psichiatria 5-9
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l fenomeno del doppio o Döppelganger rientra fra: L'alterazione dei confini del sé. I disturbi dell'attività dell'io. I disturbi della coerenza dell'io. I disturbi del senso di esistere o della vitalità dell'io. Il senso di agency rientra fra: I disturbi della coerenza dell'io. Disturbi dei confini del sé. Nessuna delle precedenti. disturbi del senso di esistere o della vitalità dell'io. Nella depersonalizzazione: È una forma di allucinazione cenestesica. Il paziente è consapevole di percepire sé stesso in maniera anomala. Il paziente non ha insight rispetto al fatto di sentirsi irreale. Il paziente percepisce la trasformazione di parti del corpo. La prosopoagnosia consiste in: Incapacità di riconoscere metà del corpo. Nessuna delle precedenti. Incapacità di articolare le parole. Incapacità di riconoscere un deficit neurologico. Il delirio nichilistico rientra fra: I disturbi della consapevolezza della propria unicità o della coerenza dell'io. Tra i fenomeni di autoscopia. Nessuna delle precedenti. I disturbi dell'attività. La negazione del senso di sé si può osservare: Nelle psicosi affettive. Nei gravi disturbi d'ansia. Nei disturbi deliranti. Nessuna delle precedenti. l senso di continuità del sé riguarda: Il senso di agentività. I fenomeni di possessione. L'alterazione dei confini del sé. Nessuna delle precedenti. Il fenomeno della depersonalizzazione: È parafisiologico. Se presente è indice di un disturbo d'ansia. È raro nella popolazione generale. È sempre patologico. Fanno parte dei fenomeni di perdita dei confini del sé: Tutte le precedenti. Eco del pensiero. Diffusione del pensiero. Furto del pensiero. Le allucinazioni: Si verificano in concomitanza di percezioni reali. Non sono influenzabili dalla volontà. Sono dotate di concretezza. Tutte le precedenti. Disturbi dell'attenzione sono caratteristicamente presenti: Nello stato maniacale. In condizioni di stanchezza. Nei disturbi della coscienza e della vigilanza. Tutte le precedenti. Nelle distorsioni sensoriali: L'oggetto percepito non è presente. L'oggetto percepito è realmente presente. L'oggetto è percepito solamente dal paziente. Non è una percezione reale. Nelle illusioni da completamento: Nessuna delle precedenti. Il soggetto tende a completare le informazioni ambigue arbitrariamente. Il soggetto tende a completare le lacune informative in maniera allucinatoria. Il soggetto tende a completare le lacune informative sulla base dell'abitudine e le preferenze culturali. Non rientrano tra le distorsioni sensoriali. Allucinazioni uditive. Tutte le precedenti. Voci dialoganti. Allucinazioni parafasiche. La presenza di allucinazioni orienta la diagnosi verso: Un grave disturbo d'ansia. La ciclotimia. Un disturbo psicotico. Un disturbo delirante. Rispetto alle proprie allucinazioni il paziente: Talvolta è in grado di distinguerle dai percetti reali. Nessuna delle precedenti. Non è mai in grado di distinguerle dai percetti reali. È in grado di distinguerle dai percetti reali solamente grazie all'aiuto esterno. Ordine di frequenza del contenuto delle allucinazioni uditive: Imperative, critiche, commentanti. Critiche, commentanti, minacciose. Imperative, commentanti, minacciose. Critiche, imperative, piacevoli. Rispetto alle proprie allucinazioni il paziente ha un atteggiamento emotivo: È indifferente. Variabile. È sempre spaventato. È incuriosito. Sono sintomi di primo rango secondo Schneider: Voci imperative. Voci commentanti. Tutte le precedenti. Voci dialoganti. Nella maggioranza dei casi le allucinazioni uditive vengono riferite non provenire: Dall'interno del paziente. Dall'esterno. Nessuna delle precedenti. Indifferentemente dall'interno o dall'esterno. Può favorire l'insorgenza di allucinazioni: Nessuna delle precedenti. La presenza di un disturbo d'ansia. Esperienze traumatiche. Un disturbo dell'attaccamento nell'infanzia. Le allucinazioni cenestesiche. Sono frequenti nella schizofrenia. Possono essere accompagnate da elaborazioni deliranti. Tutte le precedenti. Riguardano alterazioni della sensibilità profonda. Fenomeni allucinatori: Sono un fenomeno tutto o nulla. Sono molto frequenti nella popolazione generale. Possono essere presenti nella popolazione generale. Sono sempre suggestivi di patologia psichiatrica. Paziente che non comprende la gravità della propria condizione patologica viene definito: Nessuna delle precedenti. Con buon insight. Compliante. Capace di critica. Allucinazioni olfattive possono essere presenti: Nel disturbo ossessivo-compulsivo. Nella depressione psicotica. Nella ciclotimia. Nel dismorfismo corporeo. Pazienti schizofrenici: Sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e li attribuiscono ad una fonte esterna. Non sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e non li attribuiscono ad una fonte esterna. Sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e non li attribuiscono ad una fonte esterna. Non sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e tendono ad attribuirli ad una fonte esterna. Nella perseverazione: Il paziente è resistente a cambiare idea. Il paziente mantiene la stessa risposta anche se la domanda cambia. Il paziente cambia continuamente risposta. Il paziente cambia domand. Nella circostanzialità: Il soggetto si perde in dettagli inutili. L'interlocutore non riesce a riportare il paziente sul focus del discorso. È presente nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. Tutte le precedenti. Paziente con concretezza del pensiero: Nessuna delle precedenti. Non apprezza l'aspetto metaforico del discorso. Coglie gli aspetti pratici e concreti del discorso. Utilizza correttamente l'aspetto metaforico del discorso. "Il tavolo lampada è consumato rosso stanotte" è un esempio di: Incoerenza. Deragliamento. Accelerazione ideica. Tangenzialità. Nell'accelerazione ideica: Tutte le precedenti. Vi sono molte idee interferenti rispetto al concetto principale. Nelle forme gravi si definisce fuga delle idee. I nessi associativi tra le idee incrementano. La tangenzialità: È un disturbo della ridondanza procedurale. È caratterizzata dalla riduzione del contenuto concettuale dell'eloquio. Il paziente è consapevole del proprio disturbo. Nessuna delle precedenti. Il deragliamento: È un disturbo della finalizzazione del pensiero. È caratterizzato da un'alterazione dei nessi associativi. Il paziente non è consapevole del proprio disturbo. Tutte le precedenti. Il paziente che esita nel fornire la risposta ad una domanda ha un eloquio: Reticente. Con aumentata latenza di risposta. Rallentato. Povero. L'eloquio che manca di inflessioni e intonazione viene definito: Ipofonico. Povero. Rallentato. Aprosodico. I deliri di negazione dell'esistenza di sé di un paziente depresso possono essere definiti: Disorganizzati. Bizzarri. Olotimici. Estesi. Tipicamente il delirio dischiude al malato: Un significato che può essere messo in discussione da prove di realtà contrarie. Un significato nuovo sul mondo. Un significato condiviso. Un nuovo stato di coscienza. L'idea prevalente è: Un pensiero intrusivo. Inverosimile. Analoga all'ossessione. nessuna delle precedenti. I deliri persecutori possono essere secondari a: Depressione. Tutte le precedenti. Deliri di grandezza. Deliri di colpa. I deliri persecutori non comprendono: Deliri nichilistici. Nessuna delle precedenti. Deliri di grandezza. Deliri di colpa. Paziente che teme che un familiare stia raccogliendo prove che attestino la sua colpevolezza al fine di farlo imprigionare presenta: Deliri di colpa. Deliri di persecuzione. Deliri di riferimento. Deliri di rivendicazione. Paziente che ritiene di essere controllato dalla polizia attraverso lo smartphone presenta: Deliri di riferimento. Deliri persecutori. Deliri di influenzamento. Deliri di nocumento. Riguardo ai deliri di influenzamento: Il paziente che ritiene che i propri pensieri siano influenzati da forze esterne è consapevole che sta delirando. Non sono sintomi di primo rango secondo Schneider. Nessuna delle precedenti. Non riguardano la perdita dei confini del sé. Paziente che ritiene che i propri pensieri siano stati inseriti nella sua testa da un'organizzazione criminale presenta: Non sta delirando. Ossessioni. Deliri persecutori. Deliri di influenzamento. La percezione delirante: Dischiude al paziente un significato nuovo sul mondo. È un sintomo di primo rango secondo Schneider. Il paziente percepisce un dato di realtà esterno a cui viene attribuito un significato delirante. Tutte le precedenti. . I deliri di un paziente che ritiene di essere perseguitato sul lavoro, che la propria moglie lo stia controllando attraverso lo smartphone e che per questo verrà coinvolto in un'importante missione segreta si può definire: Olotimico. Bizzarro. Esteso. Ipertimico. Un delirio per cui il paziente afferma che il diavolo controlla l'andamento della borsa valori è definibile: Bizzarro. Olotimico. Disorganizzato. Esteso. La realtà delirante: Tutte le precedenti. Può affiancare la realtà comune in una sorta di doppio binario. Può costituire l'unica realtà in cui vive il paziente. Può convivere con la realtà comune. Il delirio non è: Una credenza flessibile. Nessuna delle precedenti. Un'idea sempre condivisibile. Una verità condivisibile. |