52.Le risposte alle domande aperte: vengono codificate con codici numerici come variabili ordinali Non vengono codificate nella matrice dati vengono codificate con codici numerici come variabili nominali vengono codificate con etichette testuali. 53. Il chi quadro è una misura che serve a: verificare la forza e la significatività della relazione tra variabili verificare l'esistenza di una relazione tra variabili verificare la direzione della relazione (quale variabile è indipendente e quale dipendente) verificare l'ipotesi di partenza. 54. Individua la risposta corretta. Un questionario con 20 domande, alle quali hanno risposto 356 persone, produrrà una matrice di: 712 celle 150.000 celle 7.120 celle 3560 celle. 55. Quale affermazione è giusta per definire il risultato di una mediana? la maggior parte dei docenti lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti il 50% del campione lavora 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti i docenti lavorano in media 3 ore al giorno alla preparazione dei compiti la modalità di lavoro alla preparazione dei compiti più diffusa tra i docenti è quella di 3 ore al giorno. 56.Per le variabili cardinali quale misura di tendenza centrale è possibile? differenza interquartile mediana moda media. 57. Per le variabili ordinali quale misura di tendenza centrale è possibile? mediana media differenza interquartile moda. 58. Per le variabili nominali quale misura di tendenza centrale è possibile? media moda scarto quadratico medio mediana. 59. L'analisi monovariata: è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine è l'analisi del campione dell'indagine. 60. Individua quale opzione è sbagliata. Con le distribuzioni di frequenza assolute: è possibile comparare le modalità di risposta tra loro è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi ma dalla stessa numerosità è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi non è possibile comparare le risposte di gruppi di rispondenti diversi. 61. La distribuzione di frequenza di una variabile è una rappresentazione nella quale: si conteggia la frequenza con la quale la modalità di una risposta si presenta nei dati analizzati si conteggiano i casi che hanno risposto al questionario si conteggiano le modalità di risposta presenti nel questionario si conteggiano i valori medi di risposta in relazione a una certa domanda. 62. Un questionario con 10 domande, alle quali hanno risposto 300 persone, produrrà una matrice di: 30.000 celle 10 celle 3000 celle 30 celle. 63. Individua la risposta corretta. La pulizia della matrice dati: comporterà la cancellazione di tutti i casi che hanno risposto in maniera non plausibile a una domanda comporterà la cancellazione di tutti i casi che non hanno risposto a tutte le domande comporterà l'utilizzo, per alcune domande, di un numero limitato di casi rispetto al totale del campione comporterà la cancellazione delle variabili che hanno avuto risposte non coerenti da parte del campione. 64. Per le variabili nominali quale indice di variabilità si usa? indice di omogeneità varianza deviazione standard scarto quadratico medio. 65. Individua la risposta corretta.I controlli di plausibilità: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano se un rispondente ha introdotto delle risposte distorte rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano le risposte medie all'interno del campione. 66. Individua la risposta corretta. I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili
rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento. 67. La matrice dati è costruita come: una matrice variabili x domande una matrice casi x modalità di risposta una matrice casi x variabili una matrice dati x casi. 68. L'analisi monovariata: è l'analisi delle distribuzioni di frequenza delle domande di un'indagine è l'analisi della relazione tra variabili in un'indagine è l'analisi mirata a confutare o convalidare l'ipotesi nulla è l'analisi del campione dell'indagine. 69. Normalmente i non rispondenti: vengono reinterpellati tramite una seconda rilevazione vengono esclusi per tutte le distribuzioni di frequenza vengono esclusi dalle distribuzioni di frequenza per la domanda alla quale non hanno risposto vengono inclusi nel campione finale sul quale si effettua l'analisi e le distribuzioni di frequenza. 70. La codifica si applica: alle variabili che hanno come modalità di risposta testuali alle variabili che hanno come modalità di risposta codici numerici solo alle variabili ordinali solo alle risposte multiple. 71. Il codebook serve: a conservare le informazioni sulla rilevazione a conservare le distribuzioni di frequenza di ciascuna variabile a conservare traccia del codice numerico assegnato a ciascuna modalità a conservare le informazioni sui casi. 72. Quale di queste condizioni non è necessaria nella creazione di una matrice dati? i casi devono essere unità omogenee la matrice deve contenere variabili di tutti i tipi (nominali ordinali e cardinali) su tutti i casi studiati devono essere state rilevate le stesse informazioni.
la matrice deve essere costruita in maniera da avere un incrocio casi x variabili. 73. La moda si individua cercando: la tendenza media del campione la modalità di risposta più alta nella scala ordinale la modalità che raccoglie il 50% dei rispondenti la modalità di risposta più diffusa nel campione. 74. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa? differenza interquartile scarto quadratico medio varianza indice di omogeneità. 75. . I controlli di plausibilità: rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro. 76. in una tabella di contingenza, le frequenze marginali sono: le frequenze delle singole celle le percentuali sulla variabile indipendente i totali di riga o di colonna delle frequenze le percentuali sulla variabile dipendente. 77. Il chi quadro ha validità solo con un campione: > 30 casi > 1000 casi > 100 casi > 10.000 casi. 78. Il test del chi quadro funziona tramite: falsificazione dell'ipotesi nulla verifica dell'ipotesi del ricercatore verifica dell'ipotesi nulla falsificazione dell'ipotesi del ricercatore. 79. Per calcolare il chi quadro si procede così: si calcola la differenza tra frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla, e frequenze assolute effettivamente trovate nei dati si calcola la differenza tra frequenze assolute trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla si calcola la differenza tra frequenze percentuali trovate nei dati e frequenze percentuali attese in caso di ipotesi nulla si calcola la differenza tra frequenze osservate trovate nei dati e frequenze assolute attese in caso di ipotesi nulla ?. 80. Il test del chi quadro si utilizza per valutare l'intensità della relazione fra due variabili: nominali ordinali cardinali di tutti i tipi. 81. Quale tipo di grafico è in grado di rappresentare una serie temporale? istogramma in pile grafico a barre grafico lineare grafico a torta. 82. Cosa significa che c'è una relazione tra due variabili? che esiste una covariazione tra le due variabili che la variabile indipendente è causa della variabile dipendente che la variabile dipendente è causa della variabile indipendente che le due variabili hanno una simile distribuzione di frequenza. 83. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in colonna ha sulla variabile posta in riga si sceglie: di percentualizzare per riga di percentualizzare per entrambe le variabili di percentualizzare per colonna di usare le frequenze assolute. 85. Individua la coppia non corretta in questo differenziale semantico legato all'uso del digitale in classe caldo/freddo utile/inutile
collaborazione/competizione gioco/apprendimento. 86. . Per le variabili cardinali quale indice di variabilità si usa? differenza interquartile scarto quadratico medio varianza indice di omogeneità. 87. . I controlli di congruenza: rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono coerenti tra loro rilevano se le risposte di uno stesso rispondente sono verosimili rilevano se un rispondente è coerente con i criteri di campionamento rilevano le risposte da cancellare in una matrice dati. 88. Una distribuzione è tanto più omogenea: quanto è più distribuita nelle diverse modalità quante meno modalità sono presenti nella variabile quanto è più concentrata in una sola modalità quanto è più vicina alla media. 89. Qual è l'indice di variabilità più utilizzato con le variabili cardinali? scarto quadratico medio deviazione standard differenza interquartile varianza. 90. Per le variabili ordinali quale indice di variabilità si usa? scarto quadratico medio indice di omogeneità scarto quadratico relativo deviazione standard. 91. Quale metodo di piano di esperimento permette di tenere sotto controllo l'effetto prova e l'effetto maturazione? il piano di esperimento a due grupp nessuno dei precedenti il piano di esperimento a un gruppo il piano di esperimento a 4 gruppi. 92. quale metodo di piano di esperimento può prevedere il problema dell'interferenza tra i metodi? il piano di esperimento a 4 gruppi piano di esperimento fattoriale il piano di esperimento a un gruppo il piano di esperimento a due gruppi. 93. Il problema della desiderabilità sociale significa che: i rispondenti, per volontà di compiacere i ricercatori, forniscono risposte non del tutto sincere il ricercatore desidera convalidare la propria ipotesi e pertanto forza i risultati nell'interpretazione dei risultati, i dati vengono elaborati in maniera da ottenere risultati più conformi alle ipotesi iniziali il ricercatore desidera compiacere i soggetti della rilevazione e pertanto forza e distorce la formulazione delle domande. 94. Il piano di esperimento fattoriale si utilizza quando: si vogliono esplorare gli effetti delle variabili indipendenti su campioni diversi si vuole esplorare l'effetto di una variabile indipendente su più variabili dipendenti si vogliono esplorare gli effetti di più variabili indipendenti contemporaneamente non si ha la possibilità di analizzare il caso su due campioni differenti. 95. Il piano di esperimento fattoriale si utilizza quando: non si ha la possibilità di analizzare il caso su due campioni differenti si vogliono esplorare gli effetti delle variabili indipendenti su campioni diversi si vogliono esplorare gli effetti di più variabili indipendenti contemporaneamente si vuole esplorare l'effetto di una variabile indipendente su più variabili dipendenti. 96. Una matrice dati si costruisce per dati rilevati con ricerca etnografica per dati rilevati con inchiesta per dati rilevati con ricerca azione per dati rilevati con intervista. 97. Nel lavoro di analisi dei dati di un questionario, la pulizia della matrice dati, è un'operazione è un lavoro di integrazione dei dati è un lavoro preliminare è un lavoro opzionale è un lavoro sufficiente ad ottenere i risultati
. 98. le condizioni per creare una matrice dati sono: (individua la condizione non necessaria) devono essere rilevate almeno 100 casi la matrice contiene casi x variabili su tutti i casi devono essere rilevate le stesse informazioni l' unità di analisi deve essere dello stesso tipo. 99. Nel focus group, l'osservatore si dedica a: prendere nota delle reazioni e delle interazioni non verbali dei partecipanti fornire un feedback ai diversi interventi presentare la scaletta e scandire l'ordine degli intervent occuparsi delle videoriprese. 100. Qual è la differenza tra esperimento e ricerca azione? la ricerca azione, rispetto all'esperimento, non presenta piani di sperimentazione a più gruppi il primo è realizzato con strumento quantitativi mentre la ricerca azione con strumenti qualitativi la ricerca azione, a differenza dell'esperimento, non presenta risultati rappresentativi della popolazione di riferimento la ricerca azione presenta un intervento che è stato concordato e definito insieme ai soggetti della sperimentazione. 101.La codifica delle interviste e dei focus group avviene: sintetizzando i contenuti con frasi chiave cercando le parole ricorrenti nel testo sbobinato etichettando i materiali sbobinati e poi evidenziando le etichette comuni cercando nei materiali le categorie teoriche elaborate in fase di disegno della ricerca. 102.In un focus group è necessario: selezionare partecipanti simili per opinioni
selezionare partecipanti con potenziale carismatico e leadership selezionare partecipanti con simile background e con opinioni diverse selezionare partecipanti con opinioni eccentriche. 103. Quali sono possibili limiti del focus group? i soggetti potrebbero essere inibiti dagli altri partecipanti nell'esprimere la loro opinione i soggetti hanno poco tempo per esprimersi individualmente le dinamiche di discussione possono sfociare in aggressività il ricercatore non è sempre in grado di registrare le vere reazioni dei partecipanti. 103. La tecnica del think aloud consiste nel: sottoporre i soggetti a dei test usando tracce verbali e non scritte sottoporre soggetti a dei test e registrare le loro performance tramite video sottoporre soggetti ai test e analizzare le loro reazioni tramite un questionario finale di gradimento sottoporre soggetti a dei test chiedendogli di esprimere a voce alta i loro opinioni. 105. Il modello di ricerca azione di Cunningham (1976) prevede questo ordine di fasi: progettazione dell'intervento, 2) valutazione; 3) formazione del gruppo, 4) valutazione; 5) attuazione della ricerca, 6) valutazione. formazione del gruppo, 2) progettazione dell'intervento, 3)attuazione 4) valutazione; formazione del gruppo, 2) valutazione; 3) progettazione dell'intervento, 4)valutazione; 5) attuazione della ricerca, 6) valutazione formazione del gruppo; 2) progettazione dell'intervento; 3)attuazione della ricerca, 4) valutazione. 106. Scopo della ricerca azione è: rendere più semplice il percorso di ricerca nelle scuole rendere misurabili gli effetti delle azioni educative formare i docenti sulla ricerca Avvicinare il ricercatore ai problemi reali ?. 107. Quanti partecipanti prevede tipicamente un focus group? 8-12 6-7 4-5 13-15. 108. Obiettivo di un focus group, rispetto agli altri metodi qualitativi, è: gestire decisioni di gruppo far emergere dialettica e discorsivizzazione intorno alle opinioni? evidenziare l'atteggiamento comune dei partecipanti intorno agli argomenti evidenziare le posizioni estreme e inusuali dei partecipanti intorno agli argomenti. 109. L'osservazione etnografica è mirata sopratutto a analizzare: abilità ipotesi teoriche elaborate dal ricercatore pratiche e dinamiche culturali opinioni. 110. Il focus group è maggiormente indicato: per co-progettare soluzioni o interventi per analizzare i costrutti nel loro evolversi argomentativo per osservare le dinamiche di gruppo e i ruoli di potere per ottimizzare i tempi rispetto alle interviste individuali. 111. In un focus group è necessaria la presenza di: conduttore e videomaker conduttore e osservatore conduttore e psicologo del solo ricercatore conduttore. 112.Un focus group tipicamente ha la durata di: due giorni 4 ore 2 ore mezz'ora. 113. Un focus group solitamente richiede la presenza: di 2 ricercatori di un team interdisciplinare di ricercatori di 3 ricercatori di 1 ricercatore. 114. Nel focus group il conduttore si dedica a: gestire la scaletta delle domande e gli interventi studiare le dinamiche implicite tra i partecipanti analizzare i contenuti emersi fornire un feedback valutativo sul contributo dei diversi partecipanti. 115. La ricerca azione si differenzia dalla ricerca sperimentale perchè: Non prevede il coinvolgimento degli attori educativi nel processo Prevede interventi di tipo educativo Non prevede di controllare in maniera precisa tutte le variabili che intervengono nel processo Non prevede strumenti standard di rilevazione. 117. In base al livello di strutturazione degli strumenti di osservazione possiamo distinguere osservazione narrativa/sistematica osservazione empatica/distaccata osservazione partecipante/non partecipante osservazione documentaria/non documentaria. 118. Quali sono le categorie di classificazione secondo le quali si possono distinguere gli strumenti di osservazione diretta? Individua quella non pertinente ambiente in cui avviene la rilevazione strumenti di osservazione quantitativi/qualitativi grado di strutturazione degli strumenti adottati grado di partecipazione dell'osservatore. 118. In base al grado di osservazione del ricercatore, possiamo distinguere le seguenti forme di osservazione. Individua la categoria non corretta documentaria progettuale indipendente partecipante. 119. Nell'osservazione documentaria si usano i documenti originali come base delle interviste si documenta l'osservazione tramite videoregistrazione si documentano i passaggi della ricerca si analizzano documenti come note di archivio, registri, quaderni. 120... Nell'osservazione indipendente il ricercatore osserva senza modificare il contesto di osservazione ogni ricercatore osserva con un proprio indipendente strumento di osservazione il ricercatore osserva senza ipotesi predefinite il ricercatore svolge la ricerca fornendo stimoli specifici ai soggetti osservati. 121. L'osservazione che richiede il più alto livello di partecipazione del ricercatore è osservazione tramite check list osservazione indipendente osservazione documentaria osservazione partecipante. 122. In quale tipo di osservazione deve crearsi un giusto equilibri tra coinvolgimento e distacco diario osservazione indipendente osservazione partecipante osservazione documentaria. 123. L'osservazione può distinguersi in base al grado di controllo del ricercatore sul contesto da analizzare. In tal senso possiamo distinguere: (individua l'opzione
non pertinente) osservazione naturalistica osservazione documentaria osservazione in condizioni controllate osservazione in ambiente artificiale. 124.Quale osservazione prevede il lavoro in laboratorio osservazione non partecipante osservazione in ambiente artificiale osservazione partecipante osservazione naturalistica. 125. Per analizzare le relazioni tra gli attori e il ruolo degli attori nelle reti sociali è possibile utilizzare: ricerche intervento focus group analisi sociometriche analisi di correlazione. 126. Nella ricerca azione insegnanti e educatori non hanno un ruolo in quali di queste fasi: analizzare il problema in profondità attraverso metodologie di osservazione co-progettare l'intervento da attuare Riprogettare l'intervento nei punti che non hanno avuto efficacia attuare l'intervento. 127. Quale tecnica di osservazione presenta il livello di strutturazione minore? osservazione narrativa osservazione documentale osservazione in condizioni controllate osservazione in ambiente artificiale. 128... Quale metodo di codifica delle osservazioni permette di codificare e analizzare le interazioni tra più persone? individua la risposta corretta sistema di codifica di Ober nessuna delle opzioni scale Likert check list. 129...Scopo della ricerca azione è: predisporre azioni educative funzionali a risolvere specifici problemi rendere misurabili gli effetti delle azioni educative avvicinare il ricercatore ai problemi reali rendere più semplice il percorso di ricerca nelle scuole. 130. Nella struttura proposta da Cunningham in relazione alla ricerca azione: l'analisi dell'intervento è un momento iterativo che si ripropone alla fine di ogni fase l'analisi dell'intervento porta a riprogettare la sola fase di trattamento l'analisi dell'intervento è un momento che si propone alla fine del percorso l'analisi dell'intervento è svolta solo dai ricercatori. 84. In una tabella di contingenza, se si vuole analizzare l'influenza che la variabile posta in riga ha sulla variabile posta in colonna si sceglie: di percentualizzare per riga di percentualizzare per entrambe le variabili di percentualizzare per colonna di usare le frequenze assolute.
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