[PSI-SOC] PSICOLOGIA SOCIALE 08 di 11
![]() |
![]() |
![]() |
Title of test:![]() [PSI-SOC] PSICOLOGIA SOCIALE 08 di 11 Description: PSICOLOGIA SOCIALE Creation Date: 2023/07/15 Category: Others Number of questions: 50
|




New Comment |
---|
NO RECORDS |
In questo approccio il linguaggio rappresenta il mezzo di elezione per favorire: La coesione. La consapevolezza. Il cambiamento. Il trattamento. Nell'approccio strategico, il linguaggio rappresenta il mezzo di elezione per favorire: De-strutturazione del sintomo. Ri-strutturazione dei sistemi. Ri-strutturazione del sintomo. De-strutturazione del sistema. Al posto di un linguaggio descrittivo e indicativo, tipico della spiegazione e della descrizione delle cose e degli eventi, viene adoperato un: Linguaggio suggestivo e disgiuntivo. Linguaggio suggestivo e ingiuntivo. Linguaggio ipnotico e ingiuntivo. Linguaggio ipnotico e disgiuntivo. L'utilizzo del linguaggio e del modo in cui la persona si rappresenta e si relaziona con se stesso e con la realta consiste nella tecnica: Della prescrizione. Dell'ironia. Del paradosso. Del ricalco. Consente di cambiare lo sfondo concettuale ed emozionale in cui il cliente colloca il suo disagio, ponendolo all'interno di una cornice alternativa: La tecnica del linguaggio suggestivo. La tecnica della ristrutturazione. La tecnica del paradosso. La tecnica del ricalco. Permette di modificare la rigidita percettiva e reattiva attraverso azioni e comunicazioni paradossali illogiche e impreviste: La tecnica del linguaggio suggestivo. La tecnica della ristrutturazione. La tecnica del paradosso. La tecnica del ricalco. Tecnica particolarmente indicata con quei soggetti che, invece di pensare a migliorare il proprio comportamento, sono maggiormente interessati a vanificare il lavoro terapeutico: Del linguaggio suggestivo. Della ristrutturazione. Del paradosso. Della dichiarazione di impotenza. Von Cranach e Harre all'interno della seguente cornice teorica descrivono l'azione come un triangolo concettuale in cui ogni lato rappresenta un livello che si interconnette con gli altri realizzando interazioni gerarchiche e retroattive: Della Pragmatica della Comunicazione Uman. Del Determinismo Triadico Reciproco. Del teorema Goal-directed-action (Azione diretta allo scopo o GDA). Dell'azione Comunicativa Deviante. De Leo comprende i piani d'azione, scopi o obiettivi, strategie, intenzioni, valori e emozioni con cui la persona prepara e porta avanti l'azione, guidano il comportamento sociale a livello sia conscio che inconscio nellaimensione: Cognizioni incosce. Cognizioni coscienti. Comportamenti coscienti. Comportamenti incoscienti. I due aspetti che orientano l'azione trascurati dalla teoria della GDA di Von Cranach (1982) sono: Gli effetti pragmatico-strumentali e gli effetti espressivo-comunicativi. Gli effetti pragmatico-funzionali e gli effetti espressivo-comunicativi. Gli effetti pragmatico-strumentali e gli effetti espressivo-linguistic. Gli effetti pragmatico-strumentali e gli effetti linguistico-comunicativi. Gli studi sulla spiegazione dell'azione deviante si inseriscono in un'ottica: Sociocostruzionista. Interazionista. Sociocognitivista. Psicocostruzionista. L'azione deviante comunicativa considera la devianza da un punto di vista: Costruzionista. Ecologico. Sistemico. Relazionale. L'azione deviante comunicativa ha permesso di cogliere la persona nella sua integrita di sistema complesso in: Comunicazione ricorsivamente costruttivista. Comunicazione ricorsivamente sistemica. Comunicazione ipnotico e ingiuntivo. Comunicazione ricorsivamente autoreferenziale. De Leo e coll. (2004: 7) considerano la devianza come: Una forma potente, disfunzionale ed estrema di responsabilita. Una forma potente, particolare ed estrema di discomunicazione. Una forma potente, particolare ed estrema di comunicazione. Una forma disompente di discomunicazione. Permette di individuare al suo interno la storia personale dell'autore di reato, il significato soggettivo dell'azione rispetto alla continuazione del suo Se e le sue aspettative circa le conseguenze del suo agire criminoso: Analisi dell'azione criminale di tipo sistemico. Analisi dell'azione deviante di tipo sequenziale. Analisi dell'azione criminale di tipo ricorsio. Analisi dell'azione deviante di tipo sistemico. In interazione con gli effetti strumentali anticipati e con i significati sociali convenzionali, orienta il sistema agente e ne organizza il significato dell'azione rispetto ai contesti ed ai sistemi in cui e inserito: La funzione strumentale-espressiva. La funzione strumentale-comunicazionale. La funzione espressivo-comunicazionale. La funzione sistemico-comunicazionale. I seguenti effetti della comunicazione attraverso i quali ridefinire l'azione stessa, stabilire i ruoli, gli obiettivi ed i poteri sono: Effetti strumentali. Effettidi sistema. Effetti d significato. Effetti di relazione. Il reo viene definito: Anaffettivo. Attivo generatore di sistemi. Attivo generatore di significati. Passivo generatore di significati. Sara possibile arrivare alla goal-directed-action attraverso l'analisi del: Le cognizioni incosce. La narrazione del reo. I comportamenti coscienti. La narrazione conscia. Si puoconsiderare un sunto del passato, del presente e del futuro del soggetto deviante: La pragmatica comunicativa. La pratica comunicativa. L'azione comunicativa. L'azione ricorsiva. Al seguente livello di analisi possiamo avere conflitti di ogni genere (politici, culturali, economici, sociali, storici, etnici, religiosi): Mesolivello. Macrolivello. Microlivello. Livello sistemico. Rappresenta uno degli elementi fondamentali per capire anche le dinamiche dei conflitti: La comprensione dei processi cognitivi che sottostanno i conflitti. La comprensione dei processi ecologici che sottostanno i conflitti. La comprensione dei processi sistemici che sottostanno i conflitti. La comprensione dei processi relazionali che sottostanno i conflitti. Secondo Tajfel, i conflitti sono una dimensione: Relazionale. Ricorsiva. Naturale. Sistemica. Tajfel propone una rappresentazione del comportamento umano posto lungo un continuum teorico, ad un estremo vi e il comportamento interpersonale e all'altro: Il comportamento intragruppi. Il comportamento sistemico. Il comportamento intersoggettivo. Il comportamento intergruppi. Il meccanismo seguente collega i due estremi del continuum interpersonale/intergruppi: Dell’azione istemica. Dell’identità. Dell’identificazione. Dell’azione di gruppo. Secondo Turner, il senso del Noi e lo spirito di solidarieta indicano la formazione di un: Gruppo funzionale. Gruppo coeso. Gruppo psicologico. Gruppo interdipendente. I conflitti estremi possono essere distinti in: Risolvibili e intrattabili. Irrisolvibili e intrattabili. Risolvibili e trattabili. Risolvibili e ingestibili. Nei conflitti che vengono percepiti gravi e coinvolgenti perche toccano valori e obiettivi indispensabili per la sopravvivenza e/o l'esistenza dei gruppi stessi e dei soggetti implicati si parla di: Effetto alessitimico. Effetto totipotente. Effetto totalizzante. Effetto polarizzante. Ha origine dal desiderio di elevare e differenziare il proprio gruppo e/o di sfruttare gli altri gruppi: La deumanizzazione. La delegittimazione. La deindividuazione. La deresponsabilizzazione. Ridurre la complessita individuale a semplicistiche dicotomie come bene e male puo portare alla: La deumanizzazione. La delegittimazione. La deindividuazione. La deresponsabilizzazione. Consiste nell'attribuzione ad un individuo di caratteristiche basate su aspettative e associazioni riguardanti il gruppo di appartenenza: Stereotipo. Pregiudizio. Stigma sociale. Pregiudizio manifesto. Consiste in una reazione emotiva nei confronti di un individuo basata su un'opinione nei confronti del gruppo come totalita: Stereotipo. Pregiudizio. Stigma sociale. Pregiudizio manifesto. L'effetto ultimo del pregiudizio e quello di porre l'oggetto in una posizione: In svantaggio non giustificata dalla sua persona. In vantaggio non giustificata dalla sua condotta. In vantaggio non giustificata dalla sua persona. In svantaggio non giustificata dalla sua condotta. Rientra tra le forme piu indirette di pregiudizio e razzismo: Rifiutante. Resistente. Riluttante. Risolvibile. L'elemento particolare di queste nuove forme di pregiudizio e il fatto che le persone: Rinnegano le vecchie espressioni di stereotipi e si dichiarano assolutamente egualitarie. Rinnegano le vecchie espressioni di razzismo e si dichiarano assolutamente egualitarie. Rinnegano le vecchie espressioni di pregiudizi e si dichiarano assolutamente egualitarie. Non rinnegano le vecchie espressioni di razzismo e si dichiarano assolutamente egualitarie. Le caratteristiche del pregiudizio sottile sono: Freddezza e distanza. Freddezza e stigma. Stigma e distanza. Stereotipo e stigma. Il pregiudizio manifesto si contraddistingue essenzialmente per il: Rifiuto esplicito degli altri individui. Rifiuto implicito degli altri gruppi. Rifiuto esplicito degli altri gruppi. Rifiuto implicito degli altri indiidui. La tendenza a considerare l'esistenza caratterizzata dalla competizione tra gruppi e dal desiderio di sostenere il dominio dei gruppi. L'orientamento alla dominanza dell'ingroup. L'orientamento alla dominanza gruppale. L'orientamento alla sudditanza sociale. L'orientamento alla dominanza sociale. Consiste nella reazione di rabbia e paura verso gli omosessuali: La deumanizzazione. L'omofobia. La deindividuazione. L'omonegatività. La persona appartenente a minoranze sessuali, sottoposta all'idea secondo la quale l'omosessualità è negativa, introietta dentro di sé un'avversione nei confronti dei proprie desideri, della propria identità e verso la stessa cultura gay e lesbica in cui non si sente di riconoscersi, siluppando : La deumanizzazione. L'omofobia interiorizzata. La deindividuazione. L'omonegatività interiorizzata. Sostiene che il discorso sia l'azione sociale compiuta da coloro che utilizzano il linguaggio per comunicare fra loro e nell'ambito della societa e della cultura: Lewin. Bandura. Bruner. van Dijk. Consiste in un processo continuo e fluido che cresce e si rafforza confrontandosi con la diversita degli altri: L'identita culturale. L'identita sociale. L'identita gruppale. L'identita personale. E divenuto una realta data delle societa contemporanee: Il pluralismo socuale. Il pluralismo culturale. Il pluralismo multiculturale. La multiculturalita. Viene considerato un Se autonomo, i cui confini rispetto agli altri sono ben delineati e chiari: Il Se interdipendente. Il Se dipendente. Il Se indipendente. Il Se sociale. Viene considerato in termini di esclusivita, irripetibilita e indipendenza, per cui i pensieri, le emozioni e le abilita sono stabili e poco condizionati dal contesto: Il concetto di interdipendenza. Il concetto di unicita. Il Se indipendente. Il Se sociale. La persona si sente parte integrante del contesto e presenta un Se fluido, flessibile e impegnato nel contesto in cui vive: Il Se interdipendente. Il Se dipendente. Il Se indipendente. Il Se sociale. La critica fondamentale a questi due Se (indipendente e interdipendente) riguarda: Il rifiuto esplicito degli altri individui. Il rifiuto implicito degli altri gruppi. L'aspetto dicotomico e la netta distinzione fra i due concetti. L'aspetto dicotomico e la distinzione fra i due gruppi. Rimanda alla coabitazione di etnie diverse: Intercultura. Pluricultura. Interdipendenza. Multiculturalismo. Comporta la celebrazione delle culture intese come patrimonio etnico e come marcatori simbolici dei gruppi: Multiculturalismo implicito. Multiculturalismo simbolico. Multiculturalismo strutturale. Multiculturalismo strumentale. Rappresenta attualmente un atteggiamento normativo su come il multiculturalismo debba essere attuato: Multiculturalismo dialogico. Multiculturalismo simbolico. Multiculturalismo strutturale. Multiculturalismo strumentale. |