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Paniere G1

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Paniere G1

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Med. Est.

Creation Date: 2025/05/08

Category: Others

Number of questions: 103

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Qual è il fine della medicina estetica?. □ Tutte le risposte sono corrette. □ La ricostruzione dell'equilibrio psicofisico dell'individuo sano. □ La costruzione dell'equilibrio psicofisico di un individuo. □ Migliorare la qualità di vita di persone a disagio a causa di un inestetismo.

Cosa si intende per medicina restitutiva?. □ Una medicina che è in grado di ringiovanire il sistema biologico. □ Una medicina che restituisce un aspetto sano al corpo. □ Una medicina che è in grado di ripristinare le funzioni fisiologiche turbate. □ Una medicina che restituisce lo stile di vita di un'età più giovane.

Cosa si intende per imbarazzo della scienza?. □ Considerare il ricorso alla medicina estetica come l'ammissione di non star bene con il sé. □ Il considerare la medicina estetica una medicina in grado di curare qualcosa. □ Nessuna delle altre risposte è corretta. □ L'applicazione delle conoscenze scientifiche e mediche per curare il non bello assimilandolo al male.

Per quale motivo il tempo di guerra ha permesso lo sviluppo della medicina estetica?. □ Nessuna delle altre risposte è corretta. □ Perché gli esperimenti svolti in questi periodi hanno fornito una spinta fondamentale alla chirurgia. □ Perché il ripristinare le funzioni biologiche e sociali di individui rimasti mutilati faceva della medicina estetica una scienza nobile. □ Il tempo di guerra non è stato positivo per la medicina estetica.

Perché la medicina estetica al giorno d'oggi non deve considerarsi un'arte?. □ Perché può essere ammessa l'autoprescrizione del paziente. □ Perché deve essere soggetta al libero arbitrio. □ Nessuna delle altre risposte è corretta. □ Perché deve mantenere una forte deontologia di base.

Oggi il valore dell'estetica viene considerato pubblico o privato?. □ Quasi totalmente pubblico. □ In stessa misura pubblico e privato. □ Esclusivamente privato. □ Quasi totalmente privato.

Quale di questi non è un difetto estetico giustificabile?. □ Una normalità negata. □ Una carenza di determinazioni fisiche. □ Una mancanza di determinazione nella forma necessaria per l'attività sociale. □ Sono tutti considerabili difetti giustificabili.

Oggi l'invecchiamento non viene più considerato come qualcosa da subire passivamente perché…. □ Perché abbiamo a disposizione gli strumenti per combattere il trascorrere del tempo. □ L'invecchiamento è diventato qualcosa da nascondere e mascherare. □ La medicina estetica permette di "rinegoziare" entro certi limiti gli effetti del progredire del tempo. □ Nessuna delle altre risposte è corretta.

La correzione del brutto non deve mai essere più importante della cura del male, ma…. □ Il fine della medicina estetico è diverso da quello di tutte le altre branche mediche. □ La medicina estetica non deve essere considerata una medicina curativa. □ Questo non esime la medicina dall'onere di assicurare un'attenzione estetica entro limiti ragionevoli. □ La medicina estetica si limita al trattamento degli inestetistmi e non della patologia che li ha causati.

Perché in futuro la medicina estetica dovrebbe lavorare a stretto contatto con altre discipline mediche e psicologiche?. □ Perché la correzione del brutto e la cura del male, spesso, non sono nettamente distinte. □ Tutte le risposte sono corrette. □ Perché è in grado di coordinare discipline ancora troppo separate tra loro. □ Perché la medicina estetica è un metavalore che sovrintende ad aspetti medici, sociali e psicologici.

01. Nelle obbligazioni di mezzi il debitore ha adempiuto la propria obbligazione: □ quando ha tenuto la diligenza richiesta dalla prestazione. □ Quando non ha arrecato danno altrui. □ Nessuna delle altre risposte. □ Quando ha svolto un’attività e ha raggiunto il risultato.

L’accertamento in giudizio della responsabilità per fatto illecito (ai sensi dell’art. 2043 cod.civ.) presuppone la prova di: □ nessuna delle altre risposte. □ soltanto il comportamento commissivo o omissivo (il fatto illecito), il danno ingiusto ed il nesso di causalità tra condotta e danno. □ il comportamento commissivo o omissivo (il fatto illecito), il danno ingiusto, il nesso di causalità tra condotta e danno, nonchè il dolo o la colpa del soggetto;. □ soltanto il comportamento commissivo o omissivo (il fatto illecito) ed il danno ingiusto;.

Nella legittima difesa e nello stato di necessità: □ manca il nesso di causalità. □ nessuna delle altre risposte. □ Il danno cagionato non è ingiusto. □ non è stato cagionato alcun danno.

Nella responsabilità per fatto illecito, ogni danno dà diritto a pretendere il risarcimento?. si. □ No, solo il danno ingiusto. □ Al danno non consegue mai il risarcimento. □ Nessuna delle altre risposte.

Nell’adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio di un’attività professionale, la diligenza deve essere valutata: □ in base alle conoscenze medie della categoria. □ con riferimento alla natura dell’attività esercitata;. □ in base alle proprie conoscenze. □ con riferimento al modello del “buon padre di famiglia”;.

Nel caso di colpa, l’evento si verifica per: □ negligenza, imprudenza, imperizia, inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline. □ coscienza e volontà del soggetto;. □ dolo del soggetto. □ inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.

Si versa in un caso di “colpa grave” : □ quando il professionista ha posto in essere una prestazione diligente. □ quando il professionista ha posto in essere una prestazione negligente, imprudente, imperita. □ nessuna delle altre risposte. □ nei casi di macroscopica violazione delle regole proprie della professione, nei casi di grave imperizia, prudenza e negligenza, ovvero nei casi di estrema avventatezza decisionale, superficialità, trascuratezza.

Quando la colpa dipende da imperizia e la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d’opera (ad esempio, l'infermiere): □ risponde dei danni solo in caso di dolo. □ risponde dei danni solo in caso di dolo o colpa grave. □ nessuna delle altre risposte. □ risponde dei danni solo in caso di colpa lieve.

Secondo la legge Gelli – Bianco (legge n. 24/2017) in vigore, la responsabilità della struttura sanitaria, sociosanitaria, pubblica o privata: □ ha natura contrattuale e extracontrattuale. □ ha natura extracontrattuale;. □ nessuna delle altre risposte. □ ha natura contrattuale.

L’art. 7, comma 5, della legge Gelli- Bianco (legge n. 24/2017) rubricato “Responsabilità civile della struttura e dell'esercente la professione sanitaria” stabilisce espressamente che “Le disposizioni del presente articolo costituiscono norme imperative (…)”. Ciò significa che: □ Tutte le disposizioni contenute nell’art. 7 possono essere derogate contrattualmente dalle parti. □ Solo la disposizione dell’art. 7, comma 5 non può essere derogata contrattualmente dalle parti. □ Tutte le disposizioni contenute nell’art. 7 non possono essere derogate contrattualmente dalle parti;. □ nessuna delle altre risposte.

Fondamento della legge Gelli – Bianco è il c.d. “Risk management”, in base al quale: □ nessuna delle altre risposte. □ Il rischio clinico deve essere controllato dal singolo medico operante presso una struttura sanitaria. □ Il rischio clinico deve essere controllato da chi predispone e deve presidiare i processi sanitari. □ Il rischio clinico non può essere controllato;.

Secondo la legge Gelli – Bianco (legge n. 24/2017) in vigore, la responsabilità dell’esercente la professione sanitaria che opera, a qualunque titolo, anche libero-professionale, in strutture sanitarie o sociosanitarie sia pubbliche che private (c.d. “Sanitario strutturato”) che ha stipulato un contratto con il paziente: □ ha natura contrattuale e extracontrattuale. □ ha natura contrattuale. □ ha natura extra-contrattuale. □ nessuna delle altre risposte.

La responsabilità del chirurgo estetico per errore esecutivo viene meno: □ solo per caso fortuito. □ per caso fortuito o forza maggiore;. □ solo per forza maggiore;. □ nessuna delle altre risposte;.

Può essere ipotizzabile una responsabilità del chirurgo estetico che ha eseguito correttamente un intervento, con esito fausto, ma a cui è conseguito il raggiungimento di un risultato estetico differente da quello contrattato?. □ Non può essere ipotizzabile alcuna responsabilità in capo al chirurgo estetico, dato che l’intervento è stato correttamente eseguito. □ Può essere ipotizzabile una responsabilità del medico per intervento medico arbitrario, qualora il risultato, seppur adeguatamente raggiunto, non sia stato previamente rappresentato al paziente. □ Può essere ipotizzabile una responsabilità del chirurgo estetico per errore esecutivo. □ Nessuna delle altre risposte.

In cosa consiste il danno non patrimoniale: □ un’incidenza economica diretta sul patrimonio del paziente, che deve essere dimostrata nella propria esistenza e consistenza. □ nessuna delle altre risposte. □ La valutazione economica che la lesione ha avuto sull’integrità psicofisica della persona;. □ mancati guadagni che siano conseguenza immediata e diretta del comportamento illecito del sanitario e che sono immediatamente traducibili in termini economici.

E’ configurabile un’ipotesi di danno di natura non patrimoniale se il paziente, per sopperire agli errori posti in essere dal chirurgo nel primo intervento, deve sottoporsi ad un secondo intervento di chirurgia plastica?. □ Sì, perché i danni di natura non patrimoniale sono configurabili sempre. □ Sì, perché il paziente subisce, anche solo per questo, un danno, un trauma psichico, perché dovrà affrontare una nuova operazione chirurgica, inutile se la prima fosse andata a buon fine. □ No, sono configurabili sono danni di natura patrimoniale, pari al costo del secondo intervento chirurgico. □ nessuna delle altre risposte.

Il danno estetico: □ nessuna delle altre risposte. □ è una specie di danno patrimoniale. □ è una specie di lucro cessante. □ laddove prodottosi, è una specie di danno non patrimoniale.

La titolarità di una posizione di garanzia: □ non comporta un automatico addebito di responsabilità colposa a carico del garante;. □ comporta un automatico addebito di responsabilità dolosa a carico del garante;. □ comporta un automatico addebito di responsabilità colposa a carico del garante;. □ comporta un automatico addebito di responsabilità colposa o dolosa a carico del garante.

In relazione alla punibilità dell’esercente la professione sanitaria per fatti di omicidio colposo o lesioni colpose commessi nell’ esercizio della professione sanitaria, alla luce dell’interpretazione data dalle Sezioni Unite penali della Corte di Cassazione con la c.d. “Sentenza Mariotti” (Cass.pen. SS.UU., 22 febbraio 2018, n. 8770): □ l’errore “a valle” è sempre censurabile. □ l’errore “a monte” è sempre censurabile. □ l’errore “a monte” è sempre scusabile. □ nessuna delle altre risposte.

Gli «inestetismi» causati dall’operazione chirurgica possono essere condotte tipiche di reato e, quindi, essere rilevanti in sede penale?. □ Sì, sempre. □ No, mai;. □ nessuna delle altre risposte. □ Sì, ma soltanto se siano tali da incidere in maniera compromettente sullo stato psicologico-emotivo del paziente;.

Qual è il vigente disposto normativo inerente la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro. □ DGR 3018/2012. □ D. M. 37/2008. □ D.LGS 626/1994. □ D.LGS 81/2008.

Quali sono gli obblighi non delegabili del datore di lavoro?. □ l'allontanamento del lavoratore dall'esposizione al rischio. □ Elaborazione del documento di valutazione dei rischi e nomina del responsabile del servizio prevenzione e protezione. □ Adempiere agli obblighi di informazione, formazione e addestramento. □ La partecipazione e consultazione dei lavoratori.

Il Datore di Lavoro può essere anche RSPP ?. □ Solo un consulente esterno. □ Se in possesso dei requisiti previsti dal D. Lgs. 81/08. □ Solo un dipendente. □ Solo il Rappresentante dei Lavoratori.

Il Datore di Lavoro può chiedere la consulenza di esperti e specialisti per la stesura del Documento di analisi dei rischi?. si. □ Solo dell'RSPP. □ Di tutte le figure adette alla sicurezza interne allo studio professionale. □ Solo del Rappresentante dei Lavoratori.

Cosa sono i D.P.I.?. □ Attrezzature dei servizi di soccorso e di salvataggio. □ Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere utilizzata individualmente dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro. □ Apparecchi portatili per individuare e segnalare rischi e fattori nocivi. □ Tutte le risposte date.

Gli impianti dei locali che verranno adibiti all’attività devono essere dotati del?. □ Certificato di conformità ai sensi D.M. 38/08. □ Certificato di destinazione urbanistica. □ Libretto d’uso e manutenzione. □ SCIA antincendio.

Le apparecchiature installate per poter essere utilizzati che documentazione devono avere a corredo?. □ Tutte le risposte date. □ Certificazione degli impianti a cui sono collegati. □ Certificato di prevenzione incendi. □ Certificazione CE, Libretto d'istruzioni di uso e manutenzione, Registri delle verifiche periodiche e manutenzioni e documenti amministrativi per le operazioni affidate a terzi.

In quali locali possono essere svolte attività mediche che prevedono l’uso di apparecchiature elettromedicali?. □ Solo in locali di gruppo 0, 1 e 2 in relazione al tipo di elettromedicale scelto per l’utilizzo. □ in tutti i locali in cui si può garantire continuità di alimentazione elettrica. □ In tutti i locali in cui sono state fatte verifiche periodiche previste dalle norme. □ Nessuna delle risposte date.

Qual’è la periodicità delle verifiche di Legge dell’impianto elettrico per i locali ad uso medico di gruppo 1?. □ Nessuna delle risposte date. □ Ogni due anni. □ Ogni cinque anni. □ Ogni semestre.

Che cos’è un Apparecchio Elettromedicale?. □ Apparecchio medico munito di marchio CE. □ Apparecchio elettrico munito di non più di una connessione ad una particolare rete di alimentazione. □ Apparecchio medico installato in conformità alle istruzioni del fabbricante. □ Tutte le risposte date.

La manutenzione periodica degli apparecchi elettromedicali deve essere eseguita secondo le indicazioni del?. □ Certificato di conformità. □ Nessuna delle risposte date. □ Libretto d’uso e manutenzione. □ Registro delle manutenzioni.

Quale è il colore dell'indicatore dell'elettrobisturi quando l'uscita è per coagulazione?. □ Blu. □ Nessuna delle risposte date. verde. □ Rosso.

Quali sono le apparecchiature che emettono radiazioni non ionizzanti?. □ Forno a microonde. □ Tutte le risposte date. □ Risonanza magnetica nucleare. □ Laser.

Quale frequenza hanno le onde sonore dette ultrasuoni?. □ 20hHz. □ 2hHz. □ Inferiore a 20Hz. □ Superiore a 20kHz.

Quali sono i DPI previsti nell’uso del laser?. □ Guanti che isolano termicamente. □ Visiera, maschera facciale. □ Respiratori facciali filtranti. □ Occhiali ed indumenti di protezione.

Quali sono le tre modalità di assorbimento di un agente chimico?. □ Intrarticolare, intraperitoneale ed intrapleurica. □ Ingestione, contatto cutaneo e inalazione. □ Sottocutanea, intramuscolo ed endovena. □ Nessuna delle altre risposte.

Su quali procedure il Datore di Lavoro è obbligato ad informare il lavoratore?. □ quelle per la lotta antincendio. □ quelle sul primo soccorso. □ Tutte le risposte date. □ quelle sull'evacuazione dai luoghi di lavoro.

Quali sono le fasi atte ad evitare negli ambienti il rischio biologico ?. □ Tutte le risposte date. □ sterilizzare. □ igienizzare. □ disinfettare.

Cosa indica la colorazione posta sull'ogiva di bombole contenenti gas medicinali ?. □ Tipo di gas. □ Tipologia del gas o natura del pericolo associato. □ Nessuna delle risposte date. □ Natura del pericolo associato.

Che differenza esiste tra un agente biologico di classe 4 ed un agente biologico di classe 3?. □ Il primo si trasmette per via respiratoria il secondo per via ematica. □ Entrambi gli agenti costituiscono rischio di malattia ma è poco probabile che si propaghino mentre per il primo non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche per l’altro esistono. □ Tutte le risposte date. □ Entrambi gli agenti costituiscono serio rischio di malattia e di propagazione ma mentre per il primo non sono disponibili, di norma, efficaci misure profilattiche o terapeutiche per l’altro esistono.

Quale esigenza ha spinto per il nuovo Regolamento Europeo in tema di trattamento dei dati?. □ Il nuovo contesto socio politico in particolare 1. evoluzione tecnologica 2. globalizzazione 3. disponibilità dei dati da parte dei singoli 4. importanza per l’economia. □ Ogni decennio il Parlamento Europeo deve aggiornare le normative in vigore per gli Stati Membri. □ Scaduto il termine di validità della Direttiva europea 95/46 che regolava la stessa materia. □ E' un obbligo imposto dalla Corte di Giustizia Europea.

Quale normativa reggeva la materia "privacy" prima del Regolamento 679/16?. □ Il Garante della Privacy emanava annualmente delle Autorizzazioni Generali valide per materia (Ospedali, Banche, Assicurazioni, Imprese, Sindacati…..). □ Ogni Stato membro era indipendente e in Italia era vigente prima la Legge 675/1996 seguita dal D.Lgs. 196/2003. □ Nessuna legge regolamentava la materia perché il concetto di "privacy" era sconosciuto. □ Prima del Regolamento la Direttiva 95/46/CE era il principale strumento normativo a tutela delle persone fisiche in materia di trattamento dei dati personali recepita in Italia con il D.Lgs 196/2003.

Quali sono i principi che secondo il Regolamento 679/16 devono applicarsi al trattamento dei dati?. □ Il Regolamento ha come principio cardine di riferimento solo la legittimità, cioè il rispetto della norma. □ Tutti i principi di etica personale e professionale finalizzati alla tutela della riservatezza. □ Liceità, correttezza, trasparenza, un utilizzo per finalità determinate, esplicite e legittime, un utilizzo minimo, cioè solo i dati strettamente necessari per quel fine, esattezza, integrità, riservatezza e corretta conservazione. □ Il Regolamento rimanda per i principi alla normativa nazionale.

Qual è il significato della parola "Accountability"?. □ ACCOUNTABILITY è il principio per eccellenza del Regolamento 679/16 significa “responsabilizzazione"e sta ad indicare il passaggio da una disciplina di “adempimenti” ad una disciplina di natura molto più sostanziale. □ Non ha alcun significato particolare nel contesto del trattamento dei dati. □ Vuol dire "accantonare tutti i diritti a favore della privacy". □ E' uno dei principi generali del Regolamento UE per l'archiviazione dei dati.

Quali dati tratta il Regolamento 679/2016?. □ Non parla di trattamento dei dati ma solo di obblighi giuridici. □ Nessuna risposta è corretta. □ Dati personali (anagrafici, bancari, finanziari…) e categorie particolari di dati personali e precisamente l'origine razziale o etnica, le opinioni politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, la salute o la vita sessuale o l'appartenenza sindacale, nonché dati genetici e dati biometrici. □ I dati anagrafici e sanitari.

Quali sono le regole del trattamento?. □ Il trattamento dei dati personali (anagrafici, finanziari, bancari….) deve sottostare alle regole previste dall’art.lo 6 del Regolamento, mentre per le categorie particolari di dati personali (salute, opinioni politiche…..) le regole sono previste dall’articolo 9 del GDPR. □ Non ci sono regole particolari basta non diffondere i dati. □ Sono le regole tutte del GDPR. □ Sono le regole previste discrezionalmente dal Titolare del trattamento.

Che differenza c'è tra dato anonimo e dato pseudonimizzato?. □ Il dato anonimo è quello sanitario mentre tutti gli altri sono pseudonimizzati. □ Il dato anonimo è tale quando riguarda un minore per gli adulti i dati sono pseudonimizzabili. □ Non c'è alcuna differenza: in entrambe i casi vengono nascosti i rifermenti della persona. □ Il dato anonimo impedisce la ricostruzione dell’informazione per chiunque mentre il dato pseudonimizzato o l’oscuramento parziale è il risultato di un processo reversibile.

Il Titolare del trattamento e il Responsabile del trattamento sono la stessa persona?. □ No, perché il Titolare decide le finalità del trattamento mentre il Responsabile decide le modalità per attuarle. □ Si,perché il Titolare è appunto il Responsabile del trattamento dei dati. □ No, perché il Titolare determina finalità, modalità e strumenti del trattamento, mentre i Responsabili sono le persone fisiche o giuridiche che trattano i dati per conto e nel pieno rispetto delle disposizioni del Titolare. □ Dipende dalla scelta di accountability di ogni organizzazione.

Chi sono gli "incaricati del trattamento"?. □ Sono le persono giuridiche delegate dal titolare a trattare i dati per alcuni specifici contratti. □ Sono tutti i dipendenti di una struttura che tratta i dati. □ Gli “incaricati” al trattamento sono le persone fisiche autorizzate a trattare i dati e quindi coloro che esplicano operativamente le attività di trattamento. □ Sono i Dirigenti delle ditte incaricate di conservare e archiviare i dati in cloud.

E' necessaria una "politica" privacy per un'organizzazione o bastano le procedure?. □ Servono entrambe perché lo prevede la legge. □ La policy non serve perché le regole generali sono già contemplate nel Regolamento europeo e nelle leggi nazionali. □ Servono entrambe perché la "politica" contiene dichiarazioni di intenti, scopo, campo di applicazione, descrizione delle attività (comportamenti attesi, riferimenti),mentre le “procedure” sono più strettamente regole di comportamento. □ Dipende dal sistema qualità adottato dall'organizzazione perché non sono indispensabili.

Servono le "informative" in un sistema privacy?. □ Non sono obbligatorie ma hanno un indubbia utilità per esporre all'interessato tutti i suoi diritti quindi è buona cosa predisporle. □ Non servono e non sono obbligatorie quindi è una scelta discrezionale. □ Sono obbligatorie per legge ma non servono ai fini del trattamento: si potrebbe farne a meno. □ Le informative sono documenti fondamentali nel contesto della privacy sia perché consentono di informare l'interessato sui propri diritti sia perché sono obbligatori ai sensi del Regolamento UE.

Esiste un elenco delle misure minime di sicurezza?. □ Le misure di sicurezza sono scritte nel Codice della Privacy. □ Le misure di sicurezza sono scritte nel Regolamento europeo e nel Codice della Privacy. □ Le misure di sicurezza sono scritte nel Regolamento europeo. □ Le misure di sicurezza non sono elencabili: devono "garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio" del trattamento.

E' obbligatorio fare una valutazione dei rischi in ambito privacy?. □ Si, perché ogni processo in cui è presente un trattamento dei dati personali comporta un rischio per la sicurezza della persona. □ Non è obbligario ma facoltativo. □ Non serve, basta fare attenzione quando si trattano i dati. □ La valutazione dei rischi è un processo non applicabile alla privacy.

Cosa deve intendersi per valutazione d'impatto?. □ Tutte le risposte sono corrette. □ La valutazione d'impatto è un outcome. □ La valutazione d'impatto esita dalla valutazione dei rischi. □ La valutazione d'impatto sulla protezione dei dati deve determinare, l'origine, la natura, la particolarità e la gravità del rischio.

Quando si manifesta una violazione dei dati?. □ Quando una violazione di sicurezza comporta accidentalmente o in modo illecito la distruzione, la perdita, la modifica, la divulgazione non autorizzata o l’accesso ai dati personali. □ Quando il software non funziona correttamente. □ Nessuna risposta è corretta. □ Quando c'è un errore umano.

Che tipo di responsabilità sussiste nel caso di una violazione di dati?. □ Responsabilità amministrativa, civile per risarcimento del danno e penale nei casi previsti dal Codice della Privacy. □ Non c'è alcuna responsabilità fino a prova contraria. □ Responsabilità del Titolare e quindi il diritto al risarcimento del danno sempre. □ Responsabilità amministrativa per mala gestio.

L'interessato può reclamare per come sono stati trattati i propri dati?. □ L'interessato non ha titolo per fare un reclamo. □ L'interessato può solo chiedere il risarcimento dei propri danni quando esistenti. □ L'interessato può solo opporsi negando il consenso. □ L’interessato unitamente all’esercizio dei propri diritti può anche proporre reclamo al Garante, fare richiesta di risarcimento dei danni all'Autorità Giudiziaria, impugnare il provvedimento del Garante avanti l'AutoritàGiudiziaria.

Il Dossier Sanitario ha le stesse regole del Fascicolo Sanitario Elettronico?. □ Si sono la stessa cosa, cambia solo il modo di definirli. □ Sono due contenitori diversi ma le regole di accesso sono uguali perché senza il consenso alla consultazione non è possibile conoscerne il contenuto. □ Sono due contenitori diversi perché non sono alimentati dalla stessa documentazione sanitaria. □ Nessuna risposta è corretta.

Il consenso deve sempre essere chiesto prima di erogare una prestazione sanitaria?. □ Il consenso per la cura non deve più essere richiesto, serve però acquisirlo per l'accesso ai dati del FSE e DSE. □ Il consenso non deve più essere richiesto quando il paziente è in cura. □ Dipende dalle regole della struttura che sta trattando i dati. □ Si, il consenso è fondamentale per poter trattare i dati.

Oscuramento e oblio sono la stessa cosa?. □ Nessuna risposta è corretta. □ L'oscuramento è la situazione di quando i dati non vengono cancellati ma restano a sistema anche se non visibili ,mentre l'oblio è conseguente alla cancellazione dei dati. □ I dati cancellati generano oscuramento e oblio insieme. □ L'oblio è la conseguenza dell'oscuramento dei dati.

Cosa rappresenta l'autodeterminazione?. □ La possibilità del paziente di decidere in merito alla propria salute, in altri termini la volontà del paziente. □ Non è una definzione che rileva ai fini della privacy. □ La possibilità di imporre le proprie decisioni. □ Significa dare il consenso.

Quali sono i rischi in Telemedicina?. □ Nessun rischio perché se il paziente non consente al trattamento può manifestarlo direttamente tramite videoterminale. □ I rischi tipici della mancata acquisizione del consenso. □ Solo i rischi di un trattamento sanitario non performante in quanto il paziente non è presente. □ I rischi informatici conseguenti all'utilizzo delle teconologie e quindi Furto o la Perdita di dati, il Furto di identità, l'Interruzione dell'attività produttiva, lo Spionaggio o Sabotaggio, la Violazione della privacy, la Violazione dei diritti intellettuali e la Frode, nonchè i rischi di identificazione corretta del paziente.

Quali responsabilità in Telemedicina del professionista?. La prestazione sanitaria in telemedicina deve rispettare gli stessi requisiti previsti per la “medicina tradizionale”e quindi anche in tema di informazioni rese al paziente e consenso. □ Nessuna risposta è corretta. □ La responsabilità del professionista è aggravata dal fatto che la prestazione è resa in remoto. □ Nessuna particolare responsabilità dal punto di vista del trattamento dei dati, rileva solo una responsabilità professionale.

Sono fonti del diritto della pubblicità: □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ solo l’Autodisciplina pubblicitaria. □ solo le leggi dello Stato. □ Le leggi dello Stato e l’Autodisciplina pubblicitaria.

A chi si applica la normativa statuale in materia pubblicitaria?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Si applica solo agli operatori italiani che svolgono l’attività di comunicazione pubblicitaria nel territorio italiano;. □ Si applica a tutti coloro che operano e/o veicolano messaggi pubblicitari nel territorio italiano, indipendentemente dall’origine o provenienza dell’operatore che svolge l’attività di comunicazione pubblicitaria;. □ Si applica solo agli operatori stranieri che svolgono l’attività di comunicazione pubblicitaria nel territorio italiano;.

A chi si applica il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Il Codice di Autodisciplina si applica nei confronti di tutti i residenti in Italia;. □ Il Codice di Autodisciplina si applica soltanto nei confronti di quei soggetti che, direttamente o attraverso le associazioni di categoria e professionali alla quale appartengono, riconoscono lo IAP e la conseguente applicabilità nei loro confronti delle norme contenute nel Codice di Autodisciplina;. □ Il Codice di Autodisciplina si applica a tutti gli operatori italiani che svolgono l’attività di comunicazione pubblicitaria nel territorio italiano;.

Quali sono gli elementi caratterizzanti una “pubblicità” (come definita nel Codice di Autodisciplina e nel Codice del Consumo)?. □ Gli elementi caratterizzanti una pubblicità sono: a) una comunicazione; b) che promana da un’impresa; c) con finalità promozionale; d) diffusa presso il pubblico;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Gli elementi caratterizzanti una pubblicità sono: a) una comunicazione; b) che promana da un’impresa; c) con finalità promozionale;. □ Gli elementi caratterizzanti una pubblicità sono: a) una comunicazione; b) che promana da un’impresa;.

Ai fini della qualificazione di un determinato fenomeno come pubblicità, nella nozione di messaggio si deve intendere ricompresa anche la forma di presentazione al pubblico di un determinato prodotto (ossia il suo “packaging”)?. □ Sì. □ A volte. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ NO.

Nell’ambito dello IAP, quali sono gli organi deputati all’attività di verifica della correttezza della comunicazione commerciale?. □ Solo il Giurì;. □ Il Giurì e il Comitato di Controllo;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Il Consiglio Direttivo e la Commissione di Studio;.

Qual è l’organo autodisciplinare preposto alla tutela del cittadino-consumatore?. □ Il Giurì;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Il Comitato di Controllo;. □ Il Consiglio Direttivo;.

Qual è l’organo autodisciplinare che giudica la comunicazione commerciale?. □ Il Comitato di Controllo;. □ Il Giurì;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ La Commissione di Studio;.

Quali sono i principi cardini dell’intero sistema di autodisciplina pubblicitaria?. □ Il consenso e il principio di lealtà della comunicazione commerciale;. □ Il divieto di ingannevolezza e il principio di lealtà della comunicazione commerciale;. □ Il divieto di non concorrenza e il principio di lealtà della comunicazione commerciale;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta.

Lo shock advertising è un caso di: □ pubblicità occulta;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ iperbole pubblicitaria;. □ cinismo pubblicitario;.

Il principio di "lealtà della comunicazione commerciale” si riferisce: □ alla deontologia professionale dei Membri del Giurì;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ alla deontologia professionale degli inserzionisti pubblicitari;. □ al messaggio pubblicitario;.

La comunicazione commerciale può essere considerata ingannevole solo perché presenta il prodotto o servizio pubblicizzato in modo allettante?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Sì. □ No. □ Dipende dal prodotto o dal servizio.

Qual è il parametro di riferimento per valutare l’ingannevolezza della comunicazione commerciale utilizzato sia dal Codice di Autodisciplina che dal Codice del Consumo?. □ Il consumatore medio;. □ l’esperto del settore;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ il consumatore sprovveduto;.

Come si individua il “consumatore medio” secondo il Giurì?. □ Non deve essere individuato, perché il parametro di riferimento non muta nel tempo. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Immedesimandosi ed indagando la tipologia e le caratteristiche del consumatore del prodotto a cui la comunicazione commerciale si riferisce. □ Senza considerare la tipologia e le caratteristiche del consumatore del prodotto a cui la comunicazione commerciale si riferisce.

Secondo il “principio di verità”: □ qualsiasi informazione relativa a limitazioni essenziali (di un prodotto o di un servizio) deve essere esplicitata nel contesto della pubblicità stessa;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ chiunque si avvalga della comunicazione commerciale deve essere in grado di dimostrare la veridicità dei dati e delle affermazioni veicolate;. □ una comunicazione commerciale accettabile per un determinato mezzo o per un determinato prodotto non necessariamente è accettabile per altri, in considerazione delle differenti caratteristiche dei vari mezzi e dei vari prodotti;.

Ai fini dell’applicazione, nel sistema autodisciplinare, del “test di verità”, il messaggio pubblicitario, composto da parole e da immagini: □ deve essere valutato, tenendo conto solo del significato delle immagini utilizzate;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ deve essere valutato, tenendo conto solo del significato delle parole utilizzate;. □ deve essere valutato nella sua interezza, tenendo conto del significato complessivo risultante da parole e da immagini;.

Nel sistema autodisciplinare, sono sempre vietate le informazioni parziali presenti in una comunicazione commerciale?. □ No, le informazioni parziali sono vietate solo quando determinano una percezione complessiva del consumatore medio errata. □ Sì, le informazioni parziali sono sempre vietate. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Le informazioni parziali non sono mai vietate.

Soltanto la veicolazione di informazioni non veritiere, ambigue, incomplete o contraddittorie può determinare l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ No, l’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario può essere determinata anche dall’omissione di alcune informazioni rilevanti per il consumatore. □ Sì. □ L’ingannevolezza di un messaggio pubblicitario non dipende dalle informazioni veicolate.

Ai sensi dell’art. 2 del Codice di Autodisciplina, la “mezza verità” equivale alla menzogna pubblicitaria: □ sempre;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ solo quando ciò che viene taciuto è essenziale per percepire ciò che invece viene enunciato con esattezza o in modo aderente alla realtà effettiva;. □ mai;.

Quando l’utilizzo, in ambito pubblicitario, di note e precisazioni (c.d. “super”) è illecito?. □ L’utilizzo è illecito se esse forniscono informazioni correttive o limitative rispetto al messaggio principale. □ L’utilizzo di note e precisazioni (c.d. “super”) è sempre lecito. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ L’utilizzo è illecito se esse forniscono informazioni integrative rispetto al messaggio principale.

In relazione all’impiego di note e super nell’ambito di telecomunicati pubblicitari, la liceità o meno degli stessi ai fini del giudizio di ingannevolezza deve essere valutata caso per caso, tenendo in considerazione diversi parametri, tra i quali: [completare la frase]. □ il “sovraffollamento” e la concentrazione di parlato e scritto insieme (solo questi due parametri);. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ la durata di permanenza sullo schermo (solo questo parametro);. □ tutte le altre risposte sono corrette.

Quale tra le seguenti risposte contiene il “principio di variabilità”, enunciato all’art. 16 del Codice di Autodisciplina: □ “Una comunicazione commerciale accettabile per un determinato mezzo o per un determinato prodotto non necessariamente è accettabile per altri, in considerazione delle differenti caratteristiche dei vari mezzi e dei vari prodotti.”. □ “La comunicazione commerciale deve evitare ogni dichiarazione o rappresentazione che sia tale da indurre in errore i consumatori, anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto, il prezzo, la gratuità, le condizioni di vendita, la diffusione, l’identità delle persone rappresentate, i premi o riconoscimenti.”. □ “La comunicazione commerciale deve essere onesta, veritiera e corretta. Essa deve evitare tutto ciò che possa screditarla.”. □ nessuna delle altre risposte è corretta.

Nella comunicazione commerciale relativa a trattamenti fisici ed estetici della persona, è consentito dal Codice di Autodisciplina l’inserimento di richiami a raccomandazioni o attestazioni di tipo medico?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Sì, è espressamente previsto dall’art. 24 del Codice di Autodisciplina;. □ No, è espressamente vietato dall’art. 24 del Codice di Autodisciplina;. □ Il Codice di Autodisciplina non regola la comunicazione commerciale relativa a trattamenti fisici ed estetici della persona;.

Ai sensi dell’art. 4 del Codice di Autodisciplina, “Le testimonianze e altre forme di accreditamento di un prodotto, con finalità promozionali, devono rendere palese la loro natura ed essere autentiche e responsabili”. La “testimonianza” a cui si riferisce l’art. 4 del Codice di Autodisciplina è quella del “testimonial”?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ No;. □ L’art. 4 del Codice di Autodisciplina non si riferisce alle “Testimonianze”;. □ Sì;.

Secondo la giurisprudenza autodisciplinare, per essere lecita, l’esagerazione nella comunicazione commerciale deve essere: □ non riconoscibile;. □ secondo la giurisprudenza autodisciplinare, l’esagerazione nella comunicazione commerciale è sempre illecita;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ palesemente iperbolica per il consumatore medio;.

Un messaggio pubblicitario che non rende chiara al consumatore medio la sua natura promozionale: □ è lecito;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ viola il “principio di variabilità”;. □ non rispetta il "principio di trasparenza e riconoscibilità della pubblicità”.

Se l’influencer non adottasse alcun accorgimento per rendere edotto il pubblico della natura pubblicitaria del proprio post e dell’ esistenza di un accordo commerciale con il titolare del marchio oggetto di promozione, quale principio sarebbe violato?. □ Nessun principio sarebbe violato;. □ Il principio di variabilità;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Il principio di trasparenza pubblicitaria, e l’iniziativa pubblicitaria si tradurrebbe in una forma di pubblicità occulta;.

Se si vuole ottenere la condanna al risarcimento del danno causato dalla comunicazione commerciale illecita, a chi ci si deve rivolgere?. □ Al Giurì;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ All’AGCM;. □ Al Giudice ordinario;.

Nel procedimento in materia pubblicitaria davanti all’AGCM, l’AGCM può applicare una sanzione amministrativa pecuniaria?. □ No;. □ No, può soltanto risarcire il danno;. □ Sì;. □ nessuna delle altre risposte è coprretta.

Il Giurì quali sanzioni può irrogare?. □ nessuna delle altre risposte è coprretta. □ Il Giurì può solo ordinare di interrompere l’ulteriore diffusione della comunicazione commerciale non conforme al Codice di Autodisciplina e di dare notizia al pubblico;. □ Il Giurì può ordinare di interrompere l’ulteriore diffusione della comunicazione commerciale non conforme al Codice di Autodisciplina e di dare notizia al pubblico, mediante pubblicazione della relativa decisione, della contrarietà al Codice di Autodisciplina di una comunicazione commerciale;. □ Il Giurì può ordinare di interrompere l’ulteriore diffusione della comunicazione commerciale non conforme al Codice di Autodisciplina e irrogare una sanzione amministrativa pecuniaria;.

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