Pedagogia sperimentale 39-48
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Pedagogia sperimentale 39-48 Description: pedagogia sperimentale |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
01. Cosa indica il coefficiente di correlazione (r)?. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 minima correlazione positiva, valore 1 minima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due fattori, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. indica la forza delle relazioni tra due variabili, valore +1 massima correlazione positiva, valore 1 massima correlazione negativa, 0 assenza di correlazione. 02. Cos’è l’indice X quadro?. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è distante dalla situazione di assenza di relazione. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente e la situazione di assenza di relazione sono significative. E’ un indice che dice quanto la situazione di assenza di relazione è significativa. E’ un indice che dice quanto la situazione corrente è significativa. 03. Definizione di frequenza osservata: E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. 04. Definizione di frequenza attesa: E’ il numero di casi totali presenti in una tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che hanno una data modalità di una delle due variabili della tabella a doppia entrata. E’ il numero di casi che avrebbe una data combinazione di due modalità delle due variabili della tabella a doppia entrata se fossimo in condizione di assenza di relazione tra le due variabili. 01. Cosa si intende valutare con l’analisi delle differenze prima-dopo?. si intende valutare il cambiamento, se la performance successiva ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dalla performance prima dell'intervento stesso. si intende valutare il cambiamento costante nel tempo. si intende valutare il cambiamento, se un fattore dopo ad un certo intervento educativo è differente (statisticamente) dal fattore individuato prima dell'intervento stesso. si intende valutare il perdurare di una performance nel tempo. 02. L’analisi delle differenze pre-post utilizza tre indici diversi a seconda delle caratteristiche del campione in esame e delle variabili da analizzare, quali sono?. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi. il test delle differenze che si applica a variabili categoriali e in campioni composti da almeno 3 casi, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate e in campioni composti da almeno 30 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità. l test delle differenze che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni da almeno 30 casi, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili categoriali ordinate con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 3 casi. il test delle differenze che si applica a variabili cardinali con campioni di qualsiasi numerosità, il test T di Wilcoxon che si applica a variabili cardinali e in campioni composti da almeno 3 casi , il test T di Student che si applica a variabili cardinali e in campioni composti almeno da 30 casi. 03. L’analisi delle differenze prima-dopo che tipologia di analisi è?. analisi dei dati. Monovariata. focus group. Bivariata. 01. Come si allestisce una ricerca per esperimento?. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono interventi equivalenti e si valuta il livello finale raggiunto. Si allestisce un gruppo, si propone un intervento da sperimentare e si valuta il miglioramento nel gruppo dal prima al dopo. Si allestiscono due gruppi equivalenti che svolgono le stesse attività tranne uno specifico insieme di esse e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. Si allestiscono due gruppi che svolgono interventi equivalenti e si valutano le differenze nei miglioramenti dal prima al dopo. 02. Come si controlla un'ipotesi nella ricerca interpretativa?. Si portano esempi di conferma dell'ipotesi. Si isolano i soggetti favorevoli e quelli contrari. Si costruisce una mappa concettuale. Si isolano gli asserti che confermano l'ipotesi e quelli che la confutano. 03. A cosa serve la Ricerca interpretativa?. A ricostruire le intenzioni che muovono le azioni, le ragioni, gli scopi del soggetto e i significati che attribuisce al mondo. A testimoniare una relazione tra fattori nella sua unicità e specificità. Ad assegnare un senso agli indizi, trasformando un insieme slegato di fatti e comportamenti in un sapere. A descrivere i contesti e gli ambiti sociali e culturali in cui il soggetto si muove. 04. Perché è importante il follow up dopo l'esperimento?. Per capire se gli effetti del fattore ordinario sono durevoli nel tempo. Per capire se vi è stato Effetto Hawtorne per il gruppo di controllo. Per capire se gli effetti del fattore sperimentale sono durevoli nel tempo. Per capire se gli effetti della sperimentazione sono durevoli nel tempo. 05. Perché è importante il diario della sperimentazione?. Per avere il parere di uno o più osservatori indipendenti. Per ricostruire tutti quei fattori che possono essere intervenuti e che potrebbero rendere i risultati meno validi e meno attendibili. Per poter dire che le modificazioni subentrate sono da imputarsi proprio al fattore dipendente. Per descrivere le strategie adottate per far fronte agli imprevisti. 01. Cosa si fa nella fase di Pianificazione della Ricerca azione?. Si decide il piano di ricerca da intraprendere per controllare gli effetti dell'intervento. Si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. Si analizza il problema e si decide l'intervento da mettere in atto. Si analizza il problema, si decide l'intervento da mettere in atto e il piano di ricerca da intraprendere per controllarne gli effetti. 02. Cosa si fa nella fase di Azione della Ricerca azione?. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione. Si mette in atto l'analisi del problema di partenza. Si mette in atto l'intervento pianificato nella fase di pianificazione e la ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si mette in atto la ricerca pianificata nella fase di pianificazione. 03. Cosa si fa nella fase di Riflessione della Ricerca azione?. Si presentano gli esiti della ricerca. Si fa un bilancio degli esiti della ricerca. Si fa un bilancio degli esiti dell'intervento e si stabilisce se ha risolto il problema. Si mettono a confronto gli esiti della ricerca con il problema di partenza. 04. Cosa si fa nella fase di Monitoraggio della Ricerca azione?. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso interviste in profondità. Si raccolgono dati sulla ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si raccolgono dati sull'intervento attraverso la ricerca pianificata per controllarne gli esiti. Si raccolgono dati sul problema di partenza per controllare gli esiti dell'intervento pianificato. 05. Come si allestisce una ricerca per studio di caso?. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza su un certo numero di fattori, non stabilito a priori, e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono gli obiettivi conoscitivi, ci si focalizza sulle relazioni tra fattori e si studia intensivamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. Si definiscono le ipotesi, ci si focalizza su un certo numero di fattori e si studia, intensivamente o comparativamente il caso prescelto, anche per definire strategie di intervento. 01. Come avviene l'acquisizione di conoscenza sul campo da parte dell'educatore al nido?. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le conoscenze che i bambini fanno attraverso i sensi. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, i bambini che osservano le reazioni degli oggetti manipolati. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le interpretazioni che i bambini danno alle informazioni che acquisiscono attraverso i sensi. Osservando sistematicamente, con l'ausilio di griglie apposite, le esperienze che fanno i bambini. 02. Cos'è apprendimento attivo?. Far fare delle esperienze ai bambini con tanti oggetti e materiali. Far giocare i bambini, perché l'apprendimento avviene attraverso il gioco. Far manipolare ai bambini sostanze di varia consistenza. Far svolgere ai bambini delle attività e farli riflettere sulle cose che stanno facendo. 03. La fase di Elaborazione migliora la fase di Esperienza?. Sì, fornisce al soggetto i concetti da sperimentare. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per condurre giochi educativi. No, non fornisce al soggetto gli strumenti per ragionare sull'Esperienza. Sì, fornisce al soggetto il quadro concettuale utile per comprendere appieno ciò che sta facendo e orientare l'Esperienza nella direzione più proficua. 04. La fase di Esperienza migliora la fase di Elaborazione?. No, con l' esperienza non ci possono essere dati osservativi. Sì, perché i concetti e gli asserti richiedono controllo empirico. Sì, fornisce i dati sensoriali da elaborare e concettualizzare. No, l’esperienza sensoriale non è fondamentale per i bambini molto piccoli. 05. E' importante strutturare le attività secondo il Ciclo di Apprendimento Esperienziale?. Sì, perché ha in sé i momenti di gioco e di osservazione. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto e di controllo delle ipotesi. Sì, perché ha in sé i momenti di esperienza, di verbalizzazione, di analisi di quanto compiuto, di estrapolazione di regole generali dall'esperienza e di riapplicazione di tali regole. No, perché ha in sé solo i momenti di esperienza, di racconto, di analisi e di gioco. 01. Qual è il ruolo dell'osservazione nella conduzione di giochi ed esperimenti al nido?. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di trovare indicatori per i fattori oggetto di ricerca. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di rendicontare gli interventi stessi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di migliorare capacità e modalità di conduzione degli interventi. Rilevare dati sulle capacità dei bambini e sulle modalità di conduzione degli interventi da parte dello staff educativo, allo scopo di controllare le proprie ipotesi di ricerca. 02. Cosa significa adottare un approccio educativo di Pedagogia Sperimentale?. Capire le ragioni alla base di ciò che si fa e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di migliorare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base della crescita dei bambini raccogliendo sistematicamente dati relativi alla pratica educativa. Capire le ragioni alla base del miglioramento e raccogliere sistematicamente dati allo scopo di innovare la pratica educativa. Capire le ragioni alla base della pratica educativa e raccogliere sistematicamente dati di crescita dei bambini. 01. Cosa significa interpretare i dati?. Significa assegnare il proprio pensiero a un insieme di dati rilevati. Significa dare un giudizio oggettivo ai dati rilevati. Significa leggere i dati quantitativi e i dati qualitativi ottenuti attraverso l'analisi dei dati. Significa assegnare un senso, una direzione di lettura a un insieme slegato di dati di ricerca al fine di giungere ad un sapere, possibilmente fruibile. 02. Quali sono le tecniche di analisi testuale?. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali e l'analisi della frequenza lessicale. L'analisi della frequenza lessicale e la costruzione di categorie a posteriori. La rappresentazione dei dati testuali tramite mappe concettuali, l'analisi della frequenza lessicale e il calcolo delle differenze tra variabili primadopo un trattamento. 01. Quali sono le figure-tipo di lettore di ricerche in ambito educativo?. Studiosiesperti accademici, dirigenti di servizi educativi e coordinatori didattici. L'operatore sul campo, l'utente del contesto, i responsabili di struttura e studiosiesperti accademici. Nessuno, non esistono figuretipo di lettore di ricerche in ambito educativo. L'operatore sul campo, l'insegnante, l'educatore e l'utente sul campo. 02. Cosa deve contenere una pubblicazione rivolta all'ambito accademico e/o gruppo di esperti?. presentare un inquadramento teorico di rifermento, dedicare un'ampia parte a presentare la strategia con cui si è condotta la ricerca e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico. presentare un inquadramento teorico di rifermento e sottolineare come la ricerca possa produrre “sapere scientifico” con specifiche riflessioni di carattere metodologico. questione metodologica, sottolineare la fotografia degli studenti emersa dalla ricerca, socializzarla con gli utenti stessi e arricchirla o metterla in discussione con un loro commento. questione metodologica, presentare un inquadramento teorico di riferimento, socializzarla con gli utenti stessi. 01. Quali sono le sezioni di cui si compone il R.A.V.? o. Contesto e risorse, esiti degli utenti, processi messi in atto dall'ente locale, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di migliorament. processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. Contesto e risorse, esiti degli studenti. Contesto e risorse, esiti degli studenti, processi messi in atto dalla scuola, processo di autovalutazione e priorità su cui si intende agire al fine di migliorare gli esiti in vista di un piano di miglioramento. 02. Cosa si intende con il termine R.A.V?. rapporto di auto valutazione. relazione di auto validazione. rapporto di analisi valutativa. riscontro di analisi valutativa. 01. Cosa sono gli obiettivi di processo?. sono le azioni messe in atto per raggiungere gli obiettivi. sono le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono i risultati, le capacità o abilità che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. sono i risultati, le capacità o abilità e le conoscenze che si vuol far conseguire attraverso determinate attività. 02. Per una corretta formulazione di un obiettivo di processo cosa si deve aver chiaro?. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico, l’esito di miglioramento atteso e il contesto di riferimento. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere e l’esito di miglioramento atteso. il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. l’obiettivo di apprendimento da raggiungere, il processo coinvolto nel miglioramento scolastico e l’esito di miglioramento atteso. |