Modulo I
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![]() Modulo I Description: I Modulo |



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L’Autonomia scolastica: ha preso avvio nel 1997. ha preso avvio nel 1999. prenderà avvio a settembre 2010. prenderà avvio a gennaio 2011. Il regolamento dell’Autonomia è stato varato: con un decreto interministeriale. con un decreto presidenziale. con un regolamento del Ministero. con una legge approvata dal Parlamento. L’Autonomia scolastica: non ha alcun vincolo. ha i vincoli posti dal Ministero. non ha alcun vincolo nell’esplicazione della funzione formativa. ha solo vincoli nella gestione finanziaria. Lo Stato mantiene: compiti di indirizzo. compiti di supporto. compiti di gestione. compiti di organizzazione. I curricoli fondamentali: sono definiti dal Ministero. sono definiti dalle scuole sentiti gli enti locali. sono definiti dalla scuola. sono definiti dalle regioni. Il reclutamento degli insegnanti: è affidato alle reti di scuole. è svolto dallo Stato. è affidato agli enti locali. è svolto autonomamente dalla singola scuola. Gli standard di valutazione degli studenti: sono definiti dal Ministero. sono definiti dagli INVALSI. sono predisposti dalla scuola ed approvati dal Ministero. sono elaborati dalla scuola. L’Autonomia didattica: è la sola forma di autonomia. è una delle forme di autonomia. è un altro modo per indicare l’Autonomia scolastica. è sottoposta all’approvazione del Ministero. L’Autonomia didattica consente alla scuola: di introdurre nuove discipline. di sopprimere una o più discipline. di decidere tutte le discipline. di decidere il 50% delle discipline. Il curricolo nazionale è definito: dal Ministero. dalle scuole riunite in rete. dal Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione. dalla conferenza Stato - Regioni. L’orario scolastico è stabilito: dalle scuole riunite in rete. dalla conferenza Stato - Regioni. dagli enti locali. dal Ministero. Gli strumenti didattici sono scelti: dalla scuola in coerenza con gli obiettivi del POF. dal Ministero. dalle reti di scuole. dalla scuola con gli enti locali. L’aggregazione delle discipline in aree: è suggerita dal Ministero. è organizzata dall’ufficio scolastico regionale. è organizzata dalla scuola. è suggerita dagli enti locali. L’Autonomia organizzativa: non riguarda il calendario scolastico. non riguarda l’impiego dei docenti. riguarda entrambe le cose (calendario e impiego docenti). non riguarda calendario ed impiego docenti. L’adattamento del calendario scolastico: non ha alcun vincolo. ha solo vincoli climatici. è vincolato ad alcuni parametri nazionali. è vincolato all’approvazione degli enti locali. L’Autonomia organizzativa consente di svolgere l’attività didattica: in periodi di diversa durata. in base alle necessità degli studenti. in periodi diversi in funzione del clima. in base alla disponibilità di docenti. Il numero delle giornate minime di lezione: è fissato dalla regione. è fissato dal Ministero. è deciso dalla scuola in accordo con gli enti locali. è fissato dalle scuole in rete. L’Autonomia di ricerca: è consentita solo alle scuole sperimentali. è pianificata dal Ministero. è consentita solo alle reti di scuole. è consentita a tutte le scuole. L’Autonomia di ricerca riguarda: solo il campo curricolare. solo la formazione del personale. sia il campo curricolare sia la formazione del personale. né il campo curricolare, né la formazione del personale. L’Autonomia di ricerca riguarda: solo le metodologie di insegnamento. solo le tecnologie applicate alla didattica. né le metodologie, né le tecnologie. sia le metodologie sia le tecnologie. I materiali prodotti dalla scuola nell’attività di ricerca: devono essere mantenuti riservati. possono essere usati solo all’interno della scuola. possono essere scambiati con altre scuole ed enti di ricerca. possono essere diffusi solo tra le scuole di una rete. Se le iniziative di ricerca richiedono modifiche strutturali: occorre l’autorizzazione del Ministero. le iniziative non sono ammesse. occorre l’autorizzazione dell’ufficio scolastico regionale. occorre il parere favorevole di una università. L’integrazione verticale tra diversi ordini di scuole: rientra nell’attività di ricerca. è organizzata dal Ministero. rientra nelle competenze dell’ufficio scolastico regionale. è organizzata dagli enti locali. La quota nazionale del curricolo: garantisce il carattere unitario del sistema di istruzione. garantisce la mobilità degli studenti. garantisce il mantenimento dell’identità nazionale. garantisce la mobilità dei docenti. La quota locale del curricolo: valorizza le risorse locali. valorizza l’indipendenza dei docenti. valorizza le culture locali. risponde alle esigenze degli enti locali. L’ampliamento dell’offerta formativa prevede: iniziative aggiuntive facoltative. iniziative aggiuntive obbligatorie. iniziative aggiuntive per i soli docenti. iniziative aggiuntive per i soli genitori. La formazione degli adulti: può essere svolta dalle scuole in coordinazione con gli enti locali. non può essere svolta dalle scuole. può essere svolta dalle scuole dopo autorizzazione dell’ufficio scolastico regionale. può essere svolta dalle scuole dopo autorizzazione del Ministero. Nella formazione destinata agli adulti l’autoformazione: è tassativamente esclusa. è permessa nella formazione degli adulti. è permessa solo se approvata dall’ente locale. è permessa solo se approvata dall’ufficio scolastico regionale. Nella formazione destinata agli adulti, i genitori degli alunni: sono soggetti privilegiati. non possono seguire corsi nella stessa scuola dei figli. possono essere coinvolti solo come docenti. possono essere coinvolti solo nell’organizzazione dei corsi. Una rete di scuole è costituita da: una rete telematica cui sono collegate almeno due scuole. una rete telematica cui sono collegate tutte le suole di una regione. scuole che hanno stretto tra loro particolari accordi. scuole collegate al sistema informativo del Ministero. |




