Pianificazione energetica 43 - 54
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Title of test:![]() Pianificazione energetica 43 - 54 Description: L9 - ingegneria gestionale |




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43.1 L'attuale Decreto per l'incentivazione della produzione di energia elettrica da Fonti Rinnovabili è il: DM 25/06/2015. DM 23/06/2016. DM 23/09/2017. DM 28/09/2011. 43.2 Il Decreto 23/06/2016 incentiva la produzione di energia elettrica da FER ad eccezione di: Energia Fotovoltaica. Energia Geotermoelettrica. Energia Idroelettrica. Energia Eolica Off-Shore. 43.3 L'energia prodotta da impianti FER è incentivata : Tutta. Solo quella immessa in rete. Quella relativa alla differenza tra quella immessa e quella prelevata. Nella percentuale del 50%. 43.4 Le modalità di accesso agli incentivi per FER sono: Accesso Diretto o Ritiro dedicato. Accesso Diretto o Aste a ribasso. Accesso diretto, Ritiro dedicato e Aste a ribasso. Accesso diretto, Registro e Aste a ribasso. 43.5 L'incentivo relativo alla produzione di Energia elettrica da FER da nuovi impianti è dato da: Somma della tariffa base e della tariffa premiale. Somma della tariffa base e della tariffa premiale meno il Prezzo di zonale orario. Differenza tra la tariffa base e il prezzo zonale orario. Somma della Tariffa omnicomprensiva e il Prezzo zonale orario. 43.6 L'ordine di grandezza dell'incentivo erogato dal GSE per la produzione di energia elettrica da FER è di: Da 1 a 5 €/MWh. Da 10 a 25 €/MWh. Da 100 a 250 €/MWh. Da 1000 a 2500 €/MWh. 43.7 Un impianto che produce energia elettrica da FER può accedere alla tariffa omnicomprensiva se la sua potenza è: Minore di 100 kW. Minore di 200 kW. Minore di 500 kW. Minore di 1 MW. 43.8 La tariffa Omnicomprensiva relativa alla produzione di Energia elettrica da FER da nuovi impianti è dato da: Somma della tariffa base e della tariffa premiale. Somma della tariffa base e della tariffa premiale meno il Prezzo di zonale orario. Differenza tra la tariffa base e il prezzo zonale orario. Somma della Tariffa omnicomprensiva e il Prezzo zonale orario. 43.9 Un IAFR è: Un impianto Alimentato a Fonti Rinnovabili. Un Impianto assoggettato alle fonti rinnovabili. Un'impresa attiva sulle Fonti Rinnovabili. Un'impresa assicurativa per le fonti rinnovabili. 43.10 L'attuale Decreto per l'incentivazione della produzione di energia elettrica da Fonti Rinnovabili eroga incentivi in termini di: €/kW. €/MWh. €/MJ. €/Tep. 44.1 Un impianto di produzione di energia elettrica da FER può optare per valorizzare l'energia prodotta : Ritiro Dedicato; Scambio sul Posto; Vendita. Vendita unilaterale; Scambio sul Posto; Vendita mercato libero. Vendita mercato tutelato; Vendita mercato libero; Ritiro dedicato. Cessione alla rete; Scambio sul posto; Ritiro Dedicato. 44.2 Il ritiro Dedicato viene remunerato da: Il fornitore di Energia elettrica. Il Distributore dell'Energia Elettrica. ARERA. GSE. 44.3 Il seguente produttore di energia elettrica non può accedere al ritiro dedicato: Produttore di Energia elettrica da fonte NON Rinnovabile con potenza pari a 20 MVA. Produttore di Energia elettrica da fonte NON Rinnovabile con potenza pari a 1 MVA. Produttore di Energia elettrica da fonte Rinnovabile con potenza pari a 1 MVA. Produttore di Energia elettrica da fonte Rinnovabile con potenza pari a 2 MVA. 44.4 La seguente affermazione è falsa: Gli impianti fotovoltaici incentivati non possono accedere al Ritiro Dedicato. I produttori che aderiscono al servizio di RD devono corrispondere al GSE una tariffa di copertura. Chi aderisce alla Tariffa Omnicomprensiva può anche accedere al Ritiro Dedicato. Il Ritiro Dedicato non è compatibile con il servizio di Scambio sul Posto. 44.5 Non può accedere al Ritiro Dedicato con Prezzo minimo garantito (PMG): Impianto fotovoltaico non incentivato da 500 kW. Impianto Eolico non incentivato da 2 MW. Impianto fotovoltaico incentivato da 80 kW. Impianto Idroelettrico incentivato da 200 kW. 44.6 In relazione al meccanismo di Scambio sul posto, lo scambio altrove è applicato per: Gli impianti di produzione di energia elettrica con potenza superiore a 10 MVA. Le grandi imprese. Le imprese energivore. Le pubbliche amministrazioni. 44.7 Relativamente allo Scambio sul Posto, una sola delle seguenti affermazioni è falsa: Il GSE mi eroga il contributo in conto scambio (CCS). Non si paga la bolletta elettrica del fornitore. Si viene remunerati con un contributo in conto scambio (CCS) sull'energia elettrica. Se immetto nella rete 100 kWh all'anno e ne riprendo 100 kWh/anno non ricevo alcun contributo in conto scambio (CCS. 44.8 In regime di scambio sul posto, l'eccedenza è data da: La differenza tra l'energia immessa e l'energia prelevata. la differenza tra il prezzo dell'energia prelevata e il Contributo in conto scambio (CCS). La differenza tra il controvalore dell'energia immessa e l'onere energia. La differenza tra il prezzo unitario nazionale e il prezzo orario di zona. 44.9 Il Contributo in conto scambio è regolato dalla seguente formula: CCS=min [OE; CEI ] + CUSf × ES. CCS=min [OE; CUS ] + CEI × ES. CCS=min [OE; CEI ] + CUSf. CCS=min [OE; CEI ] x E+ CUSf × ES. 44.10 Il CUSf ( Corrispettivo Unitario di Scambio Forfettario) relativo al calcolo del Contributo in Conto Scambio contempla al suo interno : Il costo della materia prima per la produzione di energia. Le tariffe per distribuzione, trasmissione e dispacciamento. Il prezzo orario di zona. Il contributo per il GSE per la gestione dello Scambio sul Posto. 45.1 L'unità di misura dell'Indice di prestazione energetica è: kWh. kwh/m2. kwh/anno m2. kwh/anno m3. 45.2 L'EPgl relativo a un edificio rappresenta: Il consumo di energia dell'edificio oggetto della certificazione per metro quadro di superficie calpestabile. Il consumo di energia primaria teorico dell'edificio oggetto della certificazione per metro quadro di superficie calpestabile. Il consumo di energia dell'edificio oggetto della certificazione per metro cubo di volume riscaldato. Il consumo di energia primaria teorico dell'edificio oggetto della certificazione per metro cubo di volume riscaldato. 45.3 In relazioni agli indici di prestazione energetica degli edifici l'EPc è relativo: Ai consumi per il Condizionamento. Ai consumi per il Consumo di combustibile. Ai consumi per il raffrescamento. Ai consumi per il Riscaldamento. 45.4 Il fattore di conversione in energia primaria totale serve: Per imputare la quota di energia primaria consumata rinnovabile da quella non rinnovabile. Per risalire all'energia primaria consumata rispetto a quella utile. Per calcolare l'energia primaria consumata associata alla produzione di energia elettrica. Per unificare le unità di misura di energia e riportarle tutte a unità di misura dell'energia primaria. 45.5 Le UNI TS 11 300 sono suddivise in: 2 Parti. 3 Parti. 4 Parti. 6 Parti. 45.6 Se la temperatura esterna di martedì è 10°C e di mercoledì di 12°C allora i Gradi giorno complessivi relativi ai due giorni sono: 22. 18. 2. 28. 45.7 In base alla classificazione del territorio nazionale in zone climatiche la classe F è relativa a un numero di Gradi Giorno: Minore di 1000. Maggiore di 1000. Minore di 3000. Maggiore di 3000. 45.8 Tra le verifiche da rispettare per la realizzazione di un nuovo edifico una delle seguenti non deve essere verificata: Il coefficiente medio globale di scambio termico. Il rendimento medio stagionale dell'impianto di riscaldamento. L'indice di prestazione dell'involucro edilizio relativo al periodo di riscaldamento. La trasmittanza delle finestre. 45.9 Si definisce ristrutturazione di secondo livello: Gli interventi che interessano l'involucro edilizio con un'incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda. Gli interventi che interessano l'involucro edilizio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda. Gli interventi che riguardano il solo impianto termico. Gli interventi che interessano l'involucro edilizio con un'incidenza superiore al 15% della superficie disperdente lorda. 45.10 Se l'indice di prestazione globale non rinnovabile è lo stesso per due edifici differenti allora: Appartengono alla stessa classe energetica. Possono avere classi energetiche di appartenenza differenti. L'edificio che ha L'indice di prestazione energetica relativo all'involucro edilizio maggiore si trova nella classe energetica peggiore. L'edificio che ha L'indice di prestazione energetica relativo all'involucro edilizio maggiore si trova nella classe energetica migliore. 46.1 Il Decreto di riferimento relativo al Conto Termico 2.0 è. DM 16/05/2017. DM 16/02/2017. DM 16/02/2016. DM 16/05/2016. 46.2 Gli interventi di incentivo del Conto termico 2.0 sono: Interventi di produzione di energia termica e di energia elettrica da FER. Interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia termica da FER. Interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia elettrica da FER. Interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia da FER. 46.3 In base al Conto Termico 2.0 i soggetti che possono accedere agli incentivi per efficientamento energetico sono: Le Pubbliche Amministrazione. Le Pubbliche Amministrazione e i soggetti privati. I soggetti privati. Le Pubbliche Amministrazione, i soggetti privati e le ESCo. 46.4 Quali dei seguenti interventi non è soggetto ad incentivazione in base al Conto Termico 2.0: Isolamento termico di pareti opache. Installazione impianto fotovoltaico. Installazione di lampade a LED. Sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione. 46.5 Quali dei seguenti interventi non è soggetto ad incentivazione in per i soggetti privati in base al Conto Termico 2.0: Sostituzione caldaia con una pompa di calore. Installazione di un impianto solare termico. Installazione di una caldaia a biomassa. Sostituzione generatore di calore con caldaia a condensazione. 46.6 La percentuale di incentivo sui costi ammissibili per le Pubbliche amministrazione, in base al Conto Termico 2.0 varia tra: 40%-60%. 45%-60%. 40%-65%. 40%-70%. 46.7 L'incentivo destinato ai soggetti privati in base al Conto termico 2.0 può essere erogato fino ad un massimo di: 2 rate annuali. 3 rate annuali. 5 rate annuali. 10 rate annuali. 46.8 Le Pubbliche amministrazioni possono prenotare gli incentivi in base al Conto termico 2.0 se possiedono specifici requisiti ma non il seguente: Hanno individuato l'intervento a seguito di una Diagnosi Energetica. Hanno affidato il contratto ad una Esco. Hanno sottoscritto il verbale di consegna lavori. Ha previsto un investimento superiore a 100.000 €. 46.9 In base al Conto termico 2.0 è previsto un iter semplificato all'accesso agli incentivi per: Sostituzione di generatori di calore sotto i 35 kW termici. Installazione di impianto solare sotto i 60 metri quadri. Sostituzione degli infissi. Installazione di impianti fotovoltaici sotto i 3 kW. 46.10 Il soggetto che eroga e gestisce gli incentivi per il Ministero dello Sviluppo Economico è: L'Acquirente Unico. Il GSE. L'Agenzia delle Entrate. La Banca di Italia. 47.1 Un titolo di Efficienza Energetica equivale a: La produzione di 1 Tep da fonte rinnovabile. Il risparmio energetico equivalente a 1 Tep. Il risparmio energetico equivalente a 10 Tep. La produzione di 10 Tep da fonte rinnovabile. 47.2 I Titoli di Efficienza energetica sono anche denominati: Certificati Verdi. Certificati Gialli. Certificati Bianchi. Certificati di Risparmio. 47.3 I Titoli di Efficienza Energetica sono conseguiti in relazione: Interventi di Risparmio Energetico degli usi finali dell'energia. Interventi di Risparmio Energetico dell'energia. Interventi di risparmio energetico dell'energia e di produzione di energia da fonte energetica rinnovabile. Interventi per la produzione di energia da fonte energetica rinnovabile. 47.4 I soggetti obbligati a conseguire obiettivi di risparmio energetico sono: Sono i distributori di energia elettrica e di gas naturale. Sono le aziende energivore. Sono i produttori e distributori di energia elettrica e gas. Sono i produttori, venditore e distributori di energia elettrica e gas. 47.5 La quota obiettivo di risparmio energetico da conseguire di un soggetto obbligato è: Proporzionale ai punti di consegna rispetto al numero totale Nazionale dei punti di consegna. Proporzionale al numero dei clienti finali rispetto al numero totale nazionale dei clienti finali. Proporzionale all'energia elettrica distribuita rispetto al totale nazionale. Proporzionale ai km di rete elettrica e gas gestiti rispetto alla lunghezza complessiva della rete elettrica o del gas nazionale. 47.6 I soggetti obbligati a conseguire obiettivi di risparmio energetico mediante TEE: Non hanno un ritorno economico. Hanno un ritorno economico nella misura in cui il GSE compra i loro TEE. Hanno ritorno economico dal GSE in base da dei corrispettivi presi dalle componenti delle bollette energetiche. Hanno un ritorno economico in base al risparmio sulla bolletta energetica conseguito. 47.7 I TEE hanno una soglia massima pari a: 100 Euro/anno. 200 Euro/anno. 250 Euro/anno. 300 Euro/anno. 47.8 I TEE non sono relativi a: Interventi di riduzione di consumi finali di gas. Interventi di riduzione dei consumi finali di energia elettrica. Interventi di risparmio energetico nel settore dei trasporti. Interventi di riduzione di produzione di energia elettrica da petrolio. 47.9 I risparmi energetici addizionali per il rilascio dei TEE a consuntivo devono essere almeno: Superiori a 1 Tep. Superiori a 10 Tep. Superiori a 5 Tep. Uguali o maggiori a 1 Tep. 47.10 I risparmi energetici addizionali per il rilascio dei TEE standard devono essere almenno: Superiori a 1 Tep. Superiori a 5 Tep. Superiori a 10 Tep. Uguali o maggiori a 1 Tep. 48.1 Un impianto di cogenerazione CAR per accedere ai TEE deve avere un EUF sicuramente maggiore del: 50%. 60%. 75%. 80%. 48.2 Nella determinazione del Risparmio addizionale conseguito con un impianto CAR si applica la seguente formula, dove ηE,rif è: Il rendimento medio convenzionale del parco di produzione termica italiano. Il rendimento medio convenzionale del parco di produzione elettrica italiano. Il rendimento medio dei sistemi CAR che impiegano la stessa tecnologia. Il rendimento elettrico del sistema CAR oggetto di richiesta dei TEE. 48.3 Nella determinazione del Risparmio addizionale conseguito con un impianto CAR si applica la seguente formula, dove ηT,rif è: Il rendimento medio convenzionale del parco di produzione termica italiano. Il rendimento medio convenzionale del parco di produzione elettrica italiano. Il rendimento medio dei sistemi CAR che impiegano la stessa tecnologia. Il rendimento elettrico del sistema CAR oggetto di richiesta dei TEE. 48.4 Nella determinazione del Risparmio addizionale conseguito con un impianto CAR si applica la seguente formula, dove Fchp è: un fattore di riduzione per il calcolo del risparmio conseguito ai fini della richiesta dei TEE. L'energia primaria impiegata dal CAR. L'energia primaria che sarebbe necessaria per produrre la stessa energia elettrica e termica con 2 sistemi separati. L'energia primaria di riferimento impiegata tipicamente dalla stessa tecnologia di cogenerazione. 48.5 La determinazione dei TEE per un intervento di sostituzione di lampade con delle nuove a LED si basa: Su metodo consuntivo. Su un metodo Standard. Su un metodo implementato. Su un metodo a preventivo. 48.6 Nella determinazione dei TEE associati a un intervento standard, l'acronimo REA significa: Ricavo Energetico Addizionale. Risparmio Energetico Attualizzato. Risparmio Energetico Addizionale. Ricavo Energetico Attualizzato. 48.7 Il coefficiente di carico di un motore elettrico da 100 kW che opera per 10000 ore anno producendo 800 MWh è pari a: 0.008. 0.8. 8. 0.9. 48.8 Il fattore di conversione del MWh in TEP ai fini dell'ottenimento dei TEE è: 0.187. 187. 3600. 0.036. 48.9 Un intervento di risparmio energetico evidenza un risparmio di 500 MWh elettrici allora potrebbero essere riconosciuti: 93 TEE. 500 TEE. 93500 TEE. 5 TEE. 48.10 Per il conseguimento dei TEE, il metodo a consuntivo si distingue da uno standard soprattutto perché: E' necessario fare dei calcoli complessi. E' necessario effettuare delle misure ante e post operam. Nel secondo caso bastano delle autodichiarazioni. Nel primo caso serve l'approvazione dell'ENEA. 49.1 Il tempo di ritorno semplice di un investimento I0 è dato da: Il rapporto tra l'investimento e il flusso di cassa. Il rapporto tra il flusso di cassa e l'investimento. La somma dei flussi di cassa diviso l'investimento. Il rapporto tra l'investimento e la somma dei flussi di cassa. 49.2 Il flusso di cassa è: La somma delle uscite in un periodo di tempo. La differenza tra tutte le entrate e le uscite monetarie, di una azienda o di un progetto nell'arco di un periodo di riferimento. La somma delle entrate in un periodo di tempo. La somma delle differenze cumulate delle entrate e delle uscite di un progetto. 49.3 Il montante è: Il capitale attualizzato. L'interesse capitalizzato. La somma del capitale e degli interessi capitalizzati. L'interesse applicato al capitale. 49.4 Il montante capitalizzato a 10 anni di un capitale iniziale di 1000 Euro con un tasso di interesse del 3% è pari a: 13786. 1300. 1030. 1344. 49.5 Se un flusso di cassa di 1000 Euro è maturato tra 10 anni, tale flusso attualizzato con un tasso di attualizzazione del 5% è pari a: 614. 17. 952. 1629. 49.6 A seguito di un investimento iniziale di 1000 Euro si ottiene un flusso di cassa annuale costante di 200 Euro. Il VAN dell'investimento a 5 anni con un tasso del 5% è pari a: -134. -653. 866. 4329. 49.7 Al raddoppiare del tasso di attualizzazione il VAN di un investimento: Raddoppia. Diminuisce. Rimane invariato. Si incrementa in proporzione al quadrato del tasso. 49.8 L'Indice di Profitto è dato da: Il rapporto tra il Flusso di cassa e l'investimento. Il rapporto tra l'Utile di esercizio e il Capitale proprio. Il rapporto tra il VAN di un investimento e l'investimento stesso. Il rapporto tra il flusso di cassa attualizzato e il capitale proprio. 49.9 Il TIR è: Il Tasso di Interesse della Redditività. Il Tasso di Interesse del Ricavo. Il Tasso Interno di Redditività. Il Tasso Interno del Ricavo. 49.10 Il ROI è dato da: Il rapporto tra l'utile di esercizio e il capitale proprio. Il rapporto tra il VAN e il capitale proprio. Il rapporto tra il VAN e l'investimento iniziale. Il rapporto tra Il profitto medio e il capitale proprio. 50.1 La Normativa di riferimento per i valori di radiazione solare in Italia è: UNI10349. UNI 10339. UN TS 11300. UNI 5001. 50.2 Per avere una produzione di 4000 kWh elettrici in corrente continua da un tetto dove arriva un irraggiamento di 1500 kWh/anno, devo installare un impianto fotovoltaico da almeno: 3 kW. 2,7 kW. Manca il valore dell'efficienza dei moduli per rispondere al quesito. Manca il valore relativo alla superficie dei moduli per rispondere al quesito. 50.3 La vita utile di un impianto fotovoltaico è minimo: 10 anni. 20 anni. 30 anni. 40 anni. 50.4 Il DBP di un investimento con un tempo di ritorno semplice di 5 anni e un tasso del 5% è: 7 anni. 4,5 anni. 5,8 anni. 6,8 anni. 50.5 In caso di investimento di 5000 Euro con profitto annuale costante di 500 €, il VAN a 10 anni al tasso del 5% è di Euro: 46,300. 4,860. 3,860. -1,139. 50.6 Relativamente ad un investimento di 5000 € con un VAN di 2000 € e flusso di cassa costante di 500 €/anno si ha un IP di: 10. 0.1. 0.4. 0.25. 50.7 Solo il seguente intervento di riqualificazione energetica beneficia del 65% delle detrazioni fiscali (2019): Installazione impianto fotovoltaico. Installazione di una pompa di calore. Installazione di una caldaia a biomassa. Sostituzione di infissi. 50.8 Le detrazioni fiscali vengono distribuite in: 2 anni. 5 anni. 10 anni. 12 anni. 50.9 Il decadimento annuale della produttività di un impianto fotovoltaico è stimata: 1%. 2%. 3%. 4%. 50.10 Relativamente ad un investimento di 4000 € con un VAN di 2000 € e flusso di cassa costante di 500 €/anno si ha un ROI di: 0.125. 0.25. 0.5. 0.15. 51.1 Le Normative tecniche di riferimento per una Diagnosi energetica sono: UNI 11428 e UNI 16247. UNI 10339 UNI 11428. UNI 13645 UNI 16247. UNI 13645 UNI 10339. 51.2 In base alla Normativa UNI 11428 , una Diagnosi Energetica deve possedere i seguenti prerequisiti tranne uno: Completezza. Utilità. Ripetibilità. Verificabilità. 51.3 I livelli di approfondimento di una Diagnosi energetica sono: 2. 3. 4. 6. 51.4 I fattori di aggiustamento in una Diagnosi Energetica sono: Fattori che permettono di variare la produzione di un'azienda. Fattori che permettono di distribuire i consumi tra diversi vettori energetici. Fattori che potrebbero alterare l'andamento dei consumi. I principali indicatori di prestazione energetica. 51.5 Quali dei seguenti unità di misura non può essere un indicatore di prestazione: Kwh/kg. TEP/t. kwh/Pezzo. kWh/kW. 51.6 Gli indicatori di prestazioni operativi sono: Input dei modelli di calcolo. Output di modelli di calcolo. Indicatori di prestazione ottenuti tramite il rapporto tra i consumi misurati per unità di prodotto. Indicatori di prestazione ottenuti tramite il rapporto tra i consumi misurati e il peso del materiale lavorato. 51.7 Relativamente alla Diagnosi energetica, i Benchmark sono impiegati: Come dati di input nell'analisi energetica. Come indicatori di prestazione obiettivo. Come vettori energetici di riferimento. Come indici di efficienza di produzione aziendale. 51.8 Una corretta diagnosi energetica si sviluppa in 4 fasi di cui: Incontro iniziale; Audit; Analisi economica; Rapporto finale. Contatti preliminari; Audit; Analisi economica; Rapporto finale. Contatti preliminari; Audit; Valutazioni Alternative; Presentazione. Incontro iniziale; Audit; Valutazioni Alternative; Rapporto finale. 51.9 In una Diagnosi Energetica, se gli indicatori prestazionali obiettivo ed effettivi convergono allora: La diagnosi è terminata. Si deve procedere ad effettuare delle analisi con valutazioni alternative. Si deve procedere a variare i fattori di aggiustamento. Si deve procedere con l'analisi economica. 51.10 In una Diagnosi Energetica se gli indicatori prestazionali obiettivo ed effettivi non convergono allora: La diagnosi è terminata. Si deve procedere ad effettuare delle analisi con valutazioni alternative. Si deve procedere a variare i fattori di aggiustamento. Si deve procedere con l'analisi economica. 52.1 Il Provvedimento che ha introdotto la figura dell'EGE è la: UNI CEI 11300. UNI CEI 11339. UNI CEI 10349. UNI CEI 10339. 52.2 Il Decreto Legislativo 102 del 2014 è l'attuazione della Direttiva: 2012/27 UE. 2009/28 UE. 2009/29 UE. 2010/30 UE. 52.3 Tra i punti rilevanti del D. Lgs 102/14 non si annovera: Individuzione del meccanismo dei Certificati bianchi. Obbligo delle Diagnosi Energetiche. Formazione sul tema dell'efficienza energetica. Obbligo dell'installazioni di fonti rinnovabili. 52.4 Le diagnosi energetiche dei soggetti obbligati non posso essere redatte da: EGE. ESCo. Esperti di Gestione Energetica. Energy Manager. 52.5 Dal 2018 si intende per impresa energivora l'impresa che ha un consumo di energia elettrica superiore a: 1 GWh. 2,5 GWh. 3 GWh. 5 GWh. 52.6 Per le nuove Diagnosi Energetiche (2019), la sostanziale differenza con quelle relative al 2015 è che: Possono essere redatte da un EGE. Possono essere redatte da una Esco. Si richiede il monitoraggio dei consumi. Si richiede il consumo sia di energia elettrica che di gas. 52.7 Le Diagnosi Energetiche devono essere inoltrate a: Il GSE. Al Ministero dello Sviluppo Economico. All'ENEA. All'Agenzia delle Entrate. 52.8 In base alle linee guida ENEA, una Diagnosi Energetica deve suddividere uno stabilimento in 3 Macro aree di cui: Attività Principali, Servizi generali e Servizi ausiliari. Attività Principali, Produzione e Servizi ausiliari. Uffici, Produzione e Servizi ausiliari. Produzione, Servizi generali e Servizi ausiliari. 52.9 Il Laureato di I° Livello in Ingegneria Gestionale al fine di diventare EGE deve comprovare un'esperienza di almeno: 2 Anni. 3 Anni. 4 Anni. 5 Anni. 52.10 In base all'art.8 del D.Legs 102/2014 i soggetti obbligati alla Diagnosi energetica sono: Le imprese energivore e i distributori di energia elettrica. Le imprese energivore e le grandi imprese. I distributori di energia elettrica e le grandi imprese. I distributori di energia elettrica e le Esco. 53.1 La normativa tecnica che stabilisce i criteri di ripartizione delle spese di climatizzazione e dell'acqua calda è: UNI TS 11300. UNI 10339. UNI 10200. UNI 11339. 53.2 I ripartitori possono essere utilizzati per la contabilizzazione del calore solamente da: Radiatori e termoconvettori. Radiatori e pannelli radianti. Pannelli radianti e i termoconvettori. Radiatori. 53.3 In base alla UNI 10200 l'energia termica totale è data dalla somma di: Energia per unità immobiliari + energia per le parti comuni. Energia per unità immobiliare +energia termica involontaria. Energia per unità immobiliare + energia per le parti comuni + energia termica involontaria. Energia per unità immobiliari per la climatizzazione + Energia per acqua calda. 53.4 Il coefficiente di ripartizione Kcli, definito dalla UNI 10200, serve per: Determinare il costo percentuale del kWh termico sul costo complessivo della fonte energetica (elettrico + termico). Determinare il costo percentuale del kWh termico per la climatizzazione sul costo complessivo. Determinare la parte di energia termica impiegata per la produzione dell'acqua calda rispetto a quella globale. Determinare la parte di energia termica impiegata per il riscaldamento rispetto a quella globale. 53.5 Se il coefficiente di ripartizione Kcli è 0,7 allora il coefficiente Kacs è: 0.7. 0.3. 1.3. -0.7. 53.6 Una caldaia con rendimento del 93% è alimentata con 1000 m3 di metano (PCI 9,5 kWh/m3) . Ne consegue che il calore utile totale prodotto è: 88,35 MJ. 883,5 MWh. 8835 kWh. 8835 kJ. 53.7 In base alla UNI11200 i millesimi di fabbisogno per acqua calda sono calcolati come.: Rapporto tra il fabbisogno per acqua calda sanitaria della singola unità immobiliare rispetto all'energia termica utile per la climatizzazione della stessa unità x 1000. Rapporto tra il fabbisogno per acqua calda sanitaria della singola unità immobiliare rispetto all'energia termica utile per acqua calda sanitaria prodotta dal generatore x 1000. Rapporto tra il fabbisogno per acqua calda sanitaria della singola unità immobiliare rispetto al fabbisogno complessivo dell'unità familiare x 1000. Rapporto tra il fabbisogno per acqua calda sanitaria della singola unità immobiliare rispetto alla somma dei fabbisogni di tutte le unità familiari x 1000. 53.8 La spesa per climatizzazione e acqua calda di un'unità immobiliare, in base alla UNI11200 è data dalla somma: Della spesa per l'energia, la spesa manutenzione e la spesa per la contabilizzazione del calore. Della spesa per l'energia e la spesa manutenzione. La spesa per energia, la spesa per le parti comuni e la spesa per la potenza. La spesa per l'energia e la spesa per la potenza termica. 53.9 In base alla UNI 10200, la spesa per la potenza termica installata è data da: La spesa per i consumi involontari, la spesa per la manutenzione e la spesa per la contabilizzazione del calore. La spesa per l'energia, la spesa per la manutenzione e la spesa per la contabilizzazione del calore. La spesa per la manutenzione e la spesa per la contabilizzazione del calore. La spesa le parti comuni, la spesa per la manutenzione e la spesa per la contabilizzazione del calore. 53.10 In base alla UNI 10200, la spesa per il riscaldamento delle parti comuni è ripartita tra le unità immobiliari in base: Alla percentuale di consumo di ciascun inquilino. Ai millesimi relativi alle rispettive proprietà immobiliari. Ai rispettivi millesimi di fabbisogno termico. Ai rispettivi millesimi di potenza. 54.1 Il GHG è l'acronimo per: Gas serra. Potere di acidificazione. Gas idruri. Potenziale di surriscaldamento globale. 54.2 La seguente sostanza non è un gas serra: CFC. CH4. N2O. C4H10. 54.3 Una miscela di gas contiene 1 ton di anidride carbonica e 100 kg di metano (GWP=28). L'anidride carbonica equivalente alla miscela è pari a: 2801. 3.8. 1.1. 4.57. 54.4 Relativamente al parco termoelettrico Italiano (riferimento 2016-2017) Un kWh prodotto mediante energia fotovoltaica permette di evitare l'emissione di almeno: 500 ton di CO2. 500 kg di CO2. 0,5 kg di CO2. 5 g di CO2. 54.5 La Normativa ISO di riferimento per l'LCA è la: ISO9040. ISO14040. ISO15000. ISO 5040. 54.6 Il Metodo LCA si divide in: Definizione degli obiettivi, Analisi dei confini, Analisi energetica, Interpretazione. Definizione degli obiettivi, Analisi dei confini, Valutazione degli impatti, Interpretazione. Definizione degli obiettivi, Inventario dei dati, Valutazione degli impatti, Interpretazione. Definizione degli obiettivi, Analisi dei confini, Valutazione degli impatti, Esposizione dei risultati. 54.7 La seguente grandezza può essere un'unità funzionale per un'analisi LCA: kWh. Bottiglia di vino da 1 litro. kWh/bottiglia. CO2/Bottiglia. 54.8 Il seguente impatto non è annoverato tra le categorie di impatto di un'analisi LCA: Riduzione dell'Ozono presente nella troposfera. Eutrofizzazione. Tossicità per l'uomo. Tonnellate di rifiuti. 54.9 Quale delle seguenti sostanze ha il più elevato GWP: CO2. CH4. CFC. HCFC. 54.10 Il GWP di un gas esprime: Quanto maggiore è il riscaldamento causato da un gas rispetto a quello causato da una egual quantità di CO2. Quanto è il riscaldamento in termini di innalzamento della temperatura causato da un gas. Quanto maggiore è il riscaldamento causato da un gas rispetto a quello causato da una tonnellata di CO2. Quanto tempo permane un gas nell'atmosfera rispetto a una stessa quantità di CO2. |