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PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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PEDAGOGIA SPERIMENTALE

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lez 01-35

Creation Date: 2025/01/11

Category: Others

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La pedagogia sperimentale nasce in Europa, in particolare: Inghilterra, Francia. Inghilterra, Germania e Francia. Inghilterra, Germania. Germania, Francia.

La pedagogia sperimentale è influenzata dal: romanticismo. positivismo filosofico. illuminismo. rinascimento.

Chi è' considerato uno dei pionieri della pedagogia sperimentale?. Johann Friedrich Herbart. Charles Darwin. Martin Heidegger. Immanuel Kant.

La pedagogia sperimentale nasce: nel XVIII secolo. nel XX seecolo. nella seconda metà del XIX secolo. nella prima metà del XIX secolo.

La seconda fase della pedagogia sperimentale si colloca: prima della prima guerra mondiale. alla fine del XX secolo. nel secondo dopoguerra. tra la prima guerra mondiale e la seconda guerra mondiale.

La seconda fase di sviluppo della pedagogia sperimentale è caratterizzata da: un periodo di consolidiamento delle teorie del positivismo. nessuno sviluppo delle metodologie sperimentali in educazione. ulteriori sviluppi e consolidamenti delle metodologie sperimentali in educazione. alcuno sviluppo sulle teorie alla base delle metodologie sperimentali.

La pedagogia sperimentale si afferma come disciplina autonoma nella: nella terza fase di sviluppo. tra la seconda e la terza fase di sviluppo. seconda fase di sviluppo. nella prima fase di sviluppo.

Durante quale fase dello sviluppo della pedagogia sperimentale cresce l'attenzione verso l'inclusività: nella prima fase. nella seconda fase. tra i due conflitti mondiali. nella terza fase.

L'attenzione che la pedagogia sperimentale rivolge alla personalizzazione dell'apprendimento si sviluppa particolarmente: nella seconda metà dell'ottocento. tra le due guerre mondiali. prima della prima guerra mondiale. dopo la seconda guerra mondiale.

La prima fase della pedagogia sperimentale si colloca nella: seconda metà dell'ottocento. tra le due guerre mondiali. prima metà ottocento. dopo la seconda guerra mondiale.

La terza fase della pedagogia sperimentale ha inizio: dopo il primo conflitto mondiale. dopo la guerra fredda. tra la prima e la seconda guerra mondiale. dopo la seconda guerra mondiale.

La pedagogia sperimentale ha attraversato: 3 fasi di sviluppo. 2 fasi di sviluppo. 4 fasi di sviluppo. 5 fasi di sviluppo.

Tra le tecnologie emergenti c'è la VR, acronimo che sta per: realtà versatile. realtà visiva. realtà virtuale. realtà variabile.

La ricerca comparativa internazionale assume un ruolo centrale nella: pedagogia sperimentale del XX secolo. pedagogia sperimentale di oggi. pedagogia sperimentale del XIX secolo. pedagogia sperimentale del XIV secolo.

I big data sono: vasti insiemi di dati numerici. vasti insiemi di dati matematici. vasti insiemi di dati statistici. vasti insiemi di dati che vengono raccolti da diverse fonti, spesso in tempo reale.

I metodi quantitativi si basano: sulla raccolta dei dati. sull'analisi dei dati. sulla raccolta e analisi di dati numerici. sulla raccolta e analisi interpretativa dei dati osservati.

La sperimentazione in contesti educativi solleva: questioni sociali. questioni matematiche. questioni etiche. questioni emotive.

I metodi quantitativi sono apprezzati per: la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e non generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati soggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, non replicabili e generalizzabili.

L'educazione è un fenomeno complesso e multidimensionale che coinvolge aspetti: cognitivi, emotivi. cognitivi, emotivi, sociali e culturali. sociali e culturali. cognitivi, sociali.

Tra le principali critiche rivolte ai metodi qualitativi c'è: la limitata generabilizzabilità. la scarsa attendibilità. l'avalutatività. l'inquinamento dei dati.

I metodi qualitativi: si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni scolastici. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni sociali.

La generalizzabilità dei risultati quantitativi: non è possibile. non è mai problematica. può essere problematica. è sempre problematica.

Gli educatori conducono esperimenti in cui testano le loro ipotesi in ambienti: controllati. strutturati. semistrutturati. liberi.

Il metodo scientifico è un processo in cui possiamo distinguere: 3 fasi. 4 fasi. 8 fasi. 10 fasi.

La prima fase del metodo sceintifico è: la sperimentazione. l'analisi dei dati. la formulazione delle ipotesi. l'osservazione.

Il metodo scientifico applicato all'educazione fornisce: una struttura per esplorare il campione su cui si effettua l'osservazione. una struttura per comprendere i fenomeni educativi. una struttura per rielaborare i fenomeni educativi. una struttura per esplorare e comprendere i fenomeni educativi.

Uno dei contributi maggiori sull’uso del metodo scientifico nella pedagogia sperimentale è quello dato da: Auguste Comte. Galileo Galilei. John Dewey. Maria Montessori.

Il metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale, rappresenta: un approccio sistematico e rigoroso per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per migliorare i processi educativi. un approccio non sistematico per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per studiare i processi educativi.

La fase di sperimentazione: segue l'analisi dei dati. precede la formulazione delle ipotesi. segue la formulazione delle ipotesi. segue l'osservazione.

Le conclusioni, nel metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale, possono: nessuna delle precedenti risposte. portare solo a una eventuale revisione delle ipotesi. portare all'introduzione di nuovi interventi educativi. portare a una revisione delle ipotesi o all'introduzione di nuovi interventi educativi.

La ricerca sperimentale: controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente non organizzato. controlla senza manipolare le variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e semistrutturato.

La ricerca empirica adotta, prevalentemente, il metodo: deduttivo. induttivo. comparativo. ipotetico-deduttivo.

La ricerca empirico-sperimentale: utilizza l’osservazione scientifica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione sensoriale per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. non utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi.

La ricerca scientifica può essere: teorica e applicata. solo applicata. solo teorica. sperimentale.

La triangolazione, nella ricerca, è una tecnica che consiste: per confutare le ipotesi. nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confutare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni. nel risolvere problemi matematici. nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confermare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni.

La ricerca empirica si basa: sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo scientifico. sull'osservazione indiretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione diretta e sull'esperienza verbale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale.

Una peculiarità della ricerca sperimentale è: l'assenza di gruppi di controllo. la creazione di gruppi sottoposti a variabili interne sconosciute. la creazione di gruppi di controllo. la creazione di gruppi sottoposti a variabili esterne sconosciute.

I principi fondamentali della ricerca scientifica includono: la ripetibilità, l'oggettività e la valutazione. la ripetibilità, l'oggettività e la falsificabilità. la ripetibilità, la soggettività e la verificabilità. la ripetibilità, l'oggettività e la verificabilità.

Nella ricerca empirico-sperimentale, i dati raccolti servono a: formaulare la tesi. formulare le ipotesi. osservare il fenomeno. procedere alla sperimentazione.

La ricerca empirico sperimentale utilizza metodi: osservativi. quantitativi e qualitativi. solo qualitativi. solo quantitativi.

La ricerca empirico - sperimentale promuove: l'innovazione del sistema educativo. il determinismo educativo. il relativismo educativo. il tradizionalismo educativo.

L'integrazione dei metodi quantitativi e qualitativi, in ambito educativo, consente di avere una visione: parziale. olistica. più generica dei fenomeni educativi. più completa dei fenomeni educativi.

Uno degli obiettivi della ricerca empirico-sperimentale in educazione è quello di: contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche e alla revisione di quelle esistenti. applicare il metodo induttivo. contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche. contribuire alla revisione delle teorie pedagogiche esistenti.

Secondo Paul Freire la ricerca-azione è uno strumento di: asservimento e trasformazione sociale. limitazione e regressione sociale. emancipazione e immutabilità sociale. emancipazione e trasformazione sociale.

La ricerca-azione nasce: negli anni '30. negli anni '20. negli anni '50. negli anni '40.

Nella ricerca-azione si ripete la serie: pianificazione, azione, osservazione e riflessione. pianificazione, riflessione, azione, osservazione. pianificazione, azione, riflessione, osservazione. riflessione, pianificazione, azione, ossservazione.

La ricerca-azione può essere descritta come: partecipativa, riflessiva e interventista. riflessiva e interventista. partecipativa, introspettiva, interventista. partecipativa e interventista.

La ricerca-azione può essere descritta come: 05. La ricerca-azione è: una corrente scientifico-sperimentale. una scienza. una teoria. un approccio metodologico.

Il fondatore della ricerca-azione è: Jhon Dewey. Kurt Lewin. Maria Montessori. Wilhem Maximilian Wundt.

Secondo Donald Schön gli insegnati sono: praticanti riflessivi. attori passivi. attori attivi. figure irrilevanti nella sperimentazione.

Il contributo di Kemmis alla ricerca-azione ha avuto avuto un'eco significativa in ambito educativo in: Italia, Regno Unito. Germania, Francia. Spagna, Inghilterra. Australia e Regno Unito.

Le varianti della ricerca azione che si svilupparono negli anni Ottanta sono: la ricerca-azione partecipativa e la ricerca-azione emancipatoria. la ricerca-azione positiva e la ricerca-azione negativa. la ricerca-azione emancipatoria e la ricerca-azione comparativa. ricerca-azione partecipativa e ricerca-azione inclusiva.

La ricerca-azione in ambito pedagogico inizò a diffondersi negli anni: cinquanta e sessanta. quaranta. trenta. venti.

Kurt Lewin è stato un pioniere della: psicologia dello sviluppo. psicologia sociale. pedagogia sperimentale. pedagogia speciale.

La ricerca-azione è adottata come metodo principale per la formazione degli insegnati negli anni: trenta. sessanta. quaranta. cinquanta.

Kemmis e i suoi colleghi videro nella ricerca-azione: una teoria scientifica da confutare. un metodo da confutare. uno strumento promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole. uno strumento per migliorare le pratiche educative e un mezzo per promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole.

Chi, tra i seguenti studiosi, ha dato un contributo significativo allo sviluppo della ricerca-azione?: Isaac Newton. Auguste Comte. Francis Bacon. Stephen Kemmis.

Nel project work lo studente ha un ruolo: passivo. stimolativo. cooperativo. attivo.

Il project work promuove un apprendimento: mnemonico. alterato da variabili esterne al contesto di apprendimento. alterato da variabili interne al contesto di apprendimento. significativo.

Il project work , in ambito educativo, presuppone la realizzazione di: progetti concreti. progetti scientifici. progetti astratti. progetti basati su ipotesi da verficare.

Secondo Dewey l'indagine: è un processo attivo e definito nel tempo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. è un processo attivo e discontinuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. è un processo attivo e continuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. è un processo attivo e continuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una qualsiasi situazione.

La ricerca è: un modello di indagine conoscitiva. un modello di indagine esplicativa. un modello di indagine formale. un modello di indagine comparativa.

Chi è l'autore dell'opera "La logica, teoria dell'indagine"?. Wihelm Wundt. Kurt Lewin. Johann Friedrich Herbart. John Dewey.

Il processo di indagine per Dewey è articolato in: sette fasi. cinque fasi. quattro fasi. tre fasi.

Nella prima fase dell'indagine occupa un ruolo fondamentale: la riflessione critica sulla problematicità della situazione. lo studio teorico del problema. il riconoscimento del problema. la descrizione del problema.

Le ipotesi: sono idee provvisorie che guidano l'azione e la riflessione. sono strumenti inconfutabili durante l'indagine. sono strumenti che non devono essere testati. sono verità assolute.

Secondo Dewey la conoscenza è il risultato di: acquisizione dei saperi. un’interazione attiva con il mondo. un'interazione passiva con il mondo. acquisizione delle teorie scientificamente dimostrate.

Secondo Dewey l'indagine deve culminare: nella formulazione di una ipotesi. nella formulazione di una teoria. nella formulazione di una legge scientifica. in un'azione concreta.

La scuola, secondo Dewey è: un luogo di divulgazione dei saperi. un luogo dove si impartiscono conoscenze. un laboratorio di esperienze. un luogo di apprendimento passivo di conoscenze.

Sono strumenti della ricerca qualitativa: dati statistici. dati numerici. dati grafici. interviste.

I modelli di ricerca variano in base: agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. all'oggetto di studio, agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. alle scelte del ricercatore, agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. all'oggetto di studio, agli obiettivi della ricerca.

All'inizio la pedagogia sperimentale enfatizzava le: misurazioni oggettive solo attraverso test standardizzati. misurazioni soggettive attraverso test e strumenti standardizzati. misurazioni oggettive solo attraverso struementi standardizzati. misurazioni oggettive attraverso test e strumenti standardizzati.

In quale periodo Donal Thomas Campbell afferma la necessità di dare più spazio alla ricerca qualitativa nelle scienze dell'educazione: negli anni '70. negli anni '50. negli anni '40. negli anni '30.

La ricerca qualitativa enfatizza: il ruolo marginale del ricercatore nel processo di indagine. il ruolo esterno del ricercatore nel processo di indagine. il ruolo passivo del ricercatore nel processo di indagine. il ruolo attivo del ricercatore come parte integrante del processo di indagine.

La ricerca qualitativa può essere associata a: un approccio teorico e interpretativo. un approccio sperimentale. un approccio esplorativo e interpretativo. un approccio empirico.

Il dibattito attuale sui modelli della ricerca riconosce la validità: del modello fenomenologico-ermeneutico. solo del modello qualitativo. solo del modello quantitativo. del modello qualitativo e quantitativo.

L'approccio misto permette di: ottenere una comprensione più completa e approfondita delle teorie scientifiche. ottenere una comprensione più completa e approfondita dei dati scientifici. ottenere una comprensione più generica dei fenomeni educativi. ottenere una comprensione più completa e approfondita dei fenomeni educativi.

L'integrazione dei metodi qualitativi, nel modello di ricerca quantitativo: si limitano alla fase dell'osservazione. si limitano alla fase iniziale dell'indagine. possono essere applicati in vari momenti per arricchire l'intero processo di indagine. possono essere applicati solo nella fase finale dell'indagine.

04. L'inclusione di metodologie qualitative, nel processo di ricerca offre: una visione parziale del fenomeno. una visone olistica ed esaustiva dei fenomeni educativi. una visione più integrata e completa della realtà educativa. una scelta metodologica non generalizzabile ad un campione più ampio.

Per Visalberghi l'obiettivo della misurazione quantitativa è: quantificare aspetti specifici del processo educativo. analizzare aspetti specifici del processo educativo. qualificare aspetti specifici del processo educativo. classificare aspetti specifici del processo educativo.

Lo scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" è stato composto nel: 1960. 1920. 1955. 1980.

Nel modello di ricerca quantitiva ha un ruolo fondamentale: l'osservazione. l'interpretazione. l'ermeneutica dei fenomeni educativi. la misurazione.

Per Visalberghi l'obiettivo della misurazione qualitativa è: l'analisi dei dati. l'esplorazione dei significati, delle esperienze e delle percezioni dei partecipanti. l'osservazione oggettiva dei dati. la quantificazione dei dati.

05. La ricerca qualitativa utillzza strumenti tra cui: scale nominali. scale ordinali. focus group e analisi dei testi. statistica.

Nello scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" l'autore propone: di integrare i metodi quantitativi e qualitativi attraverso un approccio misto. di privilegiare il metodo quantitativo. di privilegiare il metodo qualitativo. di privilegiare la misurazione del metodo quantitativo.

Chi è l'autore dell'affermazione “la misurazione nasce dalla valutazione e nella valutazione confluisce”?. Aldo Visalberghi. Roger Cousinet. Jhon Dewey. Maria Montessori.

08. L'autore dello scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" è: Édouard Claparèd. Aldo Visalberghi. Jhon Dewey. Doanld T. Campbell.

L'approccio qualitativo della misurazione e della valutazione permette: una visione soggettiva dei fenomeni. una visione parziale dei fenomeni. una visione olistica dei fenomeni. una visione riduzionistica dei fenomeni.

La misurazione, nella ricerca qualitativa, riguarda: la comprensione superficiale dei fenomeni. l'interpretazione dei dati. la quantificazione dei fenomeni. la comprensione approfondita dei fenomeni.

11. La valutazione, nei modelli di ricerca quantitativa, si fonda: sulla precisione e sull'obiettività. sulla generalizzazione dei dati. sull'analisi ermeutica dei fenomeni educativi. sulla precisione e sulla soggettività interpretativa.

Quale tipo di validità si riferisce alla capacità di generalizzare i risultati ottenuti da un campione a una popolazione più ampia?. validità di contenuto. validità interna. validità di costrutto. validità esterna.

Quale tecnica di ricerca qualitativa prevede che il ricercatore si immerga nel contesto di studio per osservare i fenomeni educativi?. intervista. questionari. focus group. osservazione partecipante.

Quale approccio metodologico si concentra sull'uso di dati numerici e strumenti statistici per descrivere e prevedere fenomeni educativi?. quantitativo. quantitativo. sperimentale. misto.

Quale principio è fondamentale per garantire che la ricerca educativa rispetti i diritti e la dignità dei partecipanti?. validità interna. rappresentatività. validità esterna. eticità.

Che tipo di ipotesi suggerisce un legame di causa-effetto tra le variabili educative?. causale. descrittiva. descrittiva. esplorativa.

Quale delle seguenti tecniche è tipica della ricerca quantitativa per stabilire relazioni di causa-effetto tra le variabili?. focus group. osservazione partecipante. esperimento. intervista semi-strutturata.

Quale paradigma della ricerca educativa si concentra sull'analisi delle strutture di potere e sulle disuguaglianze nel sistema educativo?. interpretativo. positivista. pragmatico. critico.

Quale metodologia è più indicata quando l'obiettivo è comprendere le esperienze e le percezioni dei partecipanti?. qualitativa. sperimentale. statica. quantitativa.

Quale dei seguenti paradigmi si basa sull'idea che la realtà è una costruzione sociale influenzata dalle percezioni dei partecipanti?. critico. positivista. pragmatico. interpretativo.

Qual è la funzione principale dell'ipotesi nulla (H0) nella ricerca educativa?. descrivere le caratteristiche di un fenomeno. dimostrare una relazione significativa tra le variabili. stabilire la causalità tra variabili. afferma che non esiste una relazione significativa tra le variabili.

Quale delle seguenti variabili rappresenta dati non numerici che descrivono le caratteristiche o le qualità di un fenomeno educativo?. variabili indipendenti. variabili quantitative. variabili dipendenti. variabili qualitative.

Quali variabili sono utilizzate per descrivere gli esiti o i risultati dell'intervento educativo?. variabili di sfondo. variabili dipendenti. variabili di prodotto. variabili di processo.

Quale delle seguenti è un esempio di variabile continua?. livello scolastico (elementare, medio, superiore). punteggio ottenuto dagli studenti in un esame. genere (maschio, femmina). provenienza culturale.

Quale tipo di variabile si riferisce agli aspetti che non possono essere facilmente modificati e che influenzano significativamente i risultati di apprendimento?. variabili qualitative. variabili di processo. variabili assegnate o di sfondo. variabili di prodotto.

Qual è la funzione delle variabili indipendenti in un contesto di ricerca educativa?. non possono essere modificate e influenzano i risultati di apprendimento. catturano dati qualitativi sulle percezioni degli studenti. descrivono i risultati finali di un intervento educativo. sono manipolate per osservare il loro effetto su altre variabili.

Quale tipo di campionamento seleziona partecipanti sulla base di caratteristiche specifiche necessarie per rispondere a domande di ricerca particolari?. campionamento casuale. campionamento stratificato. campionamento per obiettivi o intenzionale. campionamento sistematico.

In quale tipo di campionamento vengono selezionati interi gruppi o "grappoli" di individui piuttosto che singoli elementi?. campionamento intenzionale. campionamento casuale. campionamento sistematico. campionamento a grappolo.

Qual è il principale rischio associato al campionamento accidentale o di convenienza?. è costoso e complesso da realizzare. non rappresenta le caratteristiche chiave della popolazione. può introdurre dias significativi e limitare la generalizzabilità dei risultati. richiede una divisione in sottogruppi specifici.

Quale metodo di campionamento suddivide la popolazione in strati omogenei per selezionare partecipanti in proporzione alla loro presenza nella popolazione complessiva?. campionamento a grappolo. campionamento sistematico. campionamento stratificato proporzionale. campionamento per quote.

Quale metodo di campionamento prevede la selezione di ogni "n-esimo" individuo dalla lista della popolazione?. campionamento sistematico. campionamento per quote. campionamento a grappolo. campionamento causale.

Qual è la principale differenza tra esperimenti e quasi-esperimenti?. i quasi-esperimenti garantiscono inferenze causali più forti rispetto agli esperimenti. gli esperimenti sono meno controllati dei quasi-esperimenti. gli esperimenti prevedono l'assegnazione casuale ai gruppi, mentre i quasi-esperimenti no. gli esperimenti utilizzano dati qualitativi, mentre i quasi-esperimenti utilizzano dati quantitativi.

Quale tecnica viene utilizzata per combinare dati quantitativi e qualitativi nella ricerca educativa?. analisi statistica. campionamento sistematico. approccio misto. codifica tematica.

Quale tipo di dati si concentra su informazioni descrittive che esplorano esperienze e percezioni?. dati sperimentali. dati qualitativi. dati misti. dati quantitativi.

Qual è lo scopo principale di un intervento educativo?. valutare la qualità delle risorse didattiche. descrivere i comportamenti degli insegnanti. misurare il rendimento scolastico degli studenti. apportare un miglioramento in un'area specifica dell'istruzione.

In quale contesto è più appropriato utilizzare un quasi-esperimento?. quando è necessario un controllo rigoroso delle variabili. quando la randomizzazione non è fattibile o eticamente appropriata. quando si studiano relazioni non causali. quando si vogliono raccogliere dati esclusivamente qualitativi.

Qual è il vantaggio principale dell'uso dei dati quantitativi nella ricerca educativa?. forniscono informazioni contestuali dettagliate. sono raccolti attraverso interviste e osservazioni. permettono di esplorare esperienze soggettive. permettono di misurare variabili e individuare tendenze attraverso strumenti statistici.

07. Quale dei seguenti è un esempio di intervento educativo?. raccolta di dati sulle percezioni degli insegnanti. introduzione di un programma di lettura intensivo per migliorare le capacità di alfabetizzazione. analisi statistica dei risultati scolastici. suddivisione degli studenti in gruppi di studio.

08. Qual è una caratteristica chiave dei dati qualitativi nella ricerca educativa?. forniscono una comprensione profonda e contestualizzata delle dinamiche educative. sono raccolti esclusivamente tramite questionari. sono utilizzati solo negli esperimenti randomizzati. sono sempre numerici.

Quale tipo di dati si concentra sull'esplorazione delle esperienze, delle percezioni e dei contesti sociali dei partecipanti nella ricerca educativa?. dati randomizzati. dati sperimentali. dati quantitativi. dati qualitativi.

10. Quale tipo di dati si concentra sull'uso di strumenti statistici per misurare variabili e individuare tendenze nei fenomeni educativi?. dati misti. dati qualitativi. dati descrittivi. dati quantitativi.

Qual è il ruolo principale dell'intervistato in un'intervista?. rispondere alle domande. porsi domande. stabilire gli argomenti. guidare la conversazione.

Qual è una delle caratteristiche principali che distingue l'intervista dalle comuni interazioni quotidiane?. l'asimmetria nella relazione. l'assenza di un obiettivo specifico. la casualità delle risposte. la reciprocità dei ruoli.

Cosa implica la "non casualità" dell'intervista?. partecipanti scelti casualmente. domande improvvisate. un ambiente informale. una pianificazione dettagliata.

04. Perché è importante che i ruoli di intervistatore e intervistato siano distinti?. per permettere all'intervistato di controllare la conversazione. per mantenere la direzione e l'obiettivo dell'intervista. per rendere l'intervista più divertente. per ridurre la durata dell'intervista.

In quale contesto l'intervista è particolarmente efficace come metodo di raccolta dati?. conversazioni informali. ricerche quantitative. conferenze pubbliche. ricerche qualitative.

Secondo Rogers, quale atteggiamento è essenziale per creare un clima di sicurezza psicologica durante un'intervista?. distanza. empatia. autorità. neutralità.

Qual è la differenza principale tra colloquio e intervista secondo G. Trentini?. il colloquio ha una struttura rigida. l'intervista è sempre formale, il colloquio no. entrambi sono strumenti identici. il colloquio è più libero e reciproco rispetto all'intervista.

Quali sono i due aspetti fondamentali dell'intervistatore secondo Rogers?. assertività e precisione. impassibilità e controllo. simpatia e attenzione. congruenza e autenticità.

04. In che modo l'empatia dell'intervistatore influisce sull'intervista qualitativa?. facilita una comunicazione genuina e aperta. rende l'intervista più breve. riduce l'accuratezza delle risposte. aumenta la distanza emotiva.

Secondo Rogers, cosa distingue l'empatia durante un'intervista?. la capacità di correggere l'intervistato. la capacità di comprendere profondamente senza giudicare. la distanza emotiva dall'intervistato. la capacità di condurre l'intervista in modo formale.

Qual è uno degli aspetti fondamentali nella scelta del luogo per un'intervista. deve essere un luogo pubblico. deve essere un ambiente tranquillo e privo di distrazioni. deve essere associato a specifiche dinamiche sociali. deve essere scelto casualmente.

Secondo Kvale e Brinkmann, come dovrebbero essere formulate le domande durante un'intervista?. aperte a interpretazioni multiple. direttive e giudicanti. non direttive e neutre. molto specifiche e rigide.

Qual è l'importanza del linguaggio utilizzato durante un'intervista?. deve essere tecnico e specifico. non ha alcun impatto sulle risposte. deve essere complesso per dimostrare competenza. influenza il grado di apertura e fiducia dell'intervistato.

Secondo Irving Seidman, quale tipo di domanda è più efficace nelle interviste qualitative?. domande aperte. domande suggestive. domande a risposta multipla. domande chiuse.

Cosa sottolinea Clifford Geertz riguardo alla formulazione delle domande in un'intervista?. devono essere il più generiche possibile. devono tenere conto del contesto culturale dell'intervistato. devono essere rigide e strutturate. devono essere basate solo su dati quantitativi.

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