Test pedagogia speciale II
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Title of test:![]() Test pedagogia speciale II Description: Test pedagogia speciale II |



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Possiamo affermare che il contributo di Itard alla Pedagogia Speciale è legato in particolar modo: al principio dell'educabilità dimostrando che anche in situazioni di ritardo (congenito o acquisito) è possibile apprendere e partecipare alla vita sociale. alla totale riabilitazione di Victor, il fanciullo dell'Aveyron. all'osservazione sistematica come contributo fondamentale alla progettazione dei processi di riabilitazione educativa. al contatto con la natura come strumento e mezzo per la riabilitazione educativa anche in presenza di disabilità intellettiva. La differenza principale tra Pedagogia Speciale e Pedagogia generale. è una differenza di contesti (scolastici-extra scolastici). è una differenza di obiettivi. è una differenza di target (fasce d'età). è una differenza di capacità degli educandi. La principale differenza tra integrazione e inclusione scolastica: l'integrazione scolastica è un processo che prevede l'adattamento dell'alunno con bisogni educativi speciali alla classe scolastica ordinaria, mentre l'inclusione scolastica è un processo che prevede l'adattamento della classe scolastica ordinaria alle esigenze di tutti gli alunni. l'integrazione scolastica è un processo che si concentra sulle differenze tra alunni con bisogni educativi speciali e alunni senza bisogni educativi speciali, mentre l'inclusione scolastica è un processo che si concentra sulle somiglianze tra tutti gli alunni. l'integrazione scolastica è un processo che si concentra sul successo scolastico dell'alunno con bisogni educativi speciali, mentre l'inclusione scolastica è un processo che si concentra sul benessere dell'alunno con bisogni educativi speciali. l'integrazione scolastica è il processo di inserimento di alunni con bisogni educativi speciali in una classe scolastica ordinaria, mentre l'inclusione scolastica è il processo di partecipazione e appartenenza di tutti gli alunni alla comunità scolastica. In Pedagogia Speciale abitare l'inedito significa: accettare la disabilità. normalizzare la disabilità. promuovere autonomia e crescita personale di tutti gli allievi. individuare supporti per l'allievo con disabilità. Pedagogia Speciale e didattica operano insieme per l'inclusione. Possiamo affermare che la didattica è da intendersi come: attenta e costante applicazione di metodi e tecniche precise. processo dinamico e riflessivo in continua evoluzione. processo statico che ha necessità di guide definite per generare apprendimento. non ha alcun bisogno di fondarsi sulle logiche della ricerca scientifica. In Pedagogia Speciale il termine BES: si è inserito all'interno di un lungo processo di confronto. si è inserito in modo quasi naturale. si è inserito come logica conseguenza di scelte didattiche. si è inserito come logica conseguenza di necessità politiche ed economiche. L'Index for inclusion: può contribuire a migliorare la qualità dell'istruzione per gli allievi con disabilità severa. può contribuire ad aumentare il numero di iscritti con disabilità che frequentano la scuola. può contribuire a migliorare la qualità dell'istruzione. può contribuire a ridurre il numero di studenti con disabilità concentrati in una sola scuola. Nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, l'inclusione: diviene la base per promuovere l'accessibilità dei contenuti scolastici per gli allievi con Disturbi Specifici di Apprendimento. diviene la base per accogliere allievi con disabiltià severa nelle scuole normali. diviene la base per proporre una corretta formazione degli insegnanti di sostegno. diviene la base per un'educazione di qualità tout court e si fa garante dell'accessibilità dell'offerta formativa e della sua qualità. La presenza dell'allievo con disabilità in classe: Invita gli insegnanti a creare percorsi specifici per l'allievo in molti casi anche fuori dal contesto classe. Invita insegnanti a soluzioni di intervento innovative e sfidanti, e chiama la comunità educante tutta a riflettere sul suo grado di civiltà, a domandarsi quale sarà la conformazione della società del domani. Invita gli insegnanti a interventi mirati per l'allievo senza tenere conto delle altre esigenze in classe. Invita gli insegnanti a costruire due diverse proposte: una per l'allievo con disabilità e una per il resto della classe. Possiamo affermare che la Pedagogia Speciale: è una scienza minore rispetto alla Pedagogia Generale. è una sottocategoria della Pedagogia Generale. è sostanzialmente diversa dalla Pedagogia Generale. è sempre parte di una buona Pedagogia Generale. Affermava che la Pedagogia Speciale è nella storia ma per guardare al futuro: Alain Gussot. Andrea Canevaro. Roberta Caldin. Michele Corsi. Con personalizzazione intendiamo: la definizione di una sola strategia per il raggiungimento degli obiettivi comune a tutti gli studenti presenti in classe. la definizione degli obiettivi collettivi per il gruppo classe. l'adattamento dell'insegnamento e dell'apprendimento alle esigenze e caratteristiche individuali di ogni studente. l'adattamento dell'insegnamento e dell'apprendimento alle esigenze e caratteristiche del gruppo classe. Possiamo definire le capabilities: l'incontro tra ciò che persona può fare e ciò che realmente fa. la distanza tra ciò che la persona può fare e ciò che persona desidera fare. reale libertà della persona di promuovere e raggiungere il suo benessere. reale attuazione delle possibilità di un individuo all'interno del contesto. Sottolinea l'importanza di una identità plurale: De Anna, Gaspari, Mura. Andrea Canevaro. Luidi d'Alonzo. Francesco Remotti. Il concetto di inclusione scolastica e sociale si riferisce a un orizzonte di pensiero e di ricerca: non ascrivibile a un unico modello ma ad un approccio teorico di sfondo. non ascrivibile a un approccio teorico ma uno specifico modello. definito, unico, preciso. flessibile, che procede per tentativi ed errori data la complessità e l'eterogeneità del campo d'azione. I principi cardine su cui si basa la scuola inclusiva secondo l'Agenzia Europea sono: segregazione, omogeneità, standardizzazione, competizione. accoglienza, valorizzazione delle diversità, personalizzazione dell'apprendimento, collaborazione. centralità del docente, insegnamento frontale, apprendimento mnemonico, valutazione sommativa. valorizzazione delle diversità come risorsa per l'apprendimento. Nella visione dell'Agenzia Europea la Formazione Professionale. va rivolta agli allievi che non intendono proseguire con il percorso universitario. va rivolta solo alle persone con disabilità. va rivolta solo agli adulti con disabilità. va rivolta a tutte le fasce della popolazione. Il Profilo dell'Insegnante inclusivo dell'Agenzia Europea si basa sui seguenti valori: valorizzare se stesso; Puntare sulla formazione continua; Mirare al superamento delle esigenze speciali. valorizzare il proprio punto di vista; Sostenere iniziative strutturate e rigide; Indirizzare alla formazione professionale. valorizzare le diversità dell'alunno; Sostenere l'alunno nella relazione con gli altri; Promuovere una formazione pratica e continua. valorizzare la diversità dell'alunno; Sostenere gli alunni; Lavorare con gli altri; Sviluppo e aggiornamento Professionale. Si parla per la prima volta di contitolarità dell'insegnante di sostegno: nella Legge 104/1992. nella Legge 517/1977. nella Legge 170/2010. nel D.Lgs 66/2017. Il termine BES: si riferisce agli studenti con disabilità. si riferisce agli studenti con DSA, Disabilità o in situazione di svantaggio economico, sociale, culturale-linguistico. si riferisce a studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento. si riferisce agli studenti che sperimentano situazioni di svantaggio e disagio o disabilità temporanee. Tra gli strumenti per la didattica inclusiva, la metodologia didattica del Debate: permette di stimolare competenze trasversali, a matrice didattica ed educativa, e che ha come obiettivo ultimo il "saper pensare in modo creativo e comunicare in modo efficace ed adeguato". permette di rispondere ai problemi di concentrazione o motivazione dei nostri studenti. permette di allenare le capacità narrative per mettere in luce eventi della realtà. permette di utilizzare le meccaniche, le dinamiche e gli elementi dei giochi al campo educativo al fine di aumentare la motivazione e generare apprendimento significativo. Si possono rintracciare i due aspetti più importanti della Dichiarazione di Salamanca (1994): nella non discriminazione sociale e nella non discriminazione scolastica. nell'attività e nella partecipazione alla vita sociale. nella la priorità nelle politiche e nei bilanci al miglioramento dei sistemi educativi al fine di poter accogliere tutti i bambini, indipendentemente dalle differenze o difficoltà individuali. nel riconoscimento del diritto all'istruzione per tutti i bambini, indipendentemente dalle loro capacità e nella promozione dell'istruzione integrata come modello di riferimento. Nella Convenzione sui diritti delle persone con Disabilità si afferma la promozione della Vita indipendente: nell'articolo 5. nell'articolo 19. nell'articolo 24. nell'articolo 1. L'Agenda 2030 richiama il diritto all'Educazione equa e di qualità per tutti: nell'obiettivo 7. nell'obiettivo 16. nell'obiettivo 1. nell'obiettivo 4. Con Pedagogia delle contaminazioni, Andrea Canevaro si riferiva: alla valorizzazione delle diversità individuali e costruzione di una scuola inclusiva. all'enfasi sull'importanza di una formazione specifica per gli insegnanti di sostegno. alla promozione della collaborazione tra diverse discipline e saperi per rispondere ai bisogni di tutti gli alunni. all'importanza dell'intreccio tra pedagogia tradizionale e digitale. Relativamente alla DAD e all'ONLINE EDUCATION: non si rintracciano differenze in termini di reazioni emotive. si rintracciano differenze solo relativamente alle risorse usate. non si rintraccia alcuna differenza. rintracciamo sostanziali differenze. Affermando che il "mezzo" è neutro, si intende: che il digitale non ha genere. che nessuna risorsa o tecnologia è di per se buona o cattiva. che il mezzo con cui la formazione viene erogata non cambia i risultati. che non importa se si usa o meno la tecnologia in educazione. Secondo la visione di Adriano Pessina la bioetica può contribuire a promuovere l'inclusione e gli accomodamenti ragionevoli: nella specializzazione di spazi dedicati alla persona con disabilità, spazi di vita speciale. nella promozione di una cultura sostenibile che eviti la tecnica per tornare al rapporto con la natura. elaborando linee guida per l'utilizzo di tecnologie assistive e di comunicazione aumentativa e alternativa. elaborando approcci che valorizzino le differenze operando in termini di non discriminazione, giustizia, cura dell'umano. Durante la valutazione dei DSA, con l'area del funzionamento cognitivo e delle potenzialità di sviluppo si indaga : sul linguaggio, la memoria e l'attenzione. sulla percezione visuospaziale. sulle aree delle intelligenze e dei livelli di apprendimento possibili, attesi. sull'autostima, l'autodeterminazione e la gestione delle frustrazioni. Nella logica della tecnologia come strumento inclusivo, la sintesi vocale per l'allievo con disabilità visiva è: uno strumento abilitativo. uno strumento compensativo. uno strumento dispensativo. uno strumento accessorio. L'affermazione che descrive meglio l'Evidence Based Education (EBE): un metodo per applicare le migliori evidenze scientifiche alle decisioni in ambito educativo. un approccio all'insegnamento basato sull'esperienza e l'intuito del docente. un sistema per classificare gli studenti in base al loro rendimento scolastico. un modello di apprendimento che valorizza l'autonomia e la creatività degli studenti. Nella prospettiva dell'EBE è fondamentale mettere in relazione: le teorie dell'apprendimento; La politica; Le teorie dell'istruzione. la medicina; Le scienze dell'apprendimento; Le teorie dell'istruzione. le scienze dell'apprendimento; Le teorie dell'istruzione; L'evidence based Research. l'evidence research; La medicina; La psicologia clinica. Nella prospettiva dell'EBE, il concetto di evidenza: non ha un significato univoco. ha un significato univoco. è esito della comparazione di un numero significativo di risultati ottenuti sulla base di protocolli sperimentali con campioni casuali di soggetti. è lontanto dalla comparazione di un numero significativo di risultati ottenuti sulla base di protocolli sperimentali con campioni casuali di soggetti. La figura dell'insegnante di sostegno, alla luce delle riflessioni di Signorelli. è superata visti i ritardi di inserimento. è superata vista la difficoltà di reclutamento. è ancora fondamentale per il suo ruolo di mediatore. è ancora fondamentale perché si sostituisce all'allievo con disabilità nei compiti per lui impossibili. Nella prospettiva dell'OCSE l'index for better life è utile per: identificare gli indicatori utili per una lettura dei dati di benessere. identificare quali paesi hanno un più alto tasso di benessere tra quelli che hanno partecipato all'indagine. identificare quali sono i sistemi scolastici dove gli studenti sperimentano benessere. identificare quali sono i sistemi scolastici dove gli studenti sperimentano successo formativo. Nella ricerca presentata, il biofeedback è servito per: mettere in relazione paziente e medico con uno strumento di mediazione digitale. mettere in relazione paziente e stato di salute. mettere in relazione i parametri vitali con gli stati di salute. mettere in relazione lo stato emotivo con la propria attivazione fisiologica. Parliamo di Neuroscienze in Pedagogia Speciale perché: per identificare e diagnosticare i disturbi degli studenti. per dare risposte didattiche più adeguate agli studenti con fragilità nei processi di apprendimento o con Neurodivergenze, eccellenze. per dare risposte adeguate agli studenti con fragilità nei processi di apprendimento. per dare risposte adeguate agli studenti con eccellenze che non trovano risposta nei contesti scolastici. Il principio della neuroplasiticità: rafforza e alimenta il principio educativo-didattico della personalizzazione degli apprendimenti. rafforza e alimenta il principio educativo-didattico della proposta didattica unica per tutti. sottolinea ed evidenzia come le difficoltà cognitive siano un ostacolo insormontabile per l'apprendimento. sottolinea ed evidenzia come le eccellenza non trovino risposte nel contesto scolastico ragione per cui gli allievi si annoiano. Dobbiamo l'approccio alla Differenziazione didattica a: Albanese. Sibilio. Damiani. Tomlinson. L'inclusione è un vantaggio per: tutti gli studenti, i docenti, i sistemi scolastici, le politiche di welfare di un Paese. gli studenti con disabilità, i docenti di sostegno, i dirigenti scolastici. tutti gli studenti, i docenti, i sistemi scolastici, le politiche di welfare e le strategie economiche di un Paese. tutti gli studenti e tutti gli insegnanti di sostegno. Nella visione di Mitchell l'accesso è legato: all'accesso alla scuola come contesto fisico, ambiente. alla partecipazione attiva. ai contenuti tanto quanto alla partecipazione attiva. ai contenuti. Le metodologie didattiche attive privilegiano: l'apprendimento per scoperta. l'apprendimento esperienziale e laboratoriale. la lezione frontale. la lezione mediata dal digitale. La dimensione metodologica dell'Inclusive Education attiene: al clima, al setting, ai bisogni. al clima d'aula. alle strategie didattiche. alla predisposizione del setting didattico. I CTS sono da intendersi: come una rete di servizi, distribuita uniformemente su tutto il territorio italiano. come una rete di servizi, distribuita principalmente al nord. come centri per la promozione dell'inclusione scolastica. come centri per la promozione della diagnosi precoce. Il modello di inclusione scolastica è da intendersi: come modello significativamente meno avanzato rispetto a quelli Europei. come modello con evidenze di sole criticità. come modello con sole evidenze positive. come modello con evidenze positive anche se non mancano elementi di criticità. L'idea centrale del modello di Bronfenbrenner: gli insegnanti sono i soli responsabili dell'educazione del bambino. i genitori sono i soli responsabili dell'educazione del bambino. l'apprendimento avviene solo in contesti formali come la scuola. lo sviluppo del bambino è influenzato da una serie di fattori interconnessi. In che modo l'ICF contribuisce alla stesura del PEI: propone una serie di interventi educativi standardizzati. fornisce un linguaggio comune per descrivere il funzionamento dell'alunno. indica le risorse finanziarie disponibili per l'alunno. con la somministrazione di questionari e protocolli strandard. Quale principio dell'approccio ecologico all'inclusione è maggiormente in linea con l'Agenda 2030: enfatizzare l'isolamento degli individui. ignorare il contesto sociale e culturale. coinvolgimento di un ristretto gruppo di esperti. coinvolgimento di tutti gli stakeholder. L'insegnante che ha uno stile di insegnamento visuale: predilige spiegazioni che partano da una scaletta precisa degli argomenti. predilige l'attenzione alle parole, a un glossario specifico, riferimenti al testo scritto. preferisce partire dai dettagli e per ogni singolo aspetto declina un elemento per volta. preferisce usare immagini, schemi, mappe e riferimenti iconici contenuti nel testo. Possiamo affermare che gli stili cognitivi e gli stili di apprendimento sono: elementi dinamici, mutevoli, tendenze e non prescrizioni. elementi fissi, costanti modalità e approcci usati dallo studente. "radiografie" del processo di apprendimento dello studente. sono processi che definiscono lo studente e ne anticipano le performance. L'allievo con DSA può trarre vantaggio da uno stile di insegnamento sistematico: perché potrebbe sfruttare gli elementi iconici forniti dall'insegnante attraverso il canale visivo non verbale. perché potrebbe servire, soprattutto per argomenti molto complessi, a definire e comprendere meglio tappe, fasi. perché permette di attivare le conoscenze pregresse per poter accogliere le nuove. perché tutti gli elementi verrebbero presentati in serie. Per metodologie didattiche si intendono: i metodi della ricerca pedagogica. sia metodi della ricerca pedagogica che modalità dei processi di insegnamento/apprendimento. lo studio sui processi di insegnamento e apprendimento. operazioni e risorse pedagogiche. La strategia attiva del Tinkering consiste: nell'attivazione dello studente in termini di sperimentazione e risoluzione dei problemi. nell'attivazione dello studente in termini di investigazione. nell'attivazione dello studente in termini di osservazione e registrazione delle evidenze. nell'attivazione dello studente in termini di risoluzione dei problemi in ottica collaborativa. In una classe in cui il docente applica diverse strategie e metodologie: la differenza sparisce. la differenza viene maggiormente evidenziata perché la complessità della proposta amplifica le difficoltà degli studenti. la differenza appare come una delle tante modalità cui il docente deve rispondere a volte a scapito della collettività. la differenza appare come una delle tante modalità di esserci e diviene vantaggio/opportunità della comunità tutta. |




