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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

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MBA I LIVELLO

Creation Date: 2025/01/01

Category: Others

Number of questions: 130

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In base a cosa si possono classificare le organizzazioni. Struttura e scopi. Dimensioni e obiettivi. Nessuna delle tre è ccompleta e/o corretta. Profit o non profit.

Come può essere la strategia?. Può essere di base, che riguarda l'intera organizzazione, o di una singola area d'affari (business unit). Può essere di breve, medio o lungo termine. Può essere locale, nazionale, internazionale e globale. Può essere intra-organizzativa, organizzative e inter-organizzativa.

Quali sono gli approcci secondo cui è misurabile l'efficacia organizzativa. Efficacia, efficienza, economicità. Controllo, innovazione, efficienza. Innovazione, efficacia, controllo. Nessuna delle tre è ccompleta e/o corretta.

Quali sono gli autori delle teorie classiche presentati nel corso?. Mayo, McGregor e Fayol. Mayo, Maslow, Herzberg e McGregor. Weber, Taylor e Mayo. Weber, Taylor e Fayol.

Quali sono i quattro principi dell'Organizzazione Scientifica del Lavoro (OSL)?. Standardizzazione, produzione in catena di montaggio, non considerazione della persona, rigidità. Divisione del lavoro, coordinamento, mansionari e catena di montaggio. Scomposizione del lavoro, incremento massimo delle competenze dei lavoratori, coordinamento e attribuzione di responsabilità. Studio scientifico dei metodi lavorativi; selezione, addestramento e formazione; collaborazione tra direzione e lavoratori; divisione rigida delle responsabilità.

Che significato si dà alla parola "dirigere" nelle teorie di Fayol?. Nessuna delle tre è completa e/o corretta. Dirigere significa osservare i principi della divisione del lavoro, dell'unità di comando, del numero dei livelli, dell'ampiezza del controllo e line/staff. Dirigere significa rispettare i principi di essere universali e diffusi, una sorta di estensione dell'OSL. Dirigere significa programmare, organizzare, comandare, coordinare, controllare.

Quali sono i principi per esercitare la funzione direzionale?. Sono i principi di programmazione, organizzazione, comando, coordinamento, controllo. Sono i principi della divisione del lavoro, dell'unità di comando, scalare, del numero dei livelli, dell'ampiezza del controllo e line/staff. Sono i principi di universalità e diffusione, oltre a quelli dell'OSL. Tutte e tre le risposte sono corrette.

Da che cosa è caratterizzata la burocrazia?. Divisione del lavoro, gerarchia, regole generali, impersonalità delle relazioni, lavoro come profesisone e carriera. Divisione del lavoro, unità di comando, numero dei livelli, ampiezza del controllo e line/staff. Programmazione, organizzazione, comando, coordinamento, controllo. Divisione del lavoro, coordinamento, mansionari e competenze.

Quali sono le disfunzioni della burocrazia?. Rigidità di comportamento, riduzione della ricerca di nuove soluzioni, interiorizzazione delle norme, priorità di rendere difendibile il proprio agire. Tutte e tre le risposte sono corrette. Definizione rigida di diritti e doveri, ricorso eccessivo a regole scritte, ricerca esasperata di economie di specializzazione. Non migliora l'efficienza perchè le regole sono precise ma talvolta contrastanti e inconciliabili.

Secondo Mayo, in che misura il lavoratore rispondealla direzione?. Il lavoratore risponde alla direzione in proporzione inversa a quanto è fondamentalmente motivato da bisogni di natura sociale. Il lavoratore risponde alla Direzione nella misura in cui essa ne rispetta i bisogni sociali. Il lavoratore risponde alla direzione nella misura in cui gli sono offerti incentivi e controlli della Direzione stessa. Il lavoratore risponde alla direzione nella misura in cui è influenzato dalla forza sociale del suo gruppo.

Qual era lo scopo degli esperimenti di Mayo?. Analizzare la relazione tra le condizioni di lavoro e l'incidenza della fatica e della noia sui lavoratori. Aumentare la produttività incidendo sui lavoratori. Migliorare l'efficienza e le relazioni tra le persone. Analizzare il rendimento degli operai.

Quali sono le fasi del processo motivazionale?. Efficacia, efficienza, economicità. Tensione, ricerca, soddisfazione e scoperta. Insoddisfazione, tensione, ricerca, soddisfazione. Insoddisfazione, comprensione, bisogno, soddisfazione.

Quali sono i bisogni di ordine superiore secondo Maslow?. Fisiologici e di sicurezza. Sociali, di stima, di autorealizzazione. Fisiologici, di sicurezza, di stima. Di autostima, di stima da parte degli altri, di autorealizzazione.

Quali sono i bisogni di ordine inferiore secondo Maslow?. Fisiologici e di sicurezza. Fisiologici, di sicurezza, di stima. Sociali, di stima, di autorealizzazione. Di autostima, di stima da parte degli altri, di autorealizzazione.

Quali sono gli autori delle teorie classiche presentati nel corso? UGUALE ALLA 3. Mayo, Maslow, Herzberg e McGregor. Weber, Taylor e Mayo. Weber, Taylor e Fayol. Maslow, Herzberg e McGregor.

01. Quali sono le pricncipali critiche mosse ad Herzberg?. Mancanza di programmazione, incoerenza, universalità dell'approccio. Distorsione metodologica, incoerenza con altre ricerche e trascuratezza delle differenze individuali. Nessuna delle risposte è completa e/o corretta. Scelta del metodo, errori d'interpretazione, dicotomia eccessiva.

Cos'è lo stile partecipativo?. È una direzione che porta a comunicare apertamente con i collaboratori, riducendo le gerarchie al minimo e creando un ambiente confortevole. È una direzione basata sul consenso e attuata prevalentemente mediante la creazione della motivazione. È un ambiente di lavoro che incentiva alla "best performance". È una direzione in cui i collaboratori prendono parte al processo decisionale.

Da quale combinazione risultano gli stili di leadership?. Orientamento al compito e al ruolo. Partecipazione e autocrazia. Leader e follower. Guida e sostegno.

Quale necessità hanno i dirigenti per soddisfare gli stakeholder?. Devono capire chi stabilisce quali obiettivi sono i più importanti. Devono distribuire ricompense "extra". Devono realizzare profitti e distribuire utili. Devono stabilire quali incentivi o quali ricompense dovrebbe ricevere ogni gruppo di stakeholder.

Nel caso CalPERS perchè cresce il potere degli stakeholder come stakeholder organizzativi?. Perchè accrescono il potere dei singoli investitori. Perchè cresce il potere dei fondi comuni e di altri investitori istituzionali. Perchè cresce il potere negoziale dei lavoratori nei confronti del management. Tutte e tre le risposte sono corrette.

01. Come possiamo definire l'autorità organizzativa?. Possiamo definire autorità organizzativa il ruolo di controllare l'allocazione di risorse scarse come il denaro e il potere decisionale tra le aree funzionali o le divisioni dell'azienda. Possiamo definire autorità organizzativa il sistema di relazioni gerarchiche di una grande azienda. Possiamo definire autorità un ordinamento verticale di ruoli, basato sull'autorità e sulla posizione formale. Possiamo definire autorità il potere di responsabilizzare le persone sulle loro azioni e di prendere decisioni sull'utilizzo delle risorse organizzative.

Cos'è la gerarchia?. È un ordinamento verticale di ruoli, basato sull'autorità e sulla posizione formale. È il sistema di relazioni gerarchiche di una grande azienda. È il controllo dell'allocazione di risorse scarse come il denaro e il potere decisionale tra le aree funzionali o le divisioni dell'azienda. È il potere di responsabilizzare le persone sulle loro azioni e di prendere decisioni sull'utilizzo delle risorse organizzative.

Qual è la responsabilità del CEO?. Il Chief Executive Officer ha il ruolo di controllare l'allocazione di risorse scarse. Il Corporate Executive Organizator ha l'oniettivo di scegliere gli executive e organizzarne la ricompensa. Il CEO ha un impatto sull'organizzazione. La responsabilità del CEO è fissare gli obiettivi dell'organizzazione e definirne la struttura.

01. Cos'è il dilemma morale?. È la situazione in cui si trovano le persone quando devono decidere se agire in un modo che potrebbe giovare a un'altra persona o a un altro gruppo, anche a costo di andare contro il proprio interesse. È l'insieme degli standard personali e morali usati dagli individui per strutturare le loro interazioni con altri soggetti. È l'insieme di principi morali o convenzioni su ciò che è giusto o sbagliato. È il trade-off tra cosa le persone e le organizzazioni possono/non possono fare e le sanzioni previste in caso di violazione delle norme.

Qual è la relazione tra reputazione e costi di transazione?. Li alza per le organizzazioni antietiche e li abbassa per quelle con una buona reputazione. Li abbassa per le organizzazioni antietiche e li alzaa per quelle con una buona reputazione. La reputazione alza i costi di transazione. La reputazione riduce i costi di transazione.

Cosa significa progettare una struttura etica ed un sistema di controllo etico?. Significa influenzare eticamente il comportamento della struttura organizzativa. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta. Significa definire valori, regole e norme che definiscono la posizione etica di una organizzazione, che fanno parte della sua cultura. Significa che i top manager influenzan ola struttura organizzativa col loro comportamento, etico o meno.

01. Come si pianifica la strategia più efficace ed efficiente?. S'identificano e classificano le risorse e le competenze, confrontandole con quelle dei concorrenti, e studiando le modalità per utilizzare quelle disponibili nel modo più proficuo possibile. Si seleziona la strategia che meglio sia in grado di utilizzare le risorse e le competenze in relazione al contesto esterno. S'individua e si applica la strategia che offre la massima riduzione dell'incertezza a fronte della minima perdita di controllo di risorse e di competenze. S'individua e si applica la strategia che offre il massimo aumento dell'efficacia e dell'efficienza con il minimo impiego di risorse e di competenze.

Nello "strategic Resource Conversion Cycle" qual è la caratteristica delle azioni a flessibilità media?. La caratteristica è che possono essere convertite in due diverse risorse. La caratteristica è di potersi trasformare nelle altre tre. La caratteristica è di esser generate da tutte le altre risorse. La caratteristica è che può essere convertita in una sola risorsa.

Che cosa sono le competenze di un'impresa?. Sono le capacità di gestire e sfruttare le risorse possedute e d'intraprendere una particolare attività produttiva. Sono la capacità di gestire risorse. Sono l'insieme delle capacità necessarie a realizzare elevate performance d'impresa. Sono l'insieme delle attività che un'organizzazione svolge con particolare abilità rispetto ai suoi concorrenti.

01. Quali sono le principali strategie inter-organizzative per gestire le interdipendenze competitive?. Nessuna delle risposte è completa e/o corretta. Collusioni (accordi segreti tra concorrenti per condividere informazioni a scopo ingannevole o illecito) Cartelli (associazioni d'imprese che concordano esplicitamente di coordinare le proprie attività), Alleanze strategiche, Fusioni/acquisizioni. Collusioni e cartelli, meccanismi di coordinamento tramite un soggetto terzo, alleanze strategiche, fusioni e acquisizioni. Reputazione, Cooptazione (meccanismo che gestisce le interdipendenze simbiotiche neutralizzando le forze problematiche che operano nell'ambiente specifico), Alleanza strategica, Fusione e acquisizione.

01. Quando si definisce "accentrata" un'organizzazione?. Quando la responsabilità primaria di gestire la strategia di lungo termine rimane saldamente al top management. Si definisce accentrata quando i manager di livello intermedio e inferiore, che operano in prima linea, possono prendere decisioni importanti. Si definisce accentrata quando il potere di prendere decisioni importanti sulle risorse dell'organizzazione e di avviare nuovi progetti è delegato a manager di tutti i livelli della gerarchia. Si definisce accentrata quando il potere di prendere decisioni importanti è appannaggio esclusivo dei manager al vertice della gerarchia.

01. In che cosa consiste l'Empowerment?. È il processo mediante il quale si conferisce ai dipendenti di tutti i livelli gerarchici l'autorità di prendere decisioni importanti e di rispondere dei propri risultati. È il decentramento dell'autorità ai dipendenti di livello inferiore mediante l'inserimento nelle funzioni. È il decentramento dell'autorità ai dipendenti di livello inferiore mediante l'inserimento nei team. È l'appiattimento organizzativo tramite decentramento dell'autorità per l'incapacità di esercitare un'adeguata supervisione sulle attività dei subordinati all'aumentare del loro numero.

02. Che cos'è il Managemen tby Objective?. È un processo che determina gli obiettivi divisionali, funzionali e di singola posizione o ruolo organizzativo di un'organizzazione. È un quadro di riferimento entro cui valutare il comportamento dei subordinati e consentire soprattutto ai manager di monitorare i progressi compiuti verso il raggiungimento degli obiettivi. È un sistema di valutazione dei collaboratori che si basa sul conseguimento di determinati obiettivi o determinati standard di performance, o sul raggiungimento dei budget operativi. È una gerarchia di autorità progettata dal management che alloca persone e risorse ai compiti e ai ruoli organizzativi.

03. Quali sono le tre fasi in cui si articola il Management by Objectives?. Diagnosi dello stato, partecipazione ed empowerment, verifica periodica. Studio degli obiettivi e loro determinazione, applicazione ad ogni livello e verifica periodica. Fissazione degli obiettivi e traguardi specifici di ogni livello dell'organizzazione, definizione degli obiettivi per ogni livello insieme ai subordinati e valutazione dei progressi compiuti verso il conseguimento degli obiettivi con incontri periodici. Avvio, prosecuzione a cascata con determinazione degli obiettivi, incontro periodico con i collaboratori per le valutazioni.

04. Come si possono definire i "team autogestiti?". Sono gruppi di lavoro in cui è ridotta la necessità di supervisione diretta da parte dei manager e le organizzazioni si appiattiscono e autogestiscono. Sono gruppi informali di lavoratori appartenenti a diverse funzioni, che sono autorizzati a dirigere e coordinare le attività di creazione del valore necessarie per portare a termine diversi programmi o progetti. Sono gruppi formali di lavoro, composti da persone che hanno la responsabilità comune di assicurare il raggiungimento degli obiettivi del team e sono autorizzate a dirigere se stesse. Sono gruppi di lavoratori impiegati per un periodo temporaneo da un'organizzazione e che non ricevono benefit indiretti come l'assicurazione sanitaria o pensione privata.

01. Quali sono le caratteristiche della struttura semplice?. Centralizzazione e formalizzazione basse; differenziazione verticale ed orizzontale alte. Il lavoro è diretto, supervisionato e coordinato dalla direzione; assenza di middle managers e consistente base operativa; è tipica di un'azienda piuttosto piccola; solitamente ha varietà interna minima con solo 2 livelli gerarchici. Nessuna delle tre è corretta. Si limita a produrre un numero ridotto di prodotti simili; realizza i prodotti in una sede o in poche sedi; li vende soltanto a una tipologia principale di clienti.

Come si articola la struttura funzionale?. La struttura funzionale si articola in attività che diventano sempre più complesse. La struttura fnzionale si articola in aree omogenee per ambito di attività quali l'amministrazione, gli acquisti, le vendite, l'ufficio tecnico, la produzione etc. La struttura funzionale si articola in raggruppmenti solo in base alle competenze dei dipendenti. La struttura struttura funzionale, in genere centralizzata,si articola in un nucleo all'interno del quale si svolgono le attività fondamentali.

Come può il management compensare i problemi di controllo che sorgono in una struttura funzionale?. I manager possono risolvere i problemi di controllo legati a una struttura funzionale riprogettandola e cercando di accrescere l'integrazione tra funzioni. I manager possono risolvere i problemi di controllodella struttura accrescendo il controllo sulle singole sotto unità. I manager possono compensare i problemi della struttura funzionale aumentando i livelli gerarchici. I manager possono compensare tutti i problemi della struttura funzionale tenendo sotto controllo le attività operative.

Come si definiscono gli organi di line?. Sono unità ausiliari e strumentali collocate ai vari livelli che favoriscono la specializzazione. Sono organi che svolgono attività di consulenza come esperti. Sono linee operative destinate a costituire lo scheletro della struttura organizzativa. Sono tipiche funzioni aziendali di pubbliche relazioni e di programmazione strategica.

Come si possono definire gli organi di staff?. Sono unità organizzative con compiti di consulenza e supporto. Sono unità organizzative che curano le funzioni ed i processi. Sono unità organizzative dedicate alle normali funzioni aziendali. Sono unità organizzative impegnate direttamente nella generazione del valore per i clienti.

Come si può definire/identificare l'e-commerce?. E' uno scambio tra imprese e prevede l'utilizzo dell'IT e di Internet per coordinare le catene del valore. E' un network di scambio industry-specific. È uno scambio che si verifica, tramite IT e internet, fra un'impresa e il proprio network di clienti. E' uno scambio che si verifica fra diverse imprese, nonché fra imprese e singoli clienti, tramite l'utilizzo dell'IT e di Internet.

01. Su che cosa si fonda la cultura organizzativa?. La cultura organizzativa è fondata sulla concessione di ricompense (premialità non incentivi) a chi si attiene ai valori aziendale e con la penalizzazione di coloro che non li rispettano. La cultura organizzativa si fonda sulla sistematica educazione dei nuovi membri dell'organizzazione ai principi di base che si è scelto di seguire. La cultura organizzativa si fonda sui criteri, gli standard o i principi guida generali in base a cui le persone distinguono i comportamenti. La cultura organizzativa è fondata su alcuni valori culturali relativamente costanti incarnati nelle norme, le regole, le SOP (standard operating procedure - procedure operative standard) e gli obiettivi dell'organizzazione.

02. Da cosa nasce la cultura organizzativa?. Nasce da tattiche collettive e individuali, formali e informali, sequenziali e causali, fisse e variabili, seriali e ad hoc. Nasce dalle caratteristiche personali e professionali delle persone che appartengono all'organizzazione, dall'etica organizzativa, daii diritti di proprietà concessi dall'organizzazione ai dipendenti e dalla struttura. Nasce dalla socializzazione e dall'orienatmento di ruolo. Nasce dalla capacità di concentrarsi sulla soddisfazione del cliente, da un'instancabile ricerca di soluzioni per riduzioni dei costi, da una solida etica del lavoro e dall'ascolto dei clienti e dei collaboratori.

03. Come si tramanda la cultura organizzativa?. Si tramanda con entrambe le risposte precedenti. Nessuna delle risposte precedenti è completa e/o corretta. Si tramanda con la selezione e la scelta di nuovi dipendenti capaci di una buona integrazione e con la sistematica educazione dei nuovi membri dell'organizzazione ai principi di base della cultura aziendale. Si tramanda con il frequente racconto degli aneddoti che rendono più semplice la cultura dell'impresa e con cerimonie regolari in onore dei membri dell'organizzazione che hanno assunto i comportamenti desiderati;.

04. Quando una cultura organizzativa si può definire debole?. Quando i singoli individui non sono spinti all'adozione di determinati atteggiamenti o modalita? operativee vedono l'impresa solo ocme un ambito lavorativo. Quando le imprese non possiedono valori e principi ribaditi con costanza o generalmente condivisi, spesso a causa di visioni e valori contrastanti sul come condurre le attività di business. Quando l'alta dirigenza non si ispira con costanza a una determinata filosofia di business. In tutti e tre i casi descritti.

Quando una cultura organizzativa si può definire forte?. Quando si è in presenza di valori fortemente radicati nell' organizzazionee di approcci operativi che regolano la condotta di business e il clima lavorativo. Quando c'è un sincero esclusivo interesse per il business dei tre stakeholder principali: i clienti, i dipendenti e gli azionisti. Quando l'alta dirigenza rifugge con costanza una determinata filosofia di business. Quando i membri apprendono e interiorizzano le norme.

01. Che cos'è l'etica organizzativa?. È l'insieme dei valori, convinzioni e regole morali che determinano «il modo giusto» in cui i membri dovrebbero comportarsi gli uni con gli altri, nonché con gli altri stakeholder. È la presenza di valori fortemente radicati nell' organizzazione e di approcci operativi che regolano la condotta di business e il clima lavorativo per il bene comune. È l'obbligo morale di prendere decisioni che alimentino, tutelino, arricchiscano e promuovano la prosperità e il benessere degli stakeholder e della società nel suo complesso. È un set di norme e valori condivisi che governano le interazioni fra i membri dell'organizzazione e le interazioni fra questi e i fornitori, i clienti e gli altri interlocutori esterni.

Come possono essere i riti organizzativi?. Di passaggio, d'integrazione e di rinforzo. Di ingresso, di celebrazione e di riconoscimento. D'inserimento, d'integrazione e di riconoscimento. D'ingresso, di passaggi oe di dipartita.

Che cosa sono i riti organizzativi?. Sono occasioni per celebrare le novità, in particolare positive, ribadire e consolidare i valori o correggere punti di debolezza coinvolgendo l'intera organizzazione. Sono gli incontri per celebrare collettivamente i successi dell'organizzazione. Sono azioni che segnano l'ingresso dei neoassunti nell'organizzazione, le promozioni e la dipartita. Nessuna delle tre è corretta.

A quali livelli si può realizzare la strategia?. La strategia si può realizzare a quattro livelli: funzionale, business, corporate e di espansione globale. La strategia si può realizzare a quattro livelli: di risorse umane, di risorse funzionali, di tecnologia e di struttura. La strategia si può realizzare a quattro livelli: di routine, artigianale, ingegneristica, non di routine. La strategia si può realizzare a quattro livelli: di organizzazione, di ambiente, di sistema e globale.

Come si articola la strategia secondo Mintzberg?. Si articola in 5 aspetti: corso d'azione prestabilito, modello, posizionamento, manovra e prospettiva. Si articola nella "visione" di un futuro che si vuole creare, nell sogno che fa muovere gl'imprenditori e i collaboratori, nel desiderio profondo di cambiare mondo ed eventi. Si articola in 5 fasi: plan, pattern, promotion, price, perspective. Si articola in 5 aspetti: crescita attraverso la creatività, diretta, attraverso la delega, il coordinamento e la collaborazione.

Che cos'è la strategia?. È il trasferimento in un mercato delle competenze distintive, legate a una o più funzioni, che consente di realizzare dei prodotti migliori o più economici. È la serie di competenze che consentono di sviluppare dei rapporti di lungo termine con i fornitori e i distributori, nonché di migliorare la reputazione dell'organizzazione. È il modello decisionale e operativo specifico seguito dal management al fine di utilizzare le competenze distintive per conseguire un vantaggio competitivo e battere i concorrenti sul piano della performance. È la serie di azioni che permette a ogni funzione di sviluppare una struttura adatta alle proprie risorse tecniche e umane e capace di interagire efficacemente con il proprio sottoambiente di riferimento.

01. Quali sono i tipi di strategie a livello di business?. Sono fondamentalmente tre, basati sulla leadership nei costi, sulla differenziazione e sulla focalizzazione. Sono fondamentalmente tre: integrazione, diversificazione e internazionalizzazione. Sono fondamentalmente tre, basati sul maggior controllo, sul soddisfare le necessità del cliente e sull'accrescere il grado di coordinamento tra le funzioni. Sono fondamentalmete tre, suddivise negli ambiti della produzione, delle vendite e della ricerca e sviluppo (R&S).

02. Ci sono delle caratteristiche della struttura organizzativa associate alle strategie a livello business?. Sì, ci sono: la complessità aumenta nella differenziazione rispetto alla riduzione di costi, rendendo più adatta nel primo caso la struttura per team di prodotto o a matrice e nel secondo quella divisionale o funzionale. Sì, perchè il grado di differenziazione è minimo nella strategia di riduzione dei costi e aumenta man mano che si va verso la forte differenziazione. Sì, ci sono e sono diverse a seconda del fatto che esse siano basate sulla differenziazione o sui costi bassi. Sì, ci sono e portano a definire che la struttura più adatta alla loro realizzazione sia quella meccanica.

03. Qual è l'obiettivo della strategia a livello funzionale?. L'obiettivo strategico di ciascuna delle funzioni è sviluppare una competenza distintiva che conferisca all'organizzazione un vantaggio competitivo. L'obiettivo strategico di ciascuna funzione è creare una struttura che consenta all'organizzazione di soddisfare le necessità del cliente. L'obuettivo strategico di ciascuna funzione è il posizionamento in modo da avvalersi delle proprie risorse e capacità per gestire l'ambiente specifico e quello generale in cui opera l'organizzazione. L'obiettivo strategico delle funzioni è ridurre i costi studiando i sistemi di controllo e incentivazione più appropriati per accrescere la motivazione dei dipendenti e ridurre l'assenteismo e il turnover.

Quali sono i tipi di strategia all'estero?. Sono la strategia multidomestica, internazionale, globale e transanazionale. Sono l' integrazione, diversificazione e internazionalizzazione. Sono l'esportazione, la delocalizzazione e la multinazionalizzazione. Sono la strategia internazionale, transnazionale e globale.

Quali sono i tipi di strategie a livello corporate?. Sono fondamentalmente tre: leadership nei costi, differenziazione e focalizzazione. Sono fondamentalmente tre: integrazione verticale, diversificazione correlata e diversificazione non correlata. Sono fondamentalmente tre: integrazione, diversificazione e internazionalizzazione. Sono fondamentalmente tre: maggior controllo, soddisfare le necessità del cliente e accrescimento del grado di coordinamento tra le funzioni.

01. Che cos'è la tecnologia?. La tecnologia è la standardizzazione delle attività lavorative affinchè il processo produttivo risulti molto controllabile. La tecnologia è l'insieme delle competenze, conoscenze, capacità, tecniche, materiali, macchinari, computer, strumenti e altre attrezzature che le persone utilizzano per cambiare o trasformare le materie prime in prodotti e servizi di valore. La tecnologia è l'integrazione all'interno dell'azienda di strumenti basati sull'informazione e la comunicazione allo scopo di migliorarne il funzionamento per creare valore per l'azienda stessa, i suoi clienti ed i suoi partner. La tecnologia è un indicatore che segnala fino a che punto un processo produttivo può essere programmato in modo da poter essere controllato e da diventare prevedibile.

In che cosa consiste il processo di trasformazione?. Entrambe le definizioni sono corrette. È la fase di trasformazione posta tra gl'input e gli output. Nessuna delle due definizioni è completa e/o corretta. È l'insieme dei macchinari, delle tecniche e delle procedure lavorative che consentono di trasformare gli input in output.

In che cosa consiste l'e-business?. Il business elettronico è uno scambio che si verifica, tramite IT e internet, fra un'impresa e il proprio network di clienti. L'e-business è un accordo gestito in via telematica o virtuale che impegna due o più aziende a condividere le risorse per sviluppare nuove opportunità di business comuni. Il business elettronico è l'integrazione all'interno dell'azienda di strumenti basati sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (prosoftware) allo scopo di migliorarne il funzionamento per creare valore per l'azienda stessa, i suoi clienti ed i suoi partner. L'e-business è uno scambio tra imprese e prevede l'utilizzo dell'IT e di Internet per coordinare le catene del valore.

Da che cosa è caratterizzata la produzione di routine?. È caratterizzata da bassa variabilità e alta analizzabilità delle attività. È caratterizzata dal fatto che sia la variabilità delle attività che la loro analizzabilità sono basse. È caratterizzata da un'alta variabilità e da una bassa analizzabilità delle attività. È cartterizzata dal fatto che sia la variabilità delle attività che la loro analizzabilità sono alte.

In che termini possiamo parlare di complessità tecnologica?. La complessità tecnologica è la richiesta all'organizzazione di poter rispondere con flessibilità e in tempi rapidi alla possibilità di verificarsi di eventi inaspettati. La complessità tecnologica è il livello di standardizzazione delle attività lavorative affinchè il processo produttivo risulti molto controllabile. La complessità tecnologica è un indicatore che segnala fino a che punto un processo produttivo può essere programmato in modo da poter essere controllato e da diventare prevedibile. La complessità tecnologica è il grado d'integrazione, interno all'azienda, di strumenti basati sull'informazione e la comunicazione allo scopo di migliorarne il funzionamento.

03. Da che cosa è caratterizzata la tecnologia per unità e piccole serie?. È caratterizzata da standardizzazione dellle attività lavorative e del processo produttivoche risulta controllabile. È caratterizzata da complessità tecnologica bassissima perché i macchinari usati durante il processo di trasformazione hanno meno importanza delle competenze e conoscenze delle persone coinvolte Il processo di trasformazione. È caratterizzatada un risparmio sui costi, perché la manodopera rappresenta percentuale molto bassa dei costi complessivi, come pure i macchinari. È caratterizzata dalla realizzazione di prodotti su misura, pezzi unici oppure in piccole quantità e da costi di gestione relativamente bassi perchè pur essendo il lavoro imprevedibile, non ci sono immobilizzazioni tecniche.

04. Da che cosa è caratterizzata la Tecnologia per grandi serie e di massa?. È caratterizzata da attività lavorative standardizzate e da un processo produttivo controllabile che richiede peròi d'incrementare l'utilizzo di macchinari e attrezzature e quindi il livello di complessità tecnologica e la propria efficienza. È caratterizzata da attività lavorative standardizzate e da un processo produttivo molto controllabile. È caratterizzata da complessità tecnologica bassissima perché i macchinari usati durante il processo di trasformazione hanno meno importanza delle competenze e conoscenze delle persone coinvolte Il processo di trasformazione. È caratterizzata da standardizzazione dellle attività lavorative e del processo produttivoche risulta controllabile.

Da che cosa è caratterizzata Tecnologia a ciclo continuo?. È caratterizzata da fluidità gestionale e massima complessità tecnologica; da automazione della produzione e da variazioni minime di output. Entrambe le definizioni rispondono correttamente alla domanda. È caratterizzata da rarissimi momenti di fermo, diventando prevedibile, controllabile ed efficiente. Nessuna delle definizioni è completa e/o corretta.

Da che cosa è caratterizzata la produzione di routine?. È caratterizzata da un'alta variabilità e una bassa analizzabilità delle attività. È cartterizzata dal fatto che sia la variabilità delle attività che la loro analizzabilità sono alte. È caratterizzata dal fatto che sia la variabilità delle attività che la loro analizzabilità sono basse. È caratterizzata da attività lavorative standardizzate e da un processo produttivo controllabile che richiede peròi d'incrementare l'utilizzo di macchinari e attrezzature e quindi il livello di complessità tecnologica e la propria efficienza.

Quali tipi di tecnologie conosciamo?. Generica, sequenziale e reciproca. Nessuna delle tre è completa e/o corretta. Di mediazione, di concatenamento e intensiva. Di massa, avanzata e flessibile.

Cosa s'intende per tecnologia di produzione flessibile?. La tecnologia di produzione flessibile consente la produzione di molti tipi di componenti a un costo equivalente, o leggermente superiore, a opera dello stesso macchinario. La tecnologia di produzione flessibile è una serie d'innovazioni nella tecnologia dei materiali e della conoscenza che trasforma il processo di lavoro seguito dalle organizzazioni che hanno una produzione di massa tradizionale. La tecnologia di produzione flessibile è caratterizzata da un processo di lavoro in cui le attività legate alla fase di input, quella di trasformazione e quella di output sono inseparabili. La tecnologia di produzione flessibile è una tecnica in cui la realizzabilità tecnologica dipende sia dal coinvolgimento delle diverse funzioni lavorative (intellettuali e manuali) sia dalla loro estrema flessibilità.

03. Cosa s'intende per tecnologia di produzione avanzata?. La tecnologia di produzione avanzata è caratterizzata da un processo di lavoro in cui le attività legate alla fase di input, quella di trasformazione e quella di output sono inseparabili. La tecnologia di produzione avanzata è una serie d'innovazioni nella tecnologia dei materiali e della conoscenza che trasforma il processo di lavoro seguito dalle organizzazioni che hanno una produzione di massa tradizionale. La tecnologia di produzione avanzata è una tecnica in cui la realizzabilità tecnologica dipende sia dal coinvolgimento delle diverse funzioni lavorative (intellettuali e manuali) sia dalla loro estrema flessibilità. La tecnologia di produzione avanzata consente la produzione di molti tipi di componenti a un costo equivalente, o leggermente superiore, a opera dello stesso macchinario.

Quali sono i tre tipi di interdipendenze definiti da Thompson?. Standardizzazione, pianificazione e porgrammazione, mutuo aggiustamento. Della produzione di massa, della produzione avanzata e di concatenamento. Di mediazione, di concatenamento e intensiva. Generica, sequenziale e reciproca.

Che cosa s'intende per interdipendenza?. Il concetto di interdipendenza esprime la misura in cui le unità dipendono le une dalle altre per risorse o materiali al fine di svolgere i propri compiti. Il concetto d'interdipendenza è il grado d'integrazione, interno all'azienda, di strumenti basati sull'informazione e la comunicazione con in funzionamento. Il concetto di interdipendenza si riferisce alla combinazione all'interno di un'organizzazione di stadi consecutivi di produzione. Nessuna delle tre è corretta.

Quali sono le spinte al cambiamento organizzativo?. Sono di tre tipologie: individuali, a livello di gruppo e a livello organizzativo. Sono di tre tipologie: a livello di struttura, cultura e strategia organizzative. Sono di quattro tipologie: competitive, economiche, politiche e globali. Sono di quattro tipologie: competitive, economiche/politiche/globali, socio-demografiche, etiche.

come si può definire il cambiamento organizzativo?. Come il processo attraverso il quale le organizzazioni utilizzano le loro competenze e le loro risorse percreare nuove tecnologie e sviluppare nuovi prodotti e servizi. Come iil processo attraverso il quale le organizzazioni compiono un cambiamento da una condizione presente a una futura per accrescere la loro efficacia. Come lo stimolo alla trasformazione dell'attività principale dell'organizzazione. Come la presenza due serie di forze sempre in opposizione all'interno di un'organizzazione.

Quali tecnologie di produzione conosciamo?. Generica, sequenziale e reciproca. Di massa, avanzata e flessibile. Sono corrette tutte e tre e devono essere integrate in un'unica risposta. Di mediazione, di concatenamento e intensiva.

In che cosaconsiste il fenomeno del groupthinking?. È la fase in cui più persone si confrontano per trovare una soluzione ad un problema complesso (detta anche brainstorming). È la gestione strategica di ciò che avviene quando un comportamento finalizzato agli obiettivi di un gruppo blocca o ostacola gli obiettivi di un altro gruppo. È il meccanismo attraverso il quale si risolve il conflitto e può essere definito come la capacità di un gruppo di superare la resistenza altrui e risolvere il conflitto e raggiungere un obiettivo o un risultato desiderato. È una manifestazione patologica di coesione, una modalità di assunzione delle decisioni che ha luogo in un gruppo coeso quando i membri sminuiscono l'importanza delle informazioni negative o contrarie al pensiero della maggioranza per poter arrivare sempre a un consenso unanime.

05. Cos'è la flessibilità?. Sono tutte e tre risposte corrette a questa domanda. La flessibilità può essere definita come la capacità del sistema aziendale di produrre in qualsiasi momento l'unità di prodotto richiesta dal mercato. La flessibilità consente la produzione di molti tipi di componenti a un costo equivalente, o leggermente superiore, a opera dello stesso macchinario. La flessibilità può essere descritta come una parziale automazione della produzione, dove la realizzabilità tecnologica dipende sia dal coinvolgimento delle diverse funzioni lavorative (intellettuali e manuali) sia dalla loro estrema flessibilità.

06. Cos'è la flessibilità tecnologica?. La flessibilità tecnologica può essere descritta come una parziale automazione della produzione, dove la realizzabilità tecnologica dipende sia dal coinvolgimento delle diverse funzioni lavorative (intellettuali e manuali) sia dalla loro estrema flessibilità. La flessibilità tecnologica è la caratteristica che permette all'organizzazione di essere più reattiva nel rispondere ai cambiamenti del mercato. La flessibilità tecnologica è la caratteristica che consente la produzione di molti tipi di componenti a un costo equivalente, o leggermente superiore, a opera dello stesso macchinario. La flessibilitàtecnologica può essere definita come la capacità del sistema aziendale di produrre in qualsiasi momento l'unità di prodotto richiesta dal mercato.

Qual è l'obiettivo del cambiamento organizzativo?. L'obiettivo è evitare che l'organizzazione rimanga indietro rispetto ai propri concorrenti. L'obiettivo è accrescere l'efficacia di uno o più dei quattro diversi livelli di risorse umane, funzionali, tecnologiche e organizzative. L'obiettivo è trovare nuovi metodi di utilizzo di risorse e competenze per aumentare la capacità dell'organizzazione di creare valore. L'obiettivo è adeguarsi ai cambiamenti dell'ambiente organizzativo.

Qual è lo scopo del cambiamento organizzativo?. Lo scopo è adeguarsi ai cambiamenti dell'ambiente organizzativo. Lo scopo è trovare nuovi metodi di utilizzo di risorse e competenze per aumentare la capacità dell'organizzazione di creare valore. Lo scopo è evitare che l'organizzazione rimanga indietro rispetto ai propri concorrenti. Lo scopo è accrescere l'efficacia di uno o più dei quattro diversi livelli di risorse umane, funzionali, tecnologiche e organizzative.

01. Che cosa dichiara la teoria del Campo di forza di Lewin sul cambiamento?. La mancanza di ordine nella formulazione delle decisioni è causata della complessità dei processi aziendali e della non completa conoscenza dei legami tra le variabili in gioco. Ogni periodo di evoluzione genera la propria rivoluzione. Due serie di forze sempre in opposizione all'interno di un'organizzazione fanno sì che un'organizzazione resista al cambiamento e contemporaneamente la spingono verso il cambiamento stesso. Il comportamento decisionale può essere rappresentato come la risultante dell'incontro casuale di due o più variabili tra le quali si genera un campo di forza.

02. Cosa rappresenta il termine "ristrutturazione"?. La ristrutturazione è il processo attraverso il quale i manager modificano le relazioni di compito e autorità, e riprogettano la struttura e la cultura organizzativa per migliorare l'efficacia. La ristrutturazione si attua per adattare od "ottimizzare congiuntamente" i meccanismi del sistema tecnico e di quello sociale di un'organizzazione. La ristrutturazione è una serie di tecniche e metodi che i manager possono utilizzare nel programma di ricerca intervento per accrescere l'adattabilità della loro organizzazione. La ristrutturazione è il processo attraverso il quale i manager riprogettano i modi in cui i compiti sono attribuiti a ruoli e funzioni per accrescere l'efficacia organizzativa.

03. Cosa rappresenta il termine "reingegnerizzazione"?. La reingegnerizzazione si attua per adattare od "ottimizzare congiuntamente" i meccanismi del sistema tecnico e di quello sociale di un'organizzazione. La reingegnerizzazione è una serie di tecniche e metodi che i manager possono utilizzare nel programma di ricerca intervento per accrescere l'adattabilità della loro organizzazione. La reingegnerizzazione è il processo attraverso il quale i manager modificano le relazioni di compito e autorità, e riprogettano la struttura e la cultura organizzativa migliorare l'efficacia. La reingegnerizzazione è il processo attraverso il quale i manager riprogettano i modi in cui i compiti sono attribuiti a ruoli e funzioni per accrescere l'efficacia organizzativa.

01. Quali sono, secondo Lewin, le tre fasi del processo di cambiamento?. Le tre fasi sono: educazione, partecipazione ed empowerment, manipolazione e/o coercizione. Le tre fasi sono: diagnosi dello stato, presa di coscienza e determinazione dello stato futuro. Le tre fasi sono: diagnosi dello stato; potere e conflitto; negoziazione e orientamento funzionale. Le tre fasi sono: ccongelare l'organizzazione dal suo stato attuale; attuare il cambiamento, ricongelare l'organizzazione nel suo nuovo stato, in modo tale che trattenga i benefici apportati; ricongelare l'organizzazione nel suo nuovo stato, in modo tale che trattenga i benefici apportati.

Qual è l'importanza della comunicazione nel cambiamento organizzativo?. Fornisce informazioni e quindi riduce le resistenza. Facilita il coordinamento e l'integrazione degli sforzi fra le unità organizzative, rendendoli più efficaci. Porta a una miglior conoscenza reciproca, a una maggiore reattività e a una condivisione di risorse vantaggiosa per l'organizzazione. Risolve soprattutto questioni legate ai costi burocratici e, di conseguenza, li riduce.

Quali sono le tecniche di Sviluppo organizzativo per gestire il cambiamento?. Team building, intergroup training, interventi sull'intera organizzazione. Scongelamento, ristrutturazione cognitiva, ricongelamento. Educazione e comunicazione, partecipazione ed empowerment, facilitazione, contrattazione e negoziazione, manipolazione e coercizione. Counselling, sensivity training, consulenza di processo.

Quali sono le tecniche di Sviluppo organizzativo per attuare il cambiamento?. Team building, intergroup training, interventi sull'intera organizzazione. Counselling, sensivity training, consulenza di processo. Educazione e comunicazione, partecipazione ed empowerment, facilitazione, contrattazione e negoziazione, manipolazione e coercizione. Scongelamento, ristrutturazione cognitiva, ricongelamento.

In che cosa consiste la "ricerca intervento"?. È la strategia di ingresso in un ambiente in un momento successivo, dopo aver studiato quello che altre organizzazioni hanno testato nell'ambiente. È il riconoscimento dell'esistenza di un problema da risolvere: sorge quando qualcuno (all'interno dell'organizzazione) percepisce una lacuna fra la performance desiderata e quella in corso. È una strategia finalizzata a generare e acquisire conoscenza, che i manager possono usareper definire lo stato futuro desiderato da un'organizzazione per pianificare un programma di cambiamento che consenta all'organizzazione di raggiungere questo stato. È lo studio e l'adozione di molte delle regole e dei codici di condotta presenti nell'ambiente istituzionale circostante.

06. Cosa rappresenta il termine "sviluppo organizzativo"?. Lo sviluppo organizzativo è il processo attraverso il quale i manager riprogettano i modi in cui i compiti sono attribuiti a ruoli e funzioni per accrescere l'efficacia organizzativa. Lo sviluppo organizzativo è una serie di tecniche e metodi che i manager possono utilizzare nel programma di ricerca intervento per accrescere l'adattabilità della loro organizzazione. Lo sviluppo organizzativo è il processo attraverso il quale i manager modificano le relazioni di compito e autorità, e riprogettano la struttura e la cultura organizzativa per migliorare l'efficacia. Lo sviluppo organizzativo si attua per adattare od "ottimizzare congiuntamente" i meccanismi del sistema tecnico e di quello sociale di un'organizzazione.

Qual è il ruolo del management nel declino organizzativo?. i manager potrebbero aver preso delle decisioni sbagliate a causa di un conflitto nel team di top management. I manager potrebbero aver attuato manovre correttive ridotte o tardive per timore. Tutte e tre le risposte sono corrette. I manager potrebbero non aver interpretato al meglio sistemi di monitoraggio e controllo efficienti.

Quali sono le caratteristiche del declino dell'organizzazione?. È la fase in cui c'è esubero di personale per perdita di quote di meercato. L'organizzazione manca di "anticipare, riconoscere, evitare, neutralizzare o adattarsi alle pressioni esterne o interne che ne minacciano la sopravvivenza a lungo termine. È caratterizzata da incertezza associata alle attività imprenditoriali. L'organizzazione si trova in situazione di inerzia organizzativa a causa dei cambiamenti ambientali.

Cos'è la SWOT analysis?. È un'analisi basata su più criteri qualitativi per definire i concetti di attrattività e competitività dell'azienda. È uno strumento concettuale propedeutico alla definizione di strategie e azioni per raggiungere determinati obiettivi. Tutte e tre le risposte sono corrette. È uno strumento che, prendendo in esame opportunità e minacce di mercati diversi e misurando forze e debolezze interne, permette di elaborare strategie alternative per l'impresa.

Quali sono le caratteristiche della nascita dell'organizzazione?. Si ha quando alcuni individui, gl'imprenditori, riconoscono e traggono vantaggio dalle opportunità di usare le proprie competenze e conoscenze per creare valore. È piuttosto pericolosa ed è associata alle maggiori possibilità di fallimento. la fase di maggior sviluppo di creatività finalizzata al vantaggio competitivo. È la fase più ricca di pericoli, a causa dell'esplorazione di ambienti nuovi.

Che cosa spiega la teoria dell'Ecologia delle popolazioni?. Cerca di spiegare perché determinate forme di vita compaiono e sopravvivono mentre altre soccombono, in merito all'evoluzione della specie. Cerca di spiegare che un'organizzazione trae beneficio dal fatto di essere stata la prima a entrare in un nuovo ambiente. Cerca di spiegare i fattori che influiscono sul tasso di nascita e di morte delle organizzazioni in una popolazione già esistente,. Spiega che le nascite diminuiscono nella misura in cui la disponibilità di risorse nell'ambiente progressivamente cala per i nuovi arrivati.

Come avvengono le fasi di crescita nel modello di Greiner?. Le 5 fasi del modello di Greiner avvengono attraverso l'uso di teorie scientifiche, determinismo, attraverso la scomponibilità, la sperimentazione e l'applicazione. Le 5 fasi del modello di Greiner avvengono attraverso la creatività, direttamente, attraverso la delelga, il coordinemento e la collaborazione. Le 5 fasi del modello di Greiner avvengono attraverso l'analisi, la tensione, la scoperta/creatività, la ricerca e la soddisfazione. Le 5 fasi del modello di Greiner avvengono attraverso la percezione, l'azione, la delelga, la crisi e la dissoluzione.

Qual è la conclusione della teoria dell'Ecologia delle popolazioni?. Conclude che un'organizzazione trae beneficio dal fatto di essere stata la prima a entrare in un nuovo ambiente. Secondo la teoria dell'ecologia delle popolazioni, è la disponibilità di risorse a determinare il numero di organizzazioni in una popolazione. Secondo la teoria dell'ecologia delle popolazioni, le nascite diminuiscono nella misura in cui la disponibilità di risorse nell'ambiente progressivamente cala per i nuovi arrivati. Conclude che determinate forme di vita compaiono e sopravvivono in merito all'evoluzione della specie, mentre altre soccombono.

01. Che cos'è il declino organizzativo?. È la fase in cui si trova un'organizzazione quando cresce ma i manager che ne prendono il controllo non sono disponibili a sopportare l'incertezza associata alle attività imprenditoriali. È la fase del ciclo di vita nella quale entra un'organizzazione quando manca di "anticipare, riconoscere, evitare, neutralizzare o adattarsi alle pressioni esterne o interne che ne minacciano la sopravvivenza a lungo termine". È la fase del ciclo di vita in cui si entra quando l'insieme delle forze interne all'organizzazione non sono in grado di renderla resistente al cambiamento creandole difficoltà ad adattarsi per affrontare i mutamenti ambientali. È la fase in cui i cambiamenti nell'ambiente influenzano negativamente la capacità di un'organizzazione di ottenere le risorse.

02. Che cos'è l'inerzia organizzativa?. È la fase in cui si trova un'organizzazione quando cresce ma i manager che ne prendono il controllo non sono disponibili a sopportare l'incertezza associata alle attività imprenditoriali. È la fase in cui i cambiamenti nell'ambiente influenzano negativamente la capacità di un'organizzazione di ottenere le risorse. È l'insieme delle forze interne all'organizzazione che la rendono resistente al cambiamento creandole difficoltà ad adattarsi per affrontare i mutamenti ambientali. È la fase del ciclo di vita nella quale entra un'organizzazione quando manca di "anticipare, riconoscere, evitare, neutralizzare o adattarsi alle pressioni esterne o interne che ne minacciano la sopravvivenza a lungo termine".

01. Quali sono le caratteristiche del modello incrementale?. Riconosce esplicitamente che le preferenze e i valori dei manager si differenziano tra loro, e che il conflitto fra i manager e i diversi gruppi di stakeholder è inevitabile e considera limitate la ricerca e la capacità di elaborare le informazioni. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta. Sostiene che gli obiettivi aziendali non devono essere il risultato di complesse analisi di alternative, ma possono discendere da un «processo per tentativi», che in occasione di cambiamenti di politiche prenda in considerazione i miglioramenti necessari per raggiungere obiettivi non ottimali, ma «soddisfa. Sostiene che il decision making sia un processo diretto suddiviso in tre fasi in cui i manager identificano i problemi che devono essere risolti, cercano di progettare e sviluppare una lista di soluzioni alternative e una linea di condotta per affrontare il problema identificato, confrontano le possibili conseguenze di ogni alternativa e stabiliscono quale condotta offra la soluzione migliore al problema.

02. In cosa consiste il modello razionale?. Tutte e tre le risposte sono corrette. Riconosce esplicitamente che le preferenze e i valori dei manager si differenziano tra loro, e che il conflitto fra i manager e i diversi gruppi di stakeholder è inevitabile e considera limitate la ricerca e la capacità di elaborare le informazioni. Sostiene che il decision making sia un processo diretto suddiviso in tre fasi in cui i manager identificano i problemi che devono essere risolti, cercano di progettare e sviluppare una lista di soluzioni alternative e una linea di condotta per affrontare il problema identificato, confrontano le possibili conseguenze di ogni alternativa e stabiliscono quale condotta offra la soluzione migliore al problema. Sostiene che gli obiettivi aziendali non devono essere il risultato di complesse analisi di alternative, ma possono discendere da un «processo per tentativi», che in occasione di cambiamenti di politiche prenda in considerazione i miglioramenti necessari per raggiungere obiettivi non ottimali, ma «soddisfa.

03. Cosa s'intende per organizational decision making?. È un processo in cui il decision making avviene attraverso il compromesso, la negoziazione e la contrattazione fra i manager di diversi settori e aree dell'organizzazione. È un processo che richiede molta attività di ricerca e mutuo aggiustamento da parte dei manager per trovare una soluzione. È un modello in cui gli obiettivi aziendali non devono essere il risultato di complesse analisi di alternative, ma possono discendere da un «processo per tentativi. È un processo di risposta a un problema attraverso la ricerca e la scelta di una soluzione o di una linea di condotta che creeranno valore per gli stakeholder dell'organizzazione.

Quali sono le tappe della ricerca-intervento?. Diagnosi dello stato dell'organizzazione, determinazione dello stato futuro desiderato e implementazione dell'azione. Identificazione dei possibili ostacoli, scelta del responsabile e decisione della strategia specifica. Nessuna delle tre è completa e/o corretta. Riconoscimento, presa di coscienza e implementazione dell'azione.

Di che cosa si occupa la Garbage Can Theory. Spiegare che un'organizzazione trae beneficio dal fatto di essere stata la prima a entrare in un nuovo ambiente spazzando via tutte le altre. Si occupa delle forme di vita che compaiono e sopravvivono e di eliminare le altre che soccombono. Si occupa della mancanza di ordine nella formulazione delle decisioni a causa della complessità dei processi aziendali e della non completa conoscenza dei legami tra le variabili in gioco. Spiega che le nascite diminuiscono nella misura in cui la disponibilità di risorse nell'ambiente progressivamente cala per i nuovi arrivati.

06. Che cosa dice il modello della Carnegie Mellon University?. Sostiene che il decision making sia un processo diretto suddiviso in tre fasi in cui i manager identificano i problemi che devono essere risolti, cercano di progettare e sviluppare una lista di soluzioni alternative e una linea di condotta per affrontare il problema identificato, confrontano le possibili conseguenze di ogni alternativa e stabiliscono quale condotta offra la soluzione migliore al problema. Sostiene che gli obiettivi aziendali non devono essere il risultato di complesse analisi di alternative, ma possono discendere da un «processo per tentativi», che in occasione di cambiamenti di politiche prenda in considerazione i miglioramenti necessari per raggiungere obiettivi non ottimali, ma «soddisfa. Tutte e tre le risposte sono corrette. Riconosce esplicitamente che le preferenze e i valori dei manager si differenziano tra loro, e che il conflitto fra i manager e i diversi gruppi di stakeholder è inevitabile e considera limitate la ricerca e la capacità di elaborare le informazioni.

01. Quali sono le forme di apprendimento organizzativo?. Sono quelle facilitate dalle culture adattive e dalle culture inerti. Sono le forme interne (learnig by using, learning by doing, learning by failing e learming by searching) ed esterno, ossia inter-organizzative (che derivano dall'imitazione, dall'interazione e dalla cooperazione con altre realtà). Sono le forme a livello di conoscenze e competenze e quelle d'innovazione e apprendimento puro, ossia le le basi su cui s'accumulano risorse conoscitive e skills e diventano fonte di vantaggio competitivo. Sono le forme individuali, di gruppo, organizzativo e interorganizzativo (che derivano dall'imitazione, dall'interazione e dalla cooperazione con altre realtà).

02. Cosa dice il primo principio di Senge?. Il crescente contesto di riferimenti o modelli mentali che tutti i componenti dell'organizzazione usano per inquadrare i problemi o le opportunità e li vincolano all'organizzazione. I manager preferiscono modificare le decisioni esistenti perchè s'adattino al meglio alle nuove condizioni anzichè escogitare nuove soluzioni. Le organizzazioni devono incoraggiare ogni loro componente a sviluppare una dedizione e un attaccamento al lavoro tale da sviluppare il gusto della sperimentazione e dell'assunzione di rischio. Quando l'ambiente o il futuro di un'organizzazione sono incerti, i manager non sanno se hanno fatto le scelte giuste e spesso sono a rischio ingenti quantità di risorse organizzative.

Cosa s'intende per errore nell'ambito dell'apprendimento?. L'errore può essere definito come lo scarto tra le intenzioni ed i risultati ossia tra ciò che è stato preventivato e ciò che poi viene consuntivato. È una forzatura dovuta al fatto di pensare di poter eliminare alcuni conflitti che invece sono insiti nelel organizzazioni. È la fase in cui i problemi continuano a moltiplicarsi nonostante si intraprendano delle azioni correttive. È la situazione che si crea a causa dell'ego-defensiveness o dell'illusione di controllo, rafforzato da un approccio incrementale al decision making.

Cos'è la learning organization?. Tutte e tre le risposte sono corrette. È una mobilitazione di risorse e interventi formativi per l'acquisizione di conoscenze e saperi a livello individuale dei membri dell'organizzazione. È il processo attraverso il quale i manager cercano di migliorare il desiderio e l'abilità dei membri dell'organizzazione di comprendere e gestire l'organizzazione stessa e il suo ambiente, così da prendere decisioni che aumentino continuamente l'efficacia organizzativa. È il concetto riferito ad una struttura organizzativa che nel suo complesso sviluppa delle pratiche volte a generare conoscenze e routine in grado di assicurare all'organizzazione stessa una migliore capacità di adattamento e di risposta alle perturbazioni imposte dall'ambiente esterno.

05. Che cosa s'intende per apprendimento organizzativo?. È il processo attraverso il quale i manager cercano di migliorare il desiderio e l'abilità dei membri dell'organizzazione di comprendere e gestire l'organizzazione stessa e il suo ambiente, così da prendere decisioni che aumentino continuamente l'efficacia organizzativa. È il concetto riferito ad una struttura organizzativa che nel suo complesso sviluppa delle pratiche volte a generare conoscenze e routine in grado di assicurare all'organizzazione stessa una migliore capacità di adattamento e di risposta alle perturbazioni imposte dall'ambiente esterno. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta. È una mobilitazione di risorse e interventi formativi per l'acquisizione di conoscenze e saperi a livello individuale dei membri dell'organizzazione.

06. Quali sono le tipologie di apprendimento organizzativo secondo March?. Sono individuale, facendo tutto il possibile per facilitare l'acquisizione di nuove competenze, norme e valori, così da aumentare le abilità individuali delle persone per contribuire alle competenze distintive dell'organizzazione; a livello di gruppo o team cosicchè gli individui possano condividere o mettere in comune le proprie competenze e abilità per risolvere problemi; a livello dell'organizzazione o inter-organizzative. Sono adattive, che danno valore all'innovazione, incoraggiano o ricompensano la sperimentazione e l'assunzione di rischio; e inerti, che sono caute e conservatrici. Sono congenite, ossia incorporate dalla nascita dell'organizzazione, e acquisite, ossia ottenute attraverso successive esperienze organizzative. Sono exploration, che prevede la ricerca e la sperimentazione di nuove conoscenze, nuove tipologie o forme di attività e procedure organizzative, ed exploitation, che prevede l'apprendimento di metodi e conoscenze atte a raffinare e migliorare le attività e le procedure organizzative esistenti.

01. Come possiamo definire il knowledge management?. È un sistema di credenze, preferenze, aspettative e valori correlati che una persona usa per definire problemi ed eventi. È lo sviluppo delle pratiche volte a generare conoscenze e routine in grado di assicurare all'organizzazione stessa una migliore capacità di adattamento e di risposta alle perturbazioni imposte dall'ambiente esterno. È la condivisione e l'integrazione di competenze all'interno e fra reparti e divisioni tramite una tecnologia dell'informazione in tempo reale e interconnessa. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta.

Qual è la struttura cognitiva del management?. La struttura cognitiva del manager è ciò che egli utilizza per arrivare al miglior decision making organizzativo. La struttura cognitiva del manager è un sistema di credenze, preferenze, aspettative e valori correlati che egli usa per definire problemi ed eventi. Le strutture cognitive dei manager si mostrano nei programmi, negli obiettivi, nelle storie, nei miti e nel gergo. La struttura cognitiva del manager è ciò che interpreta l'informazione disponibile ogni volta che egli si trova ad affrontare un problema pertanto deve proteggersi dai fattori che lo inducono a percepire e interpretare in maniera errata le informazioni.

Quali sono le tipologie di progetti di ricerca nelle organizzazioni?. Ricerca tecnica, ricerca e sviluppo prodotti, rricerca di mercato. Ricerca pura o di base, ricerca applicata e progetti di sviluppo. ricerca tecnica, ricerca applicata, ricerca di mercatp. Ricerche di mercato, ricerca e sviluppo e pianificazione.

Che cos'è la dissonanza cognitiva?. La dissonanza cognitiva è lo stato di disagio o ansia che una persona percepisce quando non c'è coerenza fra il proprio pensiero e le azioni. La dissonanza è un insieme di fattori che induce a sovrastimare il controllo che esercitano i risultati di un'azione. La dissonanza cognitiva è l'insieme dei fattori che inducono il manager a percepire e interpretare in maniera errata le informazioni. La dissonanza cognitiva è una distorsione della valutazione causata da pregiudizi.

01. Qual è l'apporto applicativo della teoria dei giochi?. Se le aziende comprendono la natura del gioco che stanno attuando, possono prendere delle decisioni migliori che aumentano la loro possibilità di ottenere risorse. I principi base che soggiacciono alla teoria dei giochi possono essere utili per determinare quale scelta fare e quali strategie selezionare per gestire l'ambiente. Tutte e tre le risposte sono corrette. La teoria dei giochi è particolarmente utile per analizzare le situazioni in cui un'azienda è in concorrenza con un numero limitato di rivali, con i quali per altro è anche altamente interdipendente.

Quali sono le implicazioni della configurazione a cerchio del top management per il livello di apprendimento in atto?. La configurazione a cerchio ha implicazioni diverse a seconda del contesto. La configurazione a cerchio è più adatta in presenza di problemi complessi che richiedono coordinamento fra i membri del gruppo per arrivare alla soluzione. La configurazione a cerchio funziona meglio quando i problemi sono semplici da risolvere e richiedono una coordinazione minima fra i membri del top management. Tutte e tre risposte possono essere corrette.

Quali sono le implicazioni della configurazione a ruota del top management per il livello di apprendimento in atto?. La configurazione a ruota funziona meglio quando i problemi sono semplici da risolvere e richiedono una coordinazione minima fra i membri del top management. La configurazione a ruota ha implicazioni diverse a seconda del contesto. La configurazione a ruota è più adatta in presenza di problemi complessi che richiedono coordinamento fra i membri del gruppo per arrivare alla soluzione. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta.

In cosa consiste la comunicazione persuasiva?. Consiste nell'utilizzo della tecnica dell'avvocato del diavolo, assegnando tale ruolo a un manager o a un team per convincere chi dissente. Tutte e tre le risposte sono corrette. Consiste nella costituzione di un'organizzazione informale di manager in parallelo a quella formale per controllare o integrare, in modo invisibile, il decision making e le comunicazioni e informazioni. Consiste nel tentativo da parte di una persona o di un gruppo di trasmettere e condividere delle informazioni con un'altra persona o un altro gruppo, per far si che questi ultimi comprendano, siano in accordo e si sforzino di ottenere nuovi e stimolanti obiettivi.

Quali sono le 4 fasi del ciclo di vita del prodotto?. Introduzione, sviluppo, declino, morte. Nascita, crescita, maturità, declino. Nascita, crescita, declino e morte. Introduzione, sviluppo, maturità, declino.

Come si svolge il ciclo tecnologico?. Tutte e tre le risposte sono corrette. Si creano variazioni nel processo produttivo, compresa la base di conoscenza e capacità, di un'organizzazione che permettono di creare una competenza distintiva. Si rileva la presenza di una discontinuità tecnologica poi emerge uno standard dominante; Il periodo successivo comprende un'epoca di cambiamento incrementale e innovazione. Il ciclo tecnologico si svolge conducendo e controllando un progetto, in modo tale che dia origine all'efficace creazione di nuovi o migliorati prodotti.

01. Si definisca il project management. È il processo sviluppato per aiutare il planning avanzato, scoprire i rallentamenti e, quando possibile, prevenire le crisi e accelerare i progressi verso un obiettivo. È la figura centrale del progetto, responsabile unico del buon esito e riferimento per committente, management aziendale e team di progetto. È una sottounità del management aziendale il cui scopo è sviluppare prodotti o servizi in tempo, rispettando il budget e in conformità con le specifiche di performance predeterminate. È il processo di condurre e controllare un progetto, in modo tale che dia origine all'efficace creazione di nuovi o migliorati prodotti.

02. Che cos'è il diagramma PERT?. Il PERT è uno strumento utilizzato per modellare i processi: introducendo una sequenza fra le attività e incrociandole con gli attori del processo, si può rappresentare un diagramma di flusso della procedura da osservare. Il PERT (Program Evaluation and Review Technique) è un tipo specifico di Project Network Diagram che serve per rappresentare le attività di un progetto rispetto alla scala temporale prescelta e consente di verificare quanto tempo serve per risolvere il problema. Il PERT (Program Evaluation and Review Technique) è uno strumento di programmazione reticolare che descrive in modo grafico le relazioni di causa-effetto, di precedenza logica e di successione temporale che intercorrono tra le diverse attività di progetto, ossia è una rappresentazione grafica sinottica dell'insieme di attività che fanno parte di un progetto. Il PERT (Program Evaluation and Review Technique) è un tipo specifico di Project Network Diagram che fornisce un utile supporto perché aiuta ad implementare i concetti chiave della gestione dei progetti.

03. Che cos'è il diagramma di Gantt. Il diagramma di Gantt è uno strumento di programmazione reticolare che descrive in modo grafico le relazioni di causa-effetto, di precedenza logica e di successione temporale che intercorrono tra le diverse attività di progetto, ossia è una rappresentazione grafica sinottica dell'insieme di attività che fanno parte di un progetto. Il diagramma di Gantt è un tipo specifico di Project Network Diagram che fornisce un utile supporto perché aiuta ad implementare i concetti chiave della gestione dei progetti. Il diagramma di Gantt è utilizzato per modellare i processi: introducendo una sequenza fra le attività e incrociandole con gli attori del processo, si può rappresentare un diagramma di flusso della procedura da osservare. Il diagramma di Gantt serve per rappresentare le attività di un progetto rispetto alla scala temporale prescelta e consente di verificare quanto tempo serve per risolvere il problema.

01. Qual è il ruolo della creatività nelle organizzazioni?. Il carattere di creatività, unitamente a quello di velocità, del lavoro nelle imprese spinge a preferire una struttura "corta", che consenta un migliore rapporto tra organi direttivi ed esecutivi. La creatività sviluppa le competenze e le abilità necessarie a creare e introdurre nuovi prodotti nelle nuove nicchie di mercato. La creatività, promossa e facilitata dalle IT, migliora la base di conoscenza. La creatività stimola il cambiamento della cultura.

01. Che cos'è il conflitto organizzativo?. Nessuna delle tre risposte è completa e/o corretta. Il conflitto organizzativo è lo scontro che avviene quando un comportamento finalizzato agli obiettivi di un gruppo blocca o ostacola gli obiettivi di un altro gruppo. Il conflitto organizzativo è il meccanismo attraverso il quale si risolve il conflitto e può essere definito come la capacità di una persona o di un gruppo di superare la resistenza altrui e risolvere il conflitto e raggiungere un obiettivo o un risultato desiderato. Il conflitto organizzativo comprende le attività intraprese all'interno di un'organizzazione e finalizzate ad acquisire, sviluppare e usare il potere e le altre risorse per ottenere i risultati desiderati da una delle parti in una situazione d'incertezza.

Quali sono le fasi del modello di Pondy?. Interdipendenza, differenze di obiettivi e priorità, costi di performance incompatibili, fattori burocratici, competizione per risorse limitate. Conflitto latente, conflitto vissuto, conflitto percepito, conflitto manifesto, strascichi del conflitto. Forzatura, confronto o collaborazione, compromesso, accomodanza o compiacenza, abbandono o elusione. Controllo sulle risorse, controllo sulle informazioni, non sostituibilità e centralità, potere non invasivo, controllo sull'incertezza.

Quali sono le soft skills di cui dev'essere dotato il conflict manager?. Empatia, capacità di dare e ricevere fiducia, imparzialità, flessibilità, comunicatività, ascolto attivo, problem solving. Tutte e tre le risposte sono corrette. Affidabilità, ascolto attivo, problem solving e decision making. Intelligenza emotiva, empatica, etica e logica.

Quali sono i modi attraverso i quali decidiamo di affrontare i vari conflitti?. Controllo sulle risorse, controllo sulle informazioni, non sostituibilità, centralità, potere non invasivo. Conflitto latente, conflitto vissuto, conflitto percepito, conflitto manifesto, strascichi del conflitto. Interdipendenza, differenze di obiettivi e priorità, costi di performance incompatibili, fattori burocratici, competizione per risorse limitate. Forzatura, confronto o collaborazione, compromesso, accomodanza o compiacenza, abbandono o elusione.

Quali sono le fasi di gestione della mediazione secondo Bremer?. Fase preliminare, colloquio, fase di attuazione. Fase preliminare, colloquio, chiarimento del conflitto, soluzione al problema e accordo. Introduzione, ascolto delle parti, chiarimento, soluzione e accordo. Riunione, colloquio, soluzione e sua attuazione, accordo.

01. Come possiamo definire la politica organizzativa?. La politica organizzativa comprende le attività intraprese all'interno di un'organizzazione e finalizzate ad acquisire, sviluppare e usare il potere e le altre risorse per ottenere i risultati desiderati da una delle parti in una situazione d'incertezza o disaccordo sulle scelte. La politica organizzativa è un potere legittimato dalle fondamenta culturali e legali sulle quali si basa un'organizzazione. La politica organizzativa è la gestione di ciò che avviene quando un comportamento finalizzato agli obiettivi di un gruppo blocca o ostacola gli obiettivi di un altro gruppo. La politica organizzativa è il meccanismo attraverso il quale si risolve il conflitto e può essere definita come la capacità di una persona o di un gruppo di superare la resistenza altrui e risolvere il conflitto e raggiungere un obiettivo o un risultato desiderato.

02. Come possiamo definire il potere organizzativo?. Il potere organizzativo comprende le attività intraprese all'interno di un'organizzazione e finalizzate ad acquisire, sviluppare e usare le risorse per ottenere i risultati desiderati da una delle parti in una situazione d'incertezza o disaccordo. il potere organizzativo è un potere legittimato dalle fondamenta culturali e legali sulle quali si basa un'organizzazione. Il potere organizzativo è lo scontro che avviene quando un comportamento finalizzato agli obiettivi di un gruppo blocca o ostacola gli obiettivi di un altro gruppo. Il potere organizzativo è il meccanismo attraverso il quale si risolve il conflitto e può essere definito come la capacità di una persona o di un gruppo di superare la resistenza altrui e risolvere il conflitto e raggiungere un obiettivo o un risultato desiderato.

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