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PSICHIATRIA DAYPO UNICO DI SIMONE OTTOBRE 2024

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PSICHIATRIA DAYPO UNICO DI SIMONE OTTOBRE 2024

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PSICHIATRIA DAYPO UNICO DI SIMONE OTTOBRE

Creation Date: 2024/10/02

Category: Others

Number of questions: 381

Rating:(4)
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La psichiatria è: Una disciplina medica. Una disciplina umanistica. Una branca della psicologia. Tutte le precedenti.

Le malattie psichiatriche: Chi ha una malattia psichiatrica ha sempre una malattia fisica. Influiscono sul decorso e la prognosi delle malattie fisiche. Non influiscono sul decorso e la prognosi di malattie fisiche concomitanti. Chi ha una malattia psichiatrica non può avere una malattia fisica.

Storicamente la psichiatria: Nessuna delle precedenti. È sempre stata parte integrante della medicina. Pazienti psichiatrici o con malattie fisiche sono sempre stati curati nelle stesse istituzioni e ospedali. Non si è occupata degli emarginati dalla società.

La validità dei costrutti diagnostici psichiatrici è: Oggetto di dibattito. Paragonabile alla validità dei costrutti diagnostici di altre discipline mediche. Unanimemente riconosciuta. Affidata ad indicatori biologici di diagnosi.

Il modello attualmente prevalente di relazione medico paziente in psichiatria non è: Caratterizzato dal consenso informato. Improntato alla collaborazione. Paternalistico. Condiviso.

Lo psicoanalista è: È necessario che sia uno psicologo. Uno psicoterapeuta. Un laureato in medicina. È necessario che sia uno psichiatra.

Le malattie mentali sono caratterizzate da: Impatto trascurabile sul funzionamento personale e interpersonale. Emozioni negative fisiologiche. Reazioni di tristezza, ansia, rabbia, comprensibili e reattive ad eventi di vita. Impatto sul funzionamento personale e socio-lavorativo del paziente.

La psichiatria studia: Nosografia. Clinica malattie mentali. Terapia. Tutte le precedenti.

L'esame obiettivo psichiatrico consiste in: La raccolta di informazioni sull'infanzia del paziente. Una descrizione delle caratteristiche psicopatologiche precedenti al momento della valutazione. Una descrizione delle caratteristiche psicopatologiche relative al momento della valutazione. La descrizione della personalità premorbosa.

L'anamnesi patologica prossima riguarda: L'esame obiettivo. La valutazione delle relazioni familiari. La raccolta delle informazioni sull'infanzia del paziente. Nessuna delle precedenti.

L'anamnesi psichiatrica non comprende: L'esame obiettivo. La diagnosi. L'indagine sull'insight di malattia. L'anamnesi familiare.

L'anamnesi coincide con: Nessuna delle precedenti. La diagnosi. La prognosi. La terapia.

Il concetto di "normalità" in psichiatria non fa riferimento a: Tutte le precedenti. Norma di valore. Norma morale. Norma personale.

Non è un sintomo: Comportamento disorganizzato. Delirio. Ossessione. Umore flesso.

. La psicopatologia studia: Segni e sintomi psichiatrici indipendentemente dal quadro nosografico di riferimento. I processi cognitivi abnormi. I comportamenti abnormi. La nosografia delle malattie psichiatriche.

Esempio di sintomo in medicina (e psichiatria): Manierismo. Compulsione comportamentale. Cefalea. Tic.

La coscienza coincide con: Vigilanza. Nessuna delle precedenti. Campo di coscienza. Il sensorio.

Per campo di coscienza si intende: Gli elementi dell'esperienza presenti nella coscienza in un dato momento. Tutte le precedenti. La consapevolezza di sé. L'insieme dei contenuti consci e inconsci.

In psichiatria il concetto di "coscienza" è definito in modo: Vario, mutevole secondo i contesti. Nessuna delle precedenti. È un concetto definito e precisamente determinato. Univoco.

Nella definizione di coscienza rientrano: La consapevolezza dell'ambiente. La consapevolezza nello stato di veglia. La consapevolezza di sé. Tutte le precedenti.

Per sindrome si intende: Un quadro clinico ad eziologia sempre funzionale. La compresenza di segni e sintomi. Un quadro clinico definibile in relazione ad una specifica eziologia. Un quadro clinico ad eziologia sempre organica.

È un segno: Idea prevalente. Delirio di grandezza. Tic. Timore dell'abbandono.

La vigilanza non è regolata da: Nessuna delle precedenti. Nucleo accumbens. Neuroni dopaminergici. Sostanza grigia periacqueduttale.

Il paziente con torpore: Non responsivo alle stimolazioni sensoriali. Responsivo solamente agli stimoli dolorosi. Necessita di stimolazioni sensoriali per rimanere sveglio. Necessita di stimolazioni sensoriali energiche per rimanere sveglio.

I disturbi quantitativi della coscienza coincidono con: I disturbi della strutturazione della coscienza. Alterazioni nella strutturazione della coscienza. I disturbi della vigilanza. I disturbi dell'inconscio.

Nell'obnubilamento il paziente è: Sempre sonnolento. Nessuna delle precedenti. Sempre non risvegliabile. Sempre agitato.

Il disorientamento nello spazio viene perso: Più precocemente rispetto al disorientamento temporale. Più tardivamente rispetto al disorientamento temporale. Solamente in pazienti con demenza. Solamente in pazienti con intossicazione da sostanze.

Un paziente con un punteggio alla Glasgow Coma Scale di 5 ha una compromissione della coscienza. Grave. Moderata. Nessuna delle precedenti. Minore.

Nello stupor: Il paziente è sonnolento. Il paziente non è accessibile alla valutazione dello stato di coscienza. Il paziente è stupito da quanto gli stiamo chiedendo. Il paziente è agitato e non valutabile.

Nella diagnosi differenziale del disorientamento rientrano: Nessuna delle precedenti. Disturbi di personalità. Disturbi d'ansia. Disturbi della forma del pensiero.

Presupposti dell'orientamento sono: Tutte le precedenti. Vigilanza. Attenzione. Sensorio integro.

l fenomeno del doppio o Döppelganger rientra fra: L'alterazione dei confini del sé. I disturbi dell'attività dell'io. I disturbi della coerenza dell'io. I disturbi del senso di esistere o della vitalità dell'io.

Il senso di agency rientra fra: I disturbi della coerenza dell'io. Disturbi dei confini del sé. Nessuna delle precedenti. disturbi del senso di esistere o della vitalità dell'io.

Nella depersonalizzazione: È una forma di allucinazione cenestesica. Il paziente è consapevole di percepire sé stesso in maniera anomala. Il paziente non ha insight rispetto al fatto di sentirsi irreale. Il paziente percepisce la trasformazione di parti del corpo.

La prosopoagnosia consiste in: Incapacità di riconoscere metà del corpo. Nessuna delle precedenti. Incapacità di articolare le parole. Incapacità di riconoscere un deficit neurologico.

Il delirio nichilistico rientra fra: I disturbi della consapevolezza della propria unicità o della coerenza dell'io. Tra i fenomeni di autoscopia. Nessuna delle precedenti. I disturbi dell'attività.

La negazione del senso di sé si può osservare: Nelle psicosi affettive. Nei gravi disturbi d'ansia. Nei disturbi deliranti. Nessuna delle precedenti.

l senso di continuità del sé riguarda: Il senso di agentività. I fenomeni di possessione. L'alterazione dei confini del sé. Nessuna delle precedenti.

Il fenomeno della depersonalizzazione: È parafisiologico. Se presente è indice di un disturbo d'ansia. È raro nella popolazione generale. È sempre patologico.

Fanno parte dei fenomeni di perdita dei confini del sé: Tutte le precedenti. Eco del pensiero. Diffusione del pensiero. Furto del pensiero.

Le allucinazioni: Si verificano in concomitanza di percezioni reali. Non sono influenzabili dalla volontà. Sono dotate di concretezza. Tutte le precedenti.

Disturbi dell'attenzione sono caratteristicamente presenti: Nello stato maniacale. In condizioni di stanchezza. Nei disturbi della coscienza e della vigilanza. Tutte le precedenti.

Nelle distorsioni sensoriali: L'oggetto percepito non è presente. L'oggetto percepito è realmente presente. L'oggetto è percepito solamente dal paziente. Non è una percezione reale.

Nelle illusioni da completamento: Nessuna delle precedenti. Il soggetto tende a completare le informazioni ambigue arbitrariamente. Il soggetto tende a completare le lacune informative in maniera allucinatoria. Il soggetto tende a completare le lacune informative sulla base dell'abitudine e le preferenze culturali.

Non rientrano tra le distorsioni sensoriali. Allucinazioni uditive. Tutte le precedenti. Voci dialoganti. Allucinazioni parafasiche.

La presenza di allucinazioni orienta la diagnosi verso: Un grave disturbo d'ansia. La ciclotimia. Un disturbo psicotico. Un disturbo delirante.

Rispetto alle proprie allucinazioni il paziente: Talvolta è in grado di distinguerle dai percetti reali. Nessuna delle precedenti. Non è mai in grado di distinguerle dai percetti reali. È in grado di distinguerle dai percetti reali solamente grazie all'aiuto esterno.

Ordine di frequenza del contenuto delle allucinazioni uditive: Imperative, critiche, commentanti. Critiche, commentanti, minacciose. Imperative, commentanti, minacciose. Critiche, imperative, piacevoli.

Rispetto alle proprie allucinazioni il paziente ha un atteggiamento emotivo: È indifferente. Variabile. È sempre spaventato. È incuriosito.

Sono sintomi di primo rango secondo Schneider: Voci imperative. Voci commentanti. Tutte le precedenti. Voci dialoganti.

Nella maggioranza dei casi le allucinazioni uditive vengono riferite non provenire: Dall'interno del paziente. Dall'esterno. Nessuna delle precedenti. Indifferentemente dall'interno o dall'esterno.

Può favorire l'insorgenza di allucinazioni: Nessuna delle precedenti. La presenza di un disturbo d'ansia. Esperienze traumatiche. Un disturbo dell'attaccamento nell'infanzia.

Le allucinazioni cenestesiche. Sono frequenti nella schizofrenia. Possono essere accompagnate da elaborazioni deliranti. Tutte le precedenti. Riguardano alterazioni della sensibilità profonda.

Fenomeni allucinatori: Sono un fenomeno tutto o nulla. Sono molto frequenti nella popolazione generale. Possono essere presenti nella popolazione generale. Sono sempre suggestivi di patologia psichiatrica.

Paziente che non comprende la gravità della propria condizione patologica viene definito: Nessuna delle precedenti. Con buon insight. Compliante. Capace di critica.

Allucinazioni olfattive possono essere presenti: Nel disturbo ossessivo-compulsivo. Nella depressione psicotica. Nella ciclotimia. Nel dismorfismo corporeo.

Pazienti schizofrenici: Sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e li attribuiscono ad una fonte esterna. Non sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e non li attribuiscono ad una fonte esterna. Sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e non li attribuiscono ad una fonte esterna. Non sono in grado di riconoscere la fonte dei propri pensieri e tendono ad attribuirli ad una fonte esterna.

Nella perseverazione: Il paziente è resistente a cambiare idea. Il paziente mantiene la stessa risposta anche se la domanda cambia. Il paziente cambia continuamente risposta. Il paziente cambia domand.

Nella circostanzialità: Il soggetto si perde in dettagli inutili. L'interlocutore non riesce a riportare il paziente sul focus del discorso. È presente nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità. Tutte le precedenti.

Paziente con concretezza del pensiero: Nessuna delle precedenti. Non apprezza l'aspetto metaforico del discorso. Coglie gli aspetti pratici e concreti del discorso. Utilizza correttamente l'aspetto metaforico del discorso.

"Il tavolo lampada è consumato rosso stanotte" è un esempio di: Incoerenza. Deragliamento. Accelerazione ideica. Tangenzialità.

Nell'accelerazione ideica: Tutte le precedenti. Vi sono molte idee interferenti rispetto al concetto principale. Nelle forme gravi si definisce fuga delle idee. I nessi associativi tra le idee incrementano.

La tangenzialità: È un disturbo della ridondanza procedurale. È caratterizzata dalla riduzione del contenuto concettuale dell'eloquio. Il paziente è consapevole del proprio disturbo. Nessuna delle precedenti.

Il deragliamento: È un disturbo della finalizzazione del pensiero. È caratterizzato da un'alterazione dei nessi associativi. Il paziente non è consapevole del proprio disturbo. Tutte le precedenti.

Il paziente che esita nel fornire la risposta ad una domanda ha un eloquio: Reticente. Con aumentata latenza di risposta. Rallentato. Povero.

L'eloquio che manca di inflessioni e intonazione viene definito: Ipofonico. Povero. Rallentato. Aprosodico.

I deliri di negazione dell'esistenza di sé di un paziente depresso possono essere definiti: Disorganizzati. Bizzarri. Olotimici. Estesi.

Tipicamente il delirio dischiude al malato: Un significato che può essere messo in discussione da prove di realtà contrarie. Un significato nuovo sul mondo. Un significato condiviso. Un nuovo stato di coscienza.

L'idea prevalente è: Un pensiero intrusivo. Inverosimile. Analoga all'ossessione. nessuna delle precedenti.

I deliri persecutori possono essere secondari a: Depressione. Tutte le precedenti. Deliri di grandezza. Deliri di colpa.

I deliri persecutori non comprendono: Deliri nichilistici. Nessuna delle precedenti. Deliri di grandezza. Deliri di colpa.

Paziente che teme che un familiare stia raccogliendo prove che attestino la sua colpevolezza al fine di farlo imprigionare presenta: Deliri di colpa. Deliri di persecuzione. Deliri di riferimento. Deliri di rivendicazione.

Paziente che ritiene di essere controllato dalla polizia attraverso lo smartphone presenta: Deliri di riferimento. Deliri persecutori. Deliri di influenzamento. Deliri di nocumento.

Riguardo ai deliri di influenzamento: Il paziente che ritiene che i propri pensieri siano influenzati da forze esterne è consapevole che sta delirando. Non sono sintomi di primo rango secondo Schneider. Nessuna delle precedenti. Non riguardano la perdita dei confini del sé.

Paziente che ritiene che i propri pensieri siano stati inseriti nella sua testa da un'organizzazione criminale presenta: Non sta delirando. Ossessioni. Deliri persecutori. Deliri di influenzamento.

La percezione delirante: Dischiude al paziente un significato nuovo sul mondo. È un sintomo di primo rango secondo Schneider. Il paziente percepisce un dato di realtà esterno a cui viene attribuito un significato delirante. Tutte le precedenti.

. I deliri di un paziente che ritiene di essere perseguitato sul lavoro, che la propria moglie lo stia controllando attraverso lo smartphone e che per questo verrà coinvolto in un'importante missione segreta si può definire: Olotimico. Bizzarro. Esteso. Ipertimico.

Un delirio per cui il paziente afferma che il diavolo controlla l'andamento della borsa valori è definibile: Bizzarro. Olotimico. Disorganizzato. Esteso.

La realtà delirante: Tutte le precedenti. Può affiancare la realtà comune in una sorta di doppio binario. Può costituire l'unica realtà in cui vive il paziente. Può convivere con la realtà comune.

Il delirio non è: Una credenza flessibile. Nessuna delle precedenti. Un'idea sempre condivisibile. Una verità condivisibile.

Paziente che riconosce il volto del proprio persecutore in quello di tutti i propri familiari presenta: Sindrome di Capgras. Sindrome di Fregoli. Sindrome di Cotard. Nessuna delle precedenti.

Tipicamente i deliri nel disturbo delirante sono: Disorganizzati, bizzarri, illogici. Estesi, disorganizzati, confusi. Estesi, organizzati, lucidi. Estesi, bizzarri, confusi.

Ipermnesia si può presentare: Nella depressione. Tutte le precedenti. In stati tossici. Nell'ipomania.

Per amnesia anterograda si intende: L'incapacità di registrare nuovi ricordi. Il dubbio rispetto alla capacità di ricordare correttamente gli eventi. L'incapacità di ricordare un evento traumatico. L'incapacità di ricordare eventi antecedenti.

Per umore si intende: Nessuna delle precedenti. La consapevolezza dell'emozione che si sta provando. Stati d'animo duraturi ma transitori con cui l'individuo vive il proprio sé, il corpo, le relazioni. Lo stato d'animo reattivo ad un evento.

L'umore influenza: Tutte le precedenti. I comportamenti. I pensieri. Le emozioni.

I ritmi cronobiologici vengono regolati da: Ipofisi. Nucleo soprachiasmatico ed epifisi. Nucleo soprachiasmatico. Nucleo sopraottico.

La melatonina influenza: Gli zeitgebers. Il fotoperiodo. Tutte le precedenti. I ritmi circadiani.

Livello energetico alto e valenza spiacevole caratterizzano: Depressione. Ipomania. Ansia. Nessuna delle precedenti.

Livello energetico alto e valenza piacevole caratterizzano: Distimia. Irritabilità. Depressione. Ipomania.

Sono emozioni primarie: Rabbia, ansia, colpa. Rabbia, ansia, tristezza. Ansia, tristezza, colpa. Ansia, gioia, vergogna.

Sono emozioni primarie. Ansia, rabbia, compassione. Gioia, gelosia, ansia. Colpa, vergogna, orgoglio. Nessuna delle precedenti.

La funzione dell'emozione del disgusto è: Segnala il raggiungimento di uno scopo. Segnalare un pericolo. Innesca reazioni di attacco o fuga. La difesa da un contaminante.

L'epifisi produce: Nessuna delle precedenti. Serotonina. Noradrenalina. Dopamina.

Paziente che presenta variazioni mutevoli dello stato affettivo presenta: Labilità affettiva. Ciclotimia. Ambivalenza affettiva. Irritabilità.

Paziente che contemporaneamente prova sentimenti polarità opposta presenta: Labilità affettiva. Nessuna delle precedenti. Ciclotimia. Bipolarità.

Entarno in diagnosi differenziale con l'appiattimento affettivo: I disturbi dell'umore. La malattia di Parkinson. Tutte le precedenti. L'uso di neurolettici.

L'alessitimia non è caratterizzata da: Mancanza di attività fantastico-immaginativa. Stile di pensiero concreto. Incapacità di identificare gli stati emotivi. Labilità affettiva.

L'alessitimia è caratterizzata da: Ridotta capacità di distinguere sensazioni corporee, emozioni, pensieri. Ipocondria. Appiattimento affettivo. Suggestionabilità.

L'anedonia è un sintomo: Patognomonico di schizofrenia. Reperibile in diversi disturbi psichiatrici. È un disturbo a sé stante. È un segno.

7. L'anedonia è un sintomo centrale: Dell'abuso di sostanze. Dei disturbi alimentari. Della schizofrenia. Della depressione.

Paziente che presenta una ridotta responsività affettiva presenta: Depressione. Appiattimento affettivo. Anedonia. Alogia.

L'attacco di panico può essere caratterizzato da: Nessuna delle precedenti. Ossessioni, vertigini, vampate di calore. Tachicardia, allucinazioni, tremore. Deliri, nausea, euforia.

L'attacco di panico può essere caratterizzato da: Sudorazione, cardiopalmo, tachicardia. Vertigine, tachicardia, flashback. Dispnea, tristezza, angoscia. Tremore, parestesie, ossessioni.

La bradicinesia può essere presente: Nella depressione. Nella malattia di Parkinson. Nell'uso di neurolettici. Tutte le precedenti.

La bradicinesia può essere presente: Nell'uso di neurolettici. Tutte le precedenti. Nella malattia di Parkinson. Nella depressione.

Le steretipie rientrano in diagnosi differenziale con: Compulsioni. Tutte le precedenti. Nessuna delle precedenti. Tic.

Paziente che oppone resistenza ai comandi dell'intervistatore non presenta: Nessuna delle precedenti. Stupor. Anedonia. Apatia.

Strutture neuroanatomiche implicate nel controllo della paura sono: L'amigdala, la corteccia occipitale, il nucleo accumbens. L'amigdala, l'insula, l'epifisi. L'amigdala, l'ipotalamo, la stria terminale. L'amigdala, la stria terminale, il collicolo superiore.

L'attacco di panico può essere caratterizzato da: Tutte le precedenti. Tremori, dispnea, parestesie,. Tachicardia, sudorazione, vampate di calore. Sudorazione, tachicardia, vertigini.

Gli attacchi di panico di lieve intensità si definiscono: Oligosintomatici. Paucisintomatici. Tutte le precedenti. Ansia libera.

Effetto collaterale dell'uso di neurolettici può essere: Discinesia tardiva. Tutte le precedenti. Bradicinesia. Distonia.

Gli attacchi di panico si possono manifestare: Tutte le precedenti. Nel disturbo di panico. Nella depressione. Nell'ansia sociale.

Nell'attacco di panico tipicamente il paziente ritiene di: Poter perdere il controllo. Poter impazzire. Poter morire. Tutte le precedent.

Con attacco di panico si intende: Nessuna delle precedenti. L'ansia che insorge in relazione all'esposizione in contesti sociali. L'ansia che insorge in relazione ad uno specifico stimolo. L'ansia che insorge allorché il paziente si trova in contesti affollati.

Costituisce un esempio di distonia: Crisi oculogire con contrazione dei muscoli oculari. Riduzione del movimento pendolare delle braccia. Tremore fine di una mano. Postura camptocormica.

Livello energetico basso e valenza spiacevole caratterizzano: Ipomania. Depressione. Mania. Nessuna delle precedenti.

Un'emozione fisiologica è caratterizzata da: Lungo recupero post-emotivo. Congruità rispetto allo stimolo. Durata prolungata. Alto coinvolgimento.

Paziente con incapacità a stare seduto e necessità continua di alzarsi e muoversi presenta: Deficit di attenzione. Acatisia. Distonia. Bradicinesia.

Effetto collaterale dell'uso di neurolettici non è: Nessuna delle precedenti. Acatisia. Bradicinesia. Distonie.

paziente che ripete in maniera persistente gesti e parole presenta?. tic. tutte le precedenti. stereotipie. compulsioni.

Un emozione fisiologica è caratterizzata da: Lungo recupero post-emotivo. Congruità rispetto allo stimolo. Durata prolungata. Alto coinvolgimento.

Caratteristica essenziale delle ossessioni è: L'egosintonicità. L'assenza di insight. L'intrusività. La persistenza.

Le ossessioni rientrano in diagnosi differenziale con: Le idee prevalenti. I flashback. I deliri. Tutte le precedenti.

Può costituire un'ossessione: Un'immagine. Un pensiero. Un impulso. Tutte le precedenti.

Caratteristica essenziale delle ossessioni non è: L'assenza di insight. L'egodistonicità. L'intrusività. Il paziente tende a sopprimerle.

Tipicamente le compulsioni: Tutte le precedenti. Servono a ridurre il disagio indotto dall'ossessione. Vengono messe in atto in risposta ad un'ossessione. Servono ad evitare che accada quanto temuto nell'ossessione.

Per psudodemenza si intende: Una deficit intellettivo secondario ad altri quadri psicopatologici. Un deficit intellettivo irreversibile. Un deficit intellettivo congenito. Un deficit intellettivo che si osserva esclusivamente nella depressione.

Un QI tra 20 e 40 corrisponde ad un ritardo mentale: Profondo. Severo. Moderato. Lieve.

Un QI tra 35 e 55 corrisponde ad un ritardo mentale: Profondo. Moderato. Severo. Lieve.

Paziente con livello abituale di energia vitale basso, pessimismo, introversione presenta: Temperamento distimico. Temperamento irritabile. Ciclotimia. Distubo di personalità.

Paziente che in seguito ad un evento di vita negativo lamenta livello di energia vitale basso, introversione, pessimismo presenta: Nessuna delle precedenti. Temperamento irritabile. Disturbo di personalità. Temperamento distimico.

Tipicamente le compulsioni sono: Comportamenti ossevabili. Comportamenti impulsivi caratterizzati dalla ricerca di sensazioni piacevoli. Comportamenti volti alla ricerca del rischio. Comportamenti caratterizzati da bassa ansia anticipatoria.

Il DSM-5 prevede un sistema diagnostico: Orizzontale. Interpretativo. Gerarchico. Multiassiale.

Nel DSM-5 la schizofrenia paranoide fa parte di: Dei disturbi dello spettro psicotico. È un sottotipo del disturbo delirante. Nessuna delle precedenti. Dei disturbi dello spettro della schizofrenia.

Nel DSM-5 il disturbo di Asperger fa parte: Dei disturbi dello spettro della schizofrenia. Dei disturbi dello spettro dell'autismo. Dei disturbi del neurosviluppo. Nessuna delle precedenti.

Nel DSM-5 il disturbo schizoide di personalità fa parte del cluster: A. C. Non fa parte di nessun cluster. B.

Nel DSM-5 il disturbo narcisistico di personalità fa parte del cluster. A. D. C. B.

Nel DSM-5 il disturbo istrionico di personalità fa parte del cluster: B. A. C. D.

Nel DSM-5 il disturbo ossessivo-compulsivo: Nessuna delle precedenti. Fa parte dei disturbi d'ansia. È in una categoria a sé stante. Fa parte dei disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti.

Nel DSM-5 il disturbo delirante fa parte: Dei disturbi psicotici. Dei disturbi schizofrenici. Dei disturbi dello spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici. Dei disturbi dello spettro psicotico.

Nel DSM-5 il disturbo d'ansia da malattia fa parte: Dei disturbi da sintomi somatici e disturbi correlati. Dei disturbi d'ansia. Dei disturbi correlati al disturbo ossessivo-compulsivo. Dei disturbi ipocondriaci.

Nel DSM-5 il disturbo da accumulo: Fa parte dei disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti. È un disturbo d'ansia. Fa parte dei disturbi del controllo degli impulsi. Fa parte dei disturbi correlati al disturbo ossessivo-compulsivo.

Nel DSM-5: Disturbi bipolari e depressivi sono nella categoria dei disturbi dell'umore. Disturbi bipolari e disturbi depressivi sono divisi. Nessuna delle precedenti. Disturbi bipolari e depressivi sono nella categoria dei disturbi affettivi.

Differenze tra DSM-5 e DSM-IV: Abolizione del sistema multiassiale. Potenziamento del concetto di spettro. Abolizione della divisione tra disturbi dell'infanzia e dell'adolescenza. Tutte le precedenti.

I criteri diagnostici del DSM-5 si fondano su base: Statistica e interpretativa. Interpretativa, ovvero i sintomi che possono essere interpretati psicodinamicamente sono rilevanti. Statistica, ovvero solo i disturbi più frequenti sono rilevanti. Statistica, ovvero i sintomi più frequenti sono quelli più rilevanti.

Vantaggi dell'uso del DSM-5 in psichiatria sono: Consente l'adozione di criteri psicodinamici. Moltiplica i modelli eziopatogenetici. Consente l'adozione di criteri chiari ed espliciti per la diagnosi. Consente l'adozione di criteri interpretativi dei sintomi psicopatologici.

Vantaggi dell'uso del DSM-5 in psichiatria sono: Tutte le precedenti. Permette di impostare una terapia in maniera più specifica. Semplifica la diagnosi. La possibilità di effettuare diagnosi omogenee tra diversi specialisti.

L'ICD-10 è la classificazione delle malattie mentali: Creata in antitesi al DSM-5. Tutte le precedenti. Creata dall'American Psychiatric Association. Adottata dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.

Per effettuare diagnosi secondo il DSM-5 è necessario: Tutte le precedenti. La positività ai criteri diagnostici. La presenza di marcata sofferenza soggettiva. La presenza di marcata compromissione del funzionamento sociale e lavorativo.

Il metabolismo epatico di un farmaco è oggetto di studio della: Farmacocinetica. Epatologia. Farmacogenetica. Farmacodinamica.

Le possibilità terapeutiche degli psicofarmaci comprendono: Tutte le precedenti. Gestione degli stati di agitazione. Stabilizzazione dell'umore. Riduzione dei sintomi fisici dell'ansia.

Le possibilità terapeutiche degli psicofarmaci comprendono: Alterazione del carattere. Gestione dei disturbi del sonno. Modifica della personalità. Modifica del temperamento.

Le possibilità terapeutiche degli psicofarmaci non comprendono: Cambiamento della personalità. Gestione dell'insonnia. Stabilizzazione dell'umore. Riduzione dei sintomi ossessivi.

L'effetto degli psicofarmaci comprende: Induzione di distonie e bradicinesia. Tutte le precedenti. Riduzione dei sintomi fisici dell'ansia. Gestione degli stati di agitazione.

L'effetto degli psicofarmaci comprende: Nessuna delle precedenti. Alterazione del carattere. Modifica della personalità. Modifica del temperamento.

L'effetto di un agonista è di: Legame con il recettore. Disattivazione del recettore. Legame con il recettore senza causarne l'attivazione. Attivazione del recettore.

L'effetto di un antagonista non è di: Attivazione parziale del recettore. Legame con il recettore. Legame con il recettore e sua attivazione. tutte le precedenti.

Il principale neurotrasmettitore inibitorio del SNC è: Il GABA. La serotonina. Il glutammato. Le benzodiazepine.

In quale forma farmaceutica sono disponibili i farmaci psichiatrici: Intranasale. Intratecale. Nessuna delle precedenti. Intrarettale.

La distibuzione di un farmaco non dipende da: Somministrazione endovenosa. Presenza di patologie concomitanti. Età del paziente. Idrosolubilità del farmaco.

Durante il metabolismo un farmaco può essere convertito in: Altra molecola. In un fitofarmaco. In un farmaco omeopatico. Tutte le precedenti.

Esempio tipico di farmaco che non subisce trasformazioni metaboliche è: La fluoxetina. Il metabolita attivo. Il valproato. Il litio.

La biodisponibilità di un farmaco è massima nella somministrazione: Endovenosa. Sottocutanea. Orale. Intramuscolare.

Un farmaco con emivita lunga necessita di: Nessuna delle precedenti. Somministrazioni distanziate per evitare i rischi di abuso. Somminstrazione serale. Somministrazioni multiple per raggiungere più velocemente lo steady-state.

Un farmaco con emivita breve necessita di: Somministrazioni ripetute nel corso della giornata. Somministrazioni distanziate per evitare i rischi di abuso. Somministrazioni distanziate per ridurre il rischio di effetti collaterali. Somministrazione una volta al giorno.

La distibuzione di un farmaco non dipende da: Liposolubilità del farmaco. Età del paziente. Caratteristiche fisico-chimiche del farmaco. Via di somministrazione del farmaco.

L'effetto delle benzodiazepine non è: Amnesico. Convulsivante. Ipnoinducente. Miorilassante.

Controindicazione assoluta all'uso di benzodiazepine è: Agitazione nell'anziano. Miastenia gravis. Epilessia nel bambino. Tutte le precedenti.

Indicazione all'uso delle benzodiazepine non è: Trattamento dipendenza da alcol. Depressione. Trattamento male epilettico. Ansia patologica.

L'effetto delle benzodiazepine non è: Miotonico. Ansiolitico. Amnesico. Anticonvulsivante.

Indicazione all'uso delle benzodiazepine è: Nessuna delle precedenti. Ansia fisiologica. Delirium. Cefalea.

L'effetto delle benzodiazepine è: Amnesico. Ipnoinducente. Miorilassante. Tutte le precedenti.

I barbiturici determinano sedazione: Incrementando l'effetto eccitatorio del GABA sul SNC. Incrementando l'effetto inibitorio del GABA sul SNC. Incrementando l'effetto inibitorio del glutammato sul SNC. Incrementando l'effetto eccitatorio del glutammato sul SNC.

Lo sviluppo di sintomi ansiosi può essere associato a: Amfetamine. Antipertensivi. Tutte le precedenti. Asma.

Lo sviluppo di sintomi ansiosi può non essere associato a: Amoxicillina. Disfunzioni della tiroide. Asma. Patologie cardiache.

Lo sviluppo di sintomi ansiosi può non essere associato a: Arsenico. Antifungini. Carenza di vitamina B12. Polmonite.

Lo sviluppo di sintomi ansiosi può non essere associato a: Macrolidi. Cannabis. Antistaminici. Cocaina.

L'aumento delle monoamine dopo somministrazione dei TCA avviene: Dopo poche ore. Dopo mesi. Dopo 2-3 settimane. Non avviene.

Effetti collaterali dell'uso dei TCA: Tutte le precedenti. Ritenzione urinaria. Vertigini. Aumento dell'appetito.

Nel caso degli SSRI la riduzione del desiderio sessuale è in genere: Dose dipendente. Sempre associato ad anorgasmia. Sempre presente. Sempre associato ad incremento dell'appetito.

Effetti collaterali dell'uso dei TCA: Bradicardia. Visione offuscata. Diminuzione dell'appetito. Aumento salivazione.

Gli IMAO inibiscono irreversibilmente: Il trasportatore della serotonina. L'enzima alanina-ossidasi. Gli enzimi responsabili del metabolismo della serotonina. Le metil transferasi.

L'insorgenza dell'effetto terapeutico della paroxetina si osserva dopo: 2-3 settimane. 10 giorni. 5 settimane. 5 giorni.

Scopo della terapia con stabilizzanti dell'umore è: Prevenire episodi maniacali. Ridurre il rischio suicidario. Stabilizzare l'umore anche in fase eutimica. Tutte le precedenti.

Il valproato risulta maggiormente efficace nella: Mania disforica. Mania Euforica. Mania pura. Distimia.

Non è un effetto collaterale del litio: Ossessioni. Alopecia. Nausea. Disturbi della memoria.

Effetti collaterali del litio: Incremento dell'appetito. Tremore. Tutte le precedenti. Ipotiroidismo.

Il litio è più efficace: Nella mania associata all'uso di sostanze. Nella mania pura. Nella rapida ciclicità. Nella mania disforica.

Scopo della terapia con stabilizzanti dell'umore è: Trattamento fasi maniacali. Riduzione dell'ansia. Riduzione dell'agitazione psicomotoria nella fase acuta del disturbo bipolare. Indurre una fase depressiva nel caso il paziente si trovi in una fase maniacale.

Effetto collaterale grave degli antipsicotici è: Aritmie cardiache. Tutte le precedenti. Abbassamento soglia convulsivante. Sindrome neurolettica maligna.

Indicazione all'uso degli antipsicotici: Depressione associata a deliri. Psicosi organiche. Mania. Tutte le precedenti.

L'effetto deliriolitico degli antipsicotici è legato alla riduzione della trasmissione dopaminergica nella via: Mesenterica. Mesocorticale. Tuberoinfundibolare. Mesolimbica.

Indicazione all'uso degli antipsicotici: Sintomi comportamentali nei disturbi dello spettro autistico. Disturbo di panico e ossessioni. Depressione ansiosa. Fobia sociale e ossessioni.

Secondo la CBT la sofferenza sarebbe determinata da: L'interpretazione che il soggetto da degli eventi. L'interazione tra geni e temperamento. I processi cognitivi inconsci. Le fantasie inconsce attive negli schemi mentali.

I pensieri automatici negativi (PAN) sono presenti a livello: Metacognitivo. Inconscio. Preconscio. Cognitivo.

Secondo Beck l'elaborazione cognitiva: È inconscia e orientata dall'attività mentale autoriflessiva. È conscia e orientata al soddisfacimento dei bisogni basici legati alla sopravvivenza. È conscia e determinata da scopi metacognitivi. È inconscia e determinata dal soddisfacimento dei bisogni basici legati alla sopravvivenza.

L'effetto delle benzodiazepine è: Miorilassante. Anticonvulsivante. Ipnoinducente. Tutte le precedenti.

I disturbi più frequentemente in comorbilità con la disabilità intellettiva sono: ADHD, disturbi di personalità, depressione. Disturbi dello spettro dell'autismo, ADHD, disturbo da sintomi somatici. Tutte le precedenti. Disturbi dello spettro dell'autismo, disturbi del movimento, ADHD.

Nel livello grave della disabilità intellettiva, in ambito sociale: Linguaggio parlato presente ma meno complesso e comunicativo rispetto ai coetanei. Vi è disartria. L'uso del linguaggio è limitato a singole parole. Vi è afasia.

Il disturbo fonetico-fonologico comporta: Un deficit nell'uso del linguaggio verbale e non verbale. Un'alterazione nella fluenza dell'eloquio. Un deficit nella capacità di modulare la comunicazione in base al contesto. Una difficoltà nella produzione del linguaggio.

Il disturbo della comunicazione sociale non comporta: Un'alterazione nella cadenza dell'eloquio. Un deficit nella capacità di adeguare il linguaggio all'ascoltatore. Un deficit nell'uso del linguaggio verbale e non verbale. Un deficit nella capacità di modulare la comunicazione in base al contesto.

Tipicamente nel disturbo dello spettro dell'autismo l'interazione sociale è caratterizzata da: Sollecitudine nell'interazione sociale. Nessuna delle precedenti. Empatia. Condivisione di interessi.

Tipicamente nel disturbo dello spettro dell'autismo l'interazione sociale non è caratterizzata da: Tutte le precedenti. Ridotta condivisione di interessi. Adattamento alla reciprocità della relazione. Incapacità di rispondere alle interazioni sociali.

La balbuzie comporta: Un'alterazione nella cadenza dell'eloquio. Una difficoltà nella produzione del linguaggio. Un deficit nella capacità di modulare la comunicazione in base al contesto. Un deficit nell'uso del linguaggio verbale e non verbale.

Tipicamente le femmine con ADHD presentano prevalente: Iperattività nel contesto scolastico. Disattenzione. Impulsività motoria. Nessuna delle precedenti.

Per fare diagnosi di ADHD è necessaria: Tutte le precedenti. La presenza di disattenzione e iperattività. La presenza di impulsività e disattenzione. La presenza di prevalente disattenzione.

Per fare diagnosi di ADHD i sintomi devono essere presenti: In presenza di stereotipie motorie. In comorbilità con il DOC. In più contesti non solo in quello scolastico. In associazione ad altri disturbi del neurosviluppo.

Per fare diagnosi di ADHD i sintomi devono insorgere: Nessuna delle precedenti. Prima dei 12 anni. Prima dei 10 anni. Prima dei 5 anni.

Entrano in diagnosi differenziale con il disturbo dello spettro dell'autismo: La depressione. Nessuna delle precedenti. La fobia sociale. Il disturbo della comunicazione sociale.

La prevalenza del disturbo dello spettro dell'autismo è maggiore: Nei maschi. Nelle femmine. Non ci sono differenze. Nei gemelli omozigoti.

Entra in diagnosi differenziale con l'ADHD: Mutismo selettivo. Disturbo esplosivo intermittente. Disturbo di personalità. Fobia sociale.

Entra in diagnosi differenziale con il disturbo da tic: Compulsioni. Stereotipie motorie in corso di schizofrenia. Tutte le precedenti. Distonie.

Entra in diagnosi differenziale con il disturbo da tic: Disturbo di personalità. Catatonia. Ossessioni. Tricotillomania.

Nel disturbo delirante sono presenti: Deliri e agitazione psicomotoria. Tutte le precedenti. Deliri da almeno un mese. Deliri da almeno quindici giorni.

Tipicamente i deliri nel disturbo delirante sono: Tutte le precedenti. Organizzati, a contenuto amoroso (di gelorsia o erotomanici), confusi. Estesi, organizzati, lucidi. Estesi, bizzarri, confusi.

Tipicamente nel disturbo delirante: Il funzionamento sociale è compromesso. Il funzionamento lavorativo è compromesso e il comportamento disorganizzato. Il funzionamento psicologico non è compromesso. Il funzionamento lavorativo non è compromesso.

Un paziente presenta un primo episodio di disturbo caratterizzato da deliri e allucinazioni per un periodo di 5 mesi, la diagnosi è: Disturbo schizofreniforme. Schizofrenia. Disturbo psicotico breve. Nessuna delle precedenti.

Un paziente presenta un primo episodio di disturbo caratterizzato da deliri e allucinazioni per un periodo di 8 mesi, la diagnosi è: Schizofrenia. Disturbo delirante. Disturbo schizofreniforme. Disturbo schizoaffettivo.

La schizofrenia è caratterizzata da: Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale non associata ad una sua compromissione funzionale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale associata ad una sua compromissione funzionale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia prefrontale e occipitale. Una riduzione delle dimensioni della corteccia occipitale associata ad una sua compromissione funzionale.

I sintomi presenti nella schizofrenia sono. patognomonici se persistono più di 6 mesi. Aspecifici. Patognomonici del disturbo. Patognomonici se persistono dai 3 ai 6 mesi.

. Il termine "schizofrenia" viene coniato da: Kraepelin. Schnider. Bleuler. Breuer.

Secondo il DSM-5 non è un criterio diagnostico per la schizofrenia: I deliri devono essere bizzarri. Deliri persecutori e comportamento disorganizzato. Assenza di episodi depressivi o maniacali nella fase attiva della malattia. Allucinazioni olfattive ed eloquio disorganizzato.

Il DSM-5 riconosce i seguenti sottotipi di schizofrenia: Nessuna delle precedenti. Disorganizzata. Paranoide. Tutte le precedenti.

La schizofrenia è più frequente: Nelle classi sociali più disagiate. Nella fascia di età 18-25 anni. Tutte le precedenti. Tra gli immigrati.

Risulta frequentemente in comorbilità con la schizofrenia: Disturbo da uso di sostanze. Disturbo ossessivo-compulsivo. Tutte le precedenti. Condizioni mediche.

I prodromi della schizofrenia possono durare: Alcuni giorni. Nessuna delle precedenti. Alcune ore. Da mesi ad anni.

Vissuto tipico nella schizofrenia è: Osservazione del mondo da una prospettiva in terza persona. Tutte le precedenti. Il ridotto senso di agency. La non comunicabilità di quanto esperito.

Non è un sintomo motorio della schizofrenia: Negativismo. Stupore catatonico. Tic. Obbedienza automatica.

Nella schizofrenia uno scarso funzionamento premorboso è: Aspecifico. Correlato allo sviluppo di comportamento disorganizzato. Correlato allo sviluppo di deliri e allucinazioni. Un esordio tardivo del disturbo.

Nella schizofrenia il passaggio dalla fase prodromica alla fase psicotica è favorito da: Tutte le precedenti. Eventi di vita. È spesso difficile cogliere un evento in grado di favorire tale transizione. Uso di sostanze.

Nella schizofrenia è alterata: L'attenzione sostenuta. La cognizione sociale. La working memory. Tutte le precedenti.

Lo studio della genetica della schizofrenia: si concentra sugli endofenotipi. ha identificato specifici geni direttamente implicati nello sviluppo della malattia. Il contributo genetico alla genesi del disturbo è scarso. Ha dimostrato che l'eredità della schizofrenia è monogenica.

Tipicamente durante un episodio maniacale: Il funzionamento socio-lavorativo è conservato. È presente insonnia. Nessuna delle precedenti. È richiesta l'ospedalizzazione.

La mania confusa: È caratterizzata da insonnia. È caratterizzata da irritabilità e rabbia agita. È tipicamente caratterizzata da deliri di grandezza. È tipica dell'anziano.

Risulta importante distinguere una depressione bipolare da una depressione unipolare per il seguente motivo: Nessuna delle precedenti. Non è un aspetto essenziale. Il rischio suicidario nei due tipi di depressione è sovrapponibile. Instaurare precocemente una terapia con antidepressivi nel caso di depressione bipolare.

Rispetto alla depressione unipolare la depressione bipolare è caratterizzata da: Sintomi atipici. Sintomi ansiosi. Somatizzazioni. Insonnia terminale.

Nella mania euforica: È caratterizzata da sintomi psicotici. Prevale l'agitazione psicomotoria. Il paziente ha uno stato di esaltato benessere. Il sensorio e lo stato di coscienza sono alterati.

Nel disturbo bipolare i deliri sono: Nessuna delle precedenti. Sempre presenti. Sono sempre deliri di grandezza. Sono sempre deliri olotimici.

Nel disturbo bipolare tipo 1 sono prevalenti gli episodi di: Mania e ciclotimia. Ipomania. Depressione. Mania.

Pazienti che hanno parenti di primo grado con disturbo bipolare hanno una probabilità di sviluppare il disturbo aumentata di: 12-15 volte. 5-10 volte. 22 volte. 2 volte.

Per fare diagnosi di disturbo bipolare tipo 1 è necessaria la presenza di: Devono alternarsi necessariamente un episodio maniacale e uno depressivo. Un episodio depressivo e uno ipomaniacale. Un episodio maniacale. Devono alternarsi necessariamente un episodio maniacale o ipomaniacale e uno depressivo.

Tipicamente durante un episodio maniacale: Il paziente mantiene il funzionamento lavorativo ma non quello interpersonale. È presente insonnia. Il disturbo è correlato all'uso di sostanze. Nessuna delle precedenti.

Tipicamente durante un episodio maniacale: È presente distraibilità. Sono presenti sintomi psicotici. È presente fuga delle idee. Tutte le precedenti.

Per fare diagnosi di disturbo bipolare tipo 2 è necessaria: La presenza in anamnesi di un episodio ipomaniacale. La presenza in anamnesi di un episodio maniacale e un episodio ipomaniacale. La presenza in anamnesi di un episodio ipomaniacale e un episodio depressivo. La presenza in anamnesi di un episodio maniacale e uno depressivo.

Generalmente il paziente con disturbo bipolare tipo 2 si presenta all'ttenzione dello psichiatra: In fase eutimica. In fase ipomaniacale. In fase depressiva. Indifferentemente dalla fase.

. In fase ipomaniacale l'esperienza soggettiva del paziente è di: Benessere. Vi è marcata sofferenza soggettiva. Vi è turbamento riguardo al proprio comportamento. Nessuna delle precedenti.

Durante una fase ipomaniacale possono essere presenti: Sintomi depressivi. Sintomi maniacali. Sintomi psicotici. Marcata alterazione del funzionamento socio-lavorativo.

La depressione bipolare rispetto a quella unipolare è caratterizzata da: Ipersonnia, umore non reattivo, variazione diurna dell'umore. Insonnia, anoressia, umore non reattivo. Insonnia, umore non reattivo, anoressia. Reattività del tono dell'umore, ipersonnia, iperfagia.

L'età d'esordio della depressione bipolare rispetto a quella unipolare è: Più tardiva. Nessuna delle precedenti. Più precoce. È intorno ai 40-50 anni.

Nel disturbo bipolare correlano con una peggior prognosi: Iniziale episodio maniacale. Episodi depressivi brevi. Disturbo bipolare tipo 1. Precocità dell'esordio.

Nel disturbo bipolare correlano con una miglior prognosi prognosi: Episodi depressivi persistenti. Iniziale episodio maniacale. Disturbo bipolare tipo 2. Precocità dell'esordio.

Nella maggioranza dei casi l'esordio del disturbo bipolare avviene con un episodio: Misto. Depressivo. Ipomaniacale. Maniacale.

Nel distubo bipolare tipo 2 prevalgono gli episodi: Maniacali psicottici. Nessuna delle precedenti. Maniacali. Depressivi.

Il disturbo bipolare a cicli rapidi è caratterizzato da: 4 episodi di alterazione dell'umore negli ultimi 12 mesi. 4 episodi depressivi negli ultimi 12 mesi. 4 episodi ipomaniacali negli utlimi 12 mesi. 4 episodi di cui necessariamente 2 depressivi e 2 ipomaniacali.

La rapida ciclicità è più frequente nel disturbo bipolare: Nella ciclotimia. Non c'è prevalenza. 1. 2.

Tipicamente il distubo bipolare tipo 2 presenta: Minor comorbilità con altre condizioni psichiatriche. Maggior frequenza di sintomi psicotici. Minor comorbilità con l'uso di sostanze. Un numero di episodi maggiore rispetto al disturbo bipolare tipo 1.

Il disturbo bipolare tipo 2 è frequentemente: Sottodiagnosticato. Sovradiagnosticato. Confuso con la depressione unipolare. Confuso con il disturbo bipolare tipo 1.

L'ipomania è caratterizzata da: Mantenimento del funzionamento socio-lavorativo. Nessuna delle precedenti. Agitazione psicomotoria tale da richiedere sempre l'intervento farmacologico. Necessità di ospedalizzazione.

L'ipomania è caratterizzata da: nessuna delle precedenti. insonnia terminale. presenza di sintomi psicotici. marcata alterazione del funzionamento psico-lavorativo.

Possono essere utilizzati nel trattamento della mania acuta: Antipsicotici, carbamazepina, benzodiazepine. Paroxetina, litio, antipsicotici. Olanzapina, fluoxetina, litio. Antidepressivi triciclici, antipsicotici, litio.

Nel trattamento della mania non fa propendere per l'utilizzo dell'acido valproico piuttosto che il litio: La presenza di mania disforica. La presenza di mania euforica. La presenza di sintomi contropolari. Numerosi episodi precedenti di alterazione dell'umore.

Nella depressione bipolare gli antidepressivi: Sono da preferire gli antidepressivi triciclici. Vanno sempre associati agli stabilizzatori dell'umore. Nessuna delle precedenti. Non si devono mai usare.

Sintomi cardine della depressione sono: Umore flesso e anedonia. Anedonia e insonnia. Umore flesso e tristezza. Anedonia e apatia.

Caratterizzano la depressione melanconica: Rallentamento psicomotorio. Peggioramento dei sintomi al mattino. Tutte le precedenti. Senso di colpa eccessivo.

Caratterizza la depressione con caratteristiche miste: Insonnia. Anoressia. La presenza di accelerazione del pensiero. Rallentamento psicomotorio.

Caratterizza la depressione con caratteristiche atipiche: Insonnia. Iperfagia. Insensibilità al rifiuto interpersonale. Umore non reattivo.

Sono fattori protettivi per la depressione: Status di coniugato, sesso femminile, buon livello socio-economico. Status di coniugato, sesso maschile, assenza di familiarità per disturbi dell'umore. Status di coniugato, sesso maschile, presenza di familiarità per disturbi dell'umore. Status di single, sesso maschile, buon livello socio-economico.

Le alterazioni a carico dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene presenti nei pazienti depressi consistono in: Aumento del volume dell'ipofisi e della corteccia surrenale. Diminuita produzione di cortisolo dopo somministrazione di desametasone. Aumentata produzione di desametasone dopo infusione di cortisolo. Assenza della soppressione del picco mattutino nella produzione di cortisolo dopo somministrazione di desametasone.

Differenze tra depressione maggiore e lutto: Nel lutto l'autostima è in genere conservata. Nella depressione il vissuto prevalente è quello di vuoto. Nel lutto prevale la tristezza e ruminazioni relative al senso di fallimento. Nel lutto tipicamente l'ideazione sucidaria è presente ed ha come scopo il porre fine alla propria sofferenza.

Sono tipici della depressione psicotica: Deliri disorganizzati e bizzarri. Allucinazioni uditive complesse. Allucinazioni visive complesse. Deliri di colpa e di indegnità.

Marcata sensibilità interpersonale, iperfagia, ipersonnia caratterizzano: La depressione melanconica. La depressione con disturbo alimentare. Le depressione atipica. La depressione post-partum.

Perdita dell'appetito, perdita completa dell'interesse e piacere, rallentamento psicomotorio caratterizzano: La depressione atipica. La depressione melanconica. La depressione agitata. La depressione post-partum.

Per fare diagnosi di disturbo depressivo maggiore i sintomi devono essere presenti per almeno: 1 settimana. 1 mese. 20 giorni. 15 giorni.

Indicare l'affermazione corretta: La maggior parte dei pazienti che commette suicidio è depressa tuttavia la percentuale di depressi che mette in atto un suicidio è del 3-8%. La maggior parte dei pazienti che commmette suicidio è bipolare tuttavia la percentuale di bipolari che mette in atto un suicidio è del 12-19%. La maggior parte dei pazienti che commette suicidio è depressa infatti la percentuale di depressi che mette in atto un suicidio è del 52-67%. La maggior parte dei pazienti che commette suicidio è depressa tuttavia la percentuale di depressi che mette in atto un suicidio è del 12-19%.

Sono fattori di rischio per comportamento suicidario nei disturbi di personalità: Precedenti tentativi di suicidio, impulsività, hoplesness. Precedenti tentativi di suicidio stato civile di coniugato, hoplesness. Precedenti tentativi di suicidio, status civile di coniugato, buon livello socio-economico. Disturbo dipendente di personalità, alessitimia, ansia.

Il fenomeno dell'autolesionismo si presenta in: Nel 56% della popolazione clinica adulta. Nel 14-15% della popolazione non clinica adolescente. Nel 40-80% della popolazione non clinica adolescente. Nel 10% della popolazione clinica adulta.

Sono fattori di rischio per comportamento suicidario nel disturbo bipolare: Disturbo bipolare tipo 1, episodio ipomaniacale, fuga delle idee. Precedenti tentativi di suicidio, disturbo bipolatre tipo 2, la presenza di uno stato misto. Precedenti tentativi di suicidio, tratti di personalità ossessivo-compulsivi, stato civile di coniugato. Disturbo bipolare tipo 2, razza asiatica, presenza di un episodio depressivo.

La distimia è una forma di depressione: Attenuata ma più persistente. Nessuna delle precedenti. Attenuata e di durata indefinita. Attenuata e di relativa breve durata.

Il disturbo d'ansia di separazione è un distubo: Dell'adulto con disturbo di panico. Esclusivamente del bambino. Dell'adulto o del bambino. Del bambino con attaccamento disorganizzato.

Pazienti con mutismo selettivo presentano: Un disturbo della comunicazione. Incapacità di parlare a scuola. Una forma attenuata di autismo. Un disturbo del linguaggio.

Nei bambini con disturbo d'ansia di separazione si possono verificare: Richiesta eccessiva di attenzioni. Riluttanza nell'andare a scuola. Tutte le precedenti. Esperienze percettive insolite prima dell'addormentamento.

Tipicamente il soggetto con fobia specifica teme: Le proprie sensazioni corporeee. Una situazione o un oggetto specifico esterno. Le situazioni di esposizione sociale. Tutte le precedenti.

In ordine di frequenza le paure più diffuse nei soggetti con fobia specifica sono: Animali, altezze, spazi chiusi. Spazi chiusi, sangue, altezze. Sangue, malattie, altezze. Animali, altezze, sangue.

Tipicamente il soggetto con fobia specifica teme: Trovarsi in mezzo al traffico autostradale. Mangiare in pubblico. Nessuna delle precedenti. Trovarsi da soli in mezzo alla folla.

La fobia specifica è caratterizzata da: Ansia anticipatoria, ossessioni, attacco di panico inatteso. Ansia anticipatoria, evitamento, comportameti protettivi. Ansia generalizzata, sensibilità alla rassicurazione. Ansia generalizzata, attacco di panico inaspettato, illusioni.

Qual è l'emozione temuta nell'ansia sociale: La vergogna. La colpa. Il disgusto. L'ansia.

Nell'ansia sociale il paziente: Tutte le precedenti. Sperimenta ansia in situazioni interpersonali. Evita attivamente i contesti temuti. Teme che le manifestazioni della propria ansia possano essere giudicate negativamente.

Si presentano spesso in comorbilità con l'ansia sociale: Depressione, disturbo d'ansia generalizzata, abuso di alcol. Depressione, abuso di cocaina, mutismo selettivo. Disturbo bipolare, disturbo di panico, abuso di cocaina. DOC, disturbo d'ansia generalizzata, abuso di alcol.

La diagnosi del disturbo di panico prevede la presenza di: Tutte le precedenti. Presenza di attacchi di panico inaspettati. Preoccupazione che gli attacchi si possano ripetere. Evitamento delle situazioni che potrebbero innescare l'attacco di panico.

Il disturbo di panico è più frequente: Tutte le precedenti. Se il paziente è affetto da asma. In caso di basso livello di istruzione e socio-economico. Se il paziente ha una storia di inibizione comportamentale nell'infanzia.

Il disturbo di panico è spesso in comorbilità con: Tutte le precedenti. Depressione. Disturbi di personalità del cluster C. Altri disturbi d'ansia.

La diagnosi del disturbo di panico prevede la presenza di almeno: 2 attacchi di panico inaspettati e 2 attacchi situazionali. Nessuna delle precedenti. 5 attacchi di panico inaspettati. 10 attacchi di panico situazionali.

Per fare diagnosi di disturbo di panico gli attacchi di panico devono essere: Caratterizzati da palpitazioni, paura di impazzire. Caratterizzati da parestesie, tachicardia, paura di morire. Inaspettati. Scatenati dalla situazione temuta.

Esempio di evitamento agorafobico: Cercare di sopprimere i pensieri relativi alla situazione temuta. Andare a piedi per non utilizzare i mezzi pubblici. Tutte le precedenti. Necessità di un compagno accompagnatore.

Tipicamente nel disturbo d'ansia generalizzata è presente: Difficoltà a controllare il rimuginio. Ansia commisurata alla situazione. Il focus dell'ansia è costante nel tempo. Difficoltà nel controllare le ossessioni.

Nel disturbo d'ansia generalizzata la comorbilità: E infrequente. È frequente, soprattutto con depressione, DOC, disturbi somatoformi. Se presenti altri disturbi in comorbilità il disturbo d'ansia generalizzata non si diagnostica. È frequente, soprattutto con depressione, altri disturbi d'ansia e disturbi di personalità.

Tipicamente nel disturbo d'ansia generalizzata sono presenti: Tensione muscolare, dispnea, paura di morire. Tensione muscolare, palpitazioni, paura di impazzire. Nessuna delle precedenti. Tensione muscolare, irritabilità, alterazioni del sonno.

Tra le forme di DOC risultano prevalenti le forme con: ossessioni e compulsioni. Sole compulsioni. Ossessioni e compulsioni mentali. Sole ossessioni.

Per la diagnosi di DOC è necessaria la presenza di: Tutte le precedenti. Compulsioni. Ossessioni e compulsioni. Ossessioni.

Il DOC entra in diagnosi differenziale con: Tutte le precedenti. Disturbi dell'alimentazione. Disturbo delirante. Disturbo del movimento.

Il DOC con scarso insight entra in diagnosi differenziale con: Con il disturbo di personalità ossessivo-compulsivo. Disturbo delirante. Non pone problemi di diagnosi differenziale. Con la schizofrenia.

Nella clinica del DOC per "resistenza" si intende: Lo sforzo di opposizione del paziente alla messa in atto delle compulsioni. Nessuna delle precedenti. Riguarda l'insnsibilità del disturbo all'intervento farmacologico. Riguarda la marcata permanenza delle ossessioni.

Per la diagnosi di DOC è necessaria la presenza di: Immagini intrusive. Pensieri prevalenti insistenti associati al tentativo di sopprimere o ignorare tali pensieri. Pensieri intrusivi associati al tentativo di sopprimere o ignorare tali pensieri. Pensiero prevalenti pervasivi su cui il paziente rimugina.

Il disturbo di dismorfismo corporeo è caratterizzato da: Insoddisfazione per il grasso corporeo. Insoddisfazione per la propria magrezza eccessiva. Ossessione di non corrispondere ai canoni di bellezza proposti dai media. Messa in atto di comportamenti ripetitivi di controllo (guardarsi, curare eccessivamente) di parti del corpo.

Il disturbo di dismorfismo corporeo con scarso insight risulta difficilmente distinguibile da: Disturbo da sintomi somatici. Anoressia nervosa. Disturbo delirante. Anoressia inversa.

Pazienti con disturbo da accumulo hanno anche un DOC in comorbilità: In circa il 20% dei casi. Nel 2% dei casi. Nel 45% dei casi. Nell'80% dei casi.

La tricotillomania rientra tra: I disturbi da tic. I disturbi dell'immagine corporea. I disturbi DOC correlati. I disturbi del controllo degli impulsi.

La tricotillomania e il disturbo da escoriazione sono accomunati da: Prevalenza nei soggetti di sesso femminile. La comorbilità con la depressione e i disturbi d'ansia. Tutte le precedenti. Presenza di ripetuti tentativi di interrompere il comportamento disfunzionale.

Ciò che caratterizza in maniera specifica il PTSD è: Esposizione ad un evento stressante. La presenza di irritabilità. La presenza di pensieri intrusivi. La riattualizzazione involontaria del trauma.

I sintomi intrusivi del PTSD possono essere costituiti da: Ricordi, sogni, flashback. Pensieri prevalenti, ossessioni, flasnback. Ricordi, ossessioni, flashback. Pensieri prevalenti, incubi, deliri.

Le alterazioni dell'arousal associate al PTSD possono comprendere: Insonnia. Irritabilità. Tutte le precedenti. Accentuazione del riflesso di trasalimento.

I sintomi dissociativi presenti nel PTSD non comprendono. Flashback. Depersonalizzazione. Derealizzazione. ossessione.

Sintomi affettivi del PTSD sono: Ansia, ipomania, anedonia. Euforia, irritabilità, abulia. nessuna delle precedenti. Irritabilità, senso di colpa, incapacità di provare emozioni positive.

Terapia non farmacologica d'elezione del PTSD è: DBT Dialectical Behavioral Therapy. EMDR Eye movement and Desensitizaion and Reprocessing. CBT Cognitive Behavioral Therapy. TMI Terapia Metacognitiva Interpersonale.

Il disturbo dissociativo dell'identità può essere sospettato nel caso in cui: Tutte le precedenti. Sia possibile osservare l'alternarsi di diverse personalità nel paziente. Il paziente abbia delle lacune mnesiche non riferibili a semplice dimenticanza. Il paziente riferisca la presenza di discontinuità nella consapevolezza di sé.

L'amnesia dissociativa è caratterizzata da: Consapevolezza da parte del paziente dello stato dissociativo. La costante presenza in anamnesi di un evento traumatico. Conservazione efficace dei ricordi. Il paziente ha un atteggiamento collaborante con il terapeuta nel recupero dei ricordi.

Caratteristicamente i soggetti con disturbo da sintomi somatici presentano: Tutte le precedenti. Sensibilità agli effetti collaterali ddi farmaci. Utilizzo massiccio del ricorso a esami diagnostici e cure mediche. Sfiducia nell'intervento medico.

Nella depersonalizzazione fanno parte della componente "feeling of disembodiment": Tutte le precedenti. Perdita del senso di agency. Esperienze extra corporee. Distorsioni somatosensoriali.

Nella depersonalizzazione l'esame di realtà è: Fluttuante in relazione alle alterazioni della coscienza. Conservato. Il sensorio non è integro. Dissociato.

Nel disturbo da sintomi somatici i sintomi somatici sono: Presenti, tuttavia sono spesso di lieve entità. I sintomi sono presenti e le preoccupazioni sono commisurate all'entità di essi. I sintomi sono presenti e oggettivamente invalidanti. I sintomi non sono oggettivamente presenti ma sono determinati dall'ansia eccessiva del paziente.

Il disturbo d'ansia da malattia è caratterizzato da: Presenza di alterazioni motorie in assenza di dati elementi diagnostici oggettivi che ne attestino la presenza. Timore di avere una grave malattia. Autoinduzione di un danno fisico al fine di assumere il ruolo di malato. Ansia esagerata rispetto a sintomi di malattia effettivamente presenti.

Il disturbo di conversione è caratterizzato da: Invariabile presenza di esperienze traumatiche rimosse. Ansia esagerata di aver contratto una grave malattia. Presenza di alterazioni sensoriali in assenza di dati diagnostici oggettivi che ne attestino la presenza. Il paziente simula sintomi fisici al fine di ottenere un vantaggio.

La "belle indifférence" consiste: Nell'indifferenza riguardo alle conseguenze interpersonali del proprio comportamento. Nell'indifferenza riguardo a sintomi dolorosi oggettivamente presenti. Nella drammatizzazione di sintomi fisici banali. Nell'assenza di partecipazione emotiva nella descrizione dei propri sintomi fisici.

Anoressia e bulimia nervosa sono accomunate da: Presenza di peso corporeo inferiore a quanto previsto per sesso ed età. Presenza di condotte di eliminazione. Presenza di abbuffate. Eccessiva influenza del peso e delle forme corporee sui livelli di autostima.

Un IMC (o BMI) di 15,5 indica un quadro di anoressia: Estrema. Moderata. Grave. Lieve.

È caratteristica della personalità premorbosa della paziente con disturbo alimentare: Bassa autostima nucleare. Perfezionismo patologico. Percezione di sé come inefficace e senza valore. Tutte le precedenti.

Ciò che distingue l'anoressia nervosa dalla bulimia nervosa è essenzialmente: L'eccessiva influenza che peso e forme corporee hanno sui livelli di autostima. La presenza di restrizione alimentare. Il peso corporeo. La presenza di abbuffate.

La prevalenza dell'anoressia nervosa è: 0.10%. 12%. 2%. 0.40%.

La prevalenza di disturbi alimentari in soggetti extracomunitari che vivono in paesi occidentali è: Prevalenza maggiore nei soggetti immigrati di prima generazione ma che tende a diminuire nelle generazioni successive. Analoga a quella dei soggetti nativi. Prevalenza inferiore. Prevalenza superiore per ragioni culturali e alimentari.

Nella fase clinica dell'anoressia detta "luna di miele" la perdita di peso produce: Effetti euforizzanti e ansiolitici mediati dalla noradrenalina. Effetti disforizzanti. Effetti benefici sul peso e sull'umore. Effetti euforizzanti e antidepressivi mediati dalle endorfine.

Secondo Bruch alla base dello sviluppo di un disturbo del comportamento alimentare vi è. L'inconsistenza dell'individualità della paziente come entità separata dalla madre. Un attteggiamento materno che anticipa i bisogni fisici ed emotivi della figlia. Tutte le precedenti. Una relazione invischiata tra madre e figlia.

Sintomi quali preoccupazione per l'alimentazione, diminuzione del desiderio sessuale, intolleranza al freddo sono: Patognomonici di anoressia nervosa. Presenti anche in soggetti sani denutriti. Patognomonici di bulimia nervosa solamente se vi è una condizione di sottopeso. Tipici della psicopatologia specifica di un disturbo alimentare.

Le più frequenti complicanze organiche dell'anoressia nervosa sono: Osteoporosi. Cardiologiche. Depressione. Cerebrali.

Differenza tra anoressia e bulimia nervosa: Nell'anoressia la restrizione alimentare è euforizzante nella bulimia l'abbuffata è egosintonica. Nell'anoressia la restrizione alimentare è fonte di vergogna nella bulimia l'abbuffata è egosintonica. Nell'anoressia la restrizione alimentare è egosintonica nella bulimia l'abbuffata è effettuata per indurre un'alterazione dello stato di coscienza. Nell'anoressia la restrizione alimentare è egosintonica nella bulimia l'abbuffata è egodistonica.

Nella bulimia nervosa una frequenza di 6 episodi di condotte di eliminazione la settimana indicano un disturbo: Estremo. Moderato. Lieve. Grave.

Rispetto all'anoressia nervosa l'età d'esordio della bulimia è: Più precoce. Più tardiva. Più tardiva ma solo nei paesi in via di sviluppo. Non ci sono differenze sostanziali.

Per la diagnosi di bulimia le condotte di eliminazione devono verificarsi almeno: 1 volta alla settimana per 3 mesi. 2 volte alla settimana per 3 mesi. 1 volta la settimana per 1 mese. 3 volte la settimana per 3 mesi.

Rispetto all'anoressia nella bulimia è maggiormente presente: Un'impulsività di tratto. Nessuna delle precedenti. Perfezionismo patologico. Tratti ossessivo-compulsivi.

Il primo step necessario nella terapia dell'anoressia nervosa è: L'uso di farmaci antidepressivi. La psicoterapia cognitivo comportamentale. La CBT-E. La riabilitazione nutrizionale.

Nel disturbo da alimentazione incontrollata le condotte di eliminazione avvengono: In solitudine. Non sono presenti. Tipicamente con l'uso del vomito autoindotto. Associate a senso di colpa, disgusto, senso di inefficacia.

Un soggetto che non si sveglia completamente in seguito ad un risveglio improvviso potrebbe avere: Un disturbo da insonnnia. Un disturbo da ipersonnolenza. Un disturbo qualitativo della coscienza. Un disturbo neurocognitivo.

Un paziente con risveglio precoce ma che riesce a riprendere sonno potrebbe avere: Un disturbo da ipersonnolenza. Nessuna delle precedenti. Un disturbo da insonnia. Narcolessia.

Nella disforia di genere l'orientamento sessuale è tipicamente: Nessuna delle precedenti. Eterosessuale. Bisessuale. Omosessuale.

Nella disforia di genere vi è incongruenza tra: Il genere assegnato e l'orientamento sessuale. Il genere esperito e il genere assegnato. Il genere esperito e il ruolo di genere. Il genere esperito e l'orientamento sessuale.

La crudeltà agita verso persone o animali è tipica di quale disturbo: Disturbo della condotta. Disturbo oppositivo provocatorio. Disturbo esplosivo intermittente. Tutte le precedenti.

Il comportamento di sfida nei confronti di persone che rappresentano l'autorità caratterizzano il disturbo. Tutte le precedenti. Disturbo della condotta. Disturbo esplosivo intermittente. Disturbo oppositivo provocatorio.

L'umore collerico e irritabile caratterizza quale disturbo: Disturbo oppositivo provocatorio. Disturbo da disregolazione dell'umore dirompente. Disturbo borderline di personalità. Tutte le precedenti.

Accessi di aggressività verbale non premeditata seguita da rimorso e colpa sono tipici di quale disturbo: Disturbo esplosivo intermittente. Disturbo della condotta. Tutte le precedenti. Distubo oppositivo provocatorio.

È fattore predisponente il gioco d'azzardo patologico: Tutte le precedenti. La disponibilità di molteplici forme di gioco d'azzardo (gratta e vinci, slot-machine, ecc.). Sensation seeking. Impulsività.

I giocatori d'azzardo "sociali": Non hanno alcun controllo sul gioco ed hanno scarso insight. Considerano il gioco come un sollievo dallo stress, sono consapevoli dei rischi del gioco. Non hanno controllo sul gioco ma non soddisfano alcun criterio per GAP. Considerano il gioco come un sollievo dallo stress ma presentano già alcuni criteri per la diagnosi di GAP.

Tipicamente nel delirium i deliri sono: Non strutturati, mutevoli, confusi. Non strutturati, lucidi, non associati ad alterazioni della coscienza. Disorganizzati, bizzarri, non vissuti con partecipazione emotiva. Strutturati, lucidi, estesi.

Tipicamente nel delirium la sintomatologia tende a peggiorare: Nel tardo pomeriggio. Al mattino. Non c'è una variazione circadiana. Durante la notte.

Per "personalità epilettica" si intende un funzionamento di personalità caratterizzato da: Viscosità, ossessività, emotività. Alessitimia, preoccupazione per grandi temi filosofici o religiosi, sentimentalismo. Viscosità, preoccupazioni per grandi temi filosofici o religiosi, sentimentalismo. Viscosità, deliri religiosi, emotività.

Nella demenza vascolare, rispetto alla demenza di Alzheimer, il decadimento cognitivo: Ha esordio acuto, progressione graduale, è associata a segni neurologici focali. Ha esordio e progressione graduale ed è associata a segni neurologici focali. Ha esordio acuto, progressione a "gradini" ed è associata ad epilessia. Ha esordio acuto, progressione a "gradini", è associato a segni neurologici focali.

La demenza fronto-temporale in fase iniziale si caratterizza per: Alterazione precoce delle finzioni prassiche. Accentuazione di tratti di personalità ossessivo-compulsivi. Sintomi comportamentali quali disinibizione e condotte bizzarre. Alterazione precoce della memoria.

Rappresentano forme di demenza degenerativa primaria: Tutte le precedenti. Malattia di Alzheimer, idrocefalo normoteso, deficienza di vitamina B12. Demenza fronto-temporale, demenze infettive, demenze in corso di malattia di Parkinson. Malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, malattia di Pick.

Nel disturbo paranoide di personalità il paziente: Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Attua un comportamento seduttivo e manipolatorio al fine di risultare sempre al centro dell'attenzione dell'altro. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. È freddo e imperturbabile, non lascia trasparire le emozioni, risulta inespressivo.

Nel disturbo schizotipico di personalità il paziente: Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Presenta fenomeni dispercettivi, ideativi, affettivi psicotici sotto-soglia. In relazione a contrasti relazionali può presentare sintomi dissociativi.

Nel disturbo schizoide di personalità il paziente: Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. È insensibile ai giudizi positivi e negativi.

Nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità il paziente: Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Sono presenti ossessioni e/o compulsioni. Per prendere una decisione cerca di ricorrere a criteri che siano il più possibile oggettivi al fine di non sbagliare. È insensibile ai giudizi positivi e negativi.

Nel disturbo borderline di personalità il paziente: Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. È insensibile ai giudizi positivi e negativi. Ha reazioni disforiche nel caso il partner mostri segni di reale o supposto allontanamento relazionale. Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale.

Nel disturbo borderline di personalità il paziente: In condizioni di stress relazionale può attuare agiti autolesivi quali self-cutting e abuso di sostanze. Mostra interessi superficiali, uno stile interpersonale improntato all'emotività e risulta facilmente influenzabile da opinioni altrui. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. Può presentarsi nella forma grandiosa o ipervigile oppure nella forma inconsapevole.

Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente: Nella forma covert è arrogante e sente che tutto gli è dovuto. Nella forma covert evita di esporsi per non essere giudicato negativamente. Presenta fenomeni dispercettivi, ideativi, affettivi psicotici sotto-soglia. Mostra interessi superficiali, uno stile interpersonale improntato all'emotività e risulta facilmente influenzabile da opinioni altrui.

Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente: Vive una condizionedi grandiosità indistinguibile da un episodio ipomaniacale. Può sperimentare uno stato depressivo nel caso il proprio valore non venga riconoscuto. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida.

Nel disturbo evitante di personalità il paziente: Vive con disagio la dimensione ludica della vita. Tende a rifiutare opportunità lavorative che lo portino a contatto con gli altri. Mostra rabbia nel caso di un reale o supposto abbandono. Ha uno stile cognitivo improntato ad una certa superficialità e suggestionabilità.

Nel disturbo evitante di personalità il paziente: Necessita di qualcuno da idealizzare che funga da guida. Non risulta disinteressato alle relazioni sociali. Nella forma covert è sensibile alla vergogna e al giudizio. Nel caso debba prendere una decisione può risultare indeciso fino alla paralisi decisionale.

Nel disturbo dipendente di personalità il paziente: È insensibile ai giudizi positivi e negativi. Risulta insensibile alle richieste di aiuto altrui ma manipola e sfrutta le relazioni. Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili. Ritiene l'autonomia come fonte potenziale di pericolo e disagio.

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In quale percentuale di casi si può riscontrare una depressione con caratteristiche psicotiche. 5%. 19%. 14%. 32%.

La schizofrenia risulta più frequente: Nei paesi in via di sviluppo. Nei paesi economicamente arretrati. Nei paesi sviluppati. Non ci sono differenze.

Riguardo alla disfunzione dell'asse ipotalamo-ipofisi-surrene presenti nella depresisone. Il picco mattutino del cortisolo si presente comunque anche dopo somministrazione serale di 1mg di desametasone. Il picco mattutino del cortisolo si presente comunque anche dopo somministrazione serale di 2mg di desametasone. Il picco mattutino del cortisolo non si presente comunque anche dopo somministrazione serale di 1mg di desametasone. Il picco mattutino del cortisolo non si presente comunque anche dopo somministrazione serale di 2mg di desametasone.

Se un soggetto ha un familiare di primo grado affettoda Disturbo da Panico quale è la probabilità che sviluppi a sua volta lo stesso disturbo?. 5%. 1.5%. 10%. 13%.

Qual è il tasso di ricaduta a 5 anni in un paziente affetto da Disturbo depressivo?. 47%. 23%. 40%. 17%.

Il disturbo Depressivo Maggiore con manifestazione atipiche è caratterizzato da: Umore costantemente flesso da quindici giorni, difficoltà di concentrazione, deliri atipici o bizzarri. Sensitività interpersonale, paralisi plumbea, umore costantemente flesso da almeno quindici giorni. Sensitività interpersonale, reattività dell'umore, ipersonnia. Reattività dell'umore, inibizione psicomotoria, paralisi plumbea.

L'influenza genetica nello sviluppo del DOC. È rilevante, con una ereditabilità del 32%. È rilevante, ma solamente nei casi più gravi. È rilevante, ma solamente nei gemelli omozigoti. È rilevante, con una ereditabilità del 46%.

Il disturbo d'ansia generalizzata è più frequente. In soggetti anziani. In soggetti giovani. In soggetti di mezza età. Non ci sono differenze.

La percentuale di pazienti affetti da DOC che non rispondono alle terapie è: 30%. 27%. 14%. 5%.

Nel disturbo Bipolare quale intervento psicologico è più efficace nel prevenire le ricadute a 5 anni?. La Terapia Psicodinamica Breve. La terapia Cognitivo comportamentale. La Psicoeducazione. La terapia centrata sulla famiglia.

Quali sono le fobie più comuni. Altezze. Animali. Agorafobia. Essere costretti in spazi chiusi.

Un indice di Massa Corporea (IMC) di 14,8 indica un quadro di Anoressia Nervosa. Moderata. Grave. Lieve. Estrema.

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