option
Questions
ayuda
daypo
search.php

Pedagogia speciale

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
Pedagogia speciale

Description:
Esame pedagogia speciale di Sebastiani e campus

Creation Date: 2022/09/06

Category: Others

Number of questions: 146

Rating:(8)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

Qual è il nucleo epistemologico della Pedagogia Speciale? ; . x. Formulare teorie sulle azioni metodologiche d intervento nelle comunità di recupero. Ricercare nuove azioni metodologiche mirate al recupero delle dinamiche familiari che si trovano a gestire una situazione di disabilità. La ricerca e lo studio di nuovi approcci metodologici;. Tracciare le linee guida nella gestione di persone con DSA;.

La pedagogia speciale è: e; x. Un branca della Pedagogia Generale. Una materia riservata al corpo docente per l'integrazione a scuola di persone diversamente abili. Una scienza autonoma dotata di un proprio statuto epistemologico. Un disciplina curriculare.

Perché la Pedagogia Speciale è chiamata Scienza della complessità?. L'elaborazione di teorie e modelli che includano la diversità nelle attività curriculari scolastiche. L'accettazione della diversità e la costante elaborazione di teorie e modalità di intervento in continua evoluzione, cose che va a connotare il proprio statuto epistemologico. Lo studio delle metodiche della ricerca-azione nell'ambito dell'epistemologia della Pedagogia Speciale. La ricerca delle differenze di inclusione scolastica all'interno delle istituzioni con particolare attenzione al grado di diversità.

Per affrontare la "diversità", la Pedagogia Speciale ha bisogno del sapere delle altre scienze?. V. F. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO.

La società che Bauman definisce liquida incentrata sull'apparenza sull'effimero e sul dilatarsi valoriale crea: una dilatazione degli orizzonti educativi;. una dispersione di ideali e valori;. una perdita di orizzonti nell'universo educativo. una disgregazione della pedagogia speciale;.

La Pedagogia Speciale individua: x ;. individuare soluzioni e risposte ai bisogni educativi speciali nelle specifiche situazioni all'interno delle quali si manifestano;. Studiare le situazioni di diversità al fine di produrre una casistica di riferimento per la connotazione di linee guida general. gli specifici bisogni educativi. metodologie di intervento per lo studio delle diversità.

La Pedagogia Speciale individua: x. individuare soluzioni e risposte ai bisogni educativi speciali nelle specifiche situazioni all'interno delle quali si manifestano;. gli specifici bisogni educativi;. Studiare le situazioni di diversità al fine di produrre una casistica di riferimento per la connotazione di linee guida generali. le metodologie di intervento per lo studio delle diversità;.

La Pedagogia Speciale ha avuto il suo pieno sviluppo intorno agli anni: 70. 90. 80. 60.

Franco Larocca nel dare la definizione di Pedagogia Speciale la definisce: Scienza autonoma sulla base del proprio statuto epistemologico ma, scissa dalla statuto epistemologico branca della Pedagogia mirata ai bisogni assistenziali delle persone diversamente abili;. Scienza circolare fine a se stessa che trova, cioè, al suo interno il proprio fondamento culturale e scientifico. Scienza priva di autonomia che studia i fenomeni sociali in relazione alla diversità. Scienza preposta allo studio delle modalità più idonee a vincere le resistenze alla riduzione di asimmetria tra l'essere e il poter-dover essere delle singole personalità in situazione di disagio, sia esso derivante da un deficit fisico, sensoriale o psichico, sia da deprivazione socio-culturale.

L'epistemologia si è posta sempre più al centro della ricerca pedagogica,. Perché la pedagogia speciale, mancando di complessità non aveva paradigmi educativi evidenti;. Perché l'epistemologia è la madre delle scienze. Perché la pedagogia speciale necessita di evidenti ausili da parte delle altre scienze. poiché in quell'ambito veniva a giocarsi la specificità stessa della pedagogia e, al tempo medesimo, la sua autonomi.

Quale, tra questi, può essere definito "ruolo" della Pedagogia Speciale": Identificare i bisogni delle persone diversamente abili. Pedagogico. Ludico. Didattico.

Quali sono i compiti principali della Pedagogia Speciale?. Intervenire in soccorso della persona disabile che si trova di fronte a barriere architettoniche. Valutare l'intervento formativo speciale nell'inclusione scolastica al fine di regolamentare l'utilizzo degli strumenti di ausilio per una migliore fruizione della didattica;. Fornire risposte alla gestione del bisogno educativo speciale; - orientare le modalità di intervento;- definire, in base al bisogno educativo speciale la tipologia di intervento;. Fornire assistenza ai bisogni delle persone diversamente abili nel quotidiano;.

Nell'analizzare i processi educativi da mettere in atto è necessario partire dall'analisi dei bisogni formativi della persona diversamente abile e metterli in relazione con la realtà esistente. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. F. Non so. V.

Le modalità educative della Pedagogia Speciale devono entrare in relazione con l'analisi del problema, i suoi limiti e le possibilità di miglioramento in rapporto al sistema con il quale in soggetto diversamente abile interagisce. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. Non so.

Quale modello deve essere utilizzato dalla Pedagogia Speciale?. Un modello teorico che sia in grado di definire le modalità di intervento;. Un modello scientifico che sia efficace per interpretare le dinamiche legate all'integrazione. Un modello autonomo di apprendimento. Un modello inclusivo.

L'approccio al metodo sperimentale della Pedagogia Speciale fondamentale per convalidare la validità dei costrutti teorici è: PROBLEMA - TENTATIVO DI SOLUZIONE - IPOTESI- DEDUZIONE- CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE. IPOTESI - DEDUZIONE- CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA. CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE - DEDUZIONE- IPOTESI- TENTATIVO DI SOLUZIONE - PROBLEMA. DEDUZIONE - CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA -IPOTESI.

Quale azione deve mettere in atto la Pedagogia Speciale per recuperare la motivazione a vincere le resistenze create dalle diversità? . Personalizzare l'attività per il reclutamento degli educatori;. Individuare la condizione didattica migliorative per ottemperare alle richieste di attenzione della persona diversamente abile;. Individuare il problema che sfugge alla comune attenzione, rielaborarlo, interpretarlo e mettere in atto i correttivi necessari;. Individuare azioni di intervento di tipo assistenziale che permettano attività didattiche inclusive.

L'autonomia della Pedagogia Speciale si fonda: Sulla specificità del suo statuto epistemologico;. Sul rapporto educazione-azione;. Sulla metodologia interventistica. Sulla sua natura interdisciplinare;.

Quale strumento è necessario per la comprensione della natura del deficit?. Il regolamento didattico scolastico. I Decreti legge. Il manuale operativo scolastico. La conoscenze degli aspetti tecnico-operativi, psicologici e sanità.

La Pedagogia Speciale può essere definita Pedagogia di Frontiera?. Non so. F. V. Nessuna delle precedenti.

La Pedagogia Speciale deve coniugare e fare propri la pluralità di linguaggi disciplinari per poter affrontare trasversalmente le problematiche date dalle situazioni educative speciali andando oltre i propri confini fino a diventare frontiera delle conoscenze. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il confronto tra la Pedagogia Speciale e le altre scienze permette: La fusione culturale di più saperi per la definizione universale di un metodo di intervento;. Lo scambio dialogico per il confronto dei saperi;. Una pluralità della lettura e dell'approccio con la disabilità che ha come fine la costruzione di ipotesi e di strategie di intervento mirate a migliorare la diversità. Lo scambio di competenze educative.

La Pedagogia Speciale, come scienza della complessità, permette di: Comprendere lo scambio affettivo/emotivo tra educatore e persona diversamente abile;. Capire, senza bisogno di analisi, la specificità del modello di intervento. Fare proprie le logiche di cambiamento e le mutate condizioni di vita con attenzione alle variabili socio-culturali;. Comprendere nel dettaglio le logiche che stanno alla base dell'intervento educativo funzionale;.

La Pedagogia Speciale con il suo oggetto di studio e i suoi modelli di intervento ha permesso: ;. Migliore inclusione del soggetto diversamente abile nelle istituzioni scolastiche. Miglioramento delle norme legislative in materia di diversità. Maggiore consapevolezza delle diversità;. Maggiore interesse delle istituzioni;.

La figura delle istituzioni è: Accessoria. Non necessaria. Fondamentale per dare aiuto e supporto alla famiglia con un congiunto diversamente abile. Palliativa.

Nel quadro familiare, quale approccio può fornire validi strumenti di intervento?. Strumentale. Scientifico. Sistemico. Teorico.

Il nucleo familiare è messo a dura prova in caso di diversità di uno dei suoi componenti, qual è l'approccio migliore per affrontare la situazione: Cercare di affrontare il problema che coinvolge tutti i membri pariteticamente al crescere delle difficoltà della persona diversamente abile. Lasciare alle cure degli assistenti sociali le esigenze della persona disabile. Interagire solo ed esclusivamente tra i membri della famiglia cercando di includere la persona diversamente abile;. Lasciare alle istituzioni il compito di crescere la persona disabile;.

Il nucleo familiare e il sistema istituzionale devono cercare di collaborare perché è nell'interesse di ciascuno dei due farlo: Nessuna delle precedenti. F. V. Nn so.

Il modo in cui viene affrontato evento stressante è uguale per tutte le famiglie ?. F. V. Nn so. Nessuna delle precedenti.

Quali sono i presupposti per una buona accoglienza di una persona diversamente abile all'interno di una famiglia?. Sopportazione. Intransigenza. Tolleranza. Amore e rispetto.

Le famiglie con componenti diversamente abili, possono essere considerate come sistemi in evoluzione?. V. F. Nn so. Nessuna delle precedenti.

Quali sono le variabili che possono mediare l'impatto negativo della disabilità sulla famiglia e coppia genitoriale?. Variabili fenomenologiche;. Variabili educative;. Variabili temporali;. Variabili socio-culturali;.

Il rapporto con il limite rende vulnerabile: Il rapporto tra i partner. Il rapporto con gli altri fratelli;. La costruzione identitaria della famiglia;. La relazione con i parenti;.

Essere genitori di un figlio disabile comporta: ;. L'abbandono da parte dell'istituzione scolastica;. La negazione del problema. Il rischio dell'isolamento o dell'auto-isolamento dal contesto sociale. L'attuarsi di un rapporto esclusivamente medicalizzato in relazione alla persona disabile;.

Per un genitore accettare la sfida posta dal limite significa: Ripensare il proprio progetto di vita condizionato dalla nascita di un figlio diverso da quello sognato;. Rinunciare a vivere;. Istaurare l'unico rapporto con le istituzioni e gli assistenti;. Chiudersi all'interno del proprio nucleo familiare senza interagire con l'alterità;.

Il lavoro educativo con i genitori consiste: Nel coinvolgere Istituti e centri di assistenza per il supporto al disabile. Nel dedicarsi esclusivamente alla migliore medicalizzazione possibile. Nel sostenere materialmente la famiglia con l'approvvigionamento di beni materiali ausiliari. Nel valorizzare le risorse umane interne alle famiglie senza illudersi e senza illudere;.

La personalizzazione degli interventi didattici e il rapporto con le famiglie degli alunni con deficit si costruisce attraverso la condivisione di quale tra i seguenti obietti: e. Accoglimento scolastico;. Abbattere le eventuali barriere che ostacolano la collaborazione. Delocalizzazione delle responsabilità tra famiglia e istituzioni;. Aumento delle responsabilità familiari.

Per una positiva costruzione identitaria della famiglia: . È necessario aprirsi al confronto solo con l'istituzione scolastica. La disabilità di un figlio non deve essere necessariamente un limite. La disabilità deve costituire la base del rapporto tra genitori e figlio;. È necessario riconsiderare i rapporti familiari sulla base delle difficoltà del disabile;.

Una famiglia alle prese con un figlio diversamente abile ha la necessità di mettere in atto piani educativi aperti ed attenti ad un piano esistenziale: F. V. Non so. Nessuna delle precedenti.

I genitori di un bambino diversamente abile non necessitano di essere aiutati sin da subito a trovare un equilibrio sostenibile: F. V. Nn so. Nessuna delle precedenti.

Per i genitori il momento in cui si sentono più sollevati è la fine dell'obbligo scolastico: F. V. Nessuna delle precedenti. Nn so.

La famiglia è Fenomeno universale caratterizzato da quale elemento: Medicalizzazione della persona diversamente abile. Rappresenta l'elemento base della struttura sociale;. Singolarità di intervento tra i componenti della famiglia. L'affrontare la diversità con le competenze esperienziali;.

Quale tra questi non è un fattore di protezione: Scolastico. Educativo. Inclusivo. Mindfullness.

Quale, tra le seguenti, può essere definita una strategia di coping: Cognitiva (riformulazione, individuazione degli aspetti positivi);. Spirituale (definita dal grado di percezione della disabilità). Perimetrale (definita solo all'interno del nucleo familiare);. Deduttiva (dalla disabilità ai modelli di intervento).

Che cosa significa l'acronimo PDF: Piano didattico funzionale. Piano deduttivo finale. Profilo dinamico funzionale. Piano d'intervento funzionale;.

Che cosa significa l'acronimo PEP: Piano educativo personalizzato;. Piano Esclusivo personale. Progettazione elettiva perimetrale;. Programmazione e progettazione;.

Che cosa significa l'acronimo DSA: Disturbi sociali apprendimento;. Disturbi speciali ambientali. Disturbi specifici dell'apprendimento;. Delocalizzazione speciale apprendimento;.

Il PDP è definito: Dal Consiglio. Dal Preside. Dalla famiglia. Dall'insegnante di sostegno;.

Nel PDF sono delineate: Sia le difficoltà di apprendimento, conseguenti alla situazione di disabilità, sia le possibilità di recupero. Le modalità progettuali all'interno del nucleo classe per l'inclusione sociale della persona diversamente abile. Le regole didattiche dell'istituto scolastico. Le modalità legislative in rapporto alla persona diversamente abile.

La valutazione degli studenti è effettuata in base a: Il PDF. L'SDP. Il BES. DSA.

Al Consiglio di classe spetta la responsabilità di fare: Una definizione individuale dei bisogno formativi. Una progettazione individualizzata, per consentire allo studente di ottenere i migliori risultati possibili in relazione alle proprie capacità. Una definizione individuale dei bisogno formativi;. Una programmazione per interventi collettivi per gli alunni disabili;.

I normali bisogni educativi di tutti gli studenti diventano speciali: ;. Per tutti gli studenti al fine di rendere omogeneo il livello di scolarizzazione;. Per gli studenti iperattivi;. Per gli studenti con deficit di attenzione;. Per gli studenti con disabilità certificata in quanto richiedono un'attenzione pedagogico/didattica particolare.

Il Profilo Dinamico Funzionale è: La documentazione che deve produrre il Consiglio di classe. La documentazione obbligatoria (L. 104/1992 art. 12). La documentazione funzionale all'inclusione che ogni docente deve produrre. La documentazione prodotta dal Consiglio di classe.

La diagnosi funzionale (DF) è indispensabile per: La Progettazione didattica;. La previsione degli obiettivi da raggiungere;. La definizione del PDF e del PE;. La Programmazione scolastica;.

La valutazione degli studenti con disabilità certificata è effettuata sulla base: Sul rapporto di inclusione. Del risultato delle prove di valutazione. Sulla base del PEI;. Sull'intero processo di apprendimento.

Per la compilazione del PEI da parte del Consiglio di Classe è importante stabilire: I livelli essenziali delle competenze e delle abilità in relazione alla capacità dello studente. Le capacità meta-cognitive e di integrazione dell'intera classe. Il livello di disabilità dello studente diversamente abile. La capacità motoria legata alle abilità pratiche del disabile;.

Il ruolo del mediatore culturale è: x ;. Facilitare l'interazione tra tutti i soggetti presenti, permettendo all'alunno di essere coinvolto nelle attività proposte;. Sostegno nell'apprendimento;. Fare da traduttore durante le lezioni. Aiutare nei compiti;.

I caratteri costitutivi della relazione educativa sono: Il lavoro di gruppo e individuale;. Il progresso ed il tecnicismo;. Il PEI ed il BES. L'intenzionalità e l'asimmetria;.

L'educatore deve alimentare un rapporto: di tutorato. Di isolamento;. Di unicità;. Di reciprocità;.

Che cosa implica la condivisione educativa: Distacco emotivo;. Disinteresse e allontanamento;. Approccio perimetrale al cuore dell'educazione;. Corresponsabilità e coinvolgimento affettivo;.

Cosa significa che la relazione educativa si pone in una prospettiva teleologica?. Che colloca le finalità dell'azione educativa nella attività volontaria dell'uomo e delle sue azioni;. Che risulta incontaminata dalle influenze esterne;. Che trascenda dal piano animico;. Che guarda la relazione educativa da un punto di vista religioso;.

La comunicazione analogica comprende: Utilizzo di specifici calcolatori tarati sul livello di difficoltà dell'alunno;. Utilizzo di computer e/o LIM per facilitare l'apprendimento;. Un sapere enciclopedico;. Gesti, espressione del volto, cinesica e prossemica;.

La complessità del sistema comunicativo scolastico richiede agli insegnanti: Rigidità di applicazione delle norme e delle situazioni comunicative istituzionali;. Flessibilità e capacità di riconoscere le variabili che costituiscono la situazione comunicativa di un evento;. Una preparazione specifica ben distinta dalle competenze generali;. Un sapere pedagogico, metodologico-didattico, culturale e relazionale, e competenze comunicative.

Per Edgar Morin si deve favorire;. Una conoscenza prossemica in grado di compensare la mancanza di comunicazione analogica;. Una conoscenza familiare;. Una conoscenza che sappia inserire i dati nel contesto da cui essi ricevono senso;. Una conoscenza settata sull'accrescimento culturale ed emotivo.

04. Nel descrive la comunicazione analogica si intende: Comunicazione via WEB;. Comunicazione per assiomi;. Gesti, espressioni del volto, cinesica e prossemica;. Comunicazione tramite apparati informatici;.

Quale sapere, tra i seguenti, è necessario per la figura del docente?. Funzionale;. Metodologico Didattico;. Meta cognitivo;. Intuitivo;.

Qual è il contesto formativo dove si presenta la relazione educativa nella sua complessità?. La scuola;. Il dopo scuola;. Il lavoro;. La famiglia;.

La base di una relazione educativa è costituita dalla: Rifiuto di accettazione della diversità;. Disponibilità ad uscire dalla propria singolarità per incontrare l'altro in nome della comune umanità;. Individualizzazione di un percorso diversificato faciliti l'allievo "speciale" nel processo di apprendimento;. conoscenza settoriale;.

Il paradigma della cittadinanza deve essere in grado di attivare dimensioni: Induttive, strumentali ed emotive;. Sentimentali, intellegibili e pragmatiche;. Cognitive, affettive e volitive;. Culturali;.

Il modello di educazione alla cittadinanza è un modello: Soggettivo;. Olistico e inclusivo;. Esclusivo e individuale;. Solipsista e soggettivo;.

Che cosa promuove l'educazione per la cittadinanza?. Padronanza linguistica;. Apprendimenti, abilità e disposizioni per partecipare alla vita della comunità con responsabilità;. Integrazione scolastica;. Integrazione sociale;.

La relazione educativa trova migliore espressione nelle metodologie: Sociali;. Inclusive e sociali;. Cooperative e partecipative;. Didattiche;.

Quali sono le condizioni che rendono cruciale il ruolo dell'educazione alla cittadinanza?. Il fenomeno dell'emigrazione;. I Mutamenti della società e la globalizzazione;. L'immobilismo economico;. La caduta del muro di Berlino;.

01. La riuscita del lavoro cooperativo è legata: Allo sviluppo di abilità tecniche;. Allo sviluppo di competenze prosociali che si basano su abilità cognitive, assertività, empatia e autocontrollo;. Allo sviluppo di senso civico;. Allo sviluppo di abilità pratiche;.

La caratteristica essenziale del gruppo è: La componente sociale;. La specificità;. L'interdipendenza;. La componente culturale;.

Il lavoro di gruppo sostiene: L'acquisizione di competenze didattiche;. La scolarizzazione;. La socializzazione e sviluppo cognitivo e morale;. L'acquisizione di competenze pratiche;.

Secondo l'approccio culturalista di Bruner, la cultura: Permette la piena realizzazione dell'integrazione del gruppo con la leadership;. Plasma la mente e offre gli strumenti per costruire il mondo, la concezione di sé e delle proprie capacità;. Sostiene una pedagogia analogica;. Sostiene l'approccio olistico ai problemi sociali;.

Cosa ha innescato la necessità di cambiamento dell'educatore?: I cambiamenti delle politiche economiche;. L'immigrazione;. Il disinteresse della comunità scientifica sulle problematiche dell'educazione speciale;. Il continuo mutamento e arricchimento metodologico;.

La realtà lavorativa dell'educatore è caratterizzata da: Dalla capacità di risolvere le problematiche educative;. La singolarità delle richieste di assistenza;. Dal rapporto docente-discente;. Una pluralità di percorsi, di origini, di matrici storiche, che hanno reso articolato, complesso ed differenziato lo specifico panorama professionale.

Il contesto lavorativo dell'educatore si esaurisce nel contesto scolastico: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. v. f. non so.

Il campo di lavoro dell'educatore: Si è indirizzato verso lo sviluppo dei nuclei familiari;. Ha privilegiato degli ambienti settoriali;. Ha privilegiato la realtà lavorativa;. Ha privilegiato la dimensione soggettiva;.

05. Rispetto al passato, l'educatore ha ampliato il suo target di riferimento e si è indirizzato: Verso bambini, disabili, adolescenti e adulti, così come persone in particolari situazioni di rischio o svantaggio;. Verso la pluralità educativa;. Verso attori sociali ai margini della società;. Esclusivamente agli adulti bisognosi;.

Il contesto lavorativo non è più la scuola intesa solo come unico luogo dove la funzione educativa viene svolta, ma tutto il territorio in cui si svolge la vita dei soggetti bisognosi di aiuto. NON SO. f. v. non so.

Tra gli obiettivi fondamentali riscontrabili nel lavoro socio-educativo sono da considerare: La prevenzione e l'aiuto alla marginalità sociale;. Il rapporto educativo del singolo;. Il rapporto comunitario sociale. Il processo di aggiornamento;.

Tra le cause dell'emarginazione possiamo distinguere: Fattori di ordine economico e fattori di ordine politico;. Fattori culturali;. Fattori territoriali e sociali;. Fattori scolastici;.

L'emarginazione dipende da;. Cultura sociale;. Cultura personale;. Origini sociali;. Cultura politica;.

Solo l'educatore sociale è chiamato ad intervenire sul concetto di marginalità: si. no. non so. nessuna delle precedenti.

Da cosa dipende il benessere della comunità globale?. Dalla risoluzione dei conflitti familiari. Dal benessere dei singoli;. Dalla risoluzione delle problematiche di inserimento sociale. Dalla risoluzione del fenomeno della marginalità sociale.

Quali sono gli obiettivi importanti che il lavoro socio-educativo dell'educatore deve porsi come obiettivo?. Educare e accompagnare gli utenti, compatibilmente con le loro esigenze soggettive nello sviluppo di un'autonomia personale e sociale e nell'acquisizione e/o mantenimento di competenze comportamentali, cognitive, affettive e relazionali. Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Ascoltare gli utenti cercando di comprendere il quadro socie educativo dal quale provengono per poi mettere in atto i correttivi necessari al conseguimento di un'autonomia che permetta di affrontare la propria diversità facendola diventare una risorsa. Mettere in campo una pluralità di interventi a favore della persona diversamente abile che permetta alla stessa il superamento dei limiti imposti dalla mancanza di autonomia.

Cosa sono Guida e accompagnamento: sono azioni di compendio all'attività di ausilio scolastico;. sono fenomeni della marginalità sociale. sono modalità relazionali che si interfacciano con la famiglia;. sono funzioni educative che appartengono al lavoro dell'educatore;.

Qual è lo strumento essenziale del lavoro socio-educativo?. Il processo relazionale con la famiglia;. Il processo culturale;. Il processo relazionale con le istituzioni scolastiche. Il processo interpersonale e relazionale attraverso un contatto diretto con la persona.

Attraverso cosa, l'educatore mira a prevenire e ad aiutare sia i singoli individui sia i gruppi a rischio di marginalità sociale?. Un processo di interazione sociale;. Attraverso studi psico-pedagogici. Attraverso studi antropologici;. Attraverso l'uguaglianza;.

Il contatto diretto dà all'educatore la possibilità di: Valutare istintivamente le problematiche educative;. Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Investigare sulle problematiche psichiche della persona;. Entrare in relazione stretta e intima con la persona;.

Con quale processo l'educatore mira a prevenire il rischio di marginalità sociale: Integrazione Individuale;. Integrazione coercitiva. Integrazione sociale;. Integrazione scolastica;.

La socializzazione è: Un processo di inclusione;. Un processo obbligato dalla normativa legislativa;. Un processo metafisico;. Uno strumento di crescita da integrare con il miglioramento degli apprendimenti;.

Il patto educativo di corresponsabilità coinvolge: Docenti e genitori;. Genitori e nonni;. Docenti e assistenti sociali;. Genitori e fratelli;.

L'insegnamento - apprendimento è: Un sistema inclusivo che considera l'alunno protagonista dell'apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità, i suoi limiti;. Un sistema di integrazione sociale previsto da normative ministeriali;. Un assetto del sistema scolastico Italiano. Un sistema educativo in uso nelle scuole;.

L'obiettivo della didattica inclusiva è: Includere i diversamente abili all'interno del gruppo classe;. Far raggiungere agli alunni il massimo grado di apprendimento e partecipazione sociale possibili;. Includere la famiglia nei processi educativi;. Verificare le conoscenze della classe in relazione ai diversamente abili.

Tra i presupposti della didattica inclusiva possiamo trovare: Studiare ed apprendere;. Prevenire e motivare;. Includere e valorizzare;. Leggere e far di conto.

Il compito dell'educazione è: Dare dei moniti. Costruire costrutti teologic. Costruire dei dogmi. Dare luce al cammino dell'umanità.

La coscienza Intellettiva è un costrutto teorico: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Tra le strategie metodologiche e didattiche della didattica inclusiva possiamo trovare: Utilizzo del sistema binario per la categorizzazione di event. Utilizzo di schemi e mappe concettuali;. Utilizzo di un sistema statistico valutativo;. Utilizzo di diagrammi di flusso.

Tra le competenze dei docenti di sostegno troviamo: La relazione educativa;. L'apporto sostenitivo;. L'apporto conclusivo;. La stimolazione di un clima di interazione e inclusione;.

La valutazione consente di correggere il tiro da eventuali disfunzioni, valorizzando quanto è emerso di nuovo e utilizzandolo come risorsa. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

La valutazione rappresenta: La correzione dei compiti. La classificazione delle prove. L'assegnazione dei voti;. Un funzione strategica di conoscenze e apprendimento;.

Gli indicatori possono essere di tipo: Quantitativo/Qualitativo. Identitario/settario. Materialistico/pragmatico. Utilitaristico/progressivo.

La Check list serve a: ; ;. Fare l'elenco gerarchico della scala di valutazione;. Fare una scheda preordinata di verifica dell'esistenza e disponibilità di determinate informazioni riguardanti ciò che si valuta. Fare l'elenco delle prove sostenute. Fare l'elenco dei parametri di valutazione.

Gli indicatori consistono in elementi descrittivi della realtà la cui presenza o assenza oppure maggiore o minore rilevanza, sono in grado di evidenziare se, e in che misura, un criterio sia positivamente rappresentato e servono a: Misurare il risultato in trentesimi;. Misurare la preparazione individuale;. Misurare il risultato in decimi. Misurare il grado di realizzazione dei criteri; ;.

La docimologia è: Una scienza che studia i metodi di valutazione degli esami;. Una scienza atta a studiare metodologicamente i risultarti d'esame. Un costrutto teorico. Una scienza che studi le modalità di costruzioni di prove d'esame.

Le problematiche di vita di un soggetto diversamente abili sono esclusivamente quelle scolastiche: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

La legge delega 53/2003 riguarda "la definizione delle norme generali nell'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Con il Decreto Legislativo n.151/2015 modificando la Legge 68/1999 si è puntato a migliorare l'inclusione lavorativa delle persone disabili: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il PEI (piano educativo personalizzato) si inizia a costruire dalla scuola d'Infanzia: V. F. Nessuna delle precedenti. Non so.

Per collocamento mirato si intende: Le nuove linee guida degli uffici di collocamento;. Un nuova modalità di collocamento lavorativo;. Un tecnica normate dalla legislazione Universitaria per il collocamento dei diversamente abili;. Il complesso degli "strumenti" che permettono di valutare adeguatamente le capacità lavorative delle persone diversamente abili;.

Il linguaggio esprime la cultura di una società ed è indicativo degli atteggiamenti che al suo interno si assumono rispetto a specifiche rappresentazioni della realtà. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il mancato raggiungimento degli obiettivi educativi da parte del docente può causare il desiderio di abbandono: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Come la famiglia, anche gli insegnanti hanno bisogno del supporto psicologico: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

La Pedagogia Speciale ha delle interazione con la Psicologia: V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

La coscienza Intellettiva è un costrutto teorico: V. F. Nessuna delle precedenti. Non so.

H. Bergson definisce la coscienza attiva un processo di crescita su se stessi. V. F. Nessuna delle precedenti. Non so.

Rizzi scrive "gli aspetti relazionali toccano le diverse componenti della cultura", ovvero con l'indicazione di una metodologia della cultura, si rende effettivo sul piano pedagogico, l'approccio con le forme attraverso le quali la stessa cultura prende concreta consistenza con la proporzione del variegato mondo dei simboli. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il bisogno di un' etica che testimoni i comportamenti ispirati ad una morale volta al bene e al riconoscimento dell'altro come parte di sé, devono essere ricavati dall'azione che la persona esercita nella società. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Ogni cultura, come è ovvio, è caratterizzata da una singolarità di lingua, di usi e di costumi ed usa per esprimersi la propria arte ovvero le proprie manifestazioni di esteticità, nonché la sua scienza per interpretare il mondo fenomenico. V. F. Nessuna delle precedenti. Non so.

L'enterocronia è: Una categorizzazione ministeriale del grado di disabilità. Progressione a velocità diverse, secondo differenti settori i di sviluppo psico - biologici;. Un tipo di disabilità. xUna modalità di apprendimento.

Per educabilità si intende l'apertura verso la possibilità di orientarsi verso le scelte di altri. F. V. Non so. Nessuna delle precedenti.

L'intelligenza è multidimensionale e contestualizzata. V. F. Nessuna delle precedenti. Non so.

Ladrière descrive la tecnica come azione puramente concreta e applicazione della scienza al mondo della realtà. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

L 'istanza che le tecniche rappresentano in ogni scienza non è legata solo a trovare la migliore soluzione per un determinato contesto, bensì alla promozione di una mediazione tra il pensiero e l'azione nei diversi campi di applicazione. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

La pedagogia può essere più considerata quale scienza che sofferma la sua attenzione solo su aspetti empirici?. Si. No. Non so. Nessuna delle precedenti.

La pedagogia non si limita solamente a indicare, individuare e produrre strutture originarie o sistemi di riferimento, ma si fa carico anche di: ; ;. Promuovere interventi di natura pratica, come, per esempio, la gestione di un gruppo classe. Promuovere interventi di natura teorica come, per esempio, la teorizzazione dell'intervento all'interno della classe;. Promuove interventi di natura tecnica che vadano a colmare il gap tra quello che dovrebbe essere fatto e quello che non è stato realizzato. Aiutare il docente a migliorare le tecniche di insegnamento.

Che ruolo hanno gli strumenti pedagogici? ;. Aiutano il docente a migliorare le tecniche di insegnamento. Assistono e aiutano la pedagogia nella sua azione di senso completando il suo essere scienza;. Ausilio alla didattica. Servono a migliorare la fruibilità della didattica erogata;.

La pedagogia non si limita solamente a indicare, individuare e produrre strutture originarie o sistemi di riferimento, ma si fa carico anche di promuovere interventi di natura pratica, come, per esempio, la gestione di un gruppo classe. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Come deve essere compiuto il corretto utilizzo degli strumenti a disposizione della pedagogia? ; x. Con attenzione alle modalità di somministrazione;. Con attenzione e meticolosa analisi della situazione educative. Con particolare riferimento al processo di apprendimento. Con coscienza e conoscenza a seconda del momento e del luogo in cui devono essere applicati.

Nella classificazione e nella funzionalità delle tecniche e degli strumenti educativi si possono evidenziare quattro tipologie di strumenti che la pedagogia ha a disposizione. F. V. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il processo educativo non si limita ad usare una sola tecnica o uno strumento per raggiungere un obiettivo, ma investe sulla poliedricità funzionale di questi, in quanto ognuno, nella sua unicità, completa il quadro e permette, per esempio, al docente di non basarsi solo su informazioni mono-strumentali, ma di comprendere creativamente la complessità della situazione per svolgere al meglio il suo operato. V. F. Non so. Nessuna delle precedenti.

Le tecniche e gli strumenti non possono essere considerati come elementi formativi a sé stanti, immutabili nel tempo, ma piuttosto un supporto che si modifica flessibilmente a seconda delle esigenze per le quali viene chiamato in causa; per tali ragioni si possono definire come un mezzo presente fra l'oggetto, nel nostro caso la persona in apprendimento, e chi compie l'azione formativa. F. V. Non so. Nessuna delle precedenti.

Quante tipologie di strumento si possono evidenziare che la pedagogia ha a disposizione?. 2. 4. 6. 3.

Come sono considerati le tecniche e gli strumenti pedagogici?. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo, anche se non in grado di sostituirlo. sono considerati sostegno indispensabile per l'apprendimento, anche se non in grado di sostituire l'atto educativo. sono considerati inutilizzabili. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo in grado di sostituirlo;.

Le tecniche e gli strumenti possono essere considerati come elementi formativi a sé stanti, immutabili nel tempo ?. No. Si. Non so. Nessuna delle precedenti.

Il Problem solving può essere suddiviso nelle seguenti fasi: Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni; scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;. Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni;. Pianifichiamo la soluzione. Scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;.

Il Problem Solving può essere definito una abilità generale di approccio ai problemi e viene insegnato da molti anni con notevoli risultati in vari ambiti: nelle organizzazioni, nel business, nell'insegnamento, nel coaching, nel counseling e in psicoterapia. V. F. Nn so. Nessuna delle precedenti.

Qual è tra le seguenti la prima fase del problem solving? ;. identificazione del problema/obiettivo. generazione delle possibili soluzioni. pianificare la soluzione. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione.

In quante fasi può essere suddiviso il problem solvin?. 4. 6. 5. 8.

Qual è tra le seguenti la seconda fase del problem solving? ;. identificazione del problema/obiettivo. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. identificazione del problema. generazione delle possibili soluzioni.

Qual è tra le seguenti la terza fase del problem solving?. Identificazione dell'obiettivo. identificazione del problema/obiettivo. generazione delle possibili soluzioni. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione.

Qual è tra le seguenti la quarta fase del problem solving?. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. esecuzione del piano;. esecuzione del piano e valutazione dei risultati.

Report abuse