PEDAGOGIA SPECIALE ECAMPUS PART 2 (LEZ 29-47)
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Title of test:![]() PEDAGOGIA SPECIALE ECAMPUS PART 2 (LEZ 29-47) Description: SCIENZE PEDAGOGICHE |




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La riuscita del lavoro cooperativo è legata: Allo sviluppo di abilità tecniche;. Allo sviluppo di competenze prosociali che si basano su abilità cognitive, assertività, empatia e autocontrollo;. Allo sviluppo di senso civico;. Allo sviluppo di abilità pratiche;. La caratteristica essenziale del gruppo è: La componente sociale;. La specificità;. L'interdipendenza;. La componente culturale. Il lavoro di gruppo sostiene: L'acquisizione di competenze didattiche. La scolarizzazione;. La socializzazione e sviluppo cognitivo e morale;. L'acquisizione di competenze pratiche;. Secondo l'approccio culturalista di Bruner, la cultura: Permette la piena realizzazione dell'integrazione del gruppo con la leadership;. Plasma la mente e offre gli strumenti per costruire il mondo, la concezione di sé e delle proprie capacità. Sostiene una pedagogia analogica;. Sostiene l'approccio olistico ai problemi sociali;. Cosa ha innescato la necessità di cambiamento dell'educatore?. I cambiamenti delle politiche economiche;. Il disinteresse della comunità scientifica sulle problematiche dell'educazione speciale;. Il continuo mutamento e arricchimento metodologico;. L'immigrazione;. La realtà lavorativa dell'educatore è caratterizzata da: Dalla capacità di risolvere le problematiche educative;. La singolarità delle richieste di assistenza;. Dal rapporto docente-discente;. Una pluralità di percorsi, di origini, di matrici storiche, che hanno reso articolato, complesso ed differenziato lo specifico panorama professionale. Il contesto lavorativo dell'educatore si esaurisce nel contesto scolastico: F. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. V. Il campo di lavoro dell'educatore: Si è indirizzato verso lo sviluppo dei nuclei familiari;. Ha privilegiato degli ambienti settoriali;. Ha privilegiato la realtà lavorativa;. Ha privilegiato la dimensione soggettiva;. Rispetto al passato, l'educatore ha ampliato il suo target di riferimento e si è indirizzato: Verso bambini, disabili, adolescenti e adulti, così come persone in particolari situazioni di rischio o svantaggio;. Verso la pluralità educativa;. Verso attori sociali ai margini della società;. Esclusivamente agli adulti bisognosi;. Il contesto lavorativo non è più la scuola intesa solo come unico luogo dove la funzione educativa viene svolta, ma tutto il territorio in cui si svolge la vita dei soggetti bisognosi di aiuto. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. F. V. Tra gli obiettivi fondamentali riscontrabili nel lavoro socio-educativo sono da considerare: La prevenzione e l'aiuto alla marginalità sociale;. Il rapporto educativo del singolo;. Il rapporto comunitario sociale. Il processo di aggiornamento;. Tra le cause dell'emarginazione possiamo distinguere: Fattori di ordine economico e fattori di ordine politico;. Fattori culturali;. Fattori territoriali e sociali;. Fattori scolastici;. L'emarginazione dipende da;. Cultura sociale;. Cultura personale;. Origini sociali;. Cultura politica;. Solo l'educatore sociale è chiamato ad intervenire sul concetto di marginalità: Si. NON SO. NO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Da cosa dipende il benessere della comunità globale?. Dalla risoluzione del fenomeno della marginalità sociale. Dal benessere dei singoli;. Dalla risoluzione delle problematiche di inserimento sociale. Dalla risoluzione dei conflitti familiari. Quali sono gli obiettivi importanti che il lavoro socio-educativo dell'educatore deve porsi come obiettivo?. Educare e accompagnare gli utenti, compatibilmente con le loro esigenze soggettive nello sviluppo di un'autonomia personale e sociale e nell'acquisizione e/o mantenimento di competenze comportamentali, cognitive, affettive e relazionali. Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Ascoltare gli utenti cercando di comprendere il quadro socie educativo dal quale provengono per poi mettere in atto i correttivi necessari al conseguimento di un'autonomia che permetta di affrontare la propria diversità facendola diventare una risorsa. Mettere in campo una pluralità di interventi a favore della persona diversamente abile che permetta alla stessa il superamento dei limiti imposti dalla mancanza di autonomia. Cosa sono Guida e accompagnamento: sono azioni di compendio all'attività di ausilio scolastico;. sono fenomeni della marginalità sociale. sono modalità relazionali che si interfacciano con la famiglia;. sono funzioni educative che appartengono al lavoro dell'educatore;. Qual è lo strumento essenziale del lavoro socio-educativo?. Il processo relazionale con la famiglia;. Il processo culturale;. Il processo relazionale con le istituzioni scolastiche. Il processo interpersonale e relazionale attraverso un contatto diretto con la persona. Attraverso cosa, l'educatore mira a prevenire e ad aiutare sia i singoli individui sia i gruppi a rischio di marginalità sociale?. Attraverso studi antropologici;. Attraverso l'uguaglianza;. Attraverso studi psico-pedagogici. Un processo di interazione sociale;. Il contatto diretto dà all'educatore la possibilità di: Valutare istintivamente le problematiche educative;. Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Investigare sulle problematiche psichiche della persona;. Entrare in relazione stretta e intima con la persona;. Con quale processo l'educatore mira a prevenire il rischio di marginalità sociale: Integrazione Individuale. Integrazione coercitiva. Integrazione sociale;. Integrazione scolastica;. La socializzazione è: Un processo di inclusione;. Un processo obbligato dalla normativa legislativa;. Un processo metafisico;. Uno strumento di crescita da integrare con il miglioramento degli apprendimenti;. Il patto educativo di corresponsabilità coinvolge: Genitori e nonni;. Docenti e genitori;. Docenti e assistenti sociali;. Genitori e fratelli;. L'insegnamento - apprendimento è. Un sistema di integrazione sociale previsto da normative ministeriali;. Un assetto del sistema scolastico Italiano. Un sistema educativo in uso nelle scuole. Un sistema inclusivo che considera l'alunno protagonista dell'apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità, i suoi limiti;. L'obiettivo della didattica inclusiva è: Includere i diversamente abili all'interno del gruppo classe;. Far raggiungere agli alunni il massimo grado di apprendimento e partecipazione sociale possibili;. Includere la famiglia nei processi educativi;. Verificare le conoscenze della classe in relazione ai diversamente abili. Tra i presupposti della didattica inclusiva possiamo trovare: Studiare ed apprendere;. Prevenire e motivare;. Includere e valorizzare;. Leggere e far di conto. Tra le strategie metodologiche e didattiche della didattica inclusiva possiamo trovare: Utilizzo del sistema binario per la categorizzazione di eventi. Utilizzo di schemi e mappe concettuali;. Utilizzo di un sistema statistico valutativo;. Utilizzo di diagrammi di flusso;. Tra le competenze dei docenti di sostegno troviamo: La relazione educativa;. L'apporto sostenitivo;. L'apporto conclusivo;. La stimolazione di un clima di interazione e inclusione. La valutazione consente di correggere il tiro da eventuali disfunzioni, valorizzando quanto è emerso di nuovo e utilizzandolo come risorsa. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. F. V. La valutazione rappresenta: La correzione dei compiti;. La classificazione delle prove. 'assegnazione dei voti. Un funzione strategica di conoscenze e apprendimento;. Gli indicatori possono essere di tipo: Quantitativo/Qualitativo;. Identitario/settario;. Materialistico/pragmatico;. Utilitaristico/progressivo;. La Check list serve a: Fare l'elenco gerarchico della scala di valutazione;. Fare una scheda preordinata di verifica dell'esistenza e disponibilità di determinate informazioni riguardanti ciò che si valuta. Fare l'elenco delle prove sostenute;. Fare l'elenco dei parametri di valutazione;. Gli indicatori consistono in elementi descrittivi della realtà la cui presenza o assenza oppure maggiore o minore rilevanza, sono in grado di evidenziare se, e in che misura, un criterio sia positivamente rappresentato e servono a: Misurare il risultato in trentesimi;. Misurare la preparazione individuale;. Misurare il grado di realizzazione dei criteri;. Misurare il risultato in decimi;. La docimologia è. Una scienza che studia i metodi di valutazione degli esami. Una scienza atta a studiare metodologicamente i risultarti d'esame. Un costrutto teorico;. Una scienza che studi le modalità di costruzioni di prove d'esame;. Le problematiche di vita di un soggetto diversamente abili sono esclusivamente quelle scolastiche: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. V. F. La legge delega 53/2003 riguarda "la definizione delle norme generali nell'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Con il Decreto Legislativo n.151/2015 modificando la Legge 68/1999 si è puntato a migliorare l'inclusione lavorativa delle persone disabili: V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Il PEI (piano educativo personalizzato) si inizia a costruire dalla scuola d'Infanzia: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Per collocamento mirato si intende: Il complesso degli "strumenti" che permettono di valutare adeguatamente le capacità lavorative delle persone diversamente abili;. Un tecnica normate dalla legislazione Universitaria per il collocamento dei diversamente abili;. Un nuova modalità di collocamento lavorativo;. Le nuove linee guida degli uffici di collocamento;. Il linguaggio esprime la cultura di una società ed è indicativo degli atteggiamenti che al suo interno si assumono rispetto a specifiche rappresentazioni della realtà. V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Il mancato raggiungimento degli obiettivi educativi da parte del docente può causare il desiderio di abbandono: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Come la famiglia, anche gli insegnanti hanno bisogno del supporto psicologico: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. La Pedagogia Speciale ha delle interazione con la Psicologia: V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Il compito dell'educazione è: Dare luce al cammino dell'umanità;. Costruire dei dogmi;. Dare dei moniti;. Costruire costrutti teologici. La coscienza Intellettiva è un costrutto teorico: NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. V. F. H. Bergson definisce la coscienza attiva un processo di crescita su se stessi. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Rizzi scrive "gli aspetti relazionali toccano le diverse componenti della cultura", ovvero con l'indicazione di una metodologia della cultura, si rende effettivo sul piano pedagogico, l'approccio con le forme attraverso le quali la stessa cultura prende concreta consistenza con la proporzione del variegato mondo dei simboli. V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. lL bisogno di un' etica che testimoni i comportamenti ispirati ad una morale volta al bene e al riconoscimento dell'altro come parte di sé, devono essere ricavati dall'azione che la persona esercita nella società. V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Ogni cultura, come è ovvio, è caratterizzata da una singolarità di lingua, di usi e di costumi ed usa per esprimersi la propria arte ovvero le proprie manifestazioni di esteticità, nonché la sua scienza per interpretare il mondo fenomenico. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. L'enterocronia è. Progressione a velocità diverse, secondo differenti settori di sviluppo psico - biologici;. Un tipo di disabilità;. Una categorizzazione ministeriale del grado di disabilità. Una modalità di apprendimento. Per educabilità si intende l'apertura verso la possibilità di orientarsi verso le scelte di altri. F. V. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. L'intelligenza è multidimensionale e contestualizzata. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Ladrière descrive la tecnica come azione puramente concreta e applicazione della scienza al mondo della realtà. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. L 'istanza che le tecniche rappresentano in ogni scienza non è legata solo a trovare la migliore soluzione per un determinato contesto, bensì alla promozione di una mediazione tra il pensiero e l'azione nei diversi campi di applicazione. V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. La pedagogia può essere più considerata quale scienza che sofferma la sua attenzione solo su aspetti empirici?. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NO. SI. NON SO. La pedagogia non si limita solamente a indicare, individuare e produrre strutture originarie o sistemi di riferimento, ma si fa carico anche di: Promuovere interventi di natura pratica, come, per esempio, la gestione di un gruppo classe;. Promuovere interventi di natura teorica come, per esempio, la teorizzazione dell'intervento all'interno della classe. Promuove interventi di natura tecnica che vadano a colmare il gap tra quello che dovrebbe essere fatto e quello che non è stato realizzato;. Aiutare il docente a migliorare le tecniche di insegnamento. Che ruolo hanno gli strumenti pedagogici?. Aiutano il docente a migliorare le tecniche di insegnamento. Assistono e aiutano la pedagogia nella sua azione di senso completando il suo essere scienza;. Ausilio alla didattica;. Servono a migliorare la fruibilità della didattica erogata;. La pedagogia non si limita solamente a indicare, individuare e produrre strutture originarie o sistemi di riferimento, ma si fa carico anche di promuovere interventi di natura pratica, come, per esempio, la gestione di un gruppo classe. V. F. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Come deve essere compiuto il corretto utilizzo degli strumenti a disposizione della pedagogia?. Con coscienza e conoscenza a seconda del momento e del luogo in cui devono essere applicati. Con particolare riferimento al processo di apprendimento. Con attenzione e meticolosa analisi della situazione educative;. Con attenzione alle modalità di somministrazione;. Nella classificazione e nella funzionalità delle tecniche e degli strumenti educativi si possono evidenziare quattro tipologie di strumenti che la pedagogia ha a disposizione. F. V. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. NON SO. Il processo educativo non si limita ad usare una sola tecnica o uno strumento per raggiungere un obiettivo, ma investe sulla poliedricità funzionale di questi, in quanto ognuno, nella sua unicità, completa il quadro e permette, per esempio, al docente di non basarsi solo su informazioni mono-strumentali, ma di comprendere creativamente la complessità della situazione per svolgere al meglio il suo operato. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Le tecniche e gli strumenti non possono essere considerati come elementi formativi a sé stanti, immutabili nel tempo, ma piuttosto un supporto che si modifica flessibilmente a seconda delle esigenze per le quali viene chiamato in causa; per tali ragioni si possono definire come un mezzo presente fra l'oggetto, nel nostro caso la persona in apprendimento, e chi compie l'azione formativa. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. NON SO. Quante tipologie di strumento si possono evidenziare che la pedagogia ha a disposizione?. Quattro. Sei. Due. Otto. Come sono considerati le tecniche e gli strumenti pedagogici?. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo, anche se non in grado di sostituirlo;. sono considerati sostegno indispensabile per l'apprendimento, anche se non in grado di sostituire l'atto educativo. sono considerati inutilizzabili;. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo in grado di sostituirlo;. Le tecniche e gli strumenti possono essere considerati come elementi formativi a sé stanti, immutabili nel tempo ?. SI. NO. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. Il Problem solving può essere suddiviso nelle seguenti fasi: Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni; scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;. Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni;. Pianifichiamo la soluzione. Scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;. Il Problem Solving può essere definito una abilità generale di approccio ai problemi e viene insegnato da molti anni con notevoli risultati in vari ambiti: nelle organizzazioni, nel business, nell'insegnamento, nel coaching, nel counseling e in psicoterapia. NON SO. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. V. F. Qual è tra le seguenti la prima fase del problem solving?. identificazione del problema/obiettivo. generazione delle possibili soluzioni. pianificare la soluzione;. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. In quante fasi può essere suddiviso il problem solvin?. Quattro. Nove. Cinque. Sei. Qual è tra le seguenti la seconda fase del problem solving?. identificazione del problema/obiettivo. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. identificazione del problema;. generazione delle possibili soluzioni. Qual è tra le seguenti la terza fase del problem solving?. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. Identificazione dell'obiettivo. Qual è tra le seguenti la quarta fase del problem solving?. esecuzione del piano e valutazione dei risultati. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. esecuzione del piano;. Il Problem Solving significa letteralmente "risolvere problemi", ed è il termine inglese che indica l'insieme dei processi per analizzare, affrontare e risolvere positivamente situazioni problematiche; è una attività del pensiero messa in atto dalla persona per raggiungere una condizione desiderata a partire da una condizione data. v. f. nessuna delle precedenti. non so. Il concetto stesso di problema ha subito continue modificazioni e trasformazioni passando da strumento di valutazione per alcune specifiche discipline, come ad esempio i problemi di matematica o fisica, a metodologia di sviluppo per l'apprendimento integrato del sapere scientifico. v. NESSUNA DELLE PRECEDENTI. f. non so. |