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Motivazione e benessere personale

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Motivazione e benessere personale

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eCampus - M. Vagli

Creation Date: 2025/10/06

Category: Others

Number of questions: 151

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La concentrazione eccessiva su ciò che temiamo. è una caratteristica di personalità. è un effetto comportamentale dell'infelicità. nessuna delle risposte presenti. è un effetto mentale dell'infelicità.

I tre elementi che caratterizzano la felicità. Soggettiva, temporale, transitoria. Oggettiva, temporale, transitoria. Soggettiva, temporale, costante. Soggettiva, transitoria, mutevole.

La psicologia positiva si definisce come. la scienza riferita allo studio teorico dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici in relazione al superamento di situazioni di difficoltà. La sienza che mira a sviluppare nelle persone la capacità di vedere gli aspetti positivi della vita.

02. Il coping secondario. è l'insieme dei pensieri e dei comportamenti utilizzati per fronteggiare e regolare a reazione della persona di fronte l'evento stressante. è una strategia rivolta alla modificazione delle reazioni emotive di fronte all'evento stressante. è l'insieme di pensieri e comportamenti utilizzati per fronteggiare l'evento stressante. riguarda quelle modalità di coping apprese in seguito al superamento di un evento traumatico primario.

03. L'eustress. è lo stress "negativo". è la forma sociale dello stress. è lo stress estrinseco. è lo stress "positivo".

04. L'evitamento. è una caratteristica di personalità. è il risultato di un'alta autostima. è un effetto mentale dell'infelicità. è una strategia di coping.

La strategia di coping meno efficace. coping centrato sul problema. coping centrato sulle emozioni. evitamento. coping secondario.

01. L'undoing hypothesis. sostiene che le emozioni negative siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni positive future. sostiene che le emozioni positive amplino le potenzialità cognitive delle persone, aumentano le azioni di repertorio e costruiscono risorse future per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive riducano le potenzialità cognitive delle persone, permettondo quindi di foclalizzare le azioni di repertorio necessarie per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future.

La broaden and build theory è. Una teoria riguardo gli effetti delle emozioni positive. è un effetto comportamentale dell'infelicità. Una teoria riguardo gli effetti dello stress sulle persone. è la tendenza delle persone a leggere la realtà come non sempre uguale.

Broaden and build theory e undoing hypothesis. sono due teorie che riguardano gli effetti delle emozioni positive. sono due forme di coping. sostengono che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future. sono caratteristiche di personalità.

La broaden and build theory. sostiene che le emozioni positive riducano le potenzialità cognitive delle persone, permettondo quindi di foclalizzare le azioni di repertorio necessarie per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni positive siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni negative future. sostiene che le emozioni positive amplino le potenzialità cognitive delle persone, aumentano le azioni di repertorio e costruiscono risorse future per la sopravvivenza e l'adattamento. sostiene che le emozioni negative siano in grado di neutralizzare gli effetti di emozioni positive future.

01. L'ottimismo realistico. è la disposizione globale delle persone a valutare la reale possibilità che si manifestino eventi positivi. è una disposizione globale e stabile delle persone a spiegare gli eventi negativi come eventi occasionali e ad aspettarsi dei risultati positivi dalla vita. è la tendenza delle persone a leggere la realtà come non sempre uguale. è una caratteristica di personalità che induce le persone a spiegare gli eventi positivi come esito dei propri sforzi.

Possiamo definire il Sé come l'insieme di. concetto di sé, sé sociale, conoscenza di sé. concetto di sé, sé sociale, conoscenza di sé, autostima. concetto di sé, autostima, conoscenza di sé. concetto di sé, schemi di sé, autostima.

01. Influisce sull'autoefficacia. tutte le risposte presenti. processi cognitivi. l'autoregolazione delle emozioni. i processi affettivi.

02. La capacità di pianificazione. fa riferimento ai processi di autoregolazione delle emozioni. fa riferimento ai processi affettivi. non ha influenza sull'autoefficacia. ha un'influenza sull'autoefficacia.

03. L'autoefficacia. è connessa al senso di controllo sul'ambiente. può essere oggettiva o soggettiva. non dipende dal senso di controllo. può essere interna o esterna.

04. L'autoefficacia. dipende dalla tipologia di compito. non dipende dalla tipologia di compito. è in funzione delle conoscenze della persona. è in funzione dell'età della persona.

05. L'autoefficacia. è indipendente dal compito. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. è la valutazione globale di noi stessi. è la valutazione della propria efficacia assertiva.

06. L'autoefficacia. è l'opposto dell'autostima. è un costrutto completmente slegato dall'autostima. è il risultato di un'alta autostima. contribuisce alla crescita dell'autostima.

07. L'autostima. è la valutazione globale di noi stessi. è la valutazione della propria efficacia assertiva. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. dipende dalla tipologia di compito.

08. L'impotenza appresa. è la convinzione nelle proprie capacità di generare gli effetti desiderati mediante le proprie azioni. è uno stato di mancanza di energie dovuta all'osservazione di modelli fallimentari. è uno stato di rassegnazione e inazione di fronte agli eventi, dovuto all'osservazione di situazioni di fallimento. è uno stato di rassegnazione e inazione di fronte agli eventi, dovuto a precedenti esperienze di fallimento.

09. L'esperienza diretta. non è una modalità per sviluppare autoefficacia. è la modalità meno efficace per sviluppare autoefficacia. è una modalità per sviluppare autoefficacia che dipende fortemente dalla fiducia che il discente ha nel suo modello. è la miglior modalità per sviluppare autoefficacia.

L'autoefficacia si può sviluppare tramite. esperienza diretta ed esperienza vicaria. esperienza indiretta, esperienza vicaria e pesuasione verbale. persuasione verbale ed obiettivi chiari. esperienza diretta, esperienza vicaria e pesuasione verbale.

11. L'esperienza vicaria. non è una modalità per sviluppare autefficacia. è una modalità per sviluppare autoefficacia che dipende fortemente dalle caratteristiche di chi esegue il compito. è una modalità per sviluppare autoefficacia che non dipende in alcun modo dalle caratteristiche di chi esegue il compito. è la miglior modalità per sviluppare autoefficacia.

Si può sviluppare autoefficacia tramite. tutte le risposte presenti. esperienza vicaria. persuasione verbale. esperienza diretta.

13. La persuasione verbale. non è una modalità per sviluppare autoefficacia. è la modalità più efficacie per sviluppare autoefficacia. è una delle modalità per sviluppare autoefficacia. è l'unica modalità per sviluppare autoefficacia.

Secondo Goleman, l'intelligenza emotiva è compsta da: consapevolezza di sé, padronanza di sé, ottimismo, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, motivazione, resilienza, empatia ed abilità sociale. consapevolezza di sé, padronanza di sé, empatia ed abilità sociale.

02. L'intelligenza emotiva è. quell'attenzione alle persone che sviiluppiamo in momenti di particolare intensità emotiva. la capacità di monitorare le proprie emozioni e quelle altrui al fine di raggiungere gli obiettivi desiderati. la capacità di riuscire esclusivamente a cogliere le emozioni altrui. l'aumento della capacità cognitiva in seguito ad aver provato emozioni positive.

All'interno di un gruppo, con il termine norme, si fa riferimento a riferimento a. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. degli standard di comportamento e di credenze.

Il ruolo, all'interno di un gruppo, riguarda. degli standard di comportamento e di credenze. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona.

Lo status, all'interno di un gruppo, riguarda. degli standard di comportamento e di credenze. la posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale e la valutazione di tale posizione su una scala di prestigio. le aspettative che le persone hanno riguardo al comportamento di una persona. la valutazione su una scala di prestigio della posizione che una persona occupa all'interno di un gruppo sociale.

04. La teoria dell'identità sociale. sostiene che la motivazione delle persone a derivare un'autostima positiva dalle appartenenze di gruppo sia una delle forze che inducono maggiormente alla distorsione a favore del proprio gruppo. sostiene che le persone sviluppino la propria identità sociale sulla base delle differenti identità sociali con le quali entrano in contatto. è stata teorizzata da Seligman. sostiene che la motivazione delle persone a derivare un'autostima positiva dalle appartenenze di gruppo sia una delle forze che inducono maggiormente alla distorsione a favore dell'outgorup.

05. L'identità sociale. è la descrizione che le persone forniscono di loro stesse in base alla caratteristiche personali. è la descrizione che le persone forniscono di loro stesse in base alla esperienze passate. riguarda le caratteristiche di sé che derivano dall'appartenenza ad uno o più gruppi. nessuna delle risposte presenti.

01. La facilitazione sociale. è quel fenomeno per cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diverrebbero più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili avrebbero meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. è la tendenza individuale ad impegnarsi meno in un compito quando il proprio contributo è inglobato in una prestazione complessiva del gruppo rispetto a quando lo stesso compito viene eseguito da soli. indica quei casi in cui le persone si riconoscono solo nell'identità di gruppo ed il loro comportamento è guidato unicamente dalle norme del gruppo in questione. Indica la tendenza a seguire il pensiero di gruppo ed a mettere in atto solo quei comportamenti socialmente accettati.

L'esperimento del carcere di Stanford (Zimbardo, 1971), ha permesso di approfondire gli effetti. del'inerzia sociale. della deresponsabilizzazione. della deindividuazione. della facilitazione sociale.

03. L'inerzia sociale. è la tendenza individuale ad impegnarsi meno in un compito quando il proprio contributo è inglobato in una prestazione complessiva del gruppo rispetto a quando lo stesso compito viene eseguito da soli. è quel fenomeno per cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diverrebbero più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili avrebbero meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. Indica la tendenza a seguire il pensiero di gruppo ed a mettere in atto solo quei comportamenti socialmente accettati. indica quei casi in cui le persone si riconoscono solo nell'identità di gruppo ed il loro comportamento è guidato unicamente dalle norme del gruppo in questione.

Il clima, la capacità di gestione dei leader e lo spirito di gruppo sono tre aspetti che determinano principalmente la fase di. Norming. Storming. Closing. Adjourning.

I passaggi che permettono ad un gruppo di divenire squadra, sono. forming, storming, norming, performing, closing. forming, norming, performing, adjourning. forming, storming, norming, performing, adjourning. forming, storming, norming, performing, defining, adjourning.

Tra i numerosi aspetti che portano alla cooperazione, vi sono. conflitti irrisolti all'interno del gruppo. l'assenza di minacce esterne comuni o di pressioni. una leadership orientata al compito. le minacce esterne comuni.

Per quanto riguarda il decision making di squadra, per influenza informativa si intende. il caso in cui le informazioni derivanti dal gruppo siano influenzatie dai pregiudizi di ingroup. il caso in cui i membri accettano le informazioni di altri per ottenere l'approvazione della squadra ed evitare eventuali critiche. il caso in cui i membri accettano le informazioni ricevute da altri come prova della realtà. il caso in cui le informazioni derivanti dal gruppo siano influenzatie dai pregiudizi di outgroup.

01. L'approccio integrato alla leadership. la vede come l'insieme di fattori situazionali ed individuali. la vede come l'integrazione tra una leadership autorevole ed una autoritaria. la vede come l'insieme di tutte le caratteristiche di personalità dela persona. la vede come l'integrazione degli aspetti positivi di ogni stile di leadership.

La leadership centrata sul gruppo. è direttiva. tutte le risposte presenti. dipende dal contesto e dalla tipologia di compito. è orientata al supporto.

03. Un buon leader. non deve obbligatoriamente saper gestire i conflitti. tutte le risposte presenti. ha grande capacità di gestire l'imprevisto. se ha ottime doti comunicative, può non avere conoscenze specifiche della propria disciplina.

La leadership centrata sul compito. dipende dal contesto e dalla tipologia di compito. tutte le risposte presenti. è orientata al supporto. è direttiva.

Vi sono 4 principali funzioni connesse alla leadership. gestione, suddivisione, guida e delega. gestione, decisione, guida e delega. gestione, organizzazione, guida e ripartizione. gestione, organizzazione, guida e delega.

Secondo lo stile di leadership centrato sul compito, il leader. tutte le risposte presenti. deve essere principalmente empatico. focalizza la propria attenzione sul raggiungimento dell'obiettivo. mira all'empowerment.

Questa definizione: "un leader, secondo questa prospettiva, deve essere in grado di comunicare ed agire secondo quelli che sono gli obiettivi del gruppo, mantenendo sempre delle relazioni positive con tutti i membri" fa riferimento. alle leadership basata sull'intelligenza emotiva. alla leadership centrata sul compito. alla leadership centrata sul gruppo. nessuna delle risposte presenti.

Lo stile di leadership migliore, è quello democratico. è quello autoritario. non si può stabilire a priori, dipende da diversi fattori. sì. è quello delegativo.

Un leader con stile delegativo. osserva quanto avviene, riducendo al minimo i propri interventi. fornisce molte indicazioni, lasciando però spazio anche all'intervento dei singoli membri del gruppo. si limita a dare poche indicazioni, lasciando spazio all'intervento dei singoli membri del gruppo. presta ascolto al gruppo, ma prende comunque le decisioni in maniera indipendente.

Agre in un'ottica di empowerment, significa. significa agire con l'obiettivo di massimizzare il profitto. significa agire con l'obiettivo di aiutare le persone a sviluppare tutto il proprio potenziale. significa agire con l'obiettivo di ottenere un potenziamento in un determinato settore. significa agire cercando di ripare situazioni deficitarie.

L'intelligenza emotiva comporta una nuova visione della leadership, facendo forza su tre principali aspetti. assertività, empatia e controllo emotivo. assertività, empatia ed empowerment. assertività, empowerment e controllo emotivo. controllo emotivo, empatia ed empowerment.

L'intelligenza emotiva è stata teorizzata da. Gardner. Goleman. Seligman. Deci e Ryan.

Trasmettere nozioni e competenze, è una funzione tipica. di entrambi i leader. dell'allenatore leader. di nessuno, dovrebbero essere già apprese. dell'atelta leader.

02. La leadership nello sport. può essere assunta solo dall'allenatore. può essere assunta solo da un atleta. non assume caratteristiche diverse a seconda che la ricopra un atleta o l'allenatore. assume caratteristiche diverse a seconda che la ricopra un atleta o l'allenatore.

Un allenatore leader dovrebbe svolgere. un ruolo più distaccato, mantenendo forti le componenti gestionali ed organizzative. solo i compiti di gestione ed organizzazione. un ruolo di completa condivisione con i propri atleti. esclusivamente cmpiti di natura organizzativa.

04. Principalmente, motiva attraverso l'esempio. entrambi i leader. l'atleta leader. l'allenatore leader. nessun leader motiva attraverso l'esempio.

01. La psicologia dello sport. si rivolge solo ed esclusivamente a situazioni di disagio psichico in contesti sportivi. si occupa dei processi cognitivi, emotivi e comportamentali connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l'esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive. è la scienza e le applicazioni che si riferiscono allo studio dei punti di forza psicologici e delle emozioni positive. si occupa dei processi cognitivi ed emotivi connessi con le prestazioni degli atleti e delle squadre nel contesto sportivo, l'esercizio fisico e la partecipazione ad attività sportive.

02. La psicologia dello sport. mira a ristabilire equilibrio psichico in situazione traumatiche, come ad esempio un infortunio. mira all'empowerment della componente mentale nel contesto sportivo. L'attenzione è sulle risorse dell'atleta, con l'obiettivo di potenziarle per migliorare la prestazione. mira all'empowerment della componente mentale nel contesto sportivo. L'attenzione è sui punti di debolezza dell'atleta, con l'obiettivo di potenziarli per migliorare la prestazione. mira al recupero mentale da situazioni critiche in contesto sportivo.

Nel 1898 uno dei precursori della psicologia dello sport fu il primo ad interessarsi di come la performance potesse variare in situazioni di competizione. Si trattava di. Norman Triplett. Martin Seligman. philip zimbardo. Albert Bandura.

Non è uno degli obiettivi della psicologia dello sprt all'interno di un settore giovanile. preparazione mentale per il raggiungimento del risultato. gestione della relazione con i genitori. lettura dei bisogni dell'atleta. motivazione e prevenzione dell'abbandono.

Le fasi di un infortunio sono. prevenzione, fase acuta, riabilitazione, rientro e recupero. prevenzione, trauma, fase acuta, rientro e recupero. prevenzione, fase acuta, riabilitazione. trauma, fase acuta, riabilitazione, rientro e recupero.

Durante un infortunio, all'interno della fase di riabilitazione, si possono utilizzare tecniche di. goal setting. visualizzazione. nessuna delle risposte presenti. entrambe le risposte presenti.

Durante un infortunio, all'interno della fase acuta, le possibili risposte emotive sono. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico, proiezione. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico, proiezione. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, personalizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico. catastrofizzazione, sovra-generalizzazione, colpevolizzazione, negazione, astrazioni selettive, pensiero dicotomico.

Secondo il modello Stress-infortunio di Andersen e Williams (1999). il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano influenza i comportamenti che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione. il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano, non influenza i comportamenti che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione. i modo in cui gli atleti vivono l'infortunio influenza i tempi di recupero e la qualità della vita in termini di stress. il modo in cui gli atleti si pongono rispetto alle situazioni sportive che affrontano influenza esclusivamente i pensieri che essi mettono in atto per affrontare la tensione e lo stress della situazione.

Secondo il modello Stress-infortunio di Andersen e Williams (1999). il locus of control, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. l'orientamento motivazionale, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. l'orientamento motivazionale, il locus of control, l'autoefficacia e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio. l'orientamento motivazionale, il locus of control, l'autostima e le strategie di gestione delle emozioni e dell'attivazione fisiologica sono fattori chiave per poter diminuire la predisposizione all'infortunio.

Tra gi ambiti di applicazione della psicologia dello sport, vi sono. lo studio delle abilità mentali implicate nelle diverse discipline e il loro miglioramento. i processi motivazionali che favoriscono il coinvolgimento sportivo e il suo mantenimento nel tempo. l'organizzazione degli allenamenti per favorire l'apprendimento e il miglioramento. tutte le risposte presenti.

La paura è una manifestazione di distress di tipo. nessuna delle risposte presenti. comportamentale. psicologico. fisico-corporeo.

Le abilità mentali fondmentali nello sport. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dei movimenti, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo delle immagini, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dello stato di attivazione, formulazione degli obiettivi. controllo dei pensieri, gestione dello stress, controllo dell'attenzione, controllo dei movimenti, controllo dello stato di flow, formulazione degli obiettivi.

03. Martens (1987) individua. le abilità mentali di base nello sport. i principali ambiti di applicazione della psicologia dello sport. le principali strategie di coping nello sport. le caratteristiche delle persone positive.

Lo stress può avere un impatto positivo sulla prestazione sportiva. solo se la prestazione sportiva non ha valore per la persona. non è possibile rispondere a questa domanda. 1. 0.

Le manifestazioni di distress, possono essere. reali o immaginarie. fisico-corporee e psicologiche. primarie e secondarie. fisico-corporee, comportamentali, psicologiche.

La difficoltà a concentrarsi può essere. una manifestazione comportamentale di distress. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti.

Evitare la situazione stressante è una manifestazione di distress di tipo. psicologico. nessuna delle risposte presenti. comportamentale. fisico-corporeo.

08. La respirazione diaframmatica. è la modalità di respirazione meno indicata per il rilassamento. non ha effetti sul rilassamento. è la modalità di repirazione più indicata per il rilassamento. è una tecnica di gestione dello stress utile prinicipalmente per manifestazioni a carattere psicologico.

09. il pianto può essere. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione comportamentale di distress.

I dolori allo stomaco possono essere. una manifestazione comportamentale di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress.

Il mal di testa può essere. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione comportamentale di distress.

La preoccupazione esagerata può essere. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione comportamentale di distress.

Il nervosismo eccessivo può essere. una manifestazione comportamentale di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. nessuna delle risposte presenti.

La difficoltà ad addormentarsi può essere. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione comportamentale di distress.

Il non voler più fare la gara può essere. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione comportamentale di distress.

16. l'irrequietezza motoria può essere. una manifestazione fisico-corporea di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione psicologica di distress. una manifestazione comportamentale di distress.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. il goal setting. l'ancoraggio. il self talk. la respirazione.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. il self talk. la respirazione. la visualizzazione. l'ancoraggio.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. la respirazione. il goal setting. l'ancoraggio. il self talk.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. l'ancoraggio. la respirazione. il goal setting. la visualizzazione.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. l'ancoraggio. il rilassamento. il self talk. la visualizzazione.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni comportamentali, una tecnica indicata è. la respirazione. la visualizzazione. il self talk. l'ancoraggio.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. la visualizzazione. il self talk. nessuna delle risposte presenti. l'ancoraggio.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni fisico-corporee, una tecnica indicata è. nessuna delle risposte presenti. la respirazione. entrambe le risposte presenti. il rilassamento.

Per ogni tipologia di manifestazione, esistono molte modalità e tecniche di gestione dello stress. Per quanto riguarda le manifestazioni psicologiche, una tecnica indicata è. nessuna delle risposte presenti. la visualizzazione. il self talk. entrambe le risposte presenti.

26. Il nervosismo eccessivo è. una manifestazione fisico-corporea di distress. una manifestazione comportamentale di distress. nessuna delle risposte presenti. una manifestazione psicologica di distress.

Secondo la self determination theory, quando la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé, si tratta di. regolazione per identificazione. regolazione integrata. regolazione introiettata. motivazione intrinseca.

Secondo la self determination theory, quando il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti, si tratta di. motivazione intrinseca. regolazione integrata. regolazione per identificazione. regolazione introiettata.

03. La motivazione. è un insieme strutturato di esperienze soggettive che spiega l'inizio, il verso, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento. è un insieme di esperienze che spiega l'inizio, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento. è una spinta istintiva ad agire. è un insieme strutturato di vissuti istintivi che spiegano l'inizio, il verso, l'intensità e la persistenza di un determinato comportamento.

La self determination theory sostiene che, per quanto riguarda la regolazione per identificazione. la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé. la persona è spinta al comportamento da qualcosa di esterno (ricompense, punizioni, etc.). il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti. la persona continua a non concepire il comportamento come il risultato di una propria scelta.

05. La self determination theory. sostiene che la regolazione introiettata sia una forma di motivazione prevalentemente intrinseca. sostiene che il processo motivazionale si sviluppi lungo un continuum che va dalla mancanza di motivazione alla motivazione intrinseca. sostiene che sia possibile motivarsi solo se si raggiunge l'autorealizzazione. sostiene che la regolazione integrata sia una forma di motivazione prevalentemente estrinseca.

La self determiation theory sostiene che. la regolazione per identificazione sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione integrata. la regolazione per identificazione sia la forma di massima motivazione intrinseca. la regolazione integrata sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione per identificazione. la regolazione introiettata sia una forma di motivazione più vicina alla motivazione intrinseca rispetto alla regolazione integrata.

Secondo la self determination theory, quando la persona è spinta al comportamento da qualcosa di esterno (ricompense, punizioni, etc.), si tratta di. regolazione esterna. assenza di motivazione. regolazione introiettata. regolazione integrata.

Secondo la self determination theory, quando vi è senso di controllo, ma la persona non concepisce il comportamento come il risultato di una propria scelta, si tratta di. regolazione integrata. regolazione per identificazione. regolazione introiettata. regolazione esterna.

Secondo la self determination theory, quando la persona sceglie i propri obiettivi e regola il comportamento ma, rispetto al livello precedente, sente l'obiettivo come maggiormente parte di sé, si tratta di. regolazione per identificazione. regolazione introiettata. motivazione intrinseca. regolazione integrata.

La self determination theory sostiene che, per quanto riguarda la regolazione introiettata. il comportamento nasce da una propria scelta e gli obiettivi sono reputati come importanti. vi è un senso di controllo, ma la persona continua a non concepire il comportamento come il risultato di una propria scelta. la persona sceglie i propri obiettivi e regola il comportamento ma, rispetto al livello precedente, sente l'obiettivo come maggiormente parte di sé. la persona si identifica completamente con il proprio obiettivo, vivendolo come parte integrante del proprio sé.

il sistema di ricompensa comprende due sottoinsiemi. diretto ed indiretto. oggettivo e soggettivo. piacere e volere. primario e secondario.

Si parla di attività autoteliche. quando lo scopo è esterno all'attività. nessuna delle risposte presenti. quando lo scopo è l'attività stessa. quando la motivazione all'attività è prevalentemente estrinseca.

Nell'esperienza di flow, la dimensione delle mete chiare, riguarda. Obiettivi chiari e specifici, che assicurano un'immersione totale nel compito. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni.

Nell'esperienza di flow, la dimensione della perdita della coscienza, riguarda. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito.

Nell'esperienza di flow, la dimensione del senso di controllo, riguarda. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose.

Nell'esperienza di flow, la dimensione dell'unione tra azione e coscienza, riguarda. la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito. una percezione di totale fluidità e naturalezza, che non vuole però significare che l'attività non implichi alcuno sforzo.

05. Nello stato di flow. la cognizione del tempo non viene alterata. la cognizione del tempo risulta alterata, può passare in un attimo, oppure sembrare eterno. la cognizione del tempo risulta alterata, sembra infatti durare in eterno. la cognizione del tempo risulta alterata, sembra infatti passare in un attimo.

06. Si definisce flow experience. un'esperienza automatica, priva di consapevolezza. lo stadio più profondo dell'ipnosi. lo stato di coscienza in cui un persona osserva passivamete tutto ciò che accade. lo stato di coscienza in cui una persona è completamente immersa in un'attività.

La condizione principale affinché si possa entrare in stato di flow è. la destrutturazione del tempo. l'equilibrio tra la difficoltà della sfida e le abilità della persona. la concentrazione sul compito. l'unione tra azione e coscienza.

Nell'esperienza di flow, la dimensione dei feedback immediati, riguarda. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito.

Nell'esperienza di flow, la dimensione della concentrazione sul compito, riguarda. il focus dell'attenzione, che viene completamente concentrato sul "qui ed ora". la consapevolezza in presa diretta di come stiano andando le cose. la capacità di mettersi in gioco senza la preoccupazione di giudizi esterni. la fluidità e la percezione di poter affrontare nel migliore dei modi il compito.

Le 9 dimensioni del flow, sono. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra cognizione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della consapevlezza corporea, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza autotelica. Equilibrio tra difficoltà e abilità, Unione tra azione e coscienza, Mete chiare, Feedback immediati, Concentrazione sul compito, Senso di controllo, Perdita della coscienza, Destrutturazione del tempo, Esperienza paratelica.

Nell'esperienza di flow, nella dimensione della destrutturazioe del tempo. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo può passare in un attimo, oppure sembrare eterno. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo può passa in un attimo. la cognizione del tempo sembra alterata. La persona non si ricorda quando ha iniziato tale attività. la cognizione del tempo risulta alterata. Il tempo sembra eterno.

Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona eviti il compito. In questo caso. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa.

Tra i tipici problemi motivazionali, può accadere che la persona non riesca a smettere. In questo caso. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento. si potrebbe valutare l'autoregolazione e portare la persona a riflettere sulla propria motivazione. bisognerebbe lavorare sul significato della propria passione e sul rapporto con essa. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia.

Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona affronti il compito solo se obbligata o se ricompensata. In questo caso. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento.

Tra i tipici problemi motivazionali, può accadere che la persona si motivi, ma non sia costante. In questo caso. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbe valutare l'autoregolazione e portare la persona a riflettere sulla propria motivazione. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento.

Tra i tipici problemi motivazionali, vi è il fatto che la persona affronti il compito solo se in prossimità di un obiettivo scelto ed importante. In questo caso. potrebbe darsi che la persona non sappia come fare (o pensi di non saperlo), che provi emozioni negative oppure che abbia sviluppato uno scarso senso di autoefficacia. si potrebbe lavorare sull'autodeterminazione e sulle emozioni positive. si potrebbero valutare le diverse paure, le tendenze ad evitare il compito ed i differenti meccanismi di difesa. bisognerebbe indagare gli obiettivi della persona, i suoi scopi ed i valori di riferimento.

Il punto di partenza per essere realmente capaci di motivare gli altri è. una conoscenza approfondita delle tcnche di motivazione. una conoscenza approfondita dei tipici problemi motivazionali. la consapevolezza di se stessi. una conoscenza approfondita di chi vogliamo motivare.

01. Le aspetttive influenzano. il comportamento, la situazione, la relazione con gli altri ed il senso di autoefficacia. il comportamento, la situazione, la relazione con gli altri ed i comportamenti altrui. il comportamento, la situazione e la relazione con gli altri. il comportamento, la relazione con gli altri ed i comportamenti altrui.

La qualità del nostro atteggiamento passa principalmente. attraverso la modalità di ascolto. attraverso il canale non verbale. attraverso il canale verbale. attraverso lo stile comunicativo del parlante.

Sono indicatori di un ascolto attivo. il mantenimento del contatto visivo. i feedback di ascolto (verbali e non verbali). tutte le risposte presenti. la sospensione del giudizio immediato.

Con il termine drop-out si intende. la discontinuità da parte di un adulto nella frequentazione di una specifica attività. l'abbandono da parte di un bambino/ragazzo dell'attività che stava perseguendo. la discontinuità da parte di un bambino nella frequentazione di una specifica attività. l'abbandono da parte di un adulto dell'attività che stava perseguendo.

Le principali cause di drop out, sono. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, scarso ottimismo , la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato, scarso ottimismo. le aspettative e le pressioni esterne ed interne, la cultura basata sul risultato, la percezione di non farcela, la mancanza di risultati ottenuti nell'immediato.

01. Con il termine choking. si fa riferimento a quelle situazioni in cui, in presenza di altre persone, le risposte facilmente accessibili diventano più probabili, mentre quelle scarsamente accessibili hanno meno probabilità di essere portate a termine efficacemente. si fa riferimento a tutte quelle situazioni in cui l'atleta si allena oltre le proprie possibilità, non riesce ad adattarsi al nuove regime e, per questo, ottiene un decremento nella performance. si fa riferimento ad un determinato lasso di tempo in cui le abilità fisiche e mentali della persona sono ad un livello decisamente inferiore rispetto alla propria media. si fa riferimento ad una persona che, in un momento critico, perde il controllo su ciò che sta facendo, con grossi danni per la propria prestazione, e non riesce a recuperarlo a meno di un intervento esterno.

Il modello transteoretico del cambiamento. vede il cambamento come ciclico. vede il cambiamento come ciclico o lineare, sulla base dell'obiettivo. vede il cambiamento come lineare. vede il cambiamento come un flusso, con picchi e cali di motivazione.

Facendo riferimento al modello transteoretico del cambiamento, quando mettiamo in dubbio la nostra situazione attuale siamo in fase di. precontemplazione. mantenimento. determinazione. contemplazione.

Nel modello transteoretico del cambiamento. è impossibile passare dalla fase di contemplazione a quella di azione. non è detto che si passi sempre attraverso ogni stadio. è impossibile passare dalla fase di contemplazione a qella di uscita permanente. ogni stadio è un passaggio obbligatorio da eseguire.

Il modello transteoretico del cambimamento, prevede. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, determinazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, valutazione, azione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente. gli stadi di precontemplazione, contemplazione, determinazione, mantenimento, ricaduta ed, eventualmente, uscita permanente.

Facendo riferimento al modello transteoretico del cambiamento, nella fase di determinazione. mettiamo in atto quanto pianificato nella fase precedente. mettiamo in dubbio la nostra situazione attuale. continuiamo a portare avanti con tenacia quanto iniziato. pianifichiamo ciò che è necessario affinché avvenga il cambiamento.

La pragmatica della comunicazione, distinge tra. atti primari ed atti secondari. atto illocutorio, atto allocutorio ed atto inlocutorio. atti diretti ed atti indiretti. atto locutorio, atto illocutorio ed atto perlocutorio.

01. Un self talk efficace. dipende dai casi. fa riferimento alla motivazione estrinseca. fa riferimento alla motivazione intrinseca. non è connesso alla motivazione.

02. Un self talk efficace. non fa distinzione sull'utilizzo dei verbi. dipende dai casi. utilizza il verbo "dovere". utilizza verbi quali "potere" o "volere".

Il verbo "volere", per quanto riguarda il self talk, fa riferimento. al sé reale. al sé imperativo. ad una motivazione estrinseca. al sé ideale.

04. Un self talk efficace. fa riferimento al sé sociale. fa riferimento al proprio status. fa riferimento al sé imperativo. fa riferimento al sé ideale.

05. Un self talk efficace. è formulato in positivo. non vi sono differenze riguardo la formulazione delle frasi. utilizza la negazione come rafforzativo. dipende dai casi.

Con il termine self talk si intende. una forma di comunicazione rivolta ad una specifica persona. un dialogo interno, espresso vocalmente o semplicemente pensato, volto a controllare il proprio comportamento. un dialogo interno, esclusivamente pensato, volto a controllare il proprio comportamento. un dialogo ad alta voce su di sé.

Una particolare tecnica di gestione dei pensieri, si articola in tre fasi. Thought stopping, reframing e restarting. Thought stopping, deleting e countering. Thought stopping, deleting e reframing. Thought stopping, reframing e countering.

Il verbo "dovere", per quanto riguarda il self talk, fa riferimento. ad una motivazione estrinseca. al sé ideale. ad una motivazione intrinseca. al sé reale.

09. Un self talk efficace. permette di motivare le altre persone. Aiuta a correggere i comportamenti disfunzionali. distrae e rischia di far perdere la concentrazione. non può aiutare a correggere i comportamenti disfunzionali.

10. Il pensiero positivo. tutte le risposte presenti. porta ad un aumento dell'auto-efficacia e dell'autostima. Aumenta la capacità di riuscita nelle attività. Porta ad un aumento della fiducia in se stessi.

01. Obiettivi di prestazione. dipendono anche da noi stessi. dipendono solo dalle altre persone. dipendono solo da noi stessi. dipendono anche dalle altre persone.

02. Obiettivi di risultato. dipendono solo da noi stessi. dipendono anche dalle altre persone. dipendono solo dalle altre persone. nessuna delle risposte presenti.

01. L'acronimo S.M.A.R.T.E.R., significa. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Etico, Registrato. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Emozionante, Registrato. Specific, Measurable, Action oriented, Reale, Time bound, Emozionante, Registrato. Specific, Measurable, Action oriented, Reasonable, Time bound, Emozionante, Realistico.

La tecnica della visualizzazione, può essere utilizzata con finalità motivazionali per. Miglioramento di uno specifico gesto/azione. Recupero fisico/mantenimento di un gesto. tutte le risposte presenti. Gestione/attivazione di determinati stati emotivi.

La tecnica di goal setting ha effetti su. la resilienza. il locus of control. la passione. la gestione dell'ansia e dello stress.

Un obiettivo è orientato all'azione se. è formulato in termini concreti. non prevede momenti passivi. è formulato in positivo. chi lo formula è fortemente determinato.

01. L'ancoraggio. può essere costruito sia per motivare noi stessi sia per motivare gli altri. ha finalità motivazionali che non si possono però definire a priori. può essere costruito solo per motivare gli altri. può essere costruito solo per motivare noi stessi.

Gli elementi che possono comporre un ancoraggio, sono. momenti positivi e momenti negativi. immagine mentale, gesto, comportamento specifico. immagine mentale, gesto, parola/frase stimolo. rilassamento, visualizzazione ed allenamento mentale.

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