Principi Costituzionali, Legislazione Sanitaria e Sociale (Ridolfo) Lez 29-48
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![]() Principi Costituzionali, Legislazione Sanitaria e Sociale (Ridolfo) Lez 29-48 Description: Docente: Ridolfo Loredana |



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Quali sono le competenze del manager sanitario?. Competenze clinico – assistenziali, Competenze contabili, Competenze economiche. Competenze clinico – assistenziali, Competenze manageriali, Competenze comunicative, relazionali e di leadership. Competenze clinico – assistenziali, Competenze mediche, Competenze manageriali. Competenze, Competenze manageriali, Competenze comunicative, relazionali e di leadership. Il manager sanitario è un direttore sanitario, che riveste tutte le funzioni manageriali prima descritte: in generale, si può dire che. ha potere gestionale e di rappresentanza legale. ha potere assoluto dal punto di vista decisionale. ha potere di consulenza ed esecutivo delle decisioni assunte da altri. ha potere di consulenza e di rappresentanza legale. Chi è il manager o direttore d’azienda?. Questa figura è il soggetto responsabile dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera per conto del proprietario senza autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economiche disponibili. Questa figura è irrilevante nella realtà d’impresa. Questa figura identifica sempre il proprietario dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera con autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economiche disponibili. Questa figura è il soggetto responsabile dell'azienda (o anche di un ente, sia esso pubblico o privato). Agisce e opera con autonomia decisionale, ha la responsabilità del processo di definizione e perseguimento degli obiettivi e gestisce l’impiego e l’utilizzo delle risorse economiche disponibili. L’imprenditore è definito all’art. 2082 c.c. come colui che. «esercita professionalmente un'attività economica al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». «esercita professionalmente un'attività economica organizzata». «esercita un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». «esercita professionalmente un'attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi». Dal punto di vista giuridico, si definisce «azienda». il complesso dei beni organizzati (art. 2555 del c.c.). il complesso dei beni organizzati e utilizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 del c.c.). il complesso delle strutture sanitarie organizzate e utilizzate dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 del c.c.). il complesso dei servizi utilizzati dall'imprenditore per l'esercizio dell'impresa (art. 2555 del c.c.). A voler definire il processo di programmazione, si può dire, in conclusione che esso ha i caratteri. della multidimensionalità, multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. della multidimensionalità, multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e l’ordine prioritario nelle diverse possibili alternative. multidimensionalità, vincoli e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. della multidisciplinarietà e nesso di causalità tra l’azione e i risultati previsti. L’oggetto della programmazione sanitaria è costituito da: salute, guadagno, ricavo. salute, stato patrimoniale, bilancio aziendale. salute, guadagno, risorse. salute, servizi, risorse. La gestione di tipo programmato, a differenza della gestione di tipo tradizionale: in realtà non c’è differenza, in quanto i due modelli si allineano. in una prima fase è improvvisata secondo le esigenze e gli occasionali cambiamenti del momento, poi si fonda su uno studio e un’attenta e perspicace analisi. è improvvisata secondo le esigenze e gli occasionali cambiamenti del momento. si fonda su uno studio e un’attenta e perspicace analisi. La programmazione aziendale si svolge così su diversi livelli: Livello normativo/politico e Livello strategico, Livello tattico o strutturale, Livello operativo. Livello normativo/politico e Livello strategico, Livello tattico, Livello strutturale, Livello operativo. Livello multidimensionale, Livello normativo/politico, Livello operativo. Livello normativo, Livello strategico, Livello tattico, Livello strutturale, Livello operativo. L’attività di programmazione e gestione: in essa è inglobata l’attività di pianificazione, che a questa si allinea e si sovrappone, costituendone l’aspetto maggiormente operativo. è inglobata nell’attività di pianificazione e a questa si allinea e si sovrappone, costituendone l’aspetto maggiormente operativo. è inglobata nell’attività di pianificazione, ma da questa si discosta, costituendo un aspetto maggiormente operativo. non è inglobata nell’attività di pianificazione ma costituisce un aspetto operativo. La caratteristica principale dei servizi socio-sanitari, desumibile dalla denominazione stessa, è che essi si ripropongono l’intento di. garantire congiuntamente prestazioni sanitarie e di cura, da una parte, e interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana, dall’altra. garantire principalmente interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana. garantire prestazioni sanitarie e di cura, ma che non siano interventi concreti di supporto a bisogni di protezione sociale e nella vita quotidiana, dall’altra. garantire prestazioni sanitarie di protezione sociale. L’obiettivo relativo alle prestazioni sanitarie e di cura è soddisfatto grazie alle azioni di. operatori sanitari, mirate a fornire un raggio più ampio di sostegno alla persona che soffre di particolari svantaggi. operatori sanitari, incentrate essenzialmente su percorsi di cura e riabilitazione per situazioni cliniche e patologiche ben determinate. operatori sanitari incentrate essenzialmente su percorsi rivolti principalmente ai soggetti con disabilità. operatori sanitari incentrate essenzialmente su percorsi rivolti principalmente ai soggetti con svantaggio culturale. Quante sono le tipologie di prestazioni socio-sanitarie conosciute. Due. Quattro. Tre. Cinque. L’erogazione delle prestazioni socio-sanitarie avviene nell’ambito di molteplici strutture pubbliche o private. Quali?. Strutture socio-sanitarie pubbliche e Aziende Sanitarie Locali (ASL). Aziende Sanitarie Locali (ASL); Aziende Ospedaliere; Ospedali privati; Case di cura; Strutture sanitarie non ospedaliere. Case di cura e Strutture sanitarie non ospedaliere. Aziende Sanitarie Locali (ASL); Aziende Ospedaliere. Quali sono i fattori che contribuiscono ad alimentare la crescita della domanda di prestazioni socio-sanitarie?. fattori politici, fattori tecnologici, fattori patologici. fattori socio-demografici, fattori economici, fattori comportamentali. fattori socio-demografici, fattori tecnologici, fattori comportamentali. fattori emotivi, fattori ambientali, fattori patologici. Sono servizi sociali tutte le attività relative. ai servizi di assistenza farmaceutica, medico-generica, medico-specialistica, ospedaliera in case di cura, balneo-termale o di altro tipo. alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti e a pagamento, o di prestazioni economiche destinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita (escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario). ai servizi ospedalieri. ai servizi medici ambulatoriali. Nell’ elencazione prevista all’interno del nuovo dpcm LEA del 2017, tra i soggetti elencati, accanto a coloro che presentano malattie croniche, non autosufficienza e malattie terminali (incluse le demenze), disturbi mentali, con particolare attenzione a minori che soffrono di disturbi psichiatrici e del neurosviluppo, disabilità troviamo anche: depressione. DSA e depressione. emarginazione culturale e sociale. DSA. Il decreto LEA del 2017 parla di un “percorso assistenziale integrato”, garantito a tutti i cittadini,. cioè tale da escludere sia le prestazioni sanitarie sia le prestazioni sociali. cioè tale da includere sia le prestazioni sanitarie sia le prestazioni sociali. cioè tale da escludere sia le prestazioni assistenziali sia le prestazioni per la disabilità. cioè tale da includere sia le prestazioni assistenziali sia le prestazioni per la disabilità. La nuova normativa prevede, poi, che i cittadini possano usufruire di sportelli attivi istituiti. presso tutte le Asl o le Province. presso tutte le Asl o i Dipartimenti. presso tutte le Asl o i Comuni. presso tutte le Asl o i Distretti. La Legge n. 328 dell'8 novembre 2000, Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ha innanzitutto segnato. il passaggio dalla concezione di persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale a quella di utente quale portatore di un bisogno specialistico. il passaggio dalla concezione di utente quale persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale a quella di portatore di un bisogno specialistico. il passaggio dalla concezione di persona nella sua globalità, a quella di utente, caratterizzato dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale. il passaggio dalla concezione di utente quale portatore di un bisogno specialistico a quella di persona nella sua globalità, caratterizzata dalle sue risorse e dal suo contesto familiare e territoriale. Le prestazioni differenziate previste nel dpcm LEA del 2017, a seconda della gravità dei sintomi e dell’entità della patologia, possono essere di diversa portata: intense o estese. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. rafforzate o limitate. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. intensive o estensive. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. acute o lievi. Possono, nei casi di minore gravità, essere anche tese semplicemente al mantenimento dello stato di salute della persona e delle sue capacità funzionali. Nel nuovo Dpcm del 2017, vengono indicate. le diagnosi, gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le prestazioni sociali. le patologie e le categorie di cittadini a cui è garantita l’assistenza sociosanitaria. le strutture sanitarie e gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le prestazioni sociali. le categorie di cittadini a cui è garantita l’assistenza sociosanitaria e gli ambiti di attività e i regimi assistenziali (domicilio, residenza, centro diurno) nei quali sono erogate le prestazioni sanitarie (mediche, infermieristiche, psicologiche, riabilitative, etc.), integrate con le prestazioni sociali. Chi designa l’operatore per l’alunno disabile?. la Regione. l’Azienda Sanitaria Locale (ASL). l’Ente Locale, la Provincia per la precisione. l’Ente Locale, il Comune per la precisione. L’operatore socio-sanitario opera. Opera principalmente negli ospedali. Opera nelle comunità, nei centri diurni e a domicilio. Opera solo negli ospedali. Non solo opera negli ospedali, ma anche nelle comunità, nei centri diurni e a domicilio. La funzione principale dell’operatore socio-sanitario in ambito scolastico: è identica a quella dell’insegnante. è quella di educare la persona disabile, collaborando con la famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. è quella di è quella di accompagnare la persona disabile, in totale indipendenza rispetto alla famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. è quella di accompagnare la persona disabile, collaborando con la famiglia, al fine di garantire benessere, miglioramento e autonomia. Chi è l’Operatore Socio-Sanitario?. Si tratta di una figura dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. Si tratta di una figura professionale, dotata di specifiche competenze sanitarie. Si tratta di una figura professionale, dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. Si tratta di una figura non professionale, dotata di specifiche competenze sia sociali sia sanitarie. Con riguardo alla disabilità, in particolare, si impone il nuovo modello bio-psico-sociale, elaborato dall’OMS, secondo il metodo di classificazione denominato ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute). Come viene considerata ora la disabilità, secondo questo nuovo modello?. come una complessa “interazione tra fattori personali e ambientali”, che valorizza la persona. come una complessa “interazione tra stato di salute e fattori personali e ambientali”, che valorizza la persona. come una complessa “interazione fattori sociali e ambientali”, che valorizza la persona. come malattia. Nel nuovo contesto, disegnato dalla Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (Legge n. 328 dell'8 novembre 2000), qual è il concetto di assistenza?. si passa a considerarla quale “interazione tra stato di salute e fattori personali e ambientali”. si passa a considerarla quale complesso di interventi meramente riparativi del disagio, o correttivi dell’handicap. si passa a considerarla quale forma di protezione sociale attiva. si passa a considerarla quale risposta a un bisogno specialistico. Le strutture socio-sanitarie sono diversificate a seconda della tipologia di problematica e offrono adeguati e specifici supporti per ciascuna di esse. Quali tra queste sono messe a disposizione di minori disabili o con svantaggio?. la casa-appartamento, il gruppo, la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. la casa famiglia, il gruppo-appartamento, la Comunità educativa di pronta accoglienza, il centro diurno. la casa famiglia, il gruppo-appartamento. Quali sono i percorsi e gli strumenti specifici di intervento domiciliare per l’anziano?. aiuto domestico, varie forme di sostegno soprattutto sanitario. aiuto domestico, varie forme di sostegno economico, supporto ad ambiti vari di vita dell’anziano, quali quelli delle relazioni, dell’affettività, della socialità. aiuto domestico, varie forme di sostegno nelle attività svolte in casa. aiuto all’anziano nelle relazioni con la famiglia e l’ambiente domestico. I princìpi costituzionali di giustizia sociale, solidarietà e salute, a fondamento della tutela della persona dell’anziano si pongono a fondamento della individuazione di: una legge dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. una Carta dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. una riforma dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. uno Statuto dei diritti degli anziani, che giustifica tutti gli interventi in loro favore. Per quanto concerne le disposizioni che regolano l'accesso ai servizi sanitari per gli immigrati irregolari,. sembra ancora manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra i vari comuni in ambito di accesso ai servizi, ma non in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra non manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra ora manifestarsi una uniformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. sembra ancora manifestarsi una sensibile difformità di interventi tra le varie regioni sia in ambito di accesso ai servizi, sia in ambito di tutela della salute degli immigrati su base territoriale. Se la società è andata incontro a una evoluzione e innovazione, queste devono tradursi in concreto nell’impegno a rimuovere qualunque causa di disagio a vari livelli, garantendo solidarietà sociale. Oltre a disabili e anziani, meritevole di particolare attenzione da parte dell’ordinamento giuridico pare essere. l’alunno. la società. il bambino. la famiglia. Sempre nell’ambito delle politiche di welfare altro spinoso problema è quello concernente gli immigrati e il loro accesso alle cure sanitarie. Ancora sembrano molti gli ostacoli sul punto. La legislazione ha eliminato qualunque ostacolo sul punto. Erano molti gli ostacoli, che paiono adesso totalmente superati. Non ci sono più ostacoli in materia. Con la legge n. 40 del 1998, confluita successivamente nel Testo Unico sull'Immigrazione, viene sancito: il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, con il chiaro intento di includere a pieno titolo anche i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, con il chiaro intento di escludere i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute per soggetti stranieri presenti sul territorio nazionale, con regolare permesso di soggiorno, con il chiaro intento di escludere i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. il diritto alla salute e all'assistenza sanitaria per i rifugiati e gli immigrati in condizione di irregolarità giuridica. Sia il Presidente che i membri che costituiscono l’Autorità Garante durano in carica: 7 anni. 4 anni. 9 anni. 5 anni. La funzione di Presidente e membri del Garante: determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza.Ma essi possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza. Inoltre, non possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato, né ricoprire cariche elettive. non determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza. Ma possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. non determina incompatibilità con qualunque altra attività di consulenza o professionale, a pena di decadenza.Inoltre, non possono essere amministratori o dipendenti di enti pubblici o privato e ricoprire cariche elettive. La nuova normativa, introdotta dal Codice in materia di Protezione dei dati personali, prevede procedure semplificate di trattamento dei dati. Le loro finalità concernono: l’informativa dell’interessato relativamente ai dati raccolti, il consenso e il trattamento. l’informativa dell’interessato relativamente ai dati raccolti e soprattutto i dati sensibili. il Garante, il consenso e il trattamento dei dati personali. l’informativa dell’interessato e il trattamento dei suoi dati personali. Il nuovo Codice dà centralità al consenso dell’interessato, che solo può permettere – anche senza l’autorizzazione preventiva del Garante –. al livello manageriale sanitario il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. a coloro che esercitano le professioni sanitarie e agli organismi sanitari pubblici il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. al Garante il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. agli altri pazienti il trattamento dei dati personali dell’interessato stesso. Il Testo Unico sulla protezione dei dati personali (D.Lgs. n. 196 del 2003) è anche chiamato. Carta in materia di Protezione dei dati personali. Decreto in materia di Protezione dei dati personali. Convenzione in materia di Protezione dei dati personali. Codice in materia di Protezione dei dati personali. La relazione sull’attività svolta dal Garante: deve essere predisposta annualmente e trasmessa al Governo e al Parlamento entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce. deve essere predisposta annualmente e trasmessa al Governo e al Parlamento entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui si riferisce. deve essere predisposta entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello cui si riferisce e trasmessa al Governo e al Parlamento annualmente. deve essere predisposta entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello cui si riferisce e trasmessa al Governo e al Parlamento annualmente. La L. 675 del 1996, all’art. 1 co. 1 essa specifica e garantisce che «il trattamento dei dati personali si svolga. nel rispetto dei diritti dei medici e dei pazienti, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale». nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale». nel rispetto dei diritti delle strutture socio-assistenziali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all’identità personale». nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle strutture sanitarie, con particolare riferimento alla riservatezza dei dati». I componenti che costituiscono l’Autorità Garante devono possedere determinati requisiti: Devono assicurare una qualifica professionale e indipendenza. Devono assicurare indipendenza e devono essere esperti in medicina e discipline sanitarie. Devono assicurare un titolo professionale e devono essere esperti in diritto e informatica. Devono assicurare indipendenza e devono essere esperti in diritto e informatica. Il Garante è un organo collegiale costituito da 4 membri,. tre dei quali sono eletti dalla Camera dei Deputati e uno dal Senato della Repubblica. due dei quali sono eletti dal Parlamento Italiano e due dal Parlamento europeo. due dei quali sono eletti dal Governo e due dal Parlamento. due dei quali sono eletti dalla Camera dei Deputati e due dal Senato della Repubblica. Una possibile definizione dell’Autorità Garante è: una figura peculiare, investita del compito di tutelare giudizialmente i soggetti rispetto agli abusi nelle strutture sanitarie. una figura peculiare, investita del compito di manipolare e diffondere i dati, realizzando una rete di informazioni tra gli operatori sanitari. un’autorità investita del compito di gestione e manipolazione delle banche dati all’interno delle strutture sanitarie. una figura peculiare, investita del compito di tutelare i soggetti rispetto al trattamento dei dati personali. Per «dati sensibili» si intende: il complesso di dati personali. operazioni, svolte con o senza ausilio di mezzi elettronici o automatizzati. dati prettamente personali dai quali si desumono: l’origine razziale ed etnica, le convinzioni filosofiche e religiose, le opinioni politiche, l’adesione a partiti, sindacati, associazioni e organizzazioni di vario genere, nonché lo stato di salute e la vita sessuale. raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, elaborazione, modificazione, estrazione, utilizzo, blocco, comunicazione, diffusione, ma anche cancellazione e distruzione di dati. Carta Nazionale dei Servizi (CNS) è: una smart card per accedere ai servizi online della p.a. su tutto il territorio nazionale. la principale normativa in materia di “sanità elettronica”. la principale normativa in materia di tutela dei dati personali. una smart card utilizzata quale strumento di governance dall’amministrazione per gestire i servizi. Il riassetto dell’organizzazione dei servizi, che assicuri un’implementazione sia sul piano quantitativo che qualitativo risulta possibile attraverso. un potenziamento dell’innovazione e della modernità. un potenziamento dell’uso delle tecnologie e di mezzi elettronici all’avanguardia, interpreti di innovazione e modernità. un potenziamento dei controlli del Garante, interpreti di innovazione e modernità. un potenziamento di interventi normativi, interpreti di innovazione e modernità. I parametri della tessera sanitaria sono definiti. con decreto del Ministero dell’economia. con legge del Ministero dell’economia. con legge del Ministero della salute. con decreto del Ministero della salute. La prescrizione rappresenta. quel “documento di richiesta da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). quel “documento di richiesta da parte del paziente di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). quel “documento di autorizzazione da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). quel “documento di approvazione da parte del medico prescrittore di specialità farmaceutiche o di prestazioni specialistiche a carico del SSN” (dpcm 26 marzo 2008). Cosa indica l’espressione “dematerializzazione dei referti”?. si concede all’assistito di creare da solo gratuitamente “referti online”. si concede all’assistito di accedere gratuitamente al servizio dei “referti online”. sono i servizi online a rilasciare all’assistito relazione scritta sul suo stato clinico, senza l’intervento del medico, nella sezione “referti online”. sono i servizi online a richiedere per conto dell’assistito relazione scritta sul suo stato clinico, nella sezione “referti online”. Le “Linee guida 25 giugno e 19 novembre 2009 in tema di referti on-line”, che hanno disciplinato la materia, costituiscono un provvedimento emesso. dal Parlamento. dal Ministero della salute. dal Ministero dell’economia. dal Garante per la protezione dei dati personali. Quali soggetti hanno raggiunto un’Intesa nell’ambito della Conferenza del 7 Luglio 2016 sul “Patto per la salute digitale”, elaborando una nuova strategia d’azione?. Stato, Regioni e Garante. Stato e Garante. Stato e Regioni. Regioni e Garante. Gli strumenti di governance che danno attuazione al Patto per la salute digitale contribuiscono a sostenere. una maggiore continuità assistenziale ospedale-territorio. una maggiore continuità assistenziale ospedale-paziente. una maggiore continuità assistenziale Stato-Regioni. una maggiore continuità assistenziale paziente-territorio. La valutazione delle nove dimensioni, secondo l’approccio partecipativo di valutazione della qualità avviene in base a: 2 parametri/indicatori, che individuano la qualità oggettiva e 4 indicatori relativi a giudizi ed opinioni, che si riferiscono alla dimensione soggettiva della qualità stessa. 4 parametri/indicatori, che individuano sia la qualità oggettiva sia la dimensione soggettiva della qualità stessa, cioè giudizi ed opinioni. 4 parametri/indicatori, che individuano la qualità oggettiva e 2 indicatori relativi a giudizi ed opinioni, che si riferiscono alla dimensione soggettiva della qualità stessa. 2 parametri/indicatori, che individuano sia la qualità oggettiva sia la dimensione soggettiva della qualità stessa, cioè giudizi ed opinioni. La gestione e il miglioramento implicano necessariamente. l’informazione. l’intervento politico. l’assistenza sanitaria. il controllo. Gli Indicatori strutturali, tecnologici, organizzativi. misurano il processo assistenziale, verificando la sua adeguatezza rispetto a standard di riferimento. si riferiscono a tutte quelle informazioni sulle caratteristiche strutturali degli edifici, sulle risorse disponibili, sul personale, sulle attrezzature, nonché sulle modalità organizzative. misurano la correttezza tecnica e il comportamento degli operatori; in altri termini, la continuità dell’assistenza. sono tutti quegli indicatori che misurano la progressione nelle cure del paziente durante il ricovero, la percentuale di guariti, il tasso di mortalità, ecc. Il PSN 1998-2000 ha fatto riferimento alla gestione della qualità, che deve essere riferita sia al singolo servizio sia al livello centrale/aziendale. Il fine da raggiungere è: assicurare livelli adeguati di controllo e supervisione, coinvolgendo varie sfere, professionale e organizzativa. assicurare livelli adeguati di assistenza, coinvolgendo varie sfere, professionale, organizzativa e relazionale. assicurare livelli adeguati di relazioni, coinvolgendo i servizi socio-sanitari. assicurare una gestione più centralizzata dell’assistenza, coinvolgendo soprattutto la sfera manageriale delle aziende sanitarie. I Comitati di partecipazione riuniscono. rappresentanti europei e persone affette da specifiche malattie. rappresentanti delle Aziende Sanitarie Locali. rappresentanti delle Associazioni dei sindaci. rappresentanti delle Associazioni dei cittadini e di persone affette da specifiche malattie. Il Comitato, tramite le associazioni ivi rappresentate, assolve a funzioni di consultazione, proposta, verifica, in raccordo con l’Ufficio relazioni con il pubblico e l’Ufficio qualità. Le proposte hanno a oggetto. la tutela dei diritti del cittadino, la fruibilità dei servizi socio-sanitari, la personalizzazione delle cure, il miglioramento degli aspetti ambientali connessi. il miglioramento dell’ambiente e la qualità della salute. le relazioni con il pubblico degli utenti e la qualità della salute. la tutela dei diritti del cittadino e dei servizi socio-sanitari, la personalizzazione delle cure. I Comitati etici vengono costituiti quali organismi. indipendenti, interdisciplinari, a scopo di lucro. indipendenti, interdisciplinari, senza scopo di lucro. interdisciplinari, a scopo di lucro, senza indipendenza. non indipendente, non interdisciplinari, senza scopo di lucro. |




