Pedagogia Sperimentale L070 a L072
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() Pedagogia Sperimentale L070 a L072 Description: Daypo esercitazione da lezione 70 a lezione 72 |




New Comment |
---|
NO RECORDS |
01. Quali sono gli elementi centrali del processo di professional vision (indica il concetto non pertinente). descrizione. spiegazione. previsione. problem solving. 02. Per professional vision si intende: un approccio metodologico che permette ai docenti di osservare in maniera metariflessiva la pratica. un approccio metodologico che permette ai docenti di migliorare la loro percezione professionale. un approccio metodologico che permette ai docenti di creare delle indagini visuali. un approccio metodologico che permette di usare il video in maniera professionale per insegnare. 03. Le prove oggettive sono: test con domande e risposte strutturate in modo uguale per tutti i rispondenti. test con domande strutturate e risposte aperte. test con risposte strutturate e domande aperte. test che richiedono griglie oggettive di valutazione. 04. I test nelle prove strutturate non dovrebbero contenere oltre: 250 quesiti. 100 quesiti. 40 quesiti. 10 quesiti. 05. Nelle prove strutturate possono esserci diverse forme di quesiti. Individua la tipologia che non può essere inserita in tali prove. risposte multiple. disegno. riordinamento. completamento. 06. Le prove Invalsi sono: prove strutturate. prove semi-strutturate. prove autentiche. prove tradizionali. 07. L'uso dell'immagine, nella ricerca educativa, supporta il ricercatore nel far emergere: aspetti relativi a emozioni, posture, dinamiche di gruppo. informazioni simboliche-astratte. variabili latenti. conoscenze pregresse degli attori. 08. Nel processo di professional vision, la fase della spiegazione è relativa alla capacità: di distinguere tra eventi più o meno rilevanti. di comprendere le conseguenze dell'evento osservato per l'apprendimento sullo studente. di spiegare il contenuto di quanto osservato ai ricercatori. di classificare le situazioni didattiche in relazione alle dimensioni dell'insegnamento coinvolte. 09. Nel processo di professional vision, la fase della descrizione è relativa alla capacità: di spiegare il contenuto di quanto osservato ai ricercatori. di comprendere le conseguenze dell'evento osservato per l'apprendimento sullo studente. di classificare le situazioni didattiche in relazione alle dimensioni dell'insegnamento coinvolte. di distinguere tra eventi più o meno rilevanti. 10. Nel processo di professional vision, la fase della previsione è relativa alla capacità: di spiegare il contenuto di quanto osservato ai ricercatori. di classificare le situazioni didattiche in relazione alle dimensioni dell'insegnamento coinvolte. di distinguere tra eventi più o meno rilevanti. di comprendere le conseguenze dell'evento osservato per l'apprendimento sullo studente. 11. Le fasi della professional vision prevedono: (individuare l'elemento non pertinente). analisi delle relazioni tra gli studenti e il docente. identificazione obiettivi apprendimento. ipotesi di strategie didattiche alternative. analisi dell'apprendimento degli alunni. 12. Una delle ultime sfide, in senso cronologico, della ricerca pedagogica sulla valutazione riguarda: la standardizzazione delle prove di valutazione. la creazione di prove autentiche. la creazione di prove semi-strutturate. la standardizzazione dei metodi di valutazione delle prove autentiche. 13. Per valutare abilità complesse è utile utilizzare: prove semistrutturate. prove autentiche. prove strutturate. prove tradizionali. 14. Le prove scritte sono forme di: valutazione oggettiva. valutazione strutturata. valutazione tradizionale. valutazione autentica. 15. Le prove OCSE-PISA sono: prove strutturate. prove autentiche. prove semi-strutturate. prove tradizionali. 16. In quale ambito geografico ha trovato maggiormente uso la pratica del portfolio?. Italia. Stati Uniti. Finlandia. Francia. 17. Quale strumento di valutazione è basato sulla raccolta di prodotti?. analisi etnografica. prova strutturata. prova semistrutturata. portfolio. 18. Le prove di valutazione sommativa: hanno la funzione di fornire dei bilanci complessivi sulla formazione dell'alunno. hanno la funzione di operare delle analisi approfondite sulla situazione iniziale dello studente. hanno funzione di fornire un feedback continuo a docente e alunno sull'andamento scolastico. hanno la funzione di fornire dei bilanci parziali sulla formazione dell'alunno. 19. Le prove di valutazione prognostica: hanno la funzione di fornire dei bilanci complessivi sulla formazione dell'alunno. hanno lo scopo di cogliere le potenzialità del soggetto e le attitudini. hanno funzione di fornire un feedback continuo a docente e alunno sull'andamento scolastico. hanno la funzione di operare delle analisi approfondite sulla situazione iniziale dello studente. 20. Le prove di valutazione diagnostica: hanno funzione di fornire un feedback continuo a docente e alunno sull'andamento scolastico. hanno la funzione di fornire dei bilanci complessivi sulla formazione dell'alunno. hanno la funzione di operare delle analisi approfondite sulla situazione iniziale dello studente. hanno lo scopo di cogliere le potenzialità del soggetto e le attitudini. 21. Le prove di valutazione formativa: hanno funzione di fornire un feedback continuo a docente e alunno sull'andamento scolastico. hanno la funzione di fornire dei bilanci complessivi sulla formazione dell'alunno. hanno la funzione di operare delle analisi approfondite sulla situazione iniziale dello studente. hanno lo scopo di cogliere le potenzialità del soggetto e le attitudini. 22. Nel primo periodo storico della ricerca docimologica e pedagogica sulle prove di valutazione, gli studiosi si sono concentrati. su prove oggettive non standardizzate. su prove di tipo tradizionale. su prove oggettive standardizzate. su prove per competenze complesse. 23. Gli strumenti di valutazione si possono distinguere in base ad alcuni criteri legati alle caratteristiche formali della prova. Individua l'item coerente con questo criterio. strumenti di valutazione sommativa. strumenti di valutazione diagnostica. prove standardizzate. strumenti di valutazione formativa. 24. Nelle prove strutturate possono esserci diverse forme di quesiti. Individua la tipologia che non può essere inserita in tali prove. temi. Corrispondenza (proposizioni da collegare). Vero / Falso. Scelte multiple. 01. Il Lesson Framework analysis è uno strumento utile a: guidare l'osservazione della pratica da parte dei docenti. studiare gli aspetti estetici dei prodotti visivi realizzati dagli alunni. analizzare la documentazione di un progetto tramite schemi visuali. analizzare i contenuti multimediali di una lezione. 01. Il tipo di item nel framework relativo alla global citizenship è basato su variabili di tipo: cardinale. nominale. ordinale. testuale. 02. La videodocumentazione è utile sopratutto. per promuovere le proprie iniziative all'esterno. per costruire unità didattiche replicabili. per tenere traccia e rendicontare le attività svolte. per stimolare processi metariflessivi in campo educativo. 03. Il modello di Santagata sulla videodocumentazione prevede questi step: 1)implementazione del video di documentazione 2) analisi dei risultati 3) definizione obiettivi di miglioramento. 1)definizione obiettivi 2) scelta del tipo di video 3)guida alla visione 4) valutazione risultati. 1)definizione obiettivi 2) scelta del tipo di video 3) valutazione dei risultati. 1)scelta del tipo di video 2) implementazione 3) visione collettiva. 04. Il micro-teaching è una tecnica elaborata. negli anni Novanta. 5 anni fa. negli ultimi 10 anni. negli anni Sessanta. 05. Il micro-teaching prevede una durata iterativa di cicli di insegnamento in situazione di: 4 ore. 2 ore. 30-60 minuti. 5-25 minuti. 06. Il micro-teaching prevede un ciclo di questi step: plan/critique/re-plan/teach. plan/teach/critique. teach/critique/plan. plan/teach/critique/re-plan. 07. Nel modello di micro-teaching, l'attenzione durante l'osservazione è focalizzata: sull'insegnante e le sue abilità. su uno o due aspetti del processo che si definiscono a monte. sulle reazioni della classe. su tutti gli aspetti del processo didattico. 08. Il micro-teaching si realizza in situazioni: sperimentali. di laboratorio. reali e quotidiane. innovative rispetto alle situazioni quotidiane. 09. Il framework di competenze della global competence, sviluppato dalll'OECD, si articola in. 2 dimensioni. 10 dimensioni. 20 dimensioni. 4 dimensioni. 10. Il framework di competenze della global competence, sviluppato dalll'OECD, si articola in queste dimensioni: (individua quella non corretta). valutare le azioni e le loro conseguenze. identificare differenze nella comunicazione. sviluppare competenze digitali. identificare prospettive multiple. 11. Il framework di competenze della global competence, sviluppato dalll'OECD, si articola in queste dimensioni: (individua quella non corretta). sviluppare capacità di argomentare e difendere le proprie opinioni. identificare differenze nella comunicazione. identificare prospettive multiple. valutare le azioni e le loro conseguenze. 12. La misurazione delle competenze di global citizenship avviene tramite: prove libere. portfolio. questionario di autovalutazione. test cognitivi. 13. Nella ricerca europea Transmedia Literacy l'obiettivo era: comprendere le strategie di apprendimento informali che i ragazzi sviluppano con i media. elaborare test di competenza. connettere le capacità dei ragazzi a quelle degli insegnanti. educare i ragazzi al corretto uso dei media. 14. Quale aspetto non è stato oggetto di misurazione nel framework della global citizenship sviluppato dall'OECD. competenze cognitive. skills sociali e attitudini. valori. conoscenze. 15. Quali aspetti sono valutati tramite test cognitivi nel framework della global citizenship competence dell'OECD. conoscenze e abilità cognitive. conoscenze e abilità sociali. valori. abilità sociali e valori. |