Principi Costituzionali, Legislazione Sanitaria e Sociale (Ridolfo) Lez 2-12
|
|
Title of test:
![]() Principi Costituzionali, Legislazione Sanitaria e Sociale (Ridolfo) Lez 2-12 Description: Docente: Ridolfo Loredana |



| New Comment |
|---|
NO RECORDS |
|
Cosa si intende per “salute”?. lo stato di sicurezza e integrità, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. il benessere fisico di un individuo, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. una condizione personale, che assurge a diritto che ciascun individuo vanta nei confronti dell’ordinamento, in quanto ingloba interessi plurimi e pretese soggettive meritevoli di apposita tutela: diventa così diritto fondamentale e inviolabile della persona. il benessere psichico di un individuo, che assurge a diritto vantato da ciascun individuo nei confronti dell’ordinamento, in quanto meritevole di apposita tutela quale diritto della persona. Il diritto internazionale contiene norme, precisamente convenzioni e trattati, che definiscono la disciplina sovranazionale: queste hanno dato una spinta significativa all’espansione della nozione giuridica di salute. Attribuiscono a questa: riconoscimento relativo. riconoscimento universale. riconoscimento settoriale. riconoscimento particolare. Quale articolo del TFUE pone “la garanzia di un livello elevato di protezione della salute umana” tra le finalità di tutte le politiche dell’Unione?. 167. 168. 169. 166. Il primo documento che, a livello internazionale, ha sancito il godimento del miglior stato di salute come un diritto fondamentale di ogni essere umano (“il diritto alla salute”). è stato il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali (1966). è stata la strategia “Health For All”. è stata la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. è stata la Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Una delle priorità che l’OMS si è riproposta è stata quella di: sostenere le autorità sanitarie internazionali per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere il Parlamento Europeo per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere le autorità sanitarie nazionali per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. sostenere le autorità sanitarie europee per: rafforzare l’erogazione di servizi e sistemi di informazione sanitaria, formare personale sanitario, attuare politiche volte a garantire la copertura sanitaria, compresa l’assistenza sanitaria psichiatrica. Come è intervenuta nel 1977 l’Assemblea Mondiale della Sanità in tema di salute?. ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dei governi nazionali e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia settoriale e circoscritta per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dell’Unione Europea (UE) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo internazionale e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). ha chiarito quale deve essere il principale obiettivo sociale dei governi nazionali e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e ha elaborato una strategia globale per la salute: “Health for All” (Salute per tutti). Qual è l’obiettivo principale della strategia “Health For All”?. mira al debellamento di malattie o disabilità. punta alla prevenzione. punta a distribuire uniformemente le risorse per la salute affinché l’assistenza sanitaria possa essere accessibile a tutti. punta a monitorare la salute di tutti gli individui. Qual è lo spirito della nuova e recente pratica medica che si sta sviluppando negli ultimi anni?. Si persegue l’intento di mettere i pazienti al centro dei sistemi sanitari (non più le patologie), rendendoli protagonisti attivi nelle fasi di presa in carico e di cura. Si persegue l’intento di mettere l’aggiornamento e le conoscenze dei medici al centro. Si persegue l’intento di mettere le patologie al centro (non i pazienti), cercando di trovare adeguate soluzioni ed efficaci risorse e strumenti. Si persegue l’intento di mettere le strutture sanitarie al centro, cercando di apportare modifiche e miglioramenti. La comparazione dell’organizzazione dei sistemi sanitari di alcuni Paesi viene effettuata sulla base di due criteri: modalità di finanziamento e modalità di erogazione dei servizi. modalità di spesa e modalità di erogazione dei servizi. modalità di spesa e modalità di valutazione dei servizi. modalità di finanziamento e modalità di valutazione dei servizi. La spesa privata per l’assistenza sanitaria è: la parte della spesa sanitaria totale finanziata a livello pubblico. la parte della spesa sanitaria totale finanziata da istituzioni non di mercato, non-profit, cioè quelle controllate e finanziate in prevalenza dalle amministrazioni pubbliche. la parte della spesa sanitaria totale finanziata a livello privato. la parte della spesa nazionale totale finanziata a livello privato. Il trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° Dicembre 2009: ha ridotto l'importanza della politica sanitaria nell’ambito delle politiche messe in atto dall’Unione Europea. si è allineato alla normativa precedente in tema di sanità. non ha assunto un ruolo importante in materia sanitaria. ha rafforzato l'importanza della politica sanitaria nell’ambito delle politiche messe in atto dall’Unione Europea. La spesa per la salute: Comprende la spesa privata per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. Comprende la spesa sia pubblica sia privata per beni e servizi di qualunque genere. Comprende la spesa sia pubblica sia privata per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. Comprende la spesa pubblica per beni e servizi sanitari, per programmi di salute e di prevenzione pubblica, e per l’amministrazione. L’UE, a partire dal Trattato di Lisbona in poi, si è riproposta precisi obiettivi strategici in materia di politica sanitaria. Quali?. Promuovere lo stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari dinamici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari statici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute, Sostenere sistemi sanitari dinamici. Promuovere un buono stato di salute, Prevenire qualunque minaccia per la salute. Con l'entrata in vigore del "Trattato di Lisbona", la Carta di Nizza. assume valore giuridico sovraordinato rispetto ai trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume il medesimo valore giuridico dei trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come non pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume valore giuridico sotto ordinato rispetto ai trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. assume il medesimo valore giuridico dei trattati, ai sensi dell'art.6 del Trattato sull'Unione europea, e si pone dunque come pienamente vincolante per le istituzioni europee e gli Stati membri. Quale ruolo viene affidato all’UE a partire dal Trattato di Amsterdam del 1997?. un compito meramente consultivo. il compito di adottare misure volte a garantire (e non solamente a dare un mero “contributo”) un elevato livello di protezione della salute umana, inducendo gli Stati membri a cooperare nei casi di pericolo per la stessa. il compito di dare un mero contributo al fine di garantire un elevato livello di protezione della salute umana, inducendo gli Stati membri a cooperare in relazione a qualsiasi causa di pericolo per la salute umana. un ruolo non attivo, poiché solo gli Stati Membri sono protagonisti. L’eguaglianza sostanziale (art, 3 comma 2 della Costituzione) è espressione dello Stato sociale, il cui compito primario è: quello di sancire l’eguaglianza, soprattutto a livello teorico. quello di assicurare diritti sociali e politici alle forze economiche e alla classe dominante. quello di eliminare in concreto tutti gli ostacoli che possono impedire l’eguaglianza teoricamente affermata, promuovendone l’effettiva realizzazione. quello di ingerirsi nell'intera vita, anche privata, dei suoi cittadini. Quali sono gli altri articoli della Costituzione che sanciscono importanti princìpi in materia sanitaria?. 5, 6, 38, 81. 2, 3, 33, 34. 2, 3, 41, 42. 2, 3, 38, 81. Quale parte dell’art. 32 della Costituzione è stata oggetto di varie e numerose interpretazioni da parte della giurisprudenza?. non ci sono dibattiti giurisprudenziali sulla norma. la natura e la consistenza del diritto alla erogazione delle prestazioni. il riconoscimento del diritto alle prestazioni sanitarie quale diritto soggettivo a pieno titolo. il riconoscimento del diritto alla salute globalmente inteso. La Carta Costituzionale concepisce e configura il “diritto alla salute” all’art. 32 quale diritto fondamentale della persona e bene di interesse collettivo. Cosa significa questo in termini pratici?. non si tratta di tutelare il soggetto solo ed esclusivamente contro le malattie in senso stretto, ma si fa riferimento alla tutela del suo diritto a un ambiente salubre, ad avere prestazioni sanitarie, e alla libertà di cura, cioè la possibilità di decidere se essere curato o meno. si tratta di tutelare il diritto in capo ai soli individui che versino in condizioni di salute negative. si tratta di tutelare il diritto quale bene della collettività. si tratta di tutelare il soggetto solo ed esclusivamente contro le malattie in senso stretto, ma non si fa riferimento alla tutela del suo diritto a un ambiente salubre, ad avere prestazioni sanitarie, e alla libertà di cura, cioè la possibilità di decidere se essere curato o meno. La Riforma Bassanini, L. 59 del 1997 e il suo decreto attuativo, D.Lgs. 31 Marzo 1998 n. 112 “Ulteriore conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello stato alle Regioni e agli Enti locali in attuazione del Capo I della L. 15 marzo 1997 n. 59”. si muovono verso l’affermazione dei princìpi sulla privacy del SSN. si muovono verso l’aziendalizzazione del sistema. si muovono verso la regionalizzazione del sistema. si muovono verso la nazionalizzazione del sistema. Qual è la legge di riforma costituzionale del titolo V della Costituzione in materia di decentramento?. L. 3 del 2000. L. 3 del 2001. L. 2 del 2001. L.2 del 2001. A cosa si fa riferimento se si parla di processo federalista?. è il processo che attribuisce alle Regioni poteri assoluti in materia sanitaria, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo che introduce un modello asimmetrico nell’attribuzione delle funzioni sanitarie, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo di decentramento delle funzioni sanitarie, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. è il processo che attribuisce ai Comuni poteri assoluti in materia sanitaria, che ha visto una prima tappa nella Riforma Bassanini. In materia sanitaria, con le successive integrazioni al decreto legislativo 31 Marzo 1998 n. 112, lo Stato: perderebbe tutte le funzioni, trasferite a livello periferico. manterrebbe una competenza esclusiva, affidata al Ministero della sanità. conserverebbe solo funzioni di esecuzione. conserverebbe solo funzioni di programmazione e coordinamento. In sintesi, le riforme hanno affermato nel settore sanitario: un nuovo concetto di spesa sanitaria. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni, federalismo fiscale. riconoscimento giuridico di autonomia agli Enti locali, nuovi poteri legislativi alle Regioni, federalismo fiscale. Quali sono gli obiettivi del Piano Sanitario degli anni 1998/2000?. Contrastare le principali patologie, Migliorare il contesto ambientale. Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute, Contrastare le principali patologie. Migliorare il contesto ambientale, Rafforzare la tutela dei soggetti deboli, Portare la sanità italiana in Europa. Promuovere comportamenti e stili di vita per la salute, Contrastare le principali patologie, Migliorare il contesto ambientale, Rafforzare la tutela dei soggetti deboli, Portare la sanità italiana in Europa. In concomitanza al processo di revisione del sistema sanitario italiano (e a quello conseguente dei sistemi sanitari a livello mondiale), è stato approvato – negli anni 1998/2000: il primo Piano Sanitario Nazionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Piano Regionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Patto per la salute. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. il primo Progetto Sanitario Nazionale. Si voleva proporre un “patto di solidarietà per la salute”, testimone della sinergia tra le parti coinvolte: cittadini, operatori sanitari, istituzioni, volontariato, produttori di beni e servizi a carattere sanitario, sino al coinvolgimento della Comunità Europea e Internazionale. Quali conseguenze ha determinato l’universalizzazione del welfare, cioè la sua sempre maggiore estensione. ha provocato una massiccia diminuzione della spesa pubblica che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari del sistema. ha provocato una massiccia espansione della spesa pubblica che ha messo in pericolo gli equilibri finanziari del sistema. ha provocato una massiccia espansione della spesa pubblica che ha rafforzato gli equilibri finanziari del sistema. ha provocato una sensibile diminuzione della domanda, da parte dei lavoratori, di maggior sicurezza contro il rischio di licenziamento. L’introduzione di quelli che erano i primi interventi verso sistemi di welfare veri e propri rappresenta. una reazione alle nuove esigenze organizzative del sistema sanitario. una risposta alle nuove esigenze che il processo di industrializzazione fa emergere. una risposta alle nuove esigenze organizzative del sistema sanitario. una risposta alle nuove esigenze dell’emergente società agraria. I primi sistemi di welfare nascono. alla fine del XX secolo in Europa. alla fine del XIX secolo in America. alla fine del XX secolo in America. alla fine del XIX secolo in Europa. I programmi che compongono i sistemi di welfare si diversificano in funzione. dei servizi ospedalieri e dell’assistenza da questi offerta. della tipologia di rischio che coprono e dell’assistenza che offrono. della definizione del concetto di salute nei diversi Stati. del sistema sanitario. Cosa indica l’espressione “Welfare state”?. indica il complesso di politiche private messe in atto in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. indica il complesso delle condizioni di vita dei cittadini di uno Stato. indica il complesso di politiche pubbliche messe in atto da uno Stato che interviene attivamente, in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. indica il complesso delle politiche delle imprese che intervengono attivamente in un’economia di mercato, per garantire l’assistenza e il benessere dei cittadini, al fine di migliorarne le condizioni di vita. L’espressione “Welfare state”, mutuata dalla prassi sviluppatasi in Gran Bretagna durante gli anni della Seconda guerra mondiale, significa letteralmente «Stato del benessere». Come è tradotta in Italia?. In Italia equivale a quello che definiamo Stato assistenziale o meglio Stato sociale. In Italia equivale a quello che definiamo Stato liberista. In Italia equivale a quello che definiamo Stato autoritario. In Italia equivale a quello che definiamo Stato della salute. I sistemi di welfare sono composti da programmi. europei attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. familiari attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. pubblici attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. essenzialmente privati attraverso i quali lo stato persegue gli obiettivi sopra esposti: migliorare il benessere dei cittadini, fornire protezione sociale ad alcune categorie di cittadini a rischio, quali i meno abbienti, gli infermi, i disabili, i disoccupati, gli anziani. Quale tra i seguenti rientra tra gli obiettivi perseguiti con il welfare?. consentire solo ad alcuni cittadini di usufruire di alcuni servizi fondamentali, quali l’istruzione e la sanità. differenziare gli standard di vita dei cittadini. dare sicurezza agli individui e alle famiglie in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere. dare sicurezza all’UE in presenza di eventi naturali ed economici sfavorevoli di vario genere. I sistemi di welfare hanno soprattutto finalità. speculative. economiche e di lucro. assicurative e redistributive. assicurative e retributive. Il sociologo danese G. Esping-Andersen (Three Worlds of Welfare Capitalism, 1990) ha introdotto una classificazione dei diversi sistemi di welfare. Ha individuato tre tipologie principali di organizzazione: Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Democratico. Regime Repubblicano; Regime Conservatore; Regime Socialdemocratico. Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Sociale. Regime Liberale; Regime Conservatore; Regime Socialdemocratico. Il modello universalistico è fondato su principi di: solidarietà e di equità; diritto all’assistenza sanitaria riconosciuto a tutti; eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione; globalità delle prestazioni: il sistema sanitario si fa carico di tutte le esigenze di salute. solidarietà; equità. eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione; globalità delle prestazioni: il sistema sanitario si fa carico di tutte le esigenze di salute. solidarietà e di equità; diritto all’assistenza sanitaria riconosciuto a tutti; eguaglianza di trattamento per tutti gli assistiti; democraticità della gestione. È stato rilevato che anche se il mercato da solo fosse in grado di garantire un’allocazione efficiente delle risorse, lo Stato avrebbe comunque motivo di intervenire per: ridurre il livello di disuguaglianza del reddito nella società. potenziare la gestione delle risorse. affermare la sua autorità. ridurre i flussi migratori. Dalla lettura dell’art. 3 del Cod. Cons., i concetti di consumatore e utente sono. accostati, ma con diversità di significato. accostati, quasi a sottolineare l’uniformità di significato. definiti diversamente. allontanati, quasi a sottolineare la difformità di significato. Chi è l’utente secondo la definizione generale?. l’utente è colui che usufruisce di un bene o di un servizio, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce dei servizi sanitari, generalmente collettivi, forniti da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce di un bene economico, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici o strutture private. l’utente è colui che usufruisce di un bene o di un servizio, generalmente collettivo, fornito da enti pubblici. In tempi recenti il concetto di utente è stato commutato e precisato nella più puntuale definizione di “consumatore”. In realtà, quello di consumatore diviene un vero e proprio status giuridico che entra a pieno titolo nell’ordinamento a partire: dalla Legge 6 febbraio 1996 n.52, che ha novellato il Codice Civile italiano. dal Codice Civile italiano. dal D.Lgs. 6 settembre 2005, n.206, il Codice del Consumo, un codice ad hoc sul consumatore. dalla Costituzione. Dal punto di vista giuridico ed economico, il cittadino-utente si differenzia dal cliente, perché. è colui che paga beni o servizi e può sceglierli perché non erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico (ad esempio l’azienda ospedaliera) o da un'azienda municipalizzata (energia, raccolta rifiuti, o trasporti locali) o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. è portatore di una facoltà di scelta: sceglie e paga per ottenere un bene o un servizio. è colui che paga beni o servizi pur non potendoli scegliere in quanto erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico; da un'azienda municipalizzata o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. è colui che usufruisce gratuitamente di beni o servizi pur non potendoli scegliere in quanto erogati in regime di monopolio direttamente dalla Pubblica Amministrazione o da un ente pubblico (ad esempio l’azienda ospedaliera) o da un'azienda municipalizzata (energia, raccolta rifiuti, o trasporti locali) o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. Chi è l’utente del Servizio Sanitario Nazionale?. Si tratta dalla Pubblica Amministrazione o ente pubblico; di un'azienda municipalizzata o indirettamente da un soggetto che opera in concessione. Si tratta di chiunque venga definito “consumatore” secondo il Codice del Consumo. Si tratta di chiunque usufruisca del sistema di welfare, che va a connotarsi come un servizio erogato dalle amministrazioni pubbliche. Si tratta di chiunque usufruisca del servizio sanitario, che va a connotarsi come un servizio erogato dalle amministrazioni pubbliche. Cosa indica il diritto del paziente all’autodeterminazione?. Il paziente deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, anche se rimane l’obbligo di sottoporsi ai trattamenti. Il paziente non deve sottoporsi ad alcun trattamento. Il paziente non deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, potendo anche decidere di non sottoporsi ad alcun trattamento. Il paziente deve essere informato sulla sua malattia, sul trattamento sanitario proposto, sui rischi, sui costi e sulle possibili alternative terapeutiche, potendo anche decidere di non sottoporsi ad alcun trattamento. In ambito giuridico, sono sanciti diversi diritti nei confronti dell’utente del servizio sanitario, ossia del paziente, a tutela. dello Stato. della persona. della collettività. del SSN. Qual è la definizione giuridica di bene?. “Sono beni le cose che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. “Sono beni i servizi che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. “Sono beni le cose immateriali che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. “Sono beni le cose materiali che possono formare oggetto di diritti“: in diritto, è bene qualsiasi entità materiale o immateriale giuridicamente rilevante e tutelata. Il servizio può essere definito come. un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, erogata da un soggetto cliente/utente per soddisfare le proprie esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. un'attività o una serie di attività di natura più o meno intangibile, erogata da un soggetto fornitore a favore di un soggetto cliente/utente per soddisfare le sue esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. un'attività o una serie di attività di natura più o meno tangibile, erogata da un soggetto fornitore a favore di un soggetto cliente/utente per soddisfare le sue esigenze, attraverso un'infrastruttura fisica appositamente realizzata o un'organizzazione più o meno complessa adibita a tale scopo. è una cosa che può formare oggetto di diritti. Un servizio pubblico è un tipo di servizio reso alla collettività,. oggettivamente non economico, ma suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente economico e suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente non economico, ma non suscettibile di essere organizzato in forma d'impresa, secondo la disciplina dei vari ordinamenti giuridici. oggettivamente non economico. Dal punto di vista giuridico, il bene è definito. all’art. 32 della Costituzione. all’art. 3 del cod. cons. all’art. 33 della Costituzione. all’art. 810 del cod. civ. Il Bene, in economia, indica: l’equivalente materiale di una merce dotata di valore economico quantificabile. un oggetto disponibile in quantità limitata, reperibile e utile, cioè idoneo a soddisfare un bisogno. un oggetto indisponibile in quantità limitata, reperibile e utile, cioè idoneo a soddisfare un bisogno. l’equivalente immateriale di una merce dotata di valore economico quantificabile. In cosa si sostanzia il Principio di Parità di trattamento?. il gestore del servizio deve essere posto in condizione di esercitare l’attività in modo imprenditoriale e conseguire un margine ragionevole di utile. l’erogazione del servizio non può essere arbitrariamente interrotta. gli utenti hanno tutti pari diritto nell’accesso ai servizi e nell’ottenimento di prestazioni di eguale qualità. i pubblici poteri si fanno carico del compito, del dovere appunto, di garantire l’erogazione del servizio. |




