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p.s. svilup. interp part.4

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p.s. svilup. interp part.4

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25.04.23

Creation Date: 2023/04/25

Category: Others

Number of questions: 78

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250. Quale dei seguenti comportamenti NON è di aiuto per un bambino che ha subito un lutto significativo?. assicurarsi che il bambino riceva informazioni corrette sulla malattia o sulle circostanze della morte. difendere il bambino minimizzando il tragico lutto e impedendogli di partecipare a tutte le cerimonie connesse al decesso. dare esplicitamente al bambino il permesso di addolorarsi. ristabilire la routine il più presto possibile.

251. Quale delle seguenti affermazioni riferite all'elaborazione del lutto NON è vera: l'elaborazione del lutto è quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. l'elaborazione del lutto è un particolare processo mentale lungo e articolato che si svolge ?a ondate? per mezzo delle quali ci avviciniamo e allontaniamo dalla percezione diretta del dolore mentale depressivo. l'elaborazione del lutto comporta grandi trasformazioni delle immagini mentali sia di sé sia della persona perduta che potrà venire conservata soltanto in quanto sarà trasformata in ricordo. l'elaborazione del lutto implica che la persona colpita possa dare libero sfogo alle proprie sensazioni ed emozioni, in altre parole al proprio dolore.

252. "Progressiva consapevolezza emotivo-cognitiva della perdita, sua accettazione profonda, stabile ristrutturazione emotivo-cognitiva della percezione di Sé che tenga pienamente conto della perdita e riconoscimento schietto del dolore che si sta provando, della sua sensatezza e legittimità ritornando ad accogliere, stimare, a volere bene al se stesso sofferente che ci si ritrova ad essere". Questa definizione fa riferimento al processo mentale di: dolore depressivo. nessuna opzione è corretta. accettazione della perdita. elaborazione del dolore.

253. Cosa si intende per dolore depressivo?. quel particolare dolore che implica la mancata elaborazione del lutto. quel particolare dolore mentale che è proprio della esperienza della perdita di qualche cosa di buono che avevamo o che eravamo. un tipo di dolore che implica soltanto aspetti negativi. Nessuna risposta è corretta.

254. L'invischiamento nel processo del lutto e l'evitamento della perdita sono due componenti di: una mancata elaborazione del lutto. dolore depressivo. un lutto normale. un lutto prolungato o traumatico.

255. L'affermazione "Nei giorni successivi al lutto il bambino può manifestare fantasie di ricongiungimento" è: falsa perché le fantasie di ricongiungimento possono manifestarsi soltanto nel momento in cui il bambino riceve la notizia del lutto. vera solo in alcune situazioni particolari. vera. assolutamente falsa.

256. Quali sono le principali reazioni al lutto nei bambini?. cambiamenti nel comportamento e nel pensiero. Tutte le risposte sono corrette. interazioni interpersonali caratterizzate da ritiro, isolamento sociale e comportamenti aggressivi. reazioni emotive.

257. L'affermazione "Secondo diversi autori la quasi totalità dei bambini dai quattro anni di età sa che la morte è irreversibile, universale, ed implica la cessazione delle funzioni vitali" è: l'irreversibilità, l'universalità e la non funzionalità sono concetti che vengono acquisiti durante l'adolescenza. falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dagli otto anni. non è possibile affermare ciò perché l'acquisizione di tali conoscenze dipende soltanto dall'esperienza personale del bambino. falsa perché tutti gli autori concordano che tali conoscenze vengono acquisite a partire dai sei anni.

258. Come viene inteso il concetto di morte da parte dei bambini che hanno meno di tre anni?. la morte è vista dal bambino come una separazione limitata, una specie di vita ridotta, un evento temporaneo. il bambino ha già compreso che la morte è irreversibile e universale. prima dei tre anni il concetto di morte non è per niente compreso dai bambini. il bambino inizia a comprende il principio della non funzionalità.

259. La comprensione del concetto di morte nei bambini fa riferimento a: non è posssibile rispondere a questa domanda perché gli studi sul concetto di morte nei bambini sono troppo pochi. non funzionalità, irreversibilità ed evento tragico. irreversibilità e universalità. non funzionalità, irreversibilità, universalità, causalità e mortalità personale.

260. Quale autore afferma che "Evitare il lutto é una importante variante patologica del dolore"?. Nessuna risposta è corretta. Stanulovic. Lieberman. Bowlby.

261. Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: tutte le opzioni sono corrette. acuto o cronico. lieve, grave. ad esordio precoce, ad esordio ritardato.

262. uale di queste caratteristiche NON è tipica dei soggetti che sperimentano un lutto prolungato?. provano un'intensa sensazione di nostalgia. sperimentano sentimenti di alienazione e di isolamento sociale. riescono ad investire in nuove attività e nel loro futuro. sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.

263. Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV?. la risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato). l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale. presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico. presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.

264. Qual è la principale differenza tra il Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini e il Disturbo Post-traumatico da Stress?. entrambe le risposte sono sbagliate. entrambe le risposte sono corrette. nel Disturbo da Lutto Prolungato c?è una maggiore tendenza alla letargia, al ritiro, alla depressione e all'apatia. nel Disturbo Post-traumatico da Stress c?è una maggiore tendenza alla riproduzione ansiosa dell'evento e di pattern compulsivi.

265. Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico?. agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni.

266. "I ricordi, i pensieri e le emozioni relative alla persona deceduta possono sollecitare le memorie spaventose relative alla modalità del decesso". Questa affermazione è vera per le situazioni di:\n. lutto normale. lutto prolungato. tutte le risposte sono corrette. lutto traumatico.

267. Quale spiegazione potrebbe essere fornita ad un bambino rispetto al suicidio del proprio genitore?. nessuna opzione. il fatto che il genitore non era in grado di sentire e di pensare in modo sano a causa di una malattia mentale. il fatto che il genitore abbia desiderato in modo anomalo risolverei i suoi problemi. è meglio non fornire alcuna spiegazione al bambino subito dopo l'avvenimento.

268. Quale delle seguenti caratteristiche è presente nel lutto traumatico e non nel lutto normale né in quello cronico?. Senso di alienazione e di isolamento sociale. sono tutte caratteristiche presenti soltanto nel lutto traumatico. la causa della morte è terrificante e scioccante. i soggetti sono essenzialmente bloccati, cristallizzati in una condizione di lutto cronico.

269. Quando una persona particolarmente cara ad un bambino muore in modo traumatico il bambino può manifestare delle difficoltà, quali?. evitamento e appiattimento. memorie intrusive relative al decesso. Tutte le risposte sono corrette. sintomi fisici o emotivi di accresciuto arousal.

270. Quale dei seguenti sintomi può essere presente nel Disturbo da Lutto Prolungato nei bambini?. disturbi del comportamento alimentare. pianto e richiamo della persona perduta. Tutte le risposte sono corrette. regressioni o perdite di competenze fondamentali.

271. L' Approccio che considera una complessa articolazione di elementi che entrano in gioco nei percorsi evolutivi e nei processi sottesi alle dinamiche dell'adattamento e del maladattamento si chiama: approccio cululativo del rischio. della causalità diretta. della causalità circolare. process oriented.

272.Quali sono le principali caratteristiche dei soggetti resilienti?. pianificazione. tutte le opzioni sono corrette. progettualità. stima di sé.

273. la definizione - non semplice capacità di sopravvivere, ma utilizzo delle esperienze per riflettere, riparare e ricominciare a costruire e a realizzare progetti grazie alla forza e alle energie interiori - fa riferimento a: resilienza. autodeterminazione. autoefficacia. risorsa.

274. Il maltrattamento psicologico comprende due dimensioni, quali?. dimensione commissiva e omissiva. dimensione intrapsichica. dimensione relazionale e personale. tutte le opzioni sono corrette.

275. Il fenomeno dell'abuso all'infanzia è. grave. a elevato rischio di ricorrenza. tutte le opzioni sono corrette. frequente.

276. Incuria, discuria e ipercura fanno parte di: abuso fisico. patologia delle cure. abuso emozionale. abuso sessuale.

277. Quante forme di trascuratezza sono state classificate?. 2. 1. 3. 4.

278.Difficoltà di crescita e ritardi nel linguaggio sono conseguenze di: maltrattamento psicologico. abuso sessuale. maltrattamento fisico. tascuratezza.

279. L'anacronismo delle cure fa parte della: abuso emozionale. trascuratezza. ipercura. discuria.

280. La sindrome di Munchausen per procura fa parte di: incuria. discuria. ipercura. abuso sessuale.

281. I fattori da valutare per meglio diagnosticare una azione maltrattante sono: età. tutte le opzioni sono corrette. forma. localizzazione.

282. Il maltrattamento fisico comprende diversi livelli di gravità, quali?. non vi sono livelli di gravità. lieve moderato e grave. moderato grave e gravissimo. minimo grave e gravissimo.

283. In età prescolare, difficoltà cognitive e bassi QI sono conseguenze di: discuria. ipercura. abuso emozionale. maltrattamento fisico.

284. Quante sono le fasi di sviluppo dell'abuso sessuale?. 3. 2. non vi sono fasi. 4.

285. Il post traumatic stress disorder è una conseguenza: maltrattamento fisico e abuso sessuale. maltrattamento psicologico. abuso sessuale. maltrattamento fisico.

286. Qual è la definizione del criterio diagnostico A del PTSD secondo il DSM IV?. presenza di almeno un sintomo relativo alla sensazione di rivivere l'evento traumatico. a risposta all'evento deve comprendere intensa paura, sentimenti di impotenza o di orrore (nei bambini questo può essere espresso con comportamento disorganizzato e/o agitato). l'individuo deve presentare almeno tre sintomi di evitamento ed attenuazione della reattività generale. presenza di almeno due sintomi di aumentato arousal e di ipereccitabilità.

287. Quale dei seguenti comportamenti sessuali nei bambini NON è da considerare un segnale di allarme?. esplorazioni ed attività ludiche a connotazione sessuale. attività ludiche a connotazione sessuale. curiosità verso il proprio corpo e quello altrui. tutte le opzioni sono corrette.

288. I seguenti comportamenti: mettere la bocca su parti sessuali, chiedere di essere coinvolto in atti sessuali, masturbarsi con oggetti e inserire oggetti in vagina/ano, sono: nessuna opzione è corretta. comportamenti presenti esclusivamente nei bambini vittime di abusi. comportamenti rari in bambini che non hanno subito abusi mentre sono presenti in una certa percentuale nei bambini abusati. comportamenti assenti sia nei bambini non abusati.

289. Quale delle seguenti caratteristiche NON fa parte degli aspetti che caratterizzano la relazione educatore-bambino nei casi di sospetto di abuso e/o maltrattamento?. c'è la tendenza da parte della vittima a normalizzare la situazione di abuso. il disagio viene espresso dal bambino in maniera indiretta. il bambino ha assoluta fiducia nell'altro. è presente il bisogno da parte della vittima di mantenere un'immagine buona del genitore maltrattante.

290. Nella relazione educatore-bambino, "ascoltare le emozioni attivate da quanto osservato" significa: entrambe le risposte sono sbagliate. entrare in contatto con le emozioni del bambino. entrambe le risposte sono corrette. entrare in contatto con le proprie emozioni attivate da quanto si sta osservando.

291. "Sospendere le aspettative e il giudizio, osservare ciò che accade con occhio obiettivo, non attuare interventi immediati e impulsivi, ascoltare le emozioni attivate costituiscono i principi dell'osservazione partecipe e dell'ascolto empatico". Questa affermazione è: vera solo per quanto riguarda l'ascolto empatico ma non per l'osservazione partecipe. vera solo per quanto riguarda l'osservazione partecipe ma non per l'ascolto empatico. vera. falsa.

292. Nella diagnosi di PTSD secondo il DSM IV è necessario specificare se il disturbo è: acuto, cronico, ad esordio ritardato. ad esordio precoce, ad esordio ritardato. lieve, intenso. nessuna risposta è corretta.

293.Secondo il criterio diagnostico B del PTSD, facendo riferimento alla quarta edizione del DSM, quali sono alcuni dei sintomi relativi alla sensazione di rivivere l'evento traumatico?. entrambe le risposte sono corrette. entrambe le risposte sono sbagliate. ricordi spiacevoli ricorrenti e intrusivi dell'evento, che comprendono immagini, pensieri, o percezioni. agire o sentire come se l'evento traumatico si stesse ripresentando.

294. Lo sviluppo dello schema visivo avviene: tra i 6 e gli 11 anni. a 10 anni. a 8 anni. a 9 anni.

295. Il periodo dello pseudo naturalismo avviene: dagli 11 anni. dai 10 anni. dai 12 anni. dagli 8 anni.

296. La fase delle forme avviene: tra i 3 -6 anni. a 3 anni. a 5 anni. a 4 anni.

297. La fase dello scarabocchio avviene: a 2 anni. a 3 anni. tra i 18 mesi e i 3 anni. a 4 anni.

298. Nel disegno, l'utilizzo dello spazio pieno implica: destrezza e precisione. espansione e estroversione. inibizione. timore.

299. Quante forme di tratto vengono analizzate nel disegno dei bambini?. 4. 2. 5. 3.

300. A quale età è meglio somministrare il test della figura umana?. 6-8 anni. nessuna opzione è corretta. 3-5 anni. 2 anni.

301. Come può avvenire la somministrazione del test della figura umana?. solo individualmente. solo collettivamente. sia individualmente sia collettivamente. in setting clinici.

302. Nel bambino con deficit cognitivo nel test della figura umana: alcuni elementi sono ripetuti. le poporzioni testa e tronco sono errate. tutte le opzioni sono corrette. il volto è senza mimica.

303. Nel test dell'albero se il tronco è grosso vi è indicazione di: nessuna opzione è corretta. una personalità fragile e bisognosa di conferme. ricerca di attenzione. instabilità emotiva ed ansia.

304. Nel test della casa, i tetti molto allargati segnalano: un disagio all'interno della famiglia. intimità e accoglienza. allegria e solidarietà. autoefficacia.

305. Il disegno della famiglia si somministra: dai 6 ai 15 anni. dagli 8 ai 12 anni. dai 4 ai 7 anni. dai 5 ai 10 anni.

306. Il gioco traumatico è connotato da: tutte le opzioni sono corrette. attività disorganizzata. attività ripetitiva di temi irrsolti. messa in scena di fantasie.

307. Il primo livello della valutazione del gioco traumatico implica: analisi della struttura del gioco. analisi degli affetti. analisi dei temi. tutte le opzioni sono corrette.

308. Il gioco catartico e ripetitivo caratterizza prevalentemente: le vittime di maltrattamento fisico. le vittime di trascuratezza. tutte le opzioni sono corrette. le vittime di abuso sessuale.

309. La dissociazione e l'estraneamento dalla realtà caratterizza prevalentemente: le vittime di trascuratezza. le vittime di abuso sessuale. le vittime di maltrattamento fisico. tutte le opzioni sono corrette.

310. Il secondo livello della valutazione del gioco traumatico implica: tutte le opzioni sono corrette. analisi degli affetti. analisi della struttura del gioco. analisi delle caratteristiche del gioco.

311. Cosa intendono Cirillo e Di Blasio quando parlano di "incapacità genitoriale come messaggio"?. tutte le risposte sono corrette. l'incapacità genitoriale viene utilizzata come mezzo per mostrare al partner la propria insoddisfazione all'interno della relazione coniugale. il genitore esibisce la propria incapacità sperando che il proprio genitore si occupi dei suoi figli, contando di ottenere una sorta di risarcimento per non essere stato adeguatamente accudito nell'infanzia. attraverso il suo comportamento il genitore comunica al figlio che non è in grado di accudirlo adeguatamente.

312. Secondo Cirillo e Di Blasio, in alcune situazioni di maltrattamento e/o trascuratezza familiari il figlio assume un ruolo attivo nella misura in cui egli, coinvolto in un rapporto parentificato, inintenzionalmente sollecita l'irritazione e la rabbia già latenti in uno o entrambi i genitori, finendo cosi per assumere la posizione di: istigatore. nessuna opzione è corretta. terzo nel conflitto. protettore parentificato.

313. Quale/i autore/i in letteratura ha/hanno individuato le quattro precondizioni necessarie affinché si compia l'abuso sessuale?. Finkelhor. Cirillo e Di Blasio. Tutte le risposte sono corrette. Gagné e Bouchard.

314. Finkelhor afferma che "L'abuso di alcool o droghe, la presenza di psicosi e di un controllo inadeguato degli impulsi costituiscono aspetti salienti che predispongono al superamento delle inibizioni interne". Quanto affermato dall'autore costituisce: una dinamica tipica delle famiglie maltrattanti e trascuranti. una precondizione necessaria affinchè si compia l'abuso sessuale. nessuna risposta è corretta. la causa scatenante dell'abuso sessuale.

315. L'affermazione "Il coinvolgimento sessuale della figlia può avvenire attraverso la costruzione di un rapporto privilegiato e non attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze" è: falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire sia attraverso la costruzione di un rapporto "privilegiato" sia attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze. falsa perché il coinvolgimento sessuale può avvenire soltanto attraverso la coercizione, l'uso della forza e di sostanze. vera. vera solo nelle famiglie in cui la figlia ha meno di 10 anni.

316. Relativamente al funzionamento delle famiglie psicologicamente maltrattanti, quante tipologie di famiglia hanno individuato Gagné e Bouchard?. 2. 5. nessuna opzione è corretta. 3.

317. L'età può essere un fattore protettivo che mitiga l'impatto della violenza subita dai bambini. In che modo?. i ragazzi più piccoli mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più grandi. i ragazzi più grandi mostrano un minor numero di disturbi psicologici rispetto ai più piccoli. i preadolescenti mostrano meno disturbi psicologici rispetto ai bambini più piccoli e a quelli più grandi. nessuna ricerca ha dimostrato empiricamente questo legame.

318. Quali sono le tipologie di fattori protettivi, evidenziate in letteratura, che possono mitigare l'impatto della violenza subita dai bambini?. fattori interni ed esterni. fattori familiari ed extrafamiliari. fattori individuali, familiari e sociali. fattori individuali e sociali.

319. Cosa è emerso dallo studio di Cano e Vivian, i quali hanno indagato i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti?. la percezione della gravità degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. la frequenza degli stressors è in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. la frequenza degli stressors ed anche la percezione della loro gravità sono in grado di predire l'insorgere di un comportamento violento nella coppia. gli stressors indagati dagli autori non predicono alcun comportamento violento.

320. Lo stressor "morte di una persona cara" rientra tra i fattori che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; che tipo di stressor è?. stressor che riguarda la minaccia. sia la risposta 3 sia la risposta 4 sono corrette. stressor interpersonale. stressor che riguarda la perdita.

321. Particolare cura è stata posta in letteratura alla analisi degli eventi stressanti che amplificano il rischio di messa in atto di comportamenti violenti; tali stressors sono stati definiti su due assi non mutuamente escludentisi. Quali sono i due assi?. quello concernente l'ambito di vita e quello relativo alla natura dell'evento stressante. quello interpersonale e quello lavorativo. quello concernente la perdita e quello relativo alla minaccia. Nessuna risposta è corretta.

322. L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: parzialmente vera. vera. falsa. non è stata dimostrata empiricamente.

323. Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino?. più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo evitante. più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo ambivalente. non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento. nessuna opzione è corretta.

324. Quale dei seguenti sintomi è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteraura?. il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento. il gioco ripetitivo e stereotipato. Tutte le risposte sono corrette. la reattività psicologica.

325. L'affermazione "Gli effetti della violenza assistita si esprimono in termini sia di trasmissione intergenerazionale del comportamento violento osservato in casa, che viene ripetuto dalle ex-vittime ormai adulte nei confronti dei partner, sia di comportamenti devianti che si manifestano in altri contesti quale quello scolastico, del gruppo dei pari, o del contesto sociale allargato" è: vera. falsa. parzialmente vera. non è stata dimostrata empiricamente.

326. Qual è l'effetto della violenza assistita sul legame d'attaccamento madre-bambino?. il legame di attaccamento mamma-bambino è di tipo sicuro. più è grave la violenza subita dalla madre, più aumenta la probabilità che il figlio instauri un legame di tipo insicuro. all'aumentare della gravità della violenza subita dalla madre, aumenta anche la possibilità che i figli instaurino un legame di tipo disorganizzato. non esistono studi che abbiano dimostrato un legame tra violenza assistita e attaccamento.

327. Quale dei seguenti sintomi non è conseguente all'aver assistito ad un'aggressione familiare nei confronti del caregiver, secondo quanto sostenuto da Lehmann all'interno di una rassegna della letteratura?. il ricordo intrusivo ed incontrollabile dell'evento. la reattività psicologica. nessuna opzione è corretta. il gioco ripetitivo e stereotipato.

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