato la loro efficacia sia nella fase acuta che nella fase di mantenimento, in particolare nelle forme meno gravi, senza sintomi psicotici e bipolari, in tutte le fasce d’età?. cognitivo - contestuale e psicodinamico. cognitivo-comportamentale interpersonale psicodinamico e familiare. cognitivo-comportamentale e familiare. interpersonale, psicodinamico, familiare. Globalmente circa quale percentuale di soggetti ha una risposta favorevole al trattamento psicoterapeutico per la depressione?. Circa il 70-80%. Circa il 20-25 %. Circa il 40-65%. Circa il 25-30 %. Tra le modalità psicoterapeutiche per la depressione, la terapia cognitivo-comportamentale (TCC) e interpersonale risultano gli approcci migliori, in particolare per: nessuna risposta è corretta. bambini in età prescolare. adolescenti e bambini in età scolare con buone capacità verbali. entrambe le alternative sono corrette. Tra i trattamenti non farmacologici per la depressione troviamo: Solo interventi psicoeducativi e psicoterapie. Solo counseling e psicoterapie. Counseling e interventi psicoeducativi, psicoterapie, interventi di prevenzione. Solo psicoterapie e interventi di prevenzione. La centralità della famiglia nell’universo del bambino e l’imprescindibile necessità di un coinvolgimento della famiglia per ogni intervento che si intenda mettere in atto, sono assunti di base di quale intervento?. psicofamiliare. psicoeducativo. riabilitativo familiare. psicosociale. Tra i trattamenti farmacologici per la depressione troviamo: antidepressivi triciclici. SSRI. tutte le alternative sono corrette. stabilizzanti dell'umore. I vari tipi di trattamento disponibili per la depressione rientrano schematicamente quante tipologie?. 2, farmacologici e non farmacologici. 3, farmacologici, psicoterapeutici e psicoeducativi. 2, principali e secondari. 2, passivi e attiv. Quali sono le terapie di intervento nel caso di disturbi depressivi nel bambino?. Counseling, interventi psicoeducativi, psicoterapie, interventi di prevenzione, trattamento farmacologico. Solo psicomotricità, psicoterapie e trattamento farmacologico. Solo psicoterapie e intervento farmacologico. Solo riabilitazione, psicoterapie e trattamento farmacologico. Rispetto al trattamento della depressione in età evolutiva, l’abbinamento antidepressivi e psicoterapia: fa aumentare le probabilità di successo del 30-40%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. fa aumentare le probabilità di successo di un 10-20%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. non ha portato all'aumento di successo rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. fa aumentare le probabilità di successo del 50%, rispetto al trattamento farmacologico da solo o alla psicoterapia da sola. Quando una persona particolarmente cara ad un bambino muore in modo traumatico il bambino può manifestare delle difficoltà, quali?. tutte le opzioni sono corrette. evitamento e appiattimento. sintomi fisici o emotivi di accrescimento arousal. memorie intrusive relative al decesso. Quale delle seguenti caratteristiche è presente nel lutto traumatico e non nel lutto normale né in quello cronico?. la causa della morte è terrificante e scioccante. sono tutte caratteristiche presenti soltanto nel lutto traumatico. senso di alienazione i isolamento sociale. i soggetti sono esssenzialmente bloccati cristallizzati in una donizione di lutto cronico. "I ricordi, i pensieri e le emozioni relative alla persona deceduta possono sollecitare le memorie spaventose relative alla modalità del decesso". Questa affermazione è vera per le situazioni di:\n. lutto prolungato. tutte le risposte sono corrette. lutto traumatico. lutto normale. Quale dei seguenti sintomi può essere presente nel Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini?. pianto e richiamo della persona perduta. tutte le risposte sono corrette. disturbi del comportamento alimentare. regressioni o perdite di competenze fondamentali. Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress?. nel Disturbo Post-traumatico da Stress c?è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi. entrambe le risposte sono corrette. nel Disturbo da Lutto Prolungato c'è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia. entrambe le risposte sono sbagliate. Cosa si intende per dolore depressivo?. nessuna risposta è corretta. quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi. quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto. Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore. l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge ?a ondate? per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo. l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo. "Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: accettazione della perdita. elaborazione del dolore. dolore depressivo. elaborazione del lutto. L'affermazione "Nei giorni successivi al lutto il bambino può manifestare fantasie di ricongiungimento" è: vera. assolutamente falsa. falsa perché le fantasie di ricongiungimento possono manifestarsi soltanto nel momento in cui il bambino riceve la notizia del lutto. vera solo in alcune situazioni particolar. Quali sono le principali reazioni al lutto nei bambini?. reazioni emotive. tutte le risposte sono corette. internazioni interpersonali caratterizzate da ritiro, isolamento sociale e com portamenti aggressivi. cambiamenti nel comportamento e nel pensiero. L'affermazione "Secondo diversi autori la quasi totalità dei bambini dai sei anni di età sa che la morte è irreversibile, universale, ed implica la cessazione delle funzioni vitali" è: non è possibile affermare ciò perché l'acquisizione di tali conoscenze dipende soltanto dall'esperienza personale del bambino. falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dagli otto anni. L'irreversibilità, l'universalità e la non funzionalità sono concetti che vengono acquisiti durante l'adolescenza. vera. Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni?. il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale. il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità. la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo. prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini. La comprensione del concetto di morte nei bambini a cosa non fa riferimento?. tutte le opzioni sono corrette. reversibilità e specificità. non è posssibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi. funzionalità e soggettività. Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore?. il fatto che il genitore non era in grado di sentire e pensare in modo sano a causa di una malattia mentale. è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento. nessuna opzione. il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolvere i suoi problemi. Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo?. assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte. dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi. difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso. ristabilire la routine il più presto possibile. Nel DSM-5 le novità diagnostiche per il PTSD comprendono: l'aggiunta di un quarto gruppo di sontomi. l'eliminazione del punto 2 del criterio A del DSM IV. tutte le opzioni sono corrette. una maggiore specificazione del criterio A. Quale tra le seguenti affermazioni rispetto al Post-Traumatic Stress Disorder nel DSM-IV e DSM-5 è corretta: Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una tetrade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 5° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una triade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 4° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-IV il PTSD, si caratterizza per una diade sintomatologica, mentre nel DSM-5 viene aggiungo un 3° gruppo di sintomi: Pensieri e modificazioni negative nei pensieri e nell’umore. Nel DSM-5 non sono stati aggiunti gruppi di sintomi rispetto alla triade nel DSM-IV. Rispetto al Disturbo da stress post-traumatico, l’evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico può riguardare: nessuna risposta è corretta. evitamento o sforzi per evitare stimoli esterni (persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti, situazioni) che suscitano ricordi angoscianti, pensieri o sentimenti relativi o strettamente associati all'evento traumatico. entrambe le risposte sono corrette. evitamento o sforzi per evitare ricordi angoscianti, pensieri o sentimenti strettamente associati all'evento traumatico. Nel DSM-5 per il Disturbo da stress post-traumatico vengono forniti criteri specifici per bambini di età inferiore ai: 4 anni. 10 anni. 6 anni. 8 anni. Nel DSM-IV i sintomi di PTSD comprendono: sintomi di aumentato arousal. sintomi intrusivi di re-ecèeriencing del trauma. sintomi di evitamento. tutte le opzioni sono corrette. Il criterio D del DSM-5 comprende sintomi relativi a: sintomi associati all'intrusione dell'evento traumatico. Marcate alterazioni dell'arousal e reattività. Alterazioni negative di cognizioni e emozioni associati all'evento traumatico. Evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico. I primi studi sul PTSD avevano come soggetti: i veterani di guerra. le vittime di abusi. le vittime di eventi catastrofici. le vittime di maltrattamento. Nel DSM-IV, il criterio A del PTSD parla di: evento traumatico. evento al di fuori della comune esperienza umana. evento stressante. evento che implica la minaccia per l'integrità psicologica. Nel DSM-III, il criterio A del PTSD parla di: evento che implica minaccia per l'integrità fisica. evento stressante. evento che implica la minaccia per l'integrità psicologica. evento al di fuori della comune esperienza umana. Il disturbo post-traumatico da stress nel DSM-5 è inserito: nessuna delle opzioni è corretta. nei disturbi dell'umore. nei disturbi d'ansia. nel capitolo dei disturbi correlati a stress e trauma. La classificazione Diagnostica 0-3 per il PTSD specifica quanto gruppi di sintomi?. 2. 4. 5. 3. Psicoterapia Cognitivo-comportamentale focalizzata sul prevede: tecniche di esposizione. tutte le opzioni sono corrette. tecniche di gestione dell'ansia. ristrutturazione cognitiva. La terapia EMDR: usando la stimolazione bilaterale, cioè i movimenti oculari, è in grado di far ripartire la capacità di elaborazione del trauma. tutte le opzioni sono corrette. si richiama alla psicoterapia corporea come base per le competenze terapeutiche e integra tecniche di psicoterapia psicodinamica, di terapia cognitivo-comportamentale, con le neuroscienze. fonda un intervento terapeutico mirato a modificare i processi di pensiero quali il rimuginio, le strategie di attenzione focalizzata sull'accaduto che permettono una elaborazione delle memorie traumatiche. EMDR significa?. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante processi sensomotori. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante processi metacognitivi. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante tecniche di esposizione. Desensibilizzazione e rielaborazione mediante movimenti oculari. . Esempi di potenziali di traumi complessi includono esperienze di: vittimizzazione nella sfera dell'identità o del genere sessuale. tutte le opzioni sono corrette. neglect o l'abbandono da parte di persone che hanno responsabilità della cura. violenza domestica. Nel Disturbo evolutivo conseguente al trauma, quante aree di funzionamento sono compromesse?. 7. 6. 5. 4. Il Trauma Symptom Checklist for Children (TSCC) è indicato per bambini tra: tutte le opzioni sono corrette. 13-16 anni. 12-14 anni. 8-12 anni. In quante versioni è disponibile il Trauma Symptom Checklist for Children (TSCC)?. 1. 3. 4. 2. Definiamo come trauma psicologico complesso quelle esperienze avverse che: sono di natura interpersonale e spesso coinvolgono il vissuto di colpa. sono di natura bellica e spesso coinvolgono il vissuto di paura e terrore. sono di natura catastrofica e comprendono vissuti di minaccia. sono di natura interpersonale e spesso coinvolgono il vissuto di tradimento. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016) è stato indagato il potenziale ruolo di mediazione di quale/i variabile/i?. solo autobiasimo. solo minaccia percepita. minaccia percepita e attaccamento. minaccia percepita e autobiasimo. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha l’obiettivo di analizzare: i fattori in grado di spiegare (mediare) gli effetti del conflitto genitoriale sulla sintomatologia post-traumatica. l’eventuale presenza della sintomatologia post-traumatica in bambini esposti a lievi versus intensi livelli di conflitto genitoriale. nessuna risposta è corretta. entrambe le risposte sono corrette. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha preso di riferimento le indicazioni: solo del modello della Sicurezza Emotiva. dei modelli Cognitivo-Contestuale (Grych & Fincham, 1990) e della Sicurezza Emotiva (Davies & Cumminngs, 1994). dei modelli Cognitivo-Contestuale (Davies & Cumminngs, 1994) e della Sicurezza Emotiva (Grych & Fincham, 1990). solo del modello Cognitivo-Contestuale (Grych & Fincham, 1990). Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) è stato esplorato il ruolo di mediazione di quanti fattori?. 2, autobiasimo, distress emotivo. 3, minaccia percepita, autobiasimo, distress percettivo. 4, minaccia percepita, autobiasimo, distress emotivo e rappresentazioni distruttive della famiglia. 2, distress emotivo e rappresentazioni distruttive della famiglia. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha rilevato che in condizioni di conflitto intenso: il distress emotivo svolge un ruolo di mediazione sui sintomi ansiosi e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. entrambe le alternative sono corrette. nessuna risposta è corretta. la minaccia percepita svolga un ruolo di mediazione sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociazione, e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), è stato indagato lo stress genitoriale materno in quali specifiche componenti?. solo distress genitoriale(PD) e bambini difficile (DC). solo interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) e bambino difficile (DC). distress genitoriale (PD), interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) e bambino difficile (DC). solo distress genitoriale (PD), interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI). Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), quale sintomatologia post-traumatica è stata indagata nei bambini esposti al conflitto genitoriale?. PTSD, sintomi di ansia e ADHD. DOP, PTSD rabbia e ansia. sintomi di ansia,depressione, PTSD e disturbi del sonno. sintomi di ansia, depressione, rabbia, di PTSD e dissociativi. Lo studio dal titolo “Conflittualità genitoriale e sintomatologia da stress post-traumatico nei figli: uno studio esplorativo” di Camisasca, Miragoli & Di Blasio (2016) ha rilevato che in condizioni di conflitto lieve. nessuna risposta è corretta. entrambe le alternative sono corrette. Il distress emotivo svolge un ruolo di mediazione sui sintomi ansiosi e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. la minaccia percepita svolga un ruolo di mediazione sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociazione, e le rappresentazioni distruttive sulla rabbia. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), l’interazione disfunzionale genitore-figlio (PCDI) esercita un impatto significativo sui sintomi di ansia, depressione, PTS e dissociativi, grazie alla mediazione della minaccia percepita. falso. vero. in parte vero, solo si ansia e depressione. in parte vero, razie alla mediazione dell'autobiasimo. Nello studio dal titolo “Stress genitoriale materno e sintomatologia post traumatica nei bambini esposti al conflitto genitoriale: un modello di mediazione” di Camisasca & Di Blasio (2016), la dimensione bambino difficile-DC favorisce i sintomi di rabbia grazie alla mediazione della minaccia percepita. vero. non è stato indagato. falso. in parte vero, grazie alla mediazione dell'autobiasimo. Quanti sono gli scopi del bambini oppositivo?. nessuno. 4. 3. 2. I bambini oppositivi tendono ad avere: madri e padri distanti, passivi e non comunicativi. madri e padri ipercontrollanti, intrusivi aggressivi o depressi. madri non controllanti e non intrusive e padri ipercontrollanti. madri ipercontrollanti, intrusive aggressive o depresse e padri distanti, passivi e non comunicativi. L’apice del comportamento oppositivo considerato nella norma durante la prima infanzia è intorno. ai 24/36 mesi. ai 24/30 mesi. ai 12/18 mesi. ai 18/24 mesi. A cosa fa riferimento un “pattern di comportamento in cui i bambini riescono a rendersi conto di poter realizzare i propri desideri o di evitare censure, grazie a una progressiva escalation dei loro comportamenti negativi fino a che i genitori non capitolano”?. processo proattivo. processo coercitivo. processo vincolante. processo sfidante. Patterson parla di: processo intrapsichico. processo coercitivo. processo genitoriale. processo difensivo. Il modello di Patterson presenta quanti concetti fondamentali?. 5. 4. 3. 2. La prevalenza del disturbo oppositivo-provocatorio oscilla tra: il 6 e il 10%. il 5 e il 10 %. il 10% e l 20%. il 2% e il 16%. Il Disturbo Oppositivo Provocatorio è stato osservato. più frequentemente nei maschi e in particolare tra coloro che in età prescolare hanno manifestato temperamenti problematici con alta reattività e difficoltà ad essere tranquillizzati o iperattività motoria. non ci sono studi sulla frequenza in maschi e femmine. in modo simile sia nei maschi che nelle femmine. più frequentemente nelle femmine e in particolare tra coloro che in età scolare hanno manifestato solo temperamenti problematici con alta reattività e difficoltà ad essere tranquillizzati o iperattività motoria. Quali sono le novità del DSM-5 per il disturbo oppositivo provocatorio?. Sono stati introdotti nuovi sintomi ed è stato perfezionata la durata dei sintomi ai fini di una corretta diagnosi. I sintomi sono ora raggruppati in 4 tipologie: umore rabbioso e irritabile; comportamento polemico/sfidante; condotte vendicative; aggressioni. I sintomi sono stati raggruppati in specifiche tipologie e sono stati forniti criteri per valutare la gravità. I sintomi sono ora raggruppati in 2 tipologie: umore rabbioso e irritabile; comportamento polemico e aggressivo. Nel DSM-5 i Disturbi da Comportamento Dirompente comprendono: Disturbo della Condotta, Disturbo Adhd. Disturbo della condotta, Disturbo oppositivo provocatorio, Disturbo Adhd. Disturbo della Condotta, Disturbo Adhd, Disturbo oppositivo provocatorio, Disturbo da Comportamento Dirompente non altrimenti specificato. Disturbo oppositivo-provocatorio, Disturbo Esplosivo intermittente, Disturbo della Condotta,Disturbo di personalità Antisociale, Disturbo da Comportamento Dirompente non altrimenti specificato. I fattori di rischio per il disturbo della condotta di tipo familiare comprendono: tutte le opzioni sono corrette. stili educativi disfunzionali. dipendenza da sostanze. violenza domestica. Individui che presentano tratti calloso-anemozionali, mostrano un’aggressività. reattiva. proattiva. diretta. indiretta. . I fattori di rischio relativi all'ambiente sociale e culturale per il disturbo della condotta prevedono: assenza di risorse sociosanitarie. Rifiuto da parte dei pari e vivere in quartieri caratterizzati da povertà, disoccupazione, criminalità e violenza. Separazioni/divorzi conflittuali e criminalità genitoriale. precoce uso di sigarette,alcol o altro. La presenza di quali criteri può indicare un Disturbo della Condotta secondo il DSM-5?. non esistono criteri per indicare un Disturbo della Condotta. umore rabbioso e irritabile, condotte aggressive. Aggressione a persone o animali, distruzione di proprietà, frode o furto, gravi violazioni di regole. umore rabbioso e irritabile condotte aggressive o vendicative. Esistono sottotipi di Disturbo della Condotta?. Sì, il Tipo con Esordio nella Fanciullezza e il Tipo con Esordio nell'Adolescenza. No, il Disturbo della condotta non ha categorizzazioni ulteriori. si, il tipo con esordio in adolescenza e in età adulta. si il tipo con esordio in età prescolare scolare. Quanti livelli di gravità possiamo distinguere nel Disturbo della Condotta?. 3. 5. 4. 2. Esistono ipotesi eziopatologiche che possono portare al Disturbo della Condotta. Quali sono?. ipotesi intrapsichiche e relazionali. ipotesi contestuali e relazionali. ipotesi genetiche, ipotesi biologiche, ipotesi psicologiche e psicosociali. ipotesi genetiche, relazioni tra i pari e ipotesi comportamentali. Nello studio dei Disturbi del Comportamento Dirompente occorre prestare attenzione ai tratti. calloso-anemozionali. calloso-emozionali. aggressivi/provocatori. aggressivi-reattivi. Secondo il DSM–5 è possibile fare diagnosi di disturbo antisociale della personalità : dopo i 16 anni. prima dei 18 anni. prima dei 15 anni. dopo i 18 anni. Quali tratti sono tipici di bambini e adolescenti che mostrano mancanza di senso di colpa, mancanza di empatia e superficialità emotiva?. insensibili/distaccati. calloso/anemozionali. calloso/emozionali. insensibili/rifiutati. Quali sono secondo Weish 2002 i domini delle funzioni esecutive?. memoria di lavoro e inibizione. inibizione, pianificazione e memoria di lavoro, flessibilità cognitiva. metacognizione e flessibilità cognitiva. pianificazione e flessibilità cognitiva. L' ADHD è spesso in comorbità con: disturbi dell'apprendimento. ansia e depressione. disturbo oppositivo o della condotta. tutte le opzioni sono corrette. Che cosa si intende con DDAI o ADHD?. Disturbo da deficit di attenzione e iperattività. disturbo da iperattività e impulsività. deficit di attenzione. disturbo da comportamento dirompente e iperattività. Quali sono i cluster sintomatologici del DDAI?. nessuna opzione è corretta. tutte le opzioni sono corrette. impulsività. disattenzione e iperattività. Quali tra queste sono componenti dell'attenzione?. attenzione focale. attenzione divisa. attenzione selettiva. tutte le opzioni sono corrette. Il Matching Familiar Figure Test (MFFT). valuta la capacità di inibire risposte eccessivamente rapide ed automatiche. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. vauta il mantenimento della vigilanza per un lungo periodo di tempo. Il Continuous Performance Test (CPT). valuta il mantenimento della vigilanza per un lungo periodo di tempo. entrambe le risposte sono sbagliate. valuta la capacità di inibire risposte eccessivamente rapide ed automatiche. antrambe le risposte sono corrette. Nei gangli della base e nella corteccia prefrontale dei bambini adhd avviene un consumo di glucosio: superiore rispetto al gruppo di controllo di circa 10%. non ci sono studi in merito. non ci sono differenze rispetto al cinsumo di glucosio. inferiore rispetto al gruppo di controllo di circa il 10%. Il bambino con ADHD non possiede una adeguata concentrazione di neurotrasmettitori (dopamina e norepinefrina) tale da permettere un adeguato funzionamento del Sistema di Controllo dell’Attenzione. non ci sono studi in merito. in parte vero. falso. vero. ADHD rating Scale-IV è: uno strumento proiettivo. una procedura di osservazione strutturata. un intervista. un questionario. Quanti sono per Welsh (2002) i domini separati di competenze delle funzioni esecutive?. 3. 2. 1. 4. La classificazione Diagnostica 0-3 per il PTSD parla di: evitamento persistente degli stimoli associati all'evento traumatico, iper-arousal e re-experincinf. alterazioni negative di cognizioni e emozioni associati all'evento traumatico. trauma complesso. risperimentazione del trauma, appiattimento dell'affettività, iperattivazione, sintomi di paura e aggressività. |