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Title of test: PedSpecial Description: PedSpecial Creation Date: 2024/09/10 Category: Others Number of questions: 104
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La pedagogia speciale è: Una materia riservata al corpo docente per l'integrazione a scuola di persone diversamente abili. Un branca della Pedagogia Generale;. Un disciplina curriculare. Una scienza autonoma dotata di un proprio statuto epistemologico. Qual è il nucleo epistemologico della Pedagogia Speciale?. La ricerca e lo studio di nuovi approcci metodologici;. Tracciare le linee guida nella gestione di persone con DSA;. Formulare teorie sulle azioni metodologiche d intervento nelle comunità di recupero;. Ricercare nuove azioni metodologiche mirate al recupero delle dinamiche familiari che si trovano a gestire una situazione di disabilità. Perché la Pedagogia Speciale è chiamata Scienza della complessità?. Lo studio delle metodiche della ricerca-azione nell'ambito dell'epistemologia della Pedagogia Speciale;. L'elaborazione di teorie e modelli che includano la diversità nelle attività curriculari scolastiche;. La ricerca delle differenze di inclusione scolastica all'interno delle istituzioni con particolare attenzione al grado di diversità;. L'accettazione della diversità e la costante elaborazione di teorie e modalità di intervento in continua evoluzione, cose che va a connotare il proprio statuto epistemologico. La società che Bauman definisce liquida incentrata sull'apparenza sull'effimero e sul dilatarsi valoriale crea: una dilatazione degli orizzonti educativi;. una disgregazione della pedagogia speciale;. una dispersione di ideali e valori;. una perdita di orizzonti nell'universo educativo. La Pedagogia Speciale individua: individuare soluzioni e risposte ai bisogni educativi speciali nelle specifiche situazioni all'interno delle quali si manifestano;. Studiare le situazioni di diversità al fine di produrre una casistica di riferimento per la connotazione di linee guida generali. gli specifici bisogni educativi;. le metodologie di intervento per lo studio delle diversità;. La Pedagogia Speciale ha avuto il suo pieno sviluppo intorno agli anni: 70. 90. 80. 50. Franco Larocca nel dare la definizione di Pedagogia Speciale la definisce: Scienza autonoma sulla base del proprio statuto epistemologico ma, scissa dalla statuto epistemologico branca della Pedagogia mirata ai bisogni assistenziali delle persone diversamente abili;. Scienza priva di autonomia che studia i fenomeni sociali in relazione alla diversità. Scienza preposta allo studio delle modalità più idonee a vincere le resistenze alla riduzione di asimmetria tra l'essere e il poter-dover essere delle singole personalità in situazione di disagio, sia esso derivante da un deficit fisico, sensoriale o psichico, sia da deprivazione socio-culturale. Scienza circolare fine a se stessa che trova, cioè, al suo interno il proprio fondamento culturale e scientifico. L'epistemologia si è posta sempre più al centro della ricerca pedagogica, poiché: Perché l'epistemologia è la madre delle scienze. Perché la pedagogia speciale, mancando di complessità non aveva paradigmi educativi evidenti;. in quell'ambito veniva a giocarsi la specificità stessa della pedagogia e, al tempo medesimo, la sua autonomia;. Perché la pedagogia speciale necessita di evidenti ausili da parte delle altre scienze. Quale, tra questi, può essere definito "ruolo" della Pedagogia Speciale": Identificare i bisogni delle persone diversamente abili;. Ludico;. Pedagogico;. Didattico;. Quali sono i compiti principali della Pedagogia Speciale?. Valutare l'intervento formativo speciale nell'inclusione scolastica al fine di regolamentare l'utilizzo degli strumenti di ausilio per una migliore fruizione della didattica;. Intervenire in soccorso della persona disabile che si trova di fronte a barriere architettoniche. Fornire assistenza ai bisogni delle persone diversamente abili nel quotidiano;. Fornire risposte alla gestione del bisogno educativo speciale; - orientare le modalità di intervento;- definire, in base al bisogno educativo speciale la tipo. Quale modello deve essere utilizzato dalla Pedagogia Speciale?. Un modello teorico che sia in grado di definire le modalità di intervento;. Un modello scientifico che sia efficace per interpretare le dinamiche legate all'integrazione;. Un modello inclusivo;. Un modello autonomo di apprendimento;. Quale strumento è necessario per la comprensione della natura del deficit?. Il manuale operativo scolastico;. La conoscenze degli aspetti tecnico-operativi, psicologici e sanitari;. Il regolamento didattico scolastico;. I Decreti legge;. Quale azione deve mettere in atto la Pedagogia Speciale per recuperare la motivazione a vincere le resistenze create dalle diversità?. Personalizzare l'attività per il reclutamento degli educatori;. Individuare la condizione didattica migliorative per ottemperare alle richieste di attenzione della persona diversamente abile;. Individuare il problema che sfugge alla comune attenzione, rielaborarlo, interpretarlo e mettere in atto i correttivi necessari;. Individuare azioni di intervento di tipo assistenziale che permettano attività didattiche inclusive. L'approccio al metodo sperimentale della Pedagogia Speciale fondamentale per convalidare la validità dei costrutti teorici è: CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE - DEDUZIONE- IPOTESI- TENTATIVO DI SOLUZIONE - PROBLEMA;. DEDUZIONE - CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA -IPOTESI. IPOTESI - DEDUZIONE- CONTROLLO DELLA SPERIMENTAZIONE -TENTATIVO DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA;. PROBLEMA - TENTATIVO DI SOLUZIONE - IPOTESI- DEDUZIONE- CONTROLLO SPERIMENTALE DELLA DEDUZIONE;. L'autonomia della Pedagogia Speciale si fonda: Sulla metodologia interventistica. Sulla specificità del suo statuto epistemologico;. Sulla sua natura interdisciplinare;. Sul rapporto educazione-azione;. Il confronto tra la Pedagogia Speciale e le altre scienze permette: La fusione culturale di più saperi per la definizione universale di un metodo di intervento;. Lo scambio di competenze educative. Lo scambio dialogico per il confronto dei saperi;. Una pluralità della lettura e dell'approccio con la disabilità che ha come fine la costruzione di ipotesi e di strategie di intervento mirate a migliorare la diversità;. La Pedagogia Speciale, come scienza della complessità, permette di: Fare proprie le logiche di cambiamento e le mutate condizioni di vita con attenzione alle variabili socio-culturali;. Capire, senza bisogno di analisi, la specificità del modello di intervento. Comprendere nel dettaglio le logiche che stanno alla base dell'intervento educativo funzionale;. Comprendere lo scambio affettivo/emotivo tra educatore e persona diversamente abile;. La Pedagogia Speciale con il suo oggetto di studio e i suoi modelli di intervento ha permesso: Maggiore interesse delle istituzioni;. Miglioramento delle norme legislative in materia di diversità;. Migliore inclusione del soggetto diversamente abile nelle istituzioni scolastiche. Maggiore consapevolezza delle diversità;. Nel quadro familiare, quale approccio può fornire validi strumenti di intervento?. Scientifico. Sistemico. Teorico. Strumentale. Il nucleo familiare è messo a dura prova in caso di diversità di uno dei suoi componenti, qual è l'approccio migliore per affrontare la situazione: Interagire solo ed esclusivamente tra i membri della famiglia cercando di includere la persona diversamente abile;. Lasciare alle istituzioni il compito di crescere la persona disabile;. Lasciare alle cure degli assistenti sociali le esigenze della persona disabile;. Cercare di affrontare il problema che coinvolge tutti i membri pariteticamente al crescere delle difficoltà della persona diversamente abile;. La figura delle istituzioni è: Palliativa. Accessoria. Non necessaria. Fondamentale per dare aiuto e supporto alla famiglia con un congiunto diversamente abile;. Quali sono i presupposti per una buona accoglienza di una persona diversamente abile all'interno di una famiglia?. Tolleranza. Intransigenza. Amore e rispetto. Sopportazione. Quali sono le variabili che possono mediare l'impatto negativo della disabilità sulla famiglia e coppia genitoriale?. Variabili socio-culturali;. Variabili fenomenologiche;. Variabili temporali;. Variabili educative;. Per un genitore accettare la sfida posta dal limite significa: Chiudersi all'interno del proprio nucleo familiare senza interagire con l'alterità;. Istaurare l'unico rapporto con le istituzioni e gli assistenti;. Rinunciare a vivere;. Ripensare il proprio progetto di vita condizionato dalla nascita di un figlio diverso da quello sognato;. Il rapporto con il limite rende vulnerabile: La relazione con i parenti;. Il rapporto tra i partner;. La costruzione identitaria della famiglia;. Il rapporto con gli altri fratelli;. Essere genitori di un figlio disabile comporta: L'attuarsi di un rapporto esclusivamente medicalizzato in relazione alla persona disabile;. La negazione del problema. Il rischio dell'isolamento o dell'auto-isolamento dal contesto sociale;. L'abbandono da parte dell'istituzione scolastica;. Per una positiva costruzione identitaria della famiglia: È necessario riconsiderare i rapporti familiari sulla base delle difficoltà del disabile;. La disabilità di un figlio non deve essere necessariamente un limite;. È necessario aprirsi al confronto solo con l'istituzione scolastica. La disabilità deve costituire la base del rapporto tra genitori e figlio;. Il lavoro educativo con i genitori consiste: Nel dedicarsi esclusivamente alla migliore medicalizzazione possibile;. Nel valorizzare le risorse umane interne alle famiglie senza illudersi e senza illudere;. Nel sostenere materialmente la famiglia con l'approvvigionamento di beni materiali ausiliari;. Nel coinvolgere Istituti e centri di assistenza per il supporto al disabile;. La personalizzazione degli interventi didattici e il rapporto con le famiglie degli alunni con deficit si costruisce attraverso la condivisione di quale tra i seguenti obietti: Delocalizzazione delle responsabilità tra famiglia e istituzioni;. Abbattere le eventuali barriere che ostacolano la collaborazione. Aumento delle responsabilità familiari. Accoglimento scolastico;. La famiglia è Fenomeno universale caratterizzato da quale elemento: L'affrontare la diversità con le competenze esperienziali;. Medicalizzazione della persona diversamente abile. Singolarità di intervento tra i componenti della famiglia;. Rappresenta l'elemento base della struttura sociale;. Quale tra questi non è un fattore di protezione: Mindfullness;. Educativo;. Scolastico;. Inclusivo;. Quale, tra le seguenti, può essere definita una strategia di coping: Cognitiva (riformulazione, individuazione degli aspetti positivi);. Deduttiva (dalla disabilità ai modelli di intervento). Spirituale (definita dal grado di percezione della disabilità). Perimetrale (definita solo all'interno del nucleo familiare);. Che cosa significa l'acronimo PDF: Piano deduttivo finale;. Piano didattico funzionale;. Piano d'intervento funzionale;. Piano didattico personalizzato:. Che cosa significa l'acronimo PEP: Progettazione elettiva perimetrale;. Piano educativo personalizzato;. Programmazione e progettazione;. Piano Esclusivo personale;. Che cosa significa l'acronimo DSA: Disturbi speciali ambientali. Disturbi specifici dell'apprendimento;. Disturbi sociali apprendimento;. Delocalizzazione speciale apprendimento;. Il PDP è definito: Dal Consiglio;. Dall'insegnante di sostegno;. Dal Preside. Dalla famiglia;. Nel PDF sono delineate: Le modalità legislative in rapporto alla persona diversamente abile;. Le regole didattiche dell'istituto scolastico. Le metodologie e le attività didattiche rapportate alle capacità individuali specificando le misure dispensative e gli strumenti compensativi;. Le modalità progettuali all'interno del nucleo classe per l'inclusione sociale della persona diversamente abile;. La valutazione degli studenti è effettuata in base a: Il PDF. Il DSA. L'SDP. Il BES. I normali bisogni educativi di tutti gli studenti diventano speciali: Per gli studenti iperattivi;. Per gli studenti con deficit di attenzione;. Per tutti gli studenti al fine di rendere omogeneo il livello di scolarizzazione;. Per gli studenti con disabilità certificata in quanto richiedono un'attenzione pedagogico/didattica particolare;. Al Consiglio di classe spetta la responsabilità di fare: Una progettazione individualizzata, per consentire allo studente di ottenere i migliori risultati possibili in relazione alle proprie capacità. Una programmazione per interventi collettivi per gli alunni disabili;. Una definizione individuale dei bisogno formativi;. Una definizione individuale dei bisogno formativi;. La diagnosi funzionale (DF) è indispensabile per: La definizione del PDF e del PE;. La previsione degli obiettivi da raggiungere;. La Progettazione didattica;. La Programmazione scolastica;. Il Profilo Dinamico Funzionale è: La documentazione che deve produrre il Consiglio di classe;. La documentazione prodotta dal Consiglio di classe. La documentazione obbligatoria (L. 104/1992 art. 12);. La documentazione funzionale all'inclusione che ogni docente deve produrre;. Per la compilazione del PEI da parte del Consiglio di Classe è importante stabilire: Le capacità meta-cognitive e di integrazione dell'intera classe. La capacità motoria legata alle abilità pratiche del disabile;. I livelli essenziali delle competenze e delle abilità in relazione alla capacità dello studente;. Il livello di disabilità dello studente diversamente abile;. La valutazione degli studenti con disabilità certificata è effettuata sulla base: Sull'intero processo di apprendimento. Del risultato delle prove di valutazione;. Sulla base del PEI;. Sul rapporto di inclusione;. Il ruolo del mediatore culturale è: Sostegno nell'apprendimento;. Facilitare l'interazione tra tutti i soggetti presenti, permettendo all'alunno di essere coinvolto nelle attività proposte;. Fare da traduttore durante le lezioni;. Aiutare nei compiti;. L'educatore deve alimentare un rapporto: Di reciprocità;. Di tutorato;. Di unicità;. Di isolamento;. I caratteri costitutivi della relazione educativa sono: L'intenzionalità e l'asimmetria;. Il lavoro di gruppo e individuale;. Il progresso ed il tecnicismo;. Il PEI ed il BES. Cosa significa che la relazione educativa si pone in una prospettiva teleologica?. Che guarda la relazione educativa da un punto di vista religioso;. Che trascenda dal piano animico;. Che colloca le finalità dell'azione educativa nella attività volontaria dell'uomo e delle sue azioni;. Che risulta incontaminata dalle influenze esterne;. Che cosa implica la condivisione educativa: Approccio perimetrale al cuore dell'educazione;. Disinteresse e allontanamento;. Distacco emotivo;. Corresponsabilità e coinvolgimento affettivo;. Per Edgar Morin si deve favorire;. Una conoscenza prossemica in grado di compensare la mancanza di comunicazione analogica;. Una conoscenza settata sull'accrescimento culturale ed emotivo. Una conoscenza familiare;. Una conoscenza che sappia inserire i dati nel contesto da cui essi ricevono senso;. La complessità del sistema comunicativo scolastico richiede agli insegnanti: Rigidità di applicazione delle norme e delle situazioni comunicative istituzionali;. Flessibilità e capacità di riconoscere le variabili che costituiscono la situazione comunicativa di un evento;. Una preparazione specifica ben distinta dalle competenze generali;. Un sapere pedagogico, metodologico-didattico, culturale e relazionale, e competenze comunicative. La comunicazione analogica comprende: Utilizzo di computer e/o LIM per facilitare l'apprendimento;. Un sapere enciclopedico;. Utilizzo di specifici calcolatori tarati sul livello di difficoltà dell'alunno;. Gesti, espressione del volto, cinesica e prossemica;. La base di una relazione educativa è costituita dalla: conoscenza settoriale;. Rifiuto di accettazione della diversità;. Disponibilità ad uscire dalla propria singolarità per incontrare l'altro in nome della comune umanità;. Individualizzazione di un percorso diversificato faciliti l'allievo "speciale" nel processo di apprendimento;. Nel descrive la comunicazione analogica si intende: Gesti, espressioni del volto, cinesica e prossemica;. Comunicazione per assiomi;. Comunicazione tramite apparati informatici;. Comunicazione via WEB;. Qual è il contesto formativo dove si presenta la relazione educativa nella sua complessità?. La famiglia;. La scuola;. Il dopo scuola;. Il lavoro;. Quale sapere, tra i seguenti, è necessario per la figura del docente?. Funzionale;. Metodologico Didattico;. Intuitivo;. Meta cognitivo;. Quali sono le condizioni che rendono cruciale il ruolo dell'educazione alla cittadinanza?. La caduta del muro di Berlino;. I Mutamenti della società e la globalizzazione;. Il fenomeno dell'emigrazione;. L'immobilismo economico;. Che cosa promuove l'educazione per la cittadinanza?. Apprendimenti, abilità e disposizioni per partecipare alla vita della comunità con responsabilità;. Integrazione sociale;. Padronanza linguistica;. Integrazione scolastica;. La relazione educativa trova migliore espressione nelle metodologie: Inclusive e sociali;. Didattiche;. Sociali;. Cooperative e partecipative;. Il paradigma della cittadinanza deve essere in grado di attivare dimensioni: Culturali;. Induttive, strumentali ed emotive;. Sentimentali, intellegibili e pragmatiche;. Cognitive, affettive e volitive;. Il modello di educazione alla cittadinanza è un modello: Soggettivo;. Solipsista e soggettivo;. Esclusivo e individuale;. Olistico e inclusivo;. Il lavoro di gruppo sostiene: L'acquisizione di competenze didattiche;. L'acquisizione di competenze pratiche;. La scolarizzazione;. La socializzazione e sviluppo cognitivo e morale;. La caratteristica essenziale del gruppo è: La specificità;. La componente culturale;. L'interdipendenza;. La componente sociale;. La riuscita del lavoro cooperativo è legata: Allo sviluppo di abilità tecniche;. Allo sviluppo di abilità pratiche;. Allo sviluppo di senso civico;. Allo sviluppo di competenze prosociali che si basano su abilità cognitive, assertività, empatia e autocontrollo;. Secondo l'approccio culturalista di Bruner, la cultura: Sostiene una pedagogia analogica;. Plasma la mente e offre gli strumenti per costruire il mondo, la concezione di sé e delle proprie capacità;. Permette la piena realizzazione dell'integrazione del gruppo con la leadership;. Sostiene l'approccio olistico ai problemi sociali;. Rispetto al passato, l'educatore ha ampliato il suo target di riferimento e si è indirizzato: Verso la pluralità educativa;. Esclusivamente agli adulti bisognosi;. Verso bambini, disabili, adolescenti e adulti, così come persone in particolari situazioni di rischio o svantaggio;. Verso attori sociali ai margini della società;. La realtà lavorativa dell'educatore è caratterizzata da: Dalla capacità di risolvere le problematiche educative;. Dal rapporto docente-discente;. La singolarità delle richieste di assistenza;. Una pluralità di percorsi, di origini, di matrici storiche, che hanno reso articolato, complesso ed differenziato lo specifico panorama professionale. Il campo di lavoro dell'educatore: Ha privilegiato la realtà lavorativa;. Si è indirizzato verso lo sviluppo dei nuclei familiari;. Ha privilegiato degli ambienti settoriali;. Ha privilegiato la dimensione soggettiva;. Cosa ha innescato la necessità di cambiamento dell'educatore?: L'immigrazione;. Il disinteresse della comunità scientifica sulle problematiche dell'educazione speciale;. Il continuo mutamento e arricchimento metodologico;. I cambiamenti delle politiche economiche;. Tra gli obiettivi fondamentali riscontrabili nel lavoro socio-educativo sono da considerare: Il rapporto comunitario sociale. La prevenzione e l'aiuto alla marginalità sociale;. Il processo di aggiornamento;. Il rapporto educativo del singolo;. Tra le cause dell'emarginazione possiamo distinguere: Fattori culturali;. Fattori territoriali e sociali;. Fattori di ordine economico e fattori di ordine politico;. Fattori scolastici;. L'emarginazione dipende da;. Cultura sociale;. Cultura personale;. Origini sociali;. Cultura politica;. Con quale processo l'educatore mira a prevenire il rischio di marginalità sociale: Integrazione Individuale;. Integrazione coercitiva. Integrazione scolastica;. Integrazione sociale;. Il contatto diretto dà all'educatore la possibilità di: Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Valutare istintivamente le problematiche educative;. Investigare sulle problematiche psichiche della persona;. Entrare in relazione stretta e intima con la persona;. Attraverso cosa, l'educatore mira a prevenire e ad aiutare sia i singoli individui sia i gruppi a rischio di marginalità sociale?. Un processo di interazione sociale;. Attraverso studi antropologici;. Attraverso l'uguaglianza;. Attraverso studi psico-pedagogici. Da cosa dipende il benessere della comunità globale?. Dalla risoluzione del fenomeno della marginalità sociale. Dalla risoluzione delle problematiche di inserimento sociale. Dalla risoluzione dei conflitti familiari. Dal benessere dei singoli;. Quali sono gli obiettivi importanti che il lavoro socio-educativo dell'educatore deve porsi come obiettivo?. Educare e accompagnare gli utenti, compatibilmente con le loro esigenze soggettive nello sviluppo di un'autonomia personale e sociale e nell'acquisizione e/o mantenimento di competenze comportamentali, cognitive, affettive e relazionali. Ascoltare gli utenti cercando di comprendere il quadro socie educativo dal quale provengono per poi mettere in atto i correttivi necessari al conseguimento di un'autonomia che permetta di affrontare la propria diversità facendola diventare una risorsa. Mettere in campo una pluralità di interventi a favore della persona diversamente abile che permetta alla stessa il superamento dei limiti imposti dalla mancanza di autonomia. Spostare l'attenzione dal problema alla soluzione;. Qual è lo strumento essenziale del lavoro socio-educativo?. Il processo relazionale con la famiglia;. Il processo relazionale con le istituzioni scolastiche. Il processo interpersonale e relazionale attraverso un contatto diretto con la persona. Il processo culturale;. La socializzazione è: Uno strumento di crescita da integrare con il miglioramento degli apprendimenti;. Un processo metafisico;. Un processo di inclusione;. Un processo obbligato dalla normativa legislativa;. Il patto educativo di corresponsabilità coinvolge: Genitori e fratelli;. Docenti e genitori;. Docenti e assistenti sociali;. Genitori e nonni;. L'insegnamento - apprendimento è: Un sistema di integrazione sociale previsto da normative ministeriali;. Un sistema educativo in uso nelle scuole;. Un assetto del sistema scolastico Italiano. Un sistema inclusivo che considera l'alunno protagonista dell'apprendimento qualunque siano le sue capacità, le sue potenzialità, i suoi limiti;. L'obiettivo della didattica inclusiva è: Includere i diversamente abili all'interno del gruppo classe;. Verificare le conoscenze della classe in relazione ai diversamente abili. Includere la famiglia nei processi educativi;. Far raggiungere agli alunni il massimo grado di apprendimento e partecipazione sociale possibili;. Tra i presupposti della didattica inclusiva possiamo trovare: Includere e valorizzare;. Leggere e far di conto. Studiare ed apprendere;. Prevenire e motivare;. Tra le strategie metodologiche e didattiche della didattica inclusiva possiamo trovare: Utilizzo del sistema binario per la categorizzazione di eventi. Utilizzo di schemi e mappe concettuali;. Utilizzo di diagrammi di flusso;. Utilizzo di un sistema statistico valutativo;. Tra le competenze dei docenti di sostegno troviamo: L'apporto sostenitivo;. L'apporto conclusivo;. La relazione educativa;. La stimolazione di un clima di interazione e inclusione;. La valutazione rappresenta: La classificazione delle prove. La correzione dei compiti;. L'assegnazione dei voti;. Un funzione strategica di conoscenze e apprendimento;. Gli indicatori consistono in elementi descrittivi della realtà la cui presenza o assenza oppure maggiore o minore rilevanza, sono in grado di evidenziare se, e in che misura, un criterio sia positivamente rappresentato e servono a: Misurare il risultato in trentesimi;. Misurare la preparazione individuale;. Misurare il grado di realizzazione dei criteri;. Misurare il risultato in decimi;. Gli indicatori possono essere di tipo: Materialistico/pragmatico;. Quantitativo/Qualitativo;. Utilitaristico/progressivo;. Identitario/settario;. La Check list serve a: Fare l'elenco gerarchico della scala di valutazione;. Fare l'elenco dei parametri di valutazione;. Fare l'elenco delle prove sostenute;. Fare una scheda preordinata di verifica dell'esistenza e disponibilità di determinate informazioni riguardanti ciò che si valuta. La docimologia è: Una scienza atta a studiare metodologicamente i risultarti d'esame. Un costrutto teorico;. Una scienza che studia i metodi di valutazione degli esami;. Una scienza che studi le modalità di costruzioni di prove d'esame;. Per collocamento mirato si intende: Le nuove linee guida degli uffici di collocamento;. Il complesso degli "strumenti" che permettono di valutare adeguatamente le capacità lavorative delle persone diversamente abili;. Un tecnica normate dalla legislazione Universitaria per il collocamento dei diversamente abili;. Un nuova modalità di collocamento lavorativo;. Il compito dell'educazione è: Dare dei moniti;. Dare luce al cammino dell'umanità;. Costruire dei dogmi;. Costruire costrutti teologici. L'enterocronia è: Progressione a velocità diverse, secondo differenti settori di sviluppo psico - biologici;. Una modalità di apprendimento;. Un tipo di disabilità;. Una categorizzazione ministeriale del grado di disabilità. La pedagogia non si limita solamente a indicare, individuare e produrre strutture originarie o sistemi di riferimento, ma si fa carico anche di: Promuovere interventi di natura teorica come, per esempio, la teorizzazione dell'intervento all'interno della classe;. Promuove interventi di natura tecnica che vadano a colmare il gap tra quello che dovrebbe essere fatto e quello che non è stato realizzato;. Aiutare il docente a migliorare le tecniche di insegnamento. Promuovere interventi di natura pratica, come, per esempio, la gestione di un gruppo classe;. Che ruolo hanno gli strumenti pedagogici?. Servono a migliorare la fruibilità della didattica erogata;. Assistono e aiutano la pedagogia nella sua azione di senso completando il suo essere scienza;. Aiutano il docente a migliorare le tecniche di insegnamento. Ausilio alla didattica;. Quante tipologie di strumento si possono evidenziare che la pedagogia ha a disposizione?. Sei. Otto. Quattro. Due. Come deve essere compiuto il corretto utilizzo degli strumenti a disposizione della pedagogia?. Con coscienza e conoscenza a seconda del momento e del luogo in cui devono essere applicati. Con attenzione alle modalità di somministrazione;. Con attenzione e meticolosa analisi della situazione educative;. Con particolare riferimento al processo di apprendimento. Come sono considerati le tecniche e gli strumenti pedagogici?. sono considerati inutilizzabili;. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo in grado di sostituirlo;. sono considerati sostegno indispensabile all'atto educativo, anche se non in grado di sostituirlo;. sono considerati sostegno indispensabile per l'apprendimento, anche se non in grado di sostituire l'atto educativo. Il Problem solving può essere suddiviso nelle seguenti fasi: Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni; scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;. Pianifichiamo la soluzione. Identifichiamo il problema/obiettivo; generiamo delle possibili soluzioni;. Scegliamo, valutiamo e pianifichiamo la soluzione; eseguiamo il piano e valutiamo i risultati;. In quante fasi può essere suddiviso il problem solving?. Nove. Sei. Cinque. Quattro. Qual è tra le seguenti la prima fase del problem solving?. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. pianificare la soluzione;. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. Qual è tra le seguenti la seconda fase del problem solving?. identificazione del problema/obiettivo. identificazione del problema;. generazione delle possibili soluzioni. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. Qual è tra le seguenti la terza fase del problem solving?. Identificazione dell'obiettivo. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. scelta, valutazione e pianificazione della soluzione. Qual è tra le seguenti la quarta fase del problem solving?. esecuzione del piano;. generazione delle possibili soluzioni. identificazione del problema/obiettivo. esecuzione del piano e valutazione dei risultati. |