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Pedagogia Sperimentale Piacenza

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Pedagogia Sperimentale Piacenza

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Dalla 002 alla 024

Creation Date: 2025/02/25

Category: Others

Number of questions: 77

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Cos’è l’evidenza empirica?. Un’affermazione che deriva da un quadro teorico di riferimento. Un’affermazione con effetti visibili da tutti. Un’affermazione derivante dall’esperienza sensibile su cui vi è convergenza di più rilevazioni. Un’affermazione derivante dall’esperienza sensibile che fa riferimento al senso comune delle persone.

Qual è la differenza tra ricerca nomotetica e ricerca idiografica?. La prima usa metodi scientifici, la seconda metodi pratici. La prima punta a definire leggi generali applicabili a vari contesti, la seconda a studiare in profondità contesti precisi. La prima trae conoscenza da leggi generali, la seconda da casi particolari. La prima è tipica degli studiosi che lavorano su problemi di ampia portata, la seconda degli studiosi che lavorano su problemi di portata più ristretta.

Qual è la differenza tra ricerca storico/comparativa e ricerca empirico/sperimentale?. La prima trae conoscenza dalla storia dei modelli pedagogici, la seconda dalla pratica pedagogica sul campo. La prima usa libri che comparano modelli, la seconda esperimenti sul campo. La prima è tipica dell’antropologo, la seconda del pedagogista. La prima trae conoscenza riflettendo sui modelli pedagogici e sulle istituzioni educative nello spazio e nel tempo, la seconda trae conoscenza dai dati raccolti sul campo.

Qual è la differenza tra ricerca teoretica e ricerca empirico/sperimentale?. La prima trae conoscenza riflettendo sulle finalità e sui valori associati all’educazione, la seconda trae conoscenza dai dati raccolti sul campo. La prima è tipica del filosofo, la seconda del pedagogista. La prima usa libri di testo, La seconda esperimenti sul campo. La prima trae conoscenza dalla teoria pedagogica, la seconda dalla pratica pedagogica sul campo.

Cos’è la questione tecnico/operativa?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche di azione educativa più efficaci. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le operazioni da fare per ottenere conoscenza scientifica. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche e gli strumenti più opportuni per ottenere conoscenza scientifica della realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le tecniche operative per costruire strumenti scientifici.

Cos’è la questione metodologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono gli strumenti di osservazione più opportuni per raccogliere dati. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le corrispondenze tra variabili utili per indagare una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono i metodi per ottenere conoscenza scientifica dalla realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le metodologie di intervento più opportune e per educare.

Cos’è la questione epistemologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le conoscenze scientifiche ottenibili da una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le vere conoscenze necessarie per far ricerca su una realtà. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le scelte da fare per condurre una ricerca. La questione che porta ad interrogarsi su quali sono le scelte da fare e per ottenere vera conoscenza della realtà.

Cos’è la questione ontologica?. La questione che porta ad interrogarsi sulla realtà oggettiva della ricerca. La questione che porta ad interrogarsi se la realtà oggetto di studio esista veramente ossia una rappresentazione dei soggetti studiati. La questione che porta ad interrogarsi se la filosofia può aiutarci a capire la natura della realtà realtà. La questione che porta ad interrogarsi sulla rappresentazione della realtà che ha il ricercatore.

Cos’è il realismo ingenuo?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo probabilistico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore è conoscibile in modo deterministico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia imperfetta ma tendenzialmente deterministica.

Cos’è il realismo critico?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo probabilistico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata in modo imperfetto dall’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore e conoscibile in modo deterministico.

Cos’è l’interpretativismo?. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata in modo imperfetto dall’osservatore. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia imperfetta ma tendenzialmente deterministica. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia separata dall’osservatore è conoscibile in modo deterministico. Una corrente di pensiero che ritiene che la realtà sia una rappresentazione mentale dell’osservatore.

Come risponde il realismo critico alle questioni della ricerca educativa?. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo deterministico, sul piano epistemologico cerca di spiegare i fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione. Sul piano ontologico pensa che una realtà esista e sia conoscibile in modo probabilistico, sul piano epistemologico cerca di spiegare i fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnico operativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione.

Come risponde l’interpretativismo Alle questioni della ricerca educativa?. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti semistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di spiegare fattori sulla base di altri fattori, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnico operativo usa tecniche e strumenti semistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi quantitativi, sul piano tecnico operativo usa tecniche e strumenti semistrutturati e a bassa strutturazione. Sul piano ontologico pensa che siano importanti le rappresentazioni che i soggetti hanno della realtà più che la realtà stessa, sul piano epistemologico cerca di comprendere le buone ragioni alla base dell’agire dei soggetti, sul piano metodologico usa prevalentemente metodi qualitativi, sul piano tecnicooperativo usa tecniche e strumenti ad alta strutturazione.

Cos’è la questione assiologica?. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i valori che devono fondare gli strumenti di rilevazione dei dati. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i metodi essenziali per ottenere valori dalla ricerca scientifica. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i modi in cui sia eticamente lecito far ricerca. La questione che porta ad interrogarsi su quali siano i modi per ottenere vera ricerca scientifica.

Il tema di ricerca va formulato dopo il problema di ricerca?. No, perché il problema di ricerca è connesso ad un problema educativo. Sì, perché contiene le parole chiave più generali che inquadrano il problema in un filone di ricerca specifico. No, perché ci serve per formulare l’obiettivo di ricerca. Sì, perché ci consente di scegliere la strategia di ricerca.

Qual è il punto di partenza di una ricerca educativa?. La scelta del campione di soggetti su cui si farà ricerca. La formulazione di un obiettivo di ricerca. La formulazione di un problema di ricerca. La costruzione di un quadro teorico di riferimento.

Come si può definire un problema di ricerca?. Come una domanda che ricercatore pone alla realtà. Come una domanda che il ricercatore pone ai soggetti. Come una questione di ricerca educativa. Come qualcosa da affrontare con gli strumenti della ricerca educativa.

Quale di questi è un problema di ricerca educativa?. Vi è relazione tra frequentare sedute di laboratorio di abilità sociali e lo sviluppo di abilità sociali dei soggetti. Vi relazione tra laboratorio di abilità sociali e abilità sociali?. Vi è relazione tra frequentare sedute di laboratorio di abilità sociali e lo sviluppo di abilità sociali dei soggetti?. Come si fa il laboratorio di abilità sociali?.

Perché il quadro teorico va formulato dopo il tema di ricerca?. Perché viene formulato sulla base degli articoli scientifici trovati utilizzando le parole chiave presenti nell’ipotesi di ricerca. Perché viene formulato sulla base degli articoli scientifici trovati utilizzando le parole chiave presenti nel tema di ricerca. Perché viene formulato sulla base delle parole chiave presenti nel problema educativo. Perché viene formulato sulla base della strategia di ricerca.

La strategia di ricerca va formulata dopo aver costruito il quadro teorico?. Sì, perché la costruzione del quadro teorico può portare a riformulare il problema di ricerca. Sì, perché la costruzione del quadro teorico può portare a riformulare l’ipotesi di ricerca. Sì, perché la costruzione del quadro teorico può portare a riformulare il tema di ricerca. Sì, perché la costruzione del quadro teorico può portare a riformulare l’obiettivo di ricerca.

Quale di questi NON è un obiettivo di ricerca educativa?. Stabilire se vi è relazione tra la professione dei genitori e l’abbandono scolastico degli adolescenti. Stabilire se vi è relazione tra età e competenze di primo soccorso pediatrico. Stabilire se vi è relazione tra frequenza al nido e abilità sociali dei bambini della scuola primaria. Stabilire se vi è relazione tra i fratelli e l’uso dei social network da parte degli adolescenti.

Cosa è importante cercare all’interno dell’articolo trovato con la ricerca in rete?. Degli elementi che si possano osservare sui soggetti e che ci facciano capire la presenza o l’intensità del fattore su quei soggetti. Degli elementi legati al fattore che ci facciano capire le caratteristiche più importanti dei soggetti su cui condurremo lo studio. Degli elementi che si possano osservare nel testo dell’articolo che ci facciano capire la presenza o l’intensità del fattore. Degli elementi che ci facciano capire i concetti principali legati al problema di ricerca.

Quale di questi è un obiettivo di ricerca educativa?. Stabilire se vi è relazione tra frequentare sedute di PetTherapy e abilità sociali dei soggetti. Stabilire come si fa la PET-Therapy. Relazione tra PET-Therapy e abilità sociali. Relazione tra frequentare sedute di PET-Therapy e abilità sociali dei soggetti?.

Se mi chiedo se vi è relazione tra età e abilità comunicative dei bambini: L’età e le abilità comunicative sono entrambi i fattori dipendenti. L’età è il fattore indipendente e le abilità comunicative il fattore dipendente. L’età è il fattore dipendente e le abilità comunicative il fattore indipendente. L’età e le abilità comunicative sono entrambi i fattori indipendenti.

Gli Stati che può assumere un fattore: Dipendono dagli indicatori associabili al fattore. Dipendono dal fattore ma non dalle scelte del ricercatore. Dipendono dal fattore stesso e dalle scelte del ricercatore. Dipendono dalle variabili associate al fattore.

Un indicatore: Si può osservare su un soggetto o si può chiedere al soggetto. Si può osservare su alcuni soggetti e si può chiedere ad altri soggetti. Si può osservare su un soggetto ma non si può chiedere al soggetto. Si può osservare su un soggetto e si può anche chiedere al soggetto.

Quali tra questi è un possibile indicatore per il fattore “abilità sociali del bambino?”. Collaborare con altri bambini per raggiungere un obiettivo. Età del bambino. Attività di gioco proposte dagli educatori nella giornata. Giocare all’aperto più di tre volte a settimana.

Perché è importante individuare con precisione il tema di ricerca?. Perché le parole chiave presenti nel tema di ricerca serviranno per trovare altre ricerche condotte proprio su quello stesso tema. Per non rifare una ricerca già condotta da altri proprio su quello stesso tema. Perché se le parole chiave presenti nel tema di ricerca non sono precise, vuol dire che non è preciso il problema di ricerca. Perché le parole chiave presenti nel tema di ricerca servono per definire l’obiettivo di ricerca.

Cos’è una mappa concettuale?. Un riassunto che utilizza una particolare tipologia schematica. Rappresentazione grafica di concetti e relazioni che li legano, nella quale passando da un concetto all’altro attraverso una relazione è possibile individuare degli asserti. Uno schema. Una rappresentazione attraverso i grafici che evidenzia quali concetti sono importanti e quali no.

Quale di questi NON è un tema di ricerche educativa?. Dipendenza dal gioco e socialità. Numero di figli delle coppie con problemi di dipendenza dal gioco. Composizione del gruppo amicale e dipendenza dal gioco. Socialità e composizione del gruppo amicale.

Quale di questi è un tema di ricerca educativa?. Motivazione allo studio e peso dei soggetti. Uso di social network e abilità sociali. Il contratto degli educatori sociosanitari. La relazione tra PET Therapy e costi del servizio.

Quale di queste espressioni NON è corretto mettere in un nodo di una mappa concettuale?. L’uso di Internet influenza i livelli di apprendimento. Il diritto al gioco dei bambini. Il diritto al gioco dei bambini esprime. I bambini hanno diritto al gioco.

Quale di queste espressioni è una relazione?. I bambini hanno diritto al gioco. Il diritto al gioco dei bambini. Non significa che. Il diritto al gioco dei bambini esprime.

Quale di queste frasi è un concetto?. Il diritto al gioco dei bambini. Il diritto al gioco dei bambini andrebbe difeso. Il diritto al gioco dei bambini è sempre troppo poco poco. Il diritto al gioco dei bambini è un bene prezioso.

Quale di queste espressioni è un asserto?. I bambini hanno diritto al gioco. Non significa che. Il diritto al gioco dei bambini. Il diritto al gioco dei bambini esprime.

Come si controllano le ipotesi di ricerca nella ricerca standard?. Si trasformano i fattori in variabili matematiche, si rilevano i valori assunti dalle variabili su ogni singolo soggetto, si controlla l’esistenza di una relazione statistica tra le variabili che sono state generate dal fattore indipendente e quelle che sono state generate dal fattore dipendente. Si operarazionalizzano le variabili matematiche, si intervistano i singoli soggetti, si fanno elaborazioni statistiche. Si identificano gli asserti nella base empirica che confermano o confutano le ipotesi. Si trasformano i fattori in variabili statistiche e si rilevano i valori assunti da ogni singolo soggetto.

Qual è la differenza tra una relazione unidirezionale e una relazione bidirezionale?. Nella seconda il fattore indipendente dipende dal fattore dipendente ma non viceversa. Nella prima il fattore indipendente dipende dal fattore dipendente ma non viceversa. Nella prima il fattore dipendente dipende dal fattore indipendente ma non viceversa. Nella seconda il fattore dipendente dipende dal fattore indipendente ma non viceversa.

Qual è un possibile indicatore delle abilità comunicative dei soggetti?. Luogo di residenza. Risposte date a delle domande specifiche. Abilità linguistiche. Età del bambino in mesi.

Qual è la differenza tra definizione concettuale e definizione operativa di un fattore?. La prima fa riferimento al significato del termine, la seconda alla sua trasformazione in variabile. La seconda fa riferimento al fattore indipendente, la prima al fattore dipendente. La seconda fa riferimento al significato del termine, la prima alla sua trasformazione in variabile. La prima fa riferimento al fattore indipendente, la seconda al fattore dipendente.

Quale fattore NON è direttamente rilevabile su un soggetto e richiedono l’uso di indicatori?. Età. Abilità linguistica. Luogo di residenza. Hobby.

Perché è importante saper provare buone relazioni semantiche tra fattori e indicatori?. Perché ci consentono di stabilire se esiste una relazione tra fattori e indicatori. Perché ci forniscono un modo per rilevare indirettamente gli stati assunti dal fattore. Perché ci consentono di valutare la qualità della ricerca che stiamo conducendo. Perché ci forniscono un modo per rilevare direttamente gli stati assunti dal fattore.

Quale di queste affermazioni esprime una relazione semantica?. Avere un cellulare all’ultima moda è collegato al desiderio di apparire delle persone. Più è alto il livello di istruzione dei soggetti, più è alto il loro reddito mensile. Più disegni diversi vengono prodotti dal bambino in una settimana, più è alta la considerazione che le educatrici avranno di lui. Avere una buona capacità linguistica e collegato alla stima che le educatrici hanno del bambino.

Cosa vuol dire che una proprietà di un soggetto è empiricamente rilevabile?. Che si può chiedere direttamente al soggetto o osservare direttamente sul soggetto stesso in una data situazione. Che si può chiedere o osservare su un altro soggetto che conosce bene il primo. Che si può osservare su un soggetto tramite indicatori. Che si può chiedere ad un soggetto tramite indicatori.

Cosa significa “costruire una definizione operativa”?. Definire una tabella in cui siano presenti: ipotesi, fattori, indicatori, item, risposte agli item. Definire una tabella a quattro colonne in cui siano presenti: fattori, indicatori corrispondenti al fattore, item corrispondenti al fattore, risposte corrispondenti all’item. Elencare le variabili costruite a partire dagli indicatori. Trovare degli indicatori per i fattori presenti nell’ipotesi.

In quale categoria può essere classificato l’indicatore “preferenze alimentari del bambino”?. Comportamenti: ciò che il soggetto fa. Dati personali: ciò che il soggetto è o ha. Scelte: ciò che il soggetto sceglie. Atteggiamenti: ciò che il soggetto pensa a proposito di….

In quale categoria può essere classificato l’indicatore “parere sul servizio mensa dell’asilo nido X”?. Scelte: ciò che il soggetto sceglie. Dati personali: ciò che il soggetto è o ha. Atteggiamenti: ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Comportamenti: ciò che il soggetto fa.

Quale può essere l’indicatore del fattore “studiare più ore al giorno”?. Ti ritieni un alunno/a studioso/a?. Definisce il termine studio. Ritiene importante lo studio?. Quante ore studi mediamente al giorno?.

Cosa vuol dire che i concetti “alzare spesso la voce nei dialoghi con le altre persone” e “aggressività” esiste un rapporto di indicazione?. Vi sono ricerche che dimostrano che le persone aggressive alzano spesso la voce. Vogliamo dimostrare con la nostra ricerca che esiste una relazione tra esse la aggressivi e alzare spesso la voce. Chi alza la voce poi diventa anche aggressivo. Alzare spesso la voce rientra tra i comportamenti che vengono definiti “aggressivi” per definizione.

Cosa indica la variabile?. Una variazione del fattore indipendente sul fattore dipendente. Una quantità o qualità suscettibile di fluttuazioni o ancora una grandezza che può assumere valori numerici o livelli diversi nella situazione presa in esame. Costituisce una sorta di ponte tra il concetto generale e il referente empirico. Una variazione del fattore dipendente sul fattore indipendente.

Come si definisce lo stile cognitivo?. Una particolare modalità di elaborazione dell’informazione (o un insieme di modalità) che il discente mette in atto nel processo di apprendimento. È l’insieme delle abilità e delle conoscenze possedute dallo studente. È l’insieme delle abilità possedute dallo studente. È l’insieme delle conoscenze possedute dallo studente.

In quale categoria può essere classificato l’indicatore “abitudini alimentari del bambino”?. Scelte: ciò che il soggetto sceglie. Comportamenti: ciò che il soggetto FA. Atteggiamenti: ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Dati personali: ciò che il soggetto è o.

In quale categoria può essere classificato l’indicatore “il bambino sa usare correttamente la forchetta”?. Comportamenti: ciò che il soggetto fa. Atteggiamenti: ciò che il soggetto pensa a proposito di…. Scelte: ciò che il soggetto sceglie. Abilità: ciò che il soggetto sa fare.

Qual è la differenza tra la popolazione di ricerca e il campione di ricerca?. Il secondo è sempre rappresentativo della prima. La prima è l’insieme di referenti su cui la rilevazione viene effettivamente condotta, il secondo l’insieme dei referenti per cui i risultati di ricerca si possono considerare validi. La prima è sempre rappresentativa del secondo. La prima è l’insieme dei referenti per cui i risultati di ricerca si possono considerare validi, il secondo l’insieme di referenti su cui la rilevazione viene effettivamente condotta.

Cos’è un referente?. Un oggetto/soggetto appartenente ad un campione rappresentativo. Un oggetto/soggetto sottoinsieme della popolazione. Un oggetto/soggetto su cui si fa ricerca. Un oggetto/soggetto sottoinsieme del campione.

Perché si dice che i risultati della ricerca devono essere validi per tutta la popolazione considerata?. Perché la popolazione di riferimento deve essere coerente con l’obiettivo di ricerca. Perché il campione deve essere coerente con gli oggetti/soggetti della ricerca. Perché la popolazione di riferimento viene scelta proprio per rispettare tale criterio. Perché la popolazione di riferimento deve rispecchiare la realtà considerata.

Che differenza c’è tra un campione probabilistico e uno non probabilistico?. Nel primo si possono individuare tendenze nella popolazione, nel secondo no. Nel primo tutti i soggetti della popolazione hanno la stessa probabilità di entrare a far parte del campione, nel secondo no. Nel secondo tutti tutti i soggetti della popolazione hanno la stessa probabilità di entrare a far parte del campione, nel primo no. Nel secondo si può fare inferenza statistica, nel primo no.

Che differenza c’è tra un campione stratificato e uno a grappoli?. Il primo da buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno, il secondo quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al lavoro interno. Il primo da buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al loro interno, il secondo quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno. Il secondo da buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti a livelli differenti, il primo quando si hanno sottoinsiemi di soggetti. Il secondo da buoni campioni quando si hanno insiemi di soggetti omogenei al loro interno, il primo quando si hanno insiemi di soggetti eterogenei al loro interno.

Quali elementi sono necessari in un buon piano di rilevazione?. Il contesto, i dati, i soggetti coinvolti, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i soggetti coinvolti, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i soggetti coinvolti, la popolazione, le modalità di contatto, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione. Il contesto, i soggetti coinvolti, le tecniche e strumenti utilizzati, le modalità di somministrazione.

Quanti soggetti si devono scegliere per avere un campione che porti a risultati significativi?. Nella ricerca interpretativa il limite e olistico, nella ricerca standard analitico. Nella ricerca standard meglio un minimo di 30 casi, nella ricerca interpretativa bastano meno. Nella ricerca interpretativa meglio un minimo di 30 casi, nella ricerca standard bastano meno. Nella ricerca standard meglio un minimo minimo di 60 casi, nella ricerca interpretativa bastano meno.

Hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ti ha dato un elenco di tutte le classi del tuo istituto. Tu ne hai estratte due con il generatore di numeri casuali di Excel e a queste somministrerai il questionario. Questo campione è: Casuale. Accidentale. A strati. Ragionato.

Situazione: hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ti ha consentito di somministrare il questionario a due classi da te scelte. Questo campione è: A strati. Accidentale. Casuale. Ragionato.

Hai scelto di includere nel campione 20 soggetti che hanno frequentato un intervento di PET Therapy e 20 soggetti che non lo hanno frequentato, perché vuoi capire se vi è una relazione tra frequentare un intervento di PET Therapy e incremento di abilità sociali dei soggetti. Questo campione è: Casuale. Ragionato. A elementi rappresentativi. Accidentale.

Hai contattato la scuola secondaria di primo grado che hai frequentato e hai chiesto al dirigente di poter somministrare un questionario ad una classe prima, ad una seconda e ad una terza, scelte con il generatore di numeri casuali da tutto l’elenco delle classi dell’istituto. Questo campione è: Ragionato. A strati. A elementi rappresentativi. Casuale.

Hai contattato la scuola superiore che hai frequentato e il dirigente scolastico ha scelto con il generatore di numeri casuali di Excel due classi dall’elenco di tutte le classi del suo istituto. Tu a queste somministrerai il questionario. Questo campione è: Accidentale. A elementi rappresentativi. A strati. Casuale.

Situazione: hai contattato la scuola superiore che hai frequentato è il dirigente scolastico ti ha consentito di somministrare il questionario a due classi da lui scelte.questo campione è: Casuale. Accidentale. A strati. A elementi rappresentativi.

Qual è la differenza tra la rilevazione a bassa strutturazione e la rilevazione semistrutturata?. La prima viene effettuata con strumenti e risposte aperte in uno spazio limitato, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato. La seconda viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato.

Qual è la differenza tra la rilevazione ad alta strutturazione e la rilevazione semistrutturata?. La seconda viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La seconda viene effettuata con strumenti agli esposte chiuse, la prima con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio limitato. La prima viene effettuata con strumenti a risposte chiuse, la seconda con strumenti a risposte aperte in uno spazio illimitato.

Qual è la differenza tra una griglia di osservazione e una checklist?. La seconda raccoglie i dati sulla frequenza del fenomeno, la prima no. La prima raccoglie i dati sotto forma di testi brevi, la seconda no. La seconda raccoglie i dati sotto forma di testi brevi, la. La prima raccoglie i dati sulla frequenza del fenomeno, la seconda no.

Qual è la differenza tra un questionario e un test di profitto?. Il primo è più strutturato del secondo. Il primo rileva conoscenze e abilità, il secondo comportamenti, scelte, atteggiamenti. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenza e abilità. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità.

Qual è la differenza tra una situazione di intervista e una situazione di colloquio?. Nella seconda è che risponde alle domande che ha interesse ad interagire, nella prima no. Nella seconda è che risponde alle domande che ha processi mentali intrinseci, nella prima no. Nella prima e che risponde alle domande che ha processi mentali intrinseci, nella seconda no. Nella prima è che risponde alle domande che ha interesse ad interagire, nella seconda no.

Qual è la differenza tra un questionario a domande aperte e un saggio breve?. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità. Il primo rileva conoscenze e abilità, il secondo comportamenti, scelte, atteggiamenti. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenze e abilità. Il primo è più strutturato del secondo.

Che differenza c’è tra composizione scritta e saggio breve?. Il secondo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il primo conoscenze e abilità. Il primo rileva comportamenti, scelte, atteggiamenti, il secondo conoscenze e abilità. Il secondo ha limiti molto ampi di spazio e di tempo, il primo no. La prima a limiti molto ampi di spazio e di tempo il secondo no.

Qual è la differenza tra focus group e gruppo nominale?. Il secondo prevede un dibattito tra soggetti, il primo no. Il primo prevede un dibattito tra soggetti, il secondo no. Il primo primo prevede un moderatore, il secondo no. Il secondo prevede un moderatore, il primo no.

Cosa si intende con il termine sensibilità?. L’attitudine a ricevere impressioni attraverso i sensi. La concentrazione alla quale il 95% delle analisi risulta positivo. La proprietà di una procedura di rilevazione di cogliere i cambiamenti nella realtà osservata, qualora questa cambi effettivamente. Quanto il dato è preciso, maggiore sarà la sua sensibilità.

Cosa indica il termine affidabilità?. La probabilità che un dato sia correlato ad una specifica funzione. La capacità di operare in modo coerente quando previsto. Un dato è affidabile quando si è svolta una corretta analisi dei dati. La capacità della definizione operativa di trasformare fedelmente gli Stati di una proprietà in dati su una matrice.

Cosa definisce il termine attendibilità?. Esprime la costanza di un insieme di misure o di un particolare strumento di misura. Si definisce la proprietà di un procedimento di ricerca di giungere agli stessi risultati in presenza delle medesime condizioni iniziali. È attendibile quando una ricerca porta alla verifica di un’ipotesi. E attendibile quando una ricerca porta alla confutazione di un’ipotesi.

Cosa si intende con il termine triangolazione dei dati?. Dati raccolti su soggetti diversi, con le stesse tecniche, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti sugli stessi soggetti, da ricercatori diversi, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti e letti con diverse teorie, sugli stessi soggetti, portano alle stesse conclusioni. Dati raccolti su sugli stessi soggetti, con tecniche diverse, portano alle stesse conclusioni.

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