psichiatria 30-34
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Nel disturbo delirante sono presenti: Deliri e agitazione psicomotoria. Tutte le precedenti. Deliri da almeno un mese. Deliri da almeno quindici giorni. Tipicamente i deliri nel disturbo delirante sono: Tutte le precedenti. Organizzati, a contenuto amoroso (di gelorsia o erotomanici), confusi. Estesi, organizzati, lucidi. Estesi, bizzarri, confusi. Tipicamente nel disturbo delirante: Il funzionamento sociale è compromesso. Il funzionamento lavorativo è compromesso e il comportamento disorganizzato. Il funzionamento psicologico non è compromesso. Il funzionamento lavorativo non è compromesso. Un paziente presenta un primo episodio di disturbo caratterizzato da deliri e allucinazioni per un periodo di 5 mesi, la diagnosi è: Disturbo schizofreniforme. Schizofrenia. Disturbo psicotico breve. Nessuna delle precedenti. Un paziente presenta un primo episodio di disturbo caratterizzato da deliri e allucinazioni per un periodo di 8 mesi, la diagnosi è: Schizofrenia. Disturbo delirante. Disturbo schizofreniforme. Disturbo schizoaffettivo. La schizofrenia è caratterizzata da: Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale non associata ad una sua compromissione funzionale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale associata ad una sua compromissione funzionale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale e occipitale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia occipitale associata ad una sua compromissione funzionale. I sintomi presenti nella schizofrenia sono. patognomonici se persistono più di 6 mesi. Aspecifici. Patognomonici del disturbo. Patognomonici se persistono dai 3 ai 6 mesi. . Il termine "schizofrenia" viene coniato da: Kraepelin. Schnider. Bleuler. Breuer. Secondo il DSM-5 non è un criterio diagnostico per la schizofrenia: I deliri devono essere bizzarri. Deliri persecutori e comportamento disorganizzato. Assenza di episodi depressivi o maniacali nella fase attiva della malattia. Allucinazioni olfattive ed eloquio disorganizzato. Il DSM-5 riconosce i seguenti sottotipi di schizofrenia: Nessuna delle precedenti. Disorganizzata. Paranoide. Tutte le precedenti. La schizofrenia è più frequente: Nelle classi sociali più disagiate. Nella fascia di età 18-25 anni. Tutte le precedenti. Tra gli immigrati. Risulta frequentemente in comorbilità con la schizofrenia: Disturbo da uso di sostanze. Disturbo ossessivo-compulsivo. Tutte le precedenti. Condizioni mediche. I prodromi della schizofrenia possono durare: Alcuni giorni. Nessuna delle precedenti. Alcune ore. Da mesi ad anni. Vissuto tipico nella schizofrenia è: Osservazione del mondo da una prospettiva in terza persona. Tutte le precedenti. Il ridotto senso di agency. La non comunicabilità di quanto esperito. Non è un sintomo motorio della schizofrenia: Negativismo. Stupore catatonico. Tic. Obbedienza automatica. Nella schizofrenia uno scarso funzionamento premorboso è: Aspecifico. Correlato allo sviluppo di comportamento disorganizzato. Correlato allo sviluppo di deliri e allucinazioni. Un esordio tardivo del disturbo. Nella schizofrenia il passaggio dalla fase prodromica alla fase psicotica è favorito da: Tutte le precedenti. Eventi di vita. È spesso difficile cogliere un evento in grado di favorire tale transizione. Uso di sostanze. Nella schizofrenia è alterata: L'attenzione sostenuta. La cognizione sociale. La working memory. Tutte le precedenti. Lo studio della genetica della schizofrenia: si concentra sugli endofenotipi. ha identificato specifici geni direttamente implicati nello sviluppo della malattia. Il contributo genetico alla genesi del disturbo è scarso. Ha dimostrato che l'eredità della schizofrenia è monogenica. Tipicamente durante un episodio maniacale: Il funzionamento socio-lavorativo è conservato. È presente insonnia. Nessuna delle precedenti. È richiesta l'ospedalizzazione. La mania confusa: È caratterizzata da insonnia. È caratterizzata da irritabilità e rabbia agita. È tipicamente caratterizzata da deliri di grandezza. È tipica dell'anziano. Risulta importante distinguere una depressione bipolare da una depressione unipolare per il seguente motivo: Nessuna delle precedenti. Non è un aspetto essenziale. Il rischio suicidario nei due tipi di depressione è sovrapponibile. Instaurare precocemente una terapia con antidepressivi nel caso di depressione bipolare. Rispetto alla depressione unipolare la depressione bipolare è caratterizzata da: Sintomi atipici. Sintomi ansiosi. Somatizzazioni. Insonnia terminale. Nella mania euforica: È caratterizzata da sintomi psicotici. Prevale l'agitazione psicomotoria. Il paziente ha uno stato di esaltato benessere. Il sensorio e lo stato di coscienza sono alterati. Nel disturbo bipolare i deliri sono: Nessuna delle precedenti. Sempre presenti. Sono sempre deliri di grandezza. Sono sempre deliri olotimici. Nel disturbo bipolare tipo 1 sono prevalenti gli episodi di: Mania e ciclotimia. Ipomania. Depressione. Mania. Pazienti che hanno parenti di primo grado con disturbo bipolare hanno una probabilità di sviluppare il disturbo aumentata di: 12-15 volte. 5-10 volte. 22 volte. 2 volte. Per fare diagnosi di disturbo bipolare tipo 1 è necessaria la presenza di: Devono alternarsi necessariamente un episodio maniacale e uno depressivo. Un episodio depressivo e uno ipomaniacale. Un episodio maniacale. Devono alternarsi necessariamente un episodio maniacale o ipomaniacale e uno depressivo. Tipicamente durante un episodio maniacale: Il paziente mantiene il funzionamento lavorativo ma non quello interpersonale. È presente insonnia. Il disturbo è correlato all'uso di sostanze. Nessuna delle precedenti. Tipicamente durante un episodio maniacale: È presente distraibilità. Sono presenti sintomi psicotici. È presente fuga delle idee. Tutte le precedenti. Per fare diagnosi di disturbo bipolare tipo 2 è necessaria: La presenza in anamnesi di un episodio ipomaniacale. La presenza in anamnesi di un episodio maniacale e un episodio ipomaniacale. La presenza in anamnesi di un episodio ipomaniacale e un episodio depressivo. La presenza in anamnesi di un episodio maniacale e uno depressivo. Generalmente il paziente con disturbo bipolare tipo 2 si presenta all'ttenzione dello psichiatra: In fase eutimica. In fase ipomaniacale. In fase depressiva. Indifferentemente dalla fase. . In fase ipomaniacale l'esperienza soggettiva del paziente è di: Benessere. Vi è marcata sofferenza soggettiva. Vi è turbamento riguardo al proprio comportamento. Nessuna delle precedenti. Durante una fase ipomaniacale possono essere presenti: Sintomi depressivi. Sintomi maniacali. Sintomi psicotici. Marcata alterazione del funzionamento socio-lavorativo. La depressione bipolare rispetto a quella unipolare è caratterizzata da: Ipersonnia, umore non reattivo, variazione diurna dell'umore. Insonnia, anoressia, umore non reattivo. Insonnia, umore non reattivo, anoressia. Reattività del tono dell'umore, ipersonnia, iperfagia. L'età d'esordio della depressione bipolare rispetto a quella unipolare è: Più tardiva. Nessuna delle precedenti. Più precoce. È intorno ai 40-50 anni. Nel disturbo bipolare correlano con una peggior prognosi: Iniziale episodio maniacale. Episodi depressivi brevi. Disturbo bipolare tipo 1. Precocità dell'esordio. Nel disturbo bipolare correlano con una miglior prognosi prognosi: Episodi depressivi persistenti. Iniziale episodio maniacale. Disturbo bipolare tipo 2. Precocità dell'esordio. Nella maggioranza dei casi l'esordio del disturbo bipolare avviene con un episodio: Misto. Depressivo. Ipomaniacale. Maniacale. Nel distubo bipolare tipo 2 prevalgono gli episodi: Maniacali psicottici. Nessuna delle precedenti. Maniacali. Depressivi. Il disturbo bipolare a cicli rapidi è caratterizzato da: 4 episodi di alterazione dell'umore negli ultimi 12 mesi. 4 episodi depressivi negli ultimi 12 mesi. 4 episodi ipomaniacali negli utlimi 12 mesi. 4 episodi di cui necessariamente 2 depressivi e 2 ipomaniacali. La rapida ciclicità è più frequente nel disturbo bipolare: Nella ciclotimia. Non c'è prevalenza. 1. 2. Tipicamente il distubo bipolare tipo 2 presenta: Minor comorbilità con altre condizioni psichiatriche. Maggior frequenza di sintomi psicotici. Minor comorbilità con l'uso di sostanze. Un numero di episodi maggiore rispetto al disturbo bipolare tipo 1. Il disturbo bipolare tipo 2 è frequentemente: Sottodiagnosticato. Sovradiagnosticato. Confuso con la depressione unipolare. Confuso con il disturbo bipolare tipo 1. L'ipomania è caratterizzata da: Mantenimento del funzionamento socio-lavorativo. Nessuna delle precedenti. Agitazione psicomotoria tale da richiedere sempre l'intervento farmacologico. Necessità di ospedalizzazione. L'ipomania è caratterizzata da: nessuna delle precedenti. insonnia terminale. presenza di sintomi psicotici. marcata alterazione del funzionamento psico-lavorativo. |







