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[PSI-SOC] PSICOLOGIA SOCIALE 04 di 11

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[PSI-SOC] PSICOLOGIA SOCIALE 04 di 11

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PSICOLOGIA SOCIALE

Creation Date: 2023/07/12

Category: Others

Number of questions: 50

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Secondo Thomas e Znaniecki gli atteggiamenti: Rappresentano valutazioni sommarie. Rappresentano uno stato mentale dell'individuo verso un valore. Sono il prodotto delle societa. Sono legate agli stati d'animo.

Quali sono i due modi d'interazione: Modi situati e modi apparenti. Modi di dire e modi situati. Modi connotati culturalmente e modi apparenti. Modi situati e modi connotati culturalmente.

Quale tra questi e un processo cognitivo caldo: Mera esposizione. Motivazione. Osservazione del contesto. Accessibilita.

Lo studio di Pontecorvo, Ochs e Fasullo: E basato sulla vicenda della strage di Erba. Riguarda i discorsi sul tempo speso in famiglia. E stato invalidato. Si basa sulle dinamiche delle cene in famiglia.

Secondo LaPiere gli atteggiamenti: Hanno a che fare con il controllo. Sono svincolati dalla societa. Vengono letti come disposizioni mentali decontestualizzate. Dipendono da norme soggettive.

La teoria dell'azione ragionata fu proposta da: Fishbein e Ajzen. Bem. LaPiere. Billig.

Gli atteggiamenti secondo Allport: Sono da considerarsi come una proprieta dell'individuo. Considerare gli atteggiamenti come uno stato inferibile. Sono strutturalmente incoerenti. Sono molteplici.

L'atteggiamento dei giovani rispetto l'immigrazione si fonda: Sui giudizi etnici. Sul vissuto di esperienze dirette. Sulle categorie di personalita. Sulla percezione dei ruoli.

La ricerca "Discourses On Family Time" fu condotta da: Bandura. LaPiere. Kremer-Sadlik, Fatigante e FasuloHannerz. Hannerz.

Secondo Billig: Gli atteggiamenti sono frutto dell'apprendimento. Gli atteggiamenti sono da considerarsi come una proprieta dell'individuo. Gli atteggiamenti sono legati in modo ambivalente. Atteggiamenti e contesto sono strettamente legati tra loro.

Da quante componenti e formato il pregiudizio: Tre. Due. Quattro. Una.

Quali di queste non e una componente del pregiudizio individuate da Krech: La tendenza all'azione. La componente affettiva. La componente conoscitiva. La componente di ostilita.

Mazzara spiega l'irrazionalita del pregiudizio secondo: Una prospettiva cognitiva. Una prospettiva psicodinamica. La teoria della frustrazione-aggressivita. La teoria del dogmatismo e della congruenza delle credenze.

La teoria del dogmatismo e della congruenza delle credenze: Si basa sul presupposto che le persone privilegiano l'interazione con coloro che condividono le loro idee e opinioni. Si basa sul presupposto che le persone privilegiano l'interazione con coloro che non condividono le loro idee e opinioni. Si basa sul presupposto che le persone privilegiano l'interazione con coloro che confermano in parte le loro idee e opinioni. Si basa sul presupposto che le persone privilegiano l'interazione con l'outgroup.

La base irrazionale del pregiudizio comporta: Difficolta nel cambiamento di quest'ultimo. L'assenza di approvazione sociale. Difficolta sulla tendenza ad agire. Interazioni con l'outgroup.

La prospettiva cognitiva sostiene che: I pregiudizi non aiutino a comprendere la realta. I pregiudizi siano pre-cognizioni. La frustrazione generi aggressivita verso l'oggetto che causa tensione. I pregiudizi derivino da tratti stabili di personalita.

Dollard e Miller hanno postulato: La teoria del dogmatismo e della congruenza delle credenze. Un'integrazione tra fattori percettivi e fattori motivazionali. La teoria della frustrazione-aggressivita. L'esistenza di una componente situazionale.

La Anderson (2010) ha analizzato i miti e le credenze che tengono in piedi il pregiudizio sottile e lo ha etichettato come: Good bigotry. Benign bigotry. Pregiudizio inoffensivo. Pregiudizio offensivo.

Il «fanatismo benevolo» troverebbe espressione attraverso i: Conflitti. Miti. Pregiudizi inoffensivi. Pregiudizio sottili.

Nasconde una forma invisibile di pregiudizio e un inespugnabile muro ideologico di esclusione sociale: Il pregiudizio inoffensivo. Il pregiudizio offensivo. Il mito delle societa etniche. Il mito delle societa multietniche.

L'autore che affronto il concetto di stereotipo per primo fu: Lippman. Allport. Tajfel. Mebane.

Nell'esperimento di Bargh e colleghi (1996) si e studiato: Effetto della profezia che si autoavvera. Priming a livello conscio. Priming a livello inconscio. Modello del continuum.

Rudman e Borgida (1995) hanno suddiviso il campione dell'esperimento in: 3 gruppi, due sperimentali ed uno di controllo. 2 gruppi, uno sperimentale ed uno di controllo. 2 gruppi, entrambi sperimentali. 3 gruppi, uno sperimentale e due di controllo.

Lo stereotipo, si crea attraverso un processo automatico che implica: La classificazione di persone sulla base di caratteristiche comuni (sesso, eta, etnia). La funzione di economia del pensiero. La classificazione di persone sulla base di caratteristiche differenti (sesso, eta, etnia). La funzione di identita sociale.

La funzione psicodinamica degli stereotipi, permette di: Proiettare nell'altro tutte le caratteristiche positive di se stessi e del proprio gruppo. Sentirsi parte del gruppo di cui si accettano gli stereotipi. Facilitare il modo di entrare in contatto con la realta. Proiettare nell'altro tutto cio che non si accetta di se stessi o del proprio gruppo;.

Il modello del continuum descrive: I processi che portano dallo stereotipo all'attribuzione. I processi che portano dallo stereotipo all'individuazione. Le attribuzioni su base disposizionale. Le attribuzioni su base situazionale.

Tajfel parla dello stereotipo come di un processo cognitivo che: Ha valenza positiva ed e presente in ciascun individuo. Ha valenza negativa ed e presente solo in alcuni individui. Non ha ne valenza positiva ne valenza negativa ed e presente in ciascun individuo. Non ha ne valenza positiva ne valenza negativa ed e presente solo in alcuni individui.

I processi cognitivi che bloccano la revisione degli stereotipi sono: Attenzione e selezione. Attenzione, selezione, interpretazione delle informazioni, memorizzazione delle informazioni. Attenzione, selezione e interpretazione delle informazioni. Attenzione, interpretazione delle informazioni e memorizzazione delle informazioni.

L'individuo ha maggiore tendenza a percepire: Le informazioni che non corrispondono ai propri stereotipi. Le informazioni che corrispondono ai propri stereotipi. Le informazioni contrastanti. I comportamenti che non confermano le proprie aspettative.

Il meccanismo della "tendenza alla conferma delle ipotesi" dipende: Dalla tendenza ad interpretare le informazioni in entrata che sono coerenti con lo stereotipo. Dalla tendenza a selezionare le informanzioni in entrata che sono coerenti con lo stereoripo. Dall' automatismo. Dalla tendenza a confutare le informazioni in entrata che sono coerenti con lo stereotipo.

L'influenza sociale rappresenta un punto focale nella formazione: Dell'identita della persona. Dell'identita dei gruppi. Dell'autoefficacia della persona. Dell'autoefficacia collettiva.

Il primo ad occuparsi della ricerca sui processi di influenza sociale e stato: Asch. Sherif. Allport. Lewin.

Indago il conformismo nel giudizio di situazioni non ambigue: Asch. Sherif. Allport. Lewin.

Usa un'illusione ottica, nota come effetto autocinetico, in un suo noto esperimento: Asch. Sherif. Allport. Lewin.

Dai risultati del suo esperimento, Sherif ha dedotto che: Il contatto con gli altri influenza la motivazione del singolo, creando una sorta di norma percettiva. Il contrasto con gli altri influenza la percezione del singolo, creando una sorta di norma percettiva. Il contatto con gli altri influenza la percezione del singolo, creando una sorta di norma percettiva. Il confronto con il gruppo influenza la autoregolazione del singolo, creando una sorta di diffusione percettiva.

La situazione sperimentale creata da Asch differisce dagli studi precedenti in quanto: Non risulta essere gruppale, ma individuale. I processi che analizza sono poco chiari. Risulta essere ambigua, non chiara. Non risulta essere ambigua, ma chiara.

Asch ha interpretato i risultati del suo esperimento deducendo che: L'influenza sociale ha valenza positiva ed e presente in ciascun individuo. L'influenza sociale ha valenza negativa ed e presente solo in alcuni individui. La persona definira il proprio comportamento e quindi anche il suo giudizio tenendo conto del messaggio che il gruppo le da su quella situazione. La persona definira il proprio conformismo e quindi il suo giudizio tenendo conto del messaggio morale del gruppo.

La psicologia odierna concorda sull'esistenza dei seguenti fattori che più di altri determinano la tendenza all'uniformità: Le norme sociali, i modelli, il confronto sociale e l'autoconsapevolezza. Attenzione, selezione, interpretazione delle informazioni, memorizzazione delle informazioni. Il cnfronto sociale, i modelli, il conformismo e l'autocontrollo. Attenzione, interpretazione delle informazioni e memorizzazione delle informazioni.

Quando lo stesso comportamento è adottato da un gran numero di persone parliamo di: Conformismo. Infuenza sociale. Contagio. Contatto.

Il senso di autoconsapevolezza (self-awarness) comincia a svilupparsi dai: 6 mesi. 18 mesi. 12 mesi. 24 mesi.

Secondo il seguente meccanismo, in base al consenso ottenuto e all'osservazione delle altre persone, giudichiamo valido o meno il nostro comportamento: Confronto sociale. Identita dei gruppi. Conformismo. Autoefficacia collettiva.

Ci si riferisce a quella sorta di uguaglianza realizzata quando la persona cede alle pressioni sociali che la obbligano ad essere simile alle altre persone: Confronto sociale. Identita dei gruppi. Conformismo. Autoefficacia collettiva.

Rappresentano il bisogno di ognuno di piacere e di essere accettato dalle altre persone che ci circondano: Pressioni paranormative. Pressioni normative. Pressioni conformistiche. Pressioni informative.

Lo scopo dell'esperimento di Milgram era quello di verificare: Fino a che punto un essere umano avrebbe resistito alle pressioni del gruppo. Fino a che punto un essere umano avrebbe resistito alle pressioni del capro espiatorio. Fino a che punto un gruppo si sarebbe spinto nell'infliggere punizioni dolorose ad un innocente. Fino a che punto un essere umano si sarebbe spinto nell'infliggere punizioni dolorose ad un innocente.

In esperimenti successivi a quelli di Milgram sull'autorit� e obbedienza è stato dimostrato che: Il sesso dei soggetti è irrilevante. Il sesso dei soggetti è rilevante. Il contatto con gli altri influenza la percezione del singolo. Il confronto con il gruppo influenza la autoregolazione del singolo.

Nella situazione sperimentale di Milgram sull'autorità e obbedienza tutto dipenderebbe da: I processi che analizzano il confronto sociale. I processi che analizzano il conformismo. L'incapacità dei soggetti di contrastare i desideri del "capo". La capacità dei soggetti di contrastare i desideri del "capo".

Per reazione automatica all'autorità Milgram intende: L'influenza sociale su ciascun individuo. L'influenza sociale sul gruppo. La tendenza inconsapevole con cui utilizziamo le informazioni che un'autorità riconosciuta come scorciatoia utile per decidere come comportarci in una certa situazione. La tendenza inconsapevole con cui utilizziamo il confronto sociale come scorciatoia utile per decidere come comportarci in una certa situazione.

La presenza fisica dell'autorita impatta nel seguente modo: Se il capro espiatorio e presente obbediamo di piu, se ci controlla qualcuno che ha il potere legittimo, obbediamo meno. Se il leader e presente obbediamo di piu, se ci controlla qualcuno che non ha il potere legittimo, obbediamo meno. Il confronto sociale, i modelli, il conformismo e l'autocontrollo predominano. Attenzione, interpretazione delle informazioni e memorizzazione delle informazioni predominano.

La liberta di scelta impatta nel modo seguente: Attraverso il conformismo. Attraverso l'infuenza sociale. L'intensita della scossa somministrata aumentava se al soggetto veniva lasciato libero di scegliere quale scossa somministrare. L'intensita della scossa somministrata diminuiva se al soggetto veniva lasciato libero di scegliere quale scossa somministrare.

Il sostegno sociale impatta nel modo seguente: Se c'e sostegno sociale il soggetto che deve obbedire riesce a fare una maggiore opposizione verso l'ordine impartitogli. Se c'e sostegno sociale il gruppo che deve obbedire riesce a fare una maggiore opposizione verso l'ordine impartitogli. Se c'e sostegno sociale il soggetto che deve obbedire riesce a fare una minore opposizione verso l'ordine impartitogli. Se non c'e sostegno sociale il soggetto che deve obbedire riesce a fare una maggiore opposizione verso l'ordine impartitogli.

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