option
Questions
ayuda
daypo
search.php

pragmatica e linguistica testuale. Prof.ssa Messina

COMMENTS STATISTICS RECORDS
TAKE THE TEST
Title of test:
pragmatica e linguistica testuale. Prof.ssa Messina

Description:
test pragmatica Messina fuori paniere

Creation Date: 2025/01/18

Category: Others

Number of questions: 171

Rating:(0)
Share the Test:
Nuevo ComentarioNuevo Comentario
New Comment
NO RECORDS
Content:

1 La pragmatica si trova tra. filosofia e linguistica. pragmatica e sociolinguistica. filosofia e filosofia del linguaggio.

2 La linguistica testuale è detta. linguistica della parole. linguistica del testo. linguistica della langue.

3 La pragmatica è nata. dai conversazionalisti. dall'interesse dei filosofi per il linguaggio. dagli interessi dei filosofi della mente.

4 La pragmatica si interessa. degli usi parlati della lingua. degli usi della lingua. degli usi scritti della lingua.

5 La linguistica testuale si trova. tra filosofia e pragmatica. tra linguistica generale e testualità. tra linguistica e sociolinguistica.

6 I primi ad interessarsi di pragmatica sono stati. i formalisti russi. i linguistici della scuola di Praga. i filosofi interessati al linguaggio.

7 Le discipline interessate all'uso hanno un approccio. formale. funzionale. pragmatico.

8 La sociolinguistica si interessa. dei rapporti tra lingua e usi. dei rapporti tra lingua e società. dei rapporti tra linguisti e sociologi.

9 La pragmatica. nasce dalla retorica antica. è una disciplina giovane. non si interessa della lingua.

10 La linguistica testuale. nasce in ambito europeo. ha una tradizione antica. è una disciplina giovane.

11 la linguistica pragmatica. è l'anima linguistica della filosofia. è un ossimoro. è un altro nome possibile per la pragmatica orientata alla lingua.

12 La pragmatica viene chiamata anche. linguistica pragmatica, pragmalinguistica. linguistica formale. filosofia pragmatica.

13 L'analisi della conversazione. ha una tradizione anglofona. ha una tradizione germanofona. ha una tradizione francofona.

14 Il termine pragmatica deriva da una radice. greca. latina. romanza.

15 La radice 'pragma' significa. dato. azione. fatto.

16 L'oggetto di studio della pragmatica è. l'agire comunicativo. l'agire sociale. l'agire linguistico.

17 Charles Morris quali discipline individua?. sintattica, semantica, pragmatica. sintassi, semiosi, pragmatica. semantica, morfosintassi, pregmasofia.

18 Robert Carnap concorda nel ritenere la pragmatica lo studio. della lingua in riferimento ai segni. della lingua in riferimento ai suoi utenti. della lingua in riferimento alla società.

19 Dell Hymes introduce il concetto di. competenza comunicativa. competenza linguistica. competenza pragmatica.

20 Per Levinson la pragmatica è lo studio delle relazioni. tra la lingua e l'uso. tra la lingua e il contesto. tra la società e il contesto.

21 Un indirizzo di ricerca linguistica che ha inciso significativamente sulla nascita della pragmatica è stato. la linguistica generale. la sociolinguistica. la linguistica del testo o testuale.

22 La frase "Marco legge il giornale" è. marcata. non marcata. incompleta.

23 La frase "Marco lo legge il giornale" è. marcata, con dislocazione a destra. non marcata. presenta una frissa.

24 La frase "Marco il giornale lo legge" è. focalizzata1. non marcata. marcata con dislocazione a sinistra.

25 La frase "é Marco che legge il giornale" è. una forma non marcata. una frase scissa. un passivo.

26 La frase "A Novedrate non ci sono ancora andato" è. una costruzione non marcata. una frase con pronome personale. una dislocazione a sinistra del locativo.

27 Esamina la coppia di frasi: Lia non vuole parlarmi = Frase non marcata → È Lia a non volermi parlare. la frase marcata contiene un soggetto posposto. la frase marcata è una frase scissa con soggetto anteposto. a frase marcata è una frase scissa con soggetto posposto.

28 "Abbiamo pensato Nello ed io a tutto" contiene. anteposizione del sogg. posposizione dell'oggetto. posposizione del sogg. pluralle (NELLO ED IO).

29 "Lia, le sono sempre piaciuti i film western" contiene. tematizzazione del soggetto. tema sospeso. rematizzazione.

30 I parametri non contestuali sono. 3. 4. 5.

31 Nella scala di accessibilità del tema il gradino più basso è occupato. dall'anafora zero. dalle strutture marcate. dalla frase scissa.

32 Nella scala di accessibilità del tema il gradino più alto è occupato da. DD dell'oggetto. tema sospeso. SN non definito.

33 La scala di accessibilità consente di. capire la progressione tematica. fare ipotesi su quaòe sia il tema. individuare quanto il tema sia più o meno accessibile.

34 I clitici sono. pronomi tonici. pronomi liberi. pronomi atoni.

35 I parametri non contestuali sono. 1. La distanza lineare; 2. La distanza strutturale.; 3. la persistenza;. 1. La distanza lineare; 2. La distanza strutturale.; 3. la persistenza; 4. la potenziale ambiguità. 1. La distanza strutturale. 2. l'ambiguità, 3. la vaghezza.

36 L'anafora non marcata riguarda. pronomi e dimostrativi. anafora zero ed ellissi del soggetto. SN definito e dislocato.

37 Tra le anafore marcate ci sono. Costruzioni marcate tematizzanti e focalizzanti. costruzioni presentative. anafora zero.

38 Quale studioso ha introdotto la teoria degli atti linguistici?. Searle. Austin. Grice.

39 "Scommetto 50 euro che supererò l'esame di PLT" indica. fare cose con le parole. un'azione linguistica. un'azione che si compie nel pronunciarla.

40 La teoria degli atti linguistici ha finito per dare peso. agli atti locutivi. agli atti illocutivi. agli atti performativi.

41 "Prometto che verrò giovedì" è un atto. perlocutivo. locutivo. illocutivo.

42 I performativi sono espressi. all'imperativo. alla prima persona singolare del presente indicativo attivo. al condizionale.

43 "Dichiaro eletti i seguenti candidati" è un atto. locutivo. illocutivo. perlocutivo.

44 I performativi sono espressi. all'imperativo. alla prima persona singolare del presente indicativo attivo. al condizionale.

45 "Dichiaro eletti i seguenti candidati" è un atto. locutivo. illocutivo. perlocutivo.

46 La teoria di Austin fu influenzata dall'ambiente giuridico oxoniense. è un'affermazione vera. è un'affermazione falsa. è un'affermazione possibile.

47 "Mi passeresti il sale?" costituisce. un atto linguistico diretto. un atto linguistico cortese. un atto linguistico indiretto.

48 Dove si sviluppa l’analisi conversazionale?. Negli Stati Uniti, a Los Angeles. In Europa, tra Olanda e Germania. In Europa, in area francofona.

49 Quando si sviluppa la linguistica della parole?. Con gli studi saussuriani. A partire dalla seconda metà del ‘900. Con gli studi degli allievi di Saussure.

50 Quali testi sono privilegiati dalla linguistica del testo?. Testi orali, manipolati nel corso dell’analisi. Testi esclusivamente scritti. Testi scritti e parlati, con prevalenza di quelli scritti.

51 F. de Saussure è considerato. Il fondatore della linguistica moderna. Uno degli studiosi che più si è dedicato alla lingua come sistema di segni. Il padre dall’analisi conversazionale.

52 La linguistica testuale eredita il modello. Della pragmatica. Della retorica antica. Della riflessione linguistica di Saussure.

53 L’analisi conversazionale è una disciplina di tradizione. sociolinguistica. linguistica. sociologica.

54 L’analisi conversazionale parte. da video. dal parlato fonico. dallo studio di corpora appositamente trascritti.

55 La linguistica del testo è. simile all'analisi conversazionale. diversa dall'analisi conversazionale. uguale all'analisi conversazionale.

56 Le grammatiche del testo partono da testi: concreti. inventati. manipolati.

57 Nelle grammatiche del testo l’intuizione degli analisti entra in gioco. in nessun modo. in tre modi. nella classificazione dei testi.

58 Nelle grammatiche del testo l’intuizione degli analisti permette di costituire classi tipologiche di testi. non so. è falso. è vero.

59 Nelle grammatiche del testo l’intuizione degli analisti permette di accelerare il passaggio dalla descrizione empirica e dettagliata del testo alla generalizzazione. è vero. non so. è falso.

60 Nelle grammatiche del testo l’intuizione degli analisti serve a discriminare sequenze di frasi che sono testi da quelle che non lo sono. non so. è falso. è vero.

61 L'intuizione del parlante consente di costituire classi tipologiche di testi e consente generalizzazioni estese. è falso. è vero. non so.

62 La prospettiva di carattere sintattico-lessicale è abbandonata. tra gli anni ‘50 e ‘60. tra gli anni ‘90 e il nuovo millennio. tra gli anni ‘70 e ‘80.

63 Le ipotesi a base semantica sono state etichettate come. «grammatiche del testo». «grammatiche delle costruzioni». «grammatiche della frase».

64 Per la teoria della pertinenza proposta in Sperber & Wilson 1993, poi ripresa e applicata in molti studi successivi), ogni atto linguistico. si iscrive in uno ‘sfondo cognitivo’ costituito dalle conoscenze disponibili per l'emittente. lo ‘sfondo cognitivo’ è costituito dalle conoscenze attese dagli interlocutori. ha uno ‘sfondo cognitivo’ , costituito dalle conoscenze potenzialmente disponibili per gli interlocutori.

65 Le sorgenti del contesto possono avere origine fisico-percettiva. è un'affermazione vera. è un'affermazione falsa. è un'affermazione incerta.

66 Le sorgenti del contesto possono provenire dall’enciclopedia mentale. è un'affermazione falsa. è un'affermazione vera. è un'affermazione discutibile.

67 Le sorgenti del contesto possono provenire dal cotesto. è un'affermazione falsa. è un'affermazione possibile. è un'affermazione vera.

68 I pattern globali sono. le cornici, i frames. le cornici, gli schemi, i progetti, i copioni. i copioni e le sceneggiature.

69 Il contesto è un'entità. fissa. rigida. variabile.

70 I fattori che guidano la ricerca del contesto sono. la lingua, gli scopi dell'atto linguistico, il principio di cooperazione. lo stile, la forza illocutoria e la pragmatica. la lingua, gli obiettivi, le massime.

71 Il principio della cortesia. è una logica psico-sociale. è un principio di educazione. è un principio proposto da Grice.

72 Le massime conversazionali sono. 5. 3. 4.

73 La massima della qualità riguarda. il modo di espressione. l'informazione effettivamente utile. sincerità del parlante e fondatezza della sua affermazione.

74 Il principio generale delle massime è. un principio di regolarità. un principio di ragionevolezza. un principio razionale.

75 Le massime sono. dei punti di orientamento. dei cardini. dei principi di base.

76 Le implicature possono essere. di riparazione. di prevenzione e di riparazione. di prevenzione.

77 Le implicature di riparazione. servono per correggere gli errori. si adottano quando si sta violando una massima. si adattano alla conversazione.

78 L'implicatura di prevenzione. prevede che si stiano rispettando le massime. prevede che si stiano violando le massime. prevede che si stiano nascondendo le massime.

79 L'implicatura di riparazione. prevede che si stiano nascondendo le massime. prevede che si stiano rispettando le massime. prevede che si stiano violando le massime.

80 Le implicature possono. sia arricchire il significato che crearne di nuovi. arricchire e precisare il significato. modificare il significato.

81 Le implicature secondo Sperber e Wilson sono. l'aggiunta di significati impliciti a quanto viene detto in modo esplicito. la creazione di significati impliciti che si allontanano fortemente da quanto viene detto in modo esplicito. un significato implicito che si allontana da quello esplicito.

82 La segnalazione linguistica dell’enunciato può avvenire tramite. la sintassi, la morfosintassi e le rettifiche. la punteggiatura, la prosodia, le pause. la punteggiatura, la sintassi e gli incisi.

83 Gli incisi agiscono ad un livello alternativo rispetto al piano principale. è falso. è vero. dipende.

84 L'unità comunicativa deve avere. un riempimento semantico. una funzione pragmatica. uno scopo comunicativo.

85 La frase scissa è. l'estrazione di un costituente tra" essere ... che" -> "è Lia che è arrivata". una forma passiva. una forma non marcata.

86 Lunità comunicativa veicolata esplicitamente si chiama. enunciato. frase. clausola.

87 Nell'enunciato "Hanno partecipato tutti. Straordinario.". è composto di una UC, di cui una monorematica. è composto di due UC, di cui una monorematica. è composto di due UC.

88 L’unità comunicativa è l’unità fondamentale del testo, necessaria e sufficiente perché il testo sussista. è un'affermazione falsa. è un'affermazione empirica. è un 'affermazione vera.

89 Un testo è sempre composto di più UC. è vero. è falso. è scientificamente provato.

90 Il contenuto semantico del testo è percorso da una rete di relazioni in funzione del piano. sintattico, semantico, pragmatico. logico, referenziale, enunciativo. logico-argomentativo,visivo, uditivo.

91 Le relazioni tra gli enunciati sono di natura semantico-concettuale, e non grammaticale, ciò comporta che esse. sono «dirette» e non mediate. sono dipendenti dalla memoria testuale. sono sistematicamente «indirette» e mediate dalla memoria testuale.

92 Le relazioni semantiche possono essere implicite, ein tal caso sono ricostruite per inferenza. non è possibile. è falso. è vero.

93 Le espressioni linguistiche interessate al fenomeno dell’arricchimento inferenziale. oltre ad 'invece', sono ' perché', ' ma', 'e'. oltre ad 'e', comprende ' o', 'perché', 'ma', 'se'. comprende 'e', 'o', 'perché', 'ma', 'però'.

94 Per esprimere una relazione si usano. interiezioni e congiunzioni. sintagmi nominali e aggettivali. espressioni ricche oppure espressioni semanticamente sottospecificate.

95 Se la relazione è sottospecifricata. viene arricchita nella memoria testuale ma resta implicita. viene completata da movimenti interpretativi di natura inferenziale. resta inespressa.

96 Le unità e le gerarchie dell’architettura logica del testo sono definite attraverso. particolari scelte sintattiche. particolari scelte semantiche. strategie pragmatiche.

97 Le relazioni logiche possono essere. argomentative, tematiche, enunciative. locutive, perlocutive, illocutive. di composizione testuale, illocutive, tra eventi.

98 Le relazioni tra eventi. riguardano eventi o processi del mondo reale. sono relazioni di composizione testuale. sono il centro dell'analisi logica.

99 Le relazioni temporali. riguardano passato e presente. sono collocate nel futuro. esprimono anteriorità, posteriosità, simultaneità.

100 Le relazioni logiche tra eventi. sono indispensabili alle unità del testo. mettono in relazione i referenti. mettono in relazione gli eventi o processi del mondo reale.

101 "Ho studiato tanto a tal punto da non avere più forze" indica. una relazione temporale. una relazione finale. una relazione di conseguenza.

102 "E, ma, oppure, invece" indicano. una relazione di conseguenza. una relazione oppositiva. una relazione causale.

103 La relazione di tempo può essere espressa. dalla giustapposizione. dal verbo. dal lessico.

104 "Perché, poiché, giacché, siccome, dato che, per il fatto che " esprimono tipicamente. la causa alla forma implicita. il motivo in modo implicito. la causa alla subordinata esplicita.

105 La relazione di opposizione è segnalata da. perfino, e, ma, oppure, se. ma, perchè, al contrario, invece. ma, e, mentre, al contrario, invece.

106 Le relazione tra eventi. sono poche e mal definite. sono un insieme complesso di tipi. sono sempre definite.

107 La relazione di concessione. può essere in forma diretta o indiretta. esprime una conseguenza. implica la comparazione.

108 L'etimo di anafora rimanda a. aggiunta. ripetizione. spostamento.

109 L'anafora si lega. al contesto. al cotesto successivo. al cotesto precedente.

110 La catafora si lega. al cotesto precedente. al cotesto. al cotesto successivo.

111L’elemento da cui dipende l’interpretazione della catafora è chiamato. sorgente. susseguente. sorgente, o anche elemento susseguente.

112 La catafora ha la forma. di un soggetto sottinteso, di un pronome o di un sintagma nominale con contenuto generico. di SN ed SA. di pronomi ed elementi pronominali di vario tipo.

113 Nello scritto la catafora. mettere in scena un effetto di straniamento. è una ripetizione data dal contesto. mette in scena un effetto di attesa interpretativa.

114 Dal punto di vista del rinvio testuale, la catafora. è speculare all'anafora. funziona in modo inverso rispetto all’anafora. si avvicina al tema sospeso e all'anafora.

115 L’anafora è. un fenomeno basico, normale e universale della costruzione testuale. una strategia discorsiva antica. una questione prosodica.

116 L'individuazione dell'antecedente è mediata da informazioni. morfologiche, semantiche, pragmatiche. fonetiche, fonologiche, semantiche. morfo-sintattiche e grammaticali.

117 La catafora segue un tipo di movimento orientato. verso il predicato. a sinistra della frase. a destra della frase.

118 L'afterthought indica. un meccanismo non marcato. una strategia pragmatica. il ripensamento.

119 "Le arance le ho messe sul tavolo" indica. una DD del soggetto. una DD dell'oggetto. una DS del complemento indiretto.

120 "Si è rotto il telecomando" indica. un'anafora. un'anafora associativa. un'anafora diretta.

121 La deissi testuale fa riferimento a. all'anafora. al discorso riportato. al discorso stesso, al discorso in atto.

122 La deissi testuale. riguarda il testo scritto. si riferisce a parti (momenti o segmenti) dell’ongoing discourse. riguarda la catafora.

123 I collegamenti referenziali più caratteristici sono quelli che riprendono. referenti specifici. referenti non specifici. referenti generici.

124 La catafora si collega. all'elemento precedente o sorgente. all'elemento susseguente. all'elemento susseguente o sorgente.

125 L’espressione cataforica trova la sua sorgente interpretativa. nel movimento testuale. in una dimensione transfrastica. nella frase.

126 Le catafore tipicamente sono. nomi, verbi, aggettivi1. pronomi, avverbi pronominali, soggetti sottintesi, aggettivi possessivii, sintagmi con significato generico. pronomi, avverbi pronominali, soggetti sottintesi, aggettivi possessivi o modali, sintagmi nominali con significato generico.

127 Le espressioni cataforiche più diffuse sono. i SN. i pronomi. i nomi comuni.

128 Di solito hanno un'interpretazione deittica. la sintassi e l'ordine delle parole nel discorso. i connettivi. i pronomi e la morfologia verbale di prima e seconda persona.

129 Gli aggettivi possessivi appartengono alla classe delle espressioni cataforiche. è falso. è vero. dipende dalla frase.

130 Il soggetto sottinteso realizza una ripresa anaforica. è falso. è parzialmente vero. è vero.

131 L'ellissi riguarda il fenomeno cataforico. è vero. è falso. è parzialmente vero.

132 La dimensione enunciativa riguarda. il discorso riportato e la deissi. discorso diretto e indiretto. la deissi nei suoi tipi.

133 Le espressioni deittiche possono essere. sociali, temporali, spaziali. intrinsecamente o occasionalmente deittiche. temporaneamente deittiche.

134 I tipi di deissi sono. spaziale, temporale, sociale. personale, temporale, spaziale. sociale. testuale.

135 La deissi personale riguarda. i pronomi personali e dimostrativi. pronomi possessivi e i pronomi personali liberi e clitici di prima e di seconda persona (io, mi, me; tu, ti, te, noi, ci; voi, vi). nei pronomi personali liberi di prima e di seconda persona.

136 Le forme di terza persona sono. non intrinsecamente deittiche. intrinsecamente deittiche. non deittiche.

137 La deissi spaziale è. solo un fatto linguistico. accompagnata da gesti vistosi. caratteristicamente anche accompagnata da gesti.

138 I verbi 'venire', 'andare'. indicano la deissi spaziale. si riferiscono al tempo. sono semanticamente equivalenti.

139 La deissi temporale riguarda. il momento dell'atto linguistico. il tempo del discorso. le espressioni che fanno riferimento al momento dell’enunciazione.

140 Le tipologie testuali. sono parziali. classificano i testi secondo funzioni e il vincolo interpretativo. sono state abbandonate.

141 Il dominio testuale. si limita alle tipologie testuali. è ancora poco praticato. mette al centro coerenza e coesione.

142 Il testo narrativo. non ammette vincoli. è vincolante. è poco vincolante.

143 I testi. si basano sulla semantica. sono sintatticamente omogenei. hanno una natura complessa.

144 Gli usi di una lingua. si polarizzano su scritto e parlato. possono essere parlati, scritti o trasmessi. sono versatili.

145 L'adeguatezza di un testo riguarda. la fonetica. la pragmatica. il registro e la lingua.

146 La disciplina che si è occupata dell'analisi della nozione di testo è. la linguistica. la pragmatica. la linguistica testuale.

147 Il testo è. una risposta ad una domanda. un'unità naturale che risponde a un fine comunicativo. un'entità ancora tutta da scoprire.

148 La PLT è interessata. alla variazione linguistica. alla lingua d'uso. ai tratti diamesici. alla diafasia.

149 La PLT è. nient'altro che la retorica antica in chiave moderna. una disciplina recente con un'antica tradizione. un esame noioso. un modo per affrontare la lingua.

150 Il "padre" della PLT è. S. Levinson. Ch. S. Peirce. F. de Saussure. Ch. Morris.

151 Nella tradizione continentale, la PLT. si è sviluppata negli ultimi 50 anni. non fa parte del nucleo della teoria linguistica. non è collegata ai livelli di analisi. è collegata alla sintassi.

152 La teoria degli atti linguistici nasce. a Berkeley. in Europa. nell'ambiente oxoniense. in California.

153 La PLT ha un'origine. nella linguistica funzionale. nel cognitivismo. nella filosofia del linguaggio. l'una filosofica, l'altra linguistica.

154 La pragmatica viene chiamata. pragmatica della lingua. sociopragmatica. pragmatica della linguistica. linguistica pragmatica o pragmalinguistica.

155 La dimensione perlocutoria riguarda. le intenzioni del parlante. il semplice atto del dire qualcosa. gli effetti del dire. i verbi e i nomi.

156 Il principio di cooperazione è importante per. le presupposizioni. la differenza tra senso e sensi. il detto e l'inteso. le implicature e il principio di razionalità.

157 "L'hai poi rivisto, quel ragazzo?", "quel ragazzo" è. l'antitopic o DD. il topic contrastivo. una struttura rematica. una frase strana.

158 "Codesto" è. un aggettivo. un pronome relativo. un avverbio dimostrativo. un deittico.

159 Per la deissi spaziale, l'origo coincide con. la posizione occupata dal parlante. la posizione occupata dall'ascoltatore. il mittente del messaggio. nessuna di queste risposte.

160 Gli aggettivi dimostrativi. sono sempre anaforici. sono sempre deittici. possono essere sia deittici, sia anaforici. nessuna di queste risposte.

161 "La nave affondò nella notte. Quel disastro fu uno dei più gravi della storia della navigazione". "Quel disastro" è un. incapsulatore cataforico. elemento anaforico. incapsulatore anaforico. elemento deittico.

162 Il verbo 'affondare'. esprime la diatesi passiva. è intransitivo. è transitivo. è un intransitivo particolare che ammette l'uso inaccusativo.

163 "Te lo dico per l'ultima volta: no!". "Lo" è un. deittico. elemento anaforico. elemento cataforico. incapsulatore anaforico.

164 Fra le pro-forme, in italiano, rientrano. pronomi personali, relativi, dimostrativi. deittici personali. congiunzioni e preposizioni. verbi monovalenti.

165 "Sii pertinente" corrisponde alla massima di. modo. quantità. qualità. relazione.

166 L’implicatura conversazionale è. cancellabile. staccabile. convenzionale. determinata.

167 Il test per riconoscere una presupposizione è. la scissa. una domanda. la negazione. l'anafora.

168 Per Goffman, la 'faccia' è. l'espressione della cortesia linguistica. l'aspetto superficiale dell'interazione. l'immagine pubblica che un partecipante desidera proiettare. la logica evidente della conversazione.

169 La referenza testuale può essere: Inattiva - attiva - semiattiva. Attiva - inattiva. Inaccessibile - accessibile. Attiva - non attiva - parzialmente inattiva.

170 Deviare il discorso è una violazione della massima di. modo. qualità. relazione. quantità.

171 Il contenuto semantico di un testo proviene. dall'implicito e dall'esplicito. dalla decodifica della lingua. da impliciti e presupposizioni. dalla decodifica e dall'inferenza.

Report abuse