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pedagogia e didattica speciale 2023

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pedagogia e didattica speciale 2023

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esame novembre

Creation Date: 2023/11/18

Category: Others

Number of questions: 55

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La comunità educativa di accoglienza esprime e rivendica una forte identità: terapeutica. pedagogica. istituzionale. riabilitativa.

Parlare di integralità significa porre l’accento sulla totalità delle esigenze: di sviluppo della persona. individualizzanti della persona. contingenti della persona. socializzanti della persona.

Le strategie di gestione della classe risultano ormai: difficili da definire. assodate e validate dalla ricerca. affidate all’estro di ciascun docente. desuete.

La legge che introduce la figura dell’insegnante di sostegno è la legge: n. 1859 del 1962. n. 104 del 1992. n. 118 del 1971. n. 517 del 1977.

Il processo formativo verte soprattutto su scelte: relazionali. interiori. sociali. economiche.

Nell’intervento formativo rivolto al soggetto marginale occorre ridurre la diffidenza verso la situazione: economica. familiare. di apprendimento. personale.

Lo scopo generale della classificazione ICF è di fornire un linguaggio standard e unificato circa: la disabilità motoria. il funzionamento della persona. un bisogno educativo speciale. i disturbi specifici dell’apprendimento.

A partire dalla legge n. 104/1992 un ruolo sempre più attivo viene attribuito: alla scuola. agli specialisti di area medica. alla famiglia. al gruppo dei pari.

Il più delle volte la diversità viene vista come: una risorsa. un ostacolo. un fattore di contesto. un bene comune.

Le disabilità sensoriali implicano una serie di difficoltà nella sfera: cognitiva e sociale. motoria e linguistica. intellettiva e dell’autonomia personale. sociale e dell’autonomia personale.

La logica della identificazione tende alla: originalità. conclusione. stereotipia. omologazione.

La LIM può essere parte del generale processo di semplificazione delle attività didattiche, specialmente per quanto riguarda la semplificazione: dell’espressione grafico-pittorica. dell’espressione corporea. della sostituzione. della complessità concettuale.

In ottica inclusiva, il curricolo comune va adattato per accogliere le esigenze: della dirigenza scolastica. degli allievi portatori di disabilità. degli insegnanti curricolari. di ciascuno studente.

La specificità del discorso didattico deriva dalla sua imprescindibile esigenza di assumere l’apprendimento in correlazione: all’indottrinamento. alla scienza. alla pedagogia. all’insegnamento.

A questa legge si riconosce l’aver introdotto la parola “inserimento”, per sancire il processo di accoglienza, all’interno delle mura scolastiche, degli allievi con disabilità”. Si tratta della legge: n. 517 del 1977. n. 104 del 1992. n. 118 del 1971. n. 1859 del 1962.

Le linee Guida elaborare dal CAST circa l’Universal Design for Learning risalgono al: 2011. 2016. 1999. 2021.

La pluridisabilità sensoriale prevede la presenza simultanea di: disabilità visiva e uditiva. disabilità motoria e cognitiva. disabilità tattile e visiva. disabilità sensoriale e intellettiva.

Nel modello di funzionamento della persona dell’OMS agli estremi superiori e inferiori si trovano: i fattori contestuali e le condizioni scolastiche. le condizioni fisiche e i fattori contestuali. le condizioni fisiche e i fattori mentali. le condizioni familiari e i fattori ereditari.

Gli allevi con sindrome da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) hanno, tra gli altri aspetti, un deficit: dell’aggressività. motivazionale. sociale. dell’autostima.

Le due principali forme di aiuto per le madri sole disagiate sono rappresentate da: assistenza sociale pubblica e assistenza sociale privata. sostegno della famiglia d’origine e lavoro autonomo. assistenza sociale pubblica e aiuti da parte di amici. assistenza sociale pubblica e sostegno della famiglia d’origine.

La costruzione di un progetto educativo individualizzato in comunità educativa di accoglienza non può prescindere da un coinvolgimento: dell’assistente sociale. del soggetto per il quale viene realizzato. dell’ambiente comunitario ospitante. del consulente legale dell’utente.

Itard contribuì allo sviluppo di un primo approccio, alla persona con disabilità, di tipo: globale. critico. riabilitativo. terapeutico.

Tra gli obiettivi dell’intervento didattico a favore dello studente con disabilità visiva, vi è anche l’acquisizione di una buona competenza: psicologica. relazionale. linguistica. personale.

L’educazione costituisce l’insieme degli strumenti necessari per garantire la trasmissione della: scuola. cultura. formazione. società.

Gli strumenti compensativi e le misure dispensative, a favore degli studenti con DSA, trovano la loro ragion d’essere: nei principi di individualizzazione e personalizzazione didattica. nella pratica della collegialità. nel momento della verifica e della valutazione. nel PEI (piano educativo individualizzato).

La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità introduce il concetto di: accoglienza. integrazione. inclusione. inserimento.

“Azione che promuove lo sviluppo umano a più livelli”. La definizione si riferisce al termine: socializzazione. inculturazione. pedagogia. educazione.

La prospettiva bio-psico-sociale alla base di ICF identifica, nei fattori contestuali, due grandi ambiti, che interagiscono tra di loro: fattori personali e fattori sociali. fattori intrinseci e fattori estrinseci. fattori ambientali e fattori personali. fattori statici e fattori dinamici.

E’ piuttosto riduttivo considerare l’intervento educativo soltanto come: formazione. elevazione. costruzione. socializzazione.

La sfida della pedagogia speciale, in materia di progettazione didattica, è di riuscire a coniugare la didattica curricolare alle esigenze dettate: dall’apprendimento. dall’inclusione. dall’istruzione. dall’insegnamento.

Le strategie didattiche più favorevoli ad un alunno con disabilità visiva fanno riferimento a una prospettiva di tipo: visivo. cognitivo. esperienziale. concettuale.

Gli allievi di origine straniera, portatori di disabilità, sono caratterizzati da doppia: potenzialità. difformità. socialità. differenza.

La pedagogia è un ragionare sui fatti che hanno a che fare con: l’educazione. il sociale. il quotidiano. l’ambiente scolastico.

L’autonomia della scuola deve oggi farsi carico delle istanze pedagogiche della: differenza. uniformità. unità. specificità.

Interrogarsi sull’apprendimento significa ricercare il senso del processo per il quale l’uomo costruisce il suo: comportamento. ambiente. ciclo vitale. adattamento.

Secondo Leang, i fenomeni di assimilazione alla propria o all’altrui cultura non sono, di per sé: reali. educativi. possibili. ammessi.

Le strategie ritenute efficaci per la comprensione del testo degli allievi con DSA si distinguono in: strategie singole e strategie multiple. strategie singole e strategie multidisciplinari. strategie statiche e strategie dinamiche. strategie semplici e strategie complesse.

Un esempio di sostituzione, nell’ambito dei disturbi dello spettro autistico, è: la scomposizione dei nuclei fondanti della disciplina. la partecipazione alla cultura del compito. la facilitazione. la comunicazione aumentativa alternativa.

Progettare, in ambito educativo, significa riuscire ad anticipare: la risposta dell’utenza. un indicatore di valutazione. un risultato atteso. la domanda dell’utenza.

Secondo il principio “fornire molteplici mezzi per manifestare impegno”, l’apprendimento in classe è un processo di: costruzione di significato. costruzione di gruppi di lavoro. implementazione. valutazione.

d’Alonzo (2017) sottolinea come la scuola italiana non riesca a dare risposta di valore: ad alcuni suoi alunni. a tutti i suoi alunni. alle famiglie degli alunni. a molti suoi alunni.

I disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) sono stati riconosciuti e definiti: dalla legge n. 170 dell’8 ottobre 2010. dalla legge n. 104 del 1992. dalla legge n. 517 del 1977. dalla legge n. 1859 del 1962.

La complessità che caratterizza il disagio sociale richiede una condivisione ampia della responsabilità: familiare. personale. educativa. giuridica.

Alle funzioni motorie (corpo e movimento) sono collegate quelle: ambientali. fisiologiche. psichiche. organiche.

Guardare al PEI in prospettiva bio-psico-sociale significa leggere i bisogni educativi speciali in ottica di : disabilità. deficit. malattia. salute.

La necessità di individualizzare gli interventi sottende, al suo interno, una logica: individualistica. comune. personalistica. efficientistica.

La progettazione dell'insegnamento è l'analisi della situazione da cui prende avvio l’azione: didattica. scolastica. di sostegno. valutativa.

Il più importante prerequisito per intraprendere un intervento di CAA è la effettiva presenza di: remote opportunità di comunicazione. concrete opportunità di comunicazione. vicinanza empatica del pattern comunicativo. disturbi della sfera comunicativa.

Lo schermo della LIM diviene per gli alunni spazio condiviso: di calcolo e concettualizzazione automoma. di concettualizzazione e azione indiretta. di elaborazione e azione pregressa. di elaborazione e azione diretta.

La legge che sancisce l’ingresso della parola integrazione all’interno del lessico, non soltanto scolastico, è la: n. 104 del 1992. n. 1859 del 1962. n. 517 del 1977. n. 118 del 1971.

. La formazione è sviluppo del soggetto nella sua: umanità. scuola. fratellanza. vita quotidiana.

Come ha affermato M. Zappa, “chiudere davvero gli istituti” significa soprattutto lavorare sul territorio per costruire, a favore delle famiglie, una politica: di responsabilità condivisa. di animazione sociale. di partecipazione globale. di negoziazione.

Si insiste sulla parola “integrazione” a partire dalla legge: n. 1859 del 1962. n. 118 del 1971. n. 517 del 1977. n. 104 del 1992.

Nell’ambito dei disturbi generalizzati dello sviluppo, la strategia didattica della facilitazione prevede il ricorso al mediatore: globale. verbale. testuale. iconico.

Tra i tratti essenziali dell’apprendimento, NON rientra: accrescimento della esperienza personale. acquisizione delle informazioni. valutazione delle proprie competenze funzionali. fruizione personale del dato conoscitivo.

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