Pedagogia sperimentale eCampus 1-31
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Title of test:![]() Pedagogia sperimentale eCampus 1-31 Description: docente: Silvia Benedetti |




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La pedagogia sperimentale è influenzata dal: illuminismo. positivismo filosofico. romanticismo. rinascimento. Chi è considerato uno dei pionieri della pedagogia sperimentale?. Immanuel Kant. Martin Heidegger. Charles Darwin. Johann Friedrich Herbart. La pedagogia sperimentale nasce in Europa, in particolare: Inghilterra, Germania e Francia. Germania, Francia. Inghilterra, Germania. Inghilterra, Francia. La prima fase della pedagogia sperimentale si colloca nella: prima metà dell'Ottocento. dopo la seconda guerra mondiale. tra le due guerre mondiali. seconda metà dell'Ottocento. La pedagogia sperimentale si afferma come disciplina autonoma nella: seconda fase di sviluppo. tra la seconda e terza fase di sviluppo. nella terza fase di sviluppo. nella prima fase di sviluppo. La pedagogia sperimentale ha attraversato: 2 fasi di sviluppo. 5 fasi di sviluppo. 3 fasi di sviluppo. 4 fasi di sviluppo. La seconda fase della pedagogia sperimentale si colloca: alla fine del XX secolo. tra la prima guerra mondiale e la seconda guerra mondiale. prima della prima guerra mondiale. secondo dopo guerra. L'attenzione che la pedagogia sperimentale rivolge alla personalizzazione dell'apprendimento si sviluppa particolarmente: dopo la seconda guerra mondiale. prima della prima guerra mondiale. tra le due guerre mondiali. nella seconda metà dell'ottocento. Durante quale fase dello sviluppo della pedagogia seprimentale cresce l'attenzione verso l'inclusività: nella prima fase. nella terza fase. tra i due conflitti mondiali. nella seconda fase. La seconda fase di sviluppo della pedagogia sperimentale è caratterizzata da: alcuno sviluppo sulle teorie alla base delle metodologie sperimentali. nessuno sviluppo delle metodologie sperimentali in educazione. un periodo di consolidiamento delle teorie del positivismo. ulteriori sviluppi e consolidamenti delle metodologie sperimentali in educazione. La terza fase della pedagogia sperimentale ha inizio: dopo il primo conflitto mondiale. dopo la guerra fredda. dopo la seconda guerra mondiale. tra la prima e la seconda guerra mondiale. La pedagogia sperimentale si afferma come disciplina autonoma nella: nella prima fase di sviluppo. seconda fase di sviluppo. nella terza fase di sviluppo. tra la seconda e terza fase di sviluppo. I big data sono: vasti insieme di dati statistici. vasti insieme di dati che vengono raccolti da diverse fonti, spesso in tempo reale. vasti insieme di dati matematici. vasti insieme di dati numerici. Tra le tecnologie emergenti c'è la VR, acronimo che sta per: realtà variabile. realtà virtuale. realtà visiva. realtà versatile. La ricerca comparativa internazionale assume un ruolo centrale nella: pedagogia sperimentale del XIV secolo. pedagogia sperimentale del XIX secolo. pedagogia sperimentale di oggi. pedagogia sperimentale del XX secolo. La generalizzabilità dei risultati quantitativi: può essere problematica. è sempre problematica. non è mai problematica. non è possibile. I metodi quantitativi si basano. sulla raccolta e analisi di dati numerici. sull'analisi dei dati. sulla raccolta e analisi interpretativa dei dati osservati. sulla raccolta dei dati. Tra le principali critiche rivolte ai metodi qualitativi c'è: la scarsa attendibilità. la limitata generabilizzabilità. l'inquinamento dei dati. l'avalutatività. La sperimentazione in contesti educativi solleva. questioni etiche. questioni emotive. questioni matematiche. questioni sociali. L'educazione è un fenomeno complesso e multidimensionale che coinvolge aspetti: sociali e culturali. cognitivi, sociali. cognitivi, emotivi, sociali e culturali. cognitivi, emotivi. I metodi quantitativi sono apprezzati per: la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e non generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati soggettivi, replicabili e generalizzabili. la loro capacità di fornire risultati oggettivi, non replicabili e generalizzabili. I metodi qualitativi. si concentrano sulla comprensione dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni educativi. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni sociali. si concentrano sulla comprensione profonda e contestuale dei fenomeni scolastici. Il metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale rappresenta: un approccio non sistematico per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per studiare e migliorare i processi educativi. un approccio sistematico e rigoroso per studiare i processi educativi. La pedagogia sperimentale nasce: nella prima metà del XIX secolo. nel XX secolo. nel XVIII secolo. nella seconda metà del XIX secolo. La fase di sperimentazione: segue l'osservazione. precede la formulazione delle ipotesi. segue l'analisi dei dati. segue la formulazione delle ipotesi. Il metodo scientifico è un processo in cui possiamo distinguere: 8 fasi. 3 fasi. 10 fasi. 4 fasi. La prima fase del metodo sceintifico è: la sperimentazione. la formulazione delle ipotesi. l'osservazione. l'analisi dei dati. Il metodo scientifico applicato all'educazione fornisce: una struttura per rielaborare i fenomeni educativi. una struttura per esplorare il campione su cui si effettua l'osservazione. una struttura per comprendere i fenomeni educativi. una struttura per esplorare e comprendere i fenomeni educativi. Gli educatori conducono esperimenti in cui testano le loro ipotesi in ambienti: controllati. strutturati. liberi. semistrutturati. Uno dei contributi maggiori sull’uso del metodo scientifico nella pedagogia sperimentale è quello dato da: Auguste Comte. Galileo Galilei. Maria Montessori. John Dewey. Le conclusioni, nel metodo scientifico, nella pedagogia sperimentale, possono: portare solo a una eventuale revisione delle ipotesi. portare all'introduzione di nuovi interventi educativi. portare a una revisione delle ipotesi o all'introduzione di nuovi interventi educativi. nessuna delle precedenti risposte. La triangolazione, nella ricerca, è una tecnica che consiste: nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confermare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni. nell'utilizzare più fonti di dati o diversi metodi di raccolta per confutare i risultati e rafforzare la credibilità delle conclusioni. per confutare le ipotesi. nel risolvere problemi matematici. Una peculiarità della ricerca sperimentale è: la creazione di gruppi di controllo. l'assenza di gruppi di controllo. la creazione di gruppi sottoposti a variabili esterne sconosciute. la creazione di gruppi sottoposti a variabili interne sconosciute. I principi fondamentali della ricerca scientifica includono: la ripetibilità, l'oggettività e la falsificabilità. la ripetibilità, l'oggettività e la valutazione. la ripetibilità, l'oggettività e la verificabilità. la ripetibilità, la soggettività e la verificabilità. La ricerca scientifica può essere: solo teorica. solo applicata. teorica e applicata. sperimentale. La ricerca empirica si basa: sull'osservazione indiretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo scientifico. sull'osservazione diretta e sull'esperienza verbale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. sull'osservazione diretta e sull'esperienza sensoriale per raccogliere dati e comprendere i fenomeni del mondo reale. La ricerca sperimentale: controlla senza manipolare le variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e strutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente organizzato e semistrutturato. controlla e manipola variabili all'interno di un ambiente non organizzato. La ricerca empirica adotta, prevalentemente, il metodo: comparativo. ipotetico-deduttivo. deduttivo. induttivo. La ricerca empirico-sperimentale: utilizza l’osservazione sensoriale per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. non utilizza l’osservazione empirica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. utilizza l’osservazione scientifica per identificare questioni rilevanti e formulare ipotesi. Uno degli obiettivi della ricerca empirico-sperimentale in educazione è quello di: contribuire alla revisione delle teorie pedagogiche esistenti. contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche e alla revisione di quelle esistenti. contribuire alla costruzione di nuove teorie pedagogiche. applicare il metodo induttivo. Nella ricerca empirico-sperimentale, i dati raccolti servono a: procedere alla sperimentazione. formulare le ipotesi. formaulare la tesi. osservare il fenomeno. La ricerca empirico sperimentale utilizza metodi: solo quantitativi. osservativi. solo qualitativi. quantitativi e qualitativi. L'integrazione dei metodi quantitativi e qualitativi, in ambito educativo, consente di avere una visione: olistica. più generica dei fenomeni educativi. parziale. più completa dei fenomeni educativi. Secondo Paul Freire la ricerca-azione è uno strumento di: emancipazione e trasformazione sociale. limitazione e regressione sociale. emancipazione e immutabilità sociale. asservimento e trasformazione sociale. Secondo Donald Schön gli insegnati sono: figure irrilevanti nella sperimentazione. attori passivi. praticanti riflessivi. attori attivi. Nella ricerca-azione si ripete la serie: riflessione, pianificazione, azione, ossservazione. pianificazione, azione, osservazione e riflessione. pianificazione, azione, riflessione, osservazione. pianificazione, riflessione, azione, osservazione. La ricerca-azione nasce: negli anni '30. negli anni '20. negli anni '40. negli anni '50. Il fondatore della ricerca-azione è: Maria Montessori. Wilhem Maximilian Wundt. Jhon Dewey. Kurt Lewin. La ricerca-azione è: una scienza. una corrente scientifica-sperimentale. una teoria. un approccio metodologico. La ricerca-azione può essere descritta come: riflessiva e interventista. partecipativa e interventista. partecipativa, introspettiva, interventista. partecipativa, riflessiva e interventista. Le varianti della ricerca azione che si svilupparono negli anni Ottanta sono: la ricerca-azione partecipativa e la ricerca-azione emancipatoria. la ricerca-azione positiva e la ricerca-azione negativa. la ricerca-azione emancipatoria e la ricerca-azione comparativa. ricerca-azione partecipativa e ricerca-azione inclusiva. Chi, tra i seguenti studiosi, ha dato un contributo significativo allo sviluppo della ricerca-azione. Francis Bacon. Stephen Kemmis. Isaac Newton. Auguste Comte. La ricerca-azione in ambito pedagogico inizò a diffondersi negli anni: trenta. venti. cinquanta e sessanta. quaranta. Il contributo di Kemmis alla ricerca-azione ha avuto avuto un'eco significativa in ambito educativo in: Italia, Regno Unito. Australia e Regno Unito. Germania, Francia. Spagna, Inghilterra. Kemmis e i suoi colleghi videro nella ricerca-azione: un metodo da confutare. una teoria scientifica da confutare. uno strumento per migliorare le pratiche educative e un mezzo per promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole. uno strumento promuovere l'emancipazione degli insegnanti, offrendo loro l'opportunità di diventare agenti del cambiamento nelle loro scuole. La ricerca-azione è adottata come metodo principale per la formazione degli insegnati negli anni: cinquanta. quaranta. sessanta. trenta. Kurt Lewin è stato un pioniere della: psicologia sociale. pedagogia speciale. psicologia dello sviluppo. pedagogia sperimentale. Nel project work lo studente ha un ruolo: attivo. stimolativo. passivo. cooperativo. Il project work , in ambito educativo, presuppone la realizzazione di: progetti concreti. progetti scientifici. progetti basati su ipotesi da verficare. progetti astratti. Il project work promuove un apprendimento: mnemonico. significativo. alterato da variabili interne al contesto di apprendimento. alterato da variabili esterne al contesto di apprendimento. Nella prima fase dell'indagine occupa un ruolo fondamentale: lo studio teorico del problema. il riconoscimento del problema. la descrizione del problema. la riflessione critica sulla problematicità della situazione. Le ipotesi: sono verità assolute. sono strumenti che non devono essere testati. sono idee provvisorie che guidano l'azione e la riflessione. sono strumenti inconfutabili durante l'indagine. Secondo Dewey la conoscenza è il risultato di: acquisizione dei saperi. un’interazione attiva con il mondo. acquisizione delle teorie scientificamente dimostrate. un'interazione passiva con il mondo. La ricerca è: un modello di indagine esplicativa. un modello di indagine formale. un modello di indagine comparativa. un modello di indagine conoscitiva. Il processo di indagine per Dewey è articolato in: quattro fasi. tre fasi. sette fasi. cinque fasi. Secondo Dewey l'indagine: è un processo attivo e continuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una qualsiasi situazione. è un processo attivo e continuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. è un processo attivo e definito nel tempo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. è un processo attivo e discontinuo che si svolge quando ci si trova di fronte a una situazione problematica. Chi è l'autore dell'opera "La logica, teoria dell'indagine": Wihelm Wundt. John Dewey. Johann Friedrich Herbart. Kurt Lewin. La scuola, secondo Dewey è: un luogo di divulgazione dei saperi. un laboratorio di esperienze. un luogo dove si impartiscono conoscenze. un luogo di apprendimento passivo di conoscenze. Secondo Dewey l'indagine deve culminare: nella formulazione di una ipotesi. nella formulazione di una legge scientifica. nella formulazione di una teoria. in un'azione concreta. I modelli di ricerca variano in base: all'oggetto di studio, agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. alle scelte del ricercatore, agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. all'oggetto di studio, agli obiettivi della ricerca. agli obiettivi della ricerca e alla natura delle domande poste. La ricerca qualitativa può essere associata a: un approccio teorico e interpretativo. un approccio empirico. un approccio sperimentale. un approccio esplorativo e interpretativo. Sono strumenti della ricerca qualitativa: dati grafici. interviste. dati statistici. dati numerici. All'inizio la pedagogia sperimentale enfatizzava le: misurazioni oggettive solo attraverso struementi standardizzati. misurazioni oggettive attraverso test e strumenti standardizzati. misurazioni oggettive solo attraverso test standardizzati. misurazioni soggettive attraverso test e strumenti standardizzati. In quale periodo Donal Thomas Campbell afferma la necessità di dare più spazio alla ricerca qualitativa nelle scienze dell'educazione: negli anni '50. negli anni '30. negli anni '70. negli anni '40. La ricerca qualitativa enfatizza: il ruolo passivo del ricercatore nel processo di indagine. il ruolo attivo del ricercatore come parte integrante del processo di indagine. il ruolo esterno del ricercatore nel processo di indagine. il ruolo marginale del ricercatore nel processo di indagine. Quale approccio metodologico si concentra sull'uso di dati numerici e strumenti statistici per descrivere e prevedere fenomeni educativi?. misto. quantitativo. qualitativo. sperimentale. Che tipo di ipotesi suggerisce un legame di causa-effetto tra le variabili educative?. comparativa. descrittiva. esplorativa. causale. Quale tecnica di ricerca qualitativa prevede che il ricercatore si immerga nel contesto di studio per osservare i fenomeni educativi?. focus group. intervista. osservazione partecipante. questionari. Quale principio è fondamentale per garantire che la ricerca educativa rispetti i diritti e la dignità dei partecipanti?. eticità. validità esterna. validità interna. rappresentatività. Quale delle seguenti tecniche è tipica della ricerca quantitativa per stabilire relazioni di causa-effetto tra le variabili?. esperimento. intervista semi-strutturata. osservazione partecipante. focus group. Quale tipo di validità si riferisce alla capacità di generalizzare i risultati ottenuti da un campione a una popolazione più ampia?. validità di contenuto. validità esterna. validità di costrutto. validità interna. Qual è la funzione principale dell'ipotesi nulla (H0) nella ricerca educativa?. afferma che non esiste una relazione significativa tra le variabili. descrivere le caratteristiche di un fenomeno. dimostrare una relazione significativa tra le variabili. stabilire la causalità tra variabili. Quale dei seguenti paradigmi si basa sull'idea che la realtà è una costruzione sociale influenzata dalle percezioni dei partecipanti?. critico. positivista. interpretativo. pragmatico. Quale metodologia è più indicata quando l'obiettivo è comprendere le esperienze e le percezioni dei partecipanti?. sperimentale. qualitativa. quantitativa. statica. Quale paradigma della ricerca educativa si concentra sull'analisi delle strutture di potere e sulle disuguaglianze nel sistema educativo?. critico. pragmatico. positivista. interpretativo. Quale delle seguenti è un esempio di variabile continua?. provenienza culturale. genere (maschio, femmina). punteggio ottenuto dagli studenti in un esame. livello scolastico (elementare, medio, superiore). Quale tipo di variabile si riferisce agli aspetti che non possono essere facilmente modificati e che influenzano significativamente i risultati di apprendimento?. variabili qualitative. variabili assegnate o di sfondo. variabili di prodotto. variabili di processo. Quali variabili sono utilizzate per descrivere gli esiti o i risultati dell'intervento educativo?. variabili di prodotto. variabili di processo. variabili di sfondo. variabili dipendenti. Qual è la funzione delle variabili indipendenti in un contesto di ricerca educativa?. descrivono i risultati finali di un intervento educativo. non possono essere modificate e influenzano i risultati di apprendimento. catturano dati qualitativi sulle percezioni degli student. sono manipolate per osservare il loro effetto su altre variabili. Quale delle seguenti variabili rappresenta dati non numerici che descrivono le caratteristiche o le qualità di un fenomeno educativo?. variabili quantitative. variabili dipendenti. variabili indipendenti. variabili qualitative. In quale tipo di campionamento vengono selezionati interi gruppi o "grappoli" di individui piuttosto che singoli elementi?. campionamento sistematico. campionamento casuale. campionamento intenzionale. campionamento a grappolo. Quale tipo di campionamento seleziona partecipanti sulla base di caratteristiche specifiche necessarie per rispondere a domande di ricerca particolari?. campionamento per obiettivi o intenzionale. campionamento stratificato. campionamento sistematico. campionamento casuale. Qual è il principale rischio associato al campionamento accidentale o di convenienza?. può introdurre bias significativi e limitare la generalizzabilità dei risultati. non rappresenta le caratteristiche chiave della popolazione. richiede una divisione in sottogruppi specifici. è costoso e complesso da realizzare. Quale dei seguenti è un esempio di intervento educativo?. suddivisione degli studenti in gruppi di studio. raccolta di dati sulle percezioni degli insegnanti. analisi statistica dei risultati scolastici. introduzione di un programma di lettura intensivo per migliorare le capacità di alfabetizzazione. Qual è una caratteristica chiave dei dati qualitativi nella ricerca educativa?. sono raccolti esclusivamente tramite questionari. sono sempre numerici. forniscono una comprensione profonda e contestualizzata delle dinamiche educative. sono utilizzati solo negli esperimenti randomizzati. Qual è la principale differenza tra esperimenti e quasi-esperimenti?. gli esperimenti prevedono l'assegnazione casuale ai gruppi, mentre i quasi-esperimenti no. gli esperimenti utilizzano dati qualitativi, mentre i quasi-esperimenti utilizzano dati quantitativi. i quasi-esperimenti garantiscono inferenze causali più forti rispetto agli esperimenti. gli esperimenti sono meno controllati dei quasi-esperimenti. Quale tipo di dati si concentra sull'esplorazione delle esperienze, delle percezioni e dei contesti sociali dei partecipanti nella ricerca educativa?. dati randomizzati. dati sperimentali. dati qualitativi. dati quantitativi. Quale tipo di dati si concentra sull'uso di strumenti statistici per misurare variabili e individuare tendenze nei fenomeni educativi?. dati misti. dati qualitativi. dati quantitativi. dati descrittivi. Qual è il vantaggio principale dell'uso dei dati quantitativi nella ricerca educativa?. permettono di esplorare esperienze soggettive. sono raccolti attraverso interviste e osservazioni. permettono di misurare variabili e individuare tendenze attraverso strumenti statistici. forniscono informazioni contestuali dettagliate. Quale tecnica viene utilizzata per combinare dati quantitativi e qualitativi nella ricerca educativa?. approccio misto. analisi statistica. campionamento sistematico. codifica tematica. Qual è lo scopo principale di un intervento educativo?. apportare un miglioramento in un'area specifica dell'istruzione. valutare la qualità delle risorse didattiche. descrivere i comportamenti degli insegnanti. misurare il rendimento scolastico degli studenti. In quale contesto è più appropriato utilizzare un quasi-esperimento?. quando si vogliono raccogliere dati esclusivamente qualitativi. quando la randomizzazione non è fattibile o eticamente appropriata. quando si studiano relazioni non causali. quando è necessario un controllo rigoroso delle variabili. La ricerca empirico - sperimentale promuove: il determinismo educativo. l'innovazione del sistema educativo. il tradizionalismo educativo. il relativismo educativo. Il dibattito attuale sui modelli della ricerca riconosce la validità: solo del modello qualitativo. del modello qualitativo e quantitativo. solo del modello quantitativo. del modello fenomenologico-ermeneutico. L'approccio misto permette di: ottenere una comprensione più completa e approfondita dei dati scientifici. ottenere una comprensione più generica dei fenomeni educativi. ottenere una comprensione più completa e approfondita dei fenomeni educativi. ottenere una comprensione più completa e approfondita delle teorie scientifiche. L'integrazione dei metodi qualitativi, nel modello di ricerca quantitativo: possono essere applicati solo nella fase finale dell'indagine. possono essere applicati in vari momenti per arricchire l'intero processo di indagine. si limitano alla fase iniziale dell'indagine. si limitano alla fase dell'osservazione. L'inclusione di metodologie qualitative, nel processo di ricerca offre: una visione parziale del fenomeno. una scelta metodologica non generalizzabile ad un campione più ampio. una visone olistica ed esaustiva dei fenomeni educativi. una visione più integrata e completa della realtà educativa. Per Visalberghi l'obiettivo della misurazione quantitativa è: qualificare aspetti specifici del processo educativo. classificare aspetti specifici del processo educativo. quantificare aspetti specifici del processo educativo. analizzare aspetti specifici del processo educativo. Lo scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" è stato composto nel: 1980. 1960. 1920. 1955. Nel modello di ricerca quantitiva ha un ruolo fondamentale: l'ermeneutica dei fenomeni educativi. la misurazione. l'osservazione. l'interpretazione. Per Visalberghi l'obiettivo della misurazione qualitativa è: l'analisi dei dati. l'osservazione oggettiva dei dati. l'esplorazione dei significati, delle esperienze e delle percezioni dei partecipanti. la quantificazione dei dati. La ricerca qualitativa utillzza strumenti tra cui: scale nominali. statistica. focus group e analisi dei testi. scale ordinali. Nello scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" l'autore propone: di privilegiare il metodo quantitativo. di integrare i metodi quantitativi e qualitativi attraverso un approccio misto. di privilegiare il metodo qualitativo. di privilegiare la misurazione del metodo quantitativo. Chi è l'autore dell'affermazione “la misurazione nasce dalla valutazione e nella valutazione confluisce”?. Maria Montessori. Aldo Visalberghi. Roger Cousinet. Jhon Dewey. L'autore dello scritto "Misurazione e valutazione nel processo educativo" è: Jhon Dewey. Aldo Visalberghi. Édouard Claparèd. Doanld T. Campbel. L'approccio qualitativo della misurazione e della valutazione permette: una visione riduzionistica dei fenomeni. una visione soggettiva dei fenomeni. una visione olistica dei fenomeni. una visione parziale dei fenomeni. La misurazione, nella ricerca qualitativa, riguarda: la comprensione superficiale dei fenomeni. l'interpretazione dei dati. la quantificazione dei fenomeni. la comprensione approfondita dei fenomeni. La valutazione, nei modelli di ricerca quantitativa, si fonda: sulla precisione e sull'obiettività. sulla generalizzazione dei dati. sull'analisi ermeutica dei fenomeni educativi. sulla precisione e sulla soggettività interpretativa. |