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La pedagogia sperimentale è ormai considerata a pieno titolo: Variante della filosofia. Una disciplina filosofica. Una tipologia di pratica educativa. Una scienza autonoma. Alla pedagogia sperimentale è richiesto: Una obiettività dei risultati. Una soluzione di tutti i problemi. Una riflessione deontologica. Un risultato certo. La Pedagogia sperimentale abbraccia una prospettiva: Olistica. Concettuale. Problematica. Formativa. Per istruzione si intendere quel processo di alfabetizzazione che ogni soggetto compie per pervenire alle informazioni. L'affermazione è totalmente falsa. L'affermazione è vera. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Per istruzione si intende la cultura in generale. La pedagogia nasce come riflessione: Sulla cultura. Sull'educazione. Sulla filosofia. Sulla formazione. Il saggio "Didattica Magna" è stato scritto da: Comenio. Agostino. Platone. Cartesio. Il temine pedagogia compare per la prima volta: Nella letteratura di Zenone. Nella letteratura di Eschilo. Nella letteratura di Sofocle. Nella letteratura di Euripide. Nel pensiero cristiano la pedagogia si sviluppa come: Regole. Scienza. Catechismo. Volere di Dio. La riflessione sui saperi e sui relativi assetti (ambiti, articolazioni disciplinari, relazioni inter/transdisciplinaree, procedure di ricerca, linguaggio, esercizio professionale), si riferisce a: Epistemologia generale. Pedagogia generale. Scienze sociali. Radici della filosofia. Quali sono le principali correnti pedagogiche: Scientifica, Empirica, Razionale. Mistica, Scientifica, Filosofica. Filosofica, Materialistica, Razionale. Materialistica, Empirica, Mistica. Lew Tolstoy a quale corrente pedagogica apparteneva: Mistica. Filosofica. Scientifica. Razionale. L’attivismo è una cultura ed una dottrina pedagogica di carattere internazionale che ebbe inizio a: Alla fine del 700. Metà 900. Cavallo tra 800 e 900. Primi dell'800. John Dewey era: Un filosofo e pedagogista canadese. Uno psicologo belga. Un filosofo e sociologo americano. Un pedagogista americano. Pedagogia ed educazione sono: Nettamente distinte. La logica conseguenza, prima la pedagogia e poi l'educazione. Due discipline filosofiche. La stessa cosa. In campo pedagogico l'ambiente è sempre: Costruttivo. Dinamico. Statico. Difficile. "Imparare ad imparare" è lo slogan di: UNESCO. ONU. UNICEF. OMS. L'ambiente educativo è sempre capace di: Esperienza. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Relazione. Coinvolgimento emotivo. La ricerca è: Uno studio sistematico. Un fine. Necessaria. Una riflessione deontologica. "Bibliografica" e "Sperimentale", sono due tipi di: Analisi. Riflessioni. Ricerca. Interpretazioni. L’oggetto di studio della pedagogia sperimentale è: L'esperienza. L'alunno. Il fatto educativo. L'individuo. Il lavoro di ricerca sarebbe completo se terminasse con: La realizzazione di un libro. Una sperimentazione internazionale. L'organizzazione di un convegno internazionale. Una pubblicazione scientifica. Mialaret indentifica diverse macro-fasi della ricerca, quante esattamente?. Otto. Quattro. Due. Dieci. "Discorsivo" e "Sperimentale" in pedagogia rappresentano due: Riflessioni. Metodi. Interpretazioni. Analisi. La società odierna è definita complessa, a volte iper-complessa o, come la risolve Bauman: Solida. Evanescente. Impossibile. Liquida. Teoria e pratica in pedagogia sono: Impossibili. Dicotomiche. Complementari. Parallele. La pedagogia si delinea come momento di azione indirizzato a promuovere apprendimenti significativi: Nella scuola. Nella famiglia. Nell'educazione. Nella persona. L’intenzionalità e la responsabilità educativa guida l’evoluzione: Teorico pratica. Teoretico e pratica. Mistico e filosofico. Un dovere educativo. Ogni scienza ha bisogno di: Un costrutto ideologico. Una teoria. Un metodo. Nulla. Il termine “Scienze Umane e dell’educazione” risale: Primi del 700. Seconda metà dell'800. Trenta anni fa. Seconda metà del 900. Chi potrà godere dei frutti della tecnica e delle creazioni della tecnologia?. Solo le nuove generazioni. Tutti. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Solo gli studenti. I nostri comportamenti sono originati dall’attività: Dalla nostra ragione. Dalle nostre potenzialità. Del nostro cervello. Dalle nostre emozioni. La programmazione è lo strumento di intervento del docente nel momento: Educativo. Della lezione. Conoscitivo. Performativo. La programmazione nasce: Negli anni Venti. Nella seconda metà degli anni Settanta. Negli anni Cinquanta. Nel XXI secolo. La prima fase che si incontra nella programmazione è: La progettazione. L'osservazione. La realizzazione. L'intuito. La programmazione curriculare può essere distinta in quanti fasi di progettazione?. Tre. Dodici. Cinque. Sette. La realizzazione è: L'applicazione del modello educativo. L'ideazione del progetto nel suo complesso. L'analisi dei bisogni. La messa in pratica del progetto. La terza fase della programmazione è: La fattibilità del progetto. L'ideazione. La valutazione. L'apprendimento. Secondo Crispiani in un profilo scolastico la valutazione può assumere determinate aggettivazioni, tra le quali: L'osservazione. L'autovalutazione. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Le abilità acquisite. Il valutatore non deve dimenticarsi di essere prima di tutto: Un osservatore. Uno sperimentatore. Un educatore. Un teorico. Nella valutazione rientra: La teocrazia. La docimologia. nessuna delle risposte precedenti è corretta. La motivazione. Il tema della valutazione scolastica è tanto importante quanto: Irrealizzabile. Complicato. Sfuggente. Applicabile. Individuo ed ambiente interagiscono in una relazione: Unidimensionale. Bidimensionale. Complessa. Triplice. L’esigenza di determinare i contesti della valutazione nasce dall’estensione di realtà formative interne ed esterne: Alla famiglia. A contesto. Alla scuola. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Può capitare che l'insegnante modifichi il suo operato nel corso del tempo?. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Se accade è il fallimento dell'insegnante. Si, è normale che accada. No, è impossibile. Quali sono gli ”strumenti di lavoro rigorosamente pedagogici”?. Questionari. Voti. Test. Giudizi. Le produzioni degli alunni sono di loro natura: Creative. Misurabili. Inaffidabili. Divertenti. Cosa significa: “attribuire un valore a fatti, eventi, oggetti e simili, in relazione agli scopi che colui intende perseguire". Oggettivare. Teorizzare. Valutare. Decifrare. Quanti tipi di classificazione ci sono?. Sei. Due. Quattro. Cinque. Nella scuola, solitamente, la valutazione sommativa è posta: Alla fine di un ciclo di studi. A metà di un ciclo di studi. Alla fine della scuola dell'obbligo. All'inizio di un ciclo di studi. La valutazione sommativa è in pratica: Un metodo. Una competenza. Un giudizio. Un punteggio. E' possibile distinguere e connotare la valutazione in modo univoco?. No. Dipende da tipo di valutazione. Si. Qualche volta. Quale autore sosteneva che la valutazione deve essere intesa come una “forma di intelligenza pedagogica”?. Bruner. Piaget. Dewey. Guasti. La riproduzione artificiale di uno o più fenomeni naturali con il fine di osservarli nelle migliori condizioni dell’indagine scientifica, è: Una deduzione. Un esperimento. Un'ipotesi. Una teoria. La pedagogia sperimentale trova il suo campo di applicazione: Nella classe. A scuola. Al lavoro. In famiglia. Fino alla fine del XVIII secolo i sistemi formativi e di scolarizzazione risultavano: Dinamici. Statici. Inesistenti. Sperimentali. Chi è l'autore del "tractatus logico-philophicus"?. Weber. Wittgenstein. Rosati. Popper. La sperimentazione è un problema sempre: Statico. Complessa. Aperto. Definito. Dove fu fondato un laboratorio antropometrico?. Germania. Francia. Inghilterra. Spagna. In Germania chi fondò i laboratori per la misurazione del profitto scolastico?. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Wundt e Meaumann. Weber e Freud. Marx e Engels. Ad un'azione non si può far corrispondere una sola: Competenza. Verità. Idea. Reazione. La didattica elaborata nel XIX secolo prevedeva una forma di insegnamento chiamato: Metodo maieutico. Metodo inclusivo. Metodo mistico. Metodo psicodinamico. Bloom riconosce quante aree pedagogiche fondamentali dell'attività della persona: Due. Cinque. Sei. Tre. La sua traduzione significa “apprendimento della padronanza: Mastery Learning. Cooperative Learning. Digital Learning. Block Learning. Chi realizzò il primo test di intelligenza?. Simon e Bruner. Binet e Simon. Binet e Wundt. Bruner e Pavlov. Ad oggi quanti test di stampo psicologico e pedagogico ci sono?. 1.600. 2.500. 500. 1.000. E' considerata come lo strumento fondante per il rilevamento di dati ed informazioni, soprattutto all’interno dei contesti scolastici: L'osservazione. La prassi. La metodologia. La buona creanza. L'osservazione sistemica è: Generica. Relazionale. Naturale. Specifica. Nell'osservazione la soggettività è un rischio solo quando non è: Pianificata. Emotiva. Naturale. Controllata. Chi coniò “lo spazio di vita psicologico”: Binet. Lewin. Wundt. Bruner. Secondo Crispiani, la tecnologia è anche: Capacità. Competenza. Apprendimento. Padronanza. Originariamente definiti come Mental test, i test vennero per lo più utilizzati nella ricerca psicologica nella misurazione: Quoziente d'intelligenza. Comportamenti deviati. Attitudine. Capacità di apprendimento. La tabulazione è una azione basata sulla determinazione delle frequenze e sulla loro classificazione in gruppi di uguae ampiezza: Solo in gruppi diversi. Falso. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Vero. La curva di Gauss ha una forma a: Acuta. Crescente. Decrescente. Campana. La statistica è: Un'applicazione della matematica. Una vera e propria scienza. Un'appendice della matematica. nessuna delle risposte precedenti è corretta. I metodi statistici richiedono l’impiego di: Tecniche informatiche. Tecniche di pratica. Tecniche matematiche. Tecniche di calcolo. In un test standardizzato, tra le tante cose, è necessario anche: Una certa creatività. Una certa improvvisazione. Un controllo superficiale. Un controllo sistematico. La curva di Gauss è detta anche: A campana. Convessa. Concava. A cerchio. La misurazione non possiede caratteristiche: Psicologiche. Culturali. Reali. nessuna delle risposte precedenti è corretta. Chi disse che ogni esercizio di pensiero può rappresentare un giudizio in quanto capace di sintesi tra più elementi: Wundt. Freud. Kant. Dewey. Il giudizio è: Un atto della mente. Una valutazione soggettiva. Un atto delle emozioni. Una valutazione oggettiva. Per campione si può intendere una sezione: Relativa dell'universo. Infinita dell'universo. Finita dell'universo. Parziale dell'universo. Scegliere un numero limitato di individui, di oggetti o di eventi da cui l’osservazione consente di trarre delle conclusioni (inferenze) da estendere o applicare all’intera popolazione (universo) da cui il campione è stato tratto, vuol dire effettuare: Una ricerca. Una valutazione. Una schedatura. Una campionatura. Ogni ipotesi deve possedere determinati criteri d’elaborazione ai quali poter fare riferimento. Secondo Gatti questi criteri sono: Cinque. Sette. Tre. Nove. Esiste un margine di errore nel campionamento?. Si, è normale che accada. nessuna delle risposte precedenti è corretta. No, è impossibile. E' applicabile solo in alcuni casi. Ogni correlazione comporta un determinato: Quoziente. Variabile. Valore. Coefficiente. La covarianza è: Il valore della corrispondenza. Il valore ipotetico. Il valore relativo. Il valore dei coefficiente. Esistono coefficienti di correlazione e metodi per determinare la relazione tra due o più variabili in ambito educativo?. Inapplicabile. Si. No. nessuna delle risposte precedenti è corretta. La docimologia è la scienza che studia: Le variabili. Gli esami. La valutazione. I giudizi. La valutazione risulta essere scienza epistemologicamente: Ragionevole. Imperfetta. Valida. Inadeguata. L’epistemologia “è la scienza che ha per oggetto l’esame critico della ricerca scientifica e della stessa nozione di scienza”. Chi ne è l'autore di questa definizione?. Piaget. Montessori. Rosati. Morselli. |