MODELLI INCLUSIVI DI INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA E
|
|
Title of test:
![]() MODELLI INCLUSIVI DI INTERVENTI PSICO-EDUCATIVI NELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA E Description: Esame eme |



| New Comment |
|---|
NO RECORDS |
|
Il metodo clinico pone un problema di: Validità delle conclusioni. Validità esterna. Validità interna. Generalizzare un apprendimento significa concretamente: Estenderlo nel tempo. Estrapolarlo e riutilizzarlo in altri contesti. Consolidarlo. Il metodo sperimentale persegue: Il nesso causale tra le variabili. La descrizione delle variabili. La correlazione tra le variabili. Nell’auto-monitoraggio, il gettone viene erogato quando: L’alunno si codifica come attento. La codifica dell’alunno coincide con quella dell’insegnante. L’alunno si codifica come disattento/impulsivo oppure iperattivo. L’obiettivo primario della pratica riabilitativa è: Ridurre gli oneri degli operatori. Migliorare la Qualità di Vita. Promuovere l’autonomia personale. La pratica riabilitativa: Insegna nuovi comportamenti. Ottimizza il residuo comportamentale presente. Insegna nuove risposte. Per un comportamento continuo nel tempo che si vuole promuovere, la codifica indicata è: Intervalli totali. Fine intervallo. Intervalli parziali. La pratica riabilitativa a matrice cognitivo-comportamentale persegue: Il raggiungimento della consapevolezza. La modifica del comportamento. Entrambi. Le Tecnologie Assistive: Lasciano la persona passiva. Aumentano la dipendenza dagli operatori. Promuovono l’autonomia personale. La Qualità di Vita della persona è: Direttamente misurabile. Riconducibile agli indicatori di felicità. Desumibile indirettamente. Il disegno sperimentale corrobora la: Validità interna. Validità delle conclusioni. Validità esterna. Per un comportamento discreto, non continuo nel tempo, la codifica indicata è: Intervalli totali. Registrazione dell’evento. Intervalli parziali. Una codifica a intervalli totali prevede che: Il comportamento sia presente sempre nell’intervallo osservato. Il comportamento sia presente alla fine dell’intervallo osservato. Il comportamento sia presente in un unico momento. I comportamenti target: Sono direttamente osservabili dal costrutto. Necessitano sempre di essere operazionalizzati. Si misurano con la felicità. Le Tecnologie Assistive: Favoriscono la passività. Enfatizzano il ruolo attivo della persona. Riducono l’inclusione. La corretta sequenza di un programma riabilitativo è. Codifiche – comportamenti – obiettivi- valutazione – strategie. Comportamenti – obiettivi – strategie – codifiche – valutazione. Obiettivi – comportamenti – codifiche – strategie – valutazione. Per un programma cluster finalizzato a promuovere l’aumento di una risposta adattiva e la concomitante riduzione di un comportamento problema, la codifica indicata è: Registrazione dell’evento. Intervallo parziale. Intervallo totale. La valutazione delle preferenze e la validazione sociale corroborano la: Validità clinica. Validità esterna. Validità interna. L’analisi funzionale del comportamento problema permette di: Osservare il comportamento problema. Riabilitare il comportamento problema. Individuare la funzione sottesa dal problema. La pratica riabilitativa cognitivo-comportamentale promuove: La cultura. L’isolamento. L’indipendenza. L’obiettivo primario della pratica riabilitativa è: Promuovere l’autonomia personale. Ridurre gli oneri degli operatori. Migliorare la Qualità di Vita. I comportamenti target: Si misurano con la felicità. Necessitano sempre di essere operazionalizzati. Sono direttamente osservabili dal costrutto. Per un programma cluster finalizzato a promuovere l’aumento di una risposta adattiva e la concomitante riduzione di un comportamento problema, la codifica indicata è: Registrazione dell’evento. Intervallo totale. Intervallo parziale. Le Tecnologie Assistive: Riducono l’inclusione. Favoriscono la passività. Enfatizzano il ruolo attivo della persona. Il disegno sperimentale corrobora la: Validità delle conclusioni. Validità esterna. Validità interna. La pratica riabilitativa: Ottimizza il residuo comportamentale presente. Insegna nuovi comportamenti. Insegna nuove risposte. Per un comportamento discreto, non continuo nel tempo, la codifica indicata è: Registrazione dell’evento. Intervalli parziali. Intervalli totali. Le Tecnologie Assistive: Promuovono l’autonomia personale. Lasciano la persona passiva. Aumentano la dipendenza dagli operatori. |





