Psichiatria 51-72
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Title of test:![]() Psichiatria 51-72 Description: Docente Occhiali Vittorio |




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Il disturbo di conversione è caratterizzato da: Il paziente simula sintomi fisici al fine di ottenere un vantaggio. Presenza di alterazioni sensoriali in assenza di dati diagnostici oggettivi che ne attestino la presenza. Ansia esagerata di aver contratto una grave malattia. Invariabile presenza di esperienze traumatiche rimosse. La "belle indifférence" consiste: Nell'indifferenza riguardo alle conseguenze interpersonali del proprio comportamento. Nell'indifferenza riguardo a sintomi dolorosi oggettivamente presenti. Nella drammatizzazione di sintomi fisici banali. Nell'assenza di partecipazione emotiva nella descrizione dei propri sintomi fisici. Anoressia e bulimia nervosa sono accomunate da: Presenza di abbuffate. Eccessiva influenza del peso e delle forme corporee sui livelli di autostima. Presenza di condotte di eleiminazione. Presenza di peso corporeo inferiore a quanto previsto per sesso ed età. Un IMC (o BMI) di 15,5 indica un quadro di anoressia: Lieve. Grave. Moderata. Estrema. È caratteristica della personalità premorbosa della paziente con disturbo alimentare: Tutte le precedenti. Percezione di sé come inefficace e senza valore. Perfezionismo patologico. Bassa autostima nucleare. Ciò che distingue l'anoressia nervosa dalla bulimia nervosa è essnzialmente: La presenza di abbuffate. L'eccessiva influenza che peso e forme corporee hanno sui livelli di autostima. La presenza di restrizione alimentare. Il peso corporeo. La prevalenza dell'anoressia nervosa è: 0.40%. 2%. 0.10%. 12%. La prevalenza di disturbi alimentari in soggetti extracomunitari che vivono in paesi occidentali è: Prevalenza superiore per ragioni culturali e alimentari. Prevalenza inferiore. Analoga a quella dei soggetti nativi. Prevalenza maggiore nei soggetti immigrati di prima generazione ma che tende a diminuire nelle generazioni successive. Nella fase clinica dell'anoressia detta "luna di miele" la perdita di peso produce. Effetti euforizzanti e antidepressivi mediati dalle endorfine. Effetti benefici sul peso e sull'umore. Effetti disforizzanti. Effetti euforizzanti e ansiolitici mediati dalla noradrenalina. Secondo Bruch alla base dello sviluppo di un disturbo del comportamento alimentare vi è: L'inconsistenza dell'individualità della paziente come entità separata dalla madre. Un attteggiamento materno che anticipa i bisogni fisici ed emotivi della figlia. Tutte le precedenti. Una relazione invischiata tra madre e figlia. Sintomi quali preoccupazione per l'alimentazione, diminuzione del desiderio sessuale, intolleranza al freddo sono. Tipici della psicopatologia specifica di un disturbo alimentare. Patognomonici di bulimia nervosa solamente se vi è una condizione di sottopeso. Presenti anche in soggetti sani denutriti. Patognomonici di anoressia nervosa. Le più frequenti complicanze organiche dell'anoressia nervosa sono. Cerebrali. Depressione. Cardiologiche. Osteoporosi. Differenza tra anoressia e bulimia nervosa: Nell'anoressia la restrizione alimentare è euforizzante nella bulimia l'abbuffata è egosintonica. Nell'anoressia la restrizione alimentare è fonte di vergogna nella bulimia l'abbuffata è egosintonica. Nell'anoressia la restrizione alimentare è egosintonica nella bulimia l'abbuffata è effettuata per indurre un'alterazione dello stato di coscienza. Nell'anoressia la restrizione alimentare è egosintonica nella bulimia l'abbuffata è egodistonica. Nella bulimia nervosa una frequenza di 6 episodi di condotte di eliminazione la settimana indicano un disturbo. Grave. Lieve. Moderato. Estremo. Rispetto all'anoressia nervosa l'età d'esordio della bulimia è: Non ci sono differenze sostanziali. Più tardiva ma solo nei paesi in via di sviluppo. Più tardiva. Più precoce. Per la diagnosi di bulimia le condotte di eliminazione devono verificarsi almeno: 1volta alla settimana per 3 mesi. 3 volte la settimana per 3 mesi. 1 volta la settimana per 1 mese. 2 volte alla settimana per 3 mesi. Rispetto all'anoressia nella bulimia è maggiormente presente: Tratti ossessivo-compulsivi. Perfezionismo patologico. Nessuna delle precedenti. Un'impulsività di tratto. Il primo step necessario nella terapia dell'anoressia nervosa è: La riabilitazione nutrizionale. La CBT-E. La psicoterapia cognitivo comportamentale. L'uso di farmaci antidepressivi. Nel disturbo da alimentazione incontrollata le condotte di eliminazione avvengono: Associate a senso di colpa, disgusto, senso di inefficacia. Tipicamente con l'uso del vomito autoindotto. Non sono presenti. In solitudine. Un paziente con risveglio precoce ma che riesce a riprendere sonno potrebbe avere: Un disturbo da insonnia. Narcolessia. Nessuna delle precedenti. Un disturbo da ipersonnolenza. Un soggetto che non si sveglia completamente in seguito ad un risveglio improvviso potrebbe avere: Un disturbo neurocognitivo. Un disturbo qualitativo della coscienza. Un disturbo da insonnnia. Un disturbo da ipersonnolenza. Nella disforia di genere l'orientamento sessuale è tipicamente. Omosessuale. Nessuna delle precedenti. Bisessuale. Eterosessuale. Nella disforia di genere vi è incongruenza tra. Il genere esperito e l'orientamento sessuale. Il genere esperito e il ruolo di genere. Il genere esperito e il genere assegnato. Il genere assegnato e l'orientamento sessuale. Nel disturbo da alimentazione incontrollata le condotte di eliminazione sono: Sempre presenti. Sempre assenti. Generalmente assenti. Nessuna delle precedenti. L'emotional eating rappresenta: Una modalità di coping disfunzionale rispetto a stati mentali intollerabili. Una forma di condotta di eliminazione. E' equivalente ad abbuffata. Tutte le precedenti. La comorbilità psichiatrica nel disturbo da alimentazione incontrollata è legata a: Gravità degli episodi di abbuffata. Grado di obesità. Gravità della depressione. Tutte le precedenti. La CBT-E è: Adattabile a tutti i principali DA. E' un trattamento individualizzato. Focalizzata sul trattamento dell'eccessiva valutazione delle forme corporee e del peso. Tutte le precedenti. La CBT-E è: Strutturata per un setting ambulatoriale. Strutturata per un setting ospedaliero. Sempre efficace. Efficace anche in pazienti con marcato sottopeso. La bulimia per molto tempo è stata considerata: Una variante di depressione. Una forma di nevrosi. Una malattia psicosomatica. Nessuna delle precedenti. Nella bulimia la presenza di condotte di eliminazione per 1-3 volte la settimana qualifica il disturbo come: Lieve. Moderato. Grave. Estremo. Il disturbo da alimentazione incontrollata è presente in quale percentuale di pazienti obesi: 5%. 10%. 32%. Nessuna delle precedenti. Il disturbo da insonnia è: Sempre un disturbo primario. Sempre un disturbo secondario ad un altro disturbo psichiatrico. E' in comorbilità con altro disturbo psichiatrico nel 40-50% dei casi. E' in comorbilità con altro disturbo psichiatrico nel 70-80% dei casi. Il disturbo da ipersonnolenza può comparire dopo: Un trauma cranico. Un trauma psicologico. Tutte le precedenti. Nessuna delle precedenti. La crudeltà agita verso persone o animali è tipica di quale disturbo. Tutte le precedenti. Disturbo oppositivo provocatorio. Disturbo della condotta. Disturbo esplosivo intermittente. Il comportamento di sfida nei confronti di persone che rappresentano l'autorità caratterizzano il disturbo. Disturbo oppositivo provocatorio. Disturbo esplosivo intermittente. Disturbo della condotta. Tutte le precedenti. L'umore collerico e irritabile caratterizza quale disturbo: Tutte le precedenti. Disturbo borderline di personalità. Disturbo da disregolazione dell'umore dirompente. Disturbo oppositivo provocatorio. Accessi di aggressività verbale non premeditata seguita da rimorso e colpa sono tipici di quale disturbo: Disturbo esplosivo intermittente. Distubo oppositivo provocatorio. Tutte le precedenti. Disturbo della condotta. È fattore predisponente il gioco d'azzardo patologico. Impulsività. La disponibilità di molteplici forme di gioco d'azzardo (gratta e vinci, slot-machine, ecc.). Sensation seeking. Tutte le precedenti. I giocatori d'azzardo "sociali": Non hanno alcun controllo sul gioco ed hanno scarso insight. Considerano il gioco come un sollievo dallo stress, sono consapevoli dei rischi del gioco. Non hanno controllo sul gioco ma non soddisfano alcun criterio per GAP. Considerano il gioco come un sollievo dallo stress ma presentano già alcuni criteri per la diagnosi di GAP. Tipicamente nel delirium i deliri sono: Strutturati, lucidi, estesi. Non strutturati, mutevoli, confusi. Disorganizzati, bizzarri, non vissuti con partecipazione emotiva. Non strutturati, lucidi, non associati ad alterazioni della coscienza. Tipicamente nel delirium la sintomatologia tende a peggiorare. Durante la notte. Non c'è una variazione circadiana. Al mattino. Nel tardo pomeriggio. Il termine "transgender" indica un individuo che: Si identifica con un genere diverso da quello assegnato alla nascita. Desidera attuare una transizione di genere. Ha un orientamento omosessuale. Nessuna delle precedenti. La prevalenza della disforia di genere è: Tra 0,005% e 0,014%. Tra 0,1% e 0,8%. Tra 1% e 2%. Nessuna delle precedenti. Il disturbo oppositivo provocatorio è caratterizzato da: Umore collerico e comportamento polemico. Umore collerico ed episodi depressivi. Comportamento polemico ed episodi ipomaniacali. Umore collerico e disforico. Al disturbo esplosivo intermittente si associano: Disturbi dell'umore, disturbi d'ansia, uso di sostanze. Disturbi dell'umore e schizofrenia. Disturbi d'ansia e disturbi dell'alimentazione. Disturbi dell'umore e disturbo ossessivo-compulsivo. In quale fase del gioco d'azzardo si sviluppa il "pensiero magico": Fase vincente. Fase perdente. Fase della disperazione. Fase del crollo. La precocità del gioco d'azzardo è più frequente: Nei maschi. Nelle femmine. Non ci sono differenze. Dipende dal gioco. I "giocatori sociali": Soddisfano i criteri del DSM 5 per gioco d'azzardo. Sono giocatori che perdono grandi somme in società con altri giocatori patologici. Hanno un discontrollo manifesto sul gioco. Nessuna delle precedenti. Il gioco d'azzardo entra in diagnosi differenziale con: Fasi ipomaniacali. Fasi maniacali. Ciclotimia. Tutte le precedenti. Per sensation seeking si intende: Un tratto di personalità caratterizzato dalla ricerca di sensazioni forti. Un tratto di personalità caratterizzato da intolleranza alla noia. Un tratto di personalità caratterizzato da disinibizione, irrequietezza. Tutte le precedenti. Nei giocatori d'azzardo patologici la corteccia frontale è: Ipofunzionante. Iperfunzionante. Dipende dal gioco. Nessuna delle precedenti. Per "personalità epilettica" si intende un funzionamento di personalità caratterizzato da. Viscosità, ossessività, emotività. Alessitimia, preoccupazione per grandi temi filosofici o religiosi, sentimentalismo. Viscosità, preoccupazioni per grandi temi filosofici o religiosi, sentimentalismo. Viscosità, deliri religiosi, emotività. Nella demenza vascolare, rispetto alla demenza di Alzheimer, il decadimento cognitivo. Ha esordio acuto, progressione graduale, è associata a segni neurologici focali. Ha esordio e progressione graduale ed è associata a segni neurologici focali. Ha esordio acuto, progressione a "gradini" ed è associata ad epilessia. Ha esordio acuto, progressione a "gradini", è associato a segni neurologici focali. La demenza fronto-temporale in fase iniziale si caratterizza per: Alterazione precoce della memoria. Sintomi comportamentali quali disinibizione e condotte bizzarre. Accentuazione di tratti di personalità ossessivo-compulsivi. Alterazione precoce delle finzioni prassiche. Rappresentano forme di demenza degenerativa primaria: Tutte le precedenti. Malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, malattia di Pick. Demenza fronto-temporale, demenze infettive, demenze in corso di malattia di Parkinson. Malattia di Alzheimer, idrocefalo normoteso, deficienza di vitamina B12. Nel disturbo paranoide di personalità il paziente. È freddo e imperturbabile, non lascia trasparire le emozioni, risulta inespressivo. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Attua un comportamento seduttivo e manipolatorio al fine di risultare sempre al centro dell'attenzione dell'altro. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Nel disturbo schizotipico di personalità il paziente. In relazione a contrasti relazionali può presentare sintomi dissociativi. Presenta fenomeni dispercettivi, ideativi, affettivi psicotici sotto-soglia. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Nel disturbo schizoide di personalità il paziente: Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. È insensibile ai giudizi positivi e negativi. Nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità il paziente. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Sono presenti ossessioni e/o compulsioni. Per prendere una decisione cerca di ricorrere a criteri che siano il più possibile oggettivi al fine di non sbagliare. È insensibile ai giudizi positivi e negativi. Nel disturbo borderline di personalità il paziente. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. È insensibile ai giudizi positivi e negativi. Ha reazioni disforiche nel caso il partner mostri segni di reale o supposto allontanamento relaz. Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale. Nel disturbo borderline di personalità il paziente. In condizioni d stress relazionale può attuare agiti autolesivi quali self-cutting e abuso di sostanze. Mostra interessi superficiali, uno stile interpersonale improntato all'emotività e risulta facilmente influenzabile da opinioni. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. Può presentarsi nella forma grandiosa o ipervigile oppure nella forma inconsapevole. Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente: Nella forma covert è arrogante e sente che tutto gli è dovuto. Nella forma covert evita di esporsi per non essere giudicato negativamente. Presenta fenomeni dispercettivi, ideativi, affettivi psicotici sotto-soglia. Mostra interessi superficiali, uno stile interpersonale improntato all'emotività e risulta facilmente influenzabile da opinioni. Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente. Vive una condizionedi grandiosità indistinguibile da un episodio ipomaniacale. Può sperimentare uno stato depressivo nel caso il proprio valore non venga riconoscuto. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Nel disturbo evitante di personalità il paziente. Vive con disagio la dimensione ludica della vita. Tende a rifiutare opportunità lavorative che lo portino a contatto con gli altri. Mostra rabbia nel caso di un reale o supposto abbandono. Ha uno stile cognitivo improntato ad una certa superficialità e suggestionabilità. Nel disturbo evitante di personalità il paziente: Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale. Nella forma covert è sensibile alla vergogna e al giudizio. Non risulta disinteressato alle relazioni sociali. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Nel disturbo dipendente di personalità il paziente: Ritiene l'autonomia come fonte potenziale di pericolo e disagio. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. È insensibile ai giudizi positivi e negativi. L'insight nei disturbi di personalità è generalmente: Buono. Scarso. Dipende dal disturbo. Dipende dalle relazioni. Un disturbo di personalità: E' pervasivo e stabile nel tempo. Origina nell'infanzia o nell'adolescenza. Causa disagio clinicamente significatico. Tutte le precedenti. Nel DSM 5 i disturbi di personalità sono suddivisi in: Cluster. Famiglie. Tratti. L'attenzione di un paziente con disturbo paranoide di personalità è: Ipervigile. Ipovigile. Focalizzata sul sè. Nessuna delle preedenti. Il paziente con disturbo schizoide di personalità: E' interessato alle relazioni a non riesce ad instaurarle. E' interessato alle relazioni ma ha paura di essere rifiutato. E' interessato alle relazioni ma teme l'abbandono dell'altro. Non è interessato alle relazioni. Il disturbo schizoide di personalità entra in diagnosi differenziale con: Schizofrenia. Disturbi dello spettro autistico. Depressione. Tutti i precedenti. Il disturbo schizotipico di personalità è caratterizzato da: Bizzarrie ed eccentricità. Esperienze percettive insolite. Sospettosità. Tutte le precedenti. La dedizione al lavoro che tende ad escludere attività ludiche e ricreative è caratteristica di quale disturbo di personalità: Schizoide. Evitante. Ossessivo-compulsivo. Narcisistico. Il "triangolo drammatico" regola le interazioni interpersonali in quale disturbo di personalità: Antisociale. Narcisistico. Borderline. Tutti i precedenti. Il disturbo borderline di personalità entra in diagnosi differenziale con: Disturbo bipolare. Disturbo narcisistico di personalità. Ciclotimia. Tutti i precedenti. I pazienti con disturbo narcisistico di personalità: Hanno una scarsa comprensione della mente altrui. Hanno una buona comprensione della mente altrui. Sono empatici. Comprendono le emozioni altrui. L'autostima ipertrofica del narcisista sarebbe: Una forma di difesa nei confronti della propria vulnerabilità. Un modo per non entrare in contatto con la propria fragilità. Una "maschra" per celare il senso profondo di vergogna. Tutte le precedenti. I pazienti con disturbo narcisistico di personalità: Arrivano spesso in terapia. Vengono portati in terapia da familiari o partner. Possono arrivare in terapia se attraversano una fase depressiva. Nessuna delle precedenti. Il disturbo narcisistico di personalità entra in diagnosi differenziale con: Disturbo borderline di personalità. Disturbo antisociale di personalità. Disturbo istrionico di personalità. Tutte le precedenti. Pazienti bipolari in fase espansiva si differenziano da pazienti con disturbo narcisistico di personalità per: Storia di oscillazioni cicliche dell'umore. Diminuzione dell'autostima nelle fasi depressive. Tutte le precedenti. Assenza di altre caratteristiche che mimano il disturbo narcisistico di personalità. I pazienti con disturbo narcisistico di personalità analogamente ai pazienti con disturbo antisociale mostrano: Mancanza di empatia. Atteggiamento manipolatorio. Seduttività "fredda", "calcolata". Tutte le precedenti. I pazienti con disturbo evitante di personalità: Non sono interessati alle relazioni. Sono freddi e distaccati. Sono bizzarri. Sono interessati alle relazioni ma temono il giudizio altrui. I pazienti con disturbo evitante di personalità: Vivono una dolorosa condizione di estraneità e non appartenenza nei contesti sociali. Si integrano facilmente nei contesti sociali. Si assumono facilmente rischi. Sono intraprendenti. I pazienti con disturbo evitante di personalità: Instaurano facilmente relazioni intime. Comunicano agevolmente le proprie difficoltà. Cercano di essere "invisibili" nei contesti sociali. Si sforzano di emergere nei contesti sociali. Il disturbo evitante di personalità si presenta in comorbilità con: Depressione. Disturbo bipolare. Disturbo d'ansia sociale. Tutte le precedenti. |